BIOMECCANICA Equilibrio di articolazioni Leve del corpo umano Carrucole e pulegge in medicina Legge di Hooke applicata alle fratture ossee ...
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BIOMECCANICA Equilibrio di articolazioni Leve del corpo umano Carrucole e pulegge in medicina Legge di Hooke applicata alle fratture ossee Meccanica della locomozione
Equilibrio di articolazioni Le articolazioni sono costituite da strutture a snodo che ne permettono il movimento, il cui equilibrio è determinato dall’azione di forze peso, reazioni vincolari e di forze di trazione muscolare EQUILIBRIO: Essendo elementi nello spazio devono essere soddisfatte 6 condizioni
Le condizioni si possono semplificare se consideriamo le forze agenti tutte nello stesso piano (quasi sempre vero)
Es. Equilibrio dell’articolazione dell’anca su un piede. Consideriamo piano verticale passante per l’articolazione. • F forza di trazione dei glutei (inclinata di 70°) su trocantere (incognita) • Pg forza peso gamba applicata al suo baricentro (circa 1/7 forza peso P del corpo) • N reazione vincolare del suolo • R che agisce su testa femore totalmente incognita (tiene conto peso corpo senza gamba) # + &# + # + # = 0 ! + + &+ + + + + = 0 -. + /&. + 0. + 1. = 0
Facendo riferimento ai dati numerici di figura: 70° − # = 0 1 70° − + − + =0 7 1 7 70° + 3 − (11 ) = 0 7 Risolvendo il sistema si ottiene che F=1.61P; R=2.43P; (circa 2 volte e mezzo peso corporeo! Usura cartilagini) q= 76.9°; NB: osso cresce maggiormente nella direzione dello sforzo: deviazione testa femore; rottura testa = riposo= indebolimento F Se F=0 R=verticale aumenta q e dunque la deviazione della testa del femore; per compensare rotazione cintura pelvica (quindi scoliosi)
ESERCIZIO: Si consideri il caso precedente dove parte della forza peso del corpo (1/6) viene scaricata su un bastone come schematizzato in figura. Valutare la forza F dei muscoli abduttori e la forza R agente sulla testa del femore.
• Ilbaricentro viene spostato. Ora la sua proiezione sul pavimento si trova tra il piede ed il bastone. • Occorre trovare le due reazioni vincolari Np e Nb=-P/6 • Stabiliamo l’equilibrio: Np+P/6-P=0 da cui Np= (5/6)P • La distanza d si ottiene con l’equilibrio dei momenti: Npd-(P/6)(30cm)=0 da cui d= 6cm • Applicando lo stesso procedimento del caso precedente: 70° − # = 0 1 5 70° − + − + =0 7 6 1 5 7 70° + 3 − 18 − 7 − 6 = 0 7 6 R=1.31P e q =80.3° in questo caso R dimezzato e q quasi uguale
Leve nel corpo umano ESERCIZIO: calcoliamo il modulo dello sforzo muscolare Fm richiesto dai muscoli splenici per tenere sollevata una testa del peso di 8kg (circa 80N), essendo 2 cm la distanza tra il fulcro e i muscoli splenici e 8 cm quella tra il fulcro ed il baricentro della testa Sistema vincolato quindi l’equilibrio deve soddisfare la condizione di equilibrio rotazionale: Fr∙AO=Fm∙CO=80N∙8∙10-2m=Fm∙2∙10-2m Fm=320N (in pratica un corpo da 32kg) – leva svantaggiosa
Leve nel corpo umano Piede in elevazione sula punta delle dita: leva di secondo tipo il cui fulcro è costituito dalle dita, la forza resistente Fr dal peso sulla caviglia e la forza motrice Fm dai muscoli del polpaccio che esercitano una trazione sul tendine di Achille. Esercizio: Consideriamo un soggetto in equilibrio su un singolo piede quando sta alzando il calcagno (figura) e calcoliamo la forza applicata al tendine d’Achille sul calcagno quando il peso del corpo grava sulla pianta del piede. Assumiamo che il piede si comporti come un corpo rigido (dati in figura)
Leve nel corpo umano Braccio e avambraccio: leva del terzo tipo Fulcro nell’articolazione del gomito; Forza resistente: peso avambraccio + peso sostenuto dalla mano Forza motrice: fornita dal bicipite brachiale
Carrucole e pulegge in medicina Impiegate in Fisiatria e nelle palestre di fitness allo scopo di rinforzare i muscoli e/o di agire terapeuticamente sulle articolazioni. Es. trazioni Le macchine con carrucole hanno il vantaggio di poter cambiare o invertire la direzione della forza peso: carico trasmesso all’apparato muscolo tendineo. Diminuzione lavoro dell’articolazione.
Legge di Hooke applicata alle fratture ossee Legge di Hooke rappresentata nel piano sforzo-deformazione I punti rappresentano rottura materiale e≈1.5% sforzo terminale S (tensile o compressivo)
ESERCIZIO: Consideriamo una persona con massa corporea di 80 kg che effettui un salto dall’altezza di 1 metro verso il suolo e cada rigidamente su una gamba. Al momento di toccare il suolo la velocità del corpo è di 4.5 ms-1 e se l’imbottitura della scarpa ed il tessuto molle sotto il piede vengono schiacciati di 1cm, il corpo si arresta in circa 0.005s. Valutare la forza che si esercita sulla gamba. Variazione della quantità di moto: Dq=D(mv) = (80 kg)(4.5 ms-1) - (80 kg)(0 ms-1) = 360 kg ms-1 ∆C EFG H& I JKL = ∆D = G.GGNJ = 7.2 P 10Q (≈ 7200 UVJW ) 100 volte forza peso del corpo!! La tibia ha una sezione di circa 3.3. cm2. Sforzo compressivo: Y.ZP[G\ 0 = E.EP[GK\ I] = 2.18 P 10^ _Z molto vicino a Stibia=2.13∙108 Nm-2 Cosa dovremmo fare per non rompere la tibia?
Meccanica della locomozione Nella deambulazione trasferimento alternato equilibrio da un piede all’altro Movimento 3D: la componente z lungo il moto • Forze d’attrito con il suolo; • Spinta della flessione plantare prima che si sollevi la punta • Variazione della quantità di moto del corpo Affinché il piede possa appoggiare e non scivolare Fattrito del suolo deve essere superiore alla forza agente
Locomozione umana: Fase di appoggio Fase di trasferimento (iniziale mediana terminale)
Attriti nelle articolazioni Attrito nelle articolazioni è molto importante soprattutto con l’età e/o l’usura. Lubrificanti, sacche di liquido (borse), guaine sinoviali interposti hanno lo scopo di ridurlo. Tutta questione di coefficiente di attrito cinetico µc che in natura è circa: µc ≈ 0.005 – 0.010 assai inferiore a quanto di meglio si riesce a realizzare nell’industria !!! (Es. Cuscinetti a sfera immersi in olio µc ≈ 0.15) Nel caso delle protesi l’attrito tra cartilagine e metallo risulta al meglio µc≈0.03 – 0.025
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