COLZA GLI INNOVATIVI IBRIDI PIONEER NOTE DI TECNICA COLTURALE - Corteva
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TECNICA COLTURALE PRINCIPI DI BASE IL COLZA IN ROTAZIONE PREPARAZIONE DEL LETTO DI SEMINA Il colza rappresenta un’ottima scelta in rotazione con cereali vernini, leguminose A seconda dell'ordinamento colturale, della struttura del terreno e da granella, girasole e mais. In molti ambienti, a stretta rotazione di cereali dell'organizzazione aziendale, la preparazione del terreno può essere effettuata vernini, l’inserimento del colza comporta positivi riflessi sulle rese del frumento in secondo due modalità principali: successione, migliorando anche sanità delle colture e la qualità della produzione. Lavorazione tradizionale con aratura Il colza è anche un’eccellente coltura da rinnovo. Grazie ad un apparato radicale Nella maggior parte dei casi è la tecnica da preferire, specialmente nei terreni profondo, lascia un terreno ben strutturato, arricchito di sostanza organica ed in più pesanti ed eccessivamente compattati, oppure quando il colza segue colture condizioni favorevoli per ridurre le lavorazioni per la coltura successiva. che lasciano notevoli quantità di residui in superficie. Poiché il seme di colza è di piccole dimensioni, è necessaria un’accurata preparazione del letto di semina In stretta successione al colza, è possibile prevedere la coltura intercalare di che favorisca la corretta deposizione del seme, una giusta adesione al terreno e, soia, specialmente nei terreni irrigui; in questo caso la soia deve essere seminata di conseguenza, un’emergenza uniforme. tempestivamente, subito a ridosso della raccolta del colza, adottando la tecnica della semina diretta su sodo. Il colza predilige terreni profondi e tendenzialmente Questo tipo di lavorazione deve essere programmato in anticipo, identificando leggeri, ma ha capacità di adattarsi anche a quelli pesanti, purché ben drenati. per tempo quali saranno gli appezzamenti destinati a colza, lavorandoli in tempera ed affinandoli adeguatamente anche in funzione della prevedibile Da inserire con maggiore prudenza in rotazione con bietola, specie nei terreni epoca di semina. Nel caso il letto di semina risulti troppo soffice, può essere con presenza di nematodi come Heterodera schachtii, in quanto anche il colza conveniente una rullatura presemina, al fine di favorire sia una più uniforme può essere attaccato da questo parassita. profondità di semina che il mantenimento dell’umidità nel terreno. NORD ITALIA: CENTRO - SUD ITALIA: COLZA COLZA COLZA COLZA ROTAZIONE E GESTIONE AGRONOMICA: 1 Minima lavorazione o sodo 1 1 2 1 1 1 1 1 2 Lavorazione tradizionale o minima 1 1 O SE TO FR U FR U LE EN 2 2 2 SO 2 IN S M M SO AI M SO N M IA N A IA U E R E M FR TO GI TO GU LE
SEMINA Minima lavorazione È un’operazione da effettuare scrupolosamente, in quanto da essa dipende È una tecnica praticabile con successo nei terreni meglio strutturati e con un l’uniformità di emergenza e di sviluppo della coltura. Il periodo varia in funzione buon drenaggio, effettuando le lavorazioni in diverse epoche. In successione dell’ambiente e dell’ibrido. Una semina ottimale deve consentire alla pianta di a cereali vernini, dopo aver tolto la paglia, conviene effettuare una tempestiva raggiungere lo stadio di “rosetta“ (circa 8 foglie) prima dell’inverno. Raggiunto lavorazione delle stoppie (discatura ecc.) quando il terreno è in tempera. Questa questo stadio, la pianta manifesta una notevole resistenza al freddo ed alle operazione consente di preservare al meglio l’umidità nel terreno, favorisce avversità invernali. Con gli ibridi semi-dwarf Pioneer MAXIMUS® vi è il notevole una più rapida degradazione dei residui colturali ed il contenimento delle erbe vantaggio di poter effettuare semine più precoci (entro la prima decade di infestanti. Il successivo affinamento dello strato superficiale del terreno, da settembre al Nord), con un accrescimento ottimale ed equilibrato in autunno. effettuarsi in prossimità dell’epoca di semina prevista, consente la preparazione Si consiglia una semina di precisione con interfila di 45 cm. Sono praticabili di un adeguato letto di semina. In ogni caso, devono essere posti in atto tutti gli semine con macchine da frumento con interfila di 15 cm o meglio di 30 cm. La accorgimenti per evitare la compattazione del terreno. Anche la semina diretta, semina a 45 cm presenta anche il vantaggio di consentire lavorazioni del terreno può essere possibile e praticabile, se effettuata in terreni caratterizzati da una tra le file a fine inverno (sarchiatura), operazione che può risultare di particolare buona