2018 Dicembre - Cai Bergamo
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ALETSCHORN AQUILOTTI D'INVERNO CORSI SCUOLE 2019 Alpi Orobiche RADUNO REGIONALE CICLOESCURSIONISMO le Dicembre 2018 NoTIzIArIo DeLLA SezIoNe e SoTToSezIoNI CAI DI BergAmo Una casa per la montagna Anno XXII n. 106 / Dicembre 2018 / Trimestrale / “Poste Italiane Spa - Spediz. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46), Art. 1, Comma 2, DCB Bergamo”
Editoriale LE ALPI OROBIChE Notiziario del Club Alpino Italiano Parola d'ordine: responsabilità Sezione e Sottosezioni di Bergamo DICemBre 2018 Anno XXII - n° 106 I editore Sezione di Bergamo “Antonio Locatelli” l presente Nr. 106 del nostro “Le Alpi Orobiche” segna la conclusione di questo lungo del Club Alpino Italiano 2018. Un nuovo anno ed una nuova escursione ci attende. L’EDITORIALE è in (Associazione di Volontariato) Via Pizzo della Presolana 15, genere opera e pensiero del Presidente; vi potrà quindi sembrare inusuale trovare inve- 24125 Bergamo ce altri nomi: in questo caso quello dei 3 Vice Presidenti della Sezione. Come mai? Tel. 035-4175475 Fax 035-4175480 Capita che anche il Presidente, preso da importanti ed inderogabili impegni di lavoro, sia Direttore responsabile dovuto volare molto lontano da Bergamo e dalle nostre montagne, cioè in Bolivia, Terra Nevio Oberti pure di montagne. A lui auguriamo di svolgere un ottimo lavoro e di tornare arricchito con Direttore editoriale Paolo Valoti nuove esperienze. E così, visto le scadenze impellenti per questa edizione del Notiziario Comitato di redazione abbiamo preso carta e penna, pensando di tirar le somme di questo anno in dirittura d’arri- Nevio Oberti, Luca Merisio, vo; ma le cose fatte sono tante e ve ne daremo ampio dettaglio nell’assemblea annuale ordi- Glauco Del Bianco naria già fissata per il 23 marzo 2019. Ecco allora un paio di spunti: Segretaria: Clelia Marchetti • la stagione sui nostri monti e nei rifugi è andata benissimo, grazie al clima favorevole, Hanno collaborato Massimo Adovasio, Andrea Cortinovis, all’impegno dei nostri volontari per la tenuta dei sentieri e per le varie iniziative ed ai nostri Maurizio Agazzi, Elena Ferri, Mario rifugisti. Questo ha permesso una frequentazione della montagna senza precedenti e a tale Roberto Crippa, Giancelso Agazzi, riguardo vorremmo tornare sulla responsabilità dei frequentatori della montagna. Massimo Carrara, Carolina Paglia, Santo Giancotti, Matteo Pesenti, Il CAI fa tutto quanto è nelle sue possibilità per segnare i sentieri e dove possibile per tener- Max Gelmini, Maria Tacchini, li efficienti, con i propri pochi mezzi disponibili, pur essendo proprietà di altri. Quindi, chi Claudio Malanchini va in montagna lo deve fare con la consapevolezza: Consulenza grafica e fotografia • della pericolosità insita nell’ambiente montano Luca Merisio • dei propri limiti Progetto grafico e impaginazione Lucia Signorelli • del fatto la montagna va affrontata con la dovuta preparazione ed attrezzatura Direzione e redazione • degli eventuali incidenti che non possono essere imputati alla responsabilità del CAI, Via Pizzo della Presolana 15, come qualcuno ultimamente avanza; il CAI, con tutti i propri limiti e con l’aiuto encomia- 24125 Bergamo bile dei tanti volontari della Commissione sentieri e delle Sottosezioni, tenta di mantenere Tel. 035.4175475, Fax 35.4175480 Gli uffici sono aperti, i sentieri il più possibile percorribili, ma di più non può fare. lunedì, martedì, mercoledì e venerdì Purtroppo, viste anche le ultime avversità climatiche, il CAI non riesce a far fronte a tutte dalle 14,00 alle 18,30; le necessità e, sperando nella nuova legge regionale sui sentieri, affida i propri comunicati giovedì dalle 14,00 alle 20,30; sabato dalle 9,00 alle 13,00 sullo stato dei sentieri allo strumento del Geoportale già conosciuto ed apprezzato dai più e dalle 14,00 alle 18,00 • a fine ottobre l’Italia ed in particolare le popolazioni della Liguria e del Veneto e le mon- e-mail: lealpiorobiche@caibergamo.it www.caibergamo.it tagne del Bellunese sono state colpite da una ondata di maltempo senza precedenti; ed anche la nostra provincia, seppur in minore misura, è stata toccata, soprattutto in lta Valle Stampa Litostampa Istituto Grafico s.r.l. Brembana da questi fenomeni; siamo innanzitutto vicini a queste nostre sorelle e fratelli ma Via Corti 51, 24126 Bergamo quanto sempre più spesso accade ci deve far meditare sui CAMBIAMENTI CLIMATI- Tel. 035.327911, Fax 035.327934 CI in atto e sulle relative conseguenze, argomento sul quale la nostra Sezione grazie all’im- Trimestrale Per arretrati e abbonamento annuale pegno delle Commissioni TAM e Culturale, si è impegnata nel corso dell’anno con esperti rivolgersi in Segreteria. del settore e con la mostra interattiva al Palamonti, tra 8 e 21 ottobre CAMBIAMENTI Articoli, disegni e fotografie, CLIMATICI: quale futuro per il Pianeta e le nostre Montagne, inserita in vengono restituiti solo se richiesti al momento della consegna. BergamoScienza 2018. La redazione si riserva di pubblicare • un GRAZIE caloroso a tutti nostri soci, in particolare ai volontari, alla segreteria, ai rifu- gli articoli pervenuti, nei tempi gisti, al Direttore responsabile delle Alpi Orobiche, agli amici che ci sostengono in svaria- e con le modalità che riterrà opportune. La pubblicazione degli articoli implica te attività, a tutti quanti ci sono vicini per avere reso possibile con il loro impegno l’allar- l’accettazione, da parte dell’autore, gamento della nostra famiglia a più di 10.000 soci che impegnano ancor più tutti noi. n di eventuali tagli o modifiche ai testi. Dato alla stampa: 27 Dicembre 2018 Carissime socie e soci un augurio di buon Natale registrazione Tribunale di Bergamo e per l’anno che verrà, a voi ed ai vostri cari. N. 1 del 22 Gennaio 1998 Soci benemeriti della sezione Per il Comitato di Presidenza i Vicepresidenti Claudio Malanchini, Amedeo Locatelli ed Andrea Sartori
