La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ...

Pagina creata da Christian Stefani
 
CONTINUA A LEGGERE
La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ...
http://www.viaggiavventurenelmondo.it/viaggi/9520                                RACCONTI DI VIAGGIO | Sri Lanka

La lacrima
 dell’India
      Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli
                          Testo e foto di Fulvio Azzali

            La lacrima dell’India: un’isola grande      un’aspra guerra civile dal 1983 al 2009,                azzurro, per non tralasciare la savana acquitrinosa
 due volte e mezzo la Sicilia, a qualche decina         anno in cui le Tigri Tamil dichiararono la resa.        dei parchi naturali del sud, dove vivono elefanti,
 di chilometri dall’estremità sudorientale della        Convivono due religioni principali, il buddismo         bufali, coccodrilli e una grande varietà di uccelli.
 penisola indiana e pochi gradi di latitudine al        (diffuso soprattutto tra i singalesi) e l’induismo      Uscendo di primo mattino dall’aeroporto
 di sopra dell’equatore. Taprobane per i greci,         (prevalente tra la popolazione tamil), insieme a        internazionale di Colombo, dopo una notte
 Serendib per gli arabi (da cui deriva il termine       consistenti minoranze musulmane e cattoliche.           in aereo, veniamo investiti da un’ondata di
 “serendipità”), Ceilão per i portoghesi e poi Ceylon   Convivono soprattutto paesaggi e climi diversi, dai     caldo umido e torrido, che ci accompagnerà
 per gli inglesi; dal 1972 il paese ha assunto il       2500 metri dei rilievi montuosi centrali, dove si       inesorabilmente e implacabilmente per tutta la
 nome di Sri Lanka. In un territorio relativamente      estendono le piantagioni di tè e il tempo è spesso      durata del nostro viaggio. La nostra salvezza,
 piccolo convivono due etnie con due lingue             freddo e piovoso, alle spiagge tropicali della costa,   soprattutto per quelli che soffrono molto il caldo,
 diverse, singalesi e tamil, che hanno combattuto       circondate da palme e bagnate da un mare caldo e        sarà l’aria condizionata del pulmino e degli

58 - Avventure nel mondo 1 | 2019
La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ...
RACCONTI DI VIAGGIO | Sri Lanka

       hotel (viva la modernità!). Conosciamo
       subito la nostra guida, l’impareggiabile Wije, al
       quale diversi anni di permanenza in Italia non sono
       bastati per acquisire un’accettabile padronanza
       della nostra lingua; le sue spiegazioni, non sempre
       del tutto comprensibili, avranno spesso dei risvolti
       comici. Ma questo, unito alla sua naturale simpatia
       e alla disponibilità nel cercare di accontentare ogni
       nostra richiesta, lo renderà insostituibile. Lasciamo
       l’aeroporto senza attraversare la caotica capitale e
       ci dirigiamo subito verso sud, arrivando dopo alcune
       ore a Galle. Si tratta di una città dalle origini antiche,
       conquistata dai portoghesi nel XVI secolo, passata
       poi sotto il dominio degli olandesi (che costruirono
       un’imponente fortezza, tuttora ben conservata) e

       infine sotto il dominio inglese alla fine del XVIII secolo.
       Entrati nella città vecchia e quindi all’interno della
       fortezza, ci concediamo una rilassante passeggiata
       sui possenti bastioni a picco sull’oceano, avvolti
       dall’azzurro accecante del cielo e del mare, in una
       luminosa giornata estiva. Gli abitanti del posto si
       sono riversati numerosi sul lungomare e si godono
       questo pomeriggio domenicale passeggiando come
       noi lungo le mura o scendendo nelle spiaggette
       per un bagno rinfrescante. Venditori ambulanti
       di samosa passano lungo la strada, mentre un
       incantatore di serpenti intrattiene un pubblico
       divertito ponendo un enorme boa vivo sulle spalle
       di una malcapitata ragazza. Torniamo sul pulmino e
       raggiungiamo il nostro primo hotel a Mirissa, località
       balneare sulla costa meridionale dell’isola. Una birra,
       un bagno in piscina, un’ottima cena a base di pesce
       e una meritatissima dormita ci fanno smaltire la
       stanchezza del viaggio e di questa prima giornata
       in terra singalese.
       Il giorno seguente comincia nel migliore dei modi,
       con un bagno nelle calde acque dell’oceano, visto
       che l’hotel si trova proprio sulla spiaggia. Ci mettiamo
       in viaggio verso l’Udawalawe national park, con
       una breve sosta nella cittadina di Embilipitiya per
       comprare frutta e samosa al mercato locale. Arrivati
       all’ingresso del parco, saliamo sulle jeep scoperte
       e iniziamo il nostro safari all’interno della grande

