Carte vincenti Andrea Tomasetig racconta come ha rivoluzionato il mondo del collezionismo italiano
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INTERVISTA DI MARIO ANTON OREFICE Carte vincenti Andrea Tomasetig racconta come ha rivoluzionato il mondo del collezionismo italiano ESTRATTO DAL NUMERO 169 DI CHARTA GENNAIO - FEBBRAIO 2021
Carte vincenti Andrea Tomasetig racconta come ha rivoluzionato il mondo del collezionismo italiano Intervista di Mario Anton Orefice estratto dal numero 169 di Charta Gennaio - Febbraio 2021
L’intervista Carte vincenti Andrea Tomasetig racconta come ha rivoluzionato il mondo del collezionismo italiano ■ Mario Anton Orefice A l Dams di Bologna erano gli anni Settanta, quelli di Radio Alice e di Autonomia Operaia, ma anche quelli di Umberto Eco (1932-2016), di Paolo Fossati (1938-1998), del poeta visivo Lamberto Pignotti, di Italo Zannier e Piero Camporesi (1926-1997), quando Andrea Tomasetig, classe 1954, di Cividale del Friuli, si laurea nel 1977 con una tesi in storia dell’arte su due grandi disegnatori satirici legati al movi- mento operaio italiano: Gabriele Galantara (1865-1937), autore delle copertine del settimanale L’Asino, e Giuseppe Scalarini (1873- 1948), caustico vignettista dell’Avanti!, nel primo Novecento per potenza del disegno secondo solo a Grosz. Nel 1979 apre a Milano la tano 1998 lo ha definito “una Libreria Antiquaria, poi Libre- specie di Philip Marlowe degli tegrale dell’Odissea tradotta in ria Galleria, e diventa un pre- archivi novecenteschi”. versi da Ippolito Pindemonte cursore nell’ambito del collezio- e corredata da note e ripro- nismo librario del Novecento. com’è nata la sua duzioni di antichi vasi greci. Ha collaborato alla nostra ri- passione per i libri? Sfida vinta e libro indimen- vista con brillanti articoli, tra Gli stimoli in famiglia non ticabile. Più in là nel tempo, i quali ricordiamo quello su mancavano, tutti insegnanti. alla fine del liceo, si aggiunge Michel Fingesten (cfr. Charta A otto anni, quando avevo già l’amicizia con quello che riten- n.75) e sulle immagini della letto un centinaio di libri, ri- go essere stato il mio grande Grande Guerra (cfr. Charta cordo mio padre che, facendo maestro, un autentico genio, n. 80). Tra i suoi ammiratori leva sull’orgoglio e una mia Paolo Turco (1941-2018), nella Giampiero Mughini, Massi- precoce vocazione mercantile, vita un professore delle medie mo Gatta, Stefano Salis, Luigi mi promise le famose cinque- dalla cultura sterminata e stra- Mascheroni, Paolo Fallai e cento lire in argento se in tre ordinaria profondità del pen- Antonio D’Orrico che nel lon- mesi avessi letto l’edizione in- siero storico-politico. in alto Locandina della mostra Alberto Casiraghy. Cibo, poesia e arte nelle edizioni Pulcinoelefante, realizzata a Lodi nel 2011 in basso Foto d’insieme della biblioteca di editoria aziendale ancora nella sede della Libreria Galleria a Vignate (MI) nella pagina a fianco in alto Andrea Tomasetig (a destra) con Alberto Casiraghy durante l’allestimento della sua mostra a Milano nel 2018 nella Galleria Gruppo Credito Valtellinese (foto Marcello Abbiati) II 32
Andava d’abitudine con la mo- Poi da studente universitario nei migliori negozi di cornici, glie Alba a Trieste a caccia di li- mi metto alla prova in piccoli realizzando il gruzzoletto che bri, allora un pozzo di San Pa- commerci di stampe. Avevo mi serviva per acquistare altri trizio del Novecento italiano scoperto i fascicoli fine Otto- libri. Meditavo di fare il libraio e mitteleuropeo. Spesso lo ac- cento delle Cento città d’Italia, antiquario a Bologna con stu- compagnavo nel vecchio ghetto editi da Sonzogno dal 1895. dio bibliografico, quando un alla ricerca di rarità, scoprendo Facevo ritagliare e montare in amico mi segnalò l’occasione l’universo dei rigattieri, dei passe-partout le gradevoli fo- di un appartamento a Milano, librai, la storia degli illustra- toincisioni di soggetto locale e città dove iniziai la mia attività tori e dei grafici triestini e le poi partivo per le diverse città professionale. strane creazioni dei futuristi. del centro-nord e le collocavo i primi cataloghi della sua libreria furono una novità assoluta, perché? Perché puntavano dritti sui temi, gli autori e gli