Visione e Illusione Sandro Giordano Massimo Giordano - made4art

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Visione e Illusione Sandro Giordano Massimo Giordano - made4art
Sandro Giordano
   Massimo Giordano

Visione e Illusione
Visione e Illusione Sandro Giordano Massimo Giordano - made4art
Sandro Giordano
                                                              Una mostra

  Massimo Giordano

Visione e Illusione
                                                              Un progetto

   Presentazione
   Vittorio Schieroni
   Elena Amodeo

   Critica
   Giuseppe Possa

   In copertina
   L’invisibile

   Progettazione Grafica del catalogo
   GiordanoArt

                                                              Un evento

   Comunicazione e organizzazione della mostra a cura di
   MADE4ART

   Stampa delle opere
   Gabriele Danesi - Fine Art studio

   Il catalogo è stato realizzato in occasione della mostra
   Sandro Giordano e Massimo Giordano Visione e Illusione
   27 settembre - 24 novembre 2017.
Visione e Illusione Sandro Giordano Massimo Giordano - made4art
Sandro e Massimo Giordano tra pittura e fotografia
                            di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni

Due fratelli, due artisti, creatori di immagini e di pensieri che, partendo dallo stesso tema
della visione, intesa sia come dato reale sia mentale, si confrontano attraverso tecniche e
sensibilità differenti: opere pittoriche e fotografiche realizzate appositamente per la
mostra Visione e illusione presentate in un allestimento tale da mettere in luce speci-
ficità, contrasti ma anche assonanze e armonia. Questo il progetto espositivo di Sandro e
Massimo Giordano che Banca Generali ospita presso la sua sede milanese per la Rassegna
Artisti Sotto il Duomo, un mostra realizzata in collaborazione con MADE4ART.

La ricerca pittorica di Sandro Giordano è una sperimentazione sulle ombre, sfumature e
variazioni di colori realizzate attraverso pennellate vigorose e materiche. Forme in bilico tra
figurativo e astratto caratterizzate da uno spiccato dinamismo nella composizione: paesaggi,
architetture e figure umane che dalla mente dell’artista, l’illusione, prendono vita sulla tela in
una eterea visione. Esposte per la prima volta in Italia le opere della serie Poppy, rappresen-
tazioni ideali dell’universo femminile visto attraverso le forme morbide e curve del papavero

Nei lavori fotografici di Massimo Giordano la ricerca sulla visione si esprime attraverso un
procedimento inverso rispetto a quella del fratello. Partendo dal dato reale, l’immagine fissa-
ta dall’obiettivo, l’artista trasforma la visione in illusione: forme, linee e colori che si tramutano
in un’idea, un risultato dove l’intervento digitale è assente, frutto solo della padronanza del
mezzo e della sensibilità di quel preciso istante.

A completare la mostra alcune opere realizzate a quattro mani, lavori dove il rap-
porto tra visione e illusione è indagato nel fondersi tra le due tecniche, variazioni dello stesso
tema che convivono sullo stesso supporto, mostrando come due arti possano dialogare in-
sieme in un’unica grande esperienza. Due fratelli e due tecniche artistiche che si incontrano
trovando un terreno comune nella sperimentazione, per poi riprendere il proprio cammino
di ricerca individuale.
                                                                                                         Energie
                                                                                                         Stampa Fine Art su tela
                                                                                                         80x100 cm dipinta ad olio
Visione e Illusione Sandro Giordano Massimo Giordano - made4art
Specchio profondo
                        Olio su tela 80X80 cm

Il bacio
Olio su tela 80X80 cm

                                                7 desideri
                                                Olio su tela 80X100 cm
Visione e Illusione Sandro Giordano Massimo Giordano - made4art
Domani                                Estasi                                   Rumoroso silenzio
stampa Fine Art - ed. 1di3 + 2 Pd’A   stampa Fine Art - ed. 1di3 + 2   stampa Fine Art - ed. 1di5 + 2 Pd’A
                                      Pd’A
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Lady poppy
                                                  Stampa Fine Art su tela
Confine                                           cotone 80x100 cm dipinta
Stampa Fine Art su tela 100x100 dipinta ad olio   ad olio
Visione e Illusione Sandro Giordano Massimo Giordano - made4art
Red poppy                Poppy’s                  Poppy’s family
Olio su tela 42x150 cm   Olio su tela 42x120 cm   Olio su tela 80x100 cm
Visione e Illusione Sandro Giordano Massimo Giordano - made4art
L’incontro
Opera unica, olio su tela 150x100 cm e fotografia stampata su carta cotone Fine Art 150x100 cm
Visione e Illusione Sandro Giordano Massimo Giordano - made4art
Attraverso
                                                                            stampa Fine Art-ed. 1di3 + 2 Pd’A

