Caso Aziendale NR -GENOVA - Generare cash flowper creare indipendenza finanziaria

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Caso Aziendale NR -GENOVA - Generare cash flowper creare indipendenza finanziaria
Caso Aziendale NR – GENOVA
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   Generare cash flow per creare
   indipendenza finanziaria
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Caso Aziendale NR -GENOVA - Generare cash flowper creare indipendenza finanziaria
Caso Pratico:
    Impresa NR
    La redditività del core business
o Il conto economico dell’ Impresa NR evidenzia che il
  business tradizionale (materie chimiche) è un’attività
  che produce margini interessanti anche se non
  elevati. Il rapporto utile operativo sul fatturato è
  sempre stato inferiore al 4%. Nonostante ciò la
  società è riuscita ad assicurarsi l’equilibrio economico
  grazie anche ad una struttura estremamente snella:
  infatti i costi fissi rappresentano appena il 3,1% dei
  costi complessivi mentre i costi variabili ammontano
  al 96,9% dei costi, permettendo alla società di
  beneficiare direttamente da qualsiasi incremento di
  fatturato.

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o La voce più importante fra i costi è “materie prime”,
  che da sola rappresenta fra l’83% e l’88% dei ricavi.
  Gran parte del margine industriale dipende quindi
  dalla capacità dell’azienda di approvvigionarsi ai
  migliori prezzi: poiché il prezzo della materia prima è
  in continua evoluzione, l’impresa deve avere
  sufficienti capienze finanziarie per poter approfittare
  rapidamente di opportunità di acquisto a prezzi
  convenienti così come deve anche avere la capacità di
  acquistare quantitativi in eccesso rispetto al
  fabbisogno immediato qualora dovesse ritenere che il
  prezzo stia per salire nel prossimo periodo.

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Le immobilizzazioni
o L’impresa occupa terreno e capannoni
  sovradimensionati all’attività svolta.
  Terreni e capannoni sono di proprietà della
  società, parzialmente finanziati con un
  mutuo bancario a medio termine garantito
  da ipoteca sulla proprietà.

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o Per quanto riguarda invece le immobilizzazioni
  immateriali, gli ammortamenti rappresentano
  mediamente solo lo 0,3% circa dei ricavi. Le
  immobilizzazioni immateriali (impianto, ricerca,
  brevetti, sviluppo, pubblicità ecc.) vengono
  ammortizzate in 5 anni; dalla disamina delle
  immobilizzazioni immateriali si può affermare con
  sicurezza che esse sono ampiamente sottovalutate
  in bilancio, soprattutto per quanto riguarda il
  valore dei marchi propri dell’azienda, nonché la
  tecnologia utilizzata.

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Il Cash Flow

o Esaminando il cash flow operativo, calcolato
  come utile netto sommato agli addebiti
  “non-cash” (ammortamenti e
  accantonamenti), si evince infatti che
  questo è cresciuto nel 2004 a quasi €
  450.000 e rappresenta l’1,9% dei ricavi.

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o La congruità e il livello assoluto degli
  ammortamenti rimane perciò un fattore
  importante nel misurare la vera redditività
  dell’azienda, ma alla fine l’elemento più
  importante in assoluto rimane il costo
  della materia prima e la capacità
  dell’azienda di gestire le variazioni di prezzo
  in termini di approvvigionamento e, se
  necessario, di trasferire sul cliente finale
  l’onere di eventuali aumenti di prezzo.

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L’indebitamento e il raffronto con
  il patrimonio netto
o Al 30.06.2007, a fronte di immobilizzazioni
  materiali e immateriali di € 7.992.000, i
  mezzi propri della società ammontavano a
  €2.230.000 e l’indebitamento bancario a
  medio / lungo termine ammontava a
  €3.280.000 per un totale di mezzi a medio
  – lungo termine di € 5.510.000.

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o Pertanto, nonostante il recente aumento di
  capitale e nonostante la presenza di
  capitale di terzi a medio – lungo termine, i
  mezzi complessivi a medio-lungo
  rappresentano solo il 69% circa delle
  immobilizzazioni. Per raggiungere un
  equilibrio patrimoniale, la società dovrebbe
  disporre di altri € 2.500.000 fra mezzi
  propri e debito a medio – lungo termine.