capacità drenante e con seminatrici idonee ed opportunamente regolate. utilità nel caso di eccessivi compattamenti del terreno durante l’inverno. La profondità di semina ideale è di circa 2 - 2,5 cm e il seme deve aderire al meglio al terreno. La densità varia mediamente da 60 a 90 semi/mq, in funzione delle caratteristiche dell’ibrido, dell’epoca di semina e della seminatrice impiegata. Negli ambienti più fertili e in caso di semine anticipate, sono da preferire le densità più contenute. Per calcolare la dose di semina, tener presente che il peso di 1.000 semi può variare mediamente tra 4 e 5 grammi. FERTILITÀ DENSITÀ MEDIA SEMI/M2 ALTA 70 - 70 65 80 BASSA 85 - 80 70 90 IBRIDI ALTA 65 - 60 55 70 CONVENZIONALI BASSA 75 - 70 60 85
DISERBO Il controllo delle infestanti deve essere basato su interventi di pre-emergenza preferibilmente, con la prima concimazione a fine inverno. In genere non sono (eventualmente post precoce) con erbicidi a base di Metazachlor. consigliabili apporti autunnali di azoto. A fine inverno - inizio primavera, formulati a base di Clopyralid permettono La concimazione azotata di copertura deve essere opportunamente programmata il controllo di alcune specie di dicotiledoni, mentre la gestione delle infestanti nei tempi e nelle quantità, tenendo in considerazione sia la precessione colturale graminacee è facilmente ottenibile con l’impiego di formulati specifici. Da che lo stadio di sviluppo raggiunto dalla coltura in autunno. In linea generale, considerare, comunque, che la coltura, specie se sviluppata uniformemente, se la coltura risulta poco sviluppata a fine inverno, occorre stimolarne la crescita manifesta una forte competizione verso le infestanti primaverili, rendendo spesso aumentando la quantità di azoto da distribuire in copertura. non necessario l’intervento in questa fase. L’innovativa tecnologia Clearfield® per la gestione delle infestanti consente, In ogni caso, è opportuno frazionare in due interventi, gli apporti azotati, il con un solo trattamento autunnale in post-emergenza, un controllo più efficace di primo alla ripresa vegetativa di fine inverno, il secondo nella fase di inizio malerbe mono e dicotiledoni, con un’ampia finestra di intervento (3-6 settimane). levata. In una situazione di media fertilità, gli apporti dovrebbero essere di circa 100 - 120 kg N/ha, da distribuire secondo il seguente schema: CONCIMAZIONE • 40 - 45 unità a fine inverno (come solfato/nitrato ammonico) • 60 - 75 unità ad inizio levata (come nitrato ammonico/urea) Il colza è un’eccellente coltura miglioratrice, grazie all’apporto di sostanza organica e per l’abbondante restituzione di elementi minerali al terreno. Offre Anche la distribuzione di formulati con azoto a lenta cessione, preferibilmente inoltre il vantaggio di poter sfruttare al meglio, nella fase autunnale, la fertilità contenenti zolfo, effettuata in un unico passaggio a fine inverno, rappresenta una residua del terreno e gli apporti di letame - liquami distribuiti in presemina. valida soluzione, in grado di assicurare un’adeguata disponibilità di elementi Il colza, con il suo apparato radicale fittonante, può esplorare il terreno in fertilizzanti in linea con le necessità della pianta nelle successive fasi di sviluppo. profondità, riuscendo ad approvvigionarsi di buona parte degli elementi minerali necessari al proprio sviluppo. Gli ibridi a taglia bassa MAXIMUS® offrono l’indubbio vantaggio di assicurare la migliore resistenza all’allettamento, specie negli ambienti con buona La coltura ha esigenze medie per l’azoto e il fosforo, più elevate per il potenzialità produttiva, dove maggiori livelli di concimazione azotata sono potassio, che però è restituito in buona parte al terreno con i residui colturali. necessari per supportare adeguatamente la produzione. Tra gli elementi minori, sono importanti le esigenze di zolfo, (70 - 75 unità di SO3), da apportare in pre-semina se abbinato ad un concime complesso o,
