Il sistema UMTS - Architettura e livello fisico

Pagina creata da Benedetta Gasparini
 
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Capitolo 4
Il sistema UMTS – Architettura e
livello fisico
   In questo capitolo viene descritta l’architettura di rete del sistema di
comunicazione mobile cellulare UMTS e ne viene analizzata la struttura
protocollare, approfondendo in modo particolare il livello fisico.

4.1 Evoluzione dalle reti GSM a quelle UMTS
    La futura introduzione del sistema di comunicazione mobile UMTS è
considerata un evento rivoluzionario, in grado di raggiungere importanti
obiettivi come la convergenza tra reti fisse e reti mobili, l’offerta di un’ampia
gamma di servizi, comprendendo tra essi tutto ciò che attualmente viene
definito con il termine ‘comunicazione multimediale’, e una vasta disponibilità
di applicazioni accessibili sia in modo wired che wireless. Il raggiungimento di
tali obiettivi è possibile principalmente tramite lo sviluppo di un’interfaccia
radio innovativa, senza tuttavia trascurare la core network che supporta il
sistema di accesso alla rete. Le attuali core network dei sistemi di
telecomunicazione mobile sono principalmente ottimizzate per il trasporto
vocale tramite connessioni a circuito mentre, al contrario, per UMTS vi è la
necessità di supportare anche il trasferimento di dati nella modalità a pacchetto.
L’integrazione tra reti mobili e fisse ha come conseguenza la realizzazione di
un sistema in grado di fornire una singola piattaforma di servizi di
telecomunicazione. Le principali funzionalità richieste ad UMTS sono, quindi,

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la capacità di supportare servizi dati a larga banda, comunicazioni di tipo
simmetrico e asimmetrico, traffico a commutazione di circuito con garanzia di
QoS, traffico a commutazione di pacchetto con diversi livelli di QoS, servizi
real time e non real time e l’introduzione di nuovi servizi basati su tariffazioni
flessibili. La nascita delle nuove reti UMTS è un’evoluzione delle attuali reti di
telefonia mobile numeriche (di seconda generazione), le quali presentano il
grande vantaggio di essersi diffuse ampiamente e velocemente in tutto il
mondo, divenendo uno standard ‘de facto’. Il passaggio da GSM a UMTS
risulta quindi un percorso costituito da un insieme di passi successivi
strettamente correlati tra di loro.
    L’infrastruttura delle attuali reti mobili si è evoluta a partire da quella delle
reti di telecomunicazione pubbliche fisse, caratterizzate da ritardi di
trasferimento limitati, ereditando però da esse la bassa flessibilità
dell’architettura di rete e la difficoltà di sviluppare nuove caratteristiche. Infatti
l’infrastruttura delle reti mobili è strettamente legata alla scelta delle tecniche
di comunicazione sull’interfaccia radio, rendendo difficoltose le modifiche su
di essa senza ripercussioni sulla parte di rete fissa. Inoltre, l’interfaccia radio,
essendo ottimizzata per il traffico vocale, può dare luogo ad alcuni problemi
quando si intendono aggiungere nuovi servizi dati; infine la tariffazione, basata
sulla durata della connessione e sulla distanza, risulta essere scarsamente
flessibile. Molte di queste limitazioni sono state affrontate dai comitati di
standardizzazione internazionali e hanno portato a soluzioni che attualmente
stanno per essere introdotte. Una di queste soluzioni è l’evoluzione dalle reti
GSM verso il sistema General Packet Radio Service (GPRS) che fornisce agli
operatori la possibilità di offrire servizi dati notevolmente migliorati rispetto a
quelli supportati dal GSM, le cui velocità sono limitate a 9.6 kbit/s. Tali
miglioramenti sono dovuti all’utilizzo della commutazione di pacchetto che
permette di supportare le comunicazioni IP direttamente sull’interfaccia radio,
senza il bisogno di instaurare una connessione a circuito. Quindi, il sistema
GPRS rappresenta il primo passo verso l’introduzione della tecnica a
commutazione di pacchetto sull'interfaccia radio.
    La tecnica di trasporto a commutazione di pacchetto, rispetto a quella a
commutazione di circuito, permette di trasferire contemporaneamente in modo
efficiente dati che richiedono bit rate variabili, ma anche informazioni di
segnalazione; questa tecnica è stata scelta per essere utilizzata all’interno dei
sistemi che rappresentano l’evoluzione delle reti GSM proprio perché permette
un migliore sfruttamento delle risorse della rete.

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4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

           R reference                                        Gi reference
              point           Um or Uu                           point
                                         GPRS / UMTS packet                     PDNs or
      TE                 MT               domain network 1                   other networks

              MS                                        Gp

                                         GPRS / UMTS packet
                                          domain network 2

     Figura 4.1: Interfacce di accesso al dominio a pacchetto e punti di riferimento

    Entrambi i sistemi GPRS e UMTS sono accomunati da un’evidente
separazione tra gli elementi della rete che si occupano delle gestione delle
risorse radio e che rendono possibile la comunicazione con i terminali mobili,
da quelli che invece regolano il flusso dei dati all’interno della rete fissa e che
realizzano l’interconnessione con altre reti. Ciò che rende diversi questi due
sistemi è principalmente il tipo di accesso radio utilizzato (radio subsystem); il
core network, invece, è mantenuto senza grandi variazioni. Il passaggio da
GPRS a UMTS è quindi un esempio di come la separazione tra i diversi
elementi della rete permetta di riutilizzare il network subsystem con diverse
tecnologie di accesso sull’interfaccia radio (fig. 4.1 e 4.2). Infatti è proprio
quest’ultima che influisce maggiormente sulla qualità dei servizi offerti delle
reti radiomobili, poiché la trasmissione sul canale radio è molto critica e
necessita di particolari accorgimenti per poter soddisfare, con adeguati livelli
qualitativi, la crescente richiesta di servizi ad alto bit rate. La parte della rete
denominata core network è basata su un sistema di trasporto di tipo ATM/IP. Si
è scelto di adottare una soluzione mista in quanto ATM è in grado di fornire
un’elevata velocità di commutazione e diversi parametri di QoS, mentre IP, a
causa della sua grande diffusione, permette un facile interworking con una
moltitudine di altri sistemi. In questo modo, i diversi livelli di qualità di
servizio permettono un efficiente trasferimento sia di traffico real-time
(trasferimento voce o video) che di quello non real-time (trasferimento di dati
intermittenti e a burst, occasionali trasmissioni di grandi quantità di dati), ma
anche di applicazioni basate su protocolli standard e di servizi di messaggistica
come gli SMS (short messages).

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                                           SMS-GMSC
                                          SMS-IWMSC              SM-SC

                                      E                   C
                                                  Gd

             MSC/VLR                                            HLR
                                                      D
                              Gs
    A                 Iu                                          Gc
                                                           Gr
             R       Uu       Iu                                        Gi
    TE            MT    UTRAN                  SGSN             GGSN               PDN     TE
                                                          Gn
                                                                        Ga
                                       Gb                        Ga
  TE             MT        BSS                    Gp
                                          Gn                                         Billing
         R            Um                                                   CGF       System
                                               GGSN
                      SGSN                                        Gf         EIR
                                          Other PLMN

                 Signalling Interface
                 Signalling and Data Transfer Interface

             Figura 4.2: Architettura logica del dominio a pacchetto GPRS - UMTS

    Un'altra caratteristica importante è determinata dall’introduzione di una
tariffazione flessibile che può dipendere dalla durata della connessione, ma
anche dalla quantità di dati trasferiti o dalla qualità di servizio richiesta. Dal
punto di vista dell’utente, ciò che rende diverso il sistema UMTS da GPRS è
una maggiore disponibilità di servizi ed una maggiore velocità di trasferimento
dati; essa è resa possibile da un’allocazione delle risorse radio molto flessibile
ed efficiente, in quanto per la trasmissione di dati a pacchetto, a seconda del
livello di attività di un terminale mobile, possono essere allocati dalla rete
canali comuni a contesa o canali dedicati.

