Cambiamenti demografiCi nelle alpi: strategie di adattamento per la programmazione e lo sviluppo regionale - result booKlet
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Cambiamenti demografici nelle AlpI: strategie di adattamento per la programmazione e lo sviluppo regionale RESULT BOO K LET
1 Il progetto Evolvere con le esigenze dei cittadini I bisogni della popolazione – degli anziani, dei giovani, dei turisti, degli immigrati e degli autoctoni – : DEMOCHANGE affronta i bisogni della po- polazione nelle aree alpine, esigenze che stanno cambiando in funzione dei cambiamenti demografici. Attraverso il coinvolgimento dei portatori di interesse individuati presso le autorità locali, i politici, le aziende e le istituzioni sociali, il progetto è orientato a generare un processo di governance per lo sviluppo di strate- gie di adattamento ai problemi locali più rilevanti. Il progetto si fonda sullo sviluppo regionale sostenibile. DEMOCHANGE ha lo slancio necessario per affrontare il fenomeno del cambiamento demografico in relazione alla pianificazione territoriale e locale. Attraverso l’uso di processi di controllo, DEMOCHANGE ha l’obiettivo di indicare come si può reagire ai cambiamenti demografici utilizzandoli in modo positivo. Il nostro futuro inizia ora Questa pubblicazione illustra il funzionamento del progetto DEMOCHAN- GE e offre al lettore un approfondimento circa le sfide che le variazioni demografiche comportano. Le strategie esemplificative sono un utile punto di partenza per il dibattito e il raffronto con molte altre regioni alpine interessate dal cambiamento demografico, oltre che un utile strumento per suscitare interesse e con- sapevolezza in merito a questo argomento. Il cambiamento Demografico è particolarmente evidente nelle aree rurali europee dove sono carenti i servizi, l’occupazione e l’intrattenimento per i giovani.
Struttura del progetto 2 Approccio e flusso di lavoro In ogni paese partecipante sono state selezionate alcune regioni modello per l’elaborazione di strategie regionali concrete e di misure di implemen- tazione. Nelle dieci regioni selezionate il lavoro è iniziato da un modulo di analisi, che comprende l’esame dei dati demografici di base della regione pag. 3+4+5 interessata e analisi approfondite di questioni di particolare rilevanza per la regione modello, ad esempio demografia e turismo. I primi risultati delle analisi di base sono stati presentati nelle regioni par- tecipanti e discusse con gli attori regionali. Sono state così individuate pag. 9+10 specifiche sfide regionali, che hanno poi portato alla discussione sulla definizione di misure speciali. Il passaggio successivo è stata la creazione di un gruppo direttivo regiona- le e di gruppi focus di sostegno con stakeholder regionali, amministratori e decisori. È stata condotta un’analisi SWOT in collaborazione con le istitu- pag. 6+7+8 zioni partner di scienze applicate, definendo così obietti-vi e misure ad hoc. Durante l’implementazione di queste azioni pilota, si è operato con l’in- pag. 14 e seg. tento di imparare dai risultati della regione modello e individuare problemi e priorità comuni regionali e transnazionali. Questo esercizio ha portato all’elaborazione di potenziali roadmap e strategie utilizzabili per la piani- pag. 11+12+13 ficazione e lo sviluppo regionale di altre regioni alpine. Eventi pubblici come conferenze e dialoghi con esperti hanno inoltre fatto parte della strategia del progetto per sensibilizzare il pubblico sul cambia- mento demografico e avviare un processo di scambio reciproco. Questo processo coinvolge esperti regionali e transnazionali in materia di piani- ficazione territoriale e sviluppo regionale. Il progetto si concluderà con la creazione di una rete transnazionale di esperti DEMOCHANGE. pag. 25 Overview on project phases Transfer Development of STRUMENTI DI COMUNICAZIONE: Action adaptation strategies for Concorso fotografico DEMOCHANGE Design and implementation of pilot measures spatial planning and regional Notizie ed eventi – aggiornamenti Participation regolari sul sito Web del progetto development in regional Development of stakeholder guidelines and tools for workshops Stampa regionale mirata Analysis participatory processes in per le azioni pilota model regions Scientific analysis of demographic Comunicati stampa nazionali e change and its impacts in model internazionali per gli eventi del progetto regions Sensibilizzazione del pubblico Regional and transnational project 2009-09/2010 2010-2012 2011-2012 2011-2012 publications
3 Analisi del cambiamento demografico • Barbara Černič Mali La popolazione cambia, i servizi si trasformano: analisi • Naja Marot dei dati demografici nelle regioni alpine selezionate UIRS - Istituto per la pianificazione urbanistica Per comprendere più a fondo il fenomeno del cambiamento demografico e della Repubblica Slovena progettare azioni pilota corrispondenti nelle regioni modello, è stata condot- ta un’analisi approfondita dei cambiamenti demografici. Sono stati innan- zitutto esaminati i dati numerici sugli andamenti demografici e le tendenze di sviluppo territoriale (economia, alloggio, ecc.) degli ultimi 20-30 anni, approfondendo l’analisi di alcuni aspetti specifici. Successivamente, sono stati organizzati appositi workshop per focus group nelle rispettive regioni. A questi gruppi, composti da attori regionali, è stato chiesto di commenta- re e discutere la situazione demografica della regione di appartenenza. I ricercatori coinvolti hanno quindi individuato analogie, dati specifici e fattori che incidono sullo sviluppo demografico. I risultati (dati, tabelle e grafici) sono stati pubblicati in una relazione riepilogativa e in brevi report regionali e sono inoltre disponibili sul sito Web del progetto. Le lezioni apprese dalle regioni selezionate Le regioni partecipanti hanno dimensioni diverse: la più ampia il Pongau- Pinzgau-Lungau con 5.420 km2 (Austria) e la più piccola è la Seetal in Svizzera, di soli 108 km2. La dimensione media è 1.511 km2. Esiste una disparità analoga in termini di numero di abitanti: l’area più popolosa è l’Allgäu, con 467.969 abitanti (Germania) e la meno popolosa è la Langa Astigiana in Italia:7.177 abitanti. Come spesso avviene nelle regioni al- pine, la densità di popolazione è bassa e in 4 su 10 regioni è addirittura inferiore a 40 abitanti/km2. In termini di utilizzo del territorio, c’è una gran- de differenza tra le regioni con vasti terreni agricoli (40% e oltre dell’intero territorio) e quelle in cui solo il 10% del suolo è destinato all’agricoltura Le regioni selezionate non sono necessariamente delimitate da confini am- ministrativi e, come nel caso della Slovenia, sono state talvolta definite solo ai fini del progetto. Anche i sistemi di pianificazione territoriale differiscono molto: in Svizzera e Germania sono stati introdotti sistemi di