artisti più interessanti e innovativi del se- colo scorso, senza convivere Copertina del catalogo monografico con i libri antichi. Per l’Italia 1991 dedicato a una collezione di 1.050 era una novità. Inoltre, fin manifesti originali degli anni 1960-1980 dall’inizio dell’attività ho ma- nifestato un forte interesse per in basso a sinistra le arti visive. Nel 1980 esce un Pieghevole della mostra I “Pulcini” di catalogo per metà dedicato ai Casiraghy. Tipografia e Poesia realizzata nel 2018 a Milano (Galleria Gruppo manifesti pubblicitari – è il pri- Credito Valtellinese) e Acireale mo in Italia – e per l’altra metà (Galleria Credito Siciliano). a Jan Konupek (1883-1950), Progetto grafico di Leo Guerra, un notevole artista e grafico foto di Luca Carrà. III 33 33
L’intervista ceco di area simbolista, scono- sciuto ai più. Ricordo che chiesi il saggio introduttivo al maggior esperto di simbolismo cecoslavacco, Mario Quesada, un’aria da piccolo Proust, romano, gen- tile e colto, che sorpreso dalla mia giovane età mi regalò il saggio in cambio di un’opera. Ma il catalogo di allora che si fa notare è quello dedicato al futurismo. Esce nel 1987, l’anno della grande mostra a Palazzo Grassi a Venezia. Altro catalogo rappresentativo, di poco successivo, quello de- dicato alle avanguardie inter- nazionali: dadaismo, surreali- smo e futurismo russo. Ricordo con piacere i viaggi in Italia e in Europa, le mille librerie e gli altrettanti librai, l’odore della carta, l’eccitazio- ne delle scoperte. a questo punto comincia un’altra sfida? È stata un’evoluzione direi quasi fisiologica. I cataloghi monotematici, a volte frutto della ricerca di una vita di un collezionista, acquistano un’im- portanza del tutto particolare. Per evitare la dispersione at- traverso la cessione dei singoli esemplari è nata la formula “o tutto o niente”. Sono così diventato un colle- zionista di collezionisti, svol- gendo la funzione di “esperto” nel passaggio da mani priva- te a quelle pubbliche o private aperte al pubblico. A testimonianza della scelta compiuta restano i cataloghi di due collezioni vendute per intero a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Il primo è dedicato a cinquanta ope- re tra libri, riviste e manifesti futuristi, con cura selezionati negli anni, e stampato con una strepitosa copertina di Bruno Munari, che generoso da par suo ha poi creato anche il logo della Libreria. L’altro presentava una colle- zione, unica in Italia, di 1.050 manifesti originali d’autore della migliore produzione ita- liana e internazionale degli anni 1960-1980 collegata alle manifestazioni d’arte e alle vicende delle correnti artisti- che contemporanee, alla ricer- ca grafica, agli avvenimenti e i rivolgimenti di quegli anni. IV 34
Entrambe le proposte hanno L’intervista avuto successo. A quel pun- to non restava che nuotare in mare aperto e divenire presto un “libraio sui generis”. poi è venuta la ricerca dei libri d’impresa Per una decina di anni, dal 1985 al 1995, ho raccolto con metodo i cosiddetti “giubila- ri” vale a dire libri celebrativi aziendali, monografie di storie d’impresa, cataloghi, pieghe- voli e altri materiali appar- tenenti all’editoria aziendale, tutti allora ampiamente snob- Altre importanti mostre e iniziative sul ´900 bati da collezionisti, librai e di Andrea Tomasetig bibliotecari. Spesso sono materiali di gran- de qualità per contenuti – fior di scrittori e giornalisti vi col- laborano – e grafica con l’ap- porto di artisti e illustratori: da Depero, Sinopico e Munari a Huber, Mendini, Sottsass, ma anche fotografi di talento quali Mulas, Roiter, Berengo Gardin… Arrivato a circa 1500 pezzi ho curato la mostra L’economia italiana illustrata, in seguito alla quale il fondo è stato acquisito e incremen- tato da Publitalia, dando vita alla milanese Biblioteca di via Senato. Quella italiana è l’esempio più alto al mondo di a fronte dall’alto editoria aziendale, ma nessuno Copertina del catalogo della si azzarda a dirlo. Manca per- mostra Aldo Buzzi & Saul Steinberg. Un’amicizia tra letteratura, arte e cibo, fino ancora una bella mono- realizzata nel biennio 2015-2016 grafia d’insieme, naturalmente a Sondrio (Galleria Credito illustrata, sull’argomento. Valtellinese – MVSA), Questo per dire che i libri del Forte dei Marmi (Museo della Novecento non finiscono mai Satira e della Caricatura), Milano di stupire e stimolare a studiarli. (Biblioteca Nazionale Braidense). Progetto grafico di Leo Guerra. l’altra rivoluzione fir- Copertina del catalogo della mostra mata tomasetig sono le Fotofanie. 