"BRUGNERA OGGI" Rassegna della stampa quotidiana e periodica sul Comune di Brugnera a cura dell'Ufficio Cultura
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“BRUGNERA OGGI” Rassegna della stampa quotidiana e periodica sul Comune di Brugnera a cura dell’Ufficio Cultura Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca
Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca IL GAZZETTINO Venerdì, 2 gennaio 2009 Venerdì 2 Gennaio 2009, Pag. 7, SACILE SACILE Anche con Fontanafredda un progetto condiviso per la tutela e la valorizzazione del territorio. Ora l’approvazione del regolamento Polizia municipale, sì al servizio associato Dalle giunte comunali di Brugnera, Caneva e Porcia parere favorevole all’avvio del piano Sacile Con l’approvazione da parte delle giunte comunali di Sacile, Brugnera, Caneva, Fontanafredda e Porcia delle convenzioni, muovono i primi passi due Servizi associati che consentiranno ai comuni interessati di avere attività gestite in forma associata e pertanto con migliori risultati. La prima convenzione riguarda il Servizio associato di polizia municipale che coinvolge i comuni di Sacile, Brugnera, Caneva e Porcia; la seconda il servizio in forma associata per la tutela, valorizzazione e utilizzo del contesto socio – economico e ambientale del territorio, che coinvolge i comuni di Sacile, Brugnera, Caneva, Fontanafredda e Porcia. L’approvazione delle convenzioni non segna ancora l’avvio del servizio che sarà conseguente all’approvazione dei regolamenti specifici e organizzativi e dei criteri di riparto della spesa. A Sacile è attribuito il compito di Comune capofila per entrambi i servizi, e pertanto si opererà attraverso la costituzione di un ufficio comune con sede in riva al Livenza. Alla direzione dei due uffici comuni ci sarà un responsabile nominato al quale competono funzioni di coordinamento, consultazione e raccordo tra i comuni aderenti alla convenzione per garantire la realizzazione degli obiettivi prefissati dalla conferenza dei sindaci e l’efficace e corretto funzionamento del servizio associato. Con l’approvazione delle convenzioni attuative entro il 31 dicembre, è stato pienamente rispettato il mandato conferito dai consigli comunali che avevano fissato in tale data il termine per la loro approvazione. Per quanto riguarda il servizio di polizia municipale, svolgerà la funzione di sicurezza urbana, ma anche di polizia stradale e polizia amministrativa e commerciale. Per quanto riguarda il servizio di Tutela, valorizzazione e utilizzo del territorio, dovrà individuare iniziative e attività volte alla fruizione dell’ambito individuato oltre a incentivare lo sviluppo di iniziative ed attività turistiche eco-sostenibili. M.S. MESSAGGERO VENETO Venerdì, 2 gennaio 2009 02-01-09, Pag. 8, PORDENONE EVENTI OGGI IN AGENDA E’ tempo di presepi Continua la suggestione dei presepi. Ad Arzene, presepe monumentale in piazza fino al 6 gennaio. Ad Aviano, mostre di presepi al Cro e in duomo. Ad Azzano Decimo, mostra in piazza fino al 20 febbraio. A Barcis, giovedì, presepe vivente. A Brugnera, 18 presepi negli spazi verdi e nelle strade. A Cordenons, mostra fino all’11 gennaio nell’androne del centro Moro. 02-01-09, Pag. 9, PORDENONESE E SACILE Sempre più presepi all’aperto I fedeli hanno raccolto l’appello del parroco di Brugnera BRUGNERA. Sono aumentati a 18 i presepi allestiti dalle famiglie della parrocchia santi Giacomo e Nicolò di Brugnera in occasione del Natale. Il parroco, don Celestino Mattiuz, per il terzo anno consecutivo, nelle settimane scorse aveva lanciato l’invito a formare gruppi di lavoro per abbellire i crocicchi, gli spazi verdi e i ritagli stradali con creazioni artigianali all’aperto dedicate alla natività. Sul territorio parrocchiale sono così comparsi nei giorni scorsi ben 18 lavori, realizzati con stile e materiali diversi, compreso quello allestito dagli ex emigrati sotto il portico dell’asilo parrocchiale. «Vuole essere un modo per avvicinare le famiglie fra di loro – ha commentato soddisfatto don Celestino –. L’aumento dei presepi significa che il messaggio è stato recepito e che effettivamente c’è un gradimento per l’iniziativa». La benedizione dei Gesù Bambino è già avvenuta. E dopo il concerto di voci bianche, il periodo natalizio prosegue all’insegna dell’impegno nell’ambito della parrocchia di Brugnera. Sono in distribuzione, infatti, 50 mila biglietti della lotteria di beneficenza lanciata dalla parrocchia per sostenere le spese necessarie alla realizzazione del nuovo asilo parrocchiale. La struttura scolastica per l’infanzia, il cui cantiere è già stato avviato in via Galileo Galilei, necessita di un sostegno da parte della comunità. I biglietti sono acquistabili in parrocchia oppure dai volontari incaricati. L’estrazione dei 25 premi in palio, fra i quali una Fiat Panda, è in programma il 10 gennaio: alle 20.30 la serata sarà aperta da una fiaccolata cui seguirà l’accensione del falò e l’estrazione. (g.b.) 3
Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca IL GAZZETTINO Sabato, 3 gennaio 2009 Sabato 3 Gennaio 2009, Pag. 10, SACILE BRUGNERA Nel notiziario comunale le opere pubbliche del nuovo anno Un’agenda di viabilità e sport Brugnera Arriverà nei primi giorni del mese nelle case dei cittadini il nuovo numero del notiziario comunale. Copioso nei contenuti, dal saluto del vice sindaco Marco Bazzo all’invito ai brugneresi a partecipare al tradizionale concerto di inizio anno che si terrà nella chiesa parrocchiale di Tamai il 10 gennaio alle 20.45. Il notiziario presenta l’attività svolta negli ultimi sei mesi, con ampio spazio agli istituti scolastici presenti in Comune e in provincia considerati in egual modo degli enti di riferimento e complementari tra di loro per lo sviluppo di un’ottima e solida preparazione culturale oltre che un’efficace professionalità sul piano operativo, e precisamente la Scuola del mobile di Brugnera e il Consorzio universitario di Pordenone. L’editoriale è anche l’occasione per annunciare l’attuazione dal mese di settembre 2009 della verticalizzazione scolastica, con la creazione di una Direzione didattica indipendente nel comune di Brugnera che avrà sede nell’edificio che ora ospita la scuola media Canova. Dopo una serie di "news" vengono presentate le opere pubbliche completate, in fase di realizzazione o di prossima attuazione. Riguardano la realizzazione dei marciapiedi nei centri abitati, della pista ciclabile di Via Mazzini, della manutenzione della segnaletica stradale, dei lavori di potenziamento del Polisportivo di Tamai, del potenziamento del Polisportivo di Brugnera, del completamento delle aule al grezzo della scuola elementare di Tamai e della manutenzione straordinaria della scuola elementare di Brugnera con la contemporanea sistemazione della viabilità del campus scolastico. Sarà anche possibile esaminare nel dettaglio il bilancio delle opere pubbliche dal 2004 fino ad