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o In data 30 agosto 2007 la società ha
  deliberato l’aumento del capitale di
  €1 milione, di cui € 250.000 già
  versati e la parte rimanente ancora
  da versare nei prossimi mesi.

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o Il risultato finanziario equivale al
  172% del cash flow operativo, a
  ulteriore conferma che la società è
  decisamente sovraindebitata. Poiché
  gran parte del credito bancario è a
  breve è presumibile che su quasi
  tutto l’indebitamento i tassi
  d’interesse siano su base variabile

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Il ciclo monetario: Credito concesso
dai fornitori e credito concesso ai
clienti
La durata del ciclo monetario è lunga (128
giorni nel 2006) e si è allungata nel 2007;
le poste più importanti del bilancio
riguardano proprio il capitale di giro e in
particolare il valore elevato del credito
concesso dai fornitori e ai clienti, nonché il
peso del magazzino di materie prime e
prodotti finiti.
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o Infatti a metà 2007 i crediti da
  fornitori rappresentavano :
o il 52,4% dell’attivo circolante
                  mentre
o i crediti verso clienti e verso imprese
  controllate rappresentavano:
o il 38,6% dello stesso valore

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I clienti pagano mediamente a 140 -
150 giorni così come pure i fornitori
vengono pagati a 140 giorni. Anche il
magazzino rappresenta circa 140
giorni di fatturato.

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IL magazzino
o La valutazione del magazzino e dei lavori
  in corso è uno degli elementi che più
  impatta sulla determinazione dell’utile.
  Poiché il magazzino di materie prime più
  lo stock dei prodotti in lavorazione e
  prodotti finiti rappresenta circa 140 giorni
  di produzione, è evidente che il
  conseguente fabbisogno finanziario è
  elevato.
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Commento su altri indici finanziari
o Margine operativo lordo
o Il margine operativo lordo è aumentato in
  termini assoluti dal 2005 al 2007 passando
  da € 1,1 milioni a € 1,3 milioni. In
  percentuale dei ricavi si è attestato attorno
  al 5%. L’incremento è dovuto alla gestione
  efficace delle materie, dei servizi e della
  mano d’opera a fronte di fatturato che non
  è cresciuto in maggiore misura.

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Rendimento sul capitale investito
Il rendimento sul capitale investito misura il
risultato operativo come percentuale dei
capitali (degli azionisti e di terzi) investiti nel
business. Tale dato deve necessariamente
essere superiore al costo dei mezzi finanziari;
in caso contrario la società avrebbe un
margine finanziario negativo. Nel caso di NR i
capitali di terzi (l’indebitamento bancario)
costano mediamente il 6,96% (dato 2006),
mentre il ritorno dell’attività caratteristica sul
capitale investito è del 6,71%. Ciò indica che
la società fa rendere il capitale investito ad un
livello non molto diverso dal costo del capitale
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La ratio può essere considerata un “RoE
 (Return on Equity) allargato”. Una forbice
 positiva sarebbe stata un indicatore molto
 più importante di un “break-even” ma
 poiché la società è attualmente ancora
 sovraindebitata questo indicatore
 continuerà a risentirne fino ad un aumento
 dei mezzi propri. La società non sta
 distruggendo valore per i propri azionisti,
 ma attualmente non lo sta creando.

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o Tasso di copertura degli oneri
  finanziari
  Questo rapporto raffronta il cash flow
  operativo agli oneri finanziari netti per
  esprimere la capacità della società di far
  fronte agli addebiti per interessi ecc. Nel
  caso di NR il grado di copertura è di quasi
  due volte, da considerarsi appena
  adeguato poiché lascia poco spazio di
  manovra. Il motivo è da ricercare nel
  livello assoluto dei finanziamenti da terzi.

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o Indici del tasso copertura del debito
  finanziario
   Nel caso di NR tutti e tre gli indici del tasso di
   copertura del debito finanziario risultano
   troppo bassi in quanto il livello di
   indebitamento della società è oggettivamente
   troppo elevato rispetto al cash flow. La
   posizione verrà riequilibrata non appena la
   società potrà ridurre il livello di indebitamento
   con il completamento dell’operazione di
   aumento capitale attualmente in corso.

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o Altri indici
     Gli altri indici :
1.   di rotazione
2.    patrimoniali e finanziari
3.   di produttività
4.   di liquidità
5.   di di redditività
6.   incidenza dei costi
7.   di sviluppo
     non fanno che confermare i commenti riportati
     in precedenza.

