Elementi di meccanica delle trasmissioni - Calcolo degli sforzi sui sopporti Quaderni di formazione - SKF
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Elementi di meccanica delle trasmissioni Calcolo degli sforzi sui sopporti edizione 2018
Prefazione Il presente lavoro è stato pensato in funzione di sussidio didattico per gli studenti dei corsi di di- segno meccanico e per tutte le persone, proget- tisti, manutentari e meccanici in genere che hanno necessità di determinare i carichi che in- teressano i sopporti delle macchine e che in de- finitiva affaticano i cuscinetti volventi al fine di calcolarne la durata teorica. Ovviamente il calco- lo della durata dei cuscinetti inizia quando i cari- chi sono stati determinati e vanno eseguiti se- guendo le indicazioni contenute nel Catalogo generale SKF. Le unità di misura adottate sono quelle SI conformemente alle nuove disposizioni degli Enti di Unificazione italiani e stranieri, sono an- che riportati richiami di meccanica generale al fine di collegare nozioni di cinematica trattate nei corsi di meccanica generale con problemi tecnici applicativi. È stato eseguito un controllo minuzioso delle singole equazioni e dei vettori forza negli schemi degli esempi, tuttavia non possiamo assumerci responsabilità per errori o omissioni. 2
Indice Indice analitico Generalità Unità di misura ................................................................................................................................................7 Scomposizione delle forze sui sopporti ....................................................................................................... 8 Velocità angolare ......................................................................................................................................... 12 Rapporto di trasmissione ............................................................................................................................ 12 Catena cinematica Funi ............................................................................................................................................................... 14 Cinghie .......................................................................................................................................................... 14 Elementi di una ruota dentata cilindrica a denti diritti con profilo ad evolvente di cerchio ................................................................................................................................ 16 Principali relazioni tra gli elementi di una ruota dentata cilindrica a denti diritti............................. 16 Forze trasmesse da una coppia di ruote dentate cilindriche a denti diritti ........................................ 17 Elementi di una ruota dentata cilindrica a denti elicoidali ...................................................................... 18 Principali relazioni tra gli elementi di una ruota dentata cilindrica a denti elicoidali ....................... 18 Forze trasmesse tra due ruote cilindriche a denti elicoidali ad assi paralleli ..................................... 19 Senso di inclinazione dell’elica ................................................................................................................ 19 Ruote cilindriche a denti elicoidali ad assi sghembi .............................................................................. 22 Trasmissione della potenza tra assi concorrenti ....................................................................................... 24 Coppia di ruote coniche a dentatura diritta .......................................................................................... 24 Principali elementi di una ruota dentata conica a denti diritti ........................................................... 24 Principali relazioni tra gli elementi di una ruota dentata conica a denti diritti ................................. 24 Forze trasmesse tra ruote dentate coniche a dentatura diritta ......................................................... 25 Coppia di ruote coniche a dentatura elicoidale .................................................................................... 25 Principali elementi di una ruota dentata conica a denti elicoidali ..................................................... 26 Forze trasmesse tra ruote dentate coniche e denti elicoidali ............................................................. 27 Ingranaggi «Zerol» ................................................................................................................................. 30 Ingranaggi ipoidali ........................................................................................................................................ 31 Forze trasmesse da una coppia di ruote dentate coniche a denti elicoidali ipoidali .......................... 31 Rapporto di trasmissione ........................................................................................................................ 31 Coppia vite senza fine ruota elicoidale ....................................................................................................... 32 Principali elementi di un meccanismo vite senza fine ruota elicoidale .............................................. 32 Principali relazioni tra gli elementi di un meccanismo vite senza fine ruota elicoidale .................... 32 Rapporto di trasmissione ........................................................................................................................ 33 Forze trasmesse tra la vite senza fine e la ruota elicoidale .................................................................. 33 Ruotismo rocchetto dentiera ...................................................................................................................... 33 Principali elementi di una dentiera ........................................................................................................ 33 3