oggi, prima di passare alle notizie sul commercio, sul bilancio, sui record ecologici del Comune, sulle attività del sociale, sugli eventi musicali, teatrali dell’ultimo semestre. Infine racconta anche le iniziative proposte nel campo dello sport. M.S. Sabato 3 Gennaio 2009, Pag. 18, L’AGENDA CON LE CIASPOLE A CASERA PRADUT BRUGNERA - Sabato 27 dicembre il Gruppo montagna Tamai ha voluto chiudere l’anno con una fantastica “ciaspolata” sulla neve. Hanno aderito all’iniziativa una ventina di persone che, partendo da Lesis, a 644 metri, borgata di Claut, hanno raggiunto, con le “ciaspole” ai piedi, Casera Pradut, a 1.431 metri, sul monte Resettum. Grazie alla bellissima giornata di sole, i partecipanti hanno potuto ammirare il panorama di alcune tra le più belle cime delle montagne pordenonesi, dal Cornaget al Duranno, dalla Cima dei Preti al Col Nudo, tutte completamente ricoperte di neve. Una fumante e gustosissima pastasciutta, consumata in casera, ha concluso l’escursione nel migliore dei modi. Sabato 3 Gennaio 2009, Pag. 19, LETTERE Concerto pop-rock all’Istituto del mobile PORDENONE - (dd) In occasione della festività natalizia, all'Istituto professionale di stato per il Mobile e l'arredamento di Brugnera, si è svolto un concerto di musica moderna (rock e pop). Protagonisti sono stati gli studenti, musicisti e cantanti. Il repertorio ha spaziato dalle canzoni di Ligabue e Vasco, ai Cranberries. Non potevano mancare anche i Doors, gli U2; i Deep Purple ed Eric Clapton. Marcello Morgese, del Duo Toni Marci, ha proposto tre brani. Alla chitarra si sono alternati Marco Tonello, Michele Gava, Enrico Ros, Simone Tomasella, Tommaso Geri, Simone Mighali. Hanno cantato Chiara De Michiele, Alessia Sacconi, Mattè, Stefania Collodel e il mitico professore Alex Bellini. Dopo i saluti e gli auguri della preside, Annamaria Pascale, i ragazzi hanno dato il via al concerto, tra gli scroscianti applausi degli studenti e dei professori. 4
Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca MESSAGGERO VENETO Sabato, 3 gennaio 2009 03-01-09, PRIMA PAGINA PORDENONE Chiude la Canadabox, 66 in mobilità Brugnera, i lavoratori sono stati licenziati per posta la vigilia di Capodanno Trattative in corso per una possibile cessione a un altro gruppo del settore BRUGNERA. Licenziati per posta alla vigilia di Capodanno, dopo che il 24 dicembre avevano ricevuto informazioni sul fatto che le difficoltà c’erano, ma che l’azienda avrebbe resistito. Invece il consiglio di amministrazione della Canadabox Spa aveva già deliberato il 18 dello stesso mese sulla messa in liquidazione della società e sulla conseguente apertura della procedura di mobilità per i 66 dipendenti. Trattative in corso per la cessione a un’azienda del settore. IL SERVIZIO IN PROVINCIA 03-01-09, Pag. 11, PORDENONESE E SACILE ALLARME OCCUPAZIONE La Spa ha sede legale a Meduna di Livenza - Fondata nel ’71, è specializzata in imballaggi Per una possibile cessione trattative in corso con un gruppo operante nel medesimo settore La Canadabox chiude, 66 in mobilità Lavoratori licenziati la vigilia di capodanno. Il cda aveva deliberato il 18 dicembre di ELENA DEL GIUDICE BRUGNERA. Licenziati per posta alla vigilia di Capodanno, dopo che il 24 dicembre avevano ricevuto informazioni sul fatto che le difficoltà c’erano, ma che l’azienda avrebbe resistito. Invece... Invece il consiglio di amministrazione della Canadabox spa aveva già deliberato il 18 sulla messa in liquidazione della società e la conseguente apertura della procedura di mobilità per i 66 dipendenti. Canadabox spa è un’azienda fondata nel ’71 a Meduna di Livenza con due unità produttive: a Meduna, per l’appunto, e a Tamai di Brugnera. Un centinaio i dipendenti fino a qualche tempo fa, oggi ridotti a 66 equamente suddivisi tra i due stabilimenti specializzati nella produzione di imballaggi di carta e cartone per usi diversi, in particolare per i settori del mobile e dell’elettrodomestico. Nel 2007 ha fatturato circa 20 milioni di euro di cui una percentuale modesta, attorno all’1%, sui mercati esteri. Il 2008 è stato un anno difficile per Canadabox, vittima come il resto del mondo produttivo, della contrazione dei consumi, ma è da settembre che la flessione è diventata un crollo mettendo l’azienda in serie difficoltà. Dalle quali, secondo quanto riferito ai sindacati, la spa intendeva uscire. E di questo si è parlato il 24 dicembre nel corso di un’assemblea con i lavoratori di Tamai e di Meduna, dove sono stati espressi a voce alta i timori circa il futuro, ma anche le speranze che avrebbero contraddistinto il 2009. Invece il 29 dicembre alle organizzazioni sindacali è arrivata la comunicazione ufficiale dell’avvio della procedura di mobilità per tutti i dipendenti della società. «Francamente mi è parso un comportamento riprovevole da parte dell’azienda - dichiara Claudio Pettovello della Cgil - che manda in ferie i propri dipendenti senza informarli sulla gravità della situazione, salvo poi informare il sindacato della decisione di aprire la procedura di mobilità per lettera e costringere quindi noi a comunicare la cosa. E’ un comportamento riprovevole e assolutamente non corretto nei confronti delle persone». Secondo quel che si è potuto apprendere, il consiglio di amministrazione della Canadabox avrebbe deciso già il 18 dicembre la messa in liquidazione della società, salvo poi propendere per soluzioni diverse. Pare infatti che siano in corso trattative con un altro gruppo industriale operante nel medesimo settore, e sempre strutturato su due sedi, nel trevigiano e nel pordenonese, per una possibile cessione delle attività. In che modo questa debba avvenire, se attraverso un concordato preventivo o una cessione, è ancora da definire, e pare che ad influire sulla decisione siano i tempi delle diverse procedure, dato che il potenziale acquirente sarebbe intenzionato a dare continuità alla produzione, evitando così di perdere quote di mercato e clienti, attraverso un affitto d’azienda. Delle due unità produttive oggi esistenti di Canadabox solo una rimarrebbe attiva, quella di Tamai, e anche l’organico iniziale della newco si attesterebbe sui 30/40 dipendenti, metà dell’occupazione attuale. Ovviamente le opzioni acquisto o concordato richiedono una attenta valutazione, anche perchè nel primo caso il trasferimento della proprietà porta con sè anche il trasferimento dei debiti della società sulla nuova proprietà, compresi quelli nei confronti dei lavoratori (pari a due mensilità); nel secondo il concordato garantisce un quadro di certezze, ma richiede tempi più lunghi. Intanto i 66 dipendenti di Canadabox che hanno “festeggiato” il 2009 con l’annunciato licenziamento, il 7 gennaio rientreranno virtualmente in azienda con un’assemblea nel corso della quale si farà il punto su situazione e prospettive. 