4.2 I servizi e le classi di Quality of Service
Dovendo ospitare un’ampia gamma di servizi con caratteristiche molto diverse,
è indispensabile che la rete UMTS associ ad ognuno di essi una certa qualità di
servizio (QoS) che permetta di identificare in modo univoco i requisiti del
servizio di trasporto (Radio Bearer) da utilizzare. Nel definire le diverse classi

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4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

di QoS in UMTS, è necessario tenere in considerazione le limitazioni e le
restrizioni proprie dell’interfaccia radio, le quali richiedono l’introduzione di
meccanismi appropriati per garantire la QoS necessaria. Sono definite quattro
diverse classi di qualità di servizio in base alla sensibilità ai ritardi di
trasferimento:

•   Conversational class: è la classe più sensibile ai tempi di trasferimento e
    viene utilizzata per il trasporto di traffico real time. Uno degli utilizzi più
    conosciuto di questa classe è la telefonia, ma con gli sviluppi di Internet e
    dei servizi multimediali, un’ampia gamma di nuove applicazioni rientrerà
    in questa categoria, come il trasporto della voce tramite il protocollo IP e il
    trasferimento di immagini e audio (videoconferenza). I servizi principali
    della Conversational class, quindi, sono costituiti dalle comunicazioni tra
    due o più persone; proprio per il fatto che i requisiti qualitativi sono
    strettamente determinati dalle percezioni umane, essi devono sottostare a
    vincoli più severi rispetto a tutte le altre classi di qualità del servizio.
    Infatti, le caratteristiche principali della Conversational class sono il basso
    ritardo di trasferimento, la limitata variazione di esso ed il mantenimento
    delle relazioni temporali tra le varie entità che compongono il flusso dati.
•   Streaming class: viene utilizzata per il trasporto di un flusso dati real time
    e unidirezionale sia di tipo video che audio. Questa classe, come la
    Conversational class, è caratterizzata dal mantenimento delle relazioni
    temporali tra le varie entità che compongono il flusso dati e da una limitata
    variazione dei ritardi del flusso end-to-end. La variazione ammessa per i
    ritardi di trasferimento, però, risulta essere molto più grande di quella data
    dai limiti della percezione umana e quindi da quella richiesta al punto
    precedente.
•   Interactive class: viene applicata al caso in cui l’utente finale richieda dati
    ad un apparato remoto. Alcuni esempi possono essere il Web Browsing, la
    ricerca su data base e l’accesso ad un determinato server. Questa classe è
    caratterizzata dal fatto che l’utente finale attende un messaggio in risposta
    all’interrogazione effettuata all’apparato remoto. Risulta quindi di primaria
    importanza il round trip delay che deve essere contenuto in tempi
    ragionevoli; inoltre è necessario che il trasferimento dei dati avvenga in
    modo trasparente, con basso tasso d’errore.
•   Background class: viene utilizzata nel caso in cui l’utente finale, in genere
    un computer, stia effettuando un trasferimento di file in background. Alcuni
    esempi possono essere l’utilizzo della E-mail, oppure la spedizione di SMS

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4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

Traffic     Conversational     Streaming     Interactive                               Background
class           class            class          class                              Background best effort
           Conversational RT streaming RT Interactive best
                                                effort

Fundam     - Preserve time        -Preserve time         - Request        - Destination is not expecting
ental      relation (variation)   relation               response pattern the data within a certain
characte   between information    (variation)                             time
ristics    entities of the stream between                - Preserve
                                  information            payload content - Preserve payload content
           - Conversational       entities of the
           pattern (stringent and stream
           low delay )
Exampl -voice                       -streaming           - Web browsing          - background download of
e of the                            video                                        emails
applicati
on
                                         Tabella 4.1: Classi di QoS

     Traffic class         Conversation              Streaming             Interactive                Background
                             al class                  class                  class                      class
 Maximum bit rate             < 2048                   < 2048                < 2048 –                   < 2048 –
 (kbps)                                                                     overhead                   overhead
 Delivery order                 Yes/No                 Yes/No                Yes/No                      Yes/No
 Maximum SDU size
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

                                      CN

                                            Iu

                                   UTRAN

                                            Uu

                                     UE

                      UTRAN    UMTS Terrestrial Radio Access Network
                      CN       Core Network
                      UE       User Equipment

                 Figura 4.3: Architettura generale del sistema UMTS

   Al contrario, la Background class richiede la massima affidabilità e
   integrità sulla trasmissione dei dati e necessita quindi di un basso tasso
   d’errore.

Mentre le prime due classi sono adatte al trasporto dei flussi di traffico real
time, le ultime due sono quelle più adatte per le tradizionali applicazioni
Internet come WWW, E-mail, FTP, Telnet, ecc. A causa dei bassi requisiti di
ritardo rispetto alla classe conversazionale e quella streaming, la background
class e la interactive class offrono un minor error rate tramite opportuni
schemi di codifica e di ritrasmissione. Il traffico della interactive class ha una
priorità più alta rispetto al traffico background e quindi quest’ultimo può
utilizzare soltanto le risorse lasciate libere dal traffico interactive. Tale
caratteristica è importante nelle reti wireless, poiché la larghezza di banda a
disposizione è di gran lunga inferiore a quella utilizzata nelle reti fisse. La
tabella 4.1 mostra le caratteristiche delle classi di QoS, mentre la tabella 4.2
mette in evidenza per ogni classe i parametri del radio access bearer.

4.3 Architettura generale
   Se si osserva la figura 4.3, si può notare come la struttura della rete UMTS
possa essere essenzialmente suddivisa in 3 elementi principali:

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4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

                                  Non-Access Stratum

    GC     Nt      DC                                               GC     Nt     DC

                                      Access Stratum
           UE                             UTRAN                    Core Network
                             Radio
                                                            Iu
                             (Uu)

            Figura 4.4: Suddivisione in Access Stratum e Non Access Stratum
•    UE (User Equipment): è il terminale mobile di cui si serve l’utente per
     usufruire di tutti i servizi offerti dalla rete. Come per GPRS, sono previsti
     diversi tipi di user equipment, in base alla modalità operativa supportata. E’
     infatti prevista la possibilità di utilizzare solo i servizi a commutazione di
     circuito, solo quelli a commutazione di pacchetto o entrambi. Un UE
     comunica con l’UTRAN tramite l’interfaccia radio Uu.
•    UTRAN (UMTS Terrestrial Radio Access Network): è l’entità dedicata
     al controllo dell’accesso alla rete tramite la gestione delle risorse radio
     disponibili. L’UTRAN è l’unità che maggiormente differenzia il sistema
     UMTS rispetto a GPRS, principalmente a causa dell’introduzione della
     tecnica di multiplazione a divisione di codice al posto di quella a divisione
     di tempo utilizzata nei sistemi cellulari GSM/GPRS. La connessione con la
     core network avviene tramite l’interfaccia Iu.
•    CN (Core Network): è l’entità che si occupa di fornire agli utenti i vari
     servizi richiesti: può essere connessa con reti di tipo diverso che supportano
     svariati protocolli di comunicazione. Sarà compito dei diversi operatori di
     rete definire e negoziare le interconnessioni con quelle esterne (PDN o
     altro).

