Analisi del sistema logistico del nord-ovest italiano - Risultati della campagna di indagine presso i nodi multimodali piemontesi

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Analisi del sistema logistico del nord-ovest italiano - Risultati della campagna di indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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              Analisi del sistema logistico
                del nord-ovest italiano

                      Risultati della campagna di indagine
                      presso i nodi multimodali piemontesi

                                                Agosto 2014

Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
Analisi del sistema logistico del nord-ovest italiano - Risultati della campagna di indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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  Premessa

   Il presente studio costituisce uno degli elaborati redatti nell’ambito del lavoro oggetto della
   «Convenzione di collaborazione nell’ambito del piano regionale della logistica del
   Piemonte»* firmata da Regione Piemonte, Confindustria Piemonte, Compagnia di San
   Paolo e SiTI con l’obiettivo di produrre «contributi finalizzati alla elaborazione e
   all’approfondimento di temi e soluzioni nell’ambito della logistica, dei trasporti e delle
   infrastrutture, per la valorizzazione e per lo sviluppo del sistema socio‐economico
   piemontese».

   Il lavoro, che comprende il presente studio e 5 allegati (cfr. slide successiva), riporta i risultati
   dell’indagine effettuata sul territorio piemontese per acquisire informazioni tecnico‐
   gestionali utili a valutare caratteristiche, potenzialità e criticità dei nodi
   intermodali/multimodali piemontesi e dell’intero sistema del trasporto merci del Nord‐
   Ovest italiano.

   Le attività sono state eseguite dai ricercatori di SiTI sotto la supervisione e grazie alla
   collaborazione del gruppo di lavoro istituito nell’ambito della citata convenzione.

* Tale Convenzione si ispira e collega al Protocollo di Intesa denominato «Strumenti a supporto dello sviluppo del territorio» sottoscritta in data 26.10.2011 da
  Regione Piemonte, Politecnico di Torino, Confindustria Piemonte e Compagnia di San Paolo.

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Allegati

1. Schede informative – questionari compilati dai referenti di ciascun nodo
2. Schede interviste – risposte alle interviste aperte effettuate presso i nodi
3. Schede di sintesi di ciascun nodo
4. Analisi dei colli di bottiglia – risultati ottenuti dalle interviste aperte presso i
     nodi e dall’analisi della letteratura

5. Indici di bilancio – definizioni e analisi

Allegato 5 a cura del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione (DIGEP) del
Politecnico di Torino
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Ricercatori di SiTI                                                     Si ringraziano le seguenti società che hanno partecipato all’indagine:
    Dott. Cristina Chietera                                             Finpiemonte Partecipazioni
    Ing. Sergio Defrancescantonio                                            Dott. Massimo Groff – Responsabile divisione Logistica e Trasporti
    Ing. Tiziana Delmastro                                              R.F.I.
    Arch. Stefano Pensa                                                      Ing. Giorgio Botti – Direttore della Direttrice Asse Orizzontale
    Ing. Andrea Rosa                                                    C.I.M. S.p.a.
    Dott. Letizia Saporito                                                   Umberto Ruggerone – Responsabile Sviluppo e Gestione
                                                                             Giulia Violini – Ufficio Sviluppo e Gestione
Ricercatori DIGEP – Politecnico di Torino                                S.i.TO S.p.a.
    Ing. Alberto De Marco                                                    Daniela Ruffini – Presidente
    Ing. Giovanni Zenezini                                                   Danilo Marigo – Resp. Logistica, Innovazione, Ricerca e Sviluppo
                                                                             Mimmi Girodo – Responsabile Marketing, Comunicazione e Sviluppo
Coordinamento tecnico                                                    Ambrogio Trasporti S.p.a.
   Ing. Maurizio Arnone                                                      Livio Ambrogio – Presidente
                                                                             Silvana Picconi – Direzione Generale
Coordinamento scientifico                                                MGDV – Terminal Novatrans
   Ing. Mario Carrara                                                        Elena Buslacchi – MGDV S.r.l.
   Dott. Domenico Inaudi                                                     Marco Bossi – Novatrans Italia S.r.l.
                                                                         Interporto di Rivalta Scrivia S.p.a.
Gruppo di lavoro istituito nell’ambito della convenzione di                  Gian Luca Fossati – Business Developer
collaborazione                                                           Rivalta Terminal Europa S.p.a.
 Compagnia di Sanpaolo                                                       Romano Giacchero – Sales Manager RTE
     Dott. Andrea Fabris                                                     Dario Villa – Direttore RTE e Direttore Commerciale di Autosped
     Dott. Mario Gioannini                                                   (Gruppo Gavio)
 Confindustria Piemonte                                                  Bcube S.p.a.
     Arch. Paolo Balistreri                                                  Antonio Anastasia – Direttore Commerciale
     Arch. Cristina Manara                                                   Fabio Guerrera – Corporate Business Development
 Politecnico di Torino                                                   Schenker Italia – Terminal Domo II
     Prof. Cristina Pronello                                                 Christian Cattaneo – Branch Manager
     Prof. Roberto Tadei                                                 Sinergy Cargo S.r.L. - Interporto di Arquata Scrivia
 Regione Piemonte                                                            Marco Cavalieri – Managing Director
 Direzione regionale Trasporti, infrastrutture, mobilità e logistica         Sergio De Martini – Logistic Manager
     Arch. Riccardo Lorizzo
     Arch. Eugenia Molinarmin
     Arch. Romedio Garino
 SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione
     Ing. Mario Carrara
     Prof. Riccardo Roscelli

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Indice

1. L’indagine presso i nodi multimodali piemontesi: metodo e attività
2. Introduzione: il trasporto merci attraverso i valichi alpini
3. I nodi multimodali piemontesi: principali caratteristiche
4. La rete ferroviaria del nord‐ovest: principali caratteristiche
5. I principali colli di bottiglia per lo sviluppo del trasporto intermodale
6. Le strategie di RFI
7. Considerazioni finali
8. Ipotesi di governance
9. 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
10.Prossimi passi
         Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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1. L’indagine presso i nodi multimodali piemontesi: metodo e attività
2. Introduzione: il trasporto merci attraverso i valichi alpini
3. I nodi multimodali piemontesi: principali caratteristiche
4. La rete ferroviaria del nord‐ovest: principali caratteristiche
5. I principali colli di bottiglia per lo sviluppo del trasporto intermodale
6. Le strategie di RFI
7. Considerazioni finali
8. Ipotesi di governance
9. 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
10.Prossimi passi
      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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Obiettivi dello studio

L’indagine effettuata sul territorio piemontese ha permesso di intervistare tutti i nodi
intermodali/multimodali (10) per raccogliere informazioni e dati:

•   sulle caratteristiche infrastrutturali dei nodi;
•   sul punto di vista dei gestori dei nodi/operatori sulle criticità del sistema;
•   sui piani di sviluppo;

•   sul gradimento di iniziative di governance;

•   utili per la ricostruzione della domanda di trasporto merci del nord‐ovest.

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Metodologia dell’indagine presso i nodi: attività

Nel periodo lug. 2013 – ott. 2014:
• Individuazione nodi intermodali/multimodali esclusi scali ferroviari e nodi tutto strada
    (in collaborazione con GdL Logistica Piemonte)
•   Predisposizione questionario raccolta dati tecnici/gestionali e domande dell’intervista   (in
    collaborazione con GdL Logistica Piemonte)

Nel periodo nov. 2013 – mag. 2014:
• Primo contatto con i gestori
    (in collaborazione con Regione Piemonte, Finpiemonte, Confindustria Piemonte)
•   Invio questionario raccolta dati tecnici/gestionali e domande dell’intervista
•   Intervista
•   Analisi dei dati e predisposizione schede per nodo
•   Inoltro schede a gestori per revisione
•   Presentazione risultati a gdl Logistica Piemonte
•   Presentazione risultati a gestori

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Metodologia dell’indagine presso i nodi: dati richiesti

Questionario raccolta dati tecnici/gestionali (anno 2012)
• Dati tecnici (es. operatività, superficie, magazzini, binari, mezzi movimentazione, capacità terminal)
• Dati gestionali (es. servizi offerti, clienti/fornitori, fatturato, costi)
• Collegamenti offerti (coppie di treni/g per OD)
• Flussi strada/ferro (veicoli/carri, t, UTI)
• Flussi per tipologia di trasporto (convenzionale/intermodale per UTI)

Intervista:
• Mission
• ICT
• Colli di bottiglia
• Espansioni
• Gradimento governance (es. parteciperebbe? Per quali scopi/benefici? In che modo?)