pianificazione regionale, mentre in Italia esistono diverse forme amministrative, come le regioni autonome. La maggior parte delle regioni ha adottato un documen- to generale che definisce obiettivi di pianificazione generali, come il pro- gramma di pianificazione territoriale dello stato della Baviera in Germania. Sebbene sia stato difficile generalizzare l’andamento demografico in re- gioni di dimensioni così eterogenee, esistono molte analogie tra di esse. In generale, la popolazione è rimasta stabile dalla metà degli anni ’90 ad oggi nelle regioni dell’Allgäu e di Garmisch-Partenkirchen; è aumentata ad Aosta, nel Sud Tirolo, nel Canton Nidvaldo e nella Seetal, mentre si è ridotta nell’Alta Carniola, nella Langa Astigiana e nelle colline di Škofja Loka. Il tasso di fertilità corrispondente, analogamente alla tendenza eu- ropea, è calato significativamente, raggiungendo una media di 1,4. Tutta- via, l’aspettativa di vita è aumentata. Nella maggior parte delle regioni, la struttura dei gruppi di età è cam- biata drasticamente. Con il declino della popolazione più giovane dalla
metà degli anni ’90 ad oggi , il gruppo di età compresa tra 0 e 14 anni oggi si è ridotto fino al 30% nelle regioni di Salisburgo, Alta Carniola e 4 colline di Škofja Loka. Aosta, dove la popolazione più giovane è aumen- tata dell’11%, rappresenta l’eccezione. La maggior parte delle regioni partecipanti evidenzia un aumento della popolazione di età superiore ai 65 anni. Per quanto riguarda il futuro, quattro regioni prevedono un aumento della popolazione, mentre tre ne prevedono la riduzione. Altre tre aree si aspetta- Figura 1 Cambiamenti nella struttura di età in un periodo di 15 anni, ad esempio dal 1993 adl-2008 (le regioni hanno presentato i dati per periodi diversi, ad esempio 1993- 2008, 1995-2009...) no una situazione stabile o cambiamenti di entità molto ridotta. Un eventuale incremento della popolazione sarà principalmente dovuto ad un aumento della popolazione immigrata ed al suo tasso di fertilità, comparabilmente più elevato diquello della popolazione locale. In termini di dimensione delle unità familiari, le regioni esaminate mostra- no tendenze simili, ossia un aumento dei nuclei più piccoli e conseguen- temente un maggior numero di unità familiari totali. Questi andamenti sono dovuti a cambiamenti nella composizione delle famiglie, ad esem- pio un maggior numero di single, matrimoni contratti ad età superiori e una maggiore aspettativa di vita. Come mostra la Figura 2, gli abitanti delle regioni alpine si occupano di attività economiche simili (turismo, produzione di attrezzature sciistiche, piccole aziende, ecc.). Il turismo è stato citato come attività economica praticata in 8 su 10 regioni, tuttavia la sua rilevanza varia. Figura 2 SI-Šk.Loka H. Percentuale di persone occupate nei tre settori più SI-Upp.Gor. importanti IT-Naz-Sciaves/Rio… IT-Langa Ast. IT-Aosta V. AUT-Salzbg. D-Allgäu D-GAP 0 20 40 60 80 100 Share in %
Sono stati approfonditi aspetti relativi a economia, alloggio e fornitura di 5 servizi nel corso di discussioni apposite e sono stati evidenziati i punti seguenti: Le variazioni nella struttura demografica sono causate anche dal feno- meno dei lavoratori immigrati, che rappresentano una parte importante della forza lavoro, e dalla presenza di pensionati benestanti; questi fat- tori incidono anche sui rapporti tra popolazione locale e nuovi arrivati. Problemi di mobilità che derivano dall’eliminazione di servizi di traspor- to pubblico, dall’insufficienza della rete ferroviaria, da una rete dei tra- sporti pensata per gli automobilisti e non per una varietà di utenti, e dal mancato rinnovo delle patenti di guida per gli anziani. Chiusura dei servizi nelle aree remote. Mancanza di scelte alternative di alloggio per i gruppi svantaggiati come gli anziani e le giovani famiglie. Prodotti e i servizi esistenti in ambito di assistenza sanitaria che non soddisfano l’effettiva domanda. Discrepanza tra condizioni/qualifiche di lavoro offerte e i posti di lavoro desiderati. Difficoltà a trovare successori adeguati nelle attività agricole a causa del generale disinteresse dei giovani verso questo settore.
L’analisi SWOT nelle regioni 6 Un esercizio complesso ma proficuo Come funziona l’analisi SWOT? • Thomas Bausch • Susanne Forster L’analisi SWOT è un metodo di pianificazione strategico che nasce dall’e- • Alexander Veser conomia classica. Identifica gli obiettivi specifici di un progetto (o di un’a- Università di Scienze zienda) sulla base dell’analisi incrociata di fattori interni ed esterni legati Applicate di Monaco, Facoltà di Turismo all’oggetto della pianificazione. SWOT sta per Strengths (punti di forza) – Weaknesses (debolezze) – Opportunities (opportunità) – Threats (minacce). L’analisi interna valuta princi- palmente i punti di forza e di debolezza di External analysis un marchio o di un prodotto o, in questo caso, di una determinata regione. Il secon- do passaggio consiste nell’identificazione Opportunities Threats dei fattori esterni: potenziali opportunità e minacce che potrebbero incidere su una Strengths Internal particolare regione e sul suo sviluppo, ad analysis Strategies: esempio la carenza di lavoratori qualificati objectives & measures Weakness causata da una riduzione della popolazio- es ne regionale. L’insieme dei fattori interni ed esterni crea una matrice strutturata che consente ai decisori regionali di elaborare una strategia per la futura crescita della regione. Figura 1 Matrice SWOT Lo strumento SWOT basato sul Web – un risultato sostenibile del progetto I partner del progetto DEMOCHANGE appartenenti a università e isti- tuzioni di scienze applicate hanno supportato gli stakeholder regionali nel valutare le giuste componenti di un’analisi in situ. Per semplificare e strutturare la procedura per altre regioni, il progetto ha sviluppato una soluzione basata sul Web. Questo strumento SWOT consente a ogni regione, distretto o istituzione di implementare la propria analisi SWOT individuale. I risultati possono essere salvati, estratti ed utilizzati per un ulteriore sviluppo di strategie. Tendenze demografiche e progressione Poiché non è stato possibile condurre un’analisi generale, DEMO- CHANGE si è concentrato sugli aspetti demografici. Questo approccio innovativo si basa su uno strumento che contiene tendenze già formu- late e la loro progressione. Per quanto riguarda l’analisi esterna, gli utenti possono scegliere quale dimensione demografica o fattore ester- no relativo allo sviluppo demografico si applica a una regione specifica. Alcuni esempi di domande pertinenti possono essere i seguenti: in che modo si evolverà la dimensione media delle unità familiari? Il numero di bambini e giovani nella regione sta diminuendo, crescendo o è stabile? In che modo questo inciderà sulla regione a medio o lungo termine o la tendenza è costante?