03-01-09, Pag. 11, PORDENONESE E SACILE Sacile. Ignoti sono entrati in Comune approfittando di una porta non perfettamente chiusa e hanno rovistato fra le carte negli uffici “Bivacco” con brindisi in municipio L’intrusione avvenuta durante la notte di San Silvestro SACILE. Si tinge dei colori del giallo la festa di Capodanno in piazza a Sacile. Ignoti, si sono introdotti nella sede municipale di piazza del Popolo approfittando probabilmente, a quanto é dato sapere, di una non perfetta chiusura della porta posta sotto la Loggia. Al primo piano, hanno rovistato in alcuni uffici, in particolare in quello della segreteria del sindaco. L’intrusione si é conclusa con un bivacco a base di panettone e spumante. Ad accorgersi del fatto un cittadino, nel tardo pomeriggio di giovedì. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e i carabinieri. Ieri si é provveduto a una verifica, da parte dei dipendenti. Secondo quanto si apprende non risulterebbe nessun ammanco di pratiche o documenti. In tema di sicurezza, intanto, il 2009 porterà con sé la polizia municipale intercomunale associata, essendo state approvate contemporaneamente, a fine anno, dalle giunte comunali interessate, le convenzioni attuative per i servizi 5
Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca turismo e polizia municipale. «Questa approvazione - si sottolinea in municipio - conferma, dopo la volontà espressa in precedenza dai rispettivi consigli comunali, la decisione di effettuare in forma associata tra i Comuni di Sacile, Caneva, Brugnera e Porcia i due servizi. Fontanafredda, invece, parteciperà solo alla gestione associata del progetto di sviluppo turistico del territorio». L’approvazione delle convenzioni, peraltro, non segna ancora l’avvio del servizio, il quale sarà conseguente all’approvazione dei regolamenti specifici che individueranno esattamente le modalità organizzative, i criteri di riparto della spesa e tutti gli aspetti di dettaglio. Al Comune di Sacile spetterà il compito di capofila per entrambi i servizi. Il servizio associato opererà attraverso la costituzione di un ufficio comune, con sede nel palazzo municipale di piazza del Popolo. (m.mo.) 03-01-09, FASCICOLO NORDEST, Pag. 13, ALBUM NATIVITAS Gruppo Incontro: pagine barocche stasera a Reana UDINE. Prosegue l’itinerario di Nativitas intorno alle tradizioni, alla liturgia, al canto del Natale. In provincia di Trieste ben cinque appuntamenti. Epifania con i cori Igo Gruden e Kraški Slavcek, alle 17, nella chiesa di San Rocco ad Aurisina, mentre alle 18, nella chiesa di San Michele a Sgonico ci sarà un incontro a quattro tra i cori Rdeca Zvezda, Jacobus Gallus, il Coro di Voci bianche di Sgonico e l’ottetto Odmevi. Sempre alla stessa ora il Gruppo vocale e strumentale Cantarè darà concerto nella chiesa di San Girolamo a Trieste, mentre al santuario di Monte Grisa, alle 20.30, sarà la volta del coro del liceo Galilei e del coro I Menestrelli. Ultimo appuntamento, domenica 11, alle 15.30, nel duomo di Muggia, con il coro giovanile Trst. In provincia di Gorizia, appuntamento a Mariano, nella chiesa di San Gottardo, il 6 gennaio, alle 18, con la corale Portelli e, coro ospite, la corale Zumellese di Mel. In provincia di Udine, musica barocca a Reana, stasera, alle 20.30, nella parrocchiale, con il Gruppo Incontro, mentre domani, alle 17.30, a Forni di Sopra, Natale di ottoni con il coro De Luca e il quintetto di ottoni Giles Farnaby. Infine, concerto dell’Epifania, alle 15.30, con i Pueri cantores Onofrio Crosato nel duomo di Pordenone. A Tamai, sabato 10, alle 20.30, concerto dell’Orchestra filarmonica e del coro Città di Trieste e con i cori Contrà Camolli e Corale di Buttrio accompagnati dalla Camerata musicale vicentina. IL GAZZETTINO Domenica, 4 gennaio 2009 Domenica 4 Gennaio 2009, PRIMA PAGINA PORDENONE Ideal Standard Passate le feste in “cassa” sino a fine mese Prima di Natale Ideal Standard ha siglato un accordo che prevede tredici settimane di cassa integrazione. Per gli oltre 500 dipendenti della fabbrica di Zoppola ci saranno tre settimane di stop produttivo fino al 26 gennaio. A pagina V Domenica 4 Gennaio 2009, Pag. 5, PORDENONE Pausa natalizia allungata anche nelle grandi aziende meccaniche. Trentacinque licenziamenti a Brugnera Ideal Standard, in "cassa" un mese Nella sede di Orcenico si riprende il 26 gennaio. Ma sono previsti stop per 13 settimane Fermata natalizia più lunga anche alla Ideal Standard di Orcenico. Gli impianti dello stabilimento che produce sanitari in ceramica e prodotti per il wellness torneranno a girare a pieno regime lunedì 26 gennaio. Uno stop produttivo di quasi cinque settimane, se si considera che i dipendenti sono a casa da alcuni giorni prima di Natale. Alle giornate di ferie tradizionali per la pausa festiva si uniranno ora altre tre settimane di cassa integrazione. L’accordo per l’utilizzo della "cassa" ordinaria è stato siglato dalla direzione nazionale del gruppo e dai sindacati del comparto della Chimica: tredici settimane come periodo massimo previsto dalla normativa che ciascuno degli stabilimenti (oltre a quello di Zoppola ci sono gli stabilimenti di Trichiana, Brescia, Roccasecca e il "quartier generale" amministrativo di Milano) gestirà a seconda delle necessità produttive. Nel sito di Orcenico - dove i dipendenti sono oltre cinquecento - la ripresa è prevista per lunedì 26. È probabile che subito dopo il rientro ci sia un vertice tra azienda e sindacato per un aggiornamento della situazione e per verificare se vi sia la necessità di ulteriori stop anti-crisi nel periodo successivo. Anche l’Ideal Standard, multinazionale che dalla fine del 2007 è controllata dal fondo di private equity Bain Capital, sta dunque risentendo della pesante difficoltà internazionale. Fino alla vigilia di Natale, però, non si erano resi necessari interventi particolari per gestire il rallentamento produttivo. Frenata che, per altro, si era già fatta sentire nei primi mesi dell’anno con un la necessità di alcuni giorni di cassa integrazione a Pasqua. Inevitabilmente la crisi internazionale e in particolare il forte rallentamento dell’edilizia - non solo in Italia, ma in tutti i Paesi europei - sta causando dei contraccolpi sulla produzione di sanitari e accessori per il bagno. Nelle prossime settimane i vertici della società potrebbero fornire il nuovo piano industriale per l’Italia, piano che dovrà tenere in considerazione i nuovi scenari internazionali, sia quello finanziario (visto che la multinazionale è controllata da un fondo di investimento Usa) che quello della domanda di prodotti destinati al comparto delle costruzioni. L’allungamento della pausa natalizia di Ideal Standard si aggiunge a una serie di casi di ferie lunghe a cominciare dalla Electrolux che resterà ferma fino al 12 gennaio. A ruota riapriranno anche le altre grandi imprese legate al comparto dell’elettrodomestico: la Acc della Comina a la Zml di Maniago. Più lunga la pausa per la Savio che riprenderà il lavoro lunedì 19 gennaio. Tutte le aziende riapriranno con un punto interrogativo sulle prospettive dei primi mesi del 2009. Intanto, proprio a ridosso delle festività un’altra azienda ha deciso di licenziare i dipendenti cercando una soluzione alternativa alla chiusura: la Canadabox (con stabilimenti a Meduna di Livenza e a Tamai di Brugnera) specializzata 6
Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca nella produzione di imballaggi in cartone ha comunicato nei giorni scorso la messa in mobilità degli addetti. A Tamai sono a rischio 35 posti di lavoro. «Oltre alla crisi di mercato - ha spiegato Claudio Petovello della Cgil - a mettere in difficoltà l’azienda ha contribuito decisamente la stretta finanziaria delle banche». D.L. MESSAGGERO VENETO Domenica, 4 gennaio 2009 04-01-09, Pag. 5, PORDENONE Il provvedimento, in vigore dal 2009-2010, anticipa di un anno la riforma Gelmini per quanto riguarda gli istituti superiori All’Ipsia le terze perdono quattro ore Saranno cancellate nell’ambito delle materie relative alle specializzazioni di indirizzo Doccia fredda per 600 studenti Ipsia nel Pordenonese: cancellate 4 ore di lezione nell’orario settimanale delle terze classi 2009-2010. La riforma Gelmini “graffia” in anticipo (i licei e gli istituti tecnici saranno riformati nel 2010-2011) e sacrifica l’area di approfondimento nei primi 3 anni delle superiori. Coinvolti i ragazzi di otto Ipsia e Ipsc provinciali: Zanussi, Flora di Pordenone, ex Freschi di San Vito al Tagliamento, del legno di Brugnera, ex Flora e Della Valentina di Sacile, ex Zanussi di Maniago e superiori di Spilimbergo. «Ci rimettono gli studenti e sono penalizzati gli istituti professionali – ha commentato a caldo la “new” ministeriale il vicario dello Zanussi di Pordenone, Domenico Giotta –. Saranno cancellate 4 ore di approfondimento dedicate alle specializzazioni di indirizzo. Nell’anno in corso i nostri 130 studenti delle classi terze approfondiscono l’uso del Cad nel settore moda, la domotica nell’indirizzo elettrico, le macchine a controllo numerico nella meccanica e l’Orcad nell’elettronico, grazie ai fondi sociali europei». Le ore di specializzazione rinsaldano i rapporti scuola-azienda e sono il tirocinio professionale in aula. «Garantiremo le specializzazioni con ore opzionali pomeridiane – ha tamponato la falla Giotta –. Cercheremo sponsor e offriremo ai ragazzi una proposta extra, che il curricolo ministeriale non assicura». Calo degli organici limitato (ci rimettono i precari, va detto), ma la sorpresa di fine 2008 è amara per le future classi terze che sono equiparate, nell’orario, al biennio. La mossa di fine 2008 di viale Trastevere permetterà di risparmiare migliaia di euro in spezzoni di supplenze: il taglio dei posti nel Pordenonese potrebbe essere di 7 cattedre totali, cioè 130 ore che spesso sono disarticolate nei vari istituti professionali. Un segno meno da aggiungere al taglio degli organici, andato in porto con la saturazione delle cattedre a 18 ore settimanali di lezione. La crisi economica influenza gli organici e le scelte delle famiglie sull’iscrizione di 2 mila 500 matricole provinciali. «Con i tempi che corrono è meglio un diploma per il mondo del lavoro – si confrontavano alcune mamme sull’agenda dell’orientamento dello Zanussi e dell’Itc Mattiussi, con scuola aperta il 10 gennaio –. Il percorso liceo-università è lungo e costoso: meglio un diploma tecnico professionale o di ragioniere». Il borsino delle iscrizioni 2009-2010 segna una flessione nei licei, a causa della crisi economica. La verifica a fine febbraio. Chiara Benotti 04-01-09, Pag. 9, PORDENONESE E SACILE EMERGENZA OCCUPAZIONE La vicenda della Canadabox ha lasciato il segno. Cresce la preoccupazione tra i lavoratori Distretto del mobile, allarme per la crisi Il presidente Moras: situazione complessa, molto dipenderà dalle ristrutturazioni Il vicesindaco: «Se necessario il Comune interverrà a sostegno delle famiglie in difficoltà» BRUGNERA. Stupore, preoccupazione, prudente attesa. Attesa di soluzioni rapide, e meno drastiche possibili sotto il profilo occupazionale, alla situazione di crisi che ha colpito una delle realtà industriali più importanti nell’Altolivenza. Queste le reazioni più diffuse registrate ieri alla notizia choc della richiesta di mobilità per tutti i propri dipendenti, in totale 66, formalizzata dalla Canadabox, la Spa operante da oltre trent’anni nel settore della produzione di imballaggi in cartone con un’unità produttiva a Tamai di Brugnera e un’altro stabilimento a Meduna di Livenza. L’assemblea. Per ora nessuna lettera di licenziamento o altra comunicazione è stata spedita dalla proprietà ai dipendenti. Ma l’avvio, notificato ai sindacati, delle procedure di mobilità ha allarmato i lavoratori, che ora attendono con ansia il rientro in azienda (mercoledì) per verificare, dopo le “nubi nere” annunciate nell’assemblea del 24 dicembre, le reali prospettive di rimanere in azienda. Sarebbero in corso trattative con un altro gruppo industriale operante nel medesimo settore, e sempre strutturato su due sedi, nel trevigiano e nel pordenonese, per una possibile cessione delle attività. In questa prospettiva solo una delle due unità produttive oggi esistenti di Canadabox rimarrebbe attiva, quella di Tamai: e anche l’organico iniziale della newco si attesterebbe sui 30, 40 dipendenti, metà dell’occupazione attuale. La crisi del comparto. Nata per iniziativa dei fratelli Antonio e Vincenzo Berri (attuale sindaco di Meduna di Livenza) per perseguire un progetto di espansione nella commercializzazione di articoli per l’imballo industriale sfruttando le sinergie dello scatolificio Ilco di Meduna e dello stabilimento tamaiota, acquistato dalla Karton spa, la Canadabox, a quanto pare, sembra non aver visto alternative migliori di fronte al forte calo di fatturato registrato negli ultimi mesi. Un inesorabile riflesso negativo d’una situazione di crisi che sta investendo l’intero comparto produttivo legno-arredamento con conseguenze ancora da delineare ma che alcuni prefigurano molto serie. L’Asdi del mobile. Il presidente dell’Asdi del mobile, Ermes Moras, al corrente delle difficoltà, è stato comunque spiazzato dalla portata della decisione. «Le notizie sulla crisi che sta colpendo le aziende del Distretto del mobile sono abbastanza allarmanti – rivela Moras - ma la richiesta della Canadabox ci ha sorpreso un po’ tutti. Ipotizzare vie d’uscita alternative alla cassa integrazione è per ora un azzardo, tenuto anche conto del fatto che l’Asdi non dispone di strumenti finanziari per supportare le aziende in difficoltà, strumenti che potremo sollecitare in accordo con la Camera di 7
Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca Commercio e Federlegno. Per contenere gli effetti della crisi molto dipenderà dall’esito delle operazioni di ristrutturazione in atto e, non secondariamente, dal ruolo delle banche. L’Asdi comunque farà la sua parte portando avanti le iniziative che le competono nei campi della mappatura dei bisogni aziendali, sviluppo competitivo, marketing, formazione e infrastrutture ambientali (Emas)». Il Comune. Di «situazione non facile dalla quale è possibile cogliere aspetti positivi» parla il vicesindaco di Brugnera, Marco Bazzo. «Se necessario – annuncia - il Comune interverrà a sostegno delle famiglie in difficoltà con gli strumenti esistenti in accordo con l’Ambito assistenziale». Nessun “Fondo di solidarietà” gestito dal Comune, quindi, come ha già scelto invece di fare l’amministrazione comunale di Prata, per offrire un aiuto finanziario ai disoccupati o cassintegrati del territorio. Luca Ros L’AZiONe Domenica, 4 gennaio 2009 4 gennaio 2009, pag. , Altre sezioni QUANDO IL PRESEPIO SCENDE IN STRADA BRUGNERA - Per il terzo anno consecutivo la parrocchia Santi Giacomo e Nicolò ha lanciato l'invito alle famiglie per la realizzazione di presepi collettivi all'aperto. Quest'anno sono ben 18 i presepi allestiti sul territorio parrocchiale ai crocicchi e sui ritagli di terreno. Da segnalare il presepe realizzato sotto il portico dell'asilo dagli ex emigrati. IL GAZZETTINO Lunedì, 5 gennaio 2009 Lunedì 5 Gennaio 2009, Pag. 11, PORDENONE AZIENDE IN CRISI La Provincia chiede una rete per i disoccupati Lavoro, l’anno si apre in stato di emergenza «Subito il confronto con le categorie» Gli ultimi giorni dell’anno, per l’economia e il mondo del lavoro, si sono chiusi con dei nuovi annunci di gravi difficoltà da parte di aziende di diversi settori. Ultime, in ordine di tempo, la richiesta di concordato preventivo della Atex - azienda della zona industriale sanvitese, nata dalla Savio di Pordenone e specializzata nella produzione di schede per macchine tessili e utensili che occupa circa 70 addetti - e la richiesta di messa in mobilità di circa 35 dipendenti da parte della Canadabox di Tamai di Brugnera, impresa che opera nell’ambito del packaging e che sta registrando una forte crisi. A questi casi si aggiungono quelli dei circa settanta dipendenti dell’Emmezeta che entro un mese chiuderà i battenti come annunciato dalla multinazionale Conforama. Il 2009 si apre dunque all’insegna di una lunga serie di difficoltà del sistema produttivo che rischiano di trasformarsi in una emergenza occupazionale. È proprio per questo che uno dei primissimi impegni della Provincia è quello della convocazione della "cabina di regia" sulla crisi. Il "tavolo" al quale si confronteranno le diverse categorie produttive e le organizzazioni sindacali avrà il compito di monitorare costantemente le situazioni di difficoltà aziendali e di prevedere forme di intervento a favore dei lavoratori che saranno messi in cassa integrazione o licenziati. Il presidente della Provincia Alessandro Ciriani, probabilmente entro la settimana, chiederà alle categorie produttive e al sindacato l’impegno a firmare la già annunciata richiesta di stato di crisi alla Regione. Un’emergenza che, tecnicamente, riguarderà i due comparti della meccanica e del legno-arredo. Ma la Provincia ha annunciato anche di volere allargare il "tavolo di crisi" anche ad altri settori, come quelli del commercio o della cooperazione a seconda delle necessità. Una particolare attenzione sarà poi riservata al sistema dell’artigianato: sono ormai moltissimi i casi di microaziende che hanno chiuso e rischiano di chiudere in questo primo periodo dell’anno. Lunedì 5 Gennaio 2009, Pag. 13, SPETTACOLI CORI NATIVITIS, DIECI CONCERTI IN CHIESA Trieste Ultima intensa settimana per il festival Nativitas, che apre il 2009 con 10 concerti sparsi in tutta la regione. L’itinerario intorno a tradizioni, liturgia e canto del Natale in questi primi giorni dell’anno frequenta soprattutto la provincia di Trieste, con 5 appuntamenti. Epifania con i cori Igo Gruden e Kraški Slavcek nella chiesa di San Rocco ad Aurisina, domani, 6 gennaio alle 17. Alle 18, nella chiesa di San Michele a Sgonico, incontro a quattro tra i cori Rdeca Zvezda, Jacobus Gallus, Voci Bianche di Sgonico e l’Ottetto “Odmevi”. Alla stessa ora il Gruppo vocale e strumentale Cantarè si esibirà nella chiesa di San Girolamo a Trieste, mentre al santuario di Monte Grisa (20.30) sarà la volta del coro del liceo Galilei e dei Menestrelli. Ultimo appuntamento domenica 11, alle 15.30, nel duomo di Muggia, con il Trst. Per Gorizia appuntamento a Mariano, nella chiesa di San Gottardo, il 6 gennaio alle 18, con la corale Portelli e lo Zumellese di Mel. In provincia di Udine, dopo la musica barocca di ieri sera a Reana, per la giornata domenicale di oggi a Forni di Sopra (17.30) è in calendario il Natale di Ottoni, con il coro De Luca e il quintetto di Farnaby. Infine in provincia di Pordenone, concerto dell’Epifania, alle 15.30, con i Pueri Cantores “Onofrio Crosato” nel duomo di Pordenone. A Tamai, sabato 10 alle 20.30, concerto con Filarmonica e Coro Città di Trieste e i cori Contrà Camolli e Buttrio accompagnati dalla Camerata Musicale Vicentina. 8
Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca MESSAGGERO VENETO Lunedì, 5 gennaio 2009 05-01-09, Pag. 9, CRONACA DI PORDENONE LA NOTTE DEI FALÒ I “pan e vin” illumineranno tutta la provincia Le sorti del 2009 affidate al fumo La sua direzione darà il responso di FABRIZIO FERRARI Ci siamo. A parte gli immancabili ritardatari (c’è sempre chi decide di fare l’originale e attendere qualche giorno in più), stasera il territorio provinciale sarà illuminato dai roghi epifanici, tradizione di risaputa matrice celtica che risale, quindi, all’era precristiana. A differenza di Halloween, però, il rito del 5 gennaio sembra convivere con la fede scaturita dal Vangelo. Tutt’al più, si può considerare un modo “rurale” e un po’ scanzonato per invocare il favore del cielo per un’annata meno grama di quella appena terminata (e stavolta, stando alle previsioni degli economisti, ci sarà davvero bisogno di una spintarella dall’alto). I presagi, come noto, si trarranno secondo la direzione presa dal fumo (se piegherà verso oriente, ok; in caso contrario, meglio non farsi soverchie illusioni). Ma, soprattutto, stasera sarà la convivialità la protagonista assoluta: comunità di paese, interi quartieri cittadini, gruppi di amici e parenti (perché ci sono anche le casere caserecce nei giardini privati) si riuniranno attorno al fuoco per bere, mangiare e intonare filastrocche benauguranti (alla peggio, il minimale «e pan e vin» che non richiede troppa cultura folcloristico-filologica). E adesso, passiamo all’enumerazione delle iniziative attenendoci alle principali e scusandoci con gli organizzatori dei falò che non dovessero essere menzionati. A Pordenone il pan e vin principale è quello allestito in Comina da Propordenone e associazione Panorama. A declamare le fatidiche filastrocche sarà l’attrice Bruna Braidotti. Alla fine, a fuoco spento, la festa si sposterà al Villaggio del fanciullo con cena, musica dal vivo