La bellezza IN quESTO NuMERO è gratis 4 vita s ociale CAI-CUS 5-10 alpinis mo di Nevio Oberti Aletschorn Cime di Caronno U ltimo appuntamento dell’anno con la nostra rivista. 11 eventi Una montagna di libri L’anno passato è stato pieno di iniziative per le Sottosezioni e 12-14 alpinis mo giovanile la Sezione. Iniziative che hanno coinvolto Festa d'autunno in qualche modo tutti i soci, ognuno con le 16 montagne dal mondo proprie competenze e, soprattutto, la pro- Corsi Scuole CAI 2019 pria passione. Con l’anno nuovo verranno tante altre 17-19 s peleologia belle iniziative che ci chiameranno ad esse- Tipperary re presenti per valorizzare le nostre amate montagne e portare sui sentieri i valori nei 20-21 tam quali crediamo e per i quali ci muoviamo Cambiamenti climatici Bergamoscienza regalando il nostro tempo e pezzi della nostra vita. E tutto questo lo facciamo 22-23 es curs ionis mo “gratis” Cima Mutta e Monte Marmagna Ecco. A mio avviso lì sta il senso, nella parola “Gratis”, il cui significato altro non 24-25 cicloes curs ionis mo si può riassumere in “bontà, benevolenza, Raduno Regionale TeSSerAmeNTo 2019 favore”. Tutti termini questi che rimandano ad un qualcosa che si fa senza alcun torna- 26 biblio piccoli ricordati di rinnovare, conto personale appunto: Gratis! non aspettare! 27-28 biblioteca E quale è la leva che ci fa fare ciò? La sco- rinnova la tua fedeltà di Socio perta della Bellezza: la consapevolezza che 29-30 commis s ione medica e fai iscrivere nuovi Amici nel mondo in cui siamo stati gettati a vive- re, esiste un tesoro prezioso il cui sguardo 31 s ottos ezione zogno Quote Associative si è posato su di noi e ci ha ammaliati, ci ha Cabianca SoCI NUoVo rINNoVo vocati per nome e per il quale siamo dispo- Ordinari 57,00 € 52,00 € sti anche a fare alcune piccole o grandi Familiari 30,00 € 25,00 € pazzie. Giovani 22,00 € 17,00 € Allora l’augurio a tutti noi per il nuovo Integrazione Massimali anno è che, al di là del fare, dei regolamen- Assicurativi: 3,40 € ti, dei programmi, degli impegni (tanti), Contributo per ricevere via posta delle tecniche, di tutta la complessità e il Notiziario Sezionale (anche, si) la pesantezza che una struttura “Le Alpi Orobiche”: 5,00 € può avere, non ci dimentichiamo mai che il nostro richiamo altro non è che la Bellezza Soci di età compresa fra che vediamo ed ammiriamo ogniqualvolta i 18 e i 25 anni (nati negli anni giriamo lo sguardo verso i monti. Ogni compresi tra il 1994 e il 2001) qualvolta i nostri sguardi si uniscono a Ordinari Juniores stesso importo contemplare il sogno che ogni giorno ci della categoria Soci Familiari accompagna. E la Bellezza a noi che abitia- NB - “e’ necessario presentarsi, sia mo il mondo è data gratis. n per i nuovi Soci che per i rinnovi con la Carta regionale dei Servizi per il codice fiscale”. In copertina: Cimon della Bagozza invernale (foto di Giordano Santini)
VITA SOCIALE Collaborazione I l Club Alpino Italiano – Sezione di CUS riveste un ruolo fondamentale all’inter- Bergamo “Antonio Locatelli” e il no dell’UniBG, disponendo anche di una CAI-CUS Centro Universitario Sportivo dell’Università degli Studi di Bergamo struttura all’avanguardia; è infatti un genera- tore di proposte motorie e sportive che danno da maggio 2018 hanno in essere una collabo- nuova energia ai docenti e agli studenti”. razione che prevede l’organizzazione di atti- Claudio Bertoletti, presidente CUS Bergamo: vità sportive e culturali rivolte a studenti e “Il CUS ha l’opportunità di allargare l’offer- personale universitario. ta formativa con attività esterne realizzate Tale collaborazione si pone in primis l’obiet- sotto la sapiente e prestigiosa guida del CAI tivo di consapevolizzare alla frequentazione Bergamo: teniamo moltissimo a questa colla- della montagna e delle attività correlate, nel borazione fra istituzioni e ci impegneremo a rispetto dell’ambiente e garantendo la propria farla durare nel tempo, data la valenza educa- ed altrui sicurezza. Gli utenti hanno l’oppor- tiva e formativa della montagna non solo per tunità di conoscere la realtà del CAI, median- gli aspetti psico-corporei, ma anche per quel- te attività in ambiente, attività di arrampicata li culturali e sociali”. indoor e serate informative sui diversi aspetti Prof. Francesco Lo Monaco, delegato del inerenti l’ambiente montano; attività da com- Rettore per lo sport: “È partita questa speri- piere in compagnia, creando aggregazione e mentazione di collaborazione con il CAI in rapporti di amicizia. settori che riguardano in generale l’avvicina- Sono già state organizzate due uscite in mento alla montagna e alle pratiche sportive Vita sociale ambiente, di cui una di due giorni, e tre sera- a essa legate, come l’arrampicata in palestra te di arrampicata indoor nelle quali hanno e l’escursionismo. I primi risultati sono stati partecipato fino a 30 persone a sera. più che soddisfacenti, l’importante è che si Da un questionario sottoposto agli studenti continui a progettare in questa direzione con dell’Università degli Studi di Bergamo sono un solido appoggio offerto dall’esperienza ad oggi arrivate circa 80 risposte, da queste si del CAI e, nello specifico, della sezione di evince che le attività di maggior interesse Bergamo. Per ultimo, si sta pensando alla 4 sono l’escursionismo (87%), l’arrampicata possibilità di organizzare, tra professori e stu- indoor (45%) ed a seguire l’alpinismo e lo denti, una vera e propria “spedizione-avven- scialpinismo (entrambi al 30% circa). Inoltre, tura” fuori dalle Alpi per incontrare mondi e più del 90% degli intervistati ha risposto che culture diverse. Questa idea, lanciata da è interessato a partecipare ad attività dedicate Paolo Valoti, ha raccolto interesse e consensi agli universitari e circa il 65% ha dato un pro- da parte di tutti”. prio contatto per restare aggiornato sulle ini- Prof. Alessandro Fassò: “Amando e frequen- ziative. Paolo Valoti, presidente CAI tando la montagna da sempre, ho accolto con Bergamo: “In un contesto di due realtà che entusiasmo la proposta di entrare a far parte promuovono contenuti educativi e sociali, del gruppo di lavoro CUS-CAI. Ho la possi- CUS e CAI si rendono complementari. bilità di tramandare questa passione agli stu- Questa sinergia collaborativa permette di denti e di condividere con loro momenti alta- completare l’offerta sportiva in entrambi i mente formativi in ambiente montano”. posti: CUS e Palamonti. Intendiamo promuo- Dario Nisoli, studente di ingegneria e refe- vere l’attività motoria outdoor, proponiamo rente operativo CUS-CAI: “Le uscite in uscite sulla rete dei sentieri come ulteriore montagna e le attività indoor presso il proposta di crescita personale, educativa e Palamonti stanno avendo successo. Appena formativa: in montagna si imparano il rispet- abbiamo pubblicizzato le prossime 4 serate in to dell’ambiente, la condivisione delle diffi- palestra al Palamonti gli studenti hanno coltà, si saldano i rapporti di amicizia. risposto con entusiasmo. In palestra svolgia- Vogliamo incoraggiare l’attività motoria tra i mo le attività di arrampicata, rivolte sia a chi giovani, puntando a farla diventare uno stile ha già esperienza, sia a chi vuole apprender- di vita e una pratica quotidiana. Mens sana in ne le basi. La palestra di arrampicata del corpore sano: lo sport aumenta le capacità di Palamonti è, infatti, di particolare avanguar- studio degli studenti. Anche i docenti, che dia, come struttura ed è animata da vivaci e sono i formatori - allenatori allo studio dei articolate attività. A breve, inoltre, stabilire- giovani, mentre ispirano e stimolano gli stu- mo il calendario e gli itinerari delle escursio- denti, dando l’esempio nella pratica dell’atti- ni invernali che si effettueranno nei mesi di vità motoria, possono trarne beneficio. Il febbraio e marzo”. n Le Alpi orobiche - dicembre 2018