Il fiume del tempo                                         Risveglio
stampa Fine Art - ed. 1di3 + 2 Pd’A   stampa Fine Art - ed. 1di3 + 2 Pd’A
Visione e Illusione Sandro Giordano Massimo Giordano - made4art
Dama in nero                          Isabella                              Elementi
stampa Fine Art - ed. 1di3 + 2 Pd’A   stampa Fine Art - ed. 1di3 + 2 Pd’A   Stampa Fine Art su tela
                                                                            50x70 cm dipinta ad olio
Elementi                                           L’invisibile                                        Concerto
Stampa Fine Art su tela 50x70 cm dipinta ad olio   Stampa Fine Art su tela 80x100 cm dipinta ad olio   Stampa Fine Art su tela 100x100 cm dipinta ad olio
Abbraccio
                                                           Stampa Fine Art su tela 30x40 cm dipinta
                                                           con tecnica mista

Blue                                                       Equilibrio
Stampa Fine Art su tela cotone 80x100 cm dipinta ad olio   Stampa Fine Art su tela 100x100 cm
                                                           dipinta ad olio
I Giordano                                                                          predisposizione delle mani che, cariche di un significato di alto valore, esalta nei particolari, facendole brillare con meti-
                                                                                                                                    colosità nelle sfaccettature più vere, quasi a indicare qualcosa che deve accadere o che si deve attendere.
                                                   di Giuseppe Possa                                                                L’artista propone, però, anche fotografie casuali, come quella titolata “Dama in nero”, scattata in un castello, dove la
                                                                                                                                    leggenda vuole aleggi lo spirito di una donna e, in effetti, qui fortuitamente appare riflessa, simile a presenza inquietan-
                                                                                                                                    te, un’ombra, una sagoma.
                                                                                                                                    In altre istantanee, Massimo ritrae scorci paesaggistici, “Il fiume del tempo”, “Attraverso”, “Risveglio”, e pare
I fratelli Giordano - Sandro, pittore e Massimo, fotografo - si confrontano in una mostra dal titolo “visione e illu-               cogliere il tempo nello spazio o meglio l’illusione del tempo in uno spazio: il tutto congelato in un click dove panorami,
sione”, con una serie di opere personali, altre autonome ma con variazioni dello stesso tema e una decina di tecniche               strutture, elementi della natura, si pietrificano per sempre, nella dimensione del silenzio più assoluto. In queste esclusive
miste elaborate su un unico supporto, in un sodalizio artistico, dove sulle fotografie del secondo c’è un intervento cro-           e affascinanti immagini egli sfrutta solo le tecniche della fotografia, senza interventi digitali, mostrando così la sua talen-
matico del primo. In questo ultimo caso, obiettivo e pennello si sono fusi insieme, al servizio di una comunicazione che            tuosa abilità.
vuole toccare intime, interiori risonanze emotive. Dall’occhio esperto di colui che ha ripreso modelle, artisti, vip ed eventi
vari e dall’abile mano del pittore in grado di donare ai quadri una meravigliosa sinfonia di colori, sgorgano immagini              A questo punto, occorre citare “L’incontro”, un’opera unica affiancata, realizzata in contemporanea dai due fratelli,
capaci di dare vita a suggestioni e sentimenti inediti. Così, uniti nella ricerca tra dispositivi diversi, questi due autori con-   che è proprio il simbolo del loro incontro tra pittura e fotografia. Una ragazza è vista pittoricamente rivolta verso lo
tribuiscono a un dialogo vivo, carico d’intenzioni concettuali e segni espressivi.                                                  spettatore e fotograficamente di spalle. La morbida sinuosità delle figure, la loro felice e serena età giovanile, quel ten-
                                                                                                                                    dersi una mano fino a sfiorarsi e l’altra stesa in senso opposto, oltre a mettere in risalto la loro poetica bellezza, danno
Da parte sua, nella mostra, Sandro propone tele dipinte con perizia tecnica e maestria, che ritraggono soggetti diver-              l’impressione di eseguire una danza, con grande impegno, ma senza alcuna presunzione di sfida.
sificati: volti, figure e paesaggi. Lavori, i suoi, che vanno osservati e focalizzati nella loro atmosfera, all’interno di un mo-
vimento di colore materico, simile a un’energia che si distende, si raggruma nello spazio, modulando in modo sapiente               Infine, ci sono i foto-quadri nati dagli scatti di Massimo su cui Sandro è intervenuto pittoricamente, con un interagire
e le ombre e le luci.                                                                                                               misurato della sua mano sulle istantanee. I volti femminili o i nudi di donna esibiscono tutta la loro bellezza, a volte sen-