PR44D06 L’IBRIDO DI RIFERIMENTO PER STABILITÀ PRODUTTIVA CON ECCELLENTE CONTENUTO IN OLIO DEL SEME. Un ibrido che si distingue per la sua robustezza e stabilità, grazie anche ad IBRIDO INVERNALE “00” un’eccezionale resistenza all’allettamento ed un profilo sanitario superiore. La grande uniformità di fioritura e la rapidità di maturazione, permettono di semplificare le operazioni di trebbiatura. Grazie all’ampio periodo di semina, PR44D06, è consigliato per gli ambienti tendenzialmente fertili del Nord e Centro Italia. Manifesta una spiccata resistenza al freddo invernale. CARATTERISTICHE CONSIGLI AGRONOMICI Potenzialità produttiva: eccellente Ambienti consigliati: terreni a media Altezza pianta: bassa e buona fertilità Ciclo • alla fioritura: medio Interfila: 15 - 45 cm • alla maturità: medio - precoce Azoto in copertura in due interventi: Vigore di partenza: medio • Ripresa vegetativa • Inizio levata Resistenza al freddo: molto elevata Densità di semina: PERIODO DI SEMINA CONSIGLIATO Resistenza all’allettamento: molto elevata NORD: fine Agosto tutto Settembre Ripresa vegetativa: medio - tardiva bassa fertilità e semine più tardive: CENTRO: Settembre Tolleranza alle patologie: 75 - 80 semi/mq (3,5 - 4,2 kg/ha)* Phoma e Cylindrosporiosi alta fertilità e semine in giusta epoca: Agosto Settembre Ottobre NORD 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Maturazione: molto uniforme e rapida 65 - 70 semi/mq (3,2 - 4,0 kg/ha)* Agosto Settembre Ottobre *(in funzione del peso dei 1.000 semi) Contenuto in olio del seme: molto elevato CENTRO 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Tenore di glucosinolati:
PX128 INNOVAZIONE GENETICA PER LA MASSIMA PRODUTTIVITÀ. Ibrido di nuovissima generazione, si distingue per l’eccellente potenzialità produttiva IBRIDO INVERNALE “00” e per la grande adattabilità ambientale. Pianta robusta, con un buon sviluppo delle ramificazioni ed un eccellente resistenza all’allettamento in tutte le condizioni agronomiche. Ibrido di ciclo medio, in linea con gli ibridi della classe Maximus può essere seminato relativamente presto a fine estate senza correre il rischio di un eccessivo allungamento dello stelo. Presenta un eccellente resistenza al freddo invernale, una fioritura intensa ed una maturazione molto uniforme. Ottimo profilo fitosanitario, con buona tolleranza verso Phoma. Ibrido idoneo per gli areali di coltivazione del Centro Nord Italia privilegiando gli ambiente di medio-buona fertilità. Si distingue per l’elevatissima percentuale d’olio nel seme. Privilegiare ove possibile la semina di precisione. CARATTERISTICHE CONSIGLI AGRONOMICI Potenzialità produttiva: eccellente Ambienti consigliati: terreni a media Altezza pianta: bassa e buona fertilità Ciclo • alla fioritura: medio Interfila: 20 - 45 cm • alla maturità: medio Azoto in copertura in due interventi: Vigore di partenza: elevato • Ripresa vegetativa • Inizio levata Resistenza al freddo: molto elevata Densità di semina: PERIODO DI SEMINA CONSIGLIATO Resistenza all’allettamento: eccellente NORD: fine Agosto tutto Settembre Ripresa vegetativa: medio - tardiva bassa fertilità e semine più tardive: CENTRO: Settembre Tolleranza alle patologie: 75 - 80 semi/mq (3,6 - 4,2 kg/ha)* Phoma e Cylindrosporiosi alta fertilità e semine in giusta epoca: Agosto Settembre Ottobre NORD 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Maturazione: molto uniforme e rapida 60 - 70 semi/mq (3,2 - 3,8 kg/ha)* Agosto Settembre Ottobre *(in funzione del peso dei 1.000 semi) Contenuto in olio del seme: molto elevato CENTRO 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Tenore di glucosinolati:
PX125CL TECNOLOGIA AI MASSIMI LIVELLI PER UNA MIGLIORE REDDITIVITÀ. Ibrido di ciclo medio, indicato per le semine precoci. IBRIDO INVERNALE “00” Ibrido di nuovissima generazione si caratterizza per l’elevata potenzialità produttiva e per la spiccata sanità della pianta e per la grande adattabilità ambientale. Grazie al buon vigore di partenza si presta anche per semine con minima lavorazione del terreno o semine su sodo. PX125CL, inoltre, grazie al sistema di produzione Clearfield, offre all’agricoltore la possibilità di risolvere specifiche problematiche nel controllo della flora infestante con trattamenti di post-emergenza. Pianta equilibrata, taglia bassa con stocco robusto, presenta un buon sviluppo delle ramificazioni ed una maturazione molto uniforme. CARATTERISTICHE CONSIGLI AGRONOMICI Potenzialità produttiva: eccellente Ambienti consigliati: terreni medi Altezza pianta: bassa e ben drenanti Ciclo • alla fioritura: medio Interfila: 15 - 45 cm • alla maturità: medio - precoce Azoto in copertura in due interventi: Vigore di partenza: medio • Ripresa vegetativa • Inizio levata Resistenza al freddo: molto elevata Densità di semina: PERIODO DI SEMINA CONSIGLIATO Resistenza all’allettamento: eccellente NORD: da fine Agosto tutto Settembre Ripresa vegetativa: medio - tardiva bassa fertilità e semine più tardive: CENTRO: da inizio Settembre a inizio Ottobre Tolleranza alle patologie: 70 - 80 semi/mq (3,5 - 4,2 kg/ha)* Phoma e Cylindrosporiosi alta fertilità e semine in giusta epoca: Agosto Settembre Ottobre NORD 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Maturazione: molto uniforme e rapida 60 - 70 semi/mq (3,4 - 4,0 kg/ha)* Agosto Settembre Ottobre *(in funzione del peso dei 1.000 semi) Contenuto in olio del seme: elevato CENTRO 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Tenore di glucosinolati:
PT264 IBRIDO CONVENZIONALE A TAGLIA ALTA PER GRANDI RESE. MIGLIORE RESISTENZA ALLA DEISCENZA DELLE SILIQUE. L’ibrido appartiene ad una nuova generazione di prodotti che combinano in modo IBRIDO INVERNALE “00” ottimale la maggiore potenzialità produttiva, l’eccellente profilo sanitario ed una spiccata adattabilità ai diversi ambienti di coltivazione. PT264, si distingue inoltre per una migliore tolleranza alla Sclerotinia e per la tolleranza sia alla siccità che alle alte temperature in fase di maturazione. La pianta manifesta uno sviluppo molto vigoroso in autunno ed una rapida ripresa vegetativa a fine inverno. Particolarmente idonea anche alle semine con minima lavorazione del terreno. Maturazione della pianta molto uniforme con un’eccellente resistenza alla deiscenza delle silique. CARATTERISTICHE CONSIGLI AGRONOMICI Potenzialità produttiva: eccellente Ambienti consigliati: media fertilità e Altezza pianta: media idoneità a diversi terreni Ciclo • alla fioritura: precoce Interfila: 30 - 45 cm • alla maturità: medio - precoce Azoto in copertura in due interventi: Vigore di partenza: eccellente • Ripresa vegetativa • Inizio levata Resistenza al freddo: elevata Resistenza all’allettamento: buona Densità di semina: PERIODO DI SEMINA CONSIGLIATO bassa fertilità e semine più tardive: NORD: da metà Settembre a metà Ottobre Ripresa vegetativa: medio - precoce CENTRO: da metà Settembre a metà Ottobre Tolleranza alle patologie: 60 - 65 semi/mq (3,4 - 4,0 kg/ha)* Phoma e Cylindrosporiosi alta fertilità e semine in giusta epoca: Settembre Ottobre Novembre NORD 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Maturazione: molto uniforme e rapida 55 - 65 semi/mq (3,0 - 3,7 kg/ha)* *(in funzione del peso dei 1.000 semi) Settembre Ottobre Novembre Contenuto in olio del seme: eccellente CENTRO 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Tenore di glucosinolati:
PT275 IBRIDO A TAGLIA ALTA DELLA NO VI NUOVA GENETICA PIONEER PER NUOVI LIVELLI DI RESA. TÀ Pianta di ciclo medio, con stocco robusto, buon sviluppo delle ramificazioni e IBRIDO INVERNALE “00” buona resistenza all’allettamento. Si caratterizza per un buon vigore di partenza pur manifestando un moderato allungamento dello stelo nella fase autunnale. Eccellente resistenza al freddo, ed un elevato vigore di partenza alla ripresa vegetativa di fine inverno. PT275 pur presentando un’ ampia adattabilità ai diversi ambienti di coltivazione e ai diversi terreni, risulta particolarmente idoneo agli ambienti del Centro Italia. La buona resistenza all’allettamento ne rende possibile la coltivazione anche in ambiente di media fertilità e nelle semine precoci. PT275, grazie al eccellente vigore di partenza,è consigliabile anche in condizioni di semina con minima lavorazione del terreno e su sodo. Negli ambienti più fertili e nelle semine più anticipate permette una riduzione importante della densità di semina. Particolarmente elevato il contenuto in olio del seme. CARATTERISTICHE CONSIGLI AGRONOMICI Potenzialità produttiva: molto elevata Ambienti consigliati: media fertilità, Altezza pianta: media terreni medio-pesanti Ciclo • alla fioritura: medio Interfila: 30 - 45 cm • alla maturità: medio Azoto in copertura in due interventi: Vigore di partenza: eccellente • Ripresa vegetativa • Inizio levata Resistenza al freddo: molto elevata Densità di semina: PERIODO DI SEMINA CONSIGLIATO Resistenza all’allettamento: molto elevata NORD: da metà Settembre a metà Ottobre Ripresa vegetativa: medio - precoce bassa fertilità e semine più tardive: CENTRO: da metà Settembre a metà Ottobre Tolleranza alle patologie: 60 - 65 semi/mq (3,3 - 4,0 kg/ha)* Phoma e Cylindrosporiosi alta fertilità e semine in giusta epoca: Settembre Ottobre Novembre NORD 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Maturazione: molto uniforme e rapida 55 - 60 semi/mq (3,0 - 3,6 kg/ha)* Settembre Ottobre Novembre *(in funzione del peso dei 1.000 semi) Contenuto in olio del seme: eccellente CENTRO 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Tenore di glucosinolati:
PT200CL TECNOLOGIA E INNOVAZIONE GENETICA PER MASSIMIZZARE I RISULTATI PRODUTTIVI DEL COLZA. Il primo ibrido di colza con il sistema di produzione Clearfield®. IBRIDO INVERNALE “00” Questa classe di ibridi ha permesso di conseguire un importante miglioramento nella tecnica di diserbo della coltura ove, grazie agli ibridi tolleranti, è ora possibile impiegare, in post emergenza, erbicidi Clearfield per un completo controllo della flora infestante. La possibilità di diserbare in post-emergenza, inoltre, rende l’efficacia del trattamento meno vincolata all’andamento stagionale e all’umidità del terreno. PT200CL è un ibrido a sviluppo convenzionale con olio di tipo 00, permette di raggiungere eccellenti risultati produttivi anche in terreni con specifiche problematiche nel controllo della flora infestante. CARATTERISTICHE CONSIGLI AGRONOMICI Potenzialità produttiva: elevata Ambienti consigliati: media fertilità, Altezza pianta: media terreni con importanti problematiche di controllo della flora infestante Ciclo • alla fioritura: precoce Interfila: 30 - 45 cm • alla maturità: precoce Azoto in copertura in due interventi: Vigore di partenza: molto elevato • Ripresa vegetativa • Inizio levata Resistenza al freddo: elevata PERIODO DI SEMINA CONSIGLIATO Resistenza all’allettamento: buona Densità di semina: NORD: da metà Settembre a metà Ottobre Ripresa vegetativa: precoce bassa fertilità e semine più tardive: CENTRO: da metà Settembre a metà Ottobre Tolleranza alle patologie: 65 - 70 semi/mq (3,6 - 4,2 kg/ha)* Phoma e Cylindrosporiosi Settembre Ottobre Novembre alta fertilità e semine in giusta epoca: NORD 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Maturazione: molto uniforme e rapida 55 - 65 semi/mq (3,2 - 3,6 kg/ha)* Settembre Ottobre Novembre Contenuto in olio del seme: medio *(in funzione del peso dei 1.000 semi) CENTRO 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Tenore di glucosinolati: basso Con minima lavorazione, aumentare la dose di seme del 10 - 15%
PT279CL IBRIDO DI NUOVA GENERAZIONE CON TECNOLOGIA CLEARFIELD. ECCEZIONALE PRODUTTIVITÀ, STABILITÀ, SANITÀ E FACILE TREBBIATURA. IBRIDO INVERNALE “00” Ibrido di ciclo medio, con pianta di taglia media ed eccellente adattabilità alle diverse condizioni ambientali ed agronomiche. Possiede un buon vigore di partenza ed un moderato allungamento dello stelo nella fase di crescita autunnale; manifesta una spiccata resistenza al freddo invernale ed una rapida ripresa vegetativa a fine inverno. Stocco robusto con eccellente resistenza all’allettamento ed una grande adattabilità a diversi livelli di fertilità del terreno. Ottima idoneità anche ai terreni pesanti. Presenta inoltre una grande capacità di compensare investimenti relativamente contenuti. L’ibrido possiede un eccellente profilo sanitario distinguendosi per l’ottima tolleranza verso Phoma. Granella con eccellente contenuto in Olio. CARATTERISTICHE CONSIGLI AGRONOMICI Potenzialità produttiva: eccellente Ambienti consigliati: ampia adattabilità Altezza pianta: media ai diversi terreni Ciclo • alla fioritura: medio Interfila: 30 - 45 cm • alla maturità: medio Azoto in copertura in due interventi: Vigore di partenza: ottimo • Ripresa vegetativa • Inizio levata Resistenza al freddo: eccellente Densità di semina: PERIODO DI SEMINA CONSIGLIATO Resistenza all’allettamento: eccellente bassa fertilità e semine più tardive: NORD: da metà Settembre a metà Ottobre Ripresa vegetativa: medio precoce CENTRO: da metà Settembre a metà Ottobre 70 - 75 semi/mq (3,8 - 4,5 kg/ha)* Tolleranza alle patologie: alta fertilità e semine in giusta epoca: Phoma Settembre Ottobre Novembre 60 - 65 semi/mq (3,2 - 3,8 kg/ha)* NORD 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Maturazione: molto uniforme e rapida *(in funzione del peso dei 1.000 semi) Settembre Ottobre Novembre Contenuto in olio del seme: molto elevato CENTRO 1 15 30 1 15 30 1 15 30 Tenore di glucosinolati:
LumiGEN™ è il marchio distintivo che raccoglie le soluzioni in concia sviluppate per proteggere le sementi di Corteva Agriscience™. Nel marchio LumiGEN™, ogni coltivatore potrà trovare la combinazione più efficace delle migliori tecnologie di difesa del seme, in grado di offrire una protezione completa contro le principali avversità che la coltura può trovarsi ad affrontare nei primi stadi di sviluppo: l’attacco da parte di insetti e microrganismi patogeni. Con le tecnologie LumiGEN™ la coltura può esprimere appieno il proprio potenziale genetico, massimizzando la produttività, la sanità e l’uniformità dei raccolti. LumiGEN™ INSECTICIDE è la soluzione messa a punto specificamente per la protezione completa della semente di colza dai funghi e dagli insetti del terreno: LumiBio Kelta Svolge un’azione stimolante sulla Il più innovativo trattamento coltura, migliorando l’assorbimento insetticida del seme, per un’efficace dei nutrienti da parte della pianta protezione della coltura fino allo e lo sviluppo autunnale e invernale stadi odi 3-4 foglie. Integral® Pro della coltura. Un innovativo bio-fungicida per un controllo efficace di Phoma e di altri funghi patogeni.