La figura 4.4 mette in evidenza le stratificazioni all’interno dell’architettura di
UMTS, ovvero la suddivisione della rete in Access Stratum (AS) e Non
Access Stratum (NAS). L’Access Stratum comprende un insieme di elementi
funzionali di cui fanno parte tutti i livelli appartenenti all’URAN (UMTS
Radio Access Network) e parte dei livelli all’interno dello User Equipment.

                                             88
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

GC      Nt        DC                                                          GC       Nt    DC

                                                Relay

GC Nt        DC                            DC        GC Nt   DC                         DC
                                  GC Nt                                        GC Nt

                   Uu Stratum                                            Iu Stratum

        UE                            UTRAN                                   Core Network
                          Radio
                                                                    Iu
                          (Uu)

                   Figura 4.5: Rappresentazione del modello dell’UTRAN

                   GC     Nt     DC                            GC        Nt    DC

                                RRC                                      RRC

     bearers

         RLC/MAC/PHY                                          RLC/MAC/PHY

                            UE                               UTRAN
                                                Radio
                                                (Uu)

                               Figura 4.6: Modello dell’Uu Stratum

                                                89
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

Il confine tra AS e NAS è determinato dalla separazione tra livelli dipendenti
dalla particolare tecnica di accesso radio utilizzata e quelli totalmente
indipendenti da essa. Questo confine si trova all’interno dell’UE (mobile
boundary) e in particolari nodi della rete (fixed boundary). Questa suddivisione
è necessaria affinché la riconfigurazione della rete di accesso o le modifiche
apportate ad essa abbiano il minimo impatto sulle funzionalità della core
network (e viceversa). Inoltre una particolare Access Network, attraverso
l’interfaccia Iu, può offrire l’accesso a diversi tipi di core network e deve
risultare trasparente ai diversi servizi supportati. L’ Access Stratum offre i
servizi attraverso i seguenti Services Access Points (SAP), che saranno meglio
descritti nel paragrafo 4.5.1, al Non Access Stratum:

   • General Control (GC) SAP
   • Notification (Nt) SAP
   • Dedicated Control (DC) SAP

   Questa stratificazione può essere ridefinita per distinguere le entità finali
dell’Access Stratum, che forniscono i servizi ai livelli superiori, dalle entità
locali, che forniscono servizi rispettivamente sull’interfaccia Uu e Iu. La figura
4.5 mostra tali caratteristiche. Il blocco Uu Stratum comprende le entità
descritte in figura 4.6, in cui si nota come il livello RRC svolga un ruolo di
supervisione sui livelli protocollari RLC/MAC e fisico dell’interfaccia radio.
   I protocolli di comunicazione riguardanti le interfacce di rete Uu e Iu, a cui si
è fatto riferimento precedentemente, possono essere divisi in due gruppi:
   • Protocolli del piano utente: sono i protocolli che supportano i servizi
     RAB, ovvero Radio Access Bearer, trasportando i dati d’utente
     attraverso l’Access Stratum
   • Protocolli del piano di controllo: sono i protocolli utilizzati per il
     controllo dei vari RAB e delle connessioni tra il terminale mobile UE e
     la rete. Tra i vari compiti vi sono anche la richiesta dei vari servizi, la
     gestione delle risorse per le trasmissioni e l’organizzazione degli
     handover. E’ anche presente un particolare meccanismo per il
     trasferimento in modalità trasparente dei messaggi riguardanti il Non
     Access Stratum.

                                            90
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

                                     Core Network

                    Iu                                                   Iu

  RNS                                             RNS
                                          Iur
                 RNC                                                RNC

          Iub             Iub                              Iub                     Iub

        Node B           Node B                         Node B                     Node B

                         Figura 4.7: Architettura dell’UTRAN

                                    Core Network

                                                                              Iu

    DRNS                                                SRNS
                                          Iur

                                  Cells

                                        UE

                         Figura 4.8: Serving RNS e Drift RNS

4.4 UTRAN
4.4.1 Architettura dell’UTRAN
L’UTRAN è costituito da un insieme di Radio Network Subsystem connessi
alla core network attraverso l’interfaccia Iu. Un Radio Network Subsystem,
come mostrato in figura 4.7, comprende due elementi fondamentali: un Radio
Network Controller ed uno o più Node B. Un Node B è connesso al RNC
attraverso l’interfaccia Iub e può supportare entrambe le modalità di
trasmissione FDD (Frequency Division Duplex) e TDD (Time Division
Duplex). Un RNC è l’entità responsabile della gestione delle risorse all’interno
delle celle di cui esso è a capo, ma anche degli handover che richiedono lo

                                           91
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

scambio di messaggi di segnalazione verso l’UE; all’interno dell’UTRAN i
diversi RNC del Radio Network Subsystem possono essere connessi tra di loro
attraverso l’interfaccia Iur. Quest’ultima può essere realizzata tramite una
connessione diretta tra i diversi RNC oppure tramite reti virtuali utilizzando
opportuni sistemi di trasporto. Se esiste una connessione tra UE e UTRAN,
allora esiste un particolare RNS definito Serving RNS, il cui compito è quello
di instaurare e gestire la connessione tra il mobile e la rete; inoltre, come
mostra la figura 4.8, se viene richiesto è anche possibile che il Serving RNS sia
supportato da un altro RNS, il quale prende il nome di Drift RNS. Quest’ultimo
può ad esempio fornire un certo numero di risorse radio al primo,
permettendogli di sopperire alla temporanea carenza di risorse.

4.4.2 Funzioni dell’UTRAN
In questo paragrafo vengono elencate e descritte le principali funzioni svolte
dall’UTRAN.

•   Funzioni relative al controllo dell’accesso al sistema: permettono
    all’utente di connettersi alla rete UMTS per poter usufruire dei servizi
    offerti. L’accesso al sistema può essere effettuato sia dal terminale mobile
    (in seguito ad una chiamata originata dal mobile) che dalla rete (chiamata
    verso il mobile):
    • Controllo dell’accesso: svolge il compito di accettare o rifiutare nuovi
        utenti, cercando di evitare situazioni di sovraccarico sulla base di
        misurazioni di interferenza e valutazione delle risorse utilizzate. Questa
        funzione è svolta dal Serving RNC attraverso l’interfaccia Iu e viene
        utilizzata ogni volta che un utente effettua un accesso alla rete, oppure
        durante gli handover e durante l’assegnazione o riconfigurazione dei
        Radio Bearer.
    • Controllo della congestione: svolge il compito di monitorare, rilevare
        e gestire situazioni in cui il sistema è prossimo alla congestione. Per
        questo motivo dovranno essere decise in breve tempo contromisure in
        grado di riportare il sistema ad uno stato di stabilità.
    • Trasmissione delle informazioni di sistema: questa funzione fornisce
      ai vari terminali mobili tutte le informazioni riguardanti l’Access
      Stratum ed il Non Access Stratum di cui ogni UE si serve per svolgere
      le operazioni all’interno della rete.