Opportunità o minaccia? 7 Le decisioni vengono prese da stakeholder, decisori e politici locali. Dopo aver immesso i punti di forza e debolezza identificati e l’analisi esterna in base alle dimensioni demografiche, i fattori interni ed esterni vengono combinati in modo automatico. In questa fase viene richiesto agli utenti di decidere, per la propria regione, se la combinazione di uno specifico punto di forza o debolezza con uno dei fattori esterni genera un’opportunità o una minaccia o se non causa alcun impatto rilevante per lo sviluppo della regione (vedere la Figura 3). Successivamente, il gruppo di lavoro regionale può creare strategie per le combinazioni più significative. Questo consente la formulazione di obiettivi e misure correlati ai risultati dell’analisi. Figura 2 Screenshot dello strumento SWOT DEMOCHANGE (analisi esterna) Figura 3 La combinazione di un fattore interno con un fattore esterno specific può creare un’opportunità o generare Weakness una minaccia Opportunity External factor Threat Strength
8 Figura 4 Screenshot della SWOT di Al sito www.demochange.org, si trova il link per la SWOT-tool. DEMOCHANGE (matrice di risultato con obiettivi e misure)
9 Conoscenza degli stakeholder locali Un approccio partecipativo per affrontare il cambiamento demografico • Emanuel Müller Il coinvolgimento degli stakeholder locali per • Rike Stotten • Bea Durrer l’implementazione del progetto nelle regioni modello Università di Scienze Il progetto DEMOCHANGE richiede partecipazione per avere successo e l’U- Applicate e Arti di Lucerna niversità di Scienze Applicate e Arti di Lucerna, Facoltà di Lavoro Sociale e Interfacciamento – Istituto per la Ricerca e gli Studi Politici si è occupata di guidare e sostenere i partner del progetto nella realizzazione di un approccio partecipativo nelle regioni modello. In tutte le regioni modello sono stati creati gruppi direttivi (steering group) comprendenti cittadini, esperti e politici per creare una base di conoscenze più ampia possibile. La procedura è stata definita dai partner del progetto svizzero nel Public Participation Manual (Ma- nuale di partecipazione pubblica) (Scarica il Public Participation Manual) ed è stata presentata in un workshop interattivo con rappresentanti di tutti i partner del progetto DEMOCHANGE. I punti principali sono presentati di seguito. Public Participation Manual Emanuel Müller Rike Stotten In cooperation with: Bea Durrer Eggerschwiler Ragioni dell’approccio partecipativo Heidrun Wankiewicz Il progetto Demochange, accogliendo la “richiesta di partecipazione”, ha June 2011 prestato particolare attenzione a una questione molto dibattuta negli ultimi venti anni. Si è spesso parlato di una “rivoluzione partecipativa” del nuovo millennio, intesa come il coinvolgimento di un più ampio spettro di persone interessate per utilizzare potenziale endogeno e conoscenza locale. Dagli anni ’90, la partecipazione ha assunto ulteriore rilevanza nel contesto della sostenibilità, tra le altre cose come mezzo per avviare processi di apprendi- mento o definire gli obiettivi relativi a questioni sociali o politiche complesse. Foto: Rebekka Tanner. Copyright: Università di Scienza Applicate e Arti di Lucerna Come si crea un gruppo direttivo per integrare le conoscenze locali? In qualsiasi regione, occorre partire innanzitutto da un’analisi sistematica della situazione. Vengono dunque raccolte informazioni tipiche quali dati, fatti, materiali e consulenze che aiutino a scegliere metodi e strumenti adatti. Occorre inoltre prendere in esame risorse e stakeholder esistenti. Poiché molti stakeholder locali sono già al limite delle loro capacità in ter- mini di carico di lavoro, occorre trovare le giuste sinergie con conoscenze ed esperienze esistenti, interessi e progetti completi o in corso. Tutte que-
ste risorse già esistenti devono essere prese in considerazione per il lavoro a Domande importanti 10 livello locale. Qual è il problema che il gruppo direttivo intende risolvere? Con chi dovreste discutere il problema in prima istanza? Per dare vita a un gruppo direttivo, Come potete ottenere la loro assistenza? occorre definire uno stakeholder lo- Organizzazione di un incontro cale principale, in modo da garantire Quali sono il giorno,l’orario e il luogo migliori per tenere un incontro il radicamento a livello regionale. Un del gruppo direttivo? contratto orale o scritto con lo sta- Chi è responsabile del luogo d’incontro proposto? Qual è la persona più adatta ad assumere il ruolo di presidente keholder principale può essere uno dell’incontro? strumento utile per chiarire e fissare Ha il rispetto delle persone che probabilmente parteciperanno all’incontro? i punti essenziali della cooperazione Chi dovrebbe chiedere a questa persona di assumere il ruolo di al progetto. Per procedere, occorre presidente? Cosa sperate di ottenere tenendo un incontro? eseguire un’analisi dettagliata degli Occorre un ordine del giorno per l’incontro? stakeholder in collaborazione con lo Quali sono gli obiettivi dell’incontro? stakeholder principale, in modo da Formazione di un gruppo scegliere adeguatamente i membri del Il gruppo ha bisogno di un comitato? gruppo direttivo che supervisionerà il Come si decide il numero corretto di membri di un comitato? progetto a livello locale. Il capofila del Incontri progetto deve prendere in conside- Quali sono le tre ragioni più importanti per l’organizzazione di incontri? Quando le persone sono troppo nervose