Lumiposa® INSETTICIDA IN CONCIA IL PIÙ INNOVATIVO TRATTAMENTO INSETTICIDA Vantaggi di Lumiposa® DEL SEME, PER UN’EFFICACE PROTEZIONE DELLA • Favorevole profilo eco-tossicologico COLTURA DEL COLZA • Selettività • Nuovo meccanismo d’azione, per ridurre lo Lumiposa® è il più recente prodotto dedicato alla protezione sviluppo di resistenze. del seme dai danni degli insetti nelle prime fasi di sviluppo. • Nessun effetto negativo sulla germinabilità del seme L’uso di Lumiposa per la concia del seme di colza permette di garantire l’investimento e di ottenere una coltura visibilmente • Ottima protezione della pianta nelle fasi iniziali di più vigorosa e uniforme, preservando il potenziale produttivo sviluppo del seme. • Permette un più rapido sviluppo della coltura • Consente di ridurre la densità di semina UN NUOVO STANDARD DI PROTEZIONE • Migliore resistenza al freddo invernale Lumiposa possiede un meccanismo d’azione nuovo: ideale per attuare strategie di prevenzione delle resistenze. Il suo principio attivo viene assorbito e traslocato in tutte le parti della pianta, mantenendo un’efficace protezione della coltura almeno fino allo stadio di 3-4 foglie, rivelandosi particolarmente efficace contro fitofagi ad insorgenza precoce, come l’Altica e la Mosca del Cavolfiore e Athalia rosae. La sua capacità di inibire la mobilità dell’insetto in tempi molto rapidi, impedisce ai fitofagi di danneggiare la pianta.
PER INIZIARE BENE DA SUBITO Gli attacchi precoci da parte di insetti sono un grave CARATTERISTICHE TECNICHE problema nella coltivazione del colza. Anche nel caso si intervenga con trattamenti insetticidi Psylliodes spp di post-emergenza, la coltura non sarebbe in grado di Phyllotreta spp Insetti target recuperare il danno subito, mostrando disformità, fallanze Delia radicum e limitazioni nello sviluppo. Athalia rosae Pertanto, l’utilizzo di semente trattata con Lumiposa Principio attivo Cyantraniliprole assicura che l’investimento sia effettivamente protetto dagli insetti nella delicata fase di inizio di sviullpo della Lega i recettori cellulari coltura. che regolano il rilascio del calcio per la normale attività Meccanismo d’azione Altica (Psylliodes spp.) Athalia rosae Delia radicum di contrazione muscolare. L’insetto cessa rapidamente di muoversi e alimentarsi. Mobilità nella pianta Sistemica Visita il sito corteva.it ® ™ Marchi registrati di DuPont, Dow AgroSciences e Pioneer e compagnie affiliate o loro rispettivi proprietari. © 2019 - Corteva UTILIZZARE I PRODOTTI FITOSANITARI IN MODO SICURO E RESPONSABILE. LEGGERE ATTENTAMENTE LE INDICAZIONI DI ETICHETTA PRIMA DELL’APPLICAZIONE Si richiama l’attenzione sulle frasi e i simboli di pericolo riportati in etichetta. Agrofarmaco in corso di registrazione. Le informazioni contenute in questo opuscolo si basano sulle più recenti informazioni tecniche in possesso di Corteva Agriscience™, Agriculture Division di DowDuPont, che si riserva il diritto di aggiornarle in qualsiasi momento.
MONITORAGGIO DEI PATOGENI ALTICA (Psylliodes chrysocephala) PUNTERUOLO DELL’APICE (Ceuthorrhynchus picitarsis) Coleottero della famiglia dei crisomelidi, È un coleottero curculionide i cui adulti particolarmente dannosa dallo stadio di compaiono all’inizio dell’autunno, emergenza fino alla levata. Gli adulti, dal generalmente verso metà ottobre, periodo in colore blu scuro o brillante, attaccano la cui le femmine cominciano rapidamente ad coltura già nelle prime fasi di sviluppo, ovideporre. In inverno le larve rimangono provocando erosioni di 1 - 2 mm su cotiledoni localizzate all’interno della gemma apicale, e foglie. Dalle ovature, deposte nel terreno influendo sull’intera struttura della pianta, che in prossimità dei peduncoli delle Crucifere, inizia a sviluppare numerose ramificazioni fuoriescono larve che penetrano nelle piante attraverso il peduncolo fogliare, da laterali. dove continuano lo sviluppo per tutto l'inverno. Alla ripresa vegetativa, quando I danni possono essere rilevanti, specie se gli attacchi avvengono su piante la coltura inizia la fase di levata, le larve minano gli steli fino ad arrivare a poco sviluppate ed essere causa di consistenti diradamenti. Le piante colpite distruggere la gemma terminale. Di conseguenza la crescita della pianta appare sono molto più esposte all’attacco di patogeni fungini e più sensibili alle basse stentata, con caratteristiche rosure e gallerie negli steli. temperature invernali. LIMACCE (Deroceras spp.) PUNTERUOLO DELLO STELO (Ceuthorrynchus napi) Molluschi appartenenti alla classe dei Gli adulti, di 3 - 5 mm di lunghezza presentano gasteropodi. Possono arrecare danni fino alla un tipico colore grigio, ovidepongono a quarta foglia. Infestazioni precoci sono difficili fine inverno nello stelo di diverse specie del da identificare e spesso vengono confuse genere Brassica, provocando una lacerazione con una scarsa emergenza delle piante. Un dei tessuti che tende a divenire via via più significativo fattore di rischio è la presenza consistente con l’allungamento dello stelo. di aree incolte o boschi in prossimità della Questo danno comporta spesso lo sviluppo di coltura. Possono essere controllate mediante una pianta che tende a deformasi man mano esche molluschicide, da distribuire in presenza accertata di limacce o, in via che si sviluppa in altezza. All’inizio della primavera, con temperature tra 14 preventiva, alla semina attraverso microgranulatore. Lavorazioni profonde e il e 16 gradi, le larve entrano in piena attività provocando l’alterazione della buon affinamento contribuiscono a ridurre la pressione del mollusco. struttura e della fisiologia della pianta.
