Dalla Lettura della Diagnosi alla Costruzione di un Progetto Educativo Individualizzato - Dr.ssa Chiara Pezzana, Neuropsichiatra Infantile ...

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Dalla Lettura della Diagnosi alla Costruzione di un Progetto Educativo Individualizzato - Dr.ssa Chiara Pezzana, Neuropsichiatra Infantile ...
Dalla Lettura della Diagnosi alla
  Costruzione di un Progetto Educativo
            Individualizzato

              Dr.ssa Chiara Pezzana,
             Neuropsichiatra Infantile
Direttore Sanitario Centro per L’Autismo di Novara
Dalla Lettura della Diagnosi alla Costruzione di un Progetto Educativo Individualizzato - Dr.ssa Chiara Pezzana, Neuropsichiatra Infantile ...
NOVARA

         ASSOCIAZIONE PER L’AUTISMO “ENRICO
                 MICHELI”
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“La conoscenza che viene acquisita con l'obbligo non fa presa nella
mente. Quindi non usate l'obbligo, ma lasciate che la prima educazione
sia una sorta di divertimento; questo vi metterà maggiormente in grado
        di trovare l'inclinazione naturale del bambino.” Platone
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Disturbi dello Spettro
             Autistico
Prevalenza di circa 1 caso su 100 (1 su 64 dati CDC Atlanta)

5 maschi ad 1 femmina

In media insorgenza intorno ai 18-24 mesi con arresto di sviluppo o
talora regressione

Circa nella metà dei casi non accompagnato da ritardo mentale(QI
nella norma o borderline).

Quando non è presente Ritardo o quoziente superiore a 65 si definisce
Autismo ad Alto Funzionamento
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•    La sinapsi sembra essere il nodo delle
          difficoltà legate all’autismo:
•   un probabile e molto complesso disturbo
     genetico causa un problema metabolico
    che coinvolge la funzionalità della sinapsi
         alterando drammaticamente il
       funzionamento dell’intero encefalo

                                                       22
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Studi di
 linkage
genetico
La triade (Wing; Gould 1996)

                 compromissione

    Interazione sociale    Immaginazione
        Reciproca

     Comunicazione
      verbale e non
         verbale
il DSM V e Disturbi dello Spettro
            Autistico
La triade diventa diade:
 1) Disturbo della comunicazione e
 dell’interazione
 2) Interessi ristretti e attività ripetitive

 Scompaiono i sottotipi: scompare anche
 la Sindrome di Asperger!!! (ma tornerà…?)
 Aggiunta la severità in termini di
 necessità di supporto
Criteri diagnostici (DSM V) Autismo
 Secondo il DSM-V, dove non vengono fatte più distinzioni tra i vari disturbi, il Disturbo dello Spettro Autistico

deve soddisfare i criteri A, B, C e D:

A. Deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale in diversi contesti, non
spiegabile attraverso un ritardo generalizzato dello sviluppo e manifestato da tutti e tre i seguenti punti:

1. Deficit nella reciprocità socio-emotiva che va da un approccio sociale anormale e insuccesso nella normale
conversazione (botta e risposta) attraverso una ridotta condivisione di interessi, emozioni, percezione mentale e
reazione fino alla totale mancanza di iniziativa nell’interazione sociale.

2. Deficit nei comportamenti comunicativi non verbali usati per ĺinterazione sociale, da una scarsa integrazione della
comunicazione verbale e non verbale, attraverso anormalità nel contatto oculare e nel linguaggio del corpo, o deficit
nella comprensione e nell’uso della comunicazione non verbale, fino alla totale mancanza di espressività facciale e
gestualità.

3. Deficit nella creazione e mantenimento di relazioni appropriate al livello di sviluppo (non comprese quelle con i
genitori e caregiver); che vanno da difficoltà nell’adattare il comportamento ai diversi contesti sociali attraverso
difficoltà nella condivisione del gioco immaginativo e nel fare amicizie fino all’apparente assenza di interesse per le
persone.
B. Pattern di comportamenti, interessi o attività ristretti e ripetitivi come
                 manifestato da almeno due dei seguenti punti