ALPINISMO Alpinismo Panorama verso il Finsterharorn (foto Loris Lazzaroni) AletsChorn - 4193 m 5 di Andrea Cortinovis Momento di riposo al Mittelaletschbiwak 3013m con Aletschorn sullo sfondo (foto Cortinovis Andrea) S arebbe stato un sogno vedere il gigante dell’Oberland, ma vederlo bene per due volte in tre mesi e addirittura salirlo l’11-12 agosto 2018 è stata una conquista…. Un’avventura vera e propria portata a ter- mine con Massimiliano, Stefano e Loris. I preparativi sono veloci; nel giro di mezza giornata ci si organizza, anche perché non possono esserci esitazioni di fronte alla chiamata di sua maestà Aletschorn. Saliamo in macchina fino al paesino di Betten (sopra Fiesch) e da li in funivia a Bettmeralp: qui inizia una lunghissima cav- alcata; lo scollinamento della morena di arrivo degli impianti a 2300 m. ci consente Mittelaletschgletscher e alle pendici svizzero; giunta l’ora del meritato riposo e di presentarci ai nostri occhi la parte termi- dell’Olmenhorn. di studio della via salita perché il buio può nale del Ghiacciaio dell’Aletsch che con i Dopo la pausa pranzo si ritorna a salire giocare brutti scherzi… suoi 23 km di lunghezza e 900 metri di pro- decisamente tutto il ghiacciaio in gran lunga Il relax di cui possiamo godere è straordi- fondità nel punto più alto è il “Greatest coperto da detriti lungo la sua riva sinistra nario, tutto intorno un silenzio assoluto rotto Glacier of the Alps”. orografica fino a quota 2791 m, superando ogni tanto dal cinguettio di qualche uccelli- Si scende sul ghiaccaio per almeno 300 una sorta di canali tra ghiacciaio e rocce no e dal rumore dell’acqua che fuoriesce metri di dislivello e iniziamo l’attraversa- bagnate fino a raggiungere il bivacco del dalla bocca del ghiacciaio. mento piuttosto delicato essendo estrema- Mittelaletschbiwak a 3013 m. Purtroppo l’ora di cena si appresta veloce- mente crepacciato e pieno di buchi fino alla Molto confortevole, tutto in legno, con 13 mente, giusto il momento di reperire l’acqua sponda opposta, all’imbocco del vallone del posti letto, sempre aperto e tipicamente da far bollire: minestra per i miei soci (non dicembre 2018 - Le Alpi orobiche
ALPINISMO Sopraggiunge l’alba appena superato l’Aletschjoch Alpinismo 6 per me che non ne sono propriamente Risalita pendio ripido amante), tonno e fagioli in scatola, gallette sotto l’anticima con di riso, biscotti, caffe... Sembra di essere Konkordiaplatz in fondo nella cantina di casa a vedere quanta roba (foto Loris Lazzaroni) abbiamo nello zaino… Nel frattempo, nel tardo pomeriggio ci hanno raggiunto due coppie, penso svizzeri, anche loro organiz- zati meglio che al ristorante… Il sole cala presto dietro all’Aletschorn, ma le luci del tramonto contro la sua cupola di roccia e ghiaccio infuocano letteralmente l’ambiente; inoltre la stellata pazzesca che ci offre il cielo questa sera ci fa perdere momentaneamente il senso di realtà e l’obi- ettivo che abbiamo in testa… Noi siamo gli ultimi a svegliarci: sveglia alle 3, colazione abbondante , abbando- niamo ciò che è ininfluente per la scalata e alla luce dei frontalini alle 4.10 si parte… Imbocchiamo la traccia che in direzione nord su detriti traversa sotto le placche roc- ciose bagnate mettendo poi piede sul ghiac- ciaio attorno a quota 3490 m, giungendo sotto il colle: comincia ad albeggiare, il pen- dio letteralmente ghiacciato ci impone di procedere con delicatezza, obbligandoci a proteggerci con le viti alla terminale (45°) giungendo al valico dell’Aletschjoch 3623m. Le Alpi orobiche - dicembre 2018
ALPINISMO Foto di vetta con i 4 componenti del gruppo (foto Lori Lazzaroni) Alpinismo Un panorama spettacolare ci permette di ripercorriamo a ritroso la via di salita fino al PRIMI SALITORI: 7 godere della sottostante Konkordiaplatz, bivacco dove giungiamo alle 12. Tuckett, Bennen, Bohren, Tairraz 18 delle lingue glaciali che compongono il Da ottimi bergamaschi riordiniamo tutto il giugno 1859 grande ghiacciaio dell’Aletsch fino alla materiale, coperte e sgabelli lasciati in dis- testata della Jungfrau e del Mönch, saliti ordine la mattina e appena conclusasi la DIFFICOLTA’:PD+ 45° questa primavera con gli sci da cosa, con gli zaini stracarichi scendiamo a Lauterbrunnen. valle… DISLIVELLO:1200 m dal bivacco Dal valico si mette piede sulla cresta, stret- Riattraversare il ghiacciaio scavalcando 2223 m totale (da arrivo funivia) ta, con cornici fino a quota 3718 m dove si ponti e buchi e la risalita della morena ci allarga in un dosso nevoso che si raddrizza fanno capire quanto sia proprio dura e fati- PUNTI DI APPOGGIO: decisamente fino a 45° nei pressi dell’antici- cosa la conquista dell’Aletschorn, ma penso Mittelaletschbiwak 3013 m. ma (4087 m), superando il buco della termi- che in questo caso “il gioco valga proprio la www.cas-diablerets.ch/mittelaletsch. nale per il momento ancora abbastanza cop- candela”… htm erto e saldo. Percorrere le vie di Bettmeralp, deserte Un pendio più dolce riporta in cresta presso come a Zermatt e Saas Fee, perché non ci CARATTERISTICHE: un plateau a monte dell’anticima; raggiun- sono auto in paese, ci riporta alla realtà, con traversata glaciale e di cresta, su terreno giamo il crinale nord/ovest e su roccette gruppi di svizzeri che seduti sulle loro sedie prevalentemente nevoso e tratti su miste a neve alle 8 siamo in vetta, a 4193 m. in legno delle loro casette rustiche ci osser- rocce. Itinerario complessivamente Grande è la soddisfazione, e altrettanto lo è vano come se stessimo arrivando da chissà lunghissimo. il colpo d’occhio: dalle Alpi del Sempione dove… (Breithorn/Fletschorn in primis), passando Un posto dove mi ci trasferirei molto volen- MATERIALE: di sicurezza su ghiac- al Vallese, alla Valle di Zermatt, al Grand tieri e subito! ciaio, viti da ghiaccio per proteggersi Combin e fino molto lontano al Monte Un grazie ai miei compagni di avventura e sotto l’Aletschjoch e all’Anticima. Bianco; dal versante nord tutto l’Oberland auguro a tutti almeno una volta nella vita di nella sua bellezza… poter vedere da vicino il meraviglioso TEMPISTICHE: da Bettmeralp al Si sta veramente bene in vetta, non c’è fred- mondo dell’Oberland Bernese, un luogo che Mittelaletschbiwak: 6-6.30 ore; do il sole è caldo… mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta, da Mittelaletschbiwak all’Aletschorn: Ahimè bisogna scendere, le consuete foto di pieno di avventure e ricco di tutto quello che 4-4.30 ore; da Aletschorn a Bettmeralp: rito e con la massima cautela e attenzione uno come me va a cercare… n 7.30-8.30 ore; dicembre 2018 - Le Alpi orobiche
