Come l'uom s'etterna - IL PRESEPE DI SABBIA RENDE OMAGGIO ALLA DIVINA COMMEDIA - Lignano Sabbiadoro
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edizioneXVIII Lignano Sabbiadoro ... Come l’uom Terrazza a Mare s’etterna IL PRESEPE DI SABBIA RENDE OMAGGIO ALLA DIVINA COMMEDIA 4 dicembre 2021 — 31 gennaio 2022
Città di Lignano Sabbiadoro La XVIII edizione del Presepe di Sabbia di Lignano Sabbiadoro, allestita come sempre sulla riva del nostro splendido mare, quest’anno intende offrire ai suoi tanti visitatori, assieme ai consueti momenti di bellezza e di serenità, un’esperienza del tutto nuova e inattesa che ci auguriamo possa anche offrire interessanti spunti di riflessione. L’occasione per affrontare contenuti inediti sperimentando forme e linguaggi artistici nuovi è stata offerta dal ricorrere del settecentesimo anniversario della morte di Dante, “padre” della Da un’idea dell’Associazione Dome nostra lingua e autore di uno dei capolavori più alti della edizioneXVIII aghe e savalon d’aur letteratura di tutti i tempi: la Divina Commedia. Il Presepe elaborata da Lara Gonzo prende quindi la forma di un omaggio, umile e rispettoso, a Lignano Sabbiadoro quest’opera immensa e immortale. Nulla sembra legare la Divina Realizzazione: Artisti Terrazza a Mare dell’Accademia della Commedia al Presepe, ma a ben guardare entrambi consistono in Sabbia di Roma diretta un cammino simbolico che l’Uomo compie in direzione del da Antonio Molin divino e che, attraverso una dimensione straordinaria ed eccezionale, lo conduce alla visione di Dio (teofania): il Paradiso in Dante, la scena della Natività nel Presepe. 2 _3
del Presepio: alcuni episodi e personaggi fra i più significativi ed emblematici dell’Inferno e del Purgatorio prenderanno il posto dei personaggi del Presepe e saranno riletti in chiave contemporanea con lo scopo sia di suggerire possibili riflessioni sulla nostra vita e sul nostro tempo, sia di essere l’innesco ATT UALI TÀ per un viaggio visuale, emozionale e suggestivo, nella memoria che ciascuno di noi ha del capolavoro dantesco. D ELLA DI VI NA Al termine dell’itinerario i due cammini si fonderanno CO M M EDI A culminando in una grandiosa scena finale. Per poter adeguatamente svolgere contenuti inediti rispetto a quelli fin qui affrontati si è reso necessario rivoluzionare, almeno in parte, la materia e la forma del linguaggio artistico: È dunque al viaggio oltremondano di Dante nella Divina il Natale e le sculture di sabbia restano il fulcro indiscusso Commedia che s’ispira il Presepe di Sabbia 2021. Viaggio che è un della manifestazione, ma attorno ad esso prendono a ruotare inarrivabile racconto e una metafora del mondo e della vita degli fotografia, video, sculture in altro materiale, musica. uomini. Viaggio che, pur se idealmente compiuto ben sette secoli Per la trasposizione fa, sa raggiungerci e toccarci, pieno com’è di emozioni, di scultorea e/o installativa avventure e d’incontri che assumono un valore universale e di alcuni personaggi/ simbolico travalicante il tempo e la storia. Viaggio che si snoda situazioni ci si è inoltre all’interno stesso della vita individuale e collettiva, nel nostro ispirati, citando e al stesso orizzonte esistenziale, nel nostro essere fatti di terra e di contempo rendendo cielo, di polvere e di stelle, di abisso maligno e d’inattesa grazia, omaggio, a opere perché nessuno come Dante è stato capace di «essere sé e tutti d’importanti artisti gli altri», di comprendere le debolezze e i punti di forza dei contemporanei e del propri simili. Dante è indubbiamente uomo del suo tempo, passato. ma la sua Commedia è viva e vitale perché ancora ci parla e ci appartiene. Anche il Presepe racconta un evento ormai Divina Commedia, ms. 200, lontanissimo nel tempo - la nascita di Gesù - che però continua Biblioteca Guarneriana, a parlare di noi e con noi e che non cessa di essere attuale. San Daniele del Friuli In questa edizione si è dunque cercato di far coesistere idealmente il percorso della Divina Commedia con quello 4 _5
