Certificazione ariaPulita, la garanzia per riscaldarsi a legna e pellet nel rispetto della qualità dell'aria - La casa ecosicura ad energia zero ...

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Certificazione ariaPulita, la garanzia per riscaldarsi a legna e pellet nel rispetto della qualità dell'aria - La casa ecosicura ad energia zero ...
Certificazione ariaPulita™, la
garanzia per riscaldarsi a legna
e pellet nel rispetto della
qualità dell’aria
La casa ecosicura ad energia zero – Ecofuturo 19 luglio 2018
Annalisa Paniz
Direttore Affari Generali e Relazioni Internazionali AIEL
Certificazione ariaPulita, la garanzia per riscaldarsi a legna e pellet nel rispetto della qualità dell'aria - La casa ecosicura ad energia zero ...
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Forse non tutti sanno che…
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Fra le rinnovabili, i consumi termici sono i
principali
                               5%

                                                                                       Energia
                                                   50%                                 Termica
          45%                                                                          Energia
                                                                                       Elettrica

            Termica Mtep 10,54 - Elettrica Mtep 9,50 - Trasporti Mtep 1,04
                                                                        Fonte Rapporto Statistico GSE 2016
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Le biomasse solide sono la prima fonte
rinnovabile per la produzione
                     1%
                              di energia termica
                                     2% 2% 1%

                                                      Biomasse Solide
             27%                                      Pompe di calore
                                                      Rifiuti biodegrad.
                                                      Solare Termico
                                                67%   Geotermica
                                                      Biogas

        Fonte Rapporto Statistico GSE 2016
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Bioenergie termiche: fonte principale tra tutte le
rinnovabili!

                                   Fonte: Report Statistico GSE 2016

                            Il calore prodotto dalla biomassa
                            solida copre più di 1/3 dell’energia
                            rinnovabile prodotta in Italia
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Qualità dell’aria: principale driver
del mercato
La qualità dell’aria in Europa
19 procedure di infrazione aperte nei confronti degli Stati
Membri per i superamenti del PM10 e del biossido di azoto NO2 e
alcuni di essi, sono già stati deferiti alla Corte di Giustizia
Europea.

Secondo quanto previsto dal Trattato sul funzionamento
dell’Unione Europea, nel caso di reiterata inosservanza del
rispetto dei valori, può essere avviato una contenzioso in due fasi
che può concludersi con una prima sentenza di condanna e con
una successiva condanna con sanzione pecuniaria calcolata in
funzione della gravità e della durata dell’inadempimento.
La normative sulla qualità dell’aria in Europa

          Direttiva 2008/50/CE
         Direttiva 2004/107/CE
               Attuate dal
       Dlgs 13 agosto 2010, n. 155
La qualità dell’aria in Europa

         Fonte:EEA
La qualità dell’aria in Europa
Il Bacino Padano visto dal satellite

                      Source: EEA
                www.eea.europa.eu
produzione di energia e nelle industrie di trasformazione, il cui contributo pari al 19% nel 1990
   Contributo alle emissioni di PM10 in Italia
risulta inferiore al 2% nel 2012.

Figura 3.1.1 - Emissioni nazionali di PM10                                                                         97% combustione della legna
 300
                                    Altre sorgenti         Incenerimento                 Allevamento
                                    Processi industriali   Off-road                      Riscaldamento

 250                                Trasporti              Combustione nell'industria    Produzione energia

                                                                                        Source: ISPPRA
 200

 150

 100

  50

   0
                                                                                                                         (Fonte INEMAR, ARPA Lombardia; in analoga
                                                                                                                                    proporzione per bacino padano

                                                                                                              11
Il numero delle installazioni a biomassa è
                  sostanzialmente stabile
                                Stufa o caldaia innovativa
                                Stufa a pellet o stufa a legna BAT
                                Stufa a legna tradizionale
                                Caminetto chiuso o inserto
                                Caminetto aperto tradizionale

        Fonte: ARPA Lombardia
…ma la sostituzione di tecnologie obsolete
          comporta una riduzione del PM
                                  Stufa o caldaia innovativa
                                  Stufa a pellet o stufa a legna BAT
                                  Stufa a legna tradizionale
                                  Caminetto chiuso o inserto
                                  Caminetto aperto tradizionale

         Source: ARPA Lombardia
…e queste sono le differenze
I sistemi di riscaldamento a biomasse in Italia sono
       Stufe a pellet      Stufe a legna       datati