ALPINISMO Cime di CAronno (2945m) via Messa + spigolo occidentale Alpinismo 8 Sullo Spigolo Occidentale della Cima Settentrionale a sfondo Caronno di Maurizio Agazzi Superata la fessura un ultimo L lastrone ci consegnerà la vetta! a Val Caronno, tributaria della Val Venina, la possiamo annoverare tra le più pittoresche e alpinistiche di tutto l’arco orobico. Il toponimo deriva da “vena” in ragione delle vene di ferro che anticamente veniva- no utilizzate per estrarre il prezioso minera- le e la summenzionata vena si trova all’in- crocio fra la GVO (Gran Via delle Orobie) e il sentiero che porta al Rifugio Longo nei pressi dell’omonimo valico. Venina è altresì il nome del torrente che corre in una stretta gola compresa tra i paesi di Piateda e Faedo. La Val Caronno, che sorge a sud-est della Val Vedello, racchiude inoltre alcune tra le cime più importanti delle Alpi Orobie: Il Pizzo di Rodes (2930 m), il Pizzo degli Uomini (2878 m), il Pizzo di Scotes (2979 m), la Cima di Caronno (2945 m), il Pizzo di Porola (2981 m), la Punta di Scais (3038 Le Alpi orobiche - dicembre 2018
ALPINISMO dentale percorso con ogni probabilità per la segnavia CAI che si spinge in direzione prima volta l’8 settembre 1891 da A. della Vedretta di Scais abbandonandolo Facetti, Bruno Galli Valerio e A. Villa con quando attraversa l’alveo del torrente e suc- Giovanni Bonomi. cessivamente, per gande e morene, puntia- Semplificando: il versante ovest della mon- mo all’evidente canale che solca la parete tagna con la salita all’anticima settentriona- ovest della Cima di Caronno formando un le dallo spigolo occidentale e il passaggio evidente “Y”. alla cima principale; roba da pionieri! Nonostante siamo a 2500 metri fa un caldo Ieri pomeriggio ci siamo avvicinati alla bestiale e la montagna ci accoglie con un Capanna Mambretti ed oggi contiamo di silenzio surreale; tutto tace e questo è un riscoprire un altro angolo ai più sconosciu- buon segno, visto che dovremo “ravanare” to. Alla Capanna Mambretti conosciamo i per un bel po’ di tempo all’interno di un coniugi Colombera, i custodi di questo pic- canale sormontato da un ampio e scuro colo gioiello ubicato ai piedi delle vette più ripiano colmo di detriti. maestose delle Alpi Orobie, e veniamo Vi confesso fin da subito che la prima parte accolti in maniera fantastica; la semplicità dell’ascesa è piuttosto noiosa e per certi unita all’umiltà sono doti che arricchiscono versi pericolosa mentre la parte alta è molto lo spirito delle persone. Con loro parliamo bella, esposta e su roccia “spaziale”! di aneddoti, sentieri e racconti legati a quei Terminato il silenzioso rito della vestizione, posti. quando s’ode il fastidioso tintinnio della La notte trascorre tranquilla e la mattina “ferramenta” significa che è giunta l’ora Alpinismo seguente, come da previsioni, si presenta della vera sveglia, attacchiamo lo sfasciu- velata e calda; troppo calda per essere il 22 mato canale fino alla prima biforcazione settembre. dove seguiamo la fessura di destra (III) su Non ne facciamo un dramma ed anzi, dopo roccia levigata e in seguito incontriamo un aver conquistato la Cresta Corti alla Punta secondo ostacolo caratterizzato da un breve di Scais in compagnia del “verglas” durante ma impegnativo salto che vinciamo con quell’indimenticabile 2 novembre 2014, un’atletica spaccata (III+). 9 quasi godiamo. Vedere Yuri che scala con tanta grazia mi fa Non esiste una spiegazione esaudiente, ma sentire come un bradipo dal piede lento e in questo posto veniamo sempre all’inizio o dopo aver superato questo camino, tirando alla fine della stagione estiva; insomma un numero imprecisato di imprecazioni, ho troppo presto o troppo tardi! finalmente compreso il significato del nome Dalla Capanna Mambretti seguiamo il della via. m), il Pizzo di Redorta (3038 m), il Pizzo Brunone (2724 m) e la Cima Soliva (2710 m). Degna di menzione è la curiosa storia della prima ascesa alla Cima di Caronno portata a termine l’1 luglio 1882 da L. Albani e G. Nievo con A. Baroni, I. Bonetti, e I. Zamboni, in un’esplorazione compiuta per la ricerca di una via di salita all’inviola- ta Punta di Scais, che per l’improprietà delle vecchie carte dello Stato Maggiore Austriaco si pensava possibile raggiungere direttamente dal Passo di Coca (Bollettino CAI XCI, 205-207). In pratica pensavano di salire alla Punta di Scais mentre invece hanno compiuto la prima ascesa alla Cima di Caronno! 22 settembre 2018 L’ennesima avventura riservata all’Orobia selvaggia sta per essere compiuta grazie all’unione di due percorsi storici: la via La linea di salita, rossa, e quella di discesa, Messa, aperta dai fratelli Giuseppe e Giulio verde con la cengia che scende alla Vedretta di Porola. Messa il 22 agosto 1937, e lo spigolo occi- dicembre 2018 - Le Alpi orobiche
ALPINISMO Uno di questi giorni dovrò andare a… accediamo al ramo di sinistra del canale che Mi emoziono ripensando a tutte le ascese Messa!!! seguiamo fino al suo termine uscendo a compiute durante questi ultimi anni; cono- Yuri sogghigna mentre il canale continua ad volte sul lato sinistro. Se decidete di tornare sco più o meno ogni singolo sasso di queste essere silenzioso; un segnale decisamente dalla via di salita, come abbiamo fatto noi, montagne che m’hanno rapito il cuore! positivo. prestate attenzione a quest’ultimo passo che Dalla Capanna Mambretti ci stanno osser- Proseguiamo raggiungendo un ampio spa- se fatto in discesa richiede cautela. vando con un binocolo proprio nel momen- zio detritico dove verso destra diparte Arriviamo all’ampia terrazza detritica sotto to in cui stringo la mano a Yuri consapevole un’evidente cengia in direzione della un cielo plumbeo che lascia intravedere il che anche la discesa non sarà da sottovalu- Vedretta di Porola che potrebbe essere uti- secondo tempo di questa lunga ascesa: lo tare. lizzata per la discesa così da evitare il passo spigolo occidentale della vetta settentriona- Con ogni probabilità sarà la mia ultima di III+. Per intravedere la cengia bisogna le! Attacchiamo lo spigolo senza aver sotto- volta su questo balcone strepitoso e mi sale sporgersi sul lato della vedretta e se decide- mano alcuna relazione lasciandoci guidare un senso di malinconia. Nella testa c’è posto te di percorrerla durante il rientro sappiate dall’istinto “orobico” intuendo però il cam- soltanto per quella frase coniata da che la parte alta è molto semplice mentre la bio radicale della roccia che finalmente si fa Giovanni De Simoni che ormai ho fatto mia: parte bassa dev’essere affrontata con molta bella! “amo le montagne di puro amore ma voi, attenzione; è un II grado esposto e con roc- Lo scaliamo con passaggi delicati ed esposti Orobie mie, siete qualcosa in più per il mio cia molto brutta… quasi terrosa. Noi siamo di III grado stando piuttosto sulla sinistra cuore; avete il dolce fascino d’un primo rientrati da li e Yuri per velocizzare la disce- durante la prima parte e spostandoci verso amore”. sa prima m’ha calato e poi è sceso disarram- destra nella parte superiore fino a toccare la I custodi della Mambretti ci stanno