               Avventure nel mondo 1 | 2019 - 59
La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ...
RACCONTI DI VIAGGIO | Sri Lanka

riserva, innaffiati ogni tanto da scrosci di pioggia    Dopo una buona tazza di tè e una sosta dedicata            interna del tempio, dove è conservata la reliquia e
improvvisa, che tuttavia non danno ristoro dal          all’acquisto della deliziosa bevanda nelle sue diverse     dove non si può accedere; alcuni monaci raccolgono
caldo umido. Ci muoviamo su piste di terra rossa        varietà (nero, verde e bianco), iniziamo a scendere        i fiori recati in offerta e li depositano all’interno. A
che si snodano in una vasta savana verdeggiante,        dalle montagne in direzione di Kandy. Arriviamo            differenza delle chiese e delle moschee, dove i
punteggiata da numerosi alberi e inframezzata da        all’imbrunire, accolti da stormi di grossi pipistrelli     visitatori rimangono un elemento estraneo e “altro”
stagni e corsi d’acqua. Avvistiamo per primo un         neri (volpi volanti) che volteggiano sopra la città; la    rispetto ai fedeli (infatti è vietata la visita durante le
gruppo di elefanti, poi mandrie di bufali selvatici     loro vista ci lascia inquieti e preoccupati, mentre gli    funzioni religiose), nei templi buddisti e induisti il
e una miriade di uccelli dai più svariati colori,       abitanti del posto rimangono del tutto indifferenti,       visitatore, anche se vi entra per la prima volta ed
soprattutto pavoni; dopo una paziente ricerca lungo     essendo un fenomeno che si ripete ogni giorno              è all’oscuro dei riti e del complesso di idee che è
i bordi di un corso                                                                      al calar della sera.      alla base di tali riti, si trova a mescolarsi ai credenti
d’acqua        avvistiamo                                                                Ceniamo nel ristorante    con incredibile naturalezza e a partecipare, quasi
anche (a distanza di                                                                     del nostro albergo,       da questi implicitamente invitato, ai gesti semplici
sicurezza) un gruppo                                                                     posto su una collina      e antichi di cui si sostanziano queste credenze. Tutto
di coccodrilli, bestioni                                                                 appena       fuori  dal   ciò suscita un’emozione difficilmente descrivibile a
spaventosamente                                                                          centro, non prima         parole. Il pomeriggio è dedicato alla visita dell’orto
enormi, fermi ai bordi                                                                   di esserci concessi       botanico, una grande oasi verde dove tante famiglie
dell’acqua con le fauci                                                                  un lungo, piacevole,      vengono a giocare e a fare picnic, godendo del fresco
spalancate. A metà                                                                       rilassante massaggio      e della grande varietà di alberi; il parco è popolato
pomeriggio usciamo                                                                       ayurvedico in un centro   da una folta colonia di piccole scimmie, impegnate
dal parco e riprendiamo                                                                  specializzato.            a correre e a saltare sugli alberi, le mamme con i
il pulmino in direzione                                                                  La      cittadina    di   cuccioli attaccati sotto la pancia. Dopo un po’ di
di       Ella,       verso                                                               Kandy si trova al         shopping nel centro di Kandy (alla ricerca di uno
l’interno       dell’isola,                                                              centro dell’isola, a      dei prodotti più importanti dell’isola, l’olio di cocco)
dove arriviamo in serata. La cittadina, posta a         un’altitudine di circa 500 metri, sulle rive di un         e un trascurabile spettacolo di danze tradizionali ad
1.000 metri sul livello del mare, è circondata da       piccolo lago artificiale. Venne fondata nel XIV secolo     uso dei turisti, si va a cena in un famoso ristorante