Forze trasmesse tra rocchetto e dentiera .............................................................................................. 33 Ruotismi planetari od epicicloidali ad imbocco interno ............................................................................ 35 Forze trasmesse tra le ruote dentate di un meccanismo epicicloidale .............................................. 36 Rapporto di trasmissione di un riduttore epicicloidale ........................................................................ 36 Calcolo dei carichi sui sopporti Alberi con ingranaggio cilindrico a denti diritti .......................................................................................... 38 Alberi con ingranaggio cilindrico a denti diritti e ruota di sbalzo............................................................. 39 Alberi con ingranaggi cilindrici a denti elicoidali ad assi paralleli ............................................................ 40 Alberi con ingranaggi conici a denti diritti ................................................................................................. 44 Alberi con ingranaggi conici a denti elicoidali ............................................................................................ 46 Alberi con ingranaggi conici a denti elicoidali ipoidali ............................................................................... 48 Alberi con vite senza fine a corona elicoidale ............................................................................................ 50 Ripartizione della potenza su due o pi alberi e relativi carichi sui sopporti........................................... 53 Alberi di estremità dei riduttori, influenza delle forze esterne sui carichi agenti sui sopporti ............. 54 Carico effettivo da considerare nella trasmissione di potenza tramite ingranaggi ............................... 57 Carichi sui sopporti dovuti allo squilibrio di masse rotanti ...................................................................... 58 Carichi dovuti a difetto di coassialità di alberi collegati con giunti semiflessibili .................................... 59 Calcolo dei carichi agenti sui sopporti dei motori elettrici ad installazione fissa ................................... 60 Cenni sul calcolo delle velocità critiche degli alberi .................................................................................. 66 4
Generalità variazioni di velocità (forze d’inerzia) anche que- sti vanno messi in conto. Per i cuscinetti delle Gli sforzi che praticamente si considerano per il ruote dei veicoli si considera il peso del veicolo calcolo dei carichi che interessano i cuscinetti di ripartito sulle ruote. una macchina sono quelli dovuti alla trasmissio- Schematicamente una macchina è costituita ne della potenza in condizione di equilibrio dina- da un motore (elettrico, termico, idraulico, mico ed ai pesi delle masse ad essi collegati pneumatico ecc.) che produce energia meccani- quando sono dello stesso ordine di grandezza ca e trasmette una coppia motrice mediante dei primi. Quando siano noti i carichi dovuti a una catena cinematica che modifica la velocità MR = motore che sviluppa una potenza di P kW Mr = G r coppia resistente alla velocità di n giri/min e trasmette 9549,2 P G h = lavoro utile, sollevamento della massa di G una coppia motrice M = –––––––– n kg per h metri C = catena cinematica S = sopporti dei cuscinetti 5
Generalità quindi la coppia in giuoco in modo da rendere Internazionale SI, nella tabella 1 sono riportate adatti velocità e coppia a compiere il lavoro utile le equivalenze fra le unità di misura del sistema per cui la macchina è stata costruita. SI ed il sistema pratico usato in precedenza con i La coppia motrice misurata a valle della simboli relativi. catena cinematica e cioè al netto delle perdite per attrito deve essere maggiore della coppia resistente. I carichi che agiscono sui cuscinetti di tutta la catena cinematica dipendono dal valore della coppia resistente oltre che dalle resistenze passive e quindi dal lavoro utile effettivamente compiuto dalla macchina. Ne deriva che introducendo nei calcoli il valore della potenza nominale del motore in modo indiscriminato si commette un errore per eccesso nel proporzionamento dei cuscinetti. In realtà i cuscinetti, specialmente quelli montati in fondo alla catena cinematica, sopportano alberi che trasmettono una potenza inferiore a quella erogata dal motore. Solitamente, tuttavia, è appunto la potenza nominale del motore che viene considerata, anche perché è l’unica che si conosce con esattezza, ciò porta, nei calcoli di progetto al sovradimensionamento dei cuscinetti e nei calcoli di verifica a delle durate troppo pessimistiche. Sarebbe perciò utile conoscere i rendimenti parziali delle singole parti di macchina e tenerne conto nei calcoli particolarmente per calcoli di macchine fortemente caricate e nel caso di cinematismi piuttosto complessi, o comunque sarebbe utile stimare i rendimenti sulla base di esperienze di macchine simili e tenerne conto nei calcoli. I moderni mezzi di calcolo consentono di ope- rare agevolmente anche con formule di una certa complessità, di introdurre in esse valori più approssimati e, per il calcolo della durata dei cuscinetti è possibile considerare l’influenza del disassamento tra l’anello esterno e quello inter- no sulla durata dei cuscinetti e quindi viene con- siderato sia l’errore di allineamento tra i soppor- ti, sia l’inflessione degli alberi. Le unità di misura delle grandezze che com- paiono nelle formule sono conformi al Sistema 6
Tabella 1 - Unità di misura Sistema SI Sistema Pratico Grandezza Unità di misura Simbolo Unità di misura Simbolo Lunghezza metro m metro m Forza newton N kilogrammo forza kgf 1N = 0,102 kgf 1kgf = 9,81 N Tempo secondo s secondo s Massa chilogrammo kg chilogrammo massa kgm 1 kg = 0,102 kgm 1kgm = 9,81 kg 1kgf . 1s2 1kgm = –––––––– 1m Lavoro joule J chilogrammetro kgm 1J = 1Nx1m 1kgm = 1kgf x 1m 1J = 0,102 kgm 1kgm = 9,81 J Nel moto rotatorio: lavoro = Momento motore x angolo (in radianti) L = Μq per M in Nm, L è espresso in joule per M in kgm, L è espresso in chilogrammetri kgm Potenza watt W chilogrammetro al secondo ––––– s 1J 1kgm 1kgx1m 1W = ––– ––––––– = –––––––– 1s s 1s kgm 1kgm 1W = 0,102 ––––– –––––– = 9,81 W s s kgm multiplo chilowatt = 1000 W kW multiplo cavallo vapore = 75 ––––– CV s 1kW = 1,36 CV 1 CV = 0,7352 kW Nel moto rotatorio: rad potenza = Momento motore x velocità angolare (in –––– s ) P=Mw per M in Nm, P è espresso in watt per M in kgm, P è espresso in chilogrammetri al secondo Frn Frn P = ––––––– kW P = ––––––– CV 9549,2 716,2 F in N F in kgf r in m r in m n = giri/min n = giri/min 7