    1. Linguaggio, movimenti o uso di oggetti stereotipati o ripetitivi, come semplici
       stereotipie motorie, ecolalia, uso ripetitivo di oggetti, o frasi idiosincratiche.
    2. Eccessiva fedeltà alla routine, comportamenti verbali o non verbali riutilizzati o
 eccessiva riluttanza ai cambiamenti: rituali motori, insistenza nel fare la stessa strada o
     mangiare lo stesso cibo, domande incessanti o estremo stress a seguito di piccoli
                                          cambiamenti.
      3. Interessi altamente ristretti e fissati, anormali in intensità o argomenti: forte
   attaccamento o interesse per oggetti insoliti, interessi eccessivamente persistenti o
                                         circostanziati.
 4. Iper o Ipo-reattività agli stimoli sensoriali o interessi insoliti verso aspetti sensoriali
 delĺambiente: apparente indifferenza al caldo/freddo/dolore, risposta avversa a suoni o
  consistenze specifiche, eccessivo annusare o toccare gli oggetti, attrazione per luci o
                                        oggetti roteanti.

   C. I sintomi devono essere presenti nella prima infanzia (ma possono non
diventare completamente manifesti finché le esigenze sociali non oltrepassano
                           il limite delle capacità).

  D. Ĺinsieme dei sintomi deve limitare e compromettere il funzionamento
I tre livelli di gravità:
                Livello 3: Richiede supporto molto sostanziale

- Comunicazione sociale: i gravi deficit nella comunicazione sociale, verbale
e non verbale, causano una grave difficoltà nel funzionamento; iniziativa
molto limitata nelĺinterazione sociale e minima risposta alĺiniziativa altrui.

- Interessi ristretti e comportamenti ripetitivi: preoccupazioni, rituali fissi e/
o comportamenti ripetitivi che interferiscono marcatamente con il
funzionamento in tutte le sfere. Stress marcato quando i rituali o le routine
sono interrotti; è molto difficile distogliere il soggetto dal suo focus di
interesse, e se ciò avviene egli ritorna rapidamente ad esso.
Livello 2: Richiede supporto sostanziale

- Comunicazione sociale: Deficit marcati nella comunicazione
sociale, verbale e non verbale, ĺimpedimento sociale appare
evidente anche quando è presente supporto; iniziativa limitata nell
́interazione sociale e ridotta o anormale risposta alĺiniziativa degli
altri.

- Interessi ristretti e comportamenti ripetitivi: preoccupazioni,
rituali fissi e/o comportamenti ripetitivi appaiono abbastanza di
frequente da essere evidenti per ĺosservatore casuale e
interferiscono con il funzionamento in diversi contesti. Stress o
frustrazione appaiono quando sono interrotti ed è difficile
ridirigere ĺattenzione.
Livello 1: Richiede supporto

  - Comunicazione sociale: senza supporto i deficit nella
 comunicazione sociale causano impedimenti che possono
      essere notati. Il soggetto ha difficoltà a iniziare le
   interazioni sociali e mostra chiari esempi di atipicità o
insuccesso nella risposta alle iniziative altrui. Può sembrare
   che abbia un ridotto interesse nelĺinterazione sociale.

  - Interessi ristretti e comportamenti ripetitivi: rituali e
     comportamenti ripetitivi causano uńinterferenza
 significativa in uno o più contesti. Resiste ai tentativi da
              parte degli altri di interromperli.
Alla scuola dell’Infanzia
Livello 3: bambino non verbale, tende ad isolarsi, non conosce il
gioco funzionale, ha stereotipie e comportamenti ripetitivi, spesso
è iperattivo e difficile da coinvolgere

Livello 2: bambino con poche parole, non le usa per richiedere, a
volte è attratto da lettere e numeri, è interessato ai bimbi ma non
riesce a interagire in modo tipico

Livello 1: verbale, fluente, molto precoce, crisi di rabbia , problemi
sensoriali intensi, iperattività, fatica a stare alle regole, fa un po’ di
gioco funzionale su copione o imitando i compagni, ha interessi
ristretti e stereotipie
Alla Scuola Primaria
Livello 3: non riesce ad apprendere la letto scrittura, non riesce ad agganciarsi
agli obiettivi accademici della classe…può lavorare in classe in modo “parallelo”,
seguire un programma concordato con i riabilitatori e fare pratica di “socialità”
con i compagni

Livello 2: apprende in ritardo i principi della letto scrittura e del calcolo di base.
riesce ad imparare argomenti concreti e che lo interessano. a volte è più bravo e
interessato nei suo argomenti di interesse specifico. Importante privilegiare
apprendimenti accademici FUNZIONALI alla sua vita futura

