Population structure and ageing/it - Europa EU

Pagina creata da Elena Colella
 
CONTINUA A LEGGERE
Population structure and
                     ageing/it                                                                        Statistics Explained

Struttura e invecchiamento della popolazione
                                                                                                   Dati: maggio 2018.
                                                                    Prossimo aggiornamento della scheda: ottobre 2019.

La presente scheda esamina gli effetti dell’invecchiamento demografico nell’Unione europea (UE) , che avranno
probabilmente un’importanza significativa nei decenni a venire. I tassi di natalità costantemente bassi e la
maggiore aspettativa di vita stanno dando nuova forma alla piramide delle età nell’UE-28 ; il cambiamento
più rilevante sarà presumibilmente il forte invecchiamento demografico, che risulta già evidente in diversi Stati
membri dell’UE.

Di conseguenza la percentuale di persone in età lavorativa nell’UE-28 è in diminuzione, mentre il numero relativo
di pensionati sta aumentando. La quota di anziani rispetto alla popolazione totale aumenterà notevolmente
nei prossimi decenni, quando una percentuale maggiore della generazione del boom demografico del dopoguerra
raggiungerà l’età di pensionamento. Ciò, a sua volta, determinerà un onere maggiore per le persone in età
lavorativa, che dovranno provvedere alle spese sociali generate dall’invecchiamento della popolazione per fornire
una serie di servizi ad esso correlati.

La percentuale di anziani è in continuo aumento
Al 1° gennaio 2017, la popolazione dell’UE-28 era stimata a 511,5 milioni di persone. I giovani (0-14 anni) cos-
tituivano il 15,6 % della popolazione dell’UE-28 (cfr. tavola 1), mentre le persone considerate in età lavorativa
(15-64 anni) ne rappresentavano il 64,9 %. La percentuale di anziani (di età pari o superiore ai 65 anni) si
attestava al 19,4 % (un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente e di 2,4 punti percentuali
rispetto a 10 anni prima).

Tra gli Stati membri dell’UE, la percentuale più alta di giovani rispetto alla popolazione totale nel 2017 è
stata osservata in Irlanda (21,1 %), quella più bassa in Germania (13,4 %). Per quanto riguarda il numero di
persone di età pari o superiore ai 65 anni rispetto alla popolazione totale, l’Italia (22,3 %), la Grecia (21,5 %)
e la Germania (21,2 %) hanno registrato le percentuali più elevate, l’Irlanda la percentuale più bassa (13,5 %).

                 Source : Statistics Explained (http://ec.europa.eu/eurostat/statisticsexplained/) - 26/10/2018   1
Tavola 1 - Struttura della popolazione per grandi classi di età, 2007 e 2017(% della popolazione
totale)Fonte: Eurostat (demo_pjanind)

La struttura della popolazione dell’ EFTA e dei paesi candidati era paragonabile a quella generalmente osser-
vata nell’UE. Le principali eccezioni riguardavano la Turchia e l’Islanda (dove la struttura della popolazione
era analoga a quella dell’Irlanda): in questi due paesi la percentuale della fascia di età più bassa è risultata
elevata (rispettivamente 23,7 %, e 19,7 %), mentre la quota delle persone di età pari o superiore ai 65 anni era
relativamente bassa rispetto alla popolazione totale (rispettivamente 8,3 % e 14,0 %). Anche in Albania e nell’ex
Repubblica jugoslava di Macedonia la percentuale di persone di età pari o superiore ai 65 anni era relativamente
bassa (rispettivamente 13,1 % e 13,3 %). Tuttavia l’invecchiamento della popolazione è una tendenza rilevabile
anche in tali paesi.