109 fotografie di Italo mostre sulle collezioni Zannier dalla collezione Pietro Valsecchi, realizzata nel 2018 a Milano private novecentesche. (Casa Museo Boschi Di Stefano). può spiegarci questa ine- Progetto grafico di Leo Guerra. dita strategia culturale? È il passo successivo alla ces- Copertina del catalogo della mostra I libri Einaudi 1933-1983. sione delle collezioni complete. Collezione Claudio Pavese, realiz- Amici e destinatari dei cata- zata nel 2016 a Milano (Galleria loghi monografici si compli- Gruppo Credito Valtellinese). mentavano, aggiungendo im- Progetto grafico di Leo Guerra. mancabilmente “ma io così non posso comperare niente”. nel box Quegli strumenti non aveva- Copertina del catalogo della mostra no più senso come non ave- Cinema in bikini. Italiani al mare: manifesti 1949-1999 dalla collezione va più senso partecipare alle Enrico Minisini, realizzata nel 2019 fiere di settore proponendo a Lignano Sabbiadoro (Terrazza a un’intera collezione. Bisogna- Mare) e Fano (Galleria Carifano). va inventare un nuovo modo Progetto grafico di Leo Guerra. di fare il libraio. Galleria a Vignate (MI) V 35
L’intervista in alto da sinistra Al trasferimento dell’attività dirette da Cristina Quadrio E ancora, sempre il Centro Copertina del catalogo nel 1993 da Milano a Vignate, Curzio e Leo Guerra, delle Apice, ha acquistato nel 2003 della mostra Einaudi: una cittadina nell’hinterland mostre e dei relativi cataloghi. la biblioteca di Sergio Reggi, Libri per ragazzi. Una collana all’avanguardia (1959-1989), milanese, dove già abitavo con Per quanto riguarda la comu- la più importante esistente sul realizzata nel 2018 a Milano mia moglie che mi aiutava nel nicazione, a cui dedico le Novecento italiano, composta (Casa Museo Boschi Di Stefano). lavoro, si aggiunge nel 1997 migliori energie, sono circa di 5000 volumi suddivisi tra Progetto grafico di Carlo Fantinel. l’arrivo in famiglia di tre gemelli. 1500 gli articoli usciti nel libri illustrati per ragazzi, pri- Cambiava completamente l’or- tempo. Solo quelli degli ulti- me edizioni di letteratura ita- Doppia copertina di Bruno Munari con dedica per il catalogo ganizzazione del lavoro, ora del mi due anni occupano dieci liana e futurismo. Nel 2006 la monografico 1992 sul futurismo tutto individuale. volumi. In conclusione e sor- biblioteca Bizzaro, un unicum Avevo chiaramente percepito la ridendo ho capito di essere in Italia sul mondo dello sci, in basso a sinistra tendenza del mercato: cresceva diventato un collezionista di è rilevata dalla Biblioteca civi- Menu della cena inaugurale della enormemente l’interesse per il mostra Aldo Buzzi & Saul Steinberg. collezionisti. ca centrale di Torino, mentre Un’amicizia tra letteratura, arte Novecento. Nello stesso tempo una selezione delle opere più secondo me si stava assistendo quali sono le collezioni e cibo (Sondrio, 2015). più belle alle quali ha significative viene esposta, in Progetto grafico di Leo Guerra a un passaggio epocale. trovato una nuova casa? contemporanea con le Olim- I collezionisti italiani avevano Difficile fare una sintesi di piadi invernali, nel Torinese, a a destra in gran parte e a lungo sosti- quasi trent’anni di lavoro in Moncalieri e a Collegno. Copertina del catalogo della mostra tuito le istituzioni (leggi biblio- quella direzione. Non posso Inoltre i 12.000 volumi di fo- Paper Food / Cibo di carta, realizzata teche e atenei) nella conserva- non partire dai famosi disegni tografia e le 1500 fotografie di nel 2015 in occasione dell’Expo a zione di uno straordinario pa- di cinema regalati da Fellini a Italo Zannier, il patriarca della Milano (Galleria Gruppo trimonio librario. Ma questa Credito Valtellinese). Flaiano e da me riportati in fotografia italiana, sono entrati funzione si stava esaurendo, Italia dalla Svizzera, di soli- a far parte nel 2008 del patri- Progetto grafico di Leo Guerra. sia perché le case non hanno to succede il contrario, e ora monio