per parlare all’interno di razione alcune questioni fondamen- un ampio gruppo, può essere una buona idea dividere diverse parti tali in occasione del primo incontro dell’incontro in gruppi di discussione più piccoli? direttivo (vedere Figura 1). Poiché il Quali altri metodi possono essere utili per stimolare le persone a partecipare a un incontro? gruppo direttivo comprende persone Ordine del giorno e verbale provenienti da background diversi, la Quanto dev’essere dettagliato l’ordine del giorno dell’incontro? comunicazione può diventare molto Quanto dev’essere dettagliato il verbale dell’incontro? difficile: ecco perché occorre defini- Entro quanto tempo dev’essere distribuito ai partecipanti? re e utilizzare un linguaggio comune compreso da tutti i partecipanti. Esperienza e lezioni apprese L’approccio partecipativo in pratica – L’approccio partecipativo vuole sen- l’esempio del Canton Nidvaldo 1. Primo contatto con lo stakeholder principale (settembre 2009) sibilizzare il pubblico generale e gli 2. 1° incontro del gruppo direttivo, 17 marzo 2010 stakeholer locali. Il lavoro svolto nella 3. Focus group maggio – giugno 2010 regione modello del Canton Nidvaldo 4. 2° incontro del gruppo direttivo, 28 giugno 2010 ha evidenziato la necessità di tempo Elaborazione dei focus group 5. Elaborazione di idee per le azioni pilota, per abituare, motivare e attivare le ottobre 2010 – giugno 2011 persone in relazione al cambiamento 6. Conferenza pubblica 15 settembre 2011 demografico. Per questo motivo, il ra- Presentazione delle idee per le azioni pilota al pubblico 7. Implementazione delle azioni pilota da parte dei gruppi di lavoro dicamento sostenibile a livello politico da ottobre 2011 regionale è fondamentale. Foto: Rebekka Tanner. Copyright: Università di Scienze Applicate e Arti di Lucerna
11 Strategie per affrontare il cambiamento demografico nell’area alpina Roadmap per la pianificazione territoriale e lo sviluppo regionale • Emanuel Valentin Le roadmap sono usate per lo sviluppo di strategie e la pianificazione • Hans Karl Wytrzens • Oswin Maurer di politiche a lungo termine. Sono basate su analisi dettagliate e com- prendono l’elaborazione di linee guida accompagnate da misure a breve, Libera Università medio e lungo termine per raggiungere obiettivi predefiniti. Le roadmap di Bolzano concrete mostrano in che modo la pianificazione territoriale e lo sviluppo regionale possono reagire strategicamente al cambiamento demografico. Obiettivo delle roadmap di DEMOCHANGE Le roadmap, come strumento per la previsione del futuro, mostrano come le sfide poste dal cambiamento demografico possono essere affrontate a livello regionale. Sono adatte come linee guida regionali e consentono a diverse aree di: identificare la propria posizione di partenza rispetto al cambiamento demografico definire obiettivi e priorità per affrontare il cambiamento demografico nel contesto della pianificazione territoriale e dello sviluppo regionale trovare i modi (misure e serie di misure) per reagire adeguatamente al cambiamento demografico tramite la pianificazione territoriale e lo Figura 1 Struttura del processo sviluppo regionale di sviluppo delle roadmap Sviluppo di una strategia Definizione dello status quo demografico di una regione Le roadmap aiutano l’utente a trovare il proprio percorso in base all’identifi- cazione del punto di partenza. Descrivono quindi i passaggi necessari per individuare una data situazione demografica. Inoltre, consentono di compiere raffronti tra diverse aree alpine. Una complessa tipologia delle regioni alpine Tipologia di regioni Aree urbane: spazi con influenza urbana, dominati da città di medie dimensioni o aree suburbane e ampie valli densamente popolate. Densità di popolazione piuttosto elevata. Maggiore percentuale di persone in età lavorativa (15-65 anni), percen- tuale di residenti anziani (oltre 65 anni) decisamente sotto la media. Crescita media della popolazione dovuta a una leggera crescita naturale e all’immigrazione. Città dinamica e rurale: unità NUTS 3 più vaste con una popolazione totale piuttosto alta, ma normalmente un solo grande centro abitato circondato da aree rurali poco popolate. Significativa crescita della popolazione causata da forte immigrazione e una crescita naturale delle popolazione positiva. Aree di invecchiamento: regioni con densità di popolazione media, normalmente lontane dalle principali aree metropoli- tane o situate nelle aree di transizione verso la regione montana. Significativo invecchiamento della popolazione dovuto a una marcata crescita naturale negativa della popolazione, con una bassa percentuale di persone di età inferiore a 15 anni e compresa tra 15 e i 65 anni, elevata immigrazione di persone più anziane, leggero aumento generale della popolazione. Il bilancio migratorio e le percentuali di gruppi di età dimostrano gli effetti di una fuga di cervelli. Aree rurali senza fenomeni di emigrazione: regioni NUTS 3 scarsamente popolate di dimensione più piccola (chiaramente al di sotto della media); la leggera crescita naturale negativa della popolazione e la bassa (talvolta negativa) immigrazione generano una stagnazione della popolazione o declino e parziale emigrazione. Aree rurali in crescita: popolazione generale elevata in regioni ampie ma meno densamente popolate, con un percentuale con- sistente di under 15 e una crescita naturale significativamente positiva, oltre a immigrazione e sviluppo della popolazione totale.