aspettan- picando. Ma torniamo a… Messa! vetta dell’anticima settentrionale. do al rifugio e appena ci intravedono (col Per rientrare nel canale percorriamo obli- In questo frangente l’itinerario è da ricerca- sorriso dipinto sul viso) esclamano: “vi Alpinismo quando a sinistra una dorsale detritica alzan- re in quanto sembra d’essere all’interno di abbiamo visti col binocolo”. “Siete stati doci una ventina di metri fino a raggiungere un dedalo roccioso. velocissimi”. il canale/camino di sinistra al di sopra di un L’ambiente è unico, severo e selvaggio! Si stanno preparando per scendere, ma evidente e difficoltoso salto roccioso (sono Dall’anticima settentrionale, di pochi metri ancora una volta comprovano l’impeccabile una decina di metri ma impercorribili). più bassa della cima principale, scendiamo accoglienza: “Volete qualcosa da mangia- Ogni cosa che tocchiamo dobbiamo “sag- all’ampio colle che divide le due cime da re”? “Abbiamo qui ancora del cibo”. “Se 10 giarla” con estrema cura prima di tirarla sep- dove è ben visibile la fessura verticale, volete un caffè ve lo facciamo subito”. pur siamo ormai abituati a questa tipologia lasciapassare per la vetta della Cima di Non sono gestori bensì custodi. Ed è proprio di terreno infido! Caronno (2945 m). questo che fa la differenza. A questo punto ci alziamo di qualche metro Nonostante il cielo sia nebuloso il colpo Grazie, grazie e… ancora grazie! n fin nei pressi di un’evidente biforcazione, d’occhio è superbo; la piramide tronca del quella primaria che forma la grande “Y” Pizzo di Scotes domina l’orizzonte setten- visibile dal basso, e, superato l’ennesimo trionale e dalla parte opposta i “Giganti passo di III su rocce marce e chiazze d’erba, delle Orobie” appaiono imponenti, presso- ché inespugnabili. Dalla vetta il Pizzo di Porola in veste suggestiva Le Alpi orobiche - dicembre 2018
EVENTI 2° appuntamento con una sono uscite maschere lancia fuoco o ghiac- cio, maschere con il potere dell’invisibilità, montagna di libri maschere che sparano amore: la fantasia non conosce davvero limiti! Anche Claudio Morandini, autore del romanzo protagonista Con Elena Ferri e Claudio Morandini di questo appuntamento, si è prestato volen- tieri a questo gioco insieme alla moglie!! È stato bello vedere un unico gruppo, compos- to da grandi e piccini esplorare e creare allo stesso modo, lasciando da parte pregiudizi e inibizioni. Ed era proprio questo uno degli obiettivi che mi ero prefissata di raggiun- gere durante il pomeriggio perché non si possono coinvolgere i piccoli se non ci si ricorda come si fa a giocare!! A questo punto è iniziata la chiacchierata con Claudio in merito alla sua pubblicazione voluta dal CAI in collaborazione con la casa editrice Salani. Lo scrittore ha spiegato con parole chiare e semplici il suo punto di vista sulla montagna, lontano dalla visione romantica di Elena Ferri spesso citata e descritta nei libri (e anche da alcuni “grandi” presenti in sala!) che però S Eventi abato 17 ottobre si è tenuto presso riserva nei confronti di questo ambiente un la sala Consigliare del Palamonti il rispetto profondo e un’altrettanta profonda secondo appuntamento con “Una ammirazione. Questo è anche il modo di montagna di libri”. L’incontro ha guardare all’ambiente montano di Remigio, coinvolto questa volta sia il gruppo degli il dodicenne protagonista del romanzo. Il 11 adulti che quello dei ragazzi in una attività ragazzo, preciso, bravissimo a scuola e, a in cui tutti si sono mesi in gioco! Elena Ferri volte, anche un po’ saccente, è vittima di -io! - e Laura Cajo (entrambe ASAG del alcuni atti di bullismo da parte dei suoi com- CAI Bergamo) si sono divise anche questa pagni di classe e per questo motivo pianifi- volta il gruppo dei partecipati. La prima ca una fuga che, secondo i suoi piani, lo parte del pomeriggio ha visto come protag- aiuterà a riscattarsi. Andrà a chiedere aiuto onisti i libri dedicati all’autunno: ho raccon- al vecchio Bonifacio, spaventatore temuto e tato, mostrato e dimostrato come il libro ammirato giù al paese di Pocacosa, che possa essere uno strumento che aiuta a durante i carnevali passati tanto terrorizzò pianificare una gita, a preparare un’escur- gli abitanti del paese. L’incontro tra i due sione con i più piccoli, come possa davvero darà vita a tutta una serie di riflessioni che aiutare l’adulto a trovare nuove strategie per chi pieni di foglie, pigne, rami, ghiande, nascono spontanee nel lettore, adulto o coinvolgere i ragazzi ed avvicinarli in un stoffa e altro materiale di recupero sono stati ragazzo che sia. In tutto questo la montagna modo nuovo all’ambiente montano. A rovesciati al centro della sala difronte allo fa da splendido scenario, con i suoi boschi, questo punto dell’incontro il pubblico pre- stupore generale! Da qui il compito di la sua roccia, i suoi profumi, odori, suoni, sente in sala è stato invitato ad alzarsi, creare un mostro per ogni gruppo, una silenzi colti e descritti da Morandini con spostare le sedie in modo da creare spazio e maschera come quella che il piccolo semplicità e naturalezza. Davvero un bel formare 3 gruppi. Superato l’imbarazzo Remigio, protagonista del romanzo di romanzo da mettere magari sotto l’albero di iniziale ho chiesto ai miei utenti di pensare a Morandini, vuole costruire con l’aiuto del Natale! Il pomeriggio si è poi concluso con cosa significassero per loro le parole bullis- vecchio e temuto Bonifacio! Da subito tutti l’intervento di Stefano Morosini, respons- mo e montagna e li ho invitati a scrivere le si sono impegnati, messi in gioco con mia abile della Commissione Cultura CAI loro idee su un foglio. grande soddisfazione! Li ho visti progettare, Bergamo che, da subito, ha appoggiato LA MONTAGNA è: stupore, aggregazione, pianificare, condividere, provare, cambiare, questa iniziativa! Un ringraziamento parti- scoperta, vita, fatica, rocce. spostare… il risultato è stato sorprendente. colare va anche allo staff della biblioteca del IL BULLISMO è: sopraffazione, arroganza, Anche i bambini con Laura hanno svolto la Palamonti e a Massimo per la loro collabo- non ascolto, indifferenza. stessa attività ed è stato bello riunire tutte le razione. Aspetto con curiosità la prossima Abbiamo letto, ci siamo confrontati e poi maschere mostruose e farsi spiegare tutti i pubblicazione e vi invito da ora alla prossi- sono arrivati… gli effetti speciali! Due sac- super poteri che le caratterizzavano!! Ne ma presentazione! n dicembre 2018 - Le Alpi orobiche