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Metodologia dell’indagine presso i nodi: risultati

•   Questionari
    compilati (allegato 1)

•   Risposte alle
    interviste (allegato 2)

•   Schede di sintesi
    (allegato 3)

•   Grafici/tabelle
    comparative
    (es. traffico, indicatori)

•   Elaborazioni
    cartografiche
    (es. relazioni OD)

         Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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1. L’indagine presso i nodi multimodali piemontesi: metodo e attività
2. Introduzione: il trasporto merci attraverso i valichi alpini
3. I nodi multimodali piemontesi: principali caratteristiche
4. La rete ferroviaria del nord‐ovest: principali caratteristiche
5. I principali colli di bottiglia per lo sviluppo del trasporto intermodale
6. Le strategie di RFI
7. Considerazioni finali
8. Ipotesi di governance
9. 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
10.Prossimi passi
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Il nord‐ovest: il traffico merci (2010) (I/II)

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                                                                                                                                      [ferro/(strada+ferro)]
                    31,82
    36,4                                       Nord Ovest/Nord Ovest                             402,12                   4,78                       1,17%
                                               Nord Ovest/Resto IT                                70,96                   3,05                       4,12%
                                               Resto IT/Nord Ovest                                75,37                   4,63                       5,79%
                                               Nord Ovest/Estero                                  22,97                   8,85                      27,81%
                                               Estero/Nord Ovest                                  21,68                  14,72                      40,44%
406,92                         80,00                     Unità di misura: [milioni di tonnellate]
                                                         Anno: 2010
                                                         Fonte: Dati strada – Istat per il traffico nazionale
             74,01                                                            Eurostat (Traffico merci annuale totale su strada per regioni di carico
                                                                                o scarico a cui si è sottratto il traffico nazionale) per il traffico internazionale
                                                                 Dati ferro – Eurostat (Traffico merci annuale totale su ferro per regioni di carico e
                                                                              scarico riportato dall’Italia)

                                                                 • I traffici principali sono destinati al
                                                                   Nord Ovest stesso (68%) e al resto d’Italia (25%)
                                                                 • Il trasporto su ferro è scarsamente utilizzato per
                                                                   il traffico nazionale ed è più utilizzato per i
                                                                   trasporti internazionali in ingresso

         Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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Il nord‐ovest: il traffico merci (2010) (II/II)

In generale il trasporto intermodale può risultare competitivo se vengono rispettate 2
condizioni:
• domanda minima necessaria a comporre treni di lunghezza e fattore di carico sufficienti a
   contenere il costo unitario del trasporto;
• distanza minima necessaria per recuperare i costi e i tempi aggiuntivi da sostenere nei
   terminal per la movimentazione della merce e i costi aggiuntivi per le tratte iniziale e
   terminale su gomma.

Per il nord‐ovest italiano queste condizioni possono essere più facilmente rispettate nei
trasporti Nord‐Sud e Nord‐Europa.
• La maggior parte delle relazioni di traffico ferroviario dei nodi intermodali piemontesi
   sono dirette verso l’Europa del nord (cfr. slide 29).

Di seguito si propone perciò una breve analisi del traffico attraverso i valichi alpini.

       Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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I flussi merci attraverso i valichi: ripartizione modale complessiva (1992‐2012)
Unità di misura: [milioni di tonnellate]
Fonte: Alpinfo

                                                               •   Il traffico per la Francia, che nel 1992 era il principale, ha iniziato a
                                                                   declinare a fine anni 90
                                                               •   Il traffico per Austria e Svizzera è sempre cresciuto fino alla crisi
                                                               •   In virtù di ciò il traffico per la Francia è stato superato da quello
                                                                   per l’Austria nel 2000 ed è ora arrivato a valori simili a quello con
                                                                   la Svizzera

               Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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I flussi merci attraverso i valichi (1992‐2012) (I/II)
Unità di misura: [milioni di tonnellate]
Fonte: Alpinfo
                                                                       3

                        2

                                                                   3
1
                                                               2

                                                     1

               Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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I flussi merci attraverso i valichi (1992‐2012) (II/II)
Unità di misura: [milioni di tonnellate]
Fonte: Alpinfo
                                                                                                         3

                        2

                                                                                                3
1
                                                               • Il traffico
                                                                       2 attraverso i valichi con la Francia è cresciuto fino agli anni
                                                     1           2000 e poi ha iniziato a diminuire
                                                               • La quota di Ventimiglia negli ultimi 20 anni è passata dal 20% al 40%
                                                               • Il traffico attraverso i valichi francesi del nord ha cessato di crescere a
                                                                 fine anni 90, è rimasto stabile negli anni 2000 ed è poi sempre sceso
                                                               • Al contrario il traffico attraverso i valichi svizzeri è sempre aumentato
                                                     2           fino a dopo la crisi (2008 ancora in salita, 2010 in discesa)
                                                     1
                                                               • Negli ultimi 20 anni la ripartizione del traffico fra valichi francesi del
                                                                 nord e Svizzera si è ribaltata: da 60%‐40% a 40%‐60%
                                                               • Negli ultimi 20 anni il traffico per l’Austria ha avuto andamento simile
                                                     3           a quello per la Svizzera (sempre in crescita fino al dato del 2010)
                                                               • Stabile ripartizione dei traffici tra Svizzera e Austria (60%‐40%)
               Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
17

I flussi merci attraverso i valichi: ripartizione modale complessiva (1992‐2012)
Unità di misura: [milioni di tonnellate]
Fonte: Alpinfo

                                                               •   Negli ultimi 20 anni la forbice tra traffico su strada e su ferro si è
                                                                   ampliata fino alla crisi (da 60%‐40% nel 1992 a 69%‐31% nel 2006)
                                                                   per poi stabilizzarsi (68%‐32% nel 2012)
                                                               •   L’effetto della crisi si manifesta nella costante diminuzione del
                                                                   traffico totale dal 2007

               Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
18

I flussi merci attraverso i valichi: ripartizione modale per valico (1984‐2012)   (I/II)
Unità di misura: [milioni di tonnellate]
Fonte: Alpinfo

LEGENDA
        Ferrovia
        Strada

               Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
19

I flussi merci attraverso i valichi: ripartizione modale per valico (1984‐2012)                                               (II/II)
Unità di misura: [milioni di tonnellate]
Fonte: Alpinfo

                                                        4
LEGENDA                                                                                                                                  5
        Ferrovia
        Strada

                                                                                                                                             6
                 3
                                               4

                                 1. Il traffico per Ventimiglia che a metà anni 80 era suddiviso equamente tra gomma e ferro è
                                    incrementato del 68,8% negli ultimi 20 anni, a causa della crescita del traffico stradale (+92%),
         2
                                    nonostante l’andamento lievemente in discesa del ferro (‐73%)
                                 2. Il traffico dei trafori del Frejus e del Moncenisio ha iniziato a diminuire dal 1998 (se si eccettua il periodo
                                    di chiusura del Bianco): 10 anni prima della crisi. Il valore del 2012 è pari al 61% di quello del 1998
                                 3. Il traffico al Bianco dopo la riapertura si è attestato a circa 2/3 dei valori precedenti
                                 4. I valichi svizzeri sono gli unici che presentano una quota maggiore del ferro (già nel 1984, prima
                                    dell’entrata in vigore della tassa sui mezzi pesanti del 2000). Sul Sempione il traffico su ferro dal 2000 al
                                    2012 è aumentato del 164% (anche per l’apertura del Loetschberg nel 2007), erodendo parte del
                                    traffico ferroviario del Gottardo (‐ 17% nello stesso periodo)
                                 5. Sul Brennero la forbice tra strada e ferro si è allargata fino alla crisi del 2007. Poi il traffico su gomma è
                                    crollato (‐14% tra 2006 e 2012) mentre quello su ferro è rimasto stabile (‐3% tra 2006 e 2012). Nel 2012
   1
                                    i rilievi evidenziano la ripresa della gomma (+ 5% rispetto al 2011) al contrario del ferro (‐ 20%)
                                 6. Al Tarvisio fino al ‘92 ferro e gomma avevano traffico simile, dopo di che il divario si è ampliato a favore
                                    della gomma fino alla crisi per poi ridursi a causa del crollo del traffico su strada (‐24% tra 2006 e 2012)
               Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
20

I flussi merci attraverso i valichi: considerazioni finali

 Il traffico complessivo attraverso le Alpi (strada+ferro) a seguito della crisi è tornato ai valori
 del 2000 (2012=2000).