e tombola. Bus navetta partiranno alle 19.30 da piazza della Motta e, 10 minuti dopo, dal Centro studi. Sempre in città, appuntamenti attorno al fuoco anche alle Grazie, a Borgomeduna, a Vallenoncello, nell’area verde tra le vie Navarons e Frisanco e alle Grazie. A Casarsa, dopo la benedizione di acqua e frutta in duomo, i falò saranno accesi in località Molino (a cura dell’Udinese club), in via Monte Grappa, in via Drina e a Versutta. A Prata di Sopra, pan e vin nel piazzale della chiesetta di San Simone, seguito dalla tombolata nella sala pluriuso del paese. A Marzinis, a cura della pro loco di Pescincanna, gran falò per gli abitanti delle borgate vicine, con una pinza speciale a deliziare i palati. Tante foghere a Porcia, fra cui anche quella che arderà nella frazione di Palse. A Sacile la casera nell’area del Palamicheletto è ancora in dubbio: mancano i soldi, a quanto pare. Al punto che la questione ha provocato perfino un’interpellanza comunale. Speriamo che prima di stasera si riesca a provvedere (ma è improbabile). A San Giorgio della Richinvelda, ben 7 falò: in via Pecile, ad Aurava, a Cosa, a Domanins, a Pozzo, a Rauscedo e a Provesano. Ogni foghera sarà debitamente corredata da un gustoso buffet. Dieci accensioni stasera a San Vito al Tagliamento. Queste le località: via Spalato (in Braida), via Maggiore (Savorgnano), località Pissarelle, località Santa Caterina, località Bando, Madonna di Rosa, via Enrico Toti, via Strigelis (Prodolone), Santa Sabina, via Treviso. Infine, domani, il falò di via Tagliamento. A coordinare le foghere, organizzate da vari gruppi di volontariato, sono la Pro San Vito e il Comune, che invitano i residenti a partecipare in massa. In ritardo anche Brugnera, dove l’appuntamento con il “pan e vin” della pro loco, in via Dal Mas, preceduto da due fiaccolate, è spostato a sabato 10. A chiudere, la sequela dei falò che siamo costretti a ricordare limitandoci a nominarli: Azzanello, Azzano Decimo, Basedo di Chions, Camolli, Cavolano, Ceolini, Cesena di Azzano Decimo, Chions (laghetto Le Roste), Cusano, Fiume Veneto (quartiere Primo Maggio), Frattina di Pravisdomini, Mussons, Nave, Orcenico Superiore, Rivarotta, Roveredo, San Lorenzo d’Arzene, San Martino al Tagliamento, Tavella di Fiume Veneto, Tesis, Valvasone, Villanova di Prata, Villotta di Chions. 05-01-09, Pag. 10, PROVINCIA BRUGNERA Zero partecipanti: l’asta del Comune finisce in un flop BRUGNERA. Quattrocentomila euro stimati, zero incassati. Si è tradotta un flop, questa volta ancor più cocente di quello riscontrato due mesi prima, la seconda asta immobiliare indetta dal Comune di Brugnera per rimpinguare le casse e assicurare copertura finanziaria a parte del programma di opere pubbliche per il 2009. Alla data fissata, nessuno si è presentato con gli accrediti necessari per concorrere all’aggiudicazione dei sette lotti in vendita. Così, non c’è stato neppure bisogno di accendere neppure la prima delle tre candeline previste dal metodo di aggiudicazione per realizzare che dall’incanto, pubblicizzato da settimane, l’ente non avrebbe ricavato un centesimo. «L’asta deserta, nonostante i prezzi fossero accessibili e in linea con le quotazioni di mercato, è un altro chiaro segnale della crisi economica che sta investendo i privati anche di Brugnera», ha commentato il vicesindaco Bazzo, per la verità non troppo sorpreso dall’infelice esito, dopo lo scarso successo registrato dalla grande asta di settembre (con 204 mila euro incassati sui 600 preventivati), che ha determinato un imponente ridimensionamento dei programmi iniziali. «Il piano di cessione (cinque terreni edificabili, un’abitazione da rifinire e un piccolo locale), proseguirà a trattativa privata – preannuncia Bazzo – ma l’incertezza sulle risorse ci imporrà di destinarle nel 2009 a opere non prioritarie». (l.r.) 9
Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca 05-01-09, Pag. 16, ALBUM Fino al primo febbraio la rassegna allestita nella sede della Fondazione Carigo A Gorizia la mostra per riscoprire l’artista del ’400 con origini a San Vito al Tagliamento Pittore e presunto omicida vita avventurosa di Fogolino di TERESA PERUSINI Marcello Fogolino - secondo la ricostruzione degli studiosi che si sono occupati di lui - nasce fra il 1483 e il 1488 verosimilmente a Vicenza, dove il padre Francesco, pure pittore, si era trasferito dalla nativa San Vito al Tagliamento in Friuli. Da giovane Marcello frequenta la bottega di Bartolomeo Montagna allora il migliore rappresentante della scuola locale il cui insegnamento traspare in quella che è la sua prima opera superstite attribuitagli da Mario Lucco nel 1990. Si tratta dell’Immacolata Concezione, ora nella parrocchiale di Cornedo Vicentino, databile 1505-1506, nella quale compaiono alcuni dei motivi-firma di Marcello come le grottesche su fondo oro e il cardellino. Ma l’opera più famosa della giovinezza del Fogolino è sicuramente l’Adorazione dei Magi, oggi alla Pinacoteca di Vicenza, eseguita verso il 1508-09 prima della partenza del pittore per Venezia, forse dovuta all’entrata degli imperiali a Vicenza, alla peste e ai disordini che ne seguirono. In un documento stilato a Vicenza nel 1519 il pittore dichiara di aver risieduto e operato a Venezia per otto anni, ma non sappiamo presso chi lavorò né si conoscono, fino a oggi, sue opere nella città lagunare. Secondo l’ipotesi di Villa, quando rientra a Vicenza, entro il 1518, Fogolino fa società con Giovanni Speranza. La prima opera dopo il ritorno in città, la Madonna con bambino in trono tra i santi Bonaventura, Giovanni Evangelista, Francesco, Antonio da Padova Bernardino e Ludovico da Tolosa per la cappella Volpe in San Francesco nuovo è ancora legata a stilemi montagneschi anche se nella predella della stessa pala si coglie già uno sviluppo in senso cimesco e un ricordo dei paesaggi belliniani studiati nel soggiorno veneziano. Quando nel 1519-20 Fogolino, assieme a Speranza, è impegnato nella decorazione a fresco del coro della chiesa di San Domenico a Vicenza, cominciano a trasparire i segni della crisi stilistica che si evidenzia nel tentativo di svincolarsi dall’imprinting quattrocentesco e nelle forti influenze veronesi. La crisi stilistica del pittore diventerà più evidente negli anni 1521-27 in cui il pittore, sempre con il fratello Matteo, è documentato in Friuli, terra d’origine della sua famiglia e nella quale probabilmente si ritrasferisce per la scarsità di commesse in Vicenza in quegli anni in declino. Gli anni friulani sono piuttosto documentati e ricchi di opere. Tra le prime la pala per l’altar maggiore della parrocchiale di Pasiano di Pordenone (forse identificabile con il dipinto di Sant’Antonio da Padova tra i santi Antonio Abate e Floriano già consegnata nel 1521, ma oggi ingiudicabile per un rifacimento settecentesco) e gli affreschi per la chiesa di San Lorenzo a Rorai Grande (sempre nel 1521) dove Fogolino subentra