1 Sculture di Charlotte Koster L A C ITTÀ/ SELVA E L E TR E “ F IE RE” La selva oscura in cui superbia - sono scolpiti in primo il Poeta si perde allegorizza piano a tutto tondo e hanno le una condizione di crisi e di sembianze di un mostro polimorfo smarrimento. Ai tempi di Dante, la (rielaborazione di una miniatura foresta rappresentava uno spazio tratta dal Bestiario di Aberdeen, estraneo alla città pieno di insidie manoscritto inglese del XII secolo). e di pericoli. Oggi sono le grandi La testa di una lupa inferocita metropoli a ospitare nel proprio sbuca dal fondo e si para dinanzi ventre quella stessa densità oscura alla figura di un giovane in abiti che gli uomini e le donne del contemporanei intento a scrutare Medioevo associavano alla selva. dinanzi a sé. La quinta di fondo raffigura una La lupa, per il Poeta, è la “fiera” più megalopoli contemporanea pericolosa: simboleggia l’avidità e una foresta che si stanno di potere e di denaro e questo, compenetrando. In primo piano ancora oggi, è il “male dei mali”. Nel mezzo del cammin di nostra vita si scorgono le tre “fiere” che L’uomo raffigurato è Dante stesso impediscono a Dante di uscire dalla (risconoscibile dal naso vagamente mi ritrovai per una selva oscura selva e di raggiungere la salvezza; aquilino, dalla coroncina di alloro e simboleggiano i mali che, nel dal taccuino di viaggio che sbuca (If. I, 1-2) Trecento come oggi, affliggono dalla tasca dei pantaloni): il Poeta gli individui e le società. incontra qui il visitatore per poi La lonza (lince) e il leone - l’una fargli da invisibile guida lungo allegoria della ricerca sfrenata l’intero percorso. dei piaceri sensuali e l’altro della 8 _9
[…] Questo misero modo tegnon l’anime triste di coloro che visser sanza ̕ nfamia e sanza lodo Gli ignavi sono i superficiali, vento seguendo gli umori della (If. III, 34-36) i vili, quelli che dinanzi ai problemi massa, proprio come un gregge che “mettono la testa sotto la sabbia”. si accoda acriticamente a chiunque Non fanno né il male né il bene si metta alla sua guida. In quinta, ma la loro indifferenza, come ha sul fondo, la riproduzione stilizzata insegnato Hannah Arendt, in altorilievo di un particolare spesso permette alla “banalità riguardante gli “ignavi” tratto dal del male” di trionfare. ciclo di affreschi, eseguito tra il Dante immagina questo genere 1499 e il 1503, da Luca Signorelli nel di persone come una schiera di Duomo di Orvieto. Sempre in quinta, uomini e donne che corrono nudi ma in primo piano, la scultura di ai margini dell’inferno: inseguono un gregge di pecore allude ai tanti insensatamente un’insegna “ignavi” di oggi. che si muove rapidissima e che Di fronte, a tutto tondo, la figura simboleggia l’incoerenza di chi emblematica di un uomo che cambia casacca a ogni folata di “nasconde la testa sotto la sabbia”. 2 Sculture di Charlotte Koster GL I I GNAVI O D E L L A “BANALITÀ D E L MALE” 10 _11
Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, gridando: «Guai a voi, anime prave! Non isperate mai veder lo cielo […] (If. III, 82-85) 3 Caronte nella tradizione classica è il traghettatore delle anime nell’aldilà ed è un personaggio che Dante riprende direttamente dall’Eneide di Virgilio. Ha il compito di traghettare le anime dei dannati di là dal fiume Acheronte e di introdurle nell’Inferno. La scultura di sabbia si ispira a un’immagine tratta da L’Inferno di Dante illustrato da Paolo Barbieri (Mondadori 2012). CA RONTE TRAGH ETTATO RE Sculture di Ornella Scrivante I NF E RNALE e Mario Vittadello 12 _13
Gli spiriti dannati di coloro che in vita cedettero al turbine della passione amorosa sono eternamente travolti e rapiti da una violenta tempesta. Tra tutti, Dante è colpito dalla visione di due anime abbracciate che sembrano essere più leggere delle altre e le chiama a sé: sono Paolo e Francesca, i cognati amanti, sorpresi e uccisi da Gianciotto Malatesta, marito di lei e fratello di lui. I due si avvicinano al Poeta volando Quali colombe dal disio chiamate con l’ali alzate e ferme al dolce nido vegnon per l’aere, dal voler portate; […] Amor, ch’a nullo amato amar perdona, (If. V, 82-84) mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona. Solo Francesca parla: accenna alla loro tragica fine e, al contempo, giustifica Amor condusse noi ad una morte […] il proprio amore per Paolo; amore che ancora intatto continua, nonostante l’Inferno e che, a dispetto dell’Inferno, continuerà per l’eternità intera. (If. V, 103-106) 4 La scultura a tutto tondo cita, leggendo l’episodio del bacio fondendole e rielaborandole, adulterino tra Lancillotto e Ginevra, due opere che la scultrice Alba presero consapevolezza del loro Gonzales ha dedicato ai due reciproco amore: da quell’istante sventurati amanti: Il volo di Paolo e smisero di leggere della passione Francesca (2011) e Quel giorno più scoppiata tra i due personaggi del Sculture di Charlotte Koster non vi leggemmo avante (1993); romanzo per viverla concretamente PAOLO E FRANCESCA quest’ultima opera raffigura il loro stessi, nella realtà. O D E LL’AMORE momento in cui i due cognati, 14 _15
Il personaggio che Dante incontra nell’ottava bolgia non è l’eroe cantato da Omero, ma un uomo che non ha alcuna fretta di ripresentarsi a casa; anzi, desidera continuare a viaggiare ed è impaziente di riprendere il 5 mare per vivere nuove avventure né dolcezza di figlio, né la pieta del vecchio padre, né ̕ l debito amore lo quale dovea Penelopè far lieta, vincer potero dentro a me l’ardore UL I SS E O ch’i’ebbi a divenir del mondo esperto D E L L A VOLON T À e de li vizi umani e del valore; D I CON OS C E R E Sculture di Charlotte Koster ma misi me per l’alto mare aperto […] (If. XXVI, 94-100) e Michela Ciappini 16 _17
L’ultima impresa consiste nell’affrontare l’Oceano e, con esso. l’ignoto, Allora, quasi “volando”, attraversa a Ginés Serrán-Pagán, 2017) eretto a oltrepassando le colonne d’Ercole (stretto di Gibilterra) e contravvenendo remi lo stretto di Gibilterra, Ceuta e che raffigura Ercole nell’atto quindi all’ordine divino che lì aveva posto il limite estremo e invalicabile del oltrepassa l’Equatore fino ad di forzare le due colonne (Ceuta e mondo (finis terrae). Limite geografico ma soprattutto confine che stabiliva arrivare là dove nessun mortale si Gibilterra). In primo piano, ciò che all’Uomo era lecito conoscere e ciò che invece gli era interdetto. era mai spinto prima; ma ecco che il la trasposizione in sabbia di una Ulisse, smanioso di sapere, infrange il divieto perché, e sembra che si rivolga turbine divino lo punisce, fotografia di Sebastião