L’olio intitolato “Specchio profondo”, più che una sensazione ottica, riprende una veduta immaginaria, di apoca-                    suale altre volte angelica, ora interiore ora proiettata verso spazi invisibili. Crepita in loro una luminosità intima, scaturita
littico espressionismo, per quelle tinte intense e cupe da tregenda, capaci di interrogare e inquietare l’uomo, in una              dal cuore, attraverso una posa o uno sguardo immaginativo forte d’energia. In tutte queste opere c’è la poesia messa
dimensione dove la natura si fa puro stato emotivo e il silenzio diventa diretta espressione del cuore.                             in luce dalle sensazioni delle pose e delle sovrapposizioni cromatiche, che mostrano le protagoniste in una dimensione
Così ne “Il Bacio”, in cui è evidenziata una percezione incredula di dolcezza, di piacere precario, quasi da trattenere             fantastica, quasi onirica. In questo doppio processo i due artisti sanno entrare nelle anime di queste giovani piene di
tutto per sé. Inoltre, dai lineamenti del viso e dalla gestualità delle mani trapelano anche una commozione e un pathos,            vita; quindi, con l’occhio della macchina fotografica e con quello variopinto della tavolozza, riescono a infondere un’au-
che magari non derivano tanto dalla condizione sociale attuale, bensì da una realtà propria dell’esistere, che ci accom-            ra magica e un’atmosfera delicata all’insieme delle composizioni.
pagna da sempre attraverso il tempo.                                                                                                L’intervento segno-colore è soprattutto evidente nei tre “Elementi”, titoli delle istantanee dedicate alle rocce: qui la
Più pregnante e sconvolgente è la tela “7 desideri”. Qui un corpo scheletrito, straziato oppure ormai rassegnato,                   prevalenza cromatica finisce per dare l’illusione che si tratti di astratti geometrici. E ancora, il foto-dipinto “Lady Pop-
appare appeso ad altrettanti fili comandati, forse, dal fato (o dal dominio di occulti poteri), a cui il fruitore (o meglio         py” deve il proprio fascino alla particolare gabbia pittorica, creata dalla carcassa della “femmina del papavero” che
ancora, il collezionista che l’acquista), per gioco o per celia, se vuole può sostituirsi al “burattinaio”, colto da un surreale    imprigiona la donna e che pare uscire con forza e veemenza espressionista dalla sua pelle, in un gioco di chiaroscuri.
“desiderio” inconscio (e sarebbe l’ottavo, fuori quadro) di guidare e transitare un essere umano verso una propria meta.            E’ un’immagine provocatoria che comunque inquieta; un piccolo capolavoro capace di suscitare in chi guarda quelle
Non compare, tuttavia, nei dipinti di Sandro un retorico senso di drammatica denuncia o di critica sociale; sono, invece,           emozioni e quelle riflessioni che sono prerogative di un’arte impegnata.
accentuati il carattere di transitorietà e il senso di isolamento tipici dell’esistenza.                                            Resta, infine, l’ultimo quadro in comune da esaminare, “Abbraccio”, qui gli amanti sono delicatamente annodati in
Infine, nella serie dedicata ai “Poppy’s”, teste di papavero, è quasi rappresentato il trascorrere del tempo, in toni gelidi,       una stretta unisona, in una visione positiva, in uno spazio intimo che si compenetra, senza che uno emerga sull’altra. La
taglienti, che danno un’impressione atomica al turgido svuotamento della capsula oppiacea, che dopo aver respirato,                 sfumatura compenetrata sembra favorita proprio dalla morbidezza della colorazione che avvolge maggiormente i due
essersi nutrita e trasformata, mostra lo scheletro che ha contenuto nel proprio guscio il “mistero” delle sue profondità,           amanti in un ipotetico, sensuale amplesso.
prima dell’esplosione finale, come sembrerebbe succeda ciclicamente nell’universo. Naturalmente, si può ipotizzare che
ci sia sempre la speranza di nuove impollinazioni a generare il futuro.                                                             Per concludere, la mostra “visione e illusione” dei fratelli Giordano è composta da opere emotive e seducenti, che
                                                                                                                                    non rinunciano a una forma di racconto e, nel contempo, proprio perché suggeriscono e non descrivono, lasciano
Il fotografo Massimo, con i suoi scatti stampati in ampie dimensioni, in questa rassegna propone la visione di una                  spazio all’immaginazione di chi le osserva. L’importante è non fermarsi a una fruizione immediata, tra i due linguaggi
bellezza femminile seducente, sensuale, ovattata in un fascino fatato, per esempio, in “Isabella”, dentro cui armonizza             visivi, circoscritta al solo livello estetico, di visione, ma va anche approfondita la vertiginosa originalità dei due artisti che
con uno scrupoloso studio del taglio, l’illuminazione, i cromatismi e le vibrazioni tonali.                                         hanno saputo proporre pure l’illusione, una sfera di magica e poetica fantasia fortemente ermetica e quasi oppressa da
In immagini quali “Estasi”, “Rumoroso silenzio” e “Domani”, l’autore trova un punto in comune, un leimotiv, nella                   un insolito silenzio, che sembra volutamente celare risposte.
Sandro Giordano