 Negli ultimi 20 anni la ripartizione del traffico non è rimasta stabile:
 • fra valichi francesi del nord e Ventimiglia si è passati da 80%‐20% a 60%‐40%;
 • fra valichi francesi del nord e Svizzera si è passati da 60%‐40% a 40%‐60%;
 E’ invece rimasta stabile la ripartizione dei traffici tra Svizzera e Austria: 60%‐40%.

 Il traffico per la Francia, che nel 1992 era il principale, ha iniziato a declinare a fine anni 90
 ed è stato superato da quello verso l’Austria nel 2000 ed è ora arrivato a valori simili a
 quello verso la Svizzera.

 Negli ultimi 20 anni la forbice tra traffico su strada e su ferro si è ampliata fino alla crisi per
 poi stabilizzarsi:
 • si è passati da 60%‐40% nel 1992 a 69%‐31% nel 2006 e poi a 68%‐32% nel 2012;
 • i valichi svizzeri sono gli unici che presentano una quota maggiore del ferro (già nel
   1984, prima dell’entrata in vigore della tassa sui mezzi pesanti del 2000).

        Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
21

1. L’indagine presso i nodi multimodali piemontesi: metodo e attività
2. Introduzione: il trasporto merci attraverso i valichi alpini
3. I nodi multimodali piemontesi: principali caratteristiche
4. La rete ferroviaria del nord‐ovest: principali caratteristiche
5. I principali colli di bottiglia per lo sviluppo del trasporto intermodale
6. Le strategie di RFI
7. Considerazioni finali
8. Ipotesi di governance
9. 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
10.Prossimi passi
      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
22

I nodi logistici intervistati                         Nodo Logistico
                                                                                       Soggetto intervistato
                                                                                 Gestore               Operatore/i
                                                                                                                         Presenza di altri
                                                                                                                            operatori
e gli altri nodi del Nord‐Ovest                             SITO
                                                            CIM
                                                                                 Sito Spa
                                                                                 CIM Spa
                                                                                                                                si
                                                                                                                                si
                                                            RTE                     Rivalta Terminal Europa Spa                no
                                                             IRS                  Interporto di Rivalta Scrivia Spa            no
                                                                                                    Novratans Italia/
                                                           MGDV                  MGDV Srl                                      no
                                                                                                 Bossi & C. Transiti Spa
                                                      Villanova d'Asti                       Bcube Spa                         no
                                                          Candiolo                    Ambrogio Trasporti Spa                   no
                                                          Gallarate                   Ambrogio Trasporti Spa                   no
                                                           Domo II                      Schenker Italiana Spa                  no*
                                                      Arquata Scrivia                     Sinergy cargo Srl                    no
                                                      *Crossrail, altro operatore insediato, sta trasferendo oltreconfine la sede operativa.

                                                                 ID nodo                     Nome                          Tipologia
                                                                    Li1    Vado Interporto                    Interporto
                                                                    Li2    Santo Stefano di Magra             Nodo Intermodale
                                                                    Li3    La Spezia Marittima                Nodo Intermodale
                                                                    Lo1    Busto Arsizio                      Nodo Intermodale
                                                                    Lo2    Sacconago                          Nodo Intermodale
                                                                    Lo3    Desio                              Nodo Intermodale
                                                                    Lo4    Milano Segrate                     Nodo Intermodale
                                                                    Lo5    Melzo                              Nodo Intermodale
                                                                    Lo6    Rho                                Nodo Intermodale
                                                                    Lo7    Milano Pioltello                   Nodo Intermodale
                                                                    Lo8    Vittuone ‐ Arluno                  Nodo Intermodale
                                                                    Lo9    Milano Certosa                     Nodo Intermodale
                                                                   Lo10    Milano Smistamento                 Nodo Intermodale
                                                                   Lo11    Bergamo‐Montello                   Interporto (pianificato)
                                                                   Lo12    Brescia                            Nodo Intermodale
                                                                   Lo13    Ospitaletto Travagliato            Nodo Intermodale
                                                                   Lo14    Mortara                            Nodo Intermodale
                                                                   Lo15    Lungavilla                         Nodo Intermodale
                                                                   Lo16    Lodi                               Nodo Intermodale
                                                                   Lo17    Tavazzano                          Nodo Intermodale
                                                                   Lo18    Mantova porto                      Porto fluviale
                                                                   Lo19    Cavatigozzi ‐ Cremona porto        Porto fluviale
                                                                    P1     Tortona ‐ Logistica Gavio          Nodo Logistico strada
                                                                     P2    Pozzolo Formigaro                  Nodo Logistico strada
                                                                     P3    Vercelli – Mag. Gen. dei Trafori   Nodo Intermodale
                                                                     P4    Oleggio                            Nodo non utilizzato

      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
23

Attività nelle località visitate
                              L’interporto SiTO si occupa principalmente di logistica attraverso gli operatori insediati. SiTO S.p.a. è la società
Orbassano ‐ SITO              di gestione, primariamente immobiliare che fornisce anche i servizi terminalistici attraverso la controllata SiTO
                              Logistica (che gestisce un terminal interno e quello dell'autostrada viaggiante, AFA).
                              L'interporto CIM si occupa di trasporto intermodale e logistica attraverso gli operatori insediati. CIM S.p.a.
Novara ‐ CIM                  gestisce direttamente le attività di locazione e sviluppo immobiliare e, attraverso la società collegata
                              Eurogateway, fornisce i servizi terminalistici.
                              L’interporto di Rivalta Scrivia si occupa prevalentemente di logistica a valore aggiunto attraverso IRS S.p.a.
                              proprietario delle aree dei magazzini e unico operatore insediato il cui core‐business consiste nel
Rivalta Scrivia               consolidamento e nelle attività di lavorazione finale sulle merci. Le attività terminalistiche sono fornite dalla
                              società RTE, proprietaria delle aree del terminal intermodale, creata tramite una partnership paritaria tra IRS e
                              Gruppo Gavio al fine di scorporare le attività terminalistiche dalle attività di logistica nell'Interporto.
                              Magazzini Generali Doganali nasce come deposito cereali e autovetture e si sviluppa poi anche come terminal
Vercelli ‐ MGDV               intermodale, ad oggi l’attività prevalente. MGDV Srl gestisce le attività di locazione. I servizi terminalistici
                              sono offerti da Novatrans Italia che serve principalmente gli operatori intermodali Novatrans SA e Cemat.
                              La piattaforma di Villanova d'Asti, di proprietà del gruppo BCUBE, una delle realtà leader nell'offerta di servizi
Villanova d’Asti              di logistica integrata, è quasi totalmente dedicata ai servizi di logistica per il settore automotive (handling,
                              line feeding, stoccaggio, imballaggio componenti, trasporti e spedizioni).
                              I terminal di Candiolo e Gallarate sono di proprietà di Ambrogio Trasporti che è un operatore intermodale e
Candiolo
                              terminalista proprietario di mezzi e strutture tecniche per il trasporto intermodale. Gestisce traffici quasi
Gallarate                     totalmente internazionali con collegamenti verso Francia, Belgio e Germania.
                              Il terminal presente nello scalo merci di Domo II è una filiale di servizio del gruppo DB Schenker che si occupa
Domodossola
                              di trasporto intermodale. Il terminal è di proprietà di RFI ed è affittato a Schenker Italia che gestisce le attività
(DOMO II)                     terminalistiche.
                              Il terminal di Arquata Scrivia, di proprietà della società Interporto Arquata Scrivia S.p.a., è gestito dal 2012 da
                              Sinergy Cargo S.r.L.. Si occupa di logistica a valore aggiunto per carichi convenzionali, in special modo per le
Arquata Scrivia
                              tipologie di merci che attualmente non sono trattate a Genova principalmente per motivi di spazio (es. coils,
                              rinfuse, cacao, biomasse) ed effettua soltanto trasporti su gomma (il raccordo ferroviario non è più attivo).

            Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
24

Attività di trasporto e logistica nelle località visitate
NODO                  ATTIVITA’ PRINCIPALE        ALTRE ATTIVITA’                                 Legenda

                                                                    Terminal intermodale
Orbassano ‐
SITO                                                                Terminal ferroviario
                                                                    intermodale e convenzionale

                                                                    Terminal intermodale con magazzino

Novara ‐ CIM
                                                                    Terminal
                                                                    ferroviario convenzionale con magazzino

                                                                    Terminal ferroviario intermodale e
Rivalta Scrivia                                                     convenzionale con magazzino

Vercelli ‐                                                          Terminal intermodale con log val agg
MGDV
                                                                    Terminal
Villanova d’Asti                                                    ferroviario convenzionale con log val agg

Candiolo /                                                          Terminal ferroviario intermodale e
Gallarate                                                           convenzionale con log val agg

Domodossola
                                                                    Terminal stradale con magazzino
(DOMO II)

Arquata Scrivia                                                     Terminal stradale con log val agg

             Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
25

  Gli attori: business model a confronto* (dati anno 2012)

 •      Le società che offrono servizi terminalistici sono gli unici operatori caratterizzati da bilanci in perdita
          –    Si può ipotizzare che i servizi di handling non siano redditizi o siano offerti a prezzi molto bassi
          –    Queste società sono per questo motivo controllate/collegate a operatori del trasporto intermodale (es.
               Eurogateway è collegata di Cemat, RTE è collegata del gruppo Gavio)

 •      Le società di gestione degli interporti (comprendendo anche MGDV), per lo sviluppo delle aree
        logistiche hanno dovuto attingere in larga parte a capitale proprio

 •      Gli operatori intermodali invece hanno minori necessità di investimenti infrastrutturali, essendo più
        legati alla componente di trasporto
          –    Offrendo una più ampia gamma di servizi e un fatturato maggiore, possono garantire più remunerazione al
               debito bancario e quindi sono meno vincolati a fonti di finanziamento interne

 •      Strutturalmente quindi, gli operatori intermodali mostrano maggiori redditività sugli investimenti e sul
        patrimonio netto rispetto alle società di gestione degli interporti

 •      Date le sostanziali differenze tra gli operatori logistici intervistati non è possibile fare un raffronto tra
        questi operatori e gli altri attori
          –    Offrono servizi a valore aggiunto, ma hanno business model diversi. Ad esempio, IRS opera in un sito unico ed è
               quindi più legata agli investimenti immobiliari, mentre Bcube fornisce le sue attività in diverse località e ha una
               forte componente di servizi di trasporto

* Prime considerazioni dedotte dall’analisi dei dati di bilancio delle società. Gli indici di bilancio sono presentati in forma grafica e analizzati nell’allegato 5
                                                                                                                             25
               Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
26

La composizione
societaria (I/II)
(blu = privato, giallo = pubblico)

            Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
27

La composizione
societaria (II/II)

      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
28

Il traffico ferroviario

                                                       Benchmark 2012:
                                                       • Interporto di Verona:
                                                         6.000.000 t/anno
                                                       • Interporto di Padova:
                                                         1.910.000 t/anno
                                                       • Interporto Bologna:
                                                         1.650.000 t/anno

       Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
29

Le relazioni ferroviarie (anno 2012)

      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
30

Il traffico stradale

 •   Mancano dati sul traffico gomma (flussi, OD, tonnellate/UTI)

 •   Quando i dati sono stati resi disponibili è stato comunque necessario
     eseguire delle conversioni per avere dati confrontabili
      •   I dati riportati nel presente lavoro rappresentano quindi stime preliminari eseguite a
          partire dai dati forniti dalle società intervistate (es. carico medio di una UTI)

 •   In mancanza di dati, il traffico stradale è stato assunto almeno pari a quello
     ferroviario
      •   Per Domo II i due valori dovrebbero coincidere
      •   Per CIM e MGDV non è stato possibile valutare il traffico aggiuntivo strada‐strada (nel
          grafico successivo questi valori sono stati indicati con il simbolo «+?»)
      •   Nel caso di CIM il traffico ferroviario è superiore a quello stradale a causa di alcuni rilanci
          effettuati verso Pomezia
      •   Per SITO i dati a disposizione non hanno consentito di eseguire stime

      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
31

   Il traffico totale: tonnellate totali annue divise per tipologia di traffico (anno 2012)
                                                                                                                                                                  Elaborazioni su dati forniti
                                                                                                                                                                   dalle società di gestione

                                     (2)

                                                                    (3)

                                                                                                                                                  (5)

                                                                                    (4)

                          (1)

(1) I valori indicati si riferiscono esclusivamente al terminal SITO. Sono esclusi il terminal RFI compresa l’autostrada viaggiante (AFA) che movimenta 25.000 semirimorchi /anno
(2) Il traffico ferroviario comprende anche rilanci dal nord Europa verso Pomezia e viceversa
(3) Tonnellate calcolate a partire dai TEU movimentati: 1 TEU = 10 t; Il traffico intermodale su ferro è aumentato del 20% nel 2013
(4) Tonnellate calcolate a partire dalle UTI movimentate piene: carico tipico UTI piene = 28 t
(5) Tonnellate calcolate a partire dalle UTI movimentate piene: carico tipico UTI piene = 26 t
.
                   Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
32

  Capacità e percentuale di utilizzazione                                                                                                          Elaborazioni su dati forniti
                                                                                                                                                    dalle società di gestione

                                                                                                                                            Terminal prevalentemente
                                         Terminal intermodali
                                                                                                                                             a traffico convenzionale
   UTI/anno                                                                                      Teu/anno                             t/anno
300.000                                                                                        350.000                               800.000
                                                                                                                                                                          (3)

                                                                                                                    (1)              700.000
                                                                                               300.000
250.000

                                                                                                                                     600.000
                                                                                               250.000
              88%
200.000
                                                                                                                                     500.000
                                                                                               200.000
                                                                                                                                                          (2)
150.000                                                                                                                              400.000

                                                                                               150.000                                                                   60%
                                                                                                                                     300.000
100.000
                                                                                               100.000             46%
                                                                                                                                     200.000

 50.000
                                                                                                 50.000                              100.000
                                                         72%                62%                                                                          20%
                           34%          36%
     0                                                                                                  0                                     0
              CIM       Vercelli ‐    Candiolo        Gallarate          Domo II                                IRS ‐ RTE                                SITO          Villanova
                        Magazzini                                                                                                                                        d'Asti
                        Generali
                        Doganali           (1) Traffico aumentato del 20% nel 2013
                                           (2) I valori si riferiscono esclusivamente al terminal SITO. Sono esclusi il terminal RFI e l’autostrada viaggiante (AFA)
                                           (3) Capacità di lavorazione del magazzino

              Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
33

I servizi offerti nei nodi                                                             Servizi
                                                        Movimentazione merci (es. handling)    Serv. ai mezzi e alle merci
(su una lista di 13 tipologie di servizi)               Stoccaggio                             Serv. ai mezzi e alle merci
                                                        Manutenzione e riparazione container   Serv. ai mezzi e alle merci
•   Solo gli interporti, Villanova e Arquata            Manovre ferroviarie                    Serv. ai mezzi e alle merci
                                                        Riparazione mezzi                      Serv. ai mezzi e alle merci
    Scrivia offrono un ampio set di servizi a           Distribuzione                          Serv. di trasporto
    valore aggiunto                                     Presa e consegna O/D                   Serv. di trasporto
                                                        Trasporto ferroviario                  Serv. di trasporto
•   Arquata Scrivia tratta solo merci che               Magazzinaggio                          Serv. logistici/a valore aggiunto
    viaggiano su gomma                                  Consolidamento                         Serv. logistici/a valore aggiunto
                                                        Gestione/Preparazione ordini           Serv. logistici/a valore aggiunto
•   I servizi di SITO e CIM riguardano                  Custom labeling                        Serv. logistici/a valore aggiunto
                                                        Light assembly                         Serv. logistici/a valore aggiunto
    principalmente le merci che viaggiano su
                                                        + Servizi comuni
    gomma                                               + Servizi doganali (in tutti i nodi ad eccezione di CIM e Gallarate)

•   IRS e Villanova offrono
    servizi anche per le merci
    che viaggiano su ferro

        Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
34

   Lunghezza dei binari di carico e scarico
                                                                                                                                         Standard
                                                                                                                                         europeo

                          SITO

                          CIM

             CIM Terminal
               Boschetto

                    IRS ‐ RTE

     Vercelli ‐ Magazzini
      Generali Doganali

          Villanova d'Asti
                                                          *
                    Candiolo

                   Gallarate

                     Domo II
                                                                                                                                                      metri
                                  0       50      100      150      200      250      300   350   400    450   500   550   600   650   700   750    800
                         Terminal attualmente in gestione dinamica                                      Terminal attualmente in gestione statica

* I treni sono composti sui binari di appoggio fino ad una lunghezza massima di 460 metri

                   Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
35

Operatività nodi e terminal ferroviari

                                  Operatività terminal ferroviario   Operatività interporto / altre attività nel nodo

                        SITO
             SITO ‐ Terminal
                         CIM
              CIM ‐ Terminal
              CIM Boschetto
                          IRS
                         RTE
                      MGDV
          MGDV ‐ Terminal
            Villanova d'Asti
 Villanova d'Asti ‐ Terminal
                    Candiolo
        Candiolo ‐ Terminal
                   Gallarate
        Gallarate ‐ Terminal
                    DOMO II
        DOMO II ‐ Terminal

                            h 0                4            8        12            16             20             24

        Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
36

ICT negli interporti e nei nodi intermodali: uso attuale e UIRNet

•   Tutti gli operatori intervistati attivi nella logistica usano sistemi informativi
•   Nessuno segnala l’ICT come criticità
•   Dotazioni rilevate:
     –   tipicamente gestionali propri o della casa madre
     –   alcuni operatori logistici hanno o pensano di dotarsi di gestionali che mostrino al cliente lo stato della propria
         merce in magazzino lungo la catena del valore aggiunto
     –   chi fa intermodale usa gestionali che interfacciano con i sistemi delle ferrovie per comunicare ai clienti
         quando sono disponibili le UTI

•   UIRNet è la piattaforma logistica nazionale, in fase di sviluppo pensata per nodi
    logistici e autotrasportatori per permettere ad es.:
     –   monitoraggio veicoli di una flotta, pianificazione viaggi, prenotazione riparazioni e pernottamenti
     –   gestione documenti, anche merci pericolose
     –   monitoraggio veicoli in arrivo in un nodo logistico

•   Esiste interesse/attesa per UIRNet da parte degli interporti
     –   SITO intende usare UIRNet per fornire nuovi servizi agli insediati
     –   CIM propone il proprio gestionale come completamento dentro il nodo di UIRNet
         (che segue i trasporti «tra» i nodi)

         Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
37

Piani di sviluppo dei principali nodi intervistati

                                           CIM                                SITO                                     RTE
                            • Al 2020 aumento di 158.900                                               • Investimenti per il
                              mq di aree destinate ai                                                    miglioramento delle dotazioni
                              terminal, 405.000 mq per la                                                del terminal, in particolare per
          Infrastrutture
                              logistica e 72.000 mq dedicati                                             l'acquisto di una gru
                              ad uffici e servizi                                                        transtainer nei prossimi tre
                            • 4 gru a portale                                                            anni
Breve
periodo                     • Partecipazione e gestione
                              dell'accordo di filiera per la
                              distribuzione in Italia di gas
          Traffici            liquido per l'autotrasporto:
                              importato via camion da
                              Barcellona o via treno da
                              Zeebrugge
                            • Quarto terminal dopo il 2020 ‐   • Acquisizione di nuove aree            • Usare tutta l'area a
                              2025, per la gestione del          agricole a Sud dell'interporto          disposizione (1 milione di
          Infrastrutture
                              traffico marittimo                 (sono disponibili ancora 100.000        mq) nell'arco dei prossimi 10
                                                                 mq circa di aree da occupare)           anni
                            • Nuovi collegamenti verso         • Nuovi traffici verso il Porto di GE   • Diventare un hub per l'inoltro
Lungo                         Roma, Campania, fascia           • Nuovi traffici verso Germania,          delle merci sui porti liguri
periodo                       adriatica (Pescara e Bari) e       Francia e Belgio, e verso la          • Progettano, tramite Autosped,
                              Trieste                            Polonia con rilanci ferroviari da       di attirare nuovi traffici da oltre
          Traffici
                                                                 Melzo                                   confine, in particolare dalla
                                                               • Con la nuova linea Torino‐Lione         Svizzera del nord e dal sud
                                                                 ipotizzano il raddoppio dell’AFA        della Germania
                                                               • Sviluppo dell'AFA sulla linea TS‐TO

          Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
38

1. L’indagine presso i nodi multimodali piemontesi: metodo e attività
2. Introduzione: il trasporto merci attraverso i valichi alpini
3. I nodi multimodali piemontesi: principali caratteristiche
4. La rete ferroviaria del nord‐ovest: principali caratteristiche
5. I principali colli di bottiglia per lo sviluppo del trasporto intermodale
6. Le strategie di RFI
7. Considerazioni finali
8. Ipotesi di governance
9. 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
10.Prossimi passi
      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
39

Premessa: competitività del trasporto ferroviario (I/II)
 Il trasporto ferroviario diventa competitivo se si sviluppa di pari passo ad una logica
 intermodale, che consente di conformarsi meglio alle esigenze della domanda

                                                                                           Tutto Strada        Combinato
                                                   costo
   Schematizzazione dei costi
    del trasporto combinato
(elaborazioni su figura CEMAT in Carrara, 2010)                                                                                D2      differenze
                                                                                                                                            di
                                                                                                                      D1                  costi

                                                                                                                                     distanza
                                                  ORIGINE     TERMINAL                              TERM. I     TERM. II   DESTIN.