                                      Population structure and ageing/it                                       2
Grafico 1 - Evoluzione della quota della popolazione di età pari o superiore ai 65 anni tra il 2007
e il 2017(punti percentuali)Fonte: Eurostat (demo_pjanind)

L’età mediana è più elevata in Germania e in Italia
Al 1° gennaio 2017, l’età mediana della popolazione nell’UE-28 si attestava a 42,8 anni (cfr. grafico 2). Ciò
significa che metà della popolazione nell’UE-28 aveva superato i 42,8 anni, mentre l’altra metà ne aveva di
meno. In tutti gli Stati membri dell’UE, l’età mediana oscillava tra i 36,9 anni in Irlanda e i 45,9 anni sia in
Germania che in Italia, il che conferma la struttura della popolazione relativamente giovane e relativamente
anziana registrata in ciascuno di tali due Stati membri. L’età mediana rilevata in Islanda (36,3 anni) nonché
in Albania (35,6 anni) e in Turchia (31,4 anni) nel 2017 era inferiore a quella di qualsiasi altro Stato membro
dell’UE. L’Albania ha inoltre registrato l’incremento più elevato dell’età mediana negli ultimi 10 anni, vale a
dire del 23,2 % (ovvero di 6,7 anni, da 28,9 anni nel 2007 a 35,6 nel 2017).

                                     Population structure and ageing/it                                       3
Grafico 2 - Età mediana della popolazione, 2007-2017(anni)Fonte: Eurostat (demo_pjanind)

Tra il 2002 e il 2017, l’età mediana nell’UE-28 ha subito un incremento di 4,2 anni (in media 0,3 anni all’anno),
passando da 38,6 anni a 42,8 (cfr. grafico 3). Tra il 2007 e il 2017, l’età mediana è aumentata in tutti gli Stati
membri dell’UE. In Romania Portogallo, Grecia, Spagna e Lituania tale incremento è stato pari o superiore ai
4,0 anni, (cfr. grafico 2).

                                      Population structure and ageing/it                                        4
Grafico 3 - Età          mediana      della   popolazione,      UE-28,     2002-2017(anni)Fonte:           Eurostat
(demo_pjanind)

Poco più di tre persone in età lavorativa per ogni persona di età pari o superiore ai 65
anni
Per studiare il livello di sostegno fornito dalla popolazione in età lavorativa ai giovani e/o agli anziani si possono
utilizzare gli indici di dipendenza. Tali indici sono espressi in termini di dimensione relativa delle popolazioni
giovani e/o anziane rispetto alla popolazione in età lavorativa. L’indice di dipendenza degli anziani per l’UE-28
si attestava al 29,9 % al 1o gennaio 2017 (cfr. tavola 2). Pertanto, per ogni persona di età pari o superiore ai
65 anni ce n’erano poco più di tre in età lavorativa. In tutti gli Stati membri dell’UE, l’indice di dipendenza
degli anziani oscillava da un minimo del 20,5 % in Lussemburgo e 20,7 % in Irlanda a un massimo del 34,8 %
in Italia, 33,6 % in Grecia e 33,2 % in Finlandia, vale a dire con circa tre persone in età lavorativa per ogni
persona di età pari o superiore ai 65 anni.

                                       Population structure and ageing/it                                          5
Tavola 2 - Indicatori della struttura per età della popolazione, 1° gennaio 2017(%)Fonte: Eurostat
(demo_pjanind)

La combinazione degli indici di dipendenza dei giovani e degli anziani fornisce l’indice di dipendenza complessivo
(calcolato come rapporto tra le persone a carico - giovani e anziani - e la popolazione considerata in età lavora-
tiva, ossia dai 15 ai 64 anni), che nel 2017 si attestava al 53,9 % nell’UE-28, indicando che per ogni persona a
carico ce n’erano circa 2 in età lavorativa. Nel 2016 l’indice di dipendenza complessivo più basso tra gli Stati
membri dell’UE è stato registrato in Slovacchia (43,8 %) e il più alto in Francia (60,0 %).

Si osserva una tendenza all’aumento nell’UE-28 sia dell’indice di dipendenza degli anziani che di quello com-
plessivo. L’indice di dipendenza degli anziani è aumentato di 4,7 punti percentuali (o del 18,7 % rispetto al
valore precedente) negli ultimi dieci anni (dal 25,2 % nel 2007 al 29,9 % nel 2017), mentre l’indice di dipendenza
totale è aumentato di 5 punti percentuali (o del 10,2 % rispetto al suo valore precedente) nello stesso periodo
(dal 48,9 % nel 2007 al 53,9 % nel 2017).

