8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben - Contarina
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Radical Change Partiamo da un assunto: il Radical Change – il cambiamento epocale in atto nel mondo globale – è ormai sotto gli occhi di tutti. I Paesi, le persone e le aziende dovranno imparare a misurarsi con le direzioni dei mutamenti sociali e tecnologici che rendono il cambiamento inevitabile e irreversibile. Un cambiamento esploso ovunque, in tutte le classi sociali e in tutte le generazioni, che l’impresa italiana – dal commercio ai servizi - dovrà comprendere e interpretare per competere. Siamo tutti coinvolti.
Radical Change Human Values Emerge, in modo invisibile, e attraverso l’innovazione sociale che riguarda la vita concreta delle persone, un nuovo concetto di «valore», di Human Value, che rappresenta una variabile importante della vita. Un valore che non ha un costo e nemmeno un prezzo, ma incarna la forza del gusto, dei legami, della cultura, della bellezza e dell’autenticità. L’Italia potrebbe dunque sfruttare in questa fase di grande trasformazione la propria infinita competenza e sensibilità «umana» per elaborare un proprio modello economico e industriale di sviluppo.
Radical Change Il fattore tempo e la tempestività È necessario recuperare e valorizzare il fattore tempo, che plasma un paradigma su cui dobbiamo concentrare la nostra attenzione, perché esprime con forza un elemento del mercato futuro. Il fattore tempo è infatti legato alla dimensione paradigmatica del Quick & Deep, che riguarda la tempestività, una categoria fondativa che indica la capacità di intervenire nel momento giusto e nel modo giusto: una categoria su cui dobbiamo elaborare e rigenerare nuovi comportamenti.
Radical Change Il fattore vincente nella seconda globalizzazione Unique & Universal, è il paradigma che diventa la soluzione e la risposta alla seconda globalizzazione, puntando sulle specificità dell’Italia. Nella prima globalizzazione lo slogan «think globally, act locally» era diventato una religione, la testa di ponte per l’americanizzazione del mondo. Nella seconda globalizzazione, possiamo addirittura capovolgere lo slogan e trasformarlo in «think locally, act globally». L’Italia in particolare deve agire in questa direzione. La vera potenzialità di ogni Paese risiede nelle radici locali, in grado di agire ovunque. Le imprese costituiscono lo straordinario laboratorio che produce visioni e qualità locali per poi essere lanciate nel mondo.
Radical Change Il tailor made Nella cultura italiana scopriamo un’altra risorsa: il tailor made. Lontani anni luce dall’impresa taylorista, standardizzata, e molto vicini invece alla bottega rinascimentale. Si è ancora in grado di produrre qualsiasi cosa, in modo unico e apprezzabile. Non si deve abbandonare il proprio codice genetico che è profondamente artigianale, puntando all’eccellenza, andando in profondità perché interessati a fare bene ogni attività, prima di tutto per gratificare sé stessi, per il gusto di far bene: in questa direzione esistono ottime possibilità di riuscita. Essere artigiani tempestivi, in grado di immaginare in tempi brevi nuovi sviluppi di business e di prodotto.
Italian Factor Il moltiplicatore del valore In questo scenario segnaliamo la possibilità concreta che l’Italia giochi un ruolo rilevante nel nuovo scenario in profondo cambiamento, non solo a casa propria ma nel mondo. Puntando sui fattori già così conosciuti dell’identità italiana, tra natura e cultura. Un magico mix di qualità, talenti e competenze, così difficili da moltiplicare e diffondere, persino da comprendere, tanto da costituire un mistero insondabile: svelare il mistero rappresenta la sfida del futuro.
Italian Factor Il moltiplicatore del valore La riflessione che proponiamo sulla cultura italiana mette insieme il valore umano, l’intelligenza contestuale, il tocco d’artista e il tailor made. Un mix particolare di cui solo gli italiani sono capaci. Il fattore che moltiplica la potenza dei prodotti italiani nel mondo (e potenzialmente di tutte le imprese italiane) include infatti il gusto, la relazione, il colpo d’occhio e l’attenzione al dettaglio: tutti elementi qualitativi, difficilmente misurabili e riconducibili alle logiche lineari, economiche, finanziarie, tipiche del modello anglosassone. Eppure la grande sfida rimane il confronto con tale modello di misurazione del valore, applicato all’Italia.
Quattro paradigmi per il futuro Segnaliamo i 4 paradigmi che il Future Concept Lab ha individuato in una attività di ricerca e consulenza realizzata negli ultimi anni e dedicata agli scenari del futuro. Più in particolare si tratta di 4 grandi direzioni che plasmeranno la società e il mercato del futuro Trust & Share Quick & Deep Crucial & Sustainable Unique & Universal
Unique & Universal Attraverso il paradigma Unique & Universal: si uscirà definitivamente dall’antinomia tra locale e globale si comprenderà che il talento locale non è più una gabbia dentro cui difendersi dall’assalto della globalizzazione ma una molla verso mercati globali verrà riconosciuto il valore di prodotti unici e locali si trasformeranno i prodotti locali in opzioni universali verrà riconosciuta con maggior trasparenza la distintività della loro origine e dei loro processi verrà utilizzata la Rete per creare nuove logiche distributive e comunicative, dando ai prodotti locali maggiori opportunità di affermazione.