Generalità Scomposizione delle forze sui sopporti La potenza nel moto rotatorio, espressa in kW è data dall’equazione Frn P = ––––––––– [kW] 9549,2 dove F è la forza tangenziale trasmessa che, se- condo le notazioni adottate in questo testo viene indicata con T, ponendo dunque nella suddetta formula T = F e risolvendo rispetto a T si ha: 9549,2 P T = –––––––––– rn Fig. 2 dove: T = forza tangenziale, in N P = potenza, in kW Le forze trasmesse dalle pulegge, dalle ruote r = raggio, in m dentate e dai ruotismi in genere, manovellismi, giri n = velocità angolare, in –––– camme ecc. nonché i pesi delle masse applicati min nel baricentro delle parti sostenute dai cusci- Se la potenza è espressa in CV, vale l’equazione: netti, vanno scomposte sui sopporti seguendo le regole della meccanica con metodo grafico ma Frn molto pi frequentemente con metodo analitico. P = ––––––– 716,2 Nella presente esposizione si considerano le forze attive sui sopporti. e ponendo F=T e risolvendo rispetto a T si ha: 716,2 P T = ––––––– rn dove: T = forza tangenziale, in kgf P = potenza, in CV r = raggio, in m giri n = velocità angolare, in –––– min 8
Fxb Q1 = –––––– m Fxa Q2 = –––––– m Fig. 3 F1 (b + c) F2 c Q1 = ––––––––– + ––––– m m F2 (a + b) F1 a Q2 = ––––––––– + ––––– m m Fig. 4 FI x b Q1/I = ––––––– m Q1 = Q + Q 1/II 2 2 1/I FII x b Q1/II = ––––––– m FI x a Q2/I = ––––––– m Q2 = Q + Q 2/II 2 2 2/I FII x a Q2/II = ––––––– m Fig. 5 9
Generalità Fig. 6 FI x b Q1/I = ––––––– m Q1 = FII x b Q1/II = ––––––– m FI x a Q2/I = ––––––– m Q2 = FII x a Q2/II = ––––––– m Per i cuscinetti a contatti obliqui ad una corona dalla posizione relativa tra i cuscinetti, dalla di sfere o di rulli, la distanza fra gli appoggi m si quota a e varia a seconda che i cuscinetti siano misura fra i centri di pressione; essa dipende montati con disposizione a «X» oppure a «O». Montaggio a «O» Montaggio a «X» 10
Montaggio a «O» Montaggio a «X» Fig. 7 La quota a è riportata nel Catalogo generale per esterno e l’alloggiamento è libero, l’albero non ogni singolo cuscinetto. trova ostacoli in caso di dilatazione termica ed i cuscinetti non subiscono il precarico assiale do- Le modalità di calcolo qui esposte sono relative vuto al contrasto che ne comprometterebbe il ad alberi considerati come travi isostatiche, funzionamento e ne ridurrebbe la durata. aventi cioè un numero di vincoli strettamente Quando la trave è iperstatica e cioè i vincoli sufficienti. sono sovrabbondanti o la trave ha più di due ap- Di norma uno dei due cuscinetti vincola as- poggi il calcolo non è più elementare e per que- sialmente l’albero, quello di sinistra nella figura sti casi si fa rimando alla teoria dell’elasticità. 8; tale cuscinetto sopporta i carichi obliqui, Praticamente il calcolatore permette di risol- mentre l’altro cuscinetto sopporta solamente i vere questi problemi con relativa facilità. carichi radiali e, se l’accoppiamento tra l’anello Fig. 8 11
Generalità Velocità angolare Essa si definisce come lo sviluppo dell’arco descritto nell’unità di tempo. Si definisce velocità angolare di un corpo in ro- tazione intorno ad un asse fisso, l’angolo de- 2p rn Vp = wr oppure Vp = –––––– scritto nell’unità di tempo ed è misurata dal rap- 60 porto tra l’angolo descritto ed il tempo m Vp = velocità periferica, in ––– impiegato a descriverlo, nel sistema SI l’angolo s viene espresso in radianti ed il tempo in secondi r = raggio di rotazione, in m. q rad w = –––– Rapporto di trasmissione –––– t s dove: Si definisce rapporto di trasmissione tra una rad ruota conduttrice di diametro d1 ed una ruota w = velocità angolare, in –––– s condotta di diametro d2, il rapporto tra d1 e d2 e q = angolo in radianti t = tempo, in secondi si indica con la lettera η. Poiché il radiante è un numero puro, la dimen- d1 n2 w2 η = –––– = –––– = –––– sione fisica della velocità angolare è l’inverso del d2 n1 w1 1 tempo –––– . s Nelle ruote dentate Nella meccanica tecnica la velocità angolare vie- giri (giri al minuto ne solitamente misurata in –––– z1 min η = –––– primo). z2 essendo: Le relazioni che legano le due unità di misura giri della ruota n1 = velocità angolare, in –––– della velocità angolare sono le seguenti: min conduttrice giri della ruota n2 = velocità angolare, in –––– 2pn 60w min w = –––– ; n = –––– condotta 60 2p rad della ruota w1 = velocità angolare, in –––– s conduttrice praticamente rad w2 = velocità angolare, in –––– della ruota s w = 0,105 n w n = –––––– condotta 0,105 z1 = numero di denti della ruota conduttrice z2 = numero di denti della ruota condotta. rad w = velocità angolare, in –––– s Quando η 1 il ruotismo è moltiplicatore. n = velocità angolare in giri al primo –––– min La velocità periferica si calcola moltiplicando la Quando il moto viene trasmesso tra ruote ester- velocità angolare per il raggio e si misura in ne i sensi di rotazione sono opposti, vedere figu- m ra 9. Quando una delle ruote è interna i sensi di –––– . s rotazione sono concordi, vedere figura 10. 12
Fig. 9 Fig. 10 13