della Fondazione di gli spazi di un museo, sia perché al Museo Federico Fellini di Venezia. Infine – ed è una vi- spesso non ci sono eredi. Rimini insieme a un altro no- cenda conclusasi pochi mesi fa Il passaggio dalle mani private tevole archivio in tema da me con una forte risonanza sulla a quelle istituzionali, pubbliche segnalato (1996-1997). stampa – spicca la pubblica o private aperte al pubblico, C’è poi la raccolta di riviste acquisizione da parte del Co- diventa a questo punto obbli- illustrate italiane ed europee mune di Milano dell’Archi- gato. Per questa ragione i miei di Piero Marengo, già direttore vio dell’editrice Pulcinoele- interlocutori sono persone, editoriale della Utet, confluita fante, collocato a Casa Museo spesso vecchi clienti, che su nel Centro Apice (2001) ideato Boschi Di Stefano e costituito mia proposta, decidono di ven- dal rettore dell’Università Sta- da oltre 10.000 plaquette pub- dere l’intera collezione. Ricerco tale di Milano Enrico Decleva blicate dal grande artista del e scelgo solo raccolte o archivi (1941-2020). libro Alberto Casiraghy dal di rilievo promuovendone l’esi- stenza attraverso una mostra di taglio originale e la conse- guente risonanza mediatica. Seguono i contatti e le tratta- tive che possono durare anni e non bisogna mai perdere la pazienza. Così facendo ho ideato mostre non solo del li- bro ma anche di riviste, carte, documenti considerati minori e mai presi in considerazione dai curatori di mostre d’arte. Sono particolarmente grato alla Fondazione Gruppo Cre- dito Valtellinese per aver so- stenuto dal 2015 in poi la realizzazione, nelle sue gallerie VI 3636
1982 a oggi e oggetto di ben 60 mostre realizzate più di un ria collezione di Claudio Pavese tre mostre nel biennio 2018-’19. terzo riguardano l’enogastro- composta da oltre 4000 volu- nomia. Un divertissement che mi e riviste Einaudi, che è stata i progetti futuri della ho preso molto sul serio e da al centro della mostra mila- libreria galleria andrea cui è nato Lingua e Cucina nese Libri Einaudi 1933-1983 tomasetig? italiane, un originale progetto Ci sono ancora alcune colle- (recensita in Charta n.144) e pluriennale che prenderà il che rappresenta uno dei più zioni importanti da accasare, via nel 2021. Collegato al pro- poi potrò ritirarmi, purtroppo alti patrimoni culturali del no- getto ho in animo di costituire stro Novecento. Il sogno del senza eredi, anche se penso un Museo dell’immagine del che il mestiere di libraio anti- collezionista Pavese e mio è di cibo italiano che oggi non c’è, quario, se alimentato dalla pas- trasformare questo straordina- ma è un’altra storia… sione, duri tutta la vita. Vorrei Torno alle collezioni con la bi- rio patrimonio in qualcosa di ricordare la collezione di Mi- blioteca Midali di storia e cul- vivo che trasmetta alle nuove chele Rapisarda, anch’egli bril- tura d’impresa fornita di una generazioni il gusto della let- lante collaboratore di charta, imponente e rara sezione di tura, del libro, della grafica, che raccoglie 20.000 carte illu- monografie, l’unica raccolta al- della carta. Un luogo aperto al strate di uso quotidiano, la metà trettanto strutturata esistente pubblico e a nuove acquisizio- delle quali dedicate al cibo. sull’argomento oltre a quella ni che chiamerei Casa del libro ■ A questo proposito mi fa piace- della Biblioteca di via Senato. `900. Sarebbe l’invenzione re sottolineare che delle circa Concluderei con la straordina- più bella ai tempi della Rete. in alto Logo del progetto pluriennale Lingua e Cucina italiane da una grafica di Luciano Ragozzino. in basso Locandina della mostra Fare la spesa 1861-2011 dalla collezione Michele Rapisarda, realizzata a Melzo (Milano) nel 2011 in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Milano Est. VII 37
Contatti andrea.tomasetig@gmail.com 333 430 45 67 Grafica Samantha Lenarda Stampato da ADB Digital Print Febbraio 2021
l’unica rivista illustrata dedicata a collezionisti, bibliofili, librai, antiquari e a tutti gli appassionati della storia dell’editoria Charta esce ogni due mesi, un numero euro 14,00; abbonamento annuale euro 70,00 ordini e abbonamenti: 049 657574, www.novacharta.it, diffusione@novacharta.it
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