Livello 1: apprende velocemente. E’ precoce, ha conoscenze enciclopediche in
alcuni settori. spesso è iperattivo e goffo. ha crisi di rabbia se le cose non vanno
come immagina. non accetta di perdere o di prendere voti al di sotto del suo
standard. fatica nel rapporto con i coetanei è spesso vittima di bullismo. Deve
avere gli stesso obiettivi della classe , anche se adattati.
Interventi
        Linee Guida ISS 2011
Sono consigliati nelle linee guida i
seguenti interventi:

INTERVENTO
COMPORTAMENTALE

INTERVENTI A SUPPORTO DELLA
COMUNICAZIONE (CAA)

Programma TEACCH

Intervento farmacologico
Interventi da evitare

Intervento biomedico

Chelazione

Terapia con ossigeno
iperbarico

Comunicazione facilitata
Di dubbia
Tipi di trattamento        Approcci           Modello   Efficaci     Presumibilmente efficaci                            Inefficaci
                                                                                                       efficacia
                                                                     (non valutabili ma basati su     (solo rapporti      (nessuna
                                                        (validati)
                                                                          elementi validati)        anedottici di casi   evidenza di
                                                                                                          singoli)        efficacia)
                              DTT             LOVAAS       X
 Comportamentali
     (ABA)
                           Naturalistici       PRT         X

                                               DIR                                X

                                              TEACCH                              X
                            Evolutivi
                                              DENVER       X

                                               TED                                X

                Psicoterapie psicodinamiche                                                                                  X

                          AIT (Auditory
                                                                                                            X
                           Integration
 Terapie sensoriali         therapy)
                          SIT (Sensory
                                                                                                            X
                           Integration
                            therapy)
                            Secretina                                                                       X

                            Vitamine                                                                        X
  Farmaci e terapie
     nutrizionali
                              Diete                                                                         X

                             Farmaci                                                                        X

                         Comunicazione
                                                                                                                             X
                           facilitata

        Altri            Option Therapy                                                                                      X

                           Pet Therapy                                                                                       X
Le priorità
lavorare sul linguaggio in maniera
intensiva

Promuovere la relazione con i pari

Minimizzare i problemi di
comportamento (dare
prevedibilità, considerare i
problemi sensoriali, dare sempre
un modo per fare richieste)

Inserire compiti accademici
FUNZIONALI
ICF
La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) fa parte della Famiglia delle
Classificazioni Internazionali dell’OMS insieme all’International Statistical Classification of Diseases and Related Health
Problems 10th revision (ICD-10), all’International Classification of Health Interventions (ICHI), e alle Classificazioni
derivate.

ICF fornisce sia un linguaggio unificato e standard, sia un modello concettuale di riferimento per la descrizione della salute e
degli stati ad essa correlati (ICF, WHO 2001, pag 3).

L’OMS raccomanda l’uso congiunto di ICD-10 per codificare le condizioni di salute e di ICF per descrivere il funzionamento
della persona.

Scopi di ICF

La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute:

    •      fornisce una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute come interazione tra individuo e contesto;

    •       costituisce un linguaggio comune per la descrizione della salute e delle condizioni ad essa correlate, allo scopo di
migliorare la comunicazione fra operatori sanitari, ricercatori, pianificatori, amministratori pubblici e popolazione, incluse le
persone con disabilità;

    •      permette il confronto fra dati raccolti in Paesi, discipline sanitarie, servizi e momenti diversi;

    •      fornisce una modalità sistematica per codificare le informazioni nei sistemi informativi sanitari.

ICF può essere utilizzata in tutti quei sistemi che hanno attinenza con la salute, come ad esempio quello della previdenza, del
lavoro, dell'istruzione, delle assicurazioni, dell'economia, della legislazione e quelli che si occupano delle modifiche
ambientali. Per farlo è necessario definire protocolli di utilizzo di ICF come linguaggio e come modello descrittivo dello stato
di salute.
Dall’ICF al PEI
     Es. 1: Scuola Infanzia
Mattia :Bambino di 3 anni, Diagnosi PDD, probabile
D.Spettro Autistico livello 2

