COME CAMBIANO I MODELLI DI BUSINESS - Trieste, 28 febbraio 2018 - Andrea Tracogna, MIB Trieste School of Management
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COME CAMBIANO I MODELLI DI BUSINESS Trieste, 28 febbraio 2018 Andrea Tracogna, MIB Trieste School of Management | 1 |
CHI HA CREATO PIÙ VALORE (IN $) NEL PERIODO 2009-2017? Source: Bloomber and PWC analysis; as of 31° March 2017 | 2 |
CHE TIPO DI IMPRESA È PRICELINE? Priceline Group (Booking Holdings) è proprietaria di diversi aggregatori di prezzo e di motori di meta- ricerca nel settore del trasporto e dei viaggi, come Booking.com, Priceline.com, Agoda.com, Kayak.com, Cheapflights.com, Rentalcars.com, Momondo e Open Table. Il gruppo gestisce piattaforme web in 40 lingue e in 200 paesi del mondo. Nel 2016 ha gestito complessivamente prenotazioni per 556.6 milioni di pernottamenti, 66.6 milioni di giornate di noleggio auto e 7.3 milioni di biglietti aerei. Nello stesso anno, il 93.4% degli oltre 10 miliardi di dollari di ricavi è derivato da commissioni sulle prenotazioni e la restante quota da pubblicità. (Fonte: Wikipedia.com) | 4 |
COS’È UNA PIATTAFORMA? Una piattaforma è un modello di business che crea valore facilitando lo scambio tra due o più gruppi interdipendenti di agenti economici, solitamente consumatori e produttori. Fonte: Altman e Tushman, 2017 | 5 |
COSTRUIRE «TWO-SIDED» MARKETS. PRIMA L’UOVO O LA GALLINA? LA SFIDA PER LA PIATTAFORMA È QUELLA DI CREARE E FAR INCONTRARE LE DUE PARTI DEL MERCATO | 6 |
RUOLO DELL’INFORMATION TECHNOLOGY ED EFFETTI RETE Le piattaforme (marketplaces) non sono una novità: - i centri commerciali collegano da sempre compratori e dettaglianti; - i giornali connettono i lettori/abbonati con gli inserzionisti. Quello che oggi è cambiato è il ruolo sostitutivo dell’Information Technology, rispetto alle infrastrutture fisiche, nel costruire i marketplaces. L’IT rende la loro costruzione e sviluppo (scaling-up) estremamente semplici e poco costosi, consentendo la riduzione dei costi di transazione e la realizzazione degli effetti di rete (network effects). Inoltre, l’IT rende possibile raccogliere, analizzare, scambiare e rendere disponibili grandi quantità di dati, incrementando il valore della piattaforma per tutti i partecipanti. | 10 |
BUSINESS MODEL LINEARI E PIATTAFORME A CONFRONTO Con il crescere dei volumi di scambio sulla piattaforma, cresce anche la sua efficienza e sostenibilità. Questa dinamica si auto-rafforza e assume natura esponenziale attraverso gli effetti di rete e le economie di replicazione tipiche dell’IT, determinando equilibri di mercato che sono stati definiti “winner takes all”, dove il leader di mercato ne diventa di fatto il monopolista potendo godere di costi operativi marginali vicini allo zero. Fonte: applico.com | 11 |
UN CASO DI STUDIO: PIATTAFORME E HOTEL INDUSTRY | 12 |
LE PIATTAFORME DI PRIMA GENERAZIONE Le prime piattaforme online di prenotazione (come booking.com, fondata nel 1996) hanno consentito agli albergatori indipendenti l’accesso a mercati considerevolmente più grandi, consentendo loro di competere direttamente con le grandi catene. Tuttavia, la superiore proposta di valore delle catene di hotel (che prevede la standardizzazione del livello di servizio e dell’esperienza e lo sviluppo di programmi fedeltà) ha assicurato un perdurante vantaggio competitivo sugli alberghi non affiliati, specialmente nella prospettiva dei “frequent travellers”. | 13 |
LE PIATTAFORME DI SECONDA GENERAZIONE Dal 2008, anno della sua fondazione, ha servito decine di milioni di clienti senza possedere neppure una camera. Il modello di Airbnb si fonda sullo sviluppo ex-novo di una piattaforma peer-to-peer che - estendendo le logiche dello “sharing” al settore dell’hospitality - rappresenta una sfida diretta all’offerta alberghiera tradizionale. La sua valutazione a metà 2017 era superiore ai 31 miliardi di dollari, con valori stimati per l’imminente IPO per oltre 50 miliardi, superiori a quelli della più grande catena alberghiera mondiale (Marriott International). | 14 |