12 consente di classificare le singole regioni in base ad analisi cluster. Tale classi- Figura 2 ficazione è definita da indicatori come densità della popolazione, sviluppo del- Tipi demografici di Regioni Alpine secondo il livello la popolazione, migrazione netta e percentuale di diversi gruppi di età. Sono NUTS-3-level stati identificati i tipi principali di regioni alpine (Figura 2 e box informativo): Definizione di obiettivi e priorità Per pianificare un percorso efficace, occorre definire obiettivi chiari e ine- quivocabili. A tal fine, può essere utile una disamina dei documenti di piani- ficazione esistenti. Un’analisi sistematica dei documenti europei, nazionali, regionali e municipali (di UE, Austria, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera) ha prodotto una vasta panoramica dei principi e degli obiettivi di pianificazio- ne territoriale e sviluppo regionale incentrati sul cambiamento demografico. Tutti gli obiettivi identificati sono stati inseriti in quattro grafici ad albero, veri- ficati da esperti internazionali. I quattro gruppi sono i seguenti: “raggiungere la crescita economica” “garantire lo sviluppo sostenibile dell’infrastruttura” “promuovere l’inclusione sociale” “sviluppare un’infrastruttura sociale e società regionali” Queste strutture di obiettivi (una panoramica generale è fornita in Figura 3) aiutano le regioni a individuare le priorità e successivamente generare ulteriori obiettivi.
13 Figura 3 Implementazione di misure innovative Grafico ad albero degli obiettivi Infine, occorre attuare delle misure per raggiungere gli obiettivi preceden- temente stabiliti. Le roadmap offrono strumenti e linee guida che aiutano le regioni a definire le proprie misure proponendo uno schema che stimola la creatività per lo sviluppo di misure concrete (vedere la Tabella 1). L’utente troverà una serie sistematica di esempi di misure (prescrizioni, incentivi, informazioni). Diversi semplici scenari futuri mostrano cosa potrebbe acca- dere se una misura viene attuata o meno. Tabella 1 Tipo di misura Esempio di diverse misura Obiettivo per un obiettivo concreto Prescrizione Incentivo Informazione Fermare l’emigrazione Offerta minima Sovvenzioni o incentivi Campagna sui migranti la perdita di infrastrutture obbligatoria di per l’acquisto di case, di ritorno soddisfatti infrastrutture soprattutto per giovani famiglie in comuni a rischio di emigrazione Obbligo per i comuni a Premi per start-up Speciali programmi fornire un determinato di successo educativi per chi subentra numero di luoghi di in attività imprenditoriali assistenza e cura, a seconda della percentuale di cittadini anziani Certificazione minima Speciali sovvenzioni Centro di consultazione delle aree destinate ai di investimento per le per coloro che desiderano parchi gioco per bambini aziende restare nella regione
Azioni pilota - panoramica 14 Nel contesto del progetto DEMOCHANGE, sono state attuate 27 azioni • Gerhard Ainz pilota nei paesi partner. La Svizzera ha realizzato il maggior numero di tali ÖiR - Istituto austriaco azioni pilota con 8 progetti, seguita da Austria, Italia e Slovenia con 5 pro- per gli studi regionali e la getti ciascuna. Le azioni pilota coprono un’ampia gamma di argomenti e pianificazione territoriale, Salisburgo molte ne affrontano più di uno. Come illustrato nella Figura 1, circa la metà delle azioni Society, culture & integration pilota riguardano società, cul- Settlement & housing tura e integrazione; seguono Mobility, infrastructure & supply turismo e ospitalità (che ricor- rono 11 volte). Gli argomenti Education & child care insediamento e alloggio, mo- Health & nursing care bilità, infrastruttura e fornitura, Job market & qualification servizi sanitari e infermieristici, Tourism & hospitality mercato del lavoro e qualifiche (ciascuno citato 9 volte) assu- Industry, handicraft & services mono una posizione rilevante Agriculture & landscape negli ambiti toccati dalle azioni 0 2 4 6 8 10 12 14 16 pilota. Solo istruzione e servizi per l’infanzia non sono ben co- Figura 1 perti dalle attività pilota. Argomenti trattati Ogni azione pilota cerca, a suo modo, di sviluppare strategie di adattamen- dalle azioni pilota to al cambiamento delle dinamiche demografiche nelle rispettive regioni. Figure 2 e 3 Dinamica demografica - emigrazione Dinamica demografica - Invecchiamento Le Figure 2 e 3 mostrano esempi di dinamiche demografiche che si appli- cano alle azioni attuate in dieci regioni modello alpine. È evidente che una “struttura stabile”, nei suoi due principali significati - emigrazione e invecchiamento-, è un aspetto dominante per la maggior I pittogrammi nelle pagine parte delle azioni pilota. Tuttavia, l’invecchiamento sembra essere un pro- seguenti indicano le tematiche blema rilevante in molte regioni. Quasi la metà delle azioni pilota è influen- trattate dalle azioni pilota: zata da un “marcato invecchiamento” della popolazione. Turismo In futuro sarà immportante sviluppare strategie e misure per affrontare il cambiamento demografico, con particolare attenzione alle società che Insediamento stanno invecchiando. Le azioni pilota attuate da DEMOCHANGE possono e alloggio essere usate come esempi di “buone prassi” per fare fronte alla sfida del Agricultura cambiamento demografico. Il seguente estratto mostra solo una selezione delle azioni pilota di Infrastruttura sociale ogni paese, per dare una fotografia della varietà di attività svolte nelle e società diverse regioni modello. Lo strumento di ricerca delle azioni pilota of- Mercato del lavoro fre una panoramica completa, corredata da informazioni dettagliata su e qualifiche ogni azione pilota, ed è disponibile all’indirizzo www.demochange.org.