al Pordenone (il cui stile ha quindi modo di studiare da vicino). Come stimatore per gli affreschi il pittore chiama Pellegrino da San Daniele col quale dimostra così di avere rapporti di stima e conoscenza. Anche questi affreschi però sono andati perduti. L’evoluzione di Fogolino tra gli anni vicentini e quelli trentini va quindi giudicata sulle due pale che si trovano nel Duomo di Pordenone e quelle per le parrocchiali di Visinale di Prata e Brugnera. La prima a essere eseguita è probabilmente la tela raffigurante San Francesco tra San Giovanni Battista e San Daniele nel Duomo di San Marco menzionata nel contratto che Fogolino stipula il 29 giugno 1523 con il parroco e i camerari di Santa Maria di Visinale nel quale promette di dorare la cornice “secundum ornamentum palle Sancti Francisci in Ecclesiae Sancti Marci de Pordenonem”. Il 15 marzo 1523, come risulta dal contratto, il Fogolino s’impegna a eseguire una pala per la Scuola di San Biagio di Pordenone, ora conservata pure nel Duomo. Anche questo è un dipinto ad olio su tela e raffigura La Madonna in Trono con il Bambino tra i Santi Biagio ed Apollonia. Terza opera documentata del Fogolino in Friuli è la pala di Visinale di Prata, che tuttora si trova nella chiesa per la quale fu dipinta. Essa raffigura la Madonna con il bambino e i Santi Giovanni e Paolo. Nella cimasa, ora perduta, era raffigurato il Padreterno. La quarta opera friulana conservatasi - la pala della chiesa di San Giacomo in cimitero a Brugnera raffigura la Madonna in trono con il Bambino e i santi Giacomo, Filippo e Cristoforo. La figura della Madonna è una replica così precisa di quella della tela del duomo di Pordenone da presupporre il riutilizzo di uno stesso disegno, ma tutte le caratteristiche dello stile di Fogolino sono qui espresse al loro meglio. Il ricordo del Pordenone, soprattutto nella figura del San Cristoforo, è infatti ben compreso e rifuso in un linguaggio proprio così come il bel paesaggio che si vede sullo sfondo è tra i più belli di Fogolino in questi anni. Nel 1525 Marcello Fogolino e il fratello Matteo risultano essere tornati a Vicenza dove stipulano con Giovanni Trissino un contratto per l’esecuzione d’una pala per l’altare della Santissima Trinità. Rientrati in Friuli nel 1526 entrambi i fratelli sono accusati dell’omicidio di Liberale, un barbiere di Belgrado per cui il 25 gennaio 1527 viene emesso dal Reggimento di Udine il loro bando perpetuo dai Territori della Serenissima. I fratelli non ottennero mai il ritiro del bando, ma tuttavia con una lunga attività spionistica a favore di Venezia (documentata anche durante il loro soggiorno a Gorizia nel 1548) ottennero un serie di lasciapassare per tornare saltuariamente in patria. Gli inizi dell’esilio dovettero essere assai duri e poveri di commesse, tanto che il pittore deve vendere e impegnare dei beni, ma poi ebbe la grande occasione di partecipare all’ampliamento rinascimentale del palazzo del Buonconsiglio che il principe vescovo Bernardo Cles aveva intrapreso nel 1528. L’attività trentina del Fogolino si protrasse almeno fino al 1540-41 circa e non si limitò alla decorazione del Buonconsiglio: egli operò infatti in diverse dimore vescovili prima per il Cles e poi per il suo successore Mandruzzo (Castel Cles, Castel Selva, Castel Toblino, il palazzo di Cavalese, Palazzo Sardagna eccetera) e per diverse chiese del Trentino (pale di Trento, Povo, Caneve, Calavino). Il Fogolino ebbe infine altri importanti incarichi per gli apparati in onore de Carlo V (1530 e 1541) e di re Ferdinando (1536) quando vennero a Trento. Il periodo tardo della vicenda biografica e artistica è più lacunoso. Restano punti fermi gli affreschi di Ascoli Piceno del 1547 (nel palazzo del vescovo Philos Roverella conosciuto a Trento); ci sono poi le tavole di Gorizia del 1548, e l’affrescatura documentata della cappella vescovile di Bressanone (distrutta) per conto del vescovo Cristoforo Mandruzzo nel 1550. L’ultimo documento che fa riferimento a Marcello Fogolino è una lettera spedita a Trento dalla reggenza di Innsbruck nel 1558, in cui si chiedono notizie del pittore in vista di un suo impiego per la decorazione della residenza imperiale di quella città. Impiego molto prestigioso che testimonia la fama raggiunta dall’artista intorno alla 10
Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca metà del secolo nei territori imperiali. Purtroppo non si è conservata risposta e non sappiamo quindi se all’epoca Marcello era ancora in vita. L’ultimo documento ove è citato Matteo Fogolino (fratello assai più giovane) è comunque un documento del 1555. Gli affreschi del Buonconsiglio mostrano la massima tangenza con il linguaggio formale di Dosso e Romanino con i quali per breve tempo Fogolino si trova a dividere il cantiere. Il suo eclettismo fece sì che per gran tempo le sue opere vennero attribuite ai più famosi maestri, ma indirettamente questo è un segno della dignità raggiunta dalla sua pittura. Forse per la contiguità con i maggiori maestri o il maggiore impegno, queste opere restano comunque fra le sue migliori. Le pale di soggetto sacro ad olio che fra la metà degli anni 20 e la fine del30 egli semina in Trentino hanno infatti perlopiù una inferiore qualità. Forse per questo o per aver lavorato sempre in territori che nella geografia storica posteriore rimasero periferici il Fogolino, relativamente acclamato al suo tempo, rimase poi a lungo sconosciuto alla critica storico artistica del Novecento. IL GAZZETTINO Martedì, 6 gennaio 2009 Martedì 6 Gennaio 2009, Pag. 9, SACILE BRUGNERA Porta la firma dell’Ufficio tecnico comunale. Piano minimale, costerà solo 21 mila euro Villa Varda, progetto per l’accesso al parco Via libera al rifacimento della passerella utilizzata da pedoni e ciclisti per entrare nel complesso storico Brugnera Adottato dalla giunta il progetto definitivo relativo al rifacimento della passerella pedonale esistente sul fosso “La Stolfa” all’interno del parco di Villa Varda, redatto dall’Ufficio tecnico. «L’attuale passerella - sottolinea il vice sindaco Marco Bazzo - che si colloca all’estremo nord del parco di Villa Varda e permette l’accesso settentrionale al complesso storico-architettonico da un percorso ciclabile e pedonale lungo via Villa Varda, costituita da travi arcuate in legno lamellare, impalcato e parapetti in legno massello, verrà sostituita con una struttura in metallo». Per il vicesindaco, i problemi manutentivi, ma anche la necessità dell’adeguamento normativo riguardo al superamento delle barriere architettoniche, ha fatto propendere, rispetto al semplice rimpiazzo degli elementi, per la sostituzione dell’attuale manufatto ligneo con una struttura orizzontale interamente metallica zincata a caldo e verniciata». Ma non basta: «Un altro fattore preso in considerazione - aggiunge - considerata la collocazione nel verde di un parco, per di più in zona sottoposta al vincolo di