Catena cinematica Catena cinematica La cinghia deve essere tesa con una forza radiale: La catena cinematica è costituita dall’insieme degli organi flessibili (funi, catene, cinghie) o ri- R =T· f gidi (ruote di frizione, camme e ingranaggi di va- rio tipo) tramite i quali la potenza viene tra- Il valore di f è tabulato, per i diversi tipi di cinghia smessa dal motore all’organo di lavoro della e, orientativamente, si adottano i valori di f qui macchina, vedere figura 1. L’entità dei carichi elencati come risulta dal Catalogo generale SKF. trasmessi ai sopporti degli alberi e quindi ai cu- scinetti derivano dalla trasmissione della poten- Cinghie dentate 1,1 ... 1,3 za e dipendono dalle forze che gli organi di col- Cinghie a V 1,2 ... 2,5 legamento si scambiano; dette forze si calcolano Cinghie piatte 1,5 ... 4,5 seguendo le modalità qui di seguito riportate. La forza R si intende applicata al centro delle pulegge ed, in prima approssimazione, si può Funi considerare diretta secondo la congiungente i centri delle due pulegge, in effetti, durante la Sono elementi flessibili che vengono usati, per trasmissione della potenza i due rami della cin- lo più, per il sollevamento di masse mediante ghia non sono ugualmente tesi ma il ramo con- carrucole ed il loro interesse, dal nostro punto di duttore è più teso di quello condotto, pertanto la vista, è piuttosto limitato, infatti è estremamen- forza R che è la risultante delle tensioni dei due te raro che si montino cuscinetti volventi nelle rami della cinghia agisce come indicato in figura carrucole e comunque il carico da considerare e, a stretto rigore, non può essere considerata al per il calcolo di eventuali cuscinetti di queste ap- centro delle pulegge. plicazioni è praticamente uguale al peso della Per un calcolo più approssimato della forza R massa da sollevare se si tratta di una carrucola agente durante il moto si devono considerare le semplice. forze agenti nei due rami della cinghia, infatti se il ramo conduttore sollecitato da una forza S e Cinghie quello condotto da una forza s, la differenza Sono elementi flessibili che servono per tra- S-s=T smettere una potenza tra due alberi muniti di pulegge. La cinghia viene tesa tra la puleggia dove T è la forza tangenziale utile T trasmessa. conduttrice e la condotta ed i carichi che inte- Con riferimento alla figura 11 la forza radiale R ressano i cuscinetti sono dovuti alla tensione è la risultante delle forze S e s essendo della cinghia che è una forza radiale funzione della forza tangenziale T trasmessa dalla cin- S = s·efα ghia stessa. dove: 9549,2 P S = forza agente nel ramo conduttore della cin- T = –––––––––– rn ghia, in N s = forza agente nel ramo condotto della cinghia, in N 14
e = 2,718 base dei logaritmi naturali f = coefficiente di attrito radente fra cinghia e puleggia α = angolo di avvolgimento della cinghia, in radianti. Fig. 11 15
Catena cinematica Elementi di una ruota dentata Principali relazioni tra gli elementi di una ruota dentata cilindrica a denti diritti cilindrica a denti diritti con Per definizione: profilo ad evolvente di cerchio Dp z = numero di denti della ruota m = ––– [mm] da cuii z t = addendum in mm m = modulo, normalmente uguale a t, in mm Dp Dp = mz;i z = ––– m 7 b = altezza del piede vale ––– m, in mm 6 p Dp p = ––––– [mm] da cui z De = diametro esterno, in mm Dp = diametro primitivo, in mm p Dp ––– = ––– = m [mm] Di = diametro interno, in mm p z p = passo, in mm p α = angolo di pressione (vedere figura 13). p = p m [mm] i m = –– [mm] p Fig. 12 16
Forze trasmesse da una coppia di ruote La forza radiale R è la componente della for- dentate cilindriche a denti diritti za F diretta verso il centro della ruota, è normale Nella trattazione che segue le forze che le ruote all’asse della ruota. si scambiano vengono scaricate nei sopporti dei cuscinetti tramite gli alberi; le forze attive si in- 9549,2 P tendono applicate alle ruote condotte e le for- T = –––––––––– [N] rn ze reattive alle ruote conduttrici. Nell’ingranamento tra due ruote dentate con R = T tga [N] profilo ad evolvente la forza trasmessa F ha una direzione fissa, la linea di azione di F è detta li- T nea di pressione e forma, con la tangente co- F = –––––– [N] cosa mune alle circonferenze primitive, un angolo detto angolo di pressione. 9549,2 P M = –––––––––– [Nm] coppia trasmessa Normalmente l’angolo di pressione adottato è n 20°, più raramente è di 15° oppure 14°30’. La forza tangenziale T è la componente della forza F agente nella direzione della tangente co- mune alle due circonferenze primitive, ad essa è dovuta la rotazione della ruota. forze attive sulla ruota condotta forze reattive sulla ruota conduttrice Fig. 13 17
Catena cinematica Elementi di una ruota dentata cilindrica a denti elicoidali I denti di queste ruote hanno andamento elicoi- dale e formano un angolo costante con le gene- ratrici sul quale si avvolgono, tale angolo è detto angolo di inclinazione dell’elica. In questi ingranaggi i denti in presa si lasciano gradualmente, allo stesso modo i denti succes- sivi ingranano gradualmente, la trasmissione del moto risulta così continua, silenziosa e rego- lare; senza urti e vibrazioni. Fig. 14 Principali relazioni tra gli elementi di una ruota dentata cilindrica a denti elicoidali z = numero di denti pc = passo circonferenziale pn = passo normale pa = passo assiale pe = passo dell’elica mc = modulo circonferenziale mn = modulo normale ma = modulo assiale α = angolo di pressione δ = angolo di inclinazione dell’elica Dp = mc z pn = pc cos δ pn pc = ––––– cos δ pn = p mn pc = p mc Fig. 15 p Dp ––––– = tg δ da cui pe p Dp pe = ––––– tg δ pe pa = ––– z 18
Forze trasmesse tra ruote cilindriche a denti La forza assiale A è applicabile sulla circonfe- elicoidali ad assi paralleli renza primitiva e quindi ad una distanza rp dall’asse, essa genera una spinta assiale che 9549,2 P viene sopportata dal cuscinetto che guida as- T = –––––––––– A = T tg δ sialmente l’albero e genera anche una coppia rn ribaltante di momento A rp il momento ribal- T T tg a tante genera due forze W che agiscono sui sop- F = –––––– R = –––––– cos δ cos δ porti e sono dette ribaltanti. Il valore di W è indi- pendente dalla posizione della ruota rispetto ai Senso di inclinazione dell’elica sopporti. Una ruota a denti elicoidali è ad elica destra se, guardandola di profilo, con l’asse orizzontale, i A rp W = ––––– m denti si abbassano verso destra, è ad elica sini- stra se i denti si abbassano verso sinistra. Fig. 17 Fig. 16 19
Catena cinematica Il verso della forza A dipende dal senso di ro- dell’elica secondo lo schema seguente: tazione delle ruote e dal senso di inclinazione Fig. 18 Per ottenere i vantaggi dei denti elicoidali e cio , trasmissione del moto con ridotti livelli di vibrazione eliminando, al tempo stesso, l’effetto delle spinte assiali sui cuscinetti degli alberi, si impiegano ruote bielicoidali formate da due dentature elicoidali con uguale inclinazione dei denti ma sensi di inclinazione opposti, in tal modo le spinte assiali delle due dentature sono uguali e contrarie e si annullano. Fig. 19 20