15 Regione modello “Allgäu” Sanità Mercato del lavoro L’Allgäu è la regione modello più vasta di DEMOCHANGE. La parte meridionale è caratterizzata dalla presenza di montagne e laghi. Nella parte settentrionale prealpina, si trova una gamma variegata di piccole e medie imprese. Area: 3.350 km² Abitanti: 470.000 (2008) Densità di popolazione: 139,95 abit./km² Materiale promozionale area size area size area size area size seniors per child seniors per child population population Azioni pilotaseniors per child seniors per child population population seniors population density seniors population density Titolo: ore di ricevimento del Titolo: apprendistato per seniors population density seniors population density workforce economic strength pubblico e formazione workforce per I assistenti in tecniche economic strength parenti di pazienti affetti da dell’assistenza (modello workforce economic strength workforce economic strength children unemployment demenza. children Allgaeu) unemployment Obiettivo: ampliamento Obiettivo: incrementare children unemployment children unemployment births births apartment size apartment size dell’infrastrutturabirthsdisponibile births apartment size laapartment presenzasize di personale household size household size per le persone affettehousehold da size household size qualificato per le professioni DEMOCHANGE model DEMOCHANGE regions averagemodel regions average demenzaDEMOCHANGE e i loro modelparenti. regions averagemodel regions average DEMOCHANGE assistenziali nella regione. Allgäu (D) Allgäu (D) Risultati: è stato District contattato District of Garmisch-Partenkirchen (D) un (D) Risultati: sempre più nuove of Garmisch-Partenkirchen project manager professionista tecnologie e dispositivi Note: indicator "unemployment" relates Note: indicator to the next-higher "unemployment" administrative relates level administrative level to the next-higher Note: indicator "unemployment" relates Note: indicator to the next-higher "unemployment" administrative relates level administrative level to the next-higher e di grande esperienza per tecnici sono utilizzati nel area size area size creare una rete di supporto area size perarea size settore dell’assistenza. Allo i pazienti affetti da demenza stesso tempo, aumenta la seniors per child seniors per child population population seniors per child seniors per child population population seniors seniors population density population densitye i relativi parentiseniors e assistenti. seniors populationcarenza density didensity population staff altamente La rete ora si compone di qualificato per far fronte a workforce workforce economic strength 24 partnerworkforce economic strength locali in workforce sette una economic strengthdomanda economic strength in aumento. paesi. 150 volontari e parenti Una migliore formazione ha children children unemployment unemployment hanno partecipato children a 40 childrenore di lo scopo unemployment di attirare più giovani unemployment births formazione ciascuno. Sono verso queste professioni, in births apartment size births births apartment size inoltre state avviate nuove particolare giovani uomini. apartment size apartment size household size household size household size household size iniziative in cinque altri paesi. Il Il 3 settembre vede l’avvio DEMOCHANGE model DEMOCHANGE regions averagemodel regions average Pinzgau - Pongau - Lungau (A) - Pongau - Lungau (A) Pinzgau project manager ha collaborato DEMOCHANGE model DEMOCHANGE regions averagemodel regions average Aosta Valley region (I) Aosta Valley region (I) di un nuovo periodo di Note: indicator "unemployment" relates Note: indicator to the next-higher "unemployment" administrative relates to the next-higher a due iniziative level administrative level partner Note: some indicators relate some Note: inindicators to the next-higher administrative relate apprendistato level administrative level to the next-higher della durata materia di finanza e abilità di un anno a Immenstadt / area size area size professionali; questo lavoro area size area size Allgäu. Il programma offrirà seniors per child seniors per child population population ha avuto la ripercussione seniors per child seniors per child population inoltre population ai partecipanti ulteriori positiva di rafforzare le reti e la opportunità professionali. pubblicità per la regione. seniors seniors population density population density seniors seniors population density population density workforce workforce economic strength economic strength workforce workforce economic strength economic strength children children unemployment unemployment children children unemployment unemployment births births apartment size apartment size births births apartment size apartment size household size household size household size household size Partner di progetto responsabile: Distretto DEMOCHANGE dimodel Oberallgäu, regions averagemodel DEMOCHANGE Oberallgäuer regions average DEMOCHANGE model DEMOCHANGE regions averagemodel regions average Platz Langa2, 87527 Astigiana (I) Sonthofen, Langa Astigiana (I) Germania South Tyrolean Model South RegionTyrolean (I) Model Region (I) Note: some indicators Note: relate some to theindicators next-higher administrative relate level administrative level to the next-higher Note: some indicators Note: relate some to theindicators next-higher administrative relate level administrative level to the next-higher
Regione modello 16 “Distretto di Garmisch-Partenkirchen” Mercato del lavoro Aumentare l’attrattività Assistenza sociale La regione modello di Landkreis, nel distretto di Garmisch- Partenkirchen“ (LRA GAP), comprende 22 comuni. Geograficamente, la regione modello si divide in una parte alpina interna meridionale e una parte settentrionale dominata dalle colline. Area: 1.012 km² Abitanti: 86.336 (12/2010) Densità di popolazione: 85 abit./km² Una formazione professionale adeguata è la chiave per affrontare le sfide area size area size del cambiamento demografico nella regioneLRA GAP Azioni pilota seniors per child seniors per childpopulation population sity seniors seniors population density population density Titolo: aumentare l’attrattività Titolo: campagna informativa sulle rength workforce workforce economic strength della regione LRA GAP per economic strength professioni infermieristiche e sociali apprendisti e tirocinanti. Obiettivo: aumentare il numero children children unemployment unemployment Obiettivo: motivare i giovani di giovani locali impiegati nelle a trasferirsi nella regione LRA professioni assistenziali. births household size birthsapartment size apartment size GAP per la loro formazione Descrizione: La campagna è household size professionale. stata realizzata in collaborazione DEMOCHANGE model regions average model regions average DEMOCHANGE Descrizione: poiché esistono con il locale centro per l’impiego pochi giovani professionisti e le scuole infermieristiche District of Garmisch-Partenkirchen (D) District of Garmisch-Partenkirchen (D) e level Note: indicator "unemployment" relates"unemployment" Note: indicator to the next-higher administrative relates level to the next-higher administrative level nella regione LRA GAP, le ed assistenziali. Nonostante aziende locali incontrano la carenza di professionisti area size seniors per child seniors per child area size population population problemi di qualità e costi. qualificati, la domanda di La creazione di programmi servizi infermieristici e sociali è sity seniors seniors population density population densitydi formazione di alta qualità in costante aumento. Questa intende affrontare il problema campagna ha l’obiettivo di rength workforce workforce economic strength aiutando nelle loro decisioni economic strength evidenziare i vantaggi di un giovani professionisti e futuri lavoro in uno di questi ambiti, children children unemployment unemployment datori di lavoro. come l’impiego sicuro con births birthsapartment size apartment size Ulteriori misure saranno rivolte prospettive a lungo termine, le household size household size ad apprendisti e tirocinanti, numerose opzioni di crescita