ALPINISMO GIOVANILE Gli Aquilotti e gli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile di Bergamo vi augurano buone feste ed un felice e Alpinismo giovanile splendido 2019 con un arrivederci sull’ Alpe! 12 Gli Aquilotti di Bergamo e la festa d’autunno di Massimo Adovasio A nche il 18° Corso di Alpinismo Giovanile 2018 del CAI di Bergamo è giunto al termine. Ed a conclusione di un Corso, non si può che festeggiare per ricordare e rivivere i momenti più belli. L’Alpinismo Giovanile, che raggruppa giovani con età 8-17 anni, chiamati anche “Aquilotti”, lo fa in un modo particolare, in un modo con- sono alla loro età. Si organizza una festa Servizio tutta speciale: la festa d’autunno. Tutti fotografico di sono coinvolti: gli Aquilotti in primis, gli Massimo Adovasio Accompagnatori di Alpinismo Giovanile e persino i genitori. Gli ingredienti princi- pali: gioco, divertimento, sorprese, stare insieme, movimento e comunicazione. Quest’anno la festa è stata organizzata a Rota Imagna, nelle giornate del 29 e 30 set- tembre scorso. Durante le escursioni del 18° Corso AG, il sole non ha proprio “baci- Le Alpi orobiche - dicembre 2018
ALPINISMO GIOVANILE Alpinismo giovanile ato” i 46 Aquilotti del Corso. La pioggia è stata protagonista di alcune uscite, per cui la Commissione Alpinismo Giovanile ha fatto la scelta, nel secondo giorno di Rota Imagna, di non effettuare alcuna uscita in ambiente. Quindi due giorni stanziali, che hanno permesso agli Aquilotti di convivere La foto si m pa ti c a insieme, di conoscersi ancora meglio, oltre 13 a giocare ed a divertirsi. Ma anche essere i camerieri per il pranzo e la cena e non da degli Aquilotti di Bergamo ultimo preparare i letti per la notte. a cura di Massimo Adovasio Da oltre trenta anni seguo l’Alpinismo Giovanile del CAI di Bergamo ed è la prima volta che mi capita di incontrare Aquilotti molto dinamici ed attivi, che non stanno mai fermi, che quando possono cor- rono e gridano al mondo intero la loro voglia di voler crescere e di scoprire cose nuove, di voler comunicare sia con il corpo che con la voce, ma soprattutto l’appren- dere velocemente quello che tu gli insegni. È sicuramente una situazione molto parti- colare e positiva che ti fa ancor di più sco- prire il valore di essere Accompagnatore di Alpinismo Giovanile e ti incentiva ancora di più ad essere vicino a loro nell’alpe. L’ambiente montano unito anche ad una particolare metodologia di comunicazione utilizzata dagli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile, sono risultati ele- menti importanti che hanno alimentato la “... siamo gli aquilotti del CAI...” loro formazione e la loro continua crescita in questa loro avventura in montagna. Uscita del 29-30 settembre 2018 - Festa d’Autunno a Rota Imagna Chissà che fra qualche anno, gli Aquilotti (foto di Massimo Adovasio) possano davvero diventare veri alpinisti con la “a” maiuscola. n dicembre 2018 - Le Alpi orobiche
ALPINISMO GIOVANILE Gli Aquilotti “Tuffi, scivoli, onde e spruzzi” diventano realtà il prossimo 20 gennaio volano anche in inverno all’Acquaworld di Concorrezzo. Per tutti gli Aquilotti un messaggio: entrare in con- tatto con l’acqua divertendosi! Un inverno non è un inverno se non si di Massimo Adovasio alcuni temi specifici prefissati. Il volo degli tocca la neve! Lo si farà il 24 febbraio Aquilotti inizierà il 18 novembre e sarà prossimo in ambiente, mettendo ai piedi le È proprio vero: gli Aquilotti di diretto verso la Valle del Lujo, dove mitiche ciaspole: finalmente si cercherà di Bergamo volano anche in inver- dovranno ricercare i colori dell’autunno ed scoprire le forme dei cristalli di neve! no! La Commissione Alpinismo i sentieri perduti, non più utilizzati nella Questa avventura abbraccerà tutto l’inver- Giovanile del CAI di Bergamo ha valle. no o meglio gli Aquilotti voleranno anche progettato per i giovani con età 8-17 anni Ma gli Aquilotti conoscono la loro seconda in inverno alla riscoperta dei segreti che nel periodo invernale, quattro uscite tutte casa, il Palamonti? Il 22-23 dicembre l’are- questa stagione custodisce… in particolare per loro, tenendo conto sia della stagione na del Palamonti sarà tutta loro. Si faranno cercando i cristalli di neve, tuffandosi nel- dell’autunno, sia dell’acqua, sia della casa giochi, incontri, si arrampicherà in palestra l’acqua, ammirando i colori dell’autunno e del CAI, che della neve. Obiettivo far e… si dormirà anche… sotto le guglie del scoprendo le guglie del Palamonti!… Alpinismo giovanile socializzare gli Aquilotti, creando un per- Palamonti! Un volo sicuramente da non per- corso di avventura che toccasse con mano dere!… n Informazioni: www.caibergamo.it/alpingio Le fotografie degli Aquilotti in inverno, sono tratte dall’archivio fotografico dell’ Alpinismo 14 Giovanile del CAI di Bergamo. Le Alpi orobiche - dicembre 2018
CORSO REGIONALE XXiV corso regionale le varie vette della zona. Questa uscita determina la fine della parte scialpinistica istruttori scialpinismo del nostro corso, quindi con l’armonia di buoni amici che ci accompagna, seduti ad 2018 un bar davanti ad una buona birra comuni- chiamo ad ogni allievo i risultati parziali. Inizia cosi la parte alpinistica del corso, il ritrovo è a metà giugno presso il Passo Gavia, da dove tutti in gruppo saliamo ai “ Massimo Carrara – Carolina Paglia piedi del Ghiacciaio Dosegù. Qui rimarre- mo impegnati per ben due giornate nello D opo aver ricevuto le domande svolgimento delle varie manovre utili per di iscrizione dei vari candidati attraversare e salire un ghiacciaio come: provenienti da tutte le scuole (autosoccorso per caduta in crepaccio, tec- lombarde di scialpinismo, la Autosoccorso per caduta niche di salita con ramponi e piccozza, Scuola Regionale di Scialpinismo in un ancoraggi su neve e ghiaccio, ecc. ecc.), la weekend di novembre si riunisce per valu- in crepaccio, seconda sera il gruppo si divide e pernotta tare i vari curricula ricevuti e decide di tecniche di salita in tre rifugi della zona Forni, Pizzini e Corso regionale approvare la richiesta di 28 candidati risul- Berni, ottime basi logistiche per affrontare tati idonei. con tamponi e picozza le classiche e stupende salite alpinistiche Il 20 e 21 gennaio 2018 presso la caserma del Ghiacciao dei Forni. Il giorno seguente ” Tonolini al Passo del Tonale ha inizio il tutto il corso è in vetta alle principali cime corso modulo di scialpinismo. Il program- della zona, Gran Zebrù, Palon de la Mare, ma prevede una parte formativa sulle Pasquale, Tresero. nuove manovre di autosoccorso in valanga Rimane solo il modulo roccia in program- e il miglioramento della tecnica personale ma presso l’Alpe Devero, ma le prenota- di sciata in pista, quest’ultimo grazie alla so ringraziamento ad AKJA (Associazione zioni per un gruppo cosi grosso in quella collaborazione dei maestri della scuola sci Volontari Soccorso e Sicurezza Piste Sci) zona non vanno a buon fine, si cambia pro- 15 alpino. Purtroppo al modulo si presentano per la preziosa collaborazione. Per la pre- gramma spostando il nostro obiettivo alle solamente 26 allievi, sapremo in seguito parazione culturale si è chiesto l’intervento Piccole Dolomiti del Pasubio con base che due persone non potranno partecipare a di esperti, tra