                                           92
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

              Core Network                                              Core Network

                                       Iu                          Iu

       DRNS                   SRNS                          SRNS                       RNS
                  Iur

                                            Cells

                        UE                                                     UE

          Before SRNS Relocation                                   After SRNS Relocation

                               Figura 4.9: Rimpiazzo del SRNS

•   Cifratura e decifratura dei canali radio: svolge il compito di proteggere i
    dati trasmessi sull’interfaccia radio da intercettazioni non autorizzate.
•   Funzioni relative alla mobilità:
    • Handover: è la funzione che gestisce la mobilità degli utenti
        sull’interfaccia radio: si basa sulle misurazioni dei livelli di potenza
        ricevuti e serve a garantire il mantenimento della qualità di servizio
        richiesta dalla core network. L’handover può essere controllato dalla
        rete ma anche dal mobile.
    • Rimpiazzo del SRNS: coordina le attività della rete quando il ruolo di
        un SRNS sta per essere preso da un altro RNS e gestisce la connessione
        sull’interfaccia Iu nel passaggio da un RNS ad un altro (fig. 4.9).
•   Funzioni relative alla gestione e al controllo delle risorse radio:
    • Configurazione delle risorse radio: gestisce le risorse radio della rete
        all’interno delle singole celle.
    • Monitoraggio dei canali radio: questa funzione effettua misurazioni
        sui canali radio della cella di interesse e su quelle adiacenti (livelli di
        potenza ricevuti, stima del BER, livelli di interferenza, spostamento
        Doppler, ecc.) e le traduce in stime della qualità del canale.
    • Controllo della divisione e della ricombinazione dei flussi
        informativi: permette la trasmissione e la ricezione dello stesso flusso
        di informazioni attraverso più canali fisici da o verso un determinato
        terminale mobile, introducendo quindi nel sistema la macrodiversità e
        la possibilità di effettuare soft-handover. La macrodiversità è supportata
        soltanto per il trasferimento voce, mentre non è prevista per il

                                                    93
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

 Radio       Control Plane                                           User Plane
Network
 Layer        Application                                               Data
               Protocol                                              Stream(s)

Transport   Transport Network        Transport Network         Transport Network
 Network        User Plane             Control Plane               User Plane
  Layer
                                        ALCAP(s)

               Signalling                Signalling                    Data
               Bearer(s)                 Bearer(s)                   Bearer(s)

                                      Physical Layer

     Figura 4.10: Modello protocollare generale per le interfacce UTRAN

  trasferimento dati. A seconda del contesto, questa funzione può essere
  svolta da diverse entità come i SRNS, i DRNS e i Node B.
• Instaurazione e rilascio dei Radio Bearer: lo scopo di questa
  funzione è contribuire all’instaurazione ed al rilascio delle connessioni
  end-to-end.
• Allocazione e deallocazione dei Radio Bearer: permette di gestire i
  canali fisici in base alla QoS del Radio Access Bearer.
• Funzioni dei protocolli radio: forniscono la possibilità di trasferire
  dati d’utente e segnalazione attraverso l’interfaccia radio della rete
  UMTS adattando il servizio alla trasmissione radio. Questa funzione
  include la multiplazione dei diversi servizi e dei diversi utenti sui Radio
  Bearer, la segmentazione ed il riassemblaggio dei dati e la trasmissione
  in modalità acknowledged o unacknowledged a seconda della QoS
  richiesta.
• Controllo della potenza sui canali radio: realizza il controllo dei
  livelli di potenza sul canale per minimizzare i segnali interferenti e
  garantire un’adeguata qualità della trasmissione.
• Codifica e decodifica di canale: la codifica introduce informazione
  ridondante nel flusso dei dati che devono essere trasmessi sul canale
  radio, in modo da permettere il rilevamento in ricezione degli errori

                                       94
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

     introdotti dal mezzo di trasmissione non ideale. La decodifica utilizza le
     informazioni ridondanti per rilevare e correggere gli eventuali errori.
   • Controllo della codifica di canale: questa funzione genera
     informazioni di controllo (schema di codifica, rate del codice, ecc.)
     richieste dalle funzioni di codifica e decodifica.
   • Gestione dell’accesso random alla rete: si occupa di rilevare i vari
     tentativi di accesso alla rete di un particolare mobile e di rispondere a
     tali richieste in modo adeguato risolvendo eventuali contese verificatesi
     sul canale radio. Nel caso in cui l’accesso vada a buon fine, a tale
     risposta seguirà, a seconda delle necessità di trasmissione del mobile, la
     richiesta di allocazione delle risorse.

4.4.3 Modello protocollare generale per le interfacce UTRAN
La rappresentazione grafica del modello protocollare è mostrata in figura 4.10.
La struttura ha come obiettivo l’indipendenza, dal punto di vista logico, dei
diversi livelli dai vari piani, cercando quindi di rendere semplice la modifica
delle pile protocollari per soddisfare le eventuali future necessità di sviluppo e
miglioramento. E’ possibile individuare due livelli orizzontali principali, il
Radio Network Layer ed il Transport Network Layer. Quest’ultimo rappresenta
la tecnologia di trasporto che è stata scelta per essere utilizzata dall’UTRAN.
Vi è anche una suddivisione in piani verticali, quello di controllo e quello
d’utente. Il piano di controllo include i protocolli applicativi come RANAP
(Radio Access Network Application Part) sull’interfaccia Iu, RNSAP (Radio
Network System Application Part) sull’interfaccia Iur, NBAP (Node B
Application Part) sull’interfaccia Iub ed i signalling bearer, ovvero canali di
trasporto utilizzati per i messaggi di controllo di tali protocolli, i quali vengono
anche utilizzati per l’instaurazione dei bearer all’interno del Radio Network
Layer. Il piano d’utente include i Data Stream (flussi di dati) e Data Bearer
(canali di trasporto per le informazioni d’utente). E’ visibile inoltre il modulo
denominato ALCAP (Access Link Control Application Protocol) che si occupa
della gestione delle procedure di segnalazione. Le figure 4.11 e 4.12 mostrano,
invece, in modo più dettagliato l’intera struttura protocollare di UMTS tra lo
User Equipment e la Core Network nel piano d’utente e nel piano di controllo,
in cui si nota la presenza del protocollo ATM.