       2,4 Mln                8,9 Mln

                                             AIEL, 2017

 4,5 Mln di sistemi a biomassa con più di 20 anni
Le emissioni di PM derivati dalle biomasse
Il contributo del pellet
     alle emissioni è
        marginale

                           46 kton
                            PM10
                                                  26% proviene da
                                                  caminetti aperti

                                     AIEL, 2016
Decreto n.186 del 7 novembre
2017
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Regolamento recante la disciplina dei requisiti,
delle procedure e delle competenze per il rilascio
di una certificazione dei generatori di calore
alimentati a biomasse combustibili solide

Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: 18 dicembre 2017
Entrata in vigore: 2 gennaio 2018
Art. 1: Ambito di applicazione
1. Stabilisce i requisiti, le procedure e le competenze per il rilascio di
una certificazione ambientale dei generatori di calore alimentati con
legna da ardere, carbone di legna e biomasse combustibili, come
individuati alle lettere f), g) e h) della parte I, sezione 2, dell'allegato
X alla parte quinta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Individua, inoltre, le prestazioni emissive di riferimento per le
diverse classi di qualità, i relativi metodi di prova e le verifiche da
eseguire ai fini del rilascio della certificazione ambientale, nonché
appositi adempimenti relativi alle indicazioni da fornire circa le
corrette modalità di installazione e gestione dei generatori di calore
che hanno ottenuto la certificazione ambientale.
Art. 1: Ambito di applicazione
a)   camini chiusi, inserti a legna: UNI EN 13229
b)   caminetti aperti: UNI EN 13229
c)   stufe a legna: UNI EN 13240
d)   stufe ad accumulo: UNI EN 15250
e)   cucine a legna: UNI EN
f)   caldaie fino a 500 kW: UNI EN 303-5
g)   stufe, inserti e cucine a pellet - termostufe: UNI EN 14785
Un       richiamo               all’Art.
Del Testo Unico Ambientale D. lgs 152/2006
                                           290
Art. 290 (disposizioni transitorie e finali)
4. Con decreto del Ministro dell'ambiente, di concerto con i Ministri
della salute e dello sviluppo economico ((...)) sono disciplinati i
requisiti, le procedure e le competenze per il rilascio di una
certificazione dei generatori di calore, con priorità per quelli aventi
potenza termica nominale inferiore al valore di soglia di 0,035
MW, alimentati con i combustibili individuati alle lettere f), g) e h)
della parte I, sezione 2, dell'allegato X alla parte quinta del
presente decreto. Nella certificazione si attesta l'idoneità
dell'impianto ad assicurare specifiche prestazioni emissive, con
particolare riferimento alle emissioni di polveri e di ossidi di azoto, e si
assegna, in relazione ai livelli prestazionali assicurati, una specifica
classe di qualità. (segue)
Art. 290 (disposizioni transitorie e finali)
(continua) Tale decreto individua anche le prestazioni emissive di
riferimento per le diverse classi, i relativi metodi di prova e le verifiche
che il produttore deve effettuare ai fini della certificazione, nonché
indicazioni circa le corrette modalità di installazione e gestione dei
generatori di calore. A seguito dell'entrata in vigore del decreto, i
piani di qualità dell'aria previsti dalla vigente normativa possono
imporre limiti e divieti all'utilizzo dei generatori di calore non aventi
la certificazione o certificati con una classe di qualità inferiore, ove
tale misura sia necessaria al conseguimento dei valori di qualità
dell'aria. I programmi e gli strumenti di finanziamento statali e
regionali diretti ad incentivare l'installazione di generatori di calore a
ridotto impatto ambientale assicurano priorità a quelli certificati con
una classe di qualità superiore.
Quale approccio?

                         UNIONE EUROPEA   RESPONSABILITA’
                                          SUSSIDIARIETA’
INTEGRAZIONE VERTICALE                    COORDINAMENTO DELLE POLITICHE
                                          Esempio biomassa: clima VS aria
                             STATO
                                          RIDURRE EMISSIONI ALLA FONTE
                                          Esempio: biomassa e diesel
                                          RISORSE ECONOMICHE
                            REGIONI       …

                            COMUNI
L’Accordo
Giugno 2017
            del Bacino Padano
Bacino Padano: scala di intervento necessaria
 Misure coordinate e congiunte a scala di bacino padano:

 - 1° Accordo nel 2005 (Regioni)
 - 2° Accordo nel 2007 (Regioni)
 - 3° Accordo nel 2013 (8 Regioni/Prov. Autonome e 5 Ministeri)
 - 4° Accordo nel 2017 (4 Regioni e Ministero Ambiente)