Salgado proprio in questo istante a noi: risucchiandolo nell’abisso. (Gli equipaggi […], scattata a Nonostante il naufragio, Ulisse ci Favignana nel 1991) che, pur invoglia a condividere con lui quel riferendosi a un differente contesto, fatti non foste a viver come bruti, «folle volo» cui non dovremmo mai restituisce perfettamente la rinunciare e che altro non è che sete tensione emotiva di Ulisse e dei suoi ma per seguir virtute e canoscenza di conoscenza. compagni nell’attimo che precede il La quinta riproduce il monumento passaggio attraverso le colonne (If. XXVI, 119-120) alle “Colonne d’Ercole” (opera di d’Ercole. 18 _19
6 PA R E T E D I FON D O: LA DIV IN A COM M E DIA È la riproduzione in sabbia spostando la città di Firenze alla della notissima opera di Domenico destra di Dante e la turba dei di Michelino intitolata La Divina dannati alla sua sinistra; ciò è servito Commedia illumina Firenze a rendere coerente il percorso, (Santa Maria del Fiore, 1465); sottolineando il passaggio tra lo si tratta di una mirabilis summa del spazio infernale che il visitatore si Poema dantesco. L’impostazione accinge a lasciare e la nuova spaziale del dipinto originale è stata dimensione in cui sta per essere specularmente modificata, introdotto. Sculture di Ornella Scrivante e Mario Vittadello 20 _21
Il Purgatorio è il monte che le simbolicamente il duro cammino anime penitenti, “salve” che noi tutti dobbiamo ma non ancora beate, devono intraprendere quando ci faticosamente scalare per divenire rimettiamo in piedi dopo una «pure e disposte a salire brutta caduta; quando, attenuato a le stelle»; s’innalza su di il dolore e tornate le forze, ci un’isola dell’Oceano australe, sentiamo pronti a ripartire al centro di una spiaggia. consapevoli, però, di dove e La montagna rappresenta quando si è messo il piede in fallo. purgatorio Le “situazioni” ispirate al Purgatorio e raffigurate in questo lato del percorso invitano dunque alla riflessione su alcune questioni che interpellano il nostro senso di responsabilità e che ruotano attorno a concetti quali: ravvedimento, impegno, resistenza, rigenerazione, rinascita. 22 _23
dello scultore Franco Maschio Elaborazione in metallo Foto Davide Carbone libertà va cercando, ch’è sì cara Marco Porcio Catone reinterpretandola, a un’installazione Uticense (95-46 a.C) fu un politico che gli artisti Icy e Sot hanno come sa chi per lei vita rifiuta. e scrittore romano; strenuo dedicato al tema della libertà. (Pg. I, 71-72) oppositore di Giulio Cesare, preferì Una gigantografia riproduce quel il suicidio alla dittatura. Nonostante che sta oltre l’esile parete della fosse un suicida, il Medioevo struttura che ci ospita: il mare e la cristiano lo elevò a supremo spiaggia di Lignano si squadernano esempio di difensore delle libertà dinanzi al nostro sguardo politiche e per questo Dante suggerendo immediatamente una “autore” ne fa il custode del sensazione di spazio e di 7 Purgatorio. leggerezza. Di fronte una rete Dante “personaggio”, invece, lo metallica - struttura reale e incontra sulla spiaggia ai piedi della simbolica che rimanda all’idea montagna e deve ottenere il suo di costrizione - presenta al centro assenso per incominciare a scalarla uno squarcio che ha la forma e raggiungere così il Paradiso (in negativo) di una sagoma umana terrestre. La libertà è dunque in fuga. Sullo sfondo il positivo conditio sine qua non per poter della medesima sagoma, correndo, CATONE UTICENS E essere felici. Per questa tappa del sta raggiungendo il mare e quindi percorso ci si è ispirati, la libertà. O D E LLA LIBERTÀ 24 _25