                                           95
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

    Application

     E.g., IP,                                                                                        E.g., IP,
      PPP,                                                                                             PPP,
      OSP                                                                                              OSP
                                      Relay                               Relay

      PDCP                  PDCP         GTP-U                   GTP-U        GTP-U                   GTP-U

      RLC                      RLC       UDP/IP                  UDP/IP      UDP/IP                   UDP/IP

      MAC                    MAC          AAL5                   AAL5              L2                    L2

       L1                       L1        ATM                    ATM               L1                    L1
                     Uu                                Iu-PS                                     Gn               Gi
       MS                            UTRAN                             3G-SGSN                        3G-GGSN

                 Figura 4.11: Architettura protocollare di UMTS nel piano utente

                        GMM /                                                            GMM /
                       SM / SMS                                                         SM / SMS
                                                        Relay

                          RRC                    RRC           RANAP                    RANAP

                          RLC                    RLC           SCCP                      SCCP
                          MAC                    MAC        Signalling                  Signalling
                                                              Bearer                      Bearer
                                                               AAL5                      AAL5
                          L1                      L1
                                                               ATM                       ATM
                                        Uu                                 Iu-Ps
                          MS                           RNS                              3G SGSN

            Figura 4.12: Architettura protocollare di UMTS nel piano di controllo

4.5 Architettura protocollare dell’interfaccia radio
L’interfaccia radio è costituita principalmente da tre livelli protocollari:

•   Livello fisico (L1)
•   Livello Data Link (L2)
•   Livello rete (L3)

                                                       96
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

                                  C-plane signalling                        U-plane information
                                                   GC        Nt      DC

                                                       Duplication avoidance

                                                   GC        Nt     DC

                                                                            L3                          UuS boundary
                                                                  control
                                      RRC

                                                                                   PDCP
                                                                            PDCP                                 L2/PDCP
 control

           control

                      control
                      control

                                                                                                  BMC            L2/BMC

                                                       RLC                                        RLC            L2/RLC
                                             RLC                                            RLC
                                      RLC                                            RLC
                                RLC                                           RLC

                                                                                                              Logical
                                                                                                              Channels

                                                                  MAC                                              L2/MAC
                                                                                                              Transport
                                                                                                              Channels
                                                                  PHY                                              L1

                     Figura 4.13: Stratificazione protocollare dell’interfaccia radio Uu

    Il livello 2 è diviso nei seguenti sottolivelli: Medium Access Control
(MAC), Radio Link Control (RLC), Packet Data Convergence Protocol
(PDCP) e Broadcast/Multicast Control (BMC). Il livello 3 ed il RLC sono
suddivisi nei piani di utente (U) e di controllo (C). I livelli PDCP e BMC
esistono soltanto nel piano d’utente. Nel piano di controllo, il livello 3 è diviso
in sottolivelli di cui fa parte anche il Radio Resource Control (RRC) che si
interfaccia con il livello 2 e termina nell’UTRAN. Il livello 3 termina
all’interno della Core Network, ma fa ancora parte dell’Access Stratum: esso
fornisce i servizi dell’Access Stratum ai livelli superiori. I livelli superiori
come il Mobility Management (MM) e il Call Control (CC) non dipendono
dall’Access Stratum e non saranno qui descritti. La figura 4.13 mostra
l’architettura dei protocolli dell’interfaccia radio. Ogni blocco nella figura
rappresenta un’istanza del rispettivo protocollo.

                                                                  97
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

              Radio Resource Control (RRC)
Layer 3

                                                        Medium Access Control
Layer 2
                                                              (MAC)

                            CPHY primitives                              PHY primitives
Layer 1

                                            Physical Layer

                      Figura 4.14: Interfacce con il livello fisico

    I SAP tra il livello fisico e il MAC forniscono i canali di trasporto, mentre
quelli tra MAC e RLC forniscono i canali logici. Nel piano di controllo,
l’interfaccia tra il livello che funge da “Duplicate Avoidance” ed i sottolivelli
più alti del livello 3 (CC, MM) è costituita dai SAP GC, Nt e DC. Sono inoltre
visibili le connessioni tra i livelli RRC e MAC, tra RRC e fisico, tra RRC e
RLC, tra RRC e PDCP, tra RRC e BMC. Queste interfacce permettono al RRC
di controllare la configurazione dei livelli sottostanti attraverso Control Service
Access Point (C-SAP) separati.
    Il sottolivello RLC fornisce funzionalità di ARQ strettamente accoppiate
con la tecnica di trasmissione radio utilizzata. Non esistono differenze tra le
istanze di RLC all’interno del piano di controllo o all’interno del piano
d’utente.
   Ogni livello fornisce servizi, intesi come insieme di primitive, al livello
superiore. I servizi di controllo (C-SAP), permettono al RRC di esercitare
un’azione di controllo su tutti i livelli sottostanti. Le primitive dei servizi di
controllo possono superare uno o più livelli senza attraversarli.

4.6 Livello fisico
4.6.1 Servizi
   Il livello fisico è il più basso livello all’interno del modello di riferimento
ISO OSI e supporta tutte le funzionalità necessarie alla trasmissione del flusso
di bit sul mezzo fisico. Come si può vedere dalla figura 4.14, esso si interfaccia
con il Medium Access Control (MAC) e con il Radio Resource Control (RRC)

                                           98
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

e offre servizi di trasferimento delle informazioni al MAC ed ai livelli
superiori. Le primitive di comunicazione con il MAC (PHY-primitives)
forniscono il trasferimento di transport block sull’interfaccia radio e
l’indicazione dello stato del livello fisico al MAC, mentre le primitive di
comunicazione con il RRC (CPHY-primitives) forniscono il controllo della
configurazione del livello 1.
   I servizi di trasporto di questo livello sono definiti da quante risorse e con
quali caratteristiche i dati sono trasferiti sull’interfaccia radio. Il trasferimento
dati dal livello fisico al MAC e viceversa avviene tramite i canali di trasporto
(Transport Channels). Le caratteristiche di un determinato canale di trasporto
sono definite da un formato di trasporto o da un insieme di formati di trasporto.
Ad ogni canale di trasporto con rate fisso o lentamente variabile può essere
associato un Transport Format mentre ad ogni canale con rate fortemente
variabile può essere associato un Transport Format Set. Un formato di
trasporto è definito come una combinazione di codifica, interleaving e bit rate
da applicare alle informazioni da trasmettere. Un Transport Format Set è un
gruppo di formati di trasporto.
   L’unità temporale di riferimento per il livello fisico è pari alla durata di una
trama radio (frame) che corrisponde a 10 ms. Il Transmission Time Interval
(TTI), invece, può durare quanto una trama radio, ma può anche essere un
multiplo del tempo di trama e rappresenta l’intervallo temporale in cui un
transport block o, più in generale, un transport block set (inteso come un
insieme di transport block da trasmettere contemporaneamente sfruttando lo
stesso transport channel) viene passato dal livello 2 al livello 1 per la
trasmissione sul canale radio. Tipicamente un transport block corrisponde ad
una PDU di livello RLC.
    Un UE può avere contemporaneamente attivi uno o più canali di trasporto,
ognuno con le proprie caratteristiche di trasporto; il multiplexing di tali canali
su di uno o più canali fisici è compito del livello fisico. Il flusso dati ottenuto in
seguito alle operazioni di multiplexing e codifica è definito Coded Composite
Transport Channel (CCTrCH) e viene trasferito su uno o più canali fisici. In
downlink per ogni UE possono essere utilizzati contemporaneamente più
CCTrCH e per la modalità FDD i diversi CCTrCH possono sottostare a diversi
requisiti di C/I in modo da fornire diverse QoS. In uplink, invece, può essere
utilizzato un solo CCTrCH nella modalità FDD. Ad ogni CCTrCH viene
associato un Transport Format Combination Indication (TFCI) che serve per

                                            99
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

identificare in modo univoco il Transport Format Combination (TFC), definito
come la combinazione dei transport format utilizzati dai canali di trasporto del
Coded Composite Transport Channel all’interno della durata dell’attuale trama
radio. Il TFC può essere scelto dal MAC tra una serie di combinazioni di
formati di trasporto fornita dal livello RRC, definita come Transport Format
Combination Set (TFCS).
Per meglio mettere in evidenza l’importanza dei parametri che permettono ai
dati provenienti dai canali di trasporto di essere trasmessi sull’interfaccia radio,
è necessario sintetizzare nel seguente elenco le loro caratteristiche.

