Bombardamenti aerei su San Giorgio di Nogaro durante il 1914/18 - Ad Undecimum
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Ad Undecimum : Annuario anno 2017 Bombardamenti aerei su San Giorgio di Nogaro durante il 1914/18 di Giorgio Cojaniz VENEZIA 2 LUGLIO 1849 La mattina del 2 luglio 1849 l’intera popolazione di Venezia, stremata dal lungo assedio delle truppe austriache del maresciallo Radetzky che tentavano di stroncare l’ostinata resistenza della Repubblica lagunare, si riversò sulle calli e sui ponti per osservare a naso in su un fenomeno bellico straordinario: il primo bombardamento aereo della storia. Infatti, a circa 500 metri di quota, volteggiavano una mezza dozzina di mongolfiere austriache dalle quali iniziarono a piovere sulla città strani ordigni esplosivi destinati, per fortuna, a non creare danni gravi ad edifici e persone. Il colonnello Benno Uchatius cercava, con questa arma insolita, di fiaccare l’eroica resistenza dei veneziani. Mongolfiera austriaca su Venezia nel 1849 L’esperimento fallì, ma fu il primo tentativo della storia del “bombardamento aereo”. Invece il primo bombardamento della storia con aerei si svolse in Libia (guerra italo-turca 29/9/1911 - 18/10/1912) e a sganciare le bombe fu un aviatore italiano, Giulio Gavotti. Era l’11 novembre 1911. Gavotti, ventinovenne, dall’abitacolo del suo Etrich lanciava tre bombe a mano su un accampamento turco ad Ain Zara e una bomba sull’oasi di Tripoli. 1
Ad Undecimum : Annuario anno 2017 . Aereo ETRICH-TAUBE, monomotore austriaco utilizzato dagli italiani durante la guerra di Libia nel 1911. Prima guerra mondiale 1914-18 Nelle due ultime guerre mondiali nessuno ha attaccato l’Italia. Siamo sempre stati noi che abbiamo dichiarato guerra alle altre nazioni. Nostre, quindi, le guerre di aggressione e non di difesa. Il 20 maggio 1882 l’Italia firmava con Germania e Austria un patto segreto chiamato “Triplice Alleanza” che stabiliva l’obbligo di aiuto reciproco solo nel caso di aggressione. Patto rinnovato sino al 1912. Così nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, l’Italia dichiarava la propria neutralità. Il 26 aprile del 1915 tra l’Italia e gli alleati europei, già in guerra contro gli austro tedeschi, veniva stipulato un altro accordo segreto, il “Patto di Londra” per il quale accettavamo di aggredire gli austriaci in cambio dei territori di Trentino, Tirolo meridionale, Venezia Giulia, l’intera Istria (con esclusione di Fiume), il nord della Dalmazia, numerose isole dell’Adriatico, Valona e Saseno in Albania e il bacino carbonifero di Adalia in Turchia, oltre alla conferma della sovranità su Libia e Dodecanneso. Così la notte del 23 maggio 1915 dichiaravamo guerra all’impero austro-ungarico. Ecco spiegate le bombe austriache su San Giorgio di Nogaro durante il primo conflitto mondiale. L’italiano Giulio Douhet (1869-1930) sin dal 1910 aveva ipotizzato un rapido progresso nelle costruzioni aeronautiche in particolare per l’aereo a motore che, nel giro di pochi anni, avrebbe surclassato il dirigibile sia per il trasporto di persone e cose che per l’uso offensivo in guerra. Douhet formulava, per la prima volta, il concetto di “dominio dell’aria” e “pazienza per gli obiettivi civili potenzialmente colpiti, ma con gli aerei la guerra dovrebbe essere breve e di gran lunga preferibile a quella estenuante e tremenda di trincea”. Il 7 luglio del 1915 San Giorgio subiva il primo bombardamento aereo da parte austriaca che causava danni al fabbricato di fronte alla stazione ferroviaria, il ferimento del signor Domenico Cristofoli e l’uccisione di due mucche. La seconda incursione aerea si verificava alla fine di agosto, sempre del 1915, con scarsi danni a uomini e cose. 2
Ad Undecimum : Annuario anno 2017 Giugno 1916 – San Giorgio di Nogaro – bombardamento aereo Le altre incursioni aeree austriache a San Giorgio di Nogaro durante la prima guerra mondiale. 18 maggio 1916 1 morto 31 maggio 1916 3 morti e 4 feriti 14 giugno 1916 1 morto 24 luglio 1916 ---- 14 settembre 1916 5 morti e 1 ferito 9 ottobre 1916 3 morti 31 maggio 1917 2 morti e 1 ferito 28 ottobre 1917 Per un totale di 15 morti, 7 feriti e 95 bombe lanciate sul nostro paese. San Giorgio di Nogaro 1916 Bombardamento aereo in via Max di Montegnacco (archivio Scuola media) 3
Ad Undecimum : Annuario anno 2017 San Giorgio di Nogaro – 1917 – Bombardamento aereo via Max di Montegnacco (Archivio Scuola media). San Giorgio di Nogaro – 1917 – Bombardamento aereo piazza Plebiscito (Archivio Scuola media) 4
Ad Undecimum : Annuario anno 2017 Durante la prima guerra mondiale, per contrastare l’aviazione austriaca, l’Italia metteva in campo i suoi aerei e i suoi piloti, il più famoso dei quali fu Francesco Baracca nato a Lugo (Ravenna) nel 1888. All’età di 22 anni entrava in aviazione col grado di sottotenente. Nel 1915 compiva la prima missione di guerra. Francesco Baracca e il suo aereo con il cavallino rampante Il 7 aprile 1916 Baracca abbatteva il suo primo aereo austriaco a Medeuzza (Ud). Questa battaglia aerea fu la prima vittoria ufficiale d’Italia nei cieli friulani. Baracca combatté 63 duelli aerei, vincendo per 34 volte. Il 19 giugno del 1918 precipitava con il suo aereo sul Montello (zona Nervesa della Battaglia - Tv) perdendo la vita a soli 30 anni. … fu abbattuto probabilmente da un colpo di fucile sparato da terra … Pordenone. Albergo Coran 1915. La signora è Vittoria Coran moglie del sangiorgino Carlo Foghini (padre del geom. Domenico). Francesco Baracca è con la divisa chiara assieme ad altri piloti. NOTA: Enzo Ferrari incontrò nel giugno del 1923 il conte Enrico Baracca, padre di Francesco che gli disse: “Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna…”. Il cavallino era ed è rimasto nero, venne aggiunto solo il giallo canarino, il colore di Modena. 5
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