                                                  Nato ad Agropoli (Sa) nel 1965, si trasferisce a Milano nel 1980 dove frequenta
                                                  il liceo artistico, dopo il diploma continua gli studi con la scuola professionale di pittura
                                                  al castello Sforzesco di Milano. Da sempre Sandro nutre e coltiva la passione per
                                                  l’arte in tutte le sue espressioni, questo gli permetterà di intraprendere con successo
                                                  la carriera di fumettista realizzando le matite di diversi numeri del fumetto Diabolik,
                                                  successivamente si dà all’illustrazione editoriale e cinematografica.
                                                  Nel 2003 partecipa con successo al suo primo concorso di pittura “Premio la Portella”,
                                                  Incoraggiato dal risultato e dalla critica si dedica alla prima personale nel 2004.
                                                  Nel decennio successivo espone in Italia e all’estero in diverse mostre
                                                  collettive e personali. Nel 2016, viene eletto dal Prof. Vittorio Sgarbi vincitore
                                                  del 1° Premio Internazionale della Cultura con l’opera “Teatro nuovo”.
                                                  A settembre del 2016 la sua ultima personale “Attreverso il Nulla” a Milano presso lo Spazio
                                                  Arte Tolomeo organizzata da Franco Lucisano editore.

                                                                             Massimo Giordano
                                                  Nato ad Agropoli (Sa) nel 1970, inizia la professione di fotografo nel 1987 lavorando preva-
                                                  lentemente per testate giornalistiche, occupandosi di attualità, spettacolo, moda e posati a
                                                  personaggi famosi.
                                                  Nel 2013, oltre al suo consueto lavoro decide di sviluppare dei progetti artistici che lo
                                                  porteranno a esporre nel 2016 alla Prima Triennale d’Arte contemporanea di Verona e ad
                                                  organizzare a febbraio 2017 la prima mostra personale presso lo spazio MADE4ART di Milano
                                                  dal titolo “Sequenza”.
                                                  A giugno del 2017 espone in una collettiva “Art(e)nergy” organizzata dall’Associazione
                                                  Exfabbricadellebambole e una mostra personale in occasione della rassegna Photofestival a
                                                  Milano dal titolo “A light in the shadow”.
                                                  Nello stesso mese espone in una mostra collettiva “Energia Creativa” a Venezia negli spazi
                                                  espositivi di Palazzo Albrizzi organizzata da Art.events.

Luce ombra
Stampa Fine Art su tela 100x100 dipinta ad olio
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