I NUOVI TAX CREDIT scanner - Facoltà di Lettere e Filosofia
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scanner I NUOVI TAX CREDIT d i S T E FA N O B I S I G N A N O, F E D E R I CA D’ U R S O, I O L E M A R I A G I A N N AT TA S I O, B R U N O Z A M BA R D I N O La centralità delle agevolazioni fiscali nella configurazione del sostegno pubblico al cinema e all’audiovisivo è stata sugellata dalla legge 220/2016, che ha abrogato tutta la normativa precedente, costituita da una stratificazione di norme accumulate nel corso del tempo, modellando un sistema organico e coerente di aiuti, concepito in modo tale da poter essere adattato alle costanti e naturali evoluzioni del mercato. Sono passati circa 10 anni dall’in- Non si trattò di una prima volta troduzione delle agevolazioni in assoluto per i crediti d’impo- fiscali per il cinema. Fu la legge sta per il cinema, visto che già finanziaria 2008 n. 244 del 24 di- dal 1999 era attivo un credito per cembre 2007 che istituì per la la programmazione in sala, ma prima volta gli incentivi. L’appli- le agevolazioni del 2008 furono cazione vera e propria partì però a sicuramente una rivoluzione nel fine 2009 con il credito d’imposta sistema di finanziamento pub- (tax credit) e la detassazione degli blico al settore. Fino ad allora, utili (tax shelter) per la produzio- la produzione cinematografica ne cinematografica e per la realiz- aveva potuto contare principal- zazione in Italia di film stranieri. mente sui contributi statali selet- Seguita nel 2010 dalle agevolazio- tivi, ossia determinati sulla base ni dedicate ai distributori nazio- di criteri culturali da commissioni nali, agli investitori esterni e alla di esperti, e sui contributi percen- digitalizzazione delle sale. tuali sugli incassi. latest - scanner dati e tendenze del mercato audiovisivo a cura di DG Cinema
L’agevolazione fiscale introdusse Gli ottimi risultati indussero il stabilità 2016, n. 208 del 28 dicem- un meccanismo automatico, pre- legislatore a prorogare la scaden- bre 2015, dei correttivi ai decreti in vedibile e puntuale, che offriva za dell’agevolazione di anno in vigore. Si sono introdotte quindi agli operatori uno strumento per anno, fino ad arrivare al decreto delle aliquote progressive, più consolidarli sia sul piano indu- legge “Valore cultura”, dell’8 ago- alte di quelle precedenti sia per la striale, sia nella capacità di attrar- sto 2013, convertito poi nella legge produzione cinematografica che re investitori privati e produzioni 112/2013, che non solo rese la mi- per la produzione audiovisiva e estere. Come effetto collaterale, sura permanente, ma la estese alla si sono aumentati i tetti massimi ma nient’affatto secondario, la produzione audiovisiva, aprendo di credito per impresa. Si è esteso misura stimolò una maggiore tra- le porte del sostegno pubblico ai il tax credit per le sale anche alle sparenza nella gestione ammini- produttori indipendenti di opere attività di adeguamento tecno- strativa e finanziaria, favorendo destinate alla televisione o al web. logico, all’apertura di nuove sale anche l’emersione del “nero”. Quest’ultimo intervento divenne e al ripristino di sale inattive. Si è Il successo fu immediato, con operativo nel 2015, con altrettanta allargato il credito per le produ- adesione massiccia di tutte le fasi fortuna di quello cinematografi- zioni estere anche alle opere solo della filiera coinvolte, tanto che co, tanto da arrivare ad assorbire, post-prodotte in Italia senza che di anno in anno, lo stanziamento attualmente, una grossa fetta del- fosse necessario girare almeno un per i crediti d’imposta è cresciuto lo stanziamento annuale. giorno sul territorio nazionale. È arrivando dai circa 80 milioni di Nel 2016, in attesa della nuova stato quindi ben chiaro l’intento euro del 2009 agli oltre 220 mi- disciplina del cinema e dell’au- di potenziare questo strumento, lioni attuali. Ad affermarsi furono diovisivo - la legge 220/2016 che che costituisce il principale mez- principalmente i crediti d’impo- ha cambiato radicalmente tutta la zo di intervento statale nel raffor- sta, mentre il tax shelter, avendo struttura dell’intervento pubblico zamento del settore. riscontrato una scarsa fruizione, nel settore - si è deciso di antici- fu abrogato nel 2011. pare alcune delle previsioni della riforma, inserendo nella legge di 68/69