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o Giudizio di sintesi
o L'impresa presenta un certo disequilibrio patrimoniale in
  quanto ricorre all'utilizzo delle banche a breve per
  finanziare gli investimenti fissi. Gli apporti di capitale
  proprio sono stati finora insufficienti.
o Non è ancora equilibrata finanziariamente in quanto il
  livello di indebitamento risulta ancora elevato.
o E' anche poco equilibrata economicamente in quanto la
  redditività del capitale investito non è superiore al costo
  del capitale di terzi e inoltre potrebbe sussistere una
  sovrastima del magazzino.

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o Il trend di sviluppo è leggermente positivo in
  termini patrimoniali e finanziari, ma negativo in
  termini economici.
o L’apporto di capitale proprio di € 1 milione renderà
  molto più equilibrata la struttura finanziaria, anche se
  da solo non è sufficiente per coprire le
  immobilizzazioni finanziarie date da partecipazioni e
  da crediti finanziari. Attualmente il sistema bancario si
  trova a finanziare parte dei fabbisogni finanziari di
  terze società e tutti gli altri fabbisogni finanziari
  dell'impresa NR.
o In più, oltre all'elevato indebitamento finanziario, ci
  sono molti debiti di gestione (fornitori) che,
  aumentando, hanno consentito all'impresa di non
  indebitarsi finanziariamente.

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I principali punti di forza sono i seguenti:

o   l’impegno dimostrato dalla proprietà nel ricapitalizzare
    l’azienda;
o   la quota di mercato
o   il posizionamento sul mercato
o   la forza del marchio
o   un adeguato livello di profittabilità come evidenziato dal
    margine fra acquisti e vendite
o   il trend in miglioramento
o   il livello di autofinanziamento delle nuove immobilizzazioni
o   la struttura dei costi fra fissi e variabili
o   l’expertise della società nella funzione chiave di
    approvvigionamento.

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I principali punti di debolezza sono i
   seguenti:

o capitalizzazione ancora insufficiente nonostante il
  recente aumento (ma è in corso un ulteriore aumento
  di capitale);
o la struttura operativa è sovradimensionata per
  l’attuale livello produttivo della società (la società sta
  vendendo le parti non strumentali e nel medio termine
  valuterà un trasferimento in altra sede più piccola)

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Misure in fase di attuazione e
  suggerimenti per eventuali
  ulteriori misure
Aumento di capitale
o (In fase di attuazione). L’equilibrio
  finanziario richiede l’apporto di almeno
  ulteriori € 1,5 milioni, operazione che si sta
  studiando assieme alla proprietà.

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Smobilizzo di parte dei crediti verso clienti

o La società potrebbe valutare l’opportunità di cedere
  una parte dei crediti verso clienti pro-soluto ad una
  banca oppure ad una società di Factoring. L’effetto sul
  ciclo monetario sarebbe positivo e tale da permettere
  un ulteriore incremento del giro d’affari. Inoltre, la
  diversificazione della forma del credito nonché il poter
  sfruttare il rating della clientela dovrebbe permettere
  di abbattere il costo del credito.

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Finanziamento a medio termine
o In parallelo all’aumento di capitale,
   l’erogazione di un finanziamento a medio
   termine avrebbe un ulteriore effetto
   benefico sulla società in quanto
   permetterebbe di consolidare la posizione
   finanziaria anche in termini di tasso e
   preverrebbe il graduale rimborso del mutuo
   a medio termine già in essere. Un importo
   indicativo potrebbe essere di € 1,5 – 2
   milioni.

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Copertura rischio di tasso implicito nel
   bilancio

o Nel caso in cui si procedesse ad un finanziamento a
  medio termine sarebbe opportuno coprire almeno una
  parte di un eventuale tasso variabile con un tasso fisso,
  dato l’attuale livello molto basso dei tassi. Inizialmente
  questa strategia rappresenterebbe un ulteriore costo per
  la società; andrebbe però vista nell’ottica di una forma
  assicurativa per garantire la società contro eventuali
  costi che risulterebbero da un aumento dei tassi. Data la
  natura dei prodotti derivati, questi non dovrebbero avere
  un impatto particolarmente oneroso sul livello di utilizzo
  delle linee di credito bancario.