Trust & Share Il paradigma Trust & Share sottolinea la necessità futura di: rinnovare lealtà e condivisione puntare sulla convergenza tra consumatore e azienda generare una catena del valore basata sull’integrazione tra produttore e consumatore fidarsi gli uni degli altri condividere sensazioni e impressioni trarre il massimo grado di felicità dalla comune esperienza del prodotto e del servizio. sentirsi, come produttori e consumatori, sulla stessa barca, che si chiama MARCA.
Quick & Deep Il paradigma Quick & Deep enfatizza: la richiesta di prodotti e servizi semplici ed efficaci la capacità di soddisfare esigenze in maniera precisa e diretta, incisiva e soprattutto rapida la necessità di esaudire le richieste di un cliente con sempre meno tempo e sempre più conoscenza il desiderio di disporre con facilità e tempestività dell’oggetto d’acquisto a qualunque ora del giorno e della notte la felicità fruitiva e l’immediatezza d’uso.
Crucial & Sustainable Il paradigma Crucial & Sustainable sintetizza: la volontà e il bisogno di una nuova etica della sostenibilità la capacità di restituire il giusto peso alle risorse “core”, ai valori che contano la necessità di alimentare comportamenti e stili di pensiero per minimizzare gli impatti negativi sull’ecosistema la sensibilità per un cambiamento legato alla presa di coscienza collettiva (e non più solo di nicchie elitarie) relativa all’ambiente e alle sue priorità la consapevolezza che l’economia civile - dopo tre secoli di incubazione – ha la possibilità di affermarsi proponendo un ri-equilibrio tra profitto e condizione umana e sociale.
Stefano Mambretti Responsabile sviluppo mercati settore rifiuti 8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben
Enrica Arena Co-fondatrice 8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben
Marco Bergamo Responsabile ricerca e sviluppo 8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben
Giovanni De Lisi Amministratore delegato e fondatore 8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben
Michele Posocco Responsabile marketing 8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben
Carlos Santos Direttore generale 8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben
Il Progetto Etico nasce nel 2011...
Obiettivo: Creare un nuovo modello di ECONOMIA CIRCOLARE... e SVILUPPO SOSTENIBILE...
Sfida:800.000.000 di tappi buttati nella spazzatura all’anno
Generiamo velocemente un movimento civico enorme...
1.000 volontari Oggi coinvolgiamo più di e oltre 6.000 punti di raccolta
Nuovo modello di economia circolare...
Progetto Etico EUR 700,00 EUR 1.000,00 EUR ???
Più di 500 tonnellate di tappi di sughero raccolti dal 2011 pari a oltre 80.000.000 di tappi
Oltre 350.000 euro di donazioni...
Dov’è andata a finire la granina di ETICO???
Il Design da sempre è stato il nostro OBIETTIVO...
...il TAPPO torna in cantina come oggetto di DESIGN...
Andrea Ciambellini, direttore settore calzatura Claudia Baldan, coord. sviluppo prodotto calzature donna Caterina Baggio, ricerca e sviluppo prodotto calzature donna Patrizia Menegazzo, sviluppo prodotto calzature uomo 8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben
S TE L L A M C C ARTN E Y
S TE L L A M C C ARTN E Y REDEFINING THE WAY THE LUXURY FASHION INDUSTRY WORKS We are agents of change. We challenge and push boundaries to make luxurious products in a way that is fit for the world we live in today and the future: beautiful and sustainable. Each decision we make is a symbol of our commitment to defining what the future of fashion looks like. From never using leather or fur and pioneering new alternative materials to utilising cutting edge technologies, pushing towards circularity, protecting ancient and endangered forests and measuring our impact with ground-breaking tools.
S TE L L A M C C ARTN E Y We are a value lead business. At our core we are MODERN, RESPONSIBLE & CRUELTY-FREE.
S TE L L A M C C ARTN E Y Stella McCartney supports circular textiles economy with Ellen MacArthur Foundation “Lending her voice to promote change in the fashion industry, Stella McCartney co-hosts the launch of The Ellen MacArthur Foundation’s report, ‘A New Textiles Economy: Redesigning fashion’s future’, held at the Victoria and Albert Museum in London on November 28th.” The findings of the report reveal that every second the equivalent of one garbage truck is burned or landfilled and that the recycling rate for turning textiles back into Caption new clothes is less than 1%.
S TE L L A M C C ARTN E Y circular design WE ARE IN A BROKEN, LINEAR SYSTEM Linear consumption is the process of take-make-dispose. As the volumes of consumer demand and manufacturing waste continue to rise, linear consumption is reaching its limits. IT’S TIME TO TRANSITION TO A NEW, CIRCULAR SYSTEM A system where clothes would be designed to last longer, be worn more, and be easily rented, resold or recycled, and no toxic substances or pollutants would be released during their production and use.
Ivo Nardi Presidente 8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben
Francesco Morace Future Concept Lab 8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben
8 febbraio 2019 Treviso, Palazzo Bomben
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