 ▪ Mobilità sostenibile e riduzione emissioni da circolazione veicoli diesel
 ▪ Limitazioni impianti a legna con elevate emissioni
 ▪ Riduzione delle emissioni agricoltura
 ▪ Gestione comune degli episodi acuti
Bacino Padano: misure coordinate per
generatori a biomassa

         COMUNI                  3165
   ABITANTI COINVOLTI      23.100.000
SUPERFICIE COINVOLTA (km²)    125.518
Le misure emergenziali per i sistemi a biomasse
Primo livello di allerta
Secondo livello di allerta
Il camino aperto
Le misure strutturali: nuove installazioni
Le misure strutturali: generatori già installati
Qualità dei combustibili
La qualità dell’aria nel tuo comune

 Questa mappa indica, per tutti i comuni del Bacino Padano, l’eventuale attivazione dei
                                   divieti emergenziali.
   È possibile cercare il Comune di interesse tramite la stringa di ricerca o cliccando
                              direttamente sulla mappa.
1   Trasparenza del mercato

    Informare i consumatori offrendo
2   uno strumento di consapevolezza

    Certificare l’impegno delle aziende
3   all’innovazione tecnologica
Certificazione.
Standard codificato di
riferimento a cui le
aziende aderiscono
AIEL-STD-AP-01         Annex 1: Domanda di certificazione
Regolamento e          Annex 2: Risoluzione NC
requisti generali
ariaPulitaTM          Annex 2: Tariffe

       AIEL-STD-AP-02
       Requisiti per il corretto uso del marchio e
       delle etichette
       ariaPulitaTM
No Autodichiarazione.
Azienda applica
direttamente un
marchio
Valore della
certificazione
Si misura con la credibilità che
deriva da una valutazione
imparziale e competente svolta
da una parte indipendente
Gli organi di gestione
Il Comitato tecnico

            Vincenzo Gerardi

            Mauro Masiero

            Matteo Favero
            (coordinatore)
Il Comitato di certificazione
                Domenico Brugnoni
                Giacobbe Braccio

                Davide Sabbadin

                Valter Rigobon

                Stefano D’Andrea
Gli organi di gestione sono indipendenti
ed esterni ai rapporti che intercorrono
fra le aziende e i clienti finali.
Operano per:
• assicurare l’affidabilità della
certificazione
• garantire che sul mercato siano presenti
prodotti conformi allo standard, sicuri
per le persone, l’ambiente e l’aria.
Verifica della qualità
Iter rigoroso e super
partes
Multidimensioni
della qualità
ariaPULITA TM
5 parametri per una qualità
completa              Ƞŋ

          COCO                                     PP
                                                   PP

La prima che
considera
le emissioni
             NOx
               NOx
                                       OGC
                                       OGC
                 2 stelle   3 stelle    4 stelle
1   Prestazioni: appartenenza a una
    classe di merito

2   Comunicazione al consumatore:
    coerente, corretta a trasparente

3   Organizzazione: finalizzata a
    soddisfare le aspettative del
    mercato
La qualità ariaPULITA:
facile da capire
Abbiamo lavorato per
anticipare di un anno e
   mezzo il decreto
      ministeriale
Perché scegliere un
prodotto
          TM
ariaPULITA ?
1   Garantisce prestazioni in un’ottica
    di salvaguardia della qualità
    dell’aria e del risparmio

2   Per accedere agli incentivi come il
    Conto Termico 2.0

3   Riscaldare la propria famiglia con
    una fonte rinnovabile, pulita,
    sicura, che crea economia locale
Le stelle di ariaPULITA:
perfetta sintonia con le
delibere delle regioni
del Bacino Padano
Rottama la tua vecchia stufa
grazie al Conto Termico
I numeri della certificazione
• 18 aziende ariaPulitaTM di cui 2 non associate ad AIEL

• Oltre 3000 modelli di stufe e caldaie presenti sul
mercato sono certificati ariaPulitaTM

•Il 70% dei prodotti certificati appartiene alle classi di
qualità più elevate, 4 e 5 stelle

•I prodotti certificati ariaPulitaTM rappresentano almeno il
50% del mercato italiano
Dove trovo i prodotti
ariaPULITA?
certificazioneariapulita.it
Conclusioni
I 5 capisaldi per
concretizzare l’impegno di
   AIEL di abbattere le
    emissioni di PM e
     Benzo(a)pirene
  del 70% entro il 2030
BUON FUOCO A TUTTI!
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