CON LA NUOVA LEGGE OLTRE 220 MILIONI DESTINATI AI TAX CREDIT La centralità delle agevolazioni Ad ognuna di queste tipologie di Rispetto al passato, inoltre, i tax fiscali nella configurazione del intervento è assegnata una quota credit sono stati arricchiti anche sostegno pubblico al cinema e del fondo per lo sviluppo degli nella varietà, con l’introduzione all’audiovisivo è stata sugella- investimenti nel cinema e nell’au- di misure ex novo, dedicate alla ta dalla legge 220/2016, che ha diovisivo (art. 13 della legge), che distribuzione internazionale, ai abrogato tutta la normativa pre- può complessivamente contare videogiochi e alle industrie tecni- cedente, costituita da una strati- su risorse annue non inferiori a che (queste ultime due ancora in ficazione di norme accumulate 400 milioni di euro. La predo- fase di definizione). nel corso del tempo, modellando minanza del credito d’imposta un sistema organico e coerente di sulle altre misure è dimostrata aiuti, concepito in modo tale da dal peso che questi incentivi oc- poter essere adattato alle costanti cupano proprio nell’assegnazione e naturali evoluzioni del mercato. della quota del fondo, stabilita Gli interventi economici dello annualmente con un decreto del Stato si articolano in tre forme: Ministro per i Beni e le Attività contributi selettivi, contributi Culturali. Nel primo anno di ap- automatici e incentivi fiscali. A plicazione della legge, il 2017, ai questi si aggiunge il sostegno alle tax credit sono stati destinati ol- attività di promozione cinema- tre 220 milioni di euro. Una cifra tografica e audiovisiva che, nella molto più rilevante dei 50 milioni modalità, è affiancabile ai contri- assegnati ai contributi automatici, buti selettivi. Per un periodo di dei 32 per i contributi selettivi, dei tempo determinato, sono poi pre- circa 74 per la promozione e per la visti due piani straordinari, uno formazione e dei 40 per i due piani per il potenziamento delle sale straordinari. (della durata di 5 anni) e uno per la digitalizzazione del patrimonio (della durata di 3 anni). latest - scanner dati e tendenze del mercato audiovisivo a cura di DG Cinema
TAX CREDIT PER LA PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA E AUDIOVISIVA I crediti d’imposta per la produzione cinematografica e audiovisiva – che si concretizzano nella concessione di uno sgravio fiscale a fronte di un investimento nella produzione di opere destinate allo sfruttamento cine- matografico o destinate alla tv o al web - assorbono ben 118 dei 220 milioni destinati all’intero comparto tax credit: di questi, 58 sono dedicati alla produzione cinematografica e 60 a quella audiovisiva. La misura, di tipo automatico e non discrezionale e che consente di compensare imposte, debiti fiscali e de- biti contributivi, prevede però la necessità di possedere una serie di requisiti di accesso sia per le imprese che per le opere. Le imprese: • devono avere un livello minimo di capitalizzazione: € 40.000 per la produzione di lungometraggi cinemato- grafici e opere tv, € 10.000 per la produzione di cortometraggi cinematografici e opere web; • non possono essere associazioni culturali; • devono essere soggette a tassazione in Italia; • devono svolgere le attività ricomprese nel codice Ateco J 59.1. Le opere, invece: • devono ottenere la nazionalità italiana; • devono superare un test di eleggibilità culturale. Anche le spese, inoltre, devono rispettare un requisito al fine di poter essere considerate eleggibili: il vincolo di territorialità. Tale vincolo presuppone che, al fine di rendere eleggibile tutto il costo dell’opera, debba es- sere spesa sul territorio italiano una quota pari al 100% del credito d’imposta e che le spese, al fine esclusivo di tale calcolo, siano considerate totalmente sostenute sul territorio italiano se le giornate di ripresa in Italia siano