tutela paesaggistica, è stato il corretto inserimento paesaggistico del manufatto. In tal senso, rileva, si è adottato un atteggiamento “minimalista”: una parte si è ricercata la massima semplicità delle forme, dall’altra si è cercato di ottenere, con l’uso di profilati standard, la massima snellezza degli elementi costruttivi». Con l’impiego di carpenteria metallica, in luogo della più consistente struttura lignea, è stato così possibile coniugare tali esigenze compositive. Colore scuro e interventi di minimizzazione della strutture di sostegno con un parziale interramento e del verde dovrebbero inoltre concorrere a riproporre la passerella quale intervento minimale nel verde. La spesa complessiva prevista per la realizzazione dell’intervento ammonta a 21 mila euro finanziata con fondi propri di bilancio. M.S. Sabato 6 Gennaio 2009, Pag. 9, SACILE IN BREVE BRUGNERA Concerto a Tamai Anche il 2009 si apre con il concerto di inizio anno, in programma sabato alle 20.45, nella parrocchiale di Tamai. Quest’anno gli auguri in musica li faranno le voci maschili del Contrà, assieme alla Corale di Buttrio e al coro Città di Trieste. Sotto la direzione di Giuliano Goruppi, le tre formazioni corali, accompagnate dall’orchestra Camerata Musicale Vicentina e dall’organista Stefania Milanese e con il soprano Maria Giovanna Michelini quale solista presenteranno un programma incentrato su alcuni tra i più importanti musicisti del settecento: Haendel, Haydn e Mozart. Frutto di un progetto elaborato nel corso del 2008, il programma è stato eseguito in diversi centri della regione: con questo concerto di inizio anno, si chiude la tournée regionale che il Coro Contrà ha realizzato nelle scorse settimane. Martedì 6 Gennaio 2009, Pag. 11, AZZANESE HINTERLAND PRATA L’assessore provinciale Consorti spiega i lavori Strade, rotonde e svincoli La viabilità cambia volto Prata L'assessore provinciale al patrimonio e edilizia Antonio Consorti illustra i lavori che interesseranno la viabilità. Con una spesa di 8 milioni 860 mila euro verrà riqualificata la Provinciale di Sacile nei comuni di Brugnera e Prata; la circonvallazione Sud di Pasiano verrà a costare 17 milioni; la riqualificazione dello svincolo tra la Provinciale Opitergina e Provinciale di Pasiano in località Visinale per un importo di 8 milioni e 100 mila euro; il secondo lotto della variante del Livenza che da Villa Varda si immetterà nel cuore della zona industriale di Prata e sulla Pordenone-Oderzo, costerà 4 milioni 870 mila euro. Poi le rotatorie che lungo la Pordenone-Oderzo interesseranno tre incroci intensamente trafficati e attualmente regolati da semafori. Le rotonde verranno realizzate all'altezza degli incroci con le vie Battisti e Gabbana, Solvepi, e zona industriale. «Con questi interventi - sottolinea Consorti - si snellirà l'intenso traffico, 11
Gennaio 2009 - N. 109 / Cronaca sopratutto pesante, che con le ripetute soste ai semafori provoca forte inquinamento». La riqualificazione della viabilità è stata resa possibile dall'intesa siglata da Regione, Provincia e Comuni interessati. Gli obiettivi dei progetti terranno conto del massimo utilizzo della viabilità esistente, sicurezza, cura e smaltimento delle acque, miglioramento della circolazione e accordo con i sindaci affinché i progetti diventino variante ai Prg. «Se non interverranno intoppi burocratici, i progetti definitivi saranno ultimati entro il 2009 - conclude l'assessore Consorti - e così si potrà procedere alla gara d'appalto e alla consegna dei lavori che termineranno nel giro di qualche anno. Per ultimo, mi sento di ringraziare il presidente Ciriani, i colleghi e tutto lo staff tecnico per l'attenzione riservata alla viabilità dalla zona». Romano Zaghet Martedì 6 Gennaio 2009, Pag. 17, SPETTACOLI A Brugnera BLUES IN VILLA winter Dal 13 gennaio al 13 febbraio quattro appuntamenti con il “bizzarro” jazz italiano Brugnera Blues in Villa raddoppia. Oltre alla consolidatissima kermesse che anima il Parco di Villa Varda nella prima settimana di luglio, quest'anno il comitato organizzatore di Blues In Villa propone un prolungamento invernale della manifestazione. Sparsi in diversi luoghi del comune di Brugnera saranno allestiti spettacoli che richiamano lo spirito della manifestazione estiva, ripercorrendola in chiave forse minore, ma, a ben vedere, culturalmente implementati nello stesso modo. Dal punto di vista della direzione artistica le esibizioni si inoltrano in territori estremamente interessanti per quanto riguarda lo spunto cultural-musicale. In questo senso vanno letti i concerti di Remo Anzovino, che consolida ulteriormente la già collaudata collaborazione con Veneto Jazz, il 31 gennaio all'Auditorium della Scuola Media Antonio Canova, e di Lanfranco Malaguti e Massimo Zemolin, all'Enoteca agli Stemmi, il 3 febbraio. Entrambe le performance provengono dal profondo di quel movimento che perfino gli americani studiano con curiosità: il bizzarro "jazz italiano" che ha partorito nel corso del tempo artisti di prim'ordine che le più importanti riviste mondiali del settore citano come punti di riferimento. La relativa "vicinanza", in senso fisico, degli artisti non deve ingannare. Lanfranco Malaguti, Remo Anzovino e Massimo Zemolin, nonostante la loro adiacenza a Brugnera, sono citati da tempo tra le pagine di "Musica Jazz", la Bibbia giornalistica degli appassionati. Stessa considerazione vale per Tolo Marton, anche se il mondo musicale a cui il chitarrista trevigiano fa riferimento è in parte diverso. La sua performance acustica al Canevon di Villa Varda, il 13 febbraio, però, intenderà far comprendere come la stretta settorizzazione della musica a cui si è abituati sia via via sempre più inattuale. Tutte le sue disparate influenze musicali confluiranno in quella sede per abbattere i confini che separano il blues dal jazz e dalla musica melodica. Consolidata è, invece, la performance di Sa!Ke, il 13 gennaio all'Enoteca Agli Stemmi, il pianista austriaco che ha fatto parlare molto di sé nell'ultima stagione estiva dei festival blues. Consolidata nel senso che ciascuno degli appassionati conosce il suo gusto multiforme dell'esibizione: tra New Orleans, blues, rock'n'roll e qualsiasi altro genere che abbia ascendenza afro-americana. I suoi show infuocati gli hanno portato riconoscimenti e stima ovunque. La miglior apertura possibile per Blues In Villa, Winter Edition 2009. Mentre il concerto di Sa!Ke e del duo Lanfranco Malaguti chitarra e Massimo Zemolin chitarra 7 corde in programma nell’Enoteca agli Stemmi saranno a ingresso libero, le performance del trio Remo Anzovino pianoforte, Gianni Fassetta fisarmonica e Marco Anzovino chitarra del 31 gennaio (alle 21.15) costa 12 euro intero e 10 euro ridotto e quella di Tolo Marton (chitarra e voce) del 13 febbraio (sempre alle 21.15) nel Canevon di Villa Varda costa 8 euro. 12
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