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Copertura rischio di cambio implicito
   nell’approvvigionamento estero e nella vendita a
   clienti dell’area dollaro
o Il costo dell’approvvigionamento estero è espresso in
  dollari o Euro, mentre al cliente finale il prezzo del
  prodotto viene quotato esclusivamente in Euro. La
  società potrebbe essere pertanto esposta al rischio di un
  rialzo del dollaro contro l’Euro, in quanto si
  assottiglierebbe il margine industriale, a meno di poter
  trasferire il maggior costo sul cliente finale.
o La società potrebbe prendere in considerazione strategie
  di copertura per garantirsi un determinato margine sugli
  approvvigionamenti e per poter offrire i propri prodotti
  alla clientela senza la penalizzazione derivante da un
  indebolimento della valuta statunitense.

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Simulazione del rating
I criteri di valutazione
o la valutazione quantitativa viene svolta
   sulla base di dati numerici e quindi
   inequivocabili ed è perciò una valutazione
   oggettiva;
o la valutazione qualitativa si basa sulla
   percezione soggettiva della banca sulle
   capacità dell’impresa di formulare strategie,
   pianificare e di realizzare i progetti aziendali

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Principali criteri di valutazione
   Le variabili finanziarie e patrimoniali
    misurano il “margine di manovra”
    dell’azienda per quanto riguarda gli
    attuali debiti, la possibilità dei soci
    eventualmente di aumentare il capitale,
    rischi di concentrazione fra clienti e/o
    fornitori
  n L’azienda in grado di dimostrare di avere
    affrontato i temi sopraelencati potrà
    ricevere un punteggio più elevato
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Principali criteri di valutazione
   Le variabili economiche misurano le
    prospettive del settore, il posizionamento
    di mercato dell’azienda, la struttura dei
    costi (fissi / variabili), il grado di
    conoscenza da parte dell’azienda del
    livello di costi per prodotto o per area di
    attività
  n La banca valuterà positivamente
    l’azienda che avrà già affrontato i temi
    sopra elencati

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Principali criteri di valutazione
  n Le variabili informative misurano le
    presenza di eventuale certificazione del
    bilancio o di qualità aziendale, la presenza o
    meno di un sistema di contabilità industriale
    e di controllo di gestione
  n Con Basilea 2 diventa premiante per
    l’Azienda fornire alla banca informazioni
    molto più dettagliate che in passato,
    soprattutto dati che riguardano il futuro
    (business plan, budget, piano di liquidità,
    piano di investimento)

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Principali criteri di valutazione
   Le variabili strategiche misurano altri aspetti
    qualitativi quali ad esempio la successione in
    azienda, la presenza di eventuali rischi
    ambientali, tecnologici o di immagine, il
    grado di copertura di eventuali rischi
    finanziari (di cambio, di tasso), il grado di
    diversificazione di prodotto
  n L’azienda è chiamata ad affrontare temi
    importanti con profonde implicazioni
    finanziarie nel medio-lungo periodo e ad
    illustrare alla banca come si è coperta da
    eventuali rischi

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Impresa NR – cosa fare
       § Verificare che i dati presenti nel
         sistema di Controllo di Gestione
         aziendale siano coerenti con le
         esigenze emerse nel corso delle
         precedenti analisi

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Impresa NR – cosa fare

       §    Infatti i dati di Controllo di
           Gestione devono poter
           sostenere le esigenze di
           dati analitici sull’attività
           passata, nonché
           simulazioni attendibili
           sull’andamento prospettico

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Obiettivo:
       § L’obiettivo finale è quello di
         mettere in grado l’Impresa
         di mantenere una gestione
         finanziaria equilibrata e
         quindi di fare in modo che
         essa mantenga nel tempo
         un rating ottimale.

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Impresa NR – percorso metodologico

o Verifica del processo di budget
  annuale

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Impresa NR – percorso metodologico

I dati vengono desunti da:

  n   Bilanci storici
  n   Bilanci di verifica
  n   Bilanci prospettici
  n   Business plan

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Impresa NR – Percorso metodologico

o Si tenga presente che qualunque
  sistema di rating utilizzato
  dall’Azienda o da consulenti esterni
 non è sostitutivo
 di quello assegnato dalla Banca.
o Quindi l’autovalutazione non è
  sostitutiva ma solo indicativa.

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Limentani & Partners
  Consulenza gestionale e del credito
  Siamo disponibili a fornire ulteriori approfondimenti
  sui nostri servizi per le PMI

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