Banking Package: nuove sfide per le banche italiane - Antonio Forte economista - Centro ...
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Banking Package: nuove sfide per le banche
italiane
Antonio Forte
economista
Presentazione Rapporto Banche 2-2018
Banca Profilo, Milano, 14 marzo 2019Cosa fa il CER? 2 Rapporti Banche 4 Rapporti CER Più di 50 pubblicazioni mensili e approfondimenti in un anno
Struttura del Rapporto Banche
• Sommario e conclusioni
• La congiuntura bancaria in Europa
• Gli andamenti territoriali
• La previsione
• Il tema del Rapporto: MREL/TLAC e impatti
attesi sul capitale delle banche italianeArgomenti della presentazione 1) Come è cambiato il sistema bancario 2) Cosa cambierà con le nuove regole 3) Cosa ci attende? (Le previsioni)
La presenza sul territorio (nr. banche)
Variazione 98-18 e dicembre 2018
5000 4598
4000
3000
2000 1584
1000 508
409
200 1998-2018
0
-202
2018
-1000 -426
-817
-2000 -1654
-3000
-4000 -3722
Germania Spagna Francia Italia Area euro
Fonte: elaborazione su dati BCE (credit institutions)La presenza sul territorio (sportelli)
Variazione 97-17, dicembre 17, var. dal massimo
200000
150000 142860
100000
1997-2017
50000 37209
30072 27480 27374 2017
11219
2109 dal massimo
0
-2283 -6795
-10567
-18585
-50000 -33114 -38560
-33114
-43395
-100000
Germania Spagna Francia Italia Area euro
Massimo: Germania 1997; Spagna 2008; Fra 2006; Italia 2008
Fonte: elaborazione su dati BCEI dipendenti
Variazione 97-17, dicembre 17, var. dal massimo
2500000
1889520
2000000
1500000
1997-2017
1000000
2017
597319
500000 398516 dal massimo
281928
183016
6843
0
-62900 -27820 -61794 -61794
-168531 -93481
-178481 -287279
-500000 -346503
Germania Spagna Francia Italia Area euro
Massimo: Germania 2000; Spagna 2008; Fra 2011; Italia 1997 (07 -3 mila)
Fonte: elaborazione su dati BCELa concentrazione del sistema (1)
Indice di Herfindahl (maggiore l’indice>maggiore la concentrazione)
1200
1000 965
800
574
1997
600
519 2007
449
400
2017
277
250
200
200
114
0
Germania Spagna Francia Italia
Fonte: elaborazione su dati BCE
(somma dei quadrati delle quote di mercato, 0-10000, calcolato sugli attivi)La concentrazione del sistema (2)
Quota dei primi 5 istituti, calcolata su totale attivo
70,00%
63,7%
60,00%
50,00%
45,4%
43,4%
39,5%
40,00%
1997
31,4%
30,00%
29,7% 2007
25,2%
2017
20,00% 16,7%
10,00%
0,00%
Germania Spagna Francia Italia
Fonte: elaborazione su dati BCEAttivo per dipendente
Milioni di euro per dipendente
25,0
21,2
20,0
16,1
14,9
15,0
13,2
12,9 1997
2007
10,0
8,1 2017
6,3 6,1
4,7
5,0 3,6
0,0
Germania Spagna Francia Italia Area euro
Fonte: elaborazione su dati BCETotale attivo su PIL
4,0
3,7 3,7
3,5
3,2
3,0
3,0 2,8 2,7
2,4 2,5
2,5 2,4 2,3 2,2
2,1 2,2
1997
2,0
1,7 2007
1,5
1,5 2017
1,0
0,5
0,0
Germania Spagna Francia Italia Area euro
Fonte: elaborazione su dati BCECost/income
Variazione annua (luglio 2017 – luglio 2018)
100,0%
90,0%
80,0%
Germania
70,0% Spagna
Francia
60,0% Italia
50,0%
40,0%
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Fonte: elaborazione su dati BCEIl capitale
Tier 1 ratio
18,0%
16,2%
16,0% 15,1% 15,5%
14,1%
14,0% 13,4%
12,0%
10,0%
8,8% 2008
8,1% 8,4% 8,4%
8,0% 6,9%
2013
6,0%
2018Q3
4,0%
2,0%
0,0%
Germania Spagna Francia Italia Area euro
Fonte: elaborazione su dati BCEI tassi di interesse (1)
Tassi di interesse depositi overnight famiglie
2,5
2
1,5
Germania
Spagna
1
Italia
0,5
Area euro
0
gen-00
gen-01
gen-02
gen-03
gen-04
gen-05
gen-06
gen-07
gen-08
gen-09
gen-10
gen-11
gen-12
gen-13
gen-14
gen-15
gen-16
gen-17
gen-18
gen-19
Fonte: elaborazione su dati BCEI tassi di interesse (2)
Tassi di interesse impieghi alle imprese
7
6
5
4 Germania
Spagna
3
Francia
2 Italia
Area euro
1
0
gen-03
gen-04
gen-05
gen-06
gen-07
gen-08
gen-09
gen-10
gen-11
gen-12
gen-13
gen-14
gen-15
gen-16
gen-17
gen-18
gen-19
Fonte: elaborazione su dati BCE1) L’evoluzione del sistema Uno sguardo all’Italia
Indice di intensità creditizia
Rapporto tra impieghi e Pil
1,4
1,2
1
0,8
Altri prestiti
0,6 Famiglie
Imprese
0,4
0,2
0
1974 1978 1982 1986 1990 1994 1998 2002 2006 2010 2014 2018
Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia. (salto di serie nel 2007)Sofferenze
Rapporto tra sofferenze lorde e impieghi vivi
14,0%
12,0%
10,0%
8,0%
6,0%
4,0%
2,0%
0,0%
1974 1978 1982 1986 1990 1994 1998 2002 2006 2010 2014 2018
Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia.Titoli di stato in portafoglio
Titoli in portafoglio, milioni di Euro
1000000
900000
800000
700000
600000
500000
Totale
400000
di Stato italiani
300000
200000
100000
0
gen-99
gen-00
gen-01
gen-02
gen-03
gen-04
gen-05
gen-06
gen-07
gen-08
gen-09
gen-10
gen-11
gen-12
gen-13
gen-14
gen-15
gen-16
gen-17
gen-18
gen-19
Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia.Cosa è cambiato?