Sculture di Ornella Scrivante e Mario Vittadello 8 L’ARRIVO DELLA BARCA CON LE ANIME SALVE Dante, dunque, si trova sulla spiaggia del Purgatorio quando vede sopraggiungere dal mare, rapidissima, una luce. Man mano che si avvicina, riesce a distinguere una barca traghettata dalle maestose ali, tese e alzate verso il cielo, di un angelo luminoso (Pg. II, 13-50). A L L’ I S OLA DEL Una grandiosa scultura in alto rilievo riproduce la celebre illustrazione PURG ATORIO di Gustave Doré a commento visivo di questo passo del Poema. 26 _27
La barca guidata dal nocchiero celeste giunge a riva carica di anime che subito si gettano a terra, smaniose di raggiungere la loro meta. Così Dante racconta: Io vidi una di lor trarresi avante per abbracciarmi, con sì grande affetto, che mosse me a far lo somigliante. Ohi ombre vane, fuor che ne l’aspetto! Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, e tante mi tornai con esse al petto. (Pg. II, 76-81) Dalla barca scende lo spirito di dell’Amicizia. Sono uno dinanzi Casella, un caro amico di gioventù all’altro, ma l’abbraccio avviene 9 che, non appena lo scorge, si solo nei loro cuori e non può essere precipita ad abbracciare Dante e compiuto perché le braccia sono Dante ricambia, senza però riuscirci, trattenute, imprigionate ancora perché Casella è in tutto essere senza forma nella sabbia: la scultura, incorporeo «fuor che ne l’aspetto». infatti, intende raffigurare la potenza Due sagome che spuntano dalla spirituale e tutta interiore del sabbia hanno proporzioni da giganti sentimento amicale. Sculture di Ornella Scrivante per significare il valore incalcolabile CASELLA O D E L L’AMICIZIA e Mario Vittadello 28 _29
10 Sculture di Michela Ciappini MA NFR EDI O DELLA B E L L EZZA VIO LATA Non interessa, ai fini del nostro discorso, chi sia stato re Manfredi né il ruolo che Dante gli attribuisce all’interno del Poema; ciò che qui importa è il modo con cui il Poeta lo descrive: Manfredi, dolce e bellissimo, “sorridenti”, ma inesorabilmente sorridendo mostra al poeta “feriti”. L’incombere delle grandi le proprie ferite. Pochi versi navi da crociera su Venezia e sul Biondo era e bello e di gentile aspetto tratteggiano questo personaggio fragilissimo equilibrio della laguna facendone mirabile emblema di viene qui assunto a exemplum: in ma l’un de’cigli un colpo avea diviso. una bellezza delicata che è stata quinta un altorilievo riproduce uno (Pg. III, 107-108) sfregiata e ferita. scorcio di Piazza San Marco che La scena, nel nostro percorso, è quasi scompare inghiottito da una stata riferita alla bellezza violata gigantesca nave. […] «Or vedi»; dei paesaggi, dei monumenti, delle Di fronte, a tutto tondo, un città d’arte, di tutti quei luoghi che, bellissimo uomo con una mano e mostrommi una piaga a sommo ̕ l petto. colmi di cultura e di storia, vengono mostra le ferite impresse sul proprio Poi sorridendo disse: «io son Manfredi, […] consumati come prodotti da corpo e con l’altra indica la scena supermercato. Luoghi “bellissimi”, alle proprie spalle. (Pg. III, 110-112) 30 _31