DEMOCHANGE model regions average come la fornitura di alloggio a professionale e le buone DEMOCHANGE model regions average Aosta Valley region (I) Aosta Valley region (I) costi convenienti o sconti su opportunità di guadagno. e level Note: some indicators relate Note:tosome the next-higher administrative indicators relate level to the next-higher administrative level trasporti pubblici o strutture Coinvolgere professionisti nelle sportive. professioni infermieristiche e area size area size Trasferibilità: viste le sociali è un modo per garantire seniors per child seniors per childpopulation population situazioni di partenza che i giovani restino nella regione seniors population density raffrontabili, questo modello LRA GAP. sity seniors population density può essere trasferito ad altre Trasferibilità: il modello può workforce economic strength regioni alpine. essere usato efficacemente nelle rength workforce economic strength regioni partner. children children unemployment unemployment births birthsapartment size apartment size Partner di progetto responsabile: household size household size Distretto di Garmisch-Partenkirchen, DEMOCHANGE model regions average Garmisch-Partenkirchen/Germania DEMOCHANGE model regions average South Tyrolean Model Region South (I) hoermann@alpenforschung.de Tyrolean Model Region (I) Note: some indicators relate to the next-higher administrative level Note: some indicators relate to the next-higher administrative level
17 Regione modello “Pinzgau-Pongau-Lungau” Sensibilizzazione Partecipazione Qualità della vita La regione modello Pinzgau- Pongau-Lunga si trova area area size nellasize area size area size parte meridionale seniors per child delpopulation seniors per child Land di population seniors per child seniors per child population population Salisburgo. seniors I 68 seniors comuni population sonodensity population density seniors seniors population density population density suddivisi in 3 distretti, diversi per dimensione, workforce workforce accessibilità economic strength economic strength workforce workforce economic strength economic strength e caratteristiche. Il 40% della popolazione children del children Land di unemployment unemployment children children unemployment unemployment Salisburgo vive in quest’area. births apartment size births apartment size births apartment size births apartment size household size household size household size household size Area: 5.400 km² Abianti: 184.100 DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE (2011) model regions average DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average Allgäu (D) District of Garmisch-Partenkirchen (D) Densità di popolazione: Allgäu (D) 33,90 abit./km² Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level District of Garmisch-Partenkirchen (D) Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level Materiali di lavoro in un focus group DEMOCHANGE - Mostra di poster area size area size area size area size seniors per child seniors per child population population Azioni pilota seniors per child seniors per child population population seniors population density seniors population density Titolo: Il processo di Titolo: mostra itinerante – seniors population density seniors population density workforce economic strength partecipazione workforce dei cittadini nella Vivere con il cambiamento economic strength regione Unterpinzgau demografico workforce economic strength workforce economic strength children unemployment Obiettivo: rafforzamento children dei diritti unemployment Obiettivo: sensibilizzazione, civili, sensibilizzazione, definizione trasferimento di conoscenze children unemployment children unemployment births births apartment size apartment size di standard minimi di infrastruttura births births apartment size Descrizione: apartment size è stata prodotta household size household size sociale. household size household size una serie di 7 poster per DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average Descrizione:DEMOCHANGEdue piccoli paesi model regions average DEMOCHANGE model regions averagesensibilizzare il pubblico e Pinzgau - Pongau - Lungau (A) Pinzgau - Pongau - Lungau (A) Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level hanno ospitato un progetto Aosta Valley region (I) volto Aosta Valley region al (I) promuovere il trasferimento Note: some indicators relate to the next-higher administrative level miglioramento della comunicazione Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level di conoscenze in materia di Note: some indicators relate to the next-higher administrative level con tutti gli abitanti locali. Lo scopo tendenze demografiche in seniors per child area size area size population consisteva nell’incoraggiare seniors per child i area size area size population Europa, nel Land di Salisburgo seniors per child population cittadini a partecipare ai processi seniors per child di e population nella regione pilota, seniors seniors population density population densitysviluppo regionale seniors e sensibilizzare il populationevidenziando seniors density population density in particolare i pubblico in merito al cambiamento problemi specifici di alcune workforce workforce economic strength demografico. economic strength Indagini workforce workforce sui nuclei economiccomunità strength economicselezionate. strength familiari, discussioni in piccoli Particolare attenzione è stata unemployment gruppi e workshop hanno offerto riservata a idee e misure children unemployment children unemployment children children unemployment births apartment size alla comunità nuove opportunità births apartment size preesistenti. I poster hanno per salvaguardare la qualità householddella viaggiato per l’intera regione e births apartment size births apartment size household size size household size household size DEMOCHANGE model regions average vita e garantire un’infrastruttura di DEMOCHANGE model regions average hanno avviato la discussione Pic.Langa 3: Age structure Astigiana (I) DEMOCHANGE model regions average of Land Salzburg 2009, Langa Astigiana (I) base. DEMOCHANGE model regions average South Tyrolean Model Region (I) South Tyrolean Model Region (I) sulle questioni demografiche, 2029 und 2049; Data and Visualisation: RAOS, Note: some indicators relate to the next-higher administrative level Trasferibilità: il progetto Note: some indicators relate to the next-higher administrative level Note: some indicators relate to the next-higher administrativeconsentendo level a tutti i cittadini FERSTERER & FILIPP 2010 Note: some indicators relate to the next-higher administrative level è facilmente trasferibile. di avere una panoramica L’accettazione de parte dei completa della situazione. politici, il rispetto delle decisioni Trasferibilità: l’azione può della popolazione locale e la essere facilmente trasferibile. cooperazione delle istituzioni Occorre coprire i costi per la accademiche sono fondamentali produzione di testi, immagini e per il successo del progetto. poster. Discussion at the future workshop in Lend/Austria Partner di progetto responsabili: Università di Salisburgo – Fac. di Geografia e Geologia; Land di Salisburgo – Dipartimento di pianificazione territoriale Salisburgo/Austria