questi anche la Commissione presso il Rifugio Campogrosso. Anche questo corso. Il modulo scorre veloce, gli TAM del CAI Bergamo. Questi argomenti questo modulo chiede che la prima giorna- allievi partecipano con grande interesse e verranno suddivisi nel proseguo di tutto il ta venga utilizzata per provare le capacità vivono momenti di allegria e socializzazio- corso, nelle serate trascorse nei vari rifugi. degli allievi ad eseguire tutte le manovre ne in momenti festosi organizzati presso lo Il giorno 18 febbraio il gruppo si suddivide che una salita in roccia possa richiedere, spaccio della caserma. in sottogruppi in ben nove gite scialpinisti- (corda doppia, risalita su corde, calata con Il 17 e 18 febbraio 2018 ha luogo una che offerte dalla zona del Passo del Tonale. ferito, tecnica di arrampicata, ecc. ecc.). Il prova esame: l’uscita richiede agli allievi Il terzo modulo prevedeva ben tre giornate secondo giorno ci dividiamo in gruppi una buona padronanza della tecnica FISI, il in Val Formazza presso il Rifugio Miryam, sulle svariate vie di roccia che la zona ci saper sciare elegantemente in fuori pista, la ma le previsioni non sono dalla nostra offre. Purtroppo su una di queste vie un perfetta conoscenza delle varie tecniche di parte, quindi si decide di ridurre a due gior- allievo, mentre sale da capocordata, perde uso ARTVA, delle manovre di autosoccor- nate, la terza verrà recuperata successiva- un appiglio, precipita riportando ferite so in valanga, della nuova tecnica di scavo mente. Le condizioni nei due giorni rimasti abbastanza gravi e siamo obbligati a chia- in valanga, etc. La nostra base logistica è la sono migliori di quanto previsto e ci con- mare nuovamente il soccorso. caserma Tonolini, utile per noi grazie ai sentono di svolgere tutto il programma, Il corso termina un sabato in ottobre pres- suoi enormi spazi, la vicinanza alle piste e oltre che a permetterci di salire le varie so il Palamonti, sede del CAI di Bergamo base di partenza di varie gite scialpinisti- vette delle zona. Sfortunatamente, durante con una lezione formativa su tecniche di che, il tutto a prezzi modici. La sera si una discesa e a causa di scarsa visibilità, un primo soccorso e BLS. Al termine della richiede un ulteriore impegno ai nostri nostro istruttore cade e si infortuna ad un lezione tutto il gruppo istruttori unito chia- ragazzi, in quanto devono sostenere alcuni ginocchio, tenta di scendere aiutato dai ma ogni allievo singolarmente per comuni- quiz, in cui dimostrare di avere basi cultu- compagni ma il dolore è troppo forte, quin- care il risultato conseguito. Sono stati rali su varie tematiche, ad es: ordinamento di siamo costretti a chiamare il soccorso e nominati quattordici nuovi ISA , alcuni del CAI, nivologia, autosoccorso, storia trasportarlo direttamente al pronto soccor- saranno obbligati a ripetere i moduli nei dell’alpinismo, catena di sicurezza, topo- so. La giornata rimanente viene recuperata quali non sono risultati idonei, altri dovran- grafia, meteorologia, geologia, glaciologia, dopo un paio di settimane al Passo del no recuperare i moduli ai quali non hanno flora e fauna, primo soccorso. Un dovero- Sempione, dove in gruppi separati, saliamo potuto partecipare. n dicembre 2018 - Le Alpi orobiche
CORSI Coordinamento Scuole Montagna Corsi CAI Scuole Orobiche 2019 Tipo di corso Periodo Posti disponibili Tipo di corso Periodo Posti disponibili sa1/sba1 15/12-17/03 sa1-20 posti Escursionismo base aprile-maggio 40 posti sba1-3 posti Discesa Escursionismo scialpinismo 13/12-21/03 8 posti avanzato aprile-maggio 30 posti scuolavalleseriana@gmail.com scuolaescursioni@caibergamo.it Base di dicembre 2018 20 posti A1 maggio-giugno 12 posti scialpinismo febbraio 2019 scuolamaestrinifassi@caibergamo.it scuolaorobica@caibergamo.it 43°corso base dicembre 2018 Roccia AR1 agosto-ottobre 15 posti marzo 2019 Ferrate MF1 agosto-ottobre 10 posti scuolaosfe@caibergamo.it scuolavalleseriana@gmail.com Escursionismo 8/1-27/1 40 posti Roccia avanzato fine agosto per 7/8 posti Ambiente innevato AR2 7 giornate consecutive scuolaescursionismo@caibergamo.it scuolavalleseriana@gmail.com Corsi sa1 17/1-10/3 15 posti AL1 15/9-13/10 12 posti Gianandrea Gambarini scuolapelliccioli@caibergamo.it 16 Indoor palestra PalaMonti 8/2-8/3 20 posti 41° corso di 20/9-25/10 12 posti Vincenzo Cervi scuolapelliccioli@caibergamo.it introduzione alla speleologia scuolascobergamo@caibergamo.it Arrampicata Al1 marzo-maggio 10 posti Alpinismo base A1 aprile-giugno 21 posti Scialpinismo base fine novembre 2019 12 posti scuolavalleseriana@gmail.com SA1 2019-2020 inizio febbraio 2020 scuolacaivalcalepio@caibergamo.it 19° corso di marzo-settembre 35 posti alpinismo giovanile (8-17 anni) 2° corso di marzo-dicembre 50 posti alpingio@caibergamo.it alpinismo giovanile (8-17 anni) alpinismogiovanilevalgandino@gmail.com A1 + modulo 17/3-2/6 14 posti scuolaalpiorobie@caibergamo.it alta montagna + 2 weekend a luglio Manuel Galbusera scuolapellicioli@caibergamo.it Escursionismo 8/1-27/1 40 posti Ambiente innevato sa2 28/3-26/5 12 posti scuolaescursionismo@caibergamo.it Scialpinismo dicembre 2019 minimo 10/ base SA1 febbraio 2020 massimo 20 allievi CAI Albino/ aprile-ottobre 60 posti Gazzaniga/Nembro Snowboard dicembre 2019 minimo 5/ 29° corso di alpinismo giovanile (8-17 anni) alpinismo base febbraio 2020 massimo 10 allievi info@albigazza.it SBA1 Alpinismo di fine aprile- 14 posti scuolapiazzoli@caibergamo.it base A1 inizio giugno scuolacaivalcalepio@caibergamo.it SA1 dicembre-gennaio 2020 30 posti SBA1 dicembre-gennaio 2020 5 posti scuolamaestrinifassi@caibergamo.it Le Alpi orobiche - dicembre 2018
SPELEOLOGIA la lunga strada verso il tipperary... ed oltre... Speleologia 17 di Max Gelmini Pertanto da fine settembre si sono organiz- sabbia dove ci cambiamo verso le 22. zate alcune punte che hanno consentito di Andrea ed io dobbiamo ora toglierci tuta e O ltre sei anni fa nella zona del esplorare e rilevare nuove prosecuzioni in sottotuta speleo per indossare la muta Pian del Tivano (Triangolo particolare nei rami di sinistra oltre umida che ci consentirà di attraversare il Lariano), veniva effettuata la Tipperary. In una delle ultime ho avuto tratto allagato del sifone Tipperary, lungo giunzione del complesso ipo- modo di partecipare alla punta esplorati- circa 150 metri, mentre Daniele e Felicita geo Tacchi-Zelbio con quello di Ingresso va, organizzata sotto l’egida del Progetto indosseranno la muta stagna che gli perme- Fornitori-Stoppani, che dava luogo ad un InGrigna!, e questo è il racconto che ne tte di tenere il sottotuta asciutto indosso. unico sistema di oltre 60 km di sviluppo, segue. Per trasportare il materiale utilizziamo denominato “Complesso della Valle del inoltre le taniche tagliate a metà che più Nosè. Ci troviamo a Zelbio nella serata di venerdì volte hanno consentito di