•   Transport Block: è l’unità base di informazione trasferita tra il livello
    MAC ed il livello 1. Un transport block corrisponde in genere ad una PDU
    di livello RLC al quale il livello fisico aggiunge il campo CRC per
    l’eventuale indicazione della presenza di errori al MAC in ricezione.
•   Transport Block Set: è definito come l’insieme di un certo numero di
    transport block che sono trasferiti nello stesso TTI tra MAC e livello 1 (e
    viceversa) utilizzando lo stesso canale di trasporto.
•   Transport Block Size: è il numero di bit contenuti in un transport block. Il
    transport block size è sempre costante all’interno di ogni transport block
    set, quindi tutti i transport block di un determinato transport block set
    hanno la stessa dimensione.
•   Transport Block Set Size: è il numero di bit contenuto in un transport
    block set.
•   Transmission Time Interval (TTI): è definito come il tempo di
    interarrivo dei transport block set ed è uguale al periodo con cui un
    transport block set è trasferito dal livello fisico sull’interfaccia radio. La sua
    durata è sempre multipla del minimo periodo di interleaving (10 ms) e
    corrisponde all’intervallo di tempo con cui un transport block set viene
    trasferito tra MAC e livello 1.
•   Transport Format: è il formato offerto dal livello fisico al MAC (e
    viceversa) per la consegna di un transport block set durante un TTI su di un
    transport channel. Il transport format è costituito da due parti, una dinamica
    e una semi statica. Per la modalità FDD, la prima comprende il transport
    block size e il transport block set size, mentre la seconda comprende il TTI,
    il tipo di codice da applicare, il rate del codice, i parametri di rate matching
    e le dimensioni del campo CRC.

                                           100
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

•   Transport Format Set (TFS): è l’insieme dei transport format associati ad
    un canale di trasporto. Le parti semi statiche dei transport format sono le
    stesse per tutti i TF all’interno di un transport format set. Gli attributi della
    parte dinamica di un transport format determinano il bit rate istantaneo di
    un canale di trasporto, quindi è possibile soddisfare la necessità di un bit
    rate variabile cambiando semplicemente tali parametri da un TTI a quello
    successivo: ad esempio può essere variato solo il transport block set size
    oppure anche il transport block size.
•   Transport Format Combination (TFC): il livello fisico multipla uno o
    più canali di trasporto; ad ognuno di essi è associata una lista di formati di
    trasporto che possono essere applicati. Tuttavia, in un certo TTI non tutte le
    combinazioni di transport format possono essere utilizzate, ma soltanto
    alcune di esse, che vengono definite transport format combination. Ognuna
    di queste rappresenta una combinazione autorizzata di formati di trasporto
    scelta tra tutte quelle che possono essere utilizzate dal livello fisico per la
    trasmissione su di un CCTrCH.
•   Transport Format Combination Set (TFCS): è definito come l’insieme
    di un certo numero di transport format combination su di un CCTrCH ed è
    ciò che viene dato al livello MAC dal livello 3 per il controllo. Il MAC
    infatti sceglie una tra le differenti combinazioni di formati di trasporto
    contenute nel TFCS e la utilizza per la trasmissione. Il livello fisico, in base
    alla parte semi statica dei transport format ed al valore obiettivo di potenza
    che deve raggiungere il controllo ad anello chiuso, ha il compito di
    soddisfare i requisiti per la trasmissione in termini di qualità (Bit Error
    Rate) e ritardo di trasferimento. E’ compito del livello 3 controllare che il
    livello fisico soddisfi tali richieste. Un TFCS non contiene tutte le possibili
    combinazioni dei formati di trasporto e inoltre sono ammesse soltanto
    quelle specificate. La possibilità di scegliere una diversa combinazione
    all’interno di un TFCS per ogni TTI permette quindi di ottenere una veloce
    variazione del bit rate senza la necessità di un’esplicita segnalazione da
    parte del livello 3.
•   Transport Format Indicator (TFI): è l’identificativo di un determinato
    formato di trasporto. Esso viene utilizzato per le comunicazioni tra il livello
    fisico ed il MAC ogni volta che un transport block viene trasferito tra i due
    livelli su di un canale di trasporto.
•   Transport Format Combination Indicator (TFCI): è l’identificativo di
    una determinata combinazione di formati di trasporto. Il TFCI viene

                                           101
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

    utilizzato per comunicare al ricevitore quale TFC si sta utilizzando e quindi
    come decodificare, demultiplare e consegnare i dati ricevuti
    sull’appropriato canale di trasporto. Il MAC indica al livello 1 il TFI per
    ogni transport block set su tutti i canali di trasporto ed il livello fisico
    costruisce il TFCI in base a tutti i TFI, processa in modo appropriato tutti i
    transport block ed inserisce il TFCI nella parte del messaggio di controllo
    di livello fisico. Gli esatti schemi di multiplexing e adattamento del rate
    seguono regole predefinite e possono quindi essere dedotti dal trasmettitore
    e dal ricevitore senza la necessità di segnalazione sull’interfaccia radio.

4.6.1.1      I canali di trasporto
I canali di trasporto possono essere suddivisi in due gruppi:

•   Canali di trasporto comuni (Common Transport Channels): su di essi è
    necessaria l’identificazione di ogni UE.
•   Canali di trasporto dedicati (Dedicated Transport Channels): ogni UE
    è identificato dal particolare canale fisico (codice e frequenza per la
    modalità FDD e codice, timeslot e frequenza per la modalità TDD).

Vi sono diversi tipi di canali di trasporto comuni:

    • Random Access Channel (RACH): è un canale a contesa presente solo
      in uplink ed è utilizzato per la trasmissione di una quantità di dati
      relativamente ridotta come nel caso di accesso iniziale alla rete e per il
      trasferimento di informazioni di controllo dedicate non real time o dati
      d’utente. Questo canale è caratterizzato dal rischio di collisione con la
      trasmissione di altri UE e da un controllo di potenza ad anello aperto.
    • Common Packet Channel (CPCH): è un canale a contesa utilizzato per
      la trasmissione di dati intermittenti. Il CPCH esiste soltanto per la
      modalità FDD in uplink ed, essendo una risorsa comune, è condiviso da
      tutti gli utenti di una cella. E’ caratterizzato dal rilevamento delle
      collisioni e dalla possibilità di cambiare rapidamente la velocità di
      trasmissione.
    • Forward Access Channel (FACH): è un canale comune utilizzato in
      downlink senza controllo di potenza ad anello chiuso per la trasmissione
      di una quantità di dati relativamente ridotta con la possibilità di
      cambiare rapidamente la velocità di trasmissione (ogni 10 ms) e di
      utilizzare antenne a fascio sagomato.

                                          102
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

   • Downlink Shared Channel (DSCH): è un canale utilizzato in downlink
     ed è condiviso da più UE per il trasporto di dati utente o di segnalazione
     dedicata. Questo canale, nella modalità FDD è sempre associato ad un
     DCH.
   • Broadcast Channel (BCH): è un canale in downlink utilizzato per
     trasmettere le informazioni di sistema a bit rate fisso non elevato
     all’interno dell’intera cella.
   • Paging Channel (PCH): è un canale in downlink utilizzato per
     trasmettere le informazioni di controllo all’interno della cella come i
     messaggi di paging o la notifica di una variazione delle informazioni
     diffuse sul BCH.