Le ruote dentate bielicoidali possono guidare sialmente l’albero a b e, tramite la dentatura assialmente gli alberi di un ruotiamo se almeno bielicoidale, guida tutti gli altri alberi paralleli uno degli alberi è vincolato assialmente come che perciò possono venir sopportati da cusci- risulta nella figura 20. Il cuscinetto 1 vincola as- netti a rulli cilindrici in entrambi i sopporti. Fig. 20 Osservazione - Si pone il problema di stabilire, ne trasmesso dalla ruota conduttrice a alla con- in fase di progetto delle macchine, il senso di in- dotta b, quindi dalla conduttrice c alla condotta clinazione delle eliche delle ruote dentate coas- d. Qualunque sia il senso di rotazione delle siali come quelle indicate in figura 21 con le let- ruote, le spinte assiali delle ruote b e c risulte- tere b e c, perché le rispettive spinte assiali si ranno di verso contrario se le eliche delle due sottraggano. Nel riduttore in figura la potenza ruote saranno inclinate nello stesso senso, ve- entra dall’albero di sinistra lato superiore e vie- dere figura 21. Fig. 21 21
Catena cinematica Nelle ruote cilindriche a denti elicoidali con Essendo δ1 < b e δ2< b le eliche hanno lo stesso assi paralleli, due ruote in presa hanno le eliche senso. inclinate dallo stesso angolo ma hanno senso di inclinazione contrario. δ1 = δ 2 δ1 – δ 2 = 0 Fig. 23 δ1 – δ 2 = b Essendo δ1 > b, le eliche dei denti delle due ruote hanno senso contrario. Fig. 22 Ruote cilindriche a denti elicoidali ad assi sghembi Fig. 24 Per le ruote cilindriche a denti elicoidali con assi sghembi l’inclinazione dei denti ha lo stesso Se gli assi delle due ruote sono perpendicolari senso se ciascun angolo dell’elica delle due ruo- gli angoli di inclinazione delle eliche sono com- te è minore dell’angolo b che gli assi delle ruote plementari e hanno lo stesso senso di inclina- formano tra di loro. Se uno dei due angoli d è zione, infatti si deve avere: maggiore di b le eliche delle due ruote hanno senso contrario δ1 + δ2 = 90° δ1 + δ2 = b 22
Fig. 25 Coppia di ruote dentate elicoidali ad assi sghem- bi ortogonali. Il calcolo delle forze T, A e R non differisce da quello per le ruote cilindriche a denti elicoidali con assi paralleli. 23
Catena cinematica Trasmissione della potenza tra Principali relazioni tra gli elementi di una assi concorrenti ruota conica a denti diritti Dp Coppia di ruote coniche a dentatura diritta m = ––––– z Queste ruote hanno l’asse dei denti che coinci- dono con le generatrici di un cono primitivo, le p Dp p = ––––– sezioni normali dei denti variano da un valore z massimo in prossimità della base maggiore del tronco di cono primitivo ad un valore minimo in De = Dp + 2 m cosg corrispondenza della base minore. Convenzionalmente si è convenuto di riferire 7 Di = Dp – ––– m cosg tutti gli elementi della dentatura alla base mag- 3 giore del tronco di cono dentato. p=pm Principali elementi di una ruota dentata conica a denti diritti Dp = diametro primitivo, in mm Di = diametro interno, in mm D2 = diametro esterno, in mm m = modulo p = passo g = semiangolo del cono primitivo a = angolo di pressione Fig. 26 24
Forze trasmesse tra ruote dentate coniche a dentatura diritta In una coppia di ruote coniche ad assi concor- renti i denti si scambiano delle forze che si sup- pongono applicate a metà lunghezza del dente, ossia sulla circonferenza media del tronco di cono primitivo. La forza assiale A ha sempre il verso che va dal vertice del cono primitivo verso la ruota e genera una coppia ribaltante di momento M = A rm, tale momento genera delle forze W agenti sui sopporti dette forze ribaltanti, indi- Fig. 27 pendentemente dalla posizione della ruota ri- spetto ai sopporti, la forza A viene sopportata dal cuscinetto vincolato assialmente. Essa vale: 9549,2 P T = –––––––––– rmp n A rpm W = ––––– m R1 = T tg a cos g1 R2 = T tg a cos g2 A1 = T tg a sen g1 A2 = T tg a sen g2 forze attive sulla ruota condotta forze reattive sulla ruota conduttrice Fig. 28 25
Catena cinematica Quando gli assi delle ruote sono perpendicolari, e per una coppia di ruote concorrenti ad assi or- g1 + g2 = 90° si ha: togonali (g1 + g2 = 90°) si può scrivere R1 = T tg a cos g1 = A2 D1 h = –––– = tg g1 D2 A1 = T tg a sen g1 = R2 Coppia di ruote coniche a dentatura Quest’ultimo è il caso più frequente nella prati- elicoidale ca, in questo caso la forza assiale della ruota In queste ruote l’asse del dente è avvolto ad elica condotta è uguale e contraria alla forza radiale conica sulla superficie conica del cono primitivo. della ruota conduttrice e la forza radiale della Come nel caso di ingranaggi cilindrici a dentatu- condotta è uguale e contraria all’assiale della ra elicoidale questi ingranaggi possono trasmet- conduttrice. tere il moto in modo continuo con elevata si- lenziosità e con basso livello di vibrazioni. Rapporto di trasmissione Come già definito più sopra il rapporto di tra- Principali elementi di una ruota dentata smissione di una coppia di ruote è il rapporto tra conica a denti elicoidali le velocità angolari della ruota condotta n2 e Sono gli stessi di una ruota dentata conica a della ruota conduttrice n1. denti diritti, vi è inoltre da aggiungere l’angolo di n2 Dp1 z1 inclinazione dell’elica d misurato in corrispon- h = –––– = –––– = –––– n1 Dp2 z2 denza della circonferenza media del cono primi- Nel caso di ruote coniche e con riferimento alla tivo e il senso di inclinazione dell’elica, destra o fig. 28 si può anche scrivere sinistra. sen g1 h = –––––– sen x2 Fig. 29 26
