La Cabinerie, un armadio di curiosità che espone e si espone! - smArty
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www.smartymagazine.com La Cabinerie, un armadio di curiosità che espone e si espone! di Lili Tisseyre >> FRIBURGO Conosci la Cabinerie? Vero e proprio faro dell'arte situato al centro di una piazza in una zona residenziale della città vecchia di Friburgo in Svizzera, questa ex cabina telefonica, una torretta di vetro e luce inutilizzata dall'avvento dei telefoni cellulari, è stata trasformata in una galleria d'arte e gabinetto delle curiosità sotto l'impulso di Alan Humerose. Pubblica e intima, attraente e illuminante, La Cabinerie si espone e si mostra. Con una visione e un approccio benevolo, porta (finalmente) l'arte delle gallerie in strada. Alan Humerose, fotografo e co-fondatore con la sua compagna Susanne Obermayer, vi espone artisti confermati chiedendo loro di "piegare" le loro opere alle condizioni fisiche di questa capanna: 1m2 a terra, 2 m di altezza, tre lati di vetro, chiusa a chiave ma aperta (con questo si intende che può essere visitata) permanentemente a tutti, notte e giorno, in strada. UN'IDEA SIGNIFICATIVA È nell'aprile 2018 che è nato questo spazio straordinario, la coppia di artisti ha scoperto tornando a casa questa cabina telefonica, davanti alla quale passavano ogni giorno senza vederla. I media hanno annunciato la fine prevista delle cabine obsolete di cui Swisscom voleva sbarazzarsi. La Cabina era appena nata! Da allora, La Cabinerie ha ospitato una quindicina di mostre - fotografie, disegni, dipinti, sculture e oggetti. Ha anche organizzato spettacoli improbabili! La cabina si è trasformata in un'enorme macchina fotografica stenopeica per i ritratti dei passanti e dei visitatori, o in una maratona letteraria.Una di queste ha portato alla pubblicazione di un romanzo, L'Altitude des Orties (edizioni Cousu-Mouche), scritto da otto autori rinchiusi per 50 ore consecutive ne La Cabinerie, e a turno ogni due ore, come un cadavere squisito! NUOVI SVILUPPI Durante tutto il caotico anno 2020-covo, La Cabinerie ha tenuto duro! Essendo l'unico luogo culturale ancora offerto al pubblico e sicuro da visitare, ha navigato attraverso questo periodo, navigando tra indecisioni e rallentamenti di ogni tipo, tra paure e tabù! È stata anche un'occasione per riflettere sulla sua evoluzione e trasformazione! Uscita 2020, benvenuto 2021! Nuova mostra e soprattutto nuovo sistema di presentazione per appropriarsi del tempo, e per ripensare la dinamica temporale della mostra. Data la ristrettezza della galleria e la ristrettezza dello spazio, la dilatazione del tempo si combina con la dilatazione del tempo! Non troverete più opere multiple in formato ridotto, ma opere di artisti proposte una dopo l'altra, in formati più grandi e nel corso di settimane. Mettiamo in sequenza e viviamo l'opera e le proposte artistiche e culturali in episodi, il che, come in una serie Netflix, ci permette di entrare in risonanza (ed empatia estetica) con l'autore. È come se ci desse un appuntamento! Un'offerta in totale adeguatezza con i vincoli fisici dello spazio, la sua posizione nel tessuto urbano e l'intimità paradossale che si crea tra noi e l'opera, tra noi e il luogo. COSA POSSIAMO VEDERE NELLA CABINA? Totalmente agnostica, non ci sono supporti mediatici o privilegiati! D'altra parte, tutti gli artisti avvicinati devono sottostare ai vincoli de La cabinerie, che genera delle vere e proprie riflessioni artistiche e tecnologiche, perché secondo le stagioni e le ore del giorno, l'idrometria e il calore variano! Una vera sfida che deve essere affrontata. L'artista che si impegna ad esporre, accetta con bonomia ed entusiasmo le condizioni della mostra: clima, umore dei passanti (sì, La cabinerie non è guardata!). Notiamo che finora nessun degrado è da deplorare! 01 mar 2021 #Photographie #oeuvres sur papier #Performance
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