   Il canale di trasporto dedicato è:

   • Dedicated Channel (DCH): è un canale presente sia in uplink che in
     downlink dedicato ad un particolare utente e caratterizzato dalla
     possibilità di cambiare la velocità di trasmissione ogni 10 ms.

4.6.2 Funzioni
Il livello fisico realizza le seguenti funzioni:

    • Gestione della macrodiversità ed esecuzione degli handover (soft-
      handover).
    • Rilevamento degli errori sui canali di trasporto e indicazione ai livelli
      superiori.
    • Codifica e decodifica FEC (Forward Error Correction), interleaving e
      deinterleaving dei canali di trasporto.
    • Multiplexing dei canali di trasporto e demultiplexing dei Coded
      Composite Transport CHannel (CCTrCH).
    • Adattamento della velocità di trasmissione.
    • Mappatura dei CCTrCH sui canali fisici.
    • Modulazione e demodulazione, spreading e despreading dei canali
      fisici.
    • Sincronizzazione di tempo e frequenza (chip, bit, slot, frame).
    • Misurazioni ed indicazione ai livelli superiori.
    • Controllo di potenza ad anello chiuso.
    • Processamento a radio frequenza.

                                           103
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

4.6.2.1     Canali fisici
I canali fisici sono organizzati in una particolare struttura di trame e timeslot.
Per il sistema UMTS una trama corrisponde a 10 ms ed è costituita da 15 time
slot. Il timeslot è l’unità temporale che contiene una serie di bit suddivisi in
diversi campi. Il numero di bit per timeslot non è fisso e dipende dal particolare
tipo di canale fisico. L’insieme di 72 trame viene denominato multitrama e ha
una durata di 720 ms. Nella modalità FDD la trasmissione avviene per tutti i
time slot di una trama e i canali fisici sono individuati da un codice e da una
frequenza; inoltre, per l’uplink, diversi flussi di informazioni possono essere
trasmessi sui due rami I e Q del segnale e quindi differiscono soltanto per la
fase relativa (0 o /2). Nella modalità TDD, invece, un canale fisico sarà
caratterizzato anche da un particolare timeslot.
Come accade per i canali di trasporto, anche per i canali fisici è possibile
distinguere tra canali dedicati e canali comuni. I canali comuni sono:

•   Physical Random Access Channel (PRACH): è un canale comune in
    uplink utilizzato per trasportare il RACH. La trasmissione ad accesso
    casuale è di tipo slotted ALOHA con rapida indicazione di acquisizione.
•   Physical Common Packet Channel (PCPCH): è un canale in uplink
    utilizzato per trasportare il CPCH. La trasmissione è di tipo DSMA-CD con
    rapida indicazione di acquisizione.
•   Common Pilot Channel (CPICH): è un canale fisico in downlink che
    trasporta una sequenza di bit predefinita ad una velocità di bit e di simbolo
    fissa (30kbps, SF = 256).
•   Primary Common Control Physical Channel (P-CCPICH): è un canale
    in downlink a velocità fissa (30 kbps, SF = 256) utilizzato per trasportare il
    BCH.
•   Secondary Common Control Physical Channel (S-CCPICH): è un
    canale in downlink utilizzato per trasportare il FACH e il PCH.
•   Physical Downlink Shared Channel (PDSCH): è un canale presente solo
    in downlink utilizzato per trasportare il DSCH ed è condiviso da più utenti
    in base alla multiplazione di codice. Questo canale è sempre associato ad
    un DPCH.
•   Synchronisation Channel (SCH): è un canale presente in downlink
    utilizzato per la ricerca della cella.

                                          104
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

    Transport Channels        Physical Channels

    DCH                       Dedicated Physical Data Channel (DPDCH)
                              Dedicated Physical Control Channel (DPCCH)
    RACH                      Physical Random Access Channel (PRACH)
    CPCH                      Physical Common Packet Channel (PCPCH)
                              Common Pilot Channel (CPICH)
    BCH                       Primary Common Control Physical Channel (P-CCPCH)
    FACH                      Secondary Common Control Physical Channel (S-CCPCH)
    PCH
                              Synchronisation Channel (SCH)
    DSCH                      Physical Downlink Shared Channel (PDSCH)
                              Acquisition Indicator Channel (AICH)
                              Access Preamble Acquisition Indicator Channel (AP-AICH)
                              Paging Indicator Channel (PICH)
                              CPCH Status Indicator Channel (CSICH)
                              Collision-Detection/Channel-Assignment Indicator
                              Channel (CD/CA-ICH)

             Figura 4.15: Corrispondenza tra canali di trasporto e canali fisici

•     Acquisition Indicator Channel (AICH): è un canale in downlink che
      trasporta gli indicatori di acquisizione (AI) come risposta ai tentativi di
      accesso effettuati dagli UE.
•     Page Indicator Channel (PICH): è un canale a rate fisso (SF = 256)
      utilizzato per trasportare gli indicatori di page (PI). Il PICH è sempre
      associato ad un S-CCPCH sul quale viene mappato il canale di trasporto
      PCH.

I canali fisici dedicati sono i seguenti:

•     Dedicated Physical Data Channel (DPDCH): è un canale utilizzato per
      trasportare i dati trasferiti dai livelli superiori attraverso il DCH. Possono
      esistere uno, nessuno o più DPDCH per ogni connessione di livello 1.

                                             105
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

              DCH model                                          FAUSCH model              RACH model

           DCH DCH DCH                                            FAUSCH                   RACH
              Coding and
              multiplexing                                                                Coding

                    Coded Composite
                    Transport Channel          Transport
                       (CCTrCH)            Format Combination
                                               Indicator
             Demultiplexing/
                                                 (TFCI)
             splitting
Physical Channel
Data Streams
           Phy CH Phy CH                  TPC→Phy CH              Phy CH                   Phy CH

                 CPCH model                                            USCH model

                     CPCH                                            USCH          USCH

                    Coding                                              Coding and
                                                                        multiplexing

                                                                                Coded Composite
                 Demultiplexing/                                                Transport Channel
                                                                                   (CCTrCH)
                 splitting
                                                                      Demultiplexing/
                                                                      splitting
Physical Channel Phy CH      Phy CH     (note 1)
                                                                                           Physical Channel
Data Streams
                                                                TFCI →Phy CH     Phy CH     Data Streams

                     Figura 4.16: Modello di livello fisico lato UE – uplink

•   Dedicated Physical Control Channel (DPCCH): viene utilizzato per il
    trasporto delle informazioni di controllo generate dal livello 1; tali
    informazioni consistono principalmente in sequenze di bit pilota (Pilot) per
    la stima del canale e in comandi per il controllo di potenza (TPC).

   In uplink il DPDCH e il DPCCH sono multiplati in codice sui due rami I/Q
del segnale in ogni radio frame, mentre in downlink risultano multiplati nel
tempo in un Dedicated Physical Channel (DPCH). La figura 4.15 mostra
graficamente la corrispondenza tra canali di trasporto e canali fisici. Le figure
4.16 e 4.17 mostrano invece alcuni esempi di modelli di livello fisico,
evidenziando le operazioni che permettono di associare i canali di trasporto a
quelli fisici.