Forze trasmesse tra ruote dentate coniche a della ruota condotta è uguale e contraria alla denti elicoidali forza assiale del pignone conduttore. Le forze si considerano applicate a metà lun- I valori di R e di A si possono anche ottenere ghezza del dente in corrispondenza della circon- con buona approssimazione dai diagrammi della ferenza primitiva media del cono primitivo. For- Gleason Works riportati nell’Allegato 1, median- za tangenziale: te questi diagrammi è possibile rilevare, con metodo grafico il valore del fattore adimensio- 9549,2 P nato contenuto nelle parentesi delle formule T = –––––––––– rmp n della Tabella 2, tali valori vanno moltiplicati per T per ottenere i valori di R e di A. La forza assiale I valori della forza radiale R e della forza assiale A genera due forze ribaltanti W, vedere pag. 46. A dipendono dalla forza tangenziale T dal valore Per l’uso dei diagrammi si congiunge il punto dell’angolo di pressione a, dall’angolo di inclina- corrispondente al valore dell’angolo di pressione zione dell’elica d, dal senso di inclinazione dell’e- a letto nella scala p con il punto Q di intersezio- lica e dal senso di rotazione delle ruote. Per il ne tra la curva corrispondente all’angolo di incli- calcolo di R e di A riferirsi allo schema di fig. 30 nazione dell’elica d e la curva corrispondente al ed alle formule della Tabella 2. Quando dall’ap- valore del semiangolo primitivo g; il valore cer- plicazione delle formule risultano valori positivi cato si legge in valore e segno della scala verti- di R e di A le forze relative hanno il verso indica- cale S sul prolungamento della linea PQ. I dia- to nella figura 30, quando risultano valori nega- grammi sono simmetrici rispetto alla linea n-n e tivi le forze relative hanno senso contrario a la scelta della zona del diagramma da usare va quello indicato in figura. fatta in funzione del senso di inclinazione dell’e- Come nel caso delle ruote coniche a denti di- lica e del senso di rotazione delle ruote. ritti e ad assi perpendicolari, la forza assiale del- la ruota condotta è uguale e contraria alla forza radiale del pignone conduttore e la forza radiale Tabella 2 Elica pignone Rotazione pignone Forze sul pignone conduttore q tg a sen g w 1 Destra Sinistra A = T –—––––––– + tg d cos g < cos d z 2 Sinistra Destra q tg a cos g w R = T –—––––––– – tg d sen g < cos d z q tg a sen g w 3 Sinistra Sinistra A = T –—––––––– – tg d cos g < cos d z 4 Destra Destra q tg a cos g w R = T –—––––––– + tg d sen g < cos d z 27
Catena cinematica Fig. 30 28
Esempio Metodo analitico Determinare i valori di T, R e A agenti sul pigno- 9549,2 P 9549,2 · 15 ne motore di una coppia di ruote coniche a denti T = –––––––––– = –––––––––– = 5968 N rmp n 0,03 · 800 elicoidali aventi i seguenti dati: q tg a cos g w R = T –—––––––– – tg d sen g = Dpm = 60 mm < cos d z g = 30° elica destra rotazione sinistra q tg 20° cos 30° w d = 25° elica sinistra rotazione destra = 5968 –—–––––––––– – tg 25° sen 30° = < cos 25° z a = 20° = 5968 · 0,1146 = 684 N P = 15 kW giri q tg a sen g w n = 800 ––––– A = T –—––––––– + tg d cos g = min < cos d z Elica sinistra Rotazione destra q tg 20° sen 30° w = 5968 –—–––––––––– + tg 25° cos 30° = < cos 25° z = 5968 · 0,6046 = 3608 Metodo grafico Vedere allegati 1 e 2 alle pagg. ............ Fig. 31 29
Catena cinematica Ingranaggi «Zerol» Sono ingranaggi conici con dentatura curva as- similabili ad un ingranaggio elicoidale con elica avente l’angolo di inclinazione, misurato sulla circonferenza media del tronco di cono primiti- vo, uguale a zero. La curvatura dei denti con- sente un moto silenzioso ed un basso livello di vibrazioni, la particolare geometria di questi denti ne favorisce l’operazione di rettifica. Per queste ragioni le ruote con dentatura «Zerol» trovano largo impiego. Forze trasmesse tra ruote dentate coniche con dentature «Zerol» Il calcolo delle forze agenti sulle ruote «Zerol» si esegue come per le ruote dentate coniche a denti diritti, vedere pag. 25. Fig. 32 30
Ingranaggi ipoidali Rapporto di trasmissione Sono ingranaggi conici a denti elicoidali con assi n1 r2 cos d2 h = –––– = –––––––– sghembi, ossia gli assi delle due ruote sono per- n2 r1 cos d1 pendicolari ma disassati di una distanza e come in cui indicato nella figura 33. A parità di rapporto di trasmissione una cop- giri n1 = velocità angolare del pignone, in –––– pia di ruote ipoidali ha il pignone con diametro min primitivo medio maggiorato di circa un quarto giri n2 = velocità angolare della ruota, in –––– rispetto al corrispondente pignone di una den- min tatura ad assi concorrenti, inoltre il contatto tra i d1 = angolo di inclinazione dell’elica del pignone denti avviene in un tratto più lungo e perciò il d2 = angolo di inclinazione dell’elica della ruota carico che le ruote si scambiano risulta distribu- ito su una superfice più estesa con conseguente minore sollecitazione del materiale. Fig. 33 Forze trasmesse da una coppia di ruote dentate coniche a denti elicoidali ipoidali Forza tangenziale 9549,2 P T = –––––––––– rmp n Per il calcolo delle forze radiali e assiali valgono le formule di pag. 27 relative all’ingranaggio co- nico elicoidale con assi concorrenti e dai dia- grammi dell’Allegato 1. Per il calcolo degli sforzi sui sopporti si devo- no considerare le forze ribaltanti dovute all’ec- centricità “e” come sarà illustrato più oltre. 31
Catena cinematica Coppia vite senza fine ruota d = angolo di inclinazione dell’elica della ruota elicoidale Dp1 = diametro primitivo della vite, in mm Dp2 = diametro primitivo della ruota, in mm Il meccanismo vite senza fine ruota elicoidale i = numero di principi della vite serve a trasmettere il moto tra due assi perpen- a = angolo di pressione dicolari e sghembi. È un meccanismo che per- z = numero di denti della ruota mette elevati rapporti di riduzione. Il moto viene normalmente dalla vite e la ruota elicoidale è Principali relazioni tra gli elementi di un perciò normalmente condotta. meccanismo vite senza fine ruota elicoidale Questo meccanismo è normalmente pn = p mn irreversibile. p mn pn pa = –––––– = ––––– cos δ cos δ Principali elementi di un meccanismo vite pn i senza fine ruota elicoidale pe = ––––– cos δ pn = passo normale della vite e della ruota, in mn i mm d1 = ––––– pa = passo assiale della vite uguale al passo cir- cos δ conferenziale della ruota, in mm mn z d2 = ––––– pe = passo dell’elica della vite, in mm cos δ mn = modulo normale, in mm mav = modulo assiale della vite uguale al modulo circonferenziale della ruota, in mm Fig. 34 32