Lieve ritardo cognitivo,non verbale, non vocale ,
discreta attenzione condivisa. Difficoltà nelle transizioni

difficoltà nelle relazioni
Obiettivi Infanzia
      obiettivi generali                obiettivi specifici                              strumenti

                                                                         • “pairing”
                               • ottenere collaborazione in lavoro a
Promuovere la collaborazione     tavolino e in gioco con i pari
                                                                         • conoscere e ricercare preferenze e
                                                                           rinforzi

                               • aumentare suoni                         • gioco vocale
  Promuovere il linguaggio
                               • aumentare richieste (mand)              • utilizzo segni/immagini
        espressivo             • aumentare etichettature                 • utilizzo lotti/gioco con i pari

                               • migliorare compr. parole                • utilizzo segni immagini
  Promuovere il linguaggio
                               • migliorare comprensione ordini          • utilizzo lotti
        ricettivo                semplici                                • routine di gioco con ins. e compagni

                               • imitazione motoria gesti semplici       • training 1.1 con insegnante
  Promuovere l’imitazione      • imitazione vocale                       • routine di gioco con compagni
                               • imitazione con oggetti                  • gioco con compagni

                               • raggiungere il controllo sfinterico
Promuovere autonomie e stili                                             • programmi specifici concordati con
                               • migliorare selettività alimentare
      di vita corretti                                                     consulenti e condivisi con genitori

                                                                         •         utilizzo agende visive
                               • ridurre la difficoltà nelle transizioni
 Minimizzare i problemi di                                               •             mand training
                               • migliorare la richieste
     comportamento                                                       • strategie di gestione concordate con
                               • evitare fuga dal compito
                                                                                         consulenti
Es.2 Da ICF a Programma
     Scuola Primaria
Luca, bambino di 7 anni, inizierà scuola primaria

Disturbo dello Spettro Autistico, Livello I

Ritardo cognitivo significativo, utilizza i PECS, non
vocale ha appreso ora qualche segno

Molto lavoro da svolgere a scuola famiglia in difficoltà
Obiettivo Primaria
        obiettivi generali                          obiettivi specifici                                    strumenti

                                     • ottenere collaborazione in lavoro a tavolino e in
                                                                                         • “pairing”
                                       gioco con i pari
  Promuovere la collaborazione       • ottenere attenzione e abilità di stare seduto per
                                                                                         • conoscere e ricercare preferenze e rinforzi
                                                                                         • strategie di educazione strutturata
                                       almeno 20 minuti

                                     • aumentare numero di parole                        • gioco vocale
    Promuovere il linguaggio         • aumentare richieste con CAA (mand)                • utilizzo segni/PECS/selezione su Ipad
          espressivo                 • aumentare etichettature                           • utilizzo lotti/gioco con i pari

                                   • aumentare vocabolario                               • utilizzo segni immagini
Promuovere il linguaggio ricettivo • migliorare comprensione ordini                      • utilizzo lotti
                                     complessi                                           • routine di gioco con ins. e compagni

                                                                                 • training 1.1 con insegnante
Promuovere l’imitazione e il gioco   • imitazione motoria gesti complessi
                                                                                 • routine di gioco con compagni
          funzionale                 • imitazione vocale complessa e controllata
                                                                                 • gioco con compagni

                                     •   raggiungere il controllo sfinterico
 Promuovere autonomie e stili di     •   vestirsi e svestirsi in autonomia               • programmi specifici concordati con
         vita corretti               •   allacciare scarpe                                 consulenti e condivisi con genitori
                                     •   insegnare ad evitare i pericoli
                                     •
                                     • ridurre la difficoltà nelle transizioni             •             utilizzo agende visive
    Minimizzare i problemi di                                                            •                 mand training
                                     • migliorare la richieste
        comportamento                • evitare PdC da negato accesso a R                 •     strategie di gestione concordate con
                                                                                                             consulenti
                                     • lettura di sillabe parole
                                                                                         •    concordare modalità con logopedista
 Abilità accademiche funzionali      • scrittura di lettere e parole con aiuto
                                                                                         •              utilizzo tablet
                                     • riconoscimento numeri
Mai dimenticare!!!
Essere noi stessi motivanti per
il nostro studente

conoscere le sue preferenze ed
i suoi interessi per poterne
tenere conto davvero nel
lavoro quotidiano

utilizzare strumenti
compensativi congeniali allo
stile cognitivo: immagini,
tablet, pc, LIM!!
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