superiori al 50%. A ciò si aggiunge che le spese di sviluppo, pre-produzione, post-produzione sostenute in Italia e quelle sostenute nei confronti di soggetti fiscalmente residenti sul territorio italiano vengono con- siderate al 100% nel calcolo per il raggiungimento del vincolo di territorialità. Una volta soddisfatti i requisiti sopra elencati, per la produzione di opere cinematografiche e audiovisive è previsto un credito d’imposta calcolato sul costo eleggibile di produzione, che comprende tutte le spese so- stenute per la produzione dell’opera, con l’esclusione delle spese generali e del producer fee e con i costi so- pra la linea limitati a un massimo del 30% del valore del costo complessivo e le spese per gli oneri assicurativi, finanziari e di garanzia limitati a un massimo del 7,5%. Per la produzione di opere cinematografiche la percentuale di credito d’imposta è fissata: • al 30% in caso di opere prodotte da produttori indipendenti, con un limite massimo di 8 milioni di euro annui per impresa; • al 15% in caso di opere prodotte da produttori non indipendenti (o da imprese audiovisive non europee) con un limite massimo di 3 milioni di euro annui e solo per le domande presentate fino al 31/12/19. È prevista, inoltre, un’aliquota intermedia in caso di produzioni associate tra produttori indipendenti e non indipendenti (o non europei) ed è stata introdotta la possibilità, in caso di coproduzioni internazionali, di considerare eleggibili le spese sostenute dal produttore italiano oltre la quota italiana di partecipazione alla coproduzione internazionale, se effettivamente sostenute in Italia. 70/71
Per la produzione di opere destinate alla tv o al web, invece, sono Per le opere destinate al web, invece, l’accesso al beneficio è destina- previste quattro aliquote di credito, del 15%, del 20%, del 25% e del to alle opere che presentino contratti, tra il produttore indipendente e il 30%, in base alle tipologie contrattuali che il produttore indipendente fornitore di servizi media audiovisivi su altri mezzi (ossia l’editore web), - in questo caso unico soggetto beneficiario dell’agevolazione fiscale esclusivamente di pre-acquisto, di licenza di prodotto o di coproduzio- – sottoscrive con il fornitore di servizi media audiovisivi (ossia l’emit- ne. Per quest’ultimo caso l’accesso all’incentivo è previsto solo nei casi tente tv o l’editore web), fino a un massimo di 10 milioni di euro di in cui il produttore indipendente mantenga il possesso dei diritti dell’o- credito per impresa. pera in misura non inferiore al 30%. Le diverse tipologie contrattuali differenziano le opere destinate alla Per le opere tv e web, rispetto alle opere cinematografiche, la normati- tv tra: va prevede un ulteriore requisito di accesso dato dalla presenza di un rapporto minimo tra costo di produzione e durata dell’opera, definita • opere prevalentemente finanziate, che si caratterizzano per una parte- in misura specifica per opere di finzione, di animazione, di documen- cipazione finanziaria del produttore indipendente non inferiore al 5%; tario e web. • opere in coproduzione, con una partecipazione finanziaria del pro- duttore indipendente non inferiore al 10%; La nuova legge cinema 220/2016 e i successivi decreti attuativi, infine, • opere in pre-acquisto, prodotte interamente dal produttore indipen- hanno previsto l’introduzione di un credito d’imposta destinato esclu- dente, i cui diritti di sfruttamento sono pre-acquistati dall’emittente sivamente allo sviluppo delle opere audiovisive di lungometraggio, prima del completamento dell’opera stessa; con un’aliquota fissa del 30% fino a un massimo di 300mila euro di cre- • opere in licenza di prodotto, prodotte interamente dal produttore in- dito per impresa. dipendente, i cui diritti di sfruttamento sono acquistati dall’emittente dopo il completamento dell’opera. La modalità di richiesta dell’agevolazione fiscale, ad eccezione del credito d’imposta per lo sviluppo che si caratterizza per la presenza di domande solo a consuntivo, prevede un meccanismo a doppio bi- nario: preventivo/consuntivo. Le domande