Tendenze passate e future dell’invecchiamento della popolazione nell’UE
L’invecchiamento della popolazione è una tendenza a lungo termine che è iniziata alcuni decenni fa in Europa.
Tale tendenza è evidente nelle trasformazioni della struttura della popolazione in relazione all’età e si riflette sia
nella quota crescente delle persone anziane che in quella in diminuzione delle persone in età lavorativa, rispetto
alla popolazione totale.

Le piramidi delle età (cfr. grafici 4 e 5) illustrano la distribuzione della popolazione in base al genere e a
classi di età di cinque anni. Ogni colonna corrisponde alla percentuale di quel determinato genere e di quella

                                       Population structure and ageing/it                                          6
determinata classe di età nella popolazione totale (uomini e donne insieme). Al 1° gennaio 2017 la piramide
delle età dell’UE-28 si restringe alla base per assumere poco a poco una forma romboidale a causa delle gener-
azioni nate negli anni del boom demografico per gli elevati tassi di fecondità registrati in diversi paesi europei
alla metà degli anni Sessanta (fenomeno conosciuto come "baby boom"). Tali "baby boomer" continuano a
rappresentare la maggioranza della popolazione in età lavorativa. La prima di queste ampie coorti nate in un
periodo di 20–30 anni sta raggiungendo ora l’età pensionabile, come emerge dal confronto con la piramide delle
età del 2002. L’incremento registrato negli anni del boom demografico sta spostando verso l’alto la piramide
della popolazione, causando un restringimento della parte inferiore della popolazione in età lavorativa e della
base della piramide (cfr. grafico 4).

Grafico 4 - Piramidi della popolazione, UE-28, 2002 e 2017(% della popolazione totale)Fonte:
Eurostat (demo_pjangroup)

La quota della popolazione di età pari o superiore ai 65 anni è in aumento in ogni Stato membro dell’UE,
paese EFTA e paese candidato. Nel corso degli ultimi dieci anni, l’incremento oscilla tra 4,9 punti percentuali a
Malta e 4,4 punti percentuali in Finlandia a 1,4 punti percentuali sia in Belgio che in Germania e 0,1 punti per-
centuali in Lussemburgo. Nell’ultimo decennio (2007–2017), si è registrato un aumento di 2,4 punti percentuali
nell’insieme dell’UE-28 (cfr. grafico 1). D’altra parte, la percentuale della popolazione di età inferiore ai 15
anni nell’UE-28 è diminuita di 0,3 punti percentuali.

La crescita della quota relativa di anziani può essere spiegata dalla maggiore longevità, andamento ormai
evidente da diversi decenni dovuto all’aumento della speranza di vita (cfr. le statistiche sulla mortalità e la
speranza di vita ); spesso questo fenomeno viene denominato "invecchiamento al vertice" della piramide della
popolazione.

D’altro canto, i livelli costantemente bassi di fecondità hanno contribuito ormai da molti anni all’invecchiamento

                                      Population structure and ageing/it                                        7
della popolazione e il numero inferiore di nascite ha determinato un declino della percentuale di giovani nella
popolazione totale (cfr. statistiche sulla fecondità ). Questo processo, conosciuto come "invecchiamento alla
base" della piramide della popolazione, si può osservare nel restringimento della base delle piramidi della popo-
lazione dell’UE-28 tra il 2002 e il 2017.

Nel tentativo di esaminare le tendenze future dell’invecchiamento della popolazione, sono state realizzate le
ultime serie di proiezioni demografiche di Eurostat (EUROPOP2015) per coprire il periodo dal 2015 al 2080.
Secondo le proiezioni demografiche EUROPOP2015, la popolazione dell’UE-28 crescerà fino a raggiungere un
picco di 528,6 milioni attorno al 2050, per poi scendere progressivamente a 518,8 milioni entro il 2080.