E LE MINACCE PER GLI INCUMBENT La minaccia che piattaforme come Airbnb esercitano sulle catene alberghiere tradizionali discende da tre fattori: 1. La crescente domanda di “autenticità” dell’offerta di hospitality, che assicura vantaggi significativi all’offerta Airbnb rispetto ai servizi standardizzati di tipo alberghiero. 2. Lo scaling-up rapido di queste piattaforme, che è reso possibile dalla non- proprietà delle stanze (in confronto al lungo e oneroso ciclo di sviluppo delle catene di hotel) e da costi operativi marginali vicini allo zero tipici della sharing economy. 3. La persistente assenza o limitatezza di forme di regolamentazione nell’offerta di stanze attraverso piattaforme peer-to-peer. | 15 |
IL RUOLO DEL PROPRIETARIO DELLA PIATTAFORMA (PLATFORM OWNER) + Pre-selezione dei beni/servizi/da scambiare sulla piattaforma + Acquisizione e scambio di informazioni su prodotti e utilizzatori della piattaforma, + Gestione dei feedback per misurare e costruire la reputazione degli utilizzatori + Amministrazione degli scambi e dei contratti + Definizione dei prezzi e gestione dei pagamenti + Definizione e gestione di regole/standard di servizio in tema di sicurezza, salute, qualità + Protezione dei beni e prodotti scambiati sulla piattafroma, anche attraverso forme di assicurazione + Offerta di prodotti complementari + Offerta/domanda diretta di prodotti per integrare uno dei due lati (two-sides) del mercato Fonte: Akbar, Tracogna, 2018 | 16 |
LA RISPOSTA DEGLI INCUMBENT: LE STRATEGIE PIATTAFORMA (1) Le catene alberghiere possono trasferire agli alberghi non affiliati le loro ben rodate competenze di gestione di meccanismi di coordinamento e integrazione dell’offerta. Un esempio è costituito dall’evoluzione recente del gruppo Accor e della sua piattaforma di prenotazioni accorhotel.com, che è stata allargata ad un ampio portafoglio di selezionati hotel partner, a cui Accor garantisce servizi di prenotazione centralizzata e una vetrina mondiale gestita in 17 lingue. Le catene alberghiere stanno estendendo le proprie piattaforme di offerta per comprendere altre forme di “accommodation”, integrandovi – come caso limite – perfino le case private. Un’evoluzione così radicale può richiedere, in certi casi, l’acquisto di piattaforme peer-to-peer, come nel caso della startup londinese onefinestay.com, acquistata nel 2016 dal gruppo Accor per 170 milioni di dollari, che offre appartamenti di lusso in affitto in una varietà di luoghi. | 17 |
LA RISPOSTA DEGLI INCUMBENT: LE STRATEGIE PIATTAFORMA (2) Se il vantaggio delle piattaforme tipo Airbnb consiste nell’offerta di stanze a costi marginali prossimi allo zero, il tipico vantaggio competitivo delle catene alberghiere sta nella possibilità di offrire, assieme alle camere, un insieme di servizi complementari (reception, health clubs, gyms, spas, business/conference facilities, etc.) che possono essere messi a disposizione delle piattaforme peer-to-peer e che, più in generale, possono soddisfare i bisogni di una più ampia comunità di clienti. Un esempio innovativo di questa evoluzione è la catena Jo and Joe (www.joandjoe.com), di proprietà del gruppo Accor, che aprirà tra poche settimane (giugno 2018) e che sarà accessibile sia per gli ospiti che per il loro “vicinato”, offrendo spazi per il pernottamento, l’intrattenimento, la ristorazione e la socializzazione. | 18 |