Sculture di Ornella Scrivante «Deh, quando tu sarai tornato al mondo e Mario Vittadello 11 e riposato della lunga via, […] ricorditi di me, che son la Pia; Siena mi fé, disfecemi Maremma: salsi colui che ̕ nnanellata pria disposando m’avea con la sua gemma». PI A DE’ TOLOMEI (Pg. V, 130-136) O D E LLA VIOLENZA D I GENERE Queste pochissime parole escogitato dal marito per poter son bastate a Dante per rendere passare a nuove nozze. immortale Pia de’ Tolomei. Nessun Pia diviene qui exemplum di tutte le commento, solo un nome di vittime della violenza di genere. battesimo, una localizzazione geografica e una successione di Sullo sfondo, in quinta, una scultura atti simbolici rispondenti al rituale riproduce la Pia de’Tolomei dipinta della desponsatio (inanellamento/ nel 1868 Dante Gabriel Rossetti fidanzamento). Di lei si sa molto (Spencer Museum of Art, Università poco. Andata sposa a Nello de’ del Kansas a Lawrence), attualizzata Pannocchieschi (morto circa nel dallo scorcio urbano che s’intravede 1322), sarebbe stata da lui uccisa alle sue spalle. facendola precipitare dal balcone In basso, la sintesi iconica di un del suo castello. Il movente murales raffigura un pugno chiuso dell’omicidio per alcuni sarebbe che sta per essere sferrato in da ricercare nell’infedeltà di lei, direzione di un cuore offerto da una secondo altri, invece, fu il modo mano femminile. 32 _33
Sculture di Ornella Scrivante O superbi cristian, miseri lassi, e Mario Vittadello […] de la vista de la mente infermi, […] non v’accorgete voi che noi siam vermi nati a formar l’angelica farfalla, che vola alla giustizia sanza schermi? (Pg. X, 121-126) 12 Per contrappasso le anime La prima e la più maestosa è dei superbi avanzano curve a causa un’Annunciazione, exemplum di degli enormi massi che sono umiltà per eccellenza (Pg. X, 33-45). costrette a trasportare. La superbia Sullo sfondo, in quinta, ecco dunque è il peccato di Dante, ma anche uno la riproduzione in altorilievo dei grandi mali del nostro tempo. di una magnifica Annunciazione I S U P ERB I O Dante immagina che la parete in cui di Raffaello (Scomparto della DELLO SP REG IO si snoda il sentiero percorso dai Predella della Pala Oddi, olio su superbi (prima cornice del tavola, 1502-1503, Pinacoteca DEL PROSSIM O Purgatorio) sia fatta di candido Vaticana). Davanti, una scultura a marmo sul quale sono scolpiti, con tutto tondo raffigura l’anima funzione di monito e di rimprovero penitente di un superbo prostrata per i penitenti, splendidi altorilievi sotto un enorme peso. raffiguranti scene di umiltà. 34 _35
Sculture di Ornella Scrivante e Mario Vittadello Dante […] non pianger anco, non pianger ancora; […] Guardaci ben! Ben son, ben son Beatrice (Pg. XXX, 55-56; 73) 13 Giunto sulla cima del Purgatorio, Dante si ritrova nel Paradiso Terrestre. Qui incontra Beatrice, la donna tanto amata e morta dieci anni prima, che gli appare in una nuvola di fiori e che lo chiama per nome, in segno di affetto. Da questo momento in poi, preso il posto di Virgilio, sarà lei a fargli da guida per tutto il Paradiso fino alle soglie dell’Empireo; qui subentrerà San Bernardo di Chiaravalle che introdurrà il Poeta alla visione di DANTE INCON T RA Dio. In quinta, un altorilievo ispirato a The Salutation of Beatrice di Dante BEATR ICE NE L PARADISO Gabriel Rossetti (olio su tavola, 1859, National Gallery of Canada, Ottawa). TERRESTRE O DEL L A R INAS CITA 36 _37
paradiso
14 Sculture di Charlotte Koster Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura PARA D IS O/NATIVITÀ nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. (Pd. XXXIII, 1-6) San Bernardo supplica la Tratta da un bozzetto dell’artista Madonna di intercedere affinché Andrea Salvador, la Natività 2021 è Dante possa alzare lo sguardo verso una monumentale scultura - esaltata Dio e Le rivolge uno splendido inno dalla splendida installazione di lode che è al contempo un costruitale attorno - che condensa potente compendio