MELIGETE (Meligethes aeneus) PUNTERUOLO DELLE SILIQUE (Ceutorhynchus assimilis) Coleottero i cui adulti presentano una Gli adulti presentano una colorazione grigio lunghezza di 2 - 2,5 mm, di colore blu scuro. scuro con una dimensione compresa tra 2 e Gli adulti svernano nel terreno ed emergono 3 mm di lunghezza. Le larve sono di colore all’inizio della primavera, danneggiando chiaro e dalla testa marrone (carattere i bottoni fiorali delle crucifere per nutrirsi distintivo rispetto a larve di cecidomia). del polline. La fertilità dei fiori viene così A fine inverno gli adulti si nutrono dei bottoni seriamente compromessa, a causa dei danni fiorali e successivamente causano rosure sulle riportati dagli stigmi. Al contrario, gli adulti silique. Nella fase riproduttiva, le femmine che si nutrono di polline nella fase di fioritura non causano danni alla coltura. Tra depositano un uovo all’interno delle silique. La larva si nutre generalmente di marzo e aprile, le femmine gravide ovidepongono alla base dei bottoni fiorali 3-5 semi, per poi fuoriuscire dalla siliqua lasciandovi un foro di circa 1 mm di riuniti. Le larve che si svilupperanno attaccano i bottoni fiorali, danneggiando diametro.Per quanto l’impatto sulle rese risulti trascurabile, il fitofago deve essere stigmi ed ovari provocandone l’aborto. monitorato attentamente: i fori sulle silique rappresentano infatti il principale fattore predispondente per i danni causati da cecidomia. AFIDE CEROSO (Brevicoryne brassicae) CECIDOMIA DELLE SILIQUE (Dasineura brassicae) Si manifesta in colonie compatte che invadono Dittero in grado di compiere tra 3 e 4 la pagina inferiore delle foglie e gli steli. generazioni all’anno. Gli adulti misurano Solo quando la colonia raggiunge un’elevata da 1 a 1,5 mm con larve di colore bianco- densità compaiono le forme alate (torace giallastro. Si tratta di un fitofago secondario, verde scuro e addome giallo verdastro in quanto la femmina depone 50-100 uova ricoperto da una polvere cerosa grigia), che all’interno delle silique attraverso i fori delle sono vettori di diffusione dell’infestazione. larve di punteruolo. Il danno alle pareti delle Le punture del fitofago compromettono il silique si manifesta con un disseccamento bilancio idrico della pianta, arrivando a provocare ingiallimenti fogliari e aborti. precoce, seguito da rigonfiamento e scoppio della siliqua. Considerate le difficoltà nel controllo di adulti e larve, la migliore strategia di difesa consiste in un’azione preventiva contro il punteruolo delle silique.