                                                    106
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

               FACH & PCH            BCH                             DCH
               model                 model                           model

   PCH         FACH      FACH         BCH                     DCH DCH DCH
                                                                   Decoding and
                Decoding and
                demultiplexing       Decoding                      demultiplexing

                                                                         Coded Composite
   Coded Composite                                                       Transport Channel
   Transport Channel                                                        (CCTrCH)
       CCTrCH)                                                        MUX
                                                Physical Channel
                                                Data Streams

PI ←Phy CH     TFCI ←Phy CH           Phy CH         Cell 1   Phy CH         Phy CH →TPC stream 1, TFCI
                                                     Cell 2   Phy CH         Phy CH →TPC stream 2, TFCI
                                                     Cell 3   Phy CH         Phy CH →TPC stream 3, TFCI

                                                                                      DSCH
                      DCH                                                             model
                      model
                                                                                DSCH          DSCH
                DCH DCH DCH
                                                                                    Decoding and
                    Decoding and
                                                                                    demultiplexing
                    demultiplexing

                                                                                          Coded Composite
                          Coded Composite
                          Transport Channel                                               Transport Channel
                             (CCTrCH)                                                        (CCTrCH)

                        MUX                                                            MUX

 Physical Channel                                             Physical Channel
 Data Streams                                                 Data Streams
                                                              →
      Cell 1    Phy CH        Phy CH →TPC stream 1, TFCI1             Cell 1     Phy CH     Phy CH        TPC stream 1, TFCI2
      Cell 2    Phy CH        Phy CH →TPC stream 2, TFCI1     →
      Cell 3    Phy CH        Phy CH →TPC stream 3, TFCI1
                                                                   Note (1) – TFCI1 indicates the DCH specific
                                                                   TFC and TFCI2 indicates the DSCH specific
                               DCH associated with DSCH            TFC and also the PDSCH channelisation
                                                                   code(s)

                 Figura 4.17: Modello di livello fisico lato UE – downlink (FDD)

4.6.3 Spreading e scrambling
La caratteristica distintiva che il sistema UMTS introduce rispetto al sistema
GSM è la multiplazione a divisione di codice e quindi risulta importante
analizzare quali sono le operazioni che permettono ai dati di utilizzare le
sequenze di spreading e di scrambling. L’operazione di spreading è costituita
essenzialmente da due fasi. La prima è la canalizzazione che trasforma ogni
simbolo in un certo numero di chip, espandendo così la larghezza di banda del
segnale. Il numero di chip per simbolo viene chiamato Spreading Factor (SF).

                                                          107
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

                                                     c4,1 = (1,1,1,1)      C8,1
                             c2,1 = (1,1)                                  C8,2

                                                    c4,2 = (1,1,-1,-1)     C8,3
            c1,1 = (1)                                                     C8,4

                                                    c4,3 = (1,-1,1,-1)
                             c2,2 = (1,-1)
                                                    c4,4 = (1,-1,-1,1)

            SF = 1              SF = 2                   SF = 4

                          Figura 4.18: Albero dei codici OVSF

La seconda fase è l’operazione di scrambling, tramite la quale alla sequenza di
chip precedentemente ottenuta viene ancora applicato un codice di scrambling.
Questo tipo di codice può essere usato per distinguere celle diverse,
permettendo l’utilizzo multiplo dello stesso codice di spreading. In uplink i
codici di scrambling sono assegnati dai livelli superiori all’interno dell’UE.
Con la prima fase (la canalizzazione) i simboli sui rami I e Q (rispettivamente
parte reale e parte immaginaria del segnale) vengono moltiplicati in modo
indipendente per un codice OVSF (Orthogonal Variable Spreading Factor),
mentre con la seconda, i segnali risultanti vengono ulteriormente moltiplicati
per un codice di scrambling complesso. I codici OVSF hanno la caratteristica
di essere non correlati e preservano quindi l’ortogonalità tra i diversi canali
fisici degli utenti anche a velocità e spreading factor differenti. Tali codici
possono essere definiti tramite l’albero presente in figura 4.18. Ogni codice
Cch,SF,k è caratterizzato dallo spreading factor e dal numero di codice k con quel
determinato SF, dove 0 ≤ k ≤ SF-1. Ogni livello dell’albero dei codici definisce
i codici di lunghezza SF. I codici di canalizzazione per tutti i canali fisici
vengono assegnati dall’UTRAN. Essendo la velocità di chip in aria fissata a
3.84 Mcps, è possibile trasmettere dati di sorgenti a rate variabile
semplicemente variando il valore di SF e di conseguenza la lunghezza del
codice. Tuttavia la scelta dei codici risulta essere critica in quanto essi risultano
non correlati soltanto se derivanti da radici diverse dell’albero; inoltre il
numero delle sequenze che possono essere utilizzate non è illimitato. Se si

                                             108
4 – Il sistema UMTS – Architettura e livello fisico

utilizzasse un’assegnazione di tipo casuale dei codici con SF elevato per canali
con basso bit rate, si potrebbe precludere l’utilizzo di un gran numero di codici
con SF ridotto, limitando in modo inefficiente il numero dei codici rimanenti
per gli altri utenti. Al contrario, sarebbe vantaggioso assegnare i codici a flussi
dati con basso bit rate in modo da minimizzare il numero di quelli non
disponibili con SF ridotto. Inoltre è vantaggioso assegnare agli utenti, operativi
con un certo data rate, codici strettamente correlati (vicini nell’albero dei
codici) in modo da minimizzare il numero di quelli con basso SF non
disponibili. Per questi motivi è necessario utilizzare opportuni algoritmi di
allocazione dei codici che siano in grado di sfruttare le risorse di sistema in
modo efficiente. La scelta del codice opportuno deve dipendere così dalla
particolare strategia di allocazione, ma anche dalle caratteristiche dell’UE. I
vari utenti possono generalmente richiedere differenti tipi di servizio con
diversi rate di trasmissione e ogni mobile ha la possibilità di usare più di un
codice per supportare tali bit rate. L’allocazione dei codici può seguire i
seguenti criteri:

•   Utilizzazione: l’utilizzazione è definita come il rapporto tra la banda
    utilizzata e quella disponibile. Uno schema di allocazione che preservi un
    maggior numero di codici con basso SF ha più possibilità di fornire una
    maggiore utilizzazione. Ad esempio, con riferimento alla figura 4.18, i
    codici C4,1 e (C8,1 , C8,3 ) siano quelli disponibili utilizzando due diversi
    schemi di allocazione. Il primo (equivalente alla coppia (C8,1 , C8,2)) può
    supportare un symbol rate fino a 960 kbps. Anche gli altri due codici C8,1 e
    C8,3 possono supportare congiuntamente lo stesso symbol rate, ma il C4,1
    può supportare la velocità di 960 kbps usando solo una sequenza. Quindi,
    lasciando libero questo codice, si lasciando liberi un maggior numero di
    sequenze a basso SF e si garantisce un’utilizzazione maggiore.
•   Complessità: la complessità del sistema cresce all’aumentare del numero
    dei codici. In alcuni casi vi è più di un modo per soddisfare i requisiti
    esposti al punto precedente. Per esempio, nel caso in cui il mobile possa
    utilizzare sia uno che due codici, viene scelto lo schema che richiede il
    minor numero di sequenze.

4.6.4 Il controllo di potenza
 Il controllo di potenza è una delle procedure più importanti nel sistema
UMTS, in quanto utilizzando la tecnica CDMA è necessario tenere sotto stretta

                                          109
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