foreste e da piantagioni di tè e ci accoglie con un     e fu capitale del regno dalla fine del ‘500 fino al        musulmano: niente birra ma tanto kottu, un tipico
clima gradevolmente fresco. Andiamo a cena in           1815, quando venne conquistata dagli inglesi. La           piatto locale composto da pezzettini di roti (focaccia
un ristorantino tipico, dove ci viene servita una       giornata inizia con la visita al tempio del dente di
misteriosa pietanza cotta al forno completamente        Buddha, uno dei luoghi più sacri del buddismo
avvolta in foglie di banano. Prendendo le foglie per    cingalese, dove è conservato (ma non è visibile) un
i lembi e sollevandole delicatamente emerge una         dente che si dice sia appartenuto al Buddha. Come in
gustosa poltiglia di carne e verdure stufate, che       tutti i templi buddisti, si accede senza scarpe, a capo
consumiamo insieme a una discreta birra locale.         scoperto, con le gambe e le spalle coperte. Dopo il
Il mattino successivo andiamo alla stazione             fresco delle ultime ventiquattr’ore in montagna, il
ferroviaria di Ella, per prendere un treno abbastanza   caldo è tornato ad essere asfissiante già di prima
affollato che ci porterà fino a Nuwara Eliya (1.868     mattina. Il luogo sacro è caratterizzato da un vasto
metri), attraverso un suggestivo percorso tra           cortile, disseminato di tempietti, piccoli stupa e
montagne verdeggianti coperte da piantagioni            statue del Buddha, davanti ai quali sostano uomini
di tè. I viaggiatori locali, tra cui molte famiglie     e donne in meditazione. In alcuni angoli ardono
con bambini, si accaparrano i posti a sedere            numerosi bastoncini di incenso, accesi dai fedeli, che
e sonnecchiano guardando distrattamente dal             diffondono nell’aria il loro profumo penetrante. Per
finestrino oppure sbocconcellando samosa, dolci,        entrare nel tempio vero e proprio, dove è conservata
noccioline e tè comprati dai venditori ambulanti che    la reliquia, si deve attraversare un fossato su un
percorrono il treno avanti e indietro. Noi stranieri    piccolo ponticello in muratura; qui troviamo uno
invece ci accalchiamo tra un vagone e l’altro in        spaventoso ingorgo umano, dovuto all’incontro tra la
corrispondenza delle porte di ingresso, che vengono     folla che preme per uscire da un lato e quella che
lasciate aperte (la velocità del treno non supera i     preme per entrare dall’altro, dove ci troviamo anche
20-30 km/h) e dalle quali ci si può sporgere senza      noi. Dopo alcuni momenti di preoccupante incertezza,
troppo pericolo per ammirare e fotografare panorami     l’arrivo di un poliziotto risolve la situazione, non
mozzafiato. Nuwara Eliya ci accoglie con una            senza una certa difficoltà. L’interno del tempio è
pioggerellina e con un insolito freddino; pare che      affascinante per la bellezza delle decorazioni e la
questa località fosse nel secolo scorso e sia tuttora   ricchezza dei materiali (avorio, oro, marmo, legno);
molto amata dagli inglesi, che vi ritrovano il clima    si compone di diversi ambienti, dai quali entriamo ed
di casa e che hanno lasciato importanti tracce del      usciamo mischiandoci alla folla di singalesi che sono
loro passaggio con la costruzione di numerose case      accorsi in massa (donne, uomini e molti bambini).
in stile Tudor. Ci fermiamo a Nuwara Eliya giusto il    In questo, come in altri templi buddisti, più che la
tempo di mangiare qualcosa e riprendiamo il nostro      bellezza del posto colpisce la profonda spiritualità
pulmino per andare a visitare una piantagione di tè     che si respira e che aleggia nell’aria, resa viva e
con annesso impianto di lavorazione, dove le foglie     intensa dalla grande quantità di persone che vi
vengono essiccate, sminuzzate e confezionate            affluiscono senza sosta, per offrire un fiore di loto e
per la vendita. Particolarmente suggestiva è la         per sostare in meditazione, le mani unite sul petto,
passeggiata attraverso la piantagione, circondati       davanti a una delle molte statue del Buddha. Anche
dal colore intenso delle foglie di tè, sotto un cielo   noi, seguendo l’esempio dei locali, prendiamo dei
grigio e una pioggerella fine fine, con la vista che    fiori di loto (intorno ai quali volano delle vespe dalle
si apre all’improvviso sulla vallata verdeggiante.      dimensioni inquietanti) e li portiamo nella parte più