                                                                         Trasporto ferroviario I

                                                                                    Trasporto ferroviario II

  • domanda minima necessaria a comporre treni di lunghezza e fattore di carico sufficienti
    a contenere il costo unitario del trasporto
  • distanza minima necessaria per recuperare i costi da sostenere nei terminal per la
    movimentazione della merce

              Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
40

Premessa: competitività del trasporto ferroviario (II/II)

• Condizioni per lo sviluppo del trasporto combinato:
     • rete infrastrutturale (nodi intermodali e archi ferroviari e stradali)
     • servizio (tra cui affidabilità, qualità, velocità, costi, sicurezza, flessibilità)
     • politiche dei trasporti (ad esempio: mercato ferroviario aperto, internalizzazione dei
       costi, incentivi, presenza di comuni standard e leggi in tutti gli Stati)

• A livello di rete infrastrutturale:
     • nodi intermodali
       (corretta ubicazione rispetto alle dinamiche dei flussi di traffico, buona accessibilità,
       capacità adeguata al traffico, attrezzature ad alta qualità ed efficienza)
     • assenza di barriere/limiti legati all’infrastruttura
       (es. elettrificazione, pendenza, sagoma limite, lunghezza dei treni e peso per asse)
     • capacità, in termini di tracce merci disponibili, adeguata al traffico
     • interoperabilità delle reti transnazionali
       (ad esempio in termini di elettrificazione, scartamento e segnalamento)

Di seguito si pone l’attenzione sui limiti infrastrutturali

        Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
41

La rete ferroviaria oggi: le caratteristiche e i vincoli (fonte: PIR 2014)

                                                                              Modulo di
                                                   Pendenza                   incrocio o
                                                                             precedenza

                                                       Massimo                 Codifica
                                                          peso                trasporto
                                                        assiale              combinato

       Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
42

I nuovi standard europei per il trasporto ferroviario

                                                         Treni che potranno circolare nel tunnel del Gottardo
                                                                                Velocità      Carico           Lunghezza
                                                       Tipologia di treno       massima      massimo            massima
                                                                                [km/h]          [t]               [m]

                                                       Treni merci speciali      > 160          1.200               450

                                                       Traffico combinato non
                                                                                  120      2.000‐4.000          750‐1.500
                                                       accompagnato

                                                       Autostrada ferroviaria     120      2.000‐4.000          750‐1.500
                                                                                           (fonte: AlpTransit Gotthard AG, 2005)

Con l’apertura dei tunnel di base svizzeri ed in particolare del tunnel del Gottardo a fine
2016, si tenderà verso nuovi standard per il trasporto intermodale:
lunghezza 750m, sagoma PC80/P400 per trasporto continentale o PC45 per trasporto
marittimo, peso assiale D4 e grado di prestazione/frenatura per 1.600t (2.000t) con una sola
locomotiva
       Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
43

La rete ferroviaria oggi: i nuovi standard per il trasporto marittimo (elab. PIR 2014)

       Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
44

La rete ferroviaria oggi: i nuovi standard per il trasporto continentale (elab. PIR 2014)

       Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
45

La rete ferroviaria oggi: considerazioni

•   Le caratteristiche di una tratta condizionano un’intera linea
•   Eventuali vincoli sulle linee si riflettono in un maggiore costo del trasporto (€/t‐km)

•   I maggiori problemi riscontrati riguardano pendenze, sagoma e modulo
     –   Il peso assiale non rappresenta un vincolo (se non sulla linea TO‐SV)
•   Le criticità maggiori si riscontrano su:
     –   Linea Torino‐Modane (pendenza, sagoma, modulo)
     –   Collegamenti con la Svizzera (pendenza, sagoma, modulo: alternativamente sulle diverse linee disponibili)
     –   Collegamenti per Genova (pendenza, sagoma, modulo: alternativamente sulle diverse linee disponibili)
     –   Linea Torino‐Savona (pendenza, sagoma, modulo)
     –   Linea Pontremolese (principalmente sagoma e modulo)
     –   Linea costiera ligure‐tirrenica (sagoma e modulo solo nella tratta Genova‐Ventimiglia)
     –   Linee della pianura padana (sagoma e, in alcuni casi, modulo)

•   Oggi un treno in linea con i nuovi standard europei per il trasporto intermodale
    continentale (lunghezza 750m, sagoma PC80/P400, una sola locomotiva) non può attraversare le Alpi
    in entrambe le direzioni
•   Oggi un treno in linea con i nuovi standard europei per il trasporto intermodale
    marittimo (lunghezza 750m, sagoma PC45, una sola locomotiva) non può attraversare l’Appennino in
    entrambe le direzioni
         Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
46

1. L’indagine presso i nodi multimodali piemontesi: metodo e attività
2. Introduzione: il trasporto merci attraverso i valichi alpini
3. I nodi multimodali piemontesi: principali caratteristiche
4. La rete ferroviaria del nord‐ovest: principali caratteristiche
5. Le principali criticità per lo sviluppo del trasporto intermodale
6. Le strategie di RFI
7. Considerazioni finali
8. Ipotesi di governance
9. 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
10.Prossimi passi
      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
47

  Le principali criticità* (I/II)
  Infrastrutture ferroviarie
  •     Mancanza di adeguati standard delle linee: 750m, PC80/P400 per continentale o PC45 per
        marittimo, D4, grado di prestazione/frenatura per 1.600t (2.000t) con una locomotiva
  •     Nodo di Novara (traffico pass., passaggi a livello)
  •     Singolo binario NO‐Domodossola, singolo binario NO‐Luino (capacità)
  •     Linea per Modane (pendenza, sagoma, modulo)
  •     Linee per Genova (pendenza, sagoma, modulo) e nodo di GE (capacità, traffico pass.)
  •     Collegamenti per Savona (pendenza, sagoma, modulo)
  •     Collegamenti da/per CN e AT (es. linee a singolo binario, linee non elettrificate, …)

  Viabilità
  •     Nodi metropolitani di MI‐TO‐GE (congestione)

  Nodi
  •     Vincoli di capacità in alcuni terminal (es. Gallarate e Novara)

* Per approfondimenti si faccia riferimento all’allegato 4

               Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
48

  Le principali criticità* (II/II)
Costi
•      Manovre ferroviarie spesso costose (fatte da terzi) da 500€/treno** a 850€/treno
•      Costo treno elevato: Modane 26 €/treno‐km, Sempione 20€/treno‐km, EU 15€/treno‐km***
Burocrazia
•      Divieti stringenti per le merci pericolose nel passante di TO
•      Coordinamento tra le diverse amministrazioni coinvolte nel ciclo dei controlli
Politiche e governance
•      Politiche per ferro vs strada
•      Scarsa integrazione tra strategie porti/Regioni ed enti locali
•      Poca collaborazione tra operatori
Accesso al credito
•      Finanziamento opere medio‐piccole (10‐100 Mln €)
Gestione infrastruttura ferroviaria
•      Precedenza passeggeri, lentezza assegnazione tracce, tariffe alte, manutenzione terminali,
       abbandono raccordi privati
** treno da 20 carri *** treno da 1.400t, circa 550m

* Per approfondimenti si faccia riferimento all’allegato 4

                Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
49

1. L’indagine presso i nodi multimodali piemontesi: metodo e attività
2. Introduzione: il trasporto merci attraverso i valichi alpini
3. I nodi multimodali piemontesi: principali caratteristiche
4. La rete ferroviaria del nord‐ovest: principali caratteristiche
5. I principali colli di bottiglia per lo sviluppo del trasporto intermodale
6. Le strategie di RFI
7. Considerazioni finali
8. Ipotesi di governance
9. 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
10.Prossimi passi
      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
50

Il traffico merci ferroviario oggi
(fonte: RFI, 2014)

        Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
51

Interventi a breve termine – per il 2020 (fonte: intervista a RFI, 2014)
Potenziamento dei corridoi merci internazionali (core network) e dei principali
terminal portuali e terrestri omogeneizzando ed innalzando le prestazioni
dell’infrastruttura per adeguarle agli standard richiesti dal mercato (modulo 750m, sagoma
PC80/P410, categoria D4, grado di prestazione/frenatura per 1.600t con una singola locomotiva), in
sinergia con le grandi opere previste (cfr. slide 52), su:
   • linee di valico: Domodossola, Chiasso, Luino
   • Linee di collegamento con i porti «core»*
   • asse orizzontale (TO‐MI‐VR‐TS)

Altre azioni
   • Progressiva concentrazione del traffico su un numero limitato di piattaforme intermodali ad elevate
     prestazioni
   • Efficientamento, in una logica di sviluppo dell’intermodalità, degli impianti attraverso una forte
     integrazione e una gestione unificata dei servizi nonché un potenziamento dell’accessibilità
   • Indirizzamento dei flussi di traffico su itinerari tangenziali alle aree metropolitane e specializzazione
     delle linee per flussi di traffico (nello spazio e nel tempo)
   • Re‐indirizzamento attività verso servizi a treno completo per ridurre i costi di terminalizzazione e
     progressiva esternalizzazione del servizio di manovra
   • Aumento della velocità commerciale e dell’affidabilità degli slot
* L’ adeguamento delle linee di collegamento con il porto di Genova avverrà in fasi successive al 2020 in coerenza con la realizzazione del Terzo Valico.

            Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
52

Interventi a lungo termine                                                                                                                                                         COSTO
                                                                                                                                                                  ORIZZONTE DI
(fonti: intervista a RFI, 2014 e Allegato DEF 2014)                                                                INTERVENTO
                                                                                                                                                                  REALIZZAZIONE
                                                                                                                                                                                   (DEF2014)
                                                                                                                                                                                   mln €
                                                                                     1. LAVENO – LUINO                                                             Oltre 2025      1.270
                                                                                     Raddoppio della linea in fase di progettazione preliminare
                                                                                     2. COMO/CHIASSO – SEREGNO                                                     Oltre 2025      1.412
                                                                                     Quadruplicamento linea in fase di progettazione preliminare                                   fonte MIT

                                                                                     3. SEREGNO – BERGAMO
                                                                                     Raddoppio della linea Seregno‐Lesmo e nuova Lesmo –Osio in fase di            Oltre 2025      1.000
                                                                                     progettazione definitiva

                                1                                                    4. PAVIA – MILANO ROGOREDO                                                     Oltre 2020
                                                                                     Quadruplicamento linea in fase di progettazione preliminare                                    900
                                                                                                                                                                  (intero prog.)

                                                 2       3                           5. TORTONA – VOGHERA
                                    6                                                Quadruplicamento linea . Progettazione definitiva completata. Non             Oltre 2020       600
                                             8                                       finanziata
                                                                                     6. VIGNALE – OLEGGIO – ARONA
                            7                                                        raddoppio linea. Da avviare prog. def. dopo approvazione CIPE                 Oltre 2020       535

  9                                               4
                                                                                     7. NODO DI NOVARA                                                                2020          583
                                                                                     Riassetto nodo. Conclusa progettazione preliminare

                                         5                                           8. GALLARATE – RHO                                                              [1] 2018
                                                                                     Potenziamento tratta in fase di progettazione definitiva. Divisa in 2                          728
                                                                                                                                                                  [2] oltre 2025
                                                                                     lotti Rho‐Parabiago [1] e Parabiago‐Gallarate [2]
                                                                                     9. NUOVA LINEA TORINO–LIONE                                                  [3] oltre 2020
                                                                                     In fase di realizzazione in 2 fasi: 1 fase (galleria di base) [3] e 2 fase                    9.000
                                             12                                      (completamento) [4]
                                                                                                                                                                  [4] oltre 2025

                                                                                     10. NODO DI GENOVA
                                    10                                               Quadruplicamento Voltri – Sampierdarena e sestuplicamento Principe ‐             2017          642
                                                                                     Brignole in realizzazione

                      11                     Infrastruttura di nuova realizzazione   11. GENOVA – VENTIMIGLIA                                                        [5] 2015      1.540
                                                                                     Raddoppio in realizzazione S.Lorenzo al Mare ‐ Andora [5] e in               [6] oltre 2025   (parte in
                                                                                                                                                                                    prog.)
                                                                                     progettazione Andora ‐ Fin. Ligure [6]
                                                                                     12. III VALICO DEI GIOVI                                                      Dopo 2019       6.200
                                                                                     In fase di realizzazione i lavori del primo lotto

        Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
53

1. L’indagine presso i nodi multimodali piemontesi: metodo e attività
2. Introduzione: il trasporto merci attraverso i valichi alpini
3. I nodi multimodali piemontesi: principali caratteristiche
4. La rete ferroviaria del nord‐ovest: principali caratteristiche
5. I principali colli di bottiglia per lo sviluppo del trasporto intermodale
6. Le strategie di RFI
7. Considerazioni finali
8. Ipotesi di governance
9. 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
10.Prossimi passi
      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
54

 Considerazioni finali: elementi esogeni ai nodi piemontesi (I/II)
 Strategie di RFI per il traffico merci
 •     Progressiva concentrazione del traffico su un numero limitato di piattaforme intermodali e
       specializzazione delle linee per flussi di traffico
         –      I principali nodi piemontesi sono su queste direttrici
 •     Entro 2020: potenziamento dei corridoi merci internazionali e dei principali terminal
       portuali e terrestri omogeneizzando ed innalzando le prestazioni dell’infrastruttura per
       adeguarle agli standard richiesti dal mercato

 Opportunità legate allo sviluppo e alla redistribuzione dei traffici marittimi
 •     Piattaforma Maersk da 750.000 TEU/anno = 3Mln t (40% ferro)
 •     I nodi intermodali piemontesi potrebbero essere utilizzati come hub di rilancio verso EU
         –     Sono molto vicini (140‐170km), ma se godessero di semplificazioni delle procedure burocratiche ?
         –     Offrire servizi a valore aggiunto a sostegno dei porti può servire ad attrarre i traffici dei porti del nord?

 Politiche dei trasporti
 •     L’Italia incentiva più il trasporto stradale di quello ferroviario
         –     Nel 2010: almeno 400 Mln € (fondi autotrasporto)* + circa 100 Mln (stima rimborso accise) per il trasporto
               stradale contro 10 Mln per quello ferroviario (6 AFA TO‐Aiton, 2+2 per il Friuli)**
         –     In Svizzera nel 2010 gli incentivi per il trasporto combinato valevano più di 150 Mln €**
*Fonte: Decreto interministeriale           **Fonte: MIT, Studi preparatori alla revisione del PNL, 2011

              Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
55

Considerazioni finali: elementi esogeni ai nodi piemontesi (II/II)
Competitività del ferro
•   Necessario ridurre il costo del treno/km sulla rete
     –   Ad es. oggi 20‐26 €/treno‐km sulle linee alpine contro 15€/treno‐km in Svizzera
•   Il costo delle manovre nei nodi può incidere significativamente
     –   Ad es. oggi da 4‐500€/treno fino a circa 850€/treno

Considerazioni finali: elementi relativi ai nodi piemontesi
•   I nodi (e i servizi offerti) non sono noti nel territorio di riferimento (es. CIM, SITO ma anche BO)
     –   E’ necessaria maggiore promozione verso le aziende manifatturiere
•   Difficoltà a trovare credito per interventi medi (10‐100 Mln €)
     –   SPV può essere una soluzione
•   Le dotazioni infrastrutturali interne dei nodi oggi non sembrano rappresentare una criticità
     –   La lunghezza dei binari nei terminal rappresenta una criticità in pochi casi (a causa dei moduli limitati anche
         sulle linee), ma in futuro l’adeguamento agli standard EU (750m) si renderà necessario anche nei nodi. Oggi
         però per gli operatori (e per i clienti) l’aspetto più importante è l’affidabilità (es. rispetto contratti, puntualità)
         che spesso non dipende dai nodi
•   La mancanza di una piattaforma comune ICT non è percepita come una criticità
     –   E’ necessaria la valutazione accurata dei benefici e la loro comunicazione agli operatori
•   Mancanza di conoscenza sul traffico gomma (es. OD, riempimenti mezzi, driver di domanda)
         Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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1. L’indagine presso i nodi multimodali piemontesi: metodo e attività
2. Introduzione: il trasporto merci attraverso i valichi alpini
3. I nodi multimodali piemontesi: principali caratteristiche
4. La rete ferroviaria del nord‐ovest: principali caratteristiche
5. I principali colli di bottiglia per lo sviluppo del trasporto intermodale
6. Le strategie di RFI
7. Considerazioni finali
8. Ipotesi di governance
9. 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
10.Prossimi passi
      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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Risposta degli operatori a governance congiunta
Alcuni operatori condividono 2 obiettivi che una governance congiunta si dovrebbe porre:
1.   Sviluppare una piattaforma di scambio di informazioni tra gli operatori, evitando così i conflitti (CIM, MGDV‐
     Novatrans, Ambrogio)
2.   Migliorare la rete infrastrutturale, aumentando per esempio la possibilità di investimento degli operatori privati
     e trovando gli strumenti adatti per finanziare gli investimenti (CIM, MGDV‐Novatrans, RTE, Bcube), ed in
     particolare per una fascia di interventi infrastruttrali intermedia (15‐100 Mln €) per i quali è molto difficile
     reperire finanziamenti

Sono emerse anche alcune idee puntuali:
•    CIM si è in passato attivata per l’istituzione di due organismi congiunti pubblico‐privato che si
     prefiggevano molti degli obiettivi riproposti dagli operatori intervistati:
       –   la Cabina di Regia (MTO e Regioni del NO)
       –   il cluster intermodale Ovest‐Milano (operatori terminalisti dell’area + Rivalta),
•    Ambrogio ha posto l’accento sul fatto che la governance dovrebbe essere «snella»
•    Bcube suggerisce la creazione di un treno shuttle da/per Genova compartecipato da diversi
     operatori e condiviso da tutte le aziende concorrenti.