Dal confronto delle piramidi delle età per il 2017 e il 2080 (cfr. grafico 5) emerge che la popolazione dell’UE-28
continuerà ad invecchiare. Nel corso dei prossimi decenni, i numerosi "baby boomer" ingrosseranno le fila degli
anziani. Tuttavia, entro il 2080 la piramide assumerà sempre più la forma di un blocco, restringendosi consid-
erevolmente al centro (attorno ai 45–54 anni).

Grafico 5 - Piramidi della popolazione, UE-28, 2017 e 2080(% della popolazione totale)Fonte:
Eurostat (demo_pjangroup) e (proj_15npms)

Un altro aspetto dell’invecchiamento della popolazione risiede nell’invecchiamento progressivo della stessa popo-
lazione anziana, dal momento che l’importanza relativa delle persone molto anziane sta crescendo più rapida-
mente di qualsiasi altra fascia di età della popolazione UE. Si prevede che la percentuale delle persone di età
pari o superiore agli 80 anni nella popolazione dell’UE-28 risulterà più che raddoppiata tra il 2017 e il 2080,
passando dal 5,5 % al 12,7 % (cfr. grafico 6).

                                      Population structure and ageing/it                                        8
Grafico 6 - Struttura della popolazione per grandi classi di età, UE-28, 2017-2080(% della popo-
lazione totale)Fonte: Eurostat (demo_pjangroup) e (proj_15ndbims)

Nel periodo compreso tra il 2017 e il 2080, si prevede una costante diminuzione della quota della popolazione in
età lavorativa fino al 2050, che successivamente troverà una certa stabilità, mentre gli anziani rappresenteranno
una quota crescente della popolazione totale: le persone di età pari o superiore ai 65 anni costituiranno il 29,1
% della popolazione dell’UE-28 entro il 2080, rispetto al 19,4 % del 2017. In seguito allo spostamento della
popolazione tra le diverse fasce di età, l’indice di dipendenza degli anziani nell’UE-28 dovrebbe quasi raddoppi-
are, passando dal 29,9 % nel 2017 al 52,3 % entro il 2080 (cfr. grafico 7). Si prevede che l’indice di dipendenza
complessivo aumenterà, passando dal 53,9 % nel 2017 al 79,7 % entro il 2080.

                                      Population structure and ageing/it                                       9
Grafico 7 - Proiezione dell’indice di dipendenza degli anziani, UE-28, 2017-2080(%)Fonte: Euro-
stat (demo_pjanind) e (proj_15ndbims)

Fonte dei dati per le tavole e i grafici
   • Population structure and ageing: tables and figures (in inglese)

Fonti dei dati
Eurostat raccoglie i dati provenienti dagli Stati membri dell’UE e dagli altri paesi che partecipano alla sua at-
tività di rilevazione di dati demografici sulla situazione della popolazione a partire dal 1° gennaio di ogni anno.
La definizione raccomandata è "popolazione abitualmente dimorante", che rappresenta il numero di abitanti
che vive in una determinata area al 1° gennaio dell’anno in questione (o, in alcuni casi, al 31 dicembre dell’anno
precedente). Secondo le raccomandazioni internazionali delle Nazioni Unite, la definizione di "dimora abituale"
si basa su un periodo di riferimento di 12 mesi; in altri termini, chi rientra nella definizione dovrebbe aver
vissuto nel luogo di dimora abituale senza interruzione per un periodo di almeno 12 mesi prima della data di
riferimento o essere arrivato nel luogo della dimora abituale nei 12 mesi precedenti la data di riferimento con
l’intenzione di rimanervi per almeno un anno. Tuttavia i paesi possono trasmettere ad Eurostat cifre riguardanti
la popolazione che si basano sui dati del loro censimento più recente, rettificati in base alle componenti della
variazione demografica prodotte dall’ultimo censimento o, in alternativa, i dati demografici sulla popolazione
legale/registrata.