 60 - Avventure nel mondo 1 | 2019
La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ...
RACCONTI DI VIAGGIO | Sri Lanka

di farina bianca) mescolati con verdura, carne,             nella roccia e nella seconda parte utilizzando delle       la passeggiata l’elefante gradisce molto i pezzi di
uova e spezie. Il ritorno in hotel in tuk tuk merita un     moderne scale in acciaio ancorate alla parete,             anguria che gli offro, afferrandoli con l’estremità
discorso particolare: ne chiamiamo sei, ci dividiamo        essendo crollate quelle originali. Qui, come altrove, i    della proboscide; entrando nel laghetto, decide di
in gruppetti di due-tre persone, comunichiamo
agli autisti il nome dell’albergo, concordiamo il
prezzo e partiamo. Mentre alcuni di noi arrivano
a destinazione nel giro di dieci minuti, di altri si
perdono completamente le tracce, inghiottiti nella
notte singalese. Riappariranno solo quarantacinque
dopo, al termine di inconcludenti giri per la città
e i suoi dintorni e dopo innumerevoli telefonate
all’albergo, vittime di autisti che definire incapaci è
fare loro un complimento. La lunga giornata termina
sbocconcellando un po’ di frutta e sorseggiando
un cocktail a bordo piscina, compensando così la
mancanza di alcol durante la cena.
Dopo due notti passate a Kandy, carichiamo di nuovo
i nostri bagagli sul pulmino e ci dirigiamo verso
nord. Arrivando a Matale, abbiamo il primo contatto
con la religione indù, seconda religione del paese,
molto diffusa tra la popolazione di etnia tamil. Il
tempio davanti al quale ci fermiamo è costruito
in stile dravidico, tipico dell’India meridionale,
sormontato da un’alta piramide completamente
ricoperta da sculture che raffigurano le diverse
divinità. La luce del sole ormai alto esalta il giallo e
l’azzurro del tempio, ma soprattutto il rosso acceso
dei sari indossati dalle donne e dalle ragazze: in un
locale attiguo al tempio si sta infatti svolgendo un
matrimonio e gli invitati hanno messo il vestito della
festa. La cerimonia sembra lunga e difficilmente
decifrabile da parte di noi profani; gli ospiti però,
con il sorriso e la gentilezza tipici di questa terra, ci
invitano a entrare e ci offrono dei dolcetti. Dopo una
visita con relativo shopping al giardino delle spezie       turisti si mescolano alla popolazione locale, presente     ringraziarmi facendomi una “doccia” non richiesta e
di Matale, la nostra guida Wije ci porta a Dambulla,        numerosa a godere le bellezze del proprio paese e          non particolarmente gradita. Faccio appena in tempo
al famoso tempio d’oro, dove arriviamo nelle ore            molto più disinvolta di noi nell’affrontare la salita;     ad asciugarmi e a cambiarmi che un acquazzone ci
centrali della giornata e che ricorderò sempre per il       la fatica dell’ascesa è ripagata dallo splendido           sorprende nei pressi di Avukana, dove si trova una
caldo più torrido e asfissiante che abbia mai sentito.      panorama sulla regione circostante, sotto un cielo         colossale statua del Buddha alta 12 metri, scolpita
Una breve ma impegnativa salita a piedi porta               grigio e basso nell’imminente crepuscolo.                  da una roccia di granito nel V secolo. Come in tutti
al sito religioso, costituito da una serie di grotte        Il mattino successivo è la volta di Polonnaruwa, un        i luoghi sacri buddisti si deve entrare senza scarpe;
(che sollievo entrare dentro!) contenenti ben 153           vasto sito archeologico                                                                      tuttavia la statua si
statue di pietra del Buddha, raffigurato in diverse         dove si trovano le rovine di                                                                 trova all’aperto e la