teologico in sé e insieme scioglie visivamente giocato su un sapiente tutti i possibili significati teologici accostamento di antitesi e ossimori. sottesi a queste immortali terzine. Il Poeta intende esprimere quella Si tratta di un’opera multipla che dà concatenazione prodigiosa e a Dio la forma ideale e corporea di paradossale che ha fatto in modo un Cristo gravido, il cui grembo che Maria, la più umile e la più contiene contemporaneamente nobile creatura di Dio, sia divenuta Maria - in posizione fetale - e Gesù essa stessa madre del proprio neonato. L’impostazione formale creatore. e teologica della scultura fa 40 _41
Grazie Come i tanti e minuscoli granelli di sabbia hanno contribuito alla costruzione di queste splendide raffigurazioni artistiche, così le piccole ma significanti offerte di migliaia di visitatori hanno fatto fiorire speranza, tenerezza, sollievo e bellezza per tante persone e in tanti luoghi. Una sensibilità particolare è stata riservata ai bambini con varie difficoltà (in Italia e in alcune comunità riferimento alle “viscere materne di straordinaria rinascita: «come un dell’Africa). Molte risorse sono state finalizzate al sostegno della Dio” (il termine ebraico è Rachamin chicco di grano caduto a terra e ricerca e alla cura delle neoplasie infantili dell’Ospedale Burlo e significa “utero degli uteri”) trasformato in una tenera spiga». Garofolo di Trieste e alla cittadina di Amatrice colpita dal in cui l’uomo viene perennemente La figura di Cristo traccia un generato; da un punto di vista abbraccio che avvolge Maria terremoto. In diciassette anni sono stati devoluti a finalità strettamente teologico ogni uomo e il Bambino rivelando una forma solidali e sociali circa 200.000 euro. e ogni donna sono creature ad orecchio. di Dio e, al contempo, hanno la Alcuni antichi testi cristiani, infatti, Grazie di cuore a tutti per i tanti possibilità di concepire e di far affermano che Maria, prefigurazione nascere Dio dentro di sé attraverso dell’intera umanità, concepì Cristo sogni belli realizzati insieme! attraverso l’orecchio (conceptio per E il sogno continua… l’ascolto della Sua Parola. La scultura raffigura un Cristo aurem), attraverso cioè l’ascolto Risorto: lo dimostrano i fori dei della Parola di Dio. Allo stesso chiodi sulle mani e l’iconografia modo, quello stesso ascolto rende le paleocristiana che solitamente lo donne e gli uomini gravidi di Cristo, rappresenta senza barba, quasi a capaci cioè di fargli spazio CREDITI sottolineare una nuova e differente all’interno delle proprie vite. giovinezza scaturita da quella Da un’idea dell’Associazione Dome aghe La scenografia virtuale del e savalon d’aur elaborata da Lara Gonzo. Paradiso-Natività è stata realizzata da 4DODO di San Giorgio di Nogaro. I testi sono di Lara Gonzo e Ivana Battaglia. La rielaborazione in metallo dell’installazione Libertà degli artisti Icy Gli artisti Michela Ciappini, Charlotte e Sot è dello scultore Franco Maschio. Koster, Ornella Scrivante e Mario Vittadello sono stati diretti da Antonio Molin, La voce narrante che accompagna presidente dell’Accademia della i visitatori lungo il percorso è di Sabbia di Roma. Massimo Somaglino. Il bozzetto della Natività 2021 è dell’artista Andrea Salvador.
www.presepelignano.it presepesabbialignano@gmail.com Associazione DOME AGHE E SAVALON D’AUR ... Come l’uom s’etterna Stampa Tipografia OGV IL PRESEPE DI SABBIA RENDE OMAGGIO ALLA DIVINA COMMEDIA edizioneXVIII Lignano Sabbiadoro Terrazza a Mare
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