⚫ Meno banche, meno sportelli, meno bancari
⚫ Sistemi più solidi
⚫ Avviata (non ovunque) la debancarizzazione
⚫ Tassi di interesse compressi ai minimi storici
⚫ In Italia:
– Picco storico sofferenze e rapido (forse troppo?) smaltimento
– Legame con il rischio sovrano ancora molto presente2) Impatto di MREL/TLAC
Cos’è il MREL?
⚫ Il MREL (Minimum Requirement for own funds and Eligible
Liabilities), è un requisito introdotto dalla direttiva europea
sul risanamento e la risoluzione delle banche (Bank
Recovery and Resolution Directive; BRRD, art. 45), il cui
scopo è assicurare il buon funzionamento del meccanismo
del bail-in, aumentando la capacità di assorbimento delle
perdite di una banca.
⚫ Le passività selezionabili ai fini MREL sono un sottoinsieme
di quelle potenzialmente coinvolte in caso di bail-in:
aumentare la presenza di strumenti ad elevata capacità di
assorbimento delle perdite.
⚫ A regime nel 2024.Cosa c’è nel MREL?
⚫ Le passività ammissibili sono quelle con durata residua di
almeno un anno, che non risultino da un derivato e che
non siano coperte da alcun tipo di garanzia (ad es:
esclusi i covered bond e i finanziamenti ricevuti dalla
BCE).
⚫ Il requisito MREL si sovrappone ai requisiti sulla
dotazione di capitale previsti da Basilea 3. Infatti, le
banche, per rispettare il nuovo requisito, potranno
imputare il capitale conteggiato ai fini dei requisiti di
capitale.Differenze con il TLAC
⚫ Il TLAC (Total loss-absorbing capacity) riguarda solo le
G-SIB ed è stato disciplinato dal Financial Stability Board.
MREL T LAC
Tipo di requisito Definito banca per banca Armonizzato
Ambito di applicazione Tutte le banche G-SIB
Base di calcolo Totale passivo RWA / TLOF
Calibrazione a regime Specifica per banca 18% RWA / 6,75% TLOF
Subordinazione Non obbligatoria ma possibile Obbligatoria
Strumenti di capitale
Strumenti ammessi a Obbligazioni subordinate > 1Y Strumenti di capitale e
copertura Obbligazioni senior > 1Y subordinati
Depositi non garantiti > 1Y
Fonte: Szego B,MREL e TLAC profili normativi, 2016
NB: TLOF (Total liabilities and own funds)Stima EBA impatto MREL (1)
⚫ L’EBA, ipotizzando 2 scenari e suddividendo le banche in
tre gruppi (Global systemically important institutions-Other
Systemically Important Institutions-Altri istituti), ha
calcolato l’impatto dell’introduzione del requisito MREL.
⚫ Le passività considerate come ammissibili:
- capitale di vigilanza (CET 1 e altre forme di capitale
computabili come Tier1 e Tier2);
- titoli subordinati con durata residua maggiore di un anno;
- titoli obbligazioni senior non garantiti con durata residua
superiore ad un anno;
- depositi con scadenza superiore ad un anno non idonei
per la garanzia del DGS.Stima EBA impatto MREL (2)
⚫ Nel 2017 sono state esaminate 112 banche (14 sono
italiane: 1 G-SII, 2 O-SII e 11 di altra tipologia).
⚫ La stima del fabbisogno di risorse per essere in linea con i
requisiti MREL per il totale del campione va da un
minimo di circa 130 miliardi di euro a un massimo di
250 miliardi. Includendo il vincolo di subordinazione le
esigenze salgono da un minimo di 210 a un massimo di
285 miliardi di euro. Gli istituti con deficit di risorse
oscillerebbero da un minimo di 28 sul totale dei 112 (25%)
a un massimo di 62 (55%).Stima EBA impatto MREL (3)
⚫ Per le G-SII il fabbisogno stimato è compreso tra i 5 e i
60 miliardi di euro e tra 90 e 110 miliardi con il vincolo di
subordinazione;
⚫ Per le O-SII l’EBA stima un fabbisogno tra i 105 e 155
miliardi di euro (tutte rispettano il vincolo di
subordinazione);
⚫ Per le altre tipologie di banche il fabbisogno è stimato tra
9 e 35 miliardi, in base allo scenario più o meno
favorevole.Stima EBA impatto MREL (4)