Criticità:
Si evidenzia il contrasto tra il favore verso la piattaforma di scambio informazioni e la riservatezza con
cui gli operatori preferiscono trattare i traffici

           Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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Governance: interventi e azioni possibili
                                                                                                                       Intervento non attuabile
1_Intervento di media dimensione (400‐500 Mln €) Es. Nodo di Novara                                                          data l’attuale
                                                                                                                       congiuntura economica
•   Partenariato pubblico‐privato per finanziare grandi investimenti infrastrutturali
      ― Vantaggi
         •       Effetto diretto e quantificabile sull’aumento del traffico ferroviario (es. per riduzione tempi e costi di trasporto)
      ― Svantaggi
         •       Nella congiuntura attuale è difficile ipotizzare un contributo pubblico, che nei PPP migliora la bancabilità dell’investimento
         •       Le grandi imprese private del settore e le banche sono già molto esposte
         •       Anche i progetti di grandi opere autostradali hanno avuto difficoltà a trovare gli strumenti finanziari adatti e quindi hanno
                 subito ritardi o sono addirittura ferme (es. Brebemi, Pedemontana Piemontese)

2_Intervento di piccole dimensioni (10 Mln €) Es. Raddoppio C.I.M.
•   Project financing per il finanziamento di opere interne ai nodi
      ― Vantaggi
             •     Maggiore fattibilità economica allo stato attuale
             •     Esistenza di un framework/metodologia per operazioni simili
      ― Svantaggi
             •      Maggiori difficoltà nello stimare l’aumento dei traffici degli operatori insediati (es. per aumento capacità)

3_Azione congiunta per la promozione delle attività logistiche del Nord‐Ovest
•    Attività di promozione e marketing territoriale da affidare ad un ente esistente o da istituire
      ― Vantaggi
             •     Ridotto impegno finanziario richiesto agli operatori
             •     Struttura snella con obiettivi molto circoscritti
      ― Svantaggi
             •     Scarsa collaborazione tra gli operatori

         Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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2_Project financing per il finanziamento di opere interne ai nodi

Dati gli svantaggi connessi ad una soluzione di PPP per finanziare grandi investimenti
infrastrutturali elencati in precedenza, si ritiene più percorribile una soluzione finalizzata al
finanziamento di opere interne ai nodi

PF partecipato da C.I.M. e dagli operatori insediati*
•    Viene creata una SPV (società veicolo) che finanzi la realizzazione delle opere
•    La SPV è finanziata con capitale proprio conferito dai soci e con prestiti bancari
     Nella prassi, il rapporto Debiti/Equity si configura intorno a 70/30‐80/20
         ― C.I.M. partecipa alla società veicolo (es. 50%), apportando asset (terreni e cespiti)
         ― Gli operatori insediati (es. MTO) partecipano apportando equity in denaro
•    Per rimborsare il debito contratto dalla società veicolo, C.I.M. si impegna a versare un canone annuale, garantito
     da polizze fidejussiorie
         ― In esperimenti simili, per un investimento iniziale di 10 Mln si è reso necessario un canone di circa
           1 Mln € (senza plusvalenze da vendita di cespiti)
•    La proposta, qualora di interesse, si potrebbe estendere anche ad altri nodi/cluster

Attuazione
1.    Analisi costi‐benefici per dare una scala di priorità agli interventi (es. raddoppio CIM)
         •    Es. indagine tra gli operatori insediati per sondare il loro interesse e stimare la domanda potenziale di traffico
2.    Redazione del piano economico‐finanziario
3.    Proposta agli operatori insediati e rimodulazione del piano

*Si rimanda all’allegato 5 per le tipologie di operatori da coinvolgere nella società veicolo

             Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
60

3_Azione di promozione delle attività logistiche del Nord-Ovest

• Rappresenta la soluzione più percorribile per rapporto costi‐benefici

• L’attività sarebbe affidata ad un ente esistente o da istituire
• L’ente rappresenta le aziende partecipanti andando in prima persona a instaurare i primi
  contatti con nuovi clienti interessati (aziende manifatturiere e altri operatori)
   •   Non avrebbe autonomia decisionale riguardo alle offerte commerciali
• Società molto snella con un obiettivo circoscritto
   •   personale dedicato molto ridotto, specializzato in marketing e pubbliche relazioni
   •   il presidente/amministratore potrebbe essere una figura con grande esperienza nel settore

• Gli operatori interessati pagano una fee annuale in base al livello decisionale che
  vogliono avere all’interno della società
• Obiettivi chiari, monitorabili e monitorati. In caso di non raggiungimento degli obiettivi
  gli operatori non pagano la fee e l’ente viene chiuso

• Si può ipotizzare di sviluppare una piattaforma di scambio informazioni sul sito dell’ente,
  visibile solo ai partecipanti
   •   Es. dati sulla disponibilità di spazi treno e di servizi di rete

       Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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1. L’indagine presso i nodi multimodali piemontesi: metodo e attività
2. Introduzione: il trasporto merci attraverso i valichi alpini
3. I nodi multimodali piemontesi: principali caratteristiche
4. La rete ferroviaria del nord‐ovest: principali caratteristiche
5. I principali colli di bottiglia per lo sviluppo del trasporto intermodale
6. Le strategie di RFI
7. Considerazioni finali
8. Ipotesi di governance
9. 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
10.Prossimi passi
      Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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 5 proposte di azione per il Nord‐Ovest
1. Attività di promozione tecnico‐politica finalizzata alla redazione delle Linee guida e
    del Piano della Logistica del Nord‐Ovest (es. Regioni + Autorità Portuali +              rappr. regionali di Confindustria)

2. Istituzione di tavoli tematici di formazione e confronto per gli operatori privati per favorire
   la loro competitività, fare incontrare le diverse esigenze e attivare la cooperazione (anche al
   fine di
    essere più «forti» nel proporre soluzioni ad es. a Stato, RFI, Dogane). Alcuni temi:
     ― strumenti di finanziamento (partnership pubblico‐private, project financing, fondi europei)
     ― best practice internazionali (es. organizzazione, procedure, uso ICT, cooperazione tra attori)
     ― strumenti per la semplificazione delle procedure doganali (es. AEO – Authorized Economic Operator)

3. Attività di promozione e marketing territoriale (del Nord‐Ovest) da affidare ad un ente
    esistente o da istituire
     ― ente snello, con obiettivi misurabili
     ― attività autofinanziata dagli operatori che richiedono il servizio

4. Studio ed elaborazione di una proposta per la crescita del trasporto intermodale sulla rete
    del Nord‐Ovest (es. incentivi per nuovi servizi o favorire le relazioni tra nodi e porti liguri   ‐ in collaborazione con
   Autorità Portuale di Genova ‐)

5. Elaborazione di un metodo e di un sistema di monitoraggio/analisi del trasporto stradale
    merci nel Nord‐Ovest            (es. origini e destinazioni merci, tipologie merci e carico per mezzo, driver di domanda)

         Indagine presso i nodi multimodali piemontesi
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