Nel 2011 sono stati effettuati censimenti della popolazione e delle abitazioni in tutti gli Stati membri dell’UE, i
paesi EFTA e i paesi candidati all’UE. Generalmente, una volta disponibili i risultati dei censimenti della popo-
lazione e delle abitazioni, i paesi rivedono le loro stime annuali della popolazione. Le stime della popolazione
che si basano sui risultati del censimento possono comportare interruzioni delle serie per la dimensione e la
struttura della popolazione.

Eurostat fornisce informazioni per una vasta gamma di dati demografici. I dati relativi alla popolazione sono
disaggregati in base a diverse caratteristiche, quali età, sesso, stato civile e grado di istruzione.

Eurostat produce proiezioni demografiche a livello nazionale ogni tre anni. Tali proiezioni rappresentano scenari
ipotetici, il cui scopo è quello di fornire informazioni sulla futura dimensione e struttura per età probabili della
popolazione sulla base di ipotesi relative alle tendenze future nel campo della fecondità, dell’aspettativa di vita

                                       Population structure and ageing/it                                       10
e della migrazione ; L’esercizio di proiezione più recente è stato EUROPOP2015.

Contesto
Le proiezioni demografiche di Eurostat sono utilizzate dalla Commissione europea per analizzare il probabile
impatto dell’invecchiamento della popolazione sulla spesa pubblica. L’aumento delle spese sociali associate
all’invecchiamento della popolazione, sotto forma di pensioni, assistenza sanitaria e assistenza privata o isti-
tuzionale, potrebbe causare un onere maggiore per la popolazione in età lavorativa.

I dati demografici sono utilizzati in una serie di politiche di rilievo, in particolare in campo sociale ed economico,
per pianificare interventi, monitorare e valutare programmi — ad esempio, l’invecchiamento della popolazione e
i suoi possibili effetti sulla sostenibilità delle finanze pubbliche e sull’assistenza sanitaria o l’impatto economico
e sociale del cambiamento demografico.

Schede correlate
   • Fertility statistics (in inglese)
   • Mortality and life expectancy statistics (in inglese)
   • Population and population change statistics (in inglese)
   • Population statistics at regional level (in inglese)

Pubblicazioni
   • People in the EU: who are we and how do we live — edizione 2015 (in inglese)

   • Short analytical web note 3/2015 — Demography Report (in inglese)
   • Demographic statistics: a review of definitions and methods of collection in 44 European countries (in
     inglese)
   • Being young in Europe today — edizione 2015 (in inglese)

   • Towards a "baby recession" in Europe? — Statistics in focus 13/2013 (in inglese)
   • The greying of baby boomers — Statistics in focus 23/2011 (in inglese)
   • Fewer, older and multicultural? Projections of the EU populations by foreign/national background (in
     inglese)

   • Work session on demographic projections, Lisbon 28–30 April 2010 (elaborato congiuntamente da Eurostat
     e UNECE) (in inglese)
   • Work session on demographic projections, Bucharest 10–12 October 2007 (elaborato congiuntamente da
     Eurostat e UNECE) (in inglese)

Tavole principali
   • Population (t_demo_pop) (in inglese)
   • Population projections (t_proj) (in inglese)

                                         Population structure and ageing/it                                       11
Banca dati
   • Population (demo_pop) (in inglese)
   • Population projections (proj) (in inglese), cfr.:

  EUROPOP2015 - Population projections at national level (proj_15n)

Sezione specifica
   • Population (Demography, Migration and Projections) (in inglese)

Metodologia
   • Population projections (ESMS metadata file — proj_esms) (in inglese)
   • Fertility (ESMS metadata file — demo_fer_esms) (in inglese)
   • Mortality (ESMS metadata file — demo_mor_esms) (in inglese)
   • Marriages and divorces (ESMS metadata file — demo_nup_esms) (in inglese)

   • Population (ESMS metadata file — demo_pop_esms) (in inglese)

Link esterni
   • The 2012 Ageing Report: Underlying Assumptions and Projection Methodologies (in inglese)

Questa scheda è consultabile online all’indirizzo: https: // ec. europa. eu/ eurostat/ statistics-explained/
index. php? title= Population_ structure_ and_ ageing/ it

                                      Population structure and ageing/it                               12
Puoi anche leggere