svuotare dalla Quest’anno, un prolungato periodo carat- 19 ottobre. Siamo in quattro: Daniele sabbia l’intaso del passaggio per giungere terizzato dall’assenza di piogge ha perme- Bassani detto “Conan” dell’Associazione al sifone; al loro interno posizioniamo sso che i cinque sifoni a monte della Grotta Speleologica Comasca, Andrea Maconi del attrezzature e panni di ricambio che ci Tacchi si abbassassero di livello consen- Gruppo Grotte Milano CAI SEM, Felicita serviranno più avanti. L’ambiente del tendo il passaggio degli speleologi, che da Spreafico dello Speleo Club CAI Erba, ed sifone è bellissimo, l’acqua nella prima tempo attendevano di poter tornare nei io, in rappresentanza dello Speleo Club parte è bassa e dobbiamo spostare di peso rami oltre il quinto sifone, denominato Orobico CAI Bergamo. Dopo aver le taniche e i sacchi col materiale, quindi Tipperary, per continuare le esplorazioni e preparato i pesanti sacchi ci dirigiamo una volta arrivati alla confluenza col ramo magari trovare un nuovo ingresso esterno verso l’ingresso della Tacchi, dove entri- attivo diventa più profonda e possiamo che consentirebbe di bypassare le zone amo verso le ore 20. La progressione è immergerci fino alla vita e trascinare nel- allagate e renderebbe esplorabili le zone abbastanza continua e veloce, con una l’acqua le taniche. La volta è a forma di oltre sifone anche in periodi di normale pausa verso metà strada, in una saletta sab- cupola con scallops; siamo in una condotta regime idrico. biosa, prima di arrivare alla discenderia di scavata dall’acqua a pressione, delle dicembre 2018 - Le Alpi orobiche
SPELEOLOGIA dimensioni di 4x2 m circa; la parte libera da acqua è ben più dei 50 cm dall’ultima punta e ci consente di passare agevol- mente. Usciamo dalla parte acquatica, rias- settiamo il materiale per trasportarlo abbandonando qui le taniche che ci servi- ranno al ritorno e percorriamo altre gallerie pulite e con meravigliose marmitte a pavi- mento. La progressione diventa un po’ più impegnativa per alcuni passaggi in arrampicata. Siamo nei pressi della “Piccola Holloch” così chiamata perché ricorda alcune parti della nota cavità svizzera. Raggiungiamo quindi una sala con fondo sabbioso dove ci cambiamo e ci concediamo una meritata sosta e un breve pisolino, essendo ormai quasi mezzanotte. Riprendiamo per non intorpidirci troppo (la cavità ha una temperatura di circa 9°C) e giungiamo all’inizio del Ramo di Mizio, Speleologia dove recuperiamo corde e attacchi, man- giamo qualche cosa e procediamo dividen- doci in due squadre: Andrea e Felicita z’ora però l’intorpidimento inizia a farsi porto appresso. Una volta giunto sulla riva vanno in basso a rilevare un ramo visto sentire e dopo aver mangiato qualcosa lo appoggio all’asciutto e preso da una fre- nella punta precedente, mentre io e Conan decidiamo la nuova meta: il camino finale nesia di vedere cosa c’è oltre, risalgo una risaliamo sulle corde il ramo portandoci dei rami di sinistra, che non vede parte della galleria che prosegue come a fino alla sua sommità, dove c’è un camino esploratori da più di quarant’anni. chiocciola avvitandosi su sé stessa. Anche 18 inesplorato, che siamo fiduciosi possa Scendiamo lungo una discenderia per qui belle morfologie con laghetti, cas- proseguire verso l’alto. Lungo la strada arrivare ad un salto tra grossi massi incas- catelle, marmitte e slumping fanno apprez- Daniele procede al rifacimento di alcuni trati che superiamo scendendolo in libera. zare questo ambiente ipogeo. Torno quindi armi poco efficaci, rompendo una punta Continua quindi la discesa che ci immette dai compagni e li aiuto con gli altri sacchi. del trapano, e quindi giungiamo alla base con scivolo sabbioso in gallerie ora ampie, Saliamo quindi verso il camino finale che del camino dove impieghiamo un attimo a ora più anguste ma sempre molto belle e si presenta con un’ampia cascata e molto capire quale sia la via migliore per salirlo, dalle morfologie ellittiche e scolpite dal- bagnato anche sulle pareti laterali a questa. essendo la roccia di pessima qualità e a l’acqua, presente a tratti a pavimento. Mentre Andrea e Felicita tornano indietro tratti inconsistente. L’unica via possibile è Giungiamo ad uno slargo con bivio: in per rilevare tutta la parte oltre sifone, risalire un muro bagnato e con ampio stil- discesa ci si immette in una forra che sboc- Conan ed io prepariamo l’attrezzatura per licidio. Conan parte con il primo fix men- ca su un salto di circa 5 m che da su un la nuova risalita del camino. Una volta tre io gli faccio sicura a distanza. In breve grosso ambiente; proseguendo invece a pronti Conan parte, incurante della pioggia è in cima alla risalita di 7 m che presenta destra si incontrano alcuni anelli di gallerie vera e propria che lo investe, mentre io gli poi una continuazione in uno stretto mean- e cunicoli che rileviamo per poi dirigerci faccio sicura. Agile e veloce risale, questa dro fangoso. Arrivano anche Andrea e verso la zona che ci interessa. Un basso volta su roccia finalmente buona, piazzan- Felicita, che hanno successivamente rile- laghetto fa da anteprima al successivo do uno dopo l’altro i fix della progressione vato anche il ramo di Mizio raggiungendo- sifone che dovremo superare prima di in artificiale. Dopo un po’ obliqua e traver- ci. Andrea sale a ricongiungersi con Conan giungere alle gallerie che ci condurranno al sa a destra raggiungendo il risalto da dove per rilevare il meandro che chiude dopo camino finale. Dobbiamo quindi procedere la cascata si butta sulla sala. Può quindi poco, mentre io scendo ad aspettare nuovamente al rito della svestizione e ves- staccarsi dall’ancoraggio e proseguire a insieme a Felicita, mettendoci al riparo da tizione per indossare le mute. Lasciamo ciò vedere cosa c’è oltre. Dopo poco ritorna, eventuali cadute di sassi. Ne approfittiamo che non ci servirà nell’esplorazione e attra- attrezza la calata in tecnica speleo e ci rac- anche per farci un te che poi offriamo agli versiamo il laghetto, quindi scendiamo una conta di aver trovato un nuovo sifone con altri due quando scendono. china detritica e giungiamo al sifone, lungo acqua limpidissima, e poi, proseguendo in Ripartiamo tutti e quattro in discesa, facen- circa una quindicina di metri e che presen- salita, un nuovo ampio camino, sempre do attenzione sui saltini verticali, tornando ta verso la fine un abbassamento della bagnato, da risalire. Saliamo quindi tutti all’inizio del ramo. Siamo un po’ stanchi e volta con un passaggio in aria di circa 30 insieme e Conan prosegue l’armo sempre decidiamo di concederci un po’ di sonno cm. Subito mi porto avanti cercando di con me a fargli sicura. Andrea e Felicita prima di riprendere. Dopo neanche mez- bagnare meno possibile il sacco che mi intanto esplorano una galleria laterale che Le Alpi orobiche - dicembre 2018
Puoi anche leggere