posizioni (in piedi, seduto o sdraiato); le pareti e i      quella che fu la capitale del                                                                pioggia ha formato
soffitti delle grotte sono interamente ricoperti da         regno dall’XI al XIII secolo.                                                                un            acquitrino
decorazioni e immagini dipinte, relative anch’esse          Noleggiamo delle vecchie                                                                     melmoso con 5-10
alla vita del Buddha. Molto diffusa è la statua del         biciclette con il cambio                                                                     cm       d’acqua.       I
Buddha seduto in meditazione, sovrastato da un              rotto e i freni malfunzionanti                                                               singalesi si scalzano
cobra che lo protegge dalle intemperie con la sua           e ce ne andiamo in giro,                                                                     e si avviano verso
larga testa. Al di fuori delle grotte, un uomo lega         nell’aria tersa del mattino,                                                                 la statua senza farsi
dei braccialetti di cotone bianco al polso destro dei       pedalando tra colonne, resti                                                                 alcun         problema,
visitatori, ripetendo una monotona cantilena. A pochi       di antichi palazzi, cisterne,                                                                compreso il nostro
chilometri da Dambulla sorge Sigiriya, uno dei siti         templi, enormi stupa e                                                                       Wije; a noi non
archeologici più belli e famosi dello Sri Lanka. Si         grandi Buddha di pietra,                                                                     resta che seguirli, a
tratta di una formazione rocciosa alta 370 metri, di        uno dei quali viene più                                                                      piedi nudi, titubanti
origine magmatica, con pareti scoscese a picco su           volte definito “inconsueto”                                                                  e un po’ schifati.
tutti i lati e visibile da chilometri di distanza nella     dal nostro Wije, forse per la sua posizione inusuale       Terminata la visita, un secchio di acqua pulita vicino
pianura circostante; sulla sommità della roccia, ma         (ma non siamo mai riusciti a capire cosa volesse dire      all’uscita ci permette di lavarci i piedi e di recuperare
anche alla sua base, si trovano i resti di un palazzo       esattamente!). La giornata prosegue con una turistica      una parvenza di igiene. Giungiamo quindi nella
fortezza fatto costruire dal re Kasyapa nel V secolo        passeggiata su un elefante lungo le rive del laghetto di   cittadina di Anuradhapura, dove trascorreremo la
d.C. Come spesso accade, nel pomeriggio il cielo si         Habarana; siamo in cinque a salire sulla cesta fissata     notte e che visiteremo l’indomani.
è rannuvolato e ci regala brevi ma intensi rovesci,         sul dorso del pachiderma, ma il numero dispari pone        Anuradhapura ha origini molto antiche: secondo
che tuttavia non alleggeriscono l’afa; la salita verso      dei problemi di equilibrio e così sono costretto a         quanto emerso dagli scavi archeologici, sarebbe
la sommità è impegnativa ma piacevole, nella                sedermi a cavalcioni sul collo dell’animale, provando      stata fondata nel X secolo a.C. Fu capitale del regno
prima parte seguendo le scale originali scavate             l’ebrezza di essere il mahout (conducente). Durante        dello Sri Lanka ininterrottamente dal V secolo a.C.