Rapporto di trasmissione Ruotismo rocchetto dentiera i h = ––– Come caso limite quando il raggio primitivo di z una ruota dentata di un ingranaggio tende Nel caso di una vite ad un solo principio all’infinito la ruota degenera in una dentiera ed il profilo ad evolvente dei denti degenera in un 1 segmento di retta inclinato rispetto alla normale i = 1 e h = ––– z alla retta primitiva della dentiera di un angolo a uguale all’angolo di pressione della dentatura. Forze trasmesse tra la vite senza fine e la Il moto rotatorio del rocchetto viene trasfor- ruota elicoidale mato nel moto rettilineo della dentiera e Forza tangenziale della vite applicata sulla cir- viceversa. conferenza primitiva uguale alla forza assiale della ruota, vedere anche la figura 46 di pagina Principali elementi di una dentiera 50. m = modulo 9549,2 P D1 = diametro primitivo del rocchetto T = ––––––––– = Assiale della ruota, in N C2 = retta primitiva rp n p = passo della dentiera uguale al passo del in cui rp = raggio primitivo della vite, in m rocchetto T tg a a = angolo di pressione Rv = ––––– = Radiale della ruota sen δ Le relazioni tra gli elementi di questo meccani- T smo sono analoghe a quelle tra normali ruote Av = ––––– = Tangenziale della ruota tg δ dentate tenendo conto che una ha raggio primi- tivo infinito. Nel meccanismo vite senza fine ruota elicoidale non è sempre lecito trascurare la forza di attrito, infatti tale meccanismo è irreversibile quando Forze trasmesse tra rocchetto e dentiera cos a tag d < m essendo m il coefficiente di attrito Forza tangenziale T radente. Tenendo conto dell’attrito i valori di R ed A 9549,2 P T = ––––––––– vanno calcolati con le seguenti equazioni: rp n sen a Forza radiale R Rv = T –––––––––––––––––– = Ra cos a sen δ + m cos δ R = T tg a cos a cos δ – m sen δ Av = T –––––––––––––––––– = TR cos a sen δ + m cos δ Se la dentatura è elicoidale agisce anche una forza assiale e varia anche la forza radiale, in Il rendimento complessivo del meccanismo vale: questo caso cos a cos δ – m sen δ T h = tg d –––––––––––––––––– R = ––––– tg a A = T tg δ cos a sen δ + m cos δ cos δ essendo δ l’angolo di inclinazione dell’elica. 33
Catena cinematica Fig. 35 T = forza tangenziale, in N P = potenza, in kW r = raggio primitivo del rocchetto, in m giri n = velocità angolare del rocchetto, in –––– min R = forza radiale, in N d = angolo di inclinazione dell’elica A = forza assiale, in N Fig. 36 34
Ruotismi planetari od satelliti. Il meccanismo è formato da una ruota epicicloidali ad imbocco interno detta solare, a dentatura esterna da una ruota a dentatura interna detta corona e da un certo Si ha un ruotismo epicicloidale quando uno o numero di satelliti che ingranano con le altre più assi sono dotati di moto relativo di rivoluzio- due ruote, i satelliti ruotano su dei perni fissati ne intorno ad altri assi fissi. sul porta satelliti che è a sua volta montato Questo meccanismo viene normalmente im- sull’albero di uscita del meccanismo. Le relazioni piegato come riduttore e può essere a uno o più tra le ruote dentate di questo meccanismo sono stadi, il moto entra normalmente dall’albero le stesse di una normale dentatura. della ruota solare ed esce dall’albero del porta- Fig. 37 35
Catena cinematica Forze trasmesse tra le ruote dentate di un meccanismo epicicloidale giri n = velocità angolare, in –––– dell’albero della min Nell’ipotesi che all’albero di entrata, che porta la ruota solare ruota solare sia applicata una coppia e così pure rp = raggio primitivo della ruota solare, in m all’albero di uscita del porta satelliti, nel caso k = numero di satelliti presenti nel meccanismo. cioè che su detti alberi non vi siano pulegge o ruote dentate per la trasmissione della potenza In questo meccanismo il senso di rotazione ma vi siano semplicemente dei giunti, sui sop- dell’albero di entrata e quello dell’albero di usci- porti di detti alberi non agiscono forze tangen- ta sono concordi. ziali, radiali o assiali dovute alla trasmissione della potenza. Infatti la forza tangenziale della Rapporto di trasmissione di un riduttore ruota solare si ripartisce in parti uguali tra i sa- epicicloidale telliti, tali forze Ts indicate in figura 38 hanno ri- sultante nulla e così pure le forze radiali R. Han- n2 rp1 h = ––– = ––––––––– no risultante nulla anche le forze tangenziali Tc n1 rp1 + rp2 e radiali R agenti sulla corona, le uniche forze da in cui prendere in considerazione sono quelle che agi- giri n1 = velocità angolare della ruota solare, in –––– scono sui perni dei satelliti che in figura 38 sono min indicate F. giri n2 = velocità angolare del porta satelliti, in –––– min rp1 = raggio primitivo della ruota solare, in mm rp = raggio primitivo della corona fissa, in mm. Fig. 38 2T F = Tc + Tr = –––– k in cui T è la forza tangenziale agente sulla ruota solare 9549,2 P T = ––––––––– rp n 36
Calcolo dei carichi sui durata teorica dei cuscinetti, tali modalità di cal- colo sono riportate nel Catalogo generale SKF sopporti dei cuscinetti a cui si fa rimando. Ricordiamo che le forze tangenziali e radiali caricano i cuscinetti solo e sempre radialmente Diamo ora alcuni esempi di calcolo dei carichi e che le forze assiali li caricano assialmente e, che i cuscinetti montati sugli alberi delle puleg- per effetto del momento ribaltante che genera- ge e delle ruote dentate sono chiamati a regge- no rispetto all’asse del cuscinetto, li caricano an- re. Questi carichi derivano dalla risultante del- che radialmente. le «forze attive» per le ruote condotte e Nelle figure le forze attive agenti sulle ruote «reattive» per le ruote conduttrici agenti su condotte sono indicate a linea piena e sono forze ogni sopporto, esse possono essere radiali ri- attive, le forze agenti sulle ruote condotte sono spetto al sopporto oppure oblique, possono es- indicate tratteggiate e sono reattive. sere di direzione e verso costanti oppure varia- Nelle figure che seguono le forze reattive bili, in ognuno di questi casi esistono differenti sono indicate tratteggiate. modalità di calcolo del carico radiale equivalente da introdurre nella formula per il calcolo della 37
