CICCOZZI E LA DIVINA COMMEDIA DI CHARTESIA

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         CICCOZZI E LA DIVINA COMMEDIA DI
                     CHARTESIA

L’AQUILA – L’arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. L’intero progetto culturale è nato
da un’idea di Christian Ronchin, direttore editoriale dell’importante casa editrice
“Chartesia” che ha al suo attivo pubblicazioni di pregio come Urbis, Historica e Epica, nella
fotografia e turismo le collane Escapes e Grand Tour. Dopo un intenso periodo di studio e
ricerca si è arrivati alla pubblicazione di una importante edizione celebrativa della Divina
Commedia, illustrata con opere d’arte inedite e mai presentate al pubblico prima d’ora,
espressamente realizzate per l’occasione da pochi e affermati artisti italiani contemporanei.

La ricchezza visiva del percorso pittorico ha portato a scegliere Giancarlo Ciccozzi
direttamente dal direttore editoriale Christian Ronchin, che ha puntato sull’armoniosità

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pittorica e la potenza creativa dell’eclettico artista aquilano che ha fatto dialogare
l’astrattismo, l’informale e l’espressionismo europeo degli anni del dopoguerra. La prestigiosa
firma di Ciccozzi – si legge in una nota – ha saputo cogliere a pieno l’essenza e la grandiosità
del poema dantesco approdando a interpretazioni artistiche intense e originali.

Ciccozzi è quindi presente con ben tre opere informali che caratterizzano artisticamente e
metaforicamente l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso visti e raccontati dal sommo poeta.
Inoltre, le mostre d’arte organizzate in varie città italiane e straniere ripercorreranno il
viaggio ultraterreno di Dante attraverso tali opere pittoriche. Quest’ultime sono pubblicate
sui 3 volumi della Divina Commedia, dirompenti interpretazioni artistiche che rileggono con le
tecniche e gli stili più diversi l’incredibile varietà di scene, atmosfere e paesaggi evocati dal
poeta lungo il suo cammino immaginario nei tre regni dell’aldilà. Nell’appuntamento tenutosi
in occasione della 727esima edizione della Perdonanza Celestiniana, in cui protagonista è
stata l’arte contemporanea del maestro Ciccozzi, di Dante e Ignazio Silone, è stato lo stesso
prof. Vittorio Sgarbi ad occuparsi dell’anniversario dei 700 anni della morte di Dante
dinanzi ad un foltissimo pubblico presente alla Scalinata di San Bernardino.

La realizzazione di questa ricca e poliedrica collezione di opere d’arte permette di gettare
una nuova luce sulla straordinaria capacità del testo dantesco di continuare a ispirare
sperimentazioni e ricerche creative, suscitando ancora oggi le stesse fortissime emozioni che
il poeta stesso ha saputo rendere in modo incredibilmente drammatico attraverso i suoi versi
di altissima poesia. L’edizione illustrata della Divina Commedia, edizioni Chartesia sarà in
libreria per la metà di settembre 2021 e potrà essere acquistata in un prezioso cofanetto
contente i tre cantici o anche per singoli cantici.

Da domenica 12 settembre 2021 a domenica 16 gennaio 2022 la città di Portobuffolè
(Treviso) ospita, al Museo Casa Gaia, una straordinaria mostra d’arte contemporanea
dedicata alla Divina Commedia. La mostra, ideata da Christian Ronchin e curata da Laura
Finotto (presidente dell’associazione culturale Dotmob e del Museo Casa Gaia) in
collaborazione con il Comune di Portobuffolè, rende omaggio al capolavoro di Dante Alighieri
nell’anno in cui ricorre il 700centenario della scomparsa del Sommo poeta e rientra in una

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poderosa operazione culturale concepita e realizzata da Chartesia per offrire un degno
tributo, e al contempo una chiave di lettura moderna e coinvolgente, a una delle più grandi
opere di letteratura di tutti tempi.

Un intento condiviso e sostenuto dall’amministrazione comunale di Portobuffolè, che ha
fortemente voluto essere la prima sede museale nazionale ad ospitare la mostra, considerato
il legame storico e letterario tra la città e il padre della lingua italiana. La collaborazione
sinergica tra Chartesia (che ha concepito il percorso espositivo da un punto di vista artistico e
concettuale) e Dotmob (che ha curato e coordinato la realizzazione e l’allestimento della
mostra) ha permesso di creare un dialogo tra l’arte contemporanea e un luogo storico
d’eccezione come la casa di Gaia da Camino, annullando una distanza temporale di 700 anni.

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