preventive possono esse- re presentate in 3 sessioni annue, non prima di 90 giorni antecedenti l’inizio delle riprese, alle quali faranno seguito le domande consunti- ve, da presentare entro 180 giorni della realizzazione della copia finale dell’opera. Le imprese potranno iniziare a utilizzare il credito a partire dal giorno 10 del mese successivo all’autorizzazione del credito pre- ventivo, a seguito della presentazione della richiesta iniziale, e in re- lazione alle spese effettivamente sostenute. Il credito definitivo verrà poi definitivamente confermato successivamente alla presentazione della richiesta consuntiva. latest - scanner dati e tendenze del mercato audiovisivo a cura di DG Cinema
TAX CREDIT PER LA DISTRIBUZIONE CINEMATOGRAFICA E AUDIOVISIVA Alla distribuzione delle opere audiovisive il fondo destina 11 milioni di euro l’anno in relazione a due tipologie di credito d’imposta, una per la distribuzione nazionale – già presente nel precedente schema di aiuti - e l’altra per la distribuzione internazionale, completamente di nuova introduzione. Per la distribuzione nazionale è previsto un regime di aliquote di credito variabili dal 15% al 40% in base al periodo di uscita in sala ci- nematografica delle opere e in relazione al soggetto che ne effettua la distribuzione, fino a un massimo di 2 milioni di euro annui per impre- sa. Le aliquote maggiori sono riservate alle opere che escono in sala nei periodi di bassa affluenza e la cui distribuzione è affidata ai distributori indipendenti; l’aliquota massima del 40% è assegnata ai produttori in- dipendenti cinematografici che distribuiscono le proprie opere. Per la distribuzione internazionale, invece, la percentuale di credi- to è fissata al 30%, fino a un massimo di un milione di euro annui per impresa, da calcolarsi sulle spese sostenute per la distribuzione inter- nazionale non solo delle opere cinematografiche ma anche di quelle destinate alla tv e al web. Entrambe le tipologie di credito d’imposta per la distribuzione si distac- cano dal tipico meccanismo di presentazione delle domande a doppio binario (preventivo/consuntivo) previsto per i tax credit produzione e si caratterizzano per la presenza di una sola richiesta a consuntivo, en- tro 180 giorni dall’uscita in sala per la distribuzione nazionale o entro 18 mesi dall’ottenimento del nulla osta di proiezione in pubblico per la distribuzione internazionale, da effettuarsi all’interno delle tre sessioni di presentazione delle domande previste dalla normativa. TAX CREDIT PER LE OPERE ESTERE Uno stanziamento pari a 25 milioni del fondo è destinato alla produzio- ne esecutiva e post-produzione di opere straniere, alle quali spetta un credito d’imposta del 30%, fino a un massimo di 20 milioni di euro annui per impresa. La base di calcolo dell’incentivo fiscale, il cosiddetto costo eleggibile, è dato dalle spese di produzione e post-produzione sostenu- te sul territorio italiano, fino a un massimo del 75% del costo internazio- nale di produzione dell’opera - che dovrà essere attestato dall’impresa straniera committente - e che può includere anche le spese sostenute in un altro Stato UE, fino a un massimo del 12,5%. Le opere ammesse al beneficio sono sia opere cinematografiche che opere destinate alla tv o al web, che il produttore esecutivo o l’impresa di post-produzione ita- liana potranno realizzare a condizione di non possedere alcun diritto di proprietà o di sfruttamento dell’opera stessa. Tale tipologia di credito d’imposta ritorna al meccanismo di presen- tazione delle domande a doppio binario preventivo/consuntivo, per permettere - come nel caso del credito d’imposta per la produzione - all’impresa che presenti la domanda di poter utilizzare il credito, dopo l’approvazione del preventivo da parte della DG Cinema, già in fase di realizzazione dell’opera e sostenere così il proprio cash flow. 72/73