Calcolo dei carichi sui sopporti Alberi con ingranaggio cilindrico a denti diritti Fig. 39 Dati r1 = raggio primitivo della ruota conduttrice r2 = raggio primitivo della ruota condotta a = angolo di pressione P = potenza in kW giri n = velocità angolare dell’albero conduttore in –––– min T1 = forza tangenziale della ruota conduttrice = T2 = T R1 = forza radiale della ruota conduttrice = R2 = R T2 = forza tangenziale della ruota condotta R2= forza radiale della ruota condotta Q= risultante delle forze radiali agenti su ogni sopporto (omesse in figura) 9549,2 P T = ––––––––– = T1 = T2 R = T tg a = R1 = R2 rn 38
Alberi con ingranaggio cilindrico a denti diritti e ruota di sbalzo Fig. 40 Dati r1 = raggio primitivo della ruota conduttrice r2 = raggio primitivo della ruota condotta a = angolo di pressione P = potenza in kW giri n = velocità angolare dell’albero conduttore in –––– min T1 = forza tangenziale della ruota conduttrice = T2 = T R1 = forza radiale della ruota conduttrice = R2 = R T2 = forza tangenziale della ruota condotta R2= forza radiale della ruota condotta Q= risultante delle forze radiali agenti su ogni sopporto (omesse in figura) 9549,2 P T = ––––––––– = T1 = T2 R = T tg a = R1 = R2 rn 39
Calcolo dei carichi sui sopporti Alberi con ingranaggi cilindrici a denti elicoidali ad assi paralleli Caso A Fig. 41 Dati r1 = raggio primitivo della ruota conduttrice r2 = raggio primitivo della ruota condotta d = angolo di inclinazione dell’elica a = angolo di pressione P = potenza in kW n = velocità angolare dell’albero conduttore T1 = forza tangenziale della ruota conduttrice = T2 = T R1= forza radiale della ruota condotta = R2 = R T2 = forza tangenziale della ruota condotta R2= forza radiale della ruota condotta A1 = forza assiale della ruota conduttrice = A2 = A A2 = forza assiale della ruota condotta W = forza ribaltanti Q = risultante delle forze radiali agenti su ogni sopporto (omesse in figura) 9549,2 P T = ––––––––– = T1 = T2 rn T tg a R = ––––––– = R1 = R2 cos d A = T tg d = A1 = A2 40
41
Calcolo dei carichi sui sopporti Caso B Fig. 42 Dati delle ruote dell’albero condotto r1 = raggio primitivo della ruota conduttrice, in m d1 = angolo di inclinazione dell’elica della ruota condotta r2 = raggio primitivo della ruota conduttrice, in m d2 = angolo di inclinazione dell’elica della ruota conduttrice a = angolo di pressione P = potenza trasmessa, in kW giri n = velocità angolare dell’albero condotto, in –––– min T1 = forza tangenziale sulla ruota condotta, in N R1 = forza radiale sulla ruota condotta, in N A1 = forza assiale sulla ruota condotta, in N W1 = forza ribaltante della ruota conduttrice, in N T2 = forza tangenziale sulla ruota conduttrice, in N R2 = forza radiale sulla ruota conduttrice, in N A2 = forza assiale sulla ruota conduttrice, in N W2 = forza ribaltante dalla ruota condotta, in N Q = risultanti delle forze radiali agenti sui vari sopporti (omesse in figura) 9549,2 P T1 tg a T1 = ––––––––– R1 = ––––––– A1 = T1 tg d1 r1 n cos d1 9549,2 P T2 tg a T2 = ––––––––– R2 = ––––––– A2 = T2 tg d2 r2 n cos d2 42
43
Calcolo dei carichi sui sopporti Alberi con ingranaggi conici a denti diritti Fig. 43 Dati rm1 = raggio primitivo medio della ruota conduttrice rm2 = raggio primitivo medio della ruota condotta a = angolo di pressione g = semiangolo del cono primitivo della ruota conduttrice P = potenza trasmessa, in kW giri n = velocità angolare dell’albero conduttore, in –––– min T = forza tangenziale, in N R = forza radiale sulla ruota conduttrice, uguale alla forza assiale sulla condotta, in N A = forza assiale sulla ruota conduttrice, uguale alla forza radiale sulla condotta, in N W = forza ribaltante, in N Q = risultante delle forze radiali agenti su ogni sopporto (omesse in figura) 9549,2 P R = T tg a cos g = A della condotta T = ––––––––– rm n A = T tg a sen g = R della condotta 44
La forza assiale sull’albero condotto è uguale e contraria alla forza radiale sulla ruota conduttrice. 45
Calcolo dei carichi sui sopporti Alberi con ingranaggi conici a denti elicoidali Fig. 44 Dati rm1 = raggio primitivo medio della ruota conduttrice d = angolo di inclinazione dell’elica rm2 = raggio primitivo medio della ruota condotta a = angolo di pressione g = semiangolo del cono primitivo della ruota conduttrice P = potenza trasmessa, in kW n = velocità angolare dell’albero conduttore T = forza tangenziale, in N R = forza radiale della ruota conduttrice, uguale e contraria all’assiale della condotta, in N A = forza assiale della ruota conduttrice, uguale e contraria alla radiale della condotta, in N W = forza ribaltante, in N Q = risultante delle forze radiali agenti su ogni sopporto (omesse in figura) 9549,2 P T = ––––––––– rm1 n Per il calcolo delle forze radiali e assiali agenti sulla ruota conduttrice valgono le formule di pag. 27 oppure i diagrammi dell’Allegato 1. 46
La forza assiale sull’albero condotto è uguale e contraria alla forza radiale sulla ruota conduttrice. 47
Calcolo dei carichi sui sopporti Alberi con ingranaggi conici a denti elicoidali ipoidali Fig. 45 Dati rm1 = raggio primitivo medio della ruota conduttrice d1 = angolo di inclinazione media dell’elica della ruota conduttrice rm2 = raggio primitivo medio della ruota condotta d2 = angolo di inclinazione media dell’elica della ruota condotta a = angolo di pressione g = semiangolo del cono primitivo della ruota conduttrice e = eccentricità P = potenza trasmessa, in kW giri n = velocità angolare dell’albero conduttore, in –––– min T = forza tangenziale, in N R = forza radiale della ruota conduttrice, uguale e contraria all’assiale della condotta, in N A = forza assiale della ruota conduttrice, uguale e contraria alla radiale della condotta, in N W = forza ribaltante sui sopporti dell’albero conduttore, in N U = forza ribaltante sui sopporti dell’albero condotto, in N V = forza ribaltante sui sopporti dell’albero condotto, in N Q = risultante delle forze radiali agenti sui sopporti (omesse in figura) 9549,2 P T = ––––––––– rm1 n Per il calcolo delle forze radiali e assiali agenti sulla ruota conduttrice valgono le formule di pag. 27 oppure i diagrammi dell’Allegato 1. 48
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