SISTEMA DI PRODUZIONE CLEARFIELD® Dalla collaborazione tra BASF e DuPont Pioneer nasce una nuova ed efficace soluzione per il diserbo del colza. Il sistema di produzione Clearfield®, sviluppato da BASF e disponibile da oggi anche per colza, unisce i vantaggi di un prodotto erbicida in post-emergenza ad ampio spettro d’azione, con il potenziale della genetica più produttiva. Gli ibridi Pioneer con tecnologia Clearfield sono infatti naturalmente tolleranti all’erbicida Cleranda®, che grazie all’azione sinergica di Imazamox (assorbimento prevalentemente fogliare) e Metazachlor (assorbimento prevalentemente radicale), garantisce un controllo prolungato ed efficiente delle infestanti mono e dicotiledoni con un solo trattamento di post-emergenza, senza danneggiare in alcun modo la coltura. Produttività: Elevato controllo delle principali FLESSIBILITÀ APPLICATIVA IN SEMINA AUTUNNALE infestanti della coltura, permettendo agli ibridi Pioneer di esprimere pienamente il proprio potenziale produttivo: Finestra Synapsis arvensis, Fallopia convolvolus, Chenopodium applicativa album, Poa annua, Raphistrum rugosum, Stellaria spp. Soluzioni Convenzionali Raphanus raphanistrum, Papaver rhoeas. < 7 giorni PRE-EMERGENZA 7-14 giorni POST-EMERGENZA PRECOCE Sostenibilità: Il sistema di produzione Clearfield 3-6 Sistema di produzione Clearfield®: trova applicazione sia in presenza di una lavorazione settimane* Cleranda® convenzionale con aratura che con tecniche agronomiche *in funzione dello conservative come il minimum tillage o la semina su sodo. spettro d’azione Flessibilità, convenienza, sicurezza: A B1 B2 B6 L’ampia finestra di intervento in post emergenza rende più flessibile e semplice la gestione della coltura, riducendo al Dosi e modalità di impiego: 2 l/ha in 200-400 lt/ha + DASH 0,5% minimo l’effetto dell’andamento stagionale e consentendo un Per maggiori informazioni sul migliore utilizzo del prodotto fare riferimento al manuale inserito nella confezione di seme diserbo mirato al bisogno. ®The unique Clearfield symbol and Clearfield are registered trademarks of BASF
GLI IBRIDI DI COLZA PIONEER MAXIMUS Si tratta di una nuova e affermata classe di ibridi a taglia bassa che ha reso la coltura ancora più competitiva ed affidabile in Italia, diventando un vero riferimento per gli agricoltori dei diversi ambienti di coltivazione. Gli ibridi MAXIMUS® sono caratterizzati da uno sviluppo controllato della pianta, ottenuto attraverso il raccorciamento mirato degli internodi del fusto, mentre l’apparato radicale risulta vigoroso e profondo, in grado di esplorare ed utilizzare pienamente le risorse naturali del terreno. Oggi, gli ibridi della classe MAXIMUS®, grazie anche al continuo miglioramento genetico e allo sviluppo di nuovi prodotti, rappresentano il miglior strumento per massimizzare la redditività della coltura. MASSIMA POTENZIALITÀ PRODUTTIVA • Indice di raccolta (Harvest Index) più favorevole, con una minore massa vegetativa sviluppata. • Più efficiente utilizzazione dell’azoto da parte della coltura. • Maggiore contenuto in olio del seme. MASSIMA ADATTABILITÀ AMBIENTALE • L’apparato radicale particolarmente sviluppato garantisce una migliore tolleranza agli stress idrici, con un più efficiente assorbimento dei nutrienti dal suolo. • L’ampia finestra di semina, rende possibili semine più anticipate, senza incorrere nel rischio di un eccessivo sviluppo vegetativo in autunno. MASSIMA FLESSIBILITÀ • Più efficienza nelle concimazioni azotate, con assorbimenti più graduali e bilanciati. • Possibilità di entrare in campo per effettuare trattamenti tardivi a protezione della coltura. MASSIMA SICUREZZA • La taglia contenuta ed il portamento equilibrato sono garanzia di un’elevata resistenza all’allettamento. • Fioriture estremamente uniformi, con una rapida maturazione delle silique. • Trebbiature sempre in condizioni ottimali e rapide, minimizzando le perdite di seme. MASSIMA REDDITIVITÀ PER L’AZIENDA
STADI DI SVILUPPO DEL COLZA E OPERAZIONI COLTURALI Concimazione di base 1a Concimazione Azoto / Zolfo* Fosforo, Potassio + Zolfo* 2a Concimazione Azoto Fonte CETIOM Emergenza A B1 B4 B8 Bn C1 C2 D1 D2 E F1 F2 G1 G4 Semina A - Stadio cotiledonare B - Formazione della rosetta Inverno C - Levata D - Bottoni uniti E - Bottoni separati F - Fioritura G - Maturazione e Raccolta Settembre Settembre Ottobre Dicembre Marzo-Aprile Aprile Giugno Diserbo Diserbo Diserbo Raccolta Pre-emergenza Clearfield Con umidità < 14% Dicotiledonicidi - Graminicidi (PER IBRIDI TOLLERANTI) Controllo limacce A) Impiego semente conciata con Lumiposa® Controllo Eventuale trattamento prima dell’apertura dei fiori alla Controllo B) Nel caso di uso di semente non conciata Lumiposa® trattare Meligete soglia di 3-6 insetti/pianta: Klartan 20 EV ® Altica al superamento della soglia di 3 piante attaccate su 10 Controllo Punteruolo dell’apice vegetativo: Daskor® 440 EC * lo zolfo è da distribuire in pre-semina o in alternativa con la 1a concimazione di fine inverno, anche con formulati contenenti azoto a lenta cessione e zolfo TM, ®, SM Marchi registrati di Dow AgroSciences, DuPont o Pioneer o delle loro società affiliate o dei loro rispettivi proprietari. © 2019 - Corteva
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