Regione modello 18 “Regione autonoma della Valle d’Aosta” Immigrazione Inclusione sociale La Valle d’Aosta comprende 74 comuni raggruppati area size inarea8sizecomunità seniors per child population montane, con l’eccezione dipopulation seniors per child Aosta,seniors città capoluogo della seniors population density population density regione. Si trova nel nord-ovest h d’Italia workforce e workforce confina con Francia e economic strength economic strength Svizzera. children unemployment children unemployment Area: 3.263,25 km² births apartment size Abitanti: 128,230 (2011) births apartment size household size Densità di popolazione: 39,3 abit./km² household size DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average District of Garmisch-Partenkirchen (D) District of Garmisch-Partenkirchen (D) Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level el Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level VALLE D’AOSTA - Prato di S.Orso e Gran Paradiso Cogne (photo: Kondo) area size area size Azioni pilota seniors per child population seniors per child population seniors population density Titolo: Servizi, Sensori Oggetto di studio è la seniors population density workforce economic strength dell’Integrazione degli relazione tra immigrati e Immigrati (SSII) popolazione autoctona, per cui h workforce economic strength children unemployment Obiettivo: creazione di un il concetto di integrazione è da sistema di monitoraggio per intendersi come bidirezionale o children unemployment births births apartment size apartment size l’integrazione degli immigrati in reciproco. household size household size Valle d’Aosta. L’impatto dell’azione pilota è DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average Descrizione: il sistema di stato positivo su diversi piani. monitoraggio è stato creato 1. ha supportato la creazione Aosta Valley region (I) Aosta Valley region (I) Note: some indicators relate to the next-higher administrative level el Note: some indicators relate to the next-higher administrative level coinvolgendo i servizi di di una rete che unisce servizi welfare regionali e i 7 comuni e comuni con lo scopo di con il maggior numero di eseguire analisi condivise del area size area size seniors per child population seniors per child Foreign citizens population immigrati. I dati sono stati fenomeno dell’immigrazione e population density raccolti per eseguirne sostenere politiche integrate. 10.000 seniors population density 9.000 seniors un’analisi sistematica e 2. ha portato alla creazione 8.000 7.000 economic strengthsincronica e sono stati quindi di un sito web dotato di 6.000 workforce economic strength h 5.000 workforce 4.000 3.000 organizzati in 3 aree principali dati aggiornati ed inter- children 2.000 1.000 children unemployment unemployment di integrazione : pubblica e istituzionali per monitorare 0 births apartment size civile, culturale e religiosa, 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 costantemente l’immigrazione; economica e sociale. È stata 3. nel settembre 2012 è births apartment size household size household size DEMOCHANGE model regions average quindi condotta un’analisi prevista la prima edizione DEMOCHANGE model regions average South Tyrolean Model Region (I) South Tyrolean Model Region (I) incrociata delle 3 aree su 3 pilota di una summer school Note: some indicators relate to the next-higher administrative level Note: some indicators relate to the next-higher administrative level livelli, in relazione ai seguenti sull’argomento in Valle d’Aosta, aspetti: norme e politiche, che coinvolgerà stakeholder e opportunità e condizioni studiosi a livello nazionale. effettive, percezione e identità. Trasferibilità: l’azione pilota può essere facilmente trasferita ad altre regioni alpine. Partner di progetto responsabile: Dario Ceccarelli statistica@statistica.vda.it
area size area size area size area size seniors per child population seniors per child population seniors per child population seniors per child population seniors population density seniors population density seniors population density seniors population density 19 workforce workforce economic strength Regione modello economic strength workforce workforce economic strength economic strength “Langa Astigiana” children unemployment children unemployment children unemployment children unemployment births apartment size births apartment size births apartment size births apartment size household size household size household size household size DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average Turismo Ambiente DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average Creazione di reti Allgäu (D) District of Garmisch-Partenkirchen (D) Allgäu (D) District of Garmisch-Partenkirchen (D) Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level La regione modello della Langa Astigiana, seniors per child situata area size nell’area area size population tra seniors per child area size area size population Asti e Cuneo, comprende i 16population seniors per child seniors per child population comuniseniors che formano la comunità seniors population density population density seniors seniors population density population density montana Langa Astigiana Val Bormida, workforce olltre a Canelli eeconomic strength economic strength workforce workforce workforce economic strength economic strength Cortemilia. children unemployment children unemployment children unemployment children unemployment Area: 190,16 km² births apartment size births apartment size Abitanti: 7.117household (2009)births size apartment size births household size apartment size Densità di popolazione:household39,61sizeabit./km² household size DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average Pinzgau - Pongau - Lungau (A) Aosta Valley region (I) Pinzgau - Pongau - Lungau (A) Aosta Valley region (I) Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level Note: some indicators relate to the next-higher administrative level Note: indicator "unemployment" relates to the next-higher administrative level Note: some indicators relate to the next-higher administrative level Prodotti tipici della Langa Astigiana: vini e formaggi area size area size area size area size Azione pilota seniors per child population seniors per child population seniors per child population seniors per child population seniors population density seniors population density seniors population density seniors population density Titolo: Una rete di operatori • collaborazione con diverse workforce economic strength Obiettivo: creazione workforce istituzioni pubbliche economic strength workforce economic strength workforce economic strength di una rete che collega per valutare le possibili children children unemployment unemployment diversi operatori children attivi nella children unemploymentopportunità di finanziamento unemployment promozione del territorio. per le diverse questioni births births household size apartment size apartment size Descrizione: l’azionehousehold births pilotabirths è size apartment size ambientali. apartment size Sono stati household size nata in risposta alle richieste household size coinvolti i seguenti attori DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average di un maggior coordinamento DEMOCHANGE model regions average DEMOCHANGE model regions average importanti: Ministero Italiano Langa Astigiana (I) South Tyrolean Model Region (I) Langa Astigiana (I) Note: some indicators relate to the next-higher administrative level tra i diversi stakeholder, con South Tyrolean Model Region (I) per l’Ambiente, Regione Note: some indicators relate to the next-higher administrative level lo scopo di aumentare il Piemonte, Provincia di Note: some indicators relate to the next-higher administrative level Note: some indicators relate to the next-higher administrative level turismo e superare la sfida Asti, IRES Piemonte e dell’individualità di quest’area, Agenzia Regionale per la considerata un ostacolo allo Protezione dell’Ambiente per sviluppo territoriale. Cercando implementare un modello di attirare più abitanti verso comune di certificazione la regione, si intende inoltre Emas ed Ecolabel per le promuoverla con i suoi “hot strutture turistiche locali, PMI spot”, i prodotti agricoli di e autorità locali; nicchia e il turismo ambientale. • presentazione di possibilità Sono state organizzate le per pacchetti vacanza; seguenti azioni: • campagna promozionale sul • incontri con stakeholder territorio, il suo ambiente e i locali per identificare sia le suoi prodotti. possibilità di messa in rete Trasferibilità: il trasferimento all’interno della regione può riuscire con successo solo pilota sia gli “hotspot” su cui in regioni con caratteristiche concentrarsi; simili. Parner di progetto responsbaile: UNCEM Delegazione Piemontese, Resp. Nuria Mignone uncem@provincia.torino.it uncem.eu@gmail.com
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