MODELLI DI BUSINESS «PIATTAFORMA» NEL SETTORE DELLA MOBILITÀ → Nel settore della mobilità, le imprese tradizionali stanno adottando a loro volta modelli di business “piattaforma”. E’ il caso di Avis, una delle imprese leader nel settore del noleggio di auto, che nel 2013 ha acquisito Zipcar (una piattaforma di car sharing) per 500 milioni di dollari. Per Avis questa acquisizione crea opportunità di espansione del mercato ma anche di migliore saturazione della capacità produttiva attraverso l’utilizzo della propria flotta di veicoli per integrare l’offerta sulla piattaforma di car sharing. → I costruttori tradizionali di autoveicoli stanno abbracciando logiche di sharing, come nel caso di Daimler, che è proprietaria della piattaforma Car2Go, e di BMW, che controlla ReachNow. Queste mosse sono anche intese a fronteggiare un tendenziale declino nella domanda di autoveicoli (a favore del car sharing e del trasporto pubblico) e assicurare la saturazione della propria capacità produttiva. | 19 |
LA RISPOSTA DELLE PIATTAFORME PEER-TO-PEER → Le piattaforme “pure” stanno a loro volta cercando di allargare la propria offerta di prodotti e servizi. E’ il caso di Lyft, un concorrente di Uber, che ha recentemente integrato un servizio di limousine sulla sua piattaforma. → Il lancio di Uber Eats e l’ingresso di Uber nel campo dei veicoli a guida autonoma rappresentano interessanti evoluzioni della piattaforma. → Le informazioni (big data) sugli utenti e le loro abitudini di acquisto potranno aiutare ad individuare ulteriori opportunità di diversificazione. | 20 |
TORNIAMO AL SETTORE ALBERGHIERO: I PROBLEMI «TRANSAZIONALI» DI 1. Lo scambio di stanze e appartamenti privati è caratterizzato da elevati livelli di incertezza, derivanti principalmente dalla mancanza di informazioni complete sull’identità delle parti e sulla qualità dei servizi offerti. Gestire questa incertezza richiede lo sviluppo di meccanismi costosi e complessi di integrazione della piattaforma, che prevedono l’introduzione di sistemi di recensione e di rating. 2. I servizi offerti sulle piattaforme peer-to-peer possono mancare di specificità rispetto ai bisogni dell’utente (le case private non sono costruite nella prospettiva dell’offerta di servizi di hospitality). 3. La frequenza di scambio può essere un ulteriore problema, specialmente per stanze, appartamenti e case che non sono permanentemente disponibili per l’offerta (perché, ad esempio, il proprietario ci vive). Queste stanze vengono condivise solo in via intermittente, il che fa fluttuare la capacità di offerta delle piattaforme. 4. La soluzione potrebbe essere la proprietà diretta di stanze da parte del gestore della piattaforma, ma trattasi di soluzione costosa e rischiosa. | 21 |
LE RECENTI MOSSE STRATEGICHE DI → Airbnb ha intrapreso percorsi di sviluppo strategico nuovi. Un’evidenza è l’acquisizione di Luxury Retreats, proprietaria di uno stock di resorts di lusso. → Con l’obiettivo di crescere fino a raggiungere il miliardo di ospiti all’anno entro il 2028, Airbnb ha annunciato nel febbraio 2018 un piano che prevede l’offerta di nuove categorie di case, inclusa una serie “Plus” con qualità garantita, e che apre alle prenotazioni degli hotel,. → Airbnb proporrà presto case di lusso ancora più costose di Airbnb Plus, attraverso la piattaforma Airbnb Beyond destinata, nelle parole dell’azienda, a offrire “custom-designed trips of a lifetime” e “the world’s finest homes, custom experiences, and world-class hospitality.” | 22 |
SCENARI EVOLUTIVI: VERSO L’INTEGRAZIONE DELLE PIATTAFORME ONLINE E FISICHE? GIUGNO 2017 SETTEMBRE 2017 VALORE DEL DEAL: 14 MILIARDI DI US$ VALORE DEL DEAL: IGNOTO | 23 |
COME FUNZIONA L’INTEGRAZIONE DI IKEA E TASKRABBIT? | 24 |
E QUELLA TRA AMAZON E WHOLE FOODS? | 25 |
DALLA CONCORRENZA TRA IMPRESE A QUELLA TRA PIATTAFORME? Q&A | 26 |
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