                                                                                                                               Avventure nel mondo 1 | 2019 - 61
La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ...
RACCONTI DI VIAGGIO | Sri Lanka

fino all’anno 1017 della nostra era e conserva              e ci sono delle vere e proprie processioni che si
importanti vestigia di tale periodo. La città sacra         dirigono verso lo stupa recitando delle cantilene;
di Anuradhapura è patrimonio dell’umanità e                 molti portano in dono un pacco contenente una tunica
rappresenta da secoli un luogo di grande significato        arancione, una ciotola e pochi altri oggetti necessari
spirituale per i buddisti. Ci dirigiamo verso l’area        alla vita del monaco. Giunti ai piedi dello stupa,
sacra dei giardini di Mahamevnāwa, un ampio                 srotolano delle lunghissime strisce di tessuto colorato
spazio all’aperto ricco di alberi, sui cui rami saltano     e le avvolgono intorno alla circonferenza dello stupa.
e si arrampicano le immancabili, numerosissime              Torniamo sul pulmino e ci dirigiamo a Mihintale, a
scimmie. Tra questi alberi si trova, in posizione più       pochi chilometri di distanza, dove si dice che nel 247
elevata e opportunamente protetto da un recinto,            a.C. il devoto Mahinda, figlio dell’imperatore indiano
lo Sri Maha Bodhi, un fico che si dice discenda             Ashoka Maurya, abbia incontrato Devanampiyatissa,
dall’albero di Bodhi originale, sotto il quale Siddhartha   re di Anuradhapura, iniziandolo alla fede buddista e
Gautama stava meditando quando ottenne il bodhi             dando l’avvio alla diffusione del buddismo sull’isola.
(illuminazione). Mancano pochi giorni alla luna piena       Oltre che dalla presenza di antiche rovine, il sito è
e questo periodo è considerato sacro nella pratica          caratterizzato da una colossale statua del Buddha
buddista; i giardini sono frequentati da un numero          seduto e da un enorme stupa: entrambi risplendono
impressionante di persone di ogni età, interamente          bianchissimi sotto il sole del primo pomeriggio,
o prevalentemente vestite di bianco. Alcuni tavoli          tra il verde della vegetazione e l’azzurro intenso         nell’oceano indiano, partite a beach volley, aperitivi
sono pieni di grandi                                                                     del cielo. Per ammirarli      sulla spiaggia e ottime cene a base di pesce.
e meravigliosi fiori                                                                     meglio e per godere           Il mattino seguente, poiché il cielo è nuvoloso, ne
di loto, destinati                                                                       di     un     meraviglioso    approfittiamo per visitare la cittadina di Trincomalee.
ad essere portati                                                                        panorama         si    sale   Siamo nella parte dell’isola abitata prevalentemente
in offerta davanti                                                                       sulla cosiddetta roccia       dalla popolazione tamil; la religione prevalente qui è
alle immagini del                                                                        della meditazione, uno        l’induismo, come testimoniano i diversi templi che
Buddha; intorno ai                                                                       sperone roccioso dove è       incontriamo. Nel primo tempio dove ci fermiamo ci
fiori volano vespe di                                                                    necessario arrampicarsi       imbattiamo per la seconda volta in un matrimonio;
grandi dimensioni,                                                                       senza scarpe, trovandosi      gli sposi sono ben felici di posare insieme a noi in
che non incutono                                                                         all’interno del luogo         quella che diventerà la foto ricordo più bella del
timore a nessuno. Si                                                                     sacro. La salita è tra        nostro viaggio. Il giro prosegue raggiungendo in
respira una profonda                                                                     le più impegnative: fa        tuk tuk il centro di Trincomalee, con il suo grande
sensazione di pace                                                                       molto caldo e la roccia è     tempio dedicato a Shiva, costruito a picco sul mare
e di armonia. La maggior parte delle persone sono           rovente, ma è comunque necessario togliersi i calzini      su un piccolo promontorio roccioso. Come negli
sedute in terra, assorte in meditazione; alcuni             e procedere a piedi nudi, per evitare di scivolare su un   altri templi indù, si resta affascinati e interdetti di
hanno in mano dei libri da cui leggono delle frasi          terreno molto ripido. Esiste un corrimano in acciaio,      fronte all’impressionante caleidoscopio di colori e
che ripetono sottovoce, con un lento movimento              indispensabile in diversi punti; tuttavia è uno solo e     di immagini che rappresentano le diverse divinità
della testa avanti e indietro. Mi sento un ficcanaso        viene utilizzato sia da chi sale che da chi scende.        del pantheon induista; una grande statua di Shiva
curioso, venuto a disturbare e a scattare foto; eppure      Questo genera degli ingorghi umani e dei non facili        seduto, di colore azzurro, accoglie i visitatori
mi sento anche incredibilmente accolto, mi sembra           problemi di precedenza, che vengono affrontati dai         all’entrata del tempio. Sulla stradina che conduce
di essere naturalmente parte di questo posto, sento         numerosi singalesi con la loro solita, imperturbabile      al tempio c’è un affollato mercatino di bancarelle,
che la mia presenza non disturba la quiete che mi           tranquillità. Alcuni di noi rinunciano in partenza,        che vendono oggetti sia per i turisti che per la
circonda. Ripongo la macchina fotografica e mi siedo        altri (tra cui il sottoscritto) si arrendono a metà        gente del luogo. Il secondo giorno di mare è invece
in terra, socchiudo gli occhi per respirare a fondo lo      percorso, mentre un manipolo di coraggiosi riesce          dedicato a Pigeon Island, un isolotto lungo circa
spirito intenso che emana da questo luogo; vedo che         ad arrivare fin sulla sommità. È la più impegnativa,       500 metri a pochi chilometri dalla costa, nelle cui
anche i miei amici hanno fatto lo stesso, qualcuno ha       ma anche l’ultima fatica che dobbiamo affrontare           acque cristalline si può fare snorkeling tra i coralli
le lacrime agli occhi. Poco lontano si trova l’enorme       nel corso del nostro viaggio itinerante sull’isola di      e osservare una coloratissima varietà di pesci.
stupa di Ruwanwelisaya, il cui intenso candore si           Ceylon. Il pulmino si dirige infatti verso Trincomalee,    L’esperienza è entusiasmante, a tal punto che
staglia contro l’azzurro del cielo. Anche qui c’è un        località balneare sulla costa nordorientale dell’isola;    nessuno di noi si rende conto del fatto che stiamo
gran via vai di persone, quasi tutte vestite di bianco,     qui trascorreremo gli ultimi tre giorni, tra bagni         trascorrendo le ore centrali della giornata sotto un
                                                                                                                        fortissimo sole equatoriale; la sera, tra spaventose
                                                                                                                        scottature e graffi provocati dal passaggio vicino
                                                                                                                        ai coralli, sembriamo un plotone di reduci che si
                                                                                                                        aggirano doloranti per le stradine di Trincomalee.
                                                                                                                        Il giorno dopo c’è il tempo di un ultimo bagno
                                                                                                                        nell’oceano indiano; quindi chiudiamo le valige e
                                                                                                                        saliamo sul pulmino per un lungo trasferimento
                                                                                                                        da una parte all’altra dell’isola. All’aeroporto
                                                                                                                        internazionale di Colombo salutiamo gli autisti e
                                                                                                                        soprattutto l’impareggiabile Wije, ringraziandoli per
                                                                                                                        la gentilezza e per il sorriso sempre stampato sul
                                                                                                                        loro volto. Un volo notturno ci porta a Doha, da dove
                                                                                                                        facciamo rientro in Italia*.

                                                                                                                       *Si può vedere un video del viaggio descritto
                                                                                                                       nell’articolo a questo link: https://www.youtube.
                                                                                                                       com/watch?v=QfvjyEJIz2A

 62 - Avventure nel mondo 1 | 2019
La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ... La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ... La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ... La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ... La lacrima dell'India - Da un Sri Lanka Discovery Gruppo Cencelli - Viaggi Avventure nel ...
Puoi anche leggere