TAX CREDIT PER LE SALE La Legge 220/2016 e i successivi decreti attutivi prevedono due diffe- renti strumenti di agevolazione fiscale a favore dell’esercizio, riservan- do una particolare attenzione ad un comparto che più di altri in questi anni sta subendo i contraccolpi legati alle nuove modalità di fruizione dei film e alla moltiplicazione dei canali di accesso e diffusione dei con- tenuti audiovisivi all’interno del nuovo ecosistema digitale. Film che accanto alle serie tv sono oggetto di appetiti crescenti da parte dei nuovi operatori del web, da Apple ad Amazon passando per Netflix, che fanno a gara per investire in contenuti originali dall’appeal globale, diventan- do interlocutori interessanti anche per festival, per molti addetti ai lavo- ri e soprattutto per i produttori di audiovisivo: basti considerare l’acce- so dibattito che ha animato l’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia per la presenza in concorso di alcuni titoli targati Netflix. Per il 2018 gli esercenti possono contare su 20 milioni di euro (erano 16 nel 2017) riservati agli investimenti per l’adeguamento strutturale e tecnologico delle sale, cui si aggiungono 26 milioni (erano 30 nel 2017) destinati al potenziamento dell’offerta cinematografica, con particola- re attenzione alla programmazione di film italiani ed europei, alle pro- iezioni nel periodo estivo e in sale d’essai o ubicate in piccoli comuni. La prima linea di intervento, dedicata agli investimenti per l’adegua- mento strutturale e tecnologico, prevede la concessione di crediti di imposta a valere sugli investimenti relativi alle stesse tipologie di in- tervento del Piano Straordinario (di cui abbiamo diffusamente parlato in un numero di questa rivista), ma con una ripartizione delle risorse differente che privilegia l’adeguamento strutturale e tecnologico delle sale. In questo modo l’esercizio si allinea agli altri segmenti della filiera TAX CREDIT PER GLI INVESTITORI ESTERNI (produzione e distribuzione) che già da diversi anni beneficiano di mi- sure fiscali per lo svolgimento delle proprie attività. Strettamente collegato al credito d’imposta per la produzione cinema- A differenza del Piano Straordinario tali misure hanno natura ordi- tografica è il tax credit per gli investitori esterni alla filiera cinematogra- naria e permanente e vanno a sostituire il desueto meccanismo dei fica e audiovisiva. Tale tipologia di incentivo fiscale, al quale sono desti- contributi in conto capitale e conto interessi, aumentando in modo nati 10 milioni di euro annui del fondo, consente ai soggetti esterni alla significativo le risorse disponibili. Le aliquote in base alle quali è ri- filiera cinematografica e audiovisiva di ottenere un credito d’imposta a conosciuto il beneficio sono differenziate per dimensione aziendale fronte dei propri investimenti nella produzione di opere cinematografi- e localizzazione delle sale: che di lungometraggio, a seguito della stipula di contratti di associazio- ne in partecipazione con il produttore cinematografico. La percentuale • per gli investimenti relativi alla realizzazione di nuove sale, al ripristino di credito spettante è del 30% - fino a un massimo di un milione di euro di sale inattive e alla ristrutturazione di sale esistenti volta ad aumen- annui per impresa, o di 2 milioni di euro annui per gruppi di imprese, tare il numero degli schermi è prevista un’aliquota base pari al 25%; o di 4 milioni di euro annui per i gruppi di investimento collettivo - da • l’aliquota scende al 20% per gli interventi di ristrutturazione, adegua- calcolarsi sull’investimento effettuato da ogni soggetto esterno. Tale mento strutturale e tecnologico e di rinnovo degli impianti, delle ap- aliquota può aumentare al 40% nel caso in cui le opere in cui si investa parecchiature, degli arredi e di servizi e accessori; abbiano ottenuto il contributo selettivo per la produzione mentre scen- • sono previste aliquote maggiorate al 30% nel caso di interventi effet- de al 20% per gli investimenti esterni effettuati a partire dal 1/1/2020. tuati da piccole e medie imprese; La recente legge cinema, e i suoi conseguenti decreti attuativi, hanno • sono inoltre previste aliquote al 40% per particolari soggetti quali: profondamente modificato le norme procedurali inserendo una serie di PMI attive in sale storiche; micro imprese o costituite nei 36 mesi meccanismi antielusivi per aumentare l’efficacia e ridurre le distorsioni precedenti; PMI attive in sale collocate in comuni con meno di di questo particolare tipo di credito d’imposta. 15mila abitanti, per la creazione di nuove sale e per il ripristino di Va sottolineato che il tax credit esterno è applicabile solo per le opere sale inattive; PMI attive in sale fino a 2 schermi e collocate in comuni cinematografiche: sono escluse da questo incentivo le opere destinate con meno di 15mila abitanti, per le spese di ristrutturazione e ade- alla tv o al web. guamento tecnologico. latest - scanner dati e tendenze del mercato audiovisivo a cura di DG Cinema
Per evitare rischi di concentrazione è stato fissato anche un tetto mas- La seconda linea di intervento consiste nella concessione di crediti simo di contributi, pari a 2 milioni di euro all’anno, che può essere ac- d’imposta finalizzati ad incentivare la programmazione di film, in cordato a ciascuna impresa o gruppo di imprese. Le grandi imprese particolare quelli italiani ed europei. A partire dal 1 gennaio 2018, tali non possono comunque assorbire più del 20% delle risorse comples- crediti saranno concessi attraverso un nuovo meccanismo (il disposi- sive. Nel primo anno di applicazione è possibile beneficiare di queste tivo era previsto anche nella già citata normativa risalente al 1999, fun- risorse per i lavori avviati a partire dal 1 gennaio 2016. zionante con regole differenti fino al 2017 incluso) sulla base di aliquote I beneficiari dovranno rispettare alcuni requisiti di accessibilità, a differenziate cumulabili fino ad un massimo del 20% per PMI e grandi favore di soggetti portatori di handicap motorio, adeguamento della gruppi. L’aspetto peculiare è che la base di calcolo si riferisce agli introi- fruizione da parte di persone con disabilità tramite uso di sottotitoli e ti relativi alla programmazione in sala e non agli investimenti come in audio-descrizione, e svolgere per i tre anni successivi attività di pub- tutte le altre linee di agevolazione fiscale. L’entità dei crediti è più eleva- blico spettacolo cinematografico al fine di garantire che gli incentivi ta se si programma nel periodo estivo, contribuendo così - in coerenza sostengano interventi duraturi e valorizzino effettivamente la frui- con analoghi interventi adottati nel settore della distribuzione - ad al- zione cinematografica. Nella stessa ottica è stato posto un vincolo di lungare la stagione cinematografica e ad evitare dannosi affollamenti di programmazione per tre anni dalla data di richiesta del beneficio: tale titoli in una manciata di mesi. Particolari tipologie di film programmati vincolo prevede che la programmazione sia costituita per almeno il (italiani, europei e d’essai) o di sala cinematografica (ubicata in piccoli 35% da film italiani; la percentuale scende al 25% per le sale con non comuni e/o sala d’essai) beneficiano di aliquote maggiorate e un trat- più di 2 schermi. tamento di favore (regime semplificato) è riservato anche a particolari Come avviene per i tax credit alla produzione, la modalità di richie- tipologie di esercenti, fra i quali ricevono una particolare attenzione le sta dell’agevolazione fiscale prevede un meccanismo a doppio bi- imprese start-up. Per accedere ai benefici occorre garantire la effettiva nario: preventivo (tramite presentazione in piattaforma del piano e completa esecuzione della proiezione. Il decreto fissa inoltre un tetto di costi dei lavori da effettuare del piano finanziario e della suddivi- annuo di 4 milioni di euro per singola impresa o gruppo societario; per sione dell’utilizzo del credito sale da 8 o più schermi prevede di imposta) e richiesta defi- un limite del 30% della pro- nitiva con il consuntivo, la grammazione dello stesso film certificazione della regolare nella singola giornata. esecuzione dei lavori, l’atte- stazione del costo comples- sivo ed eleggibile dei lavori, l’ammontare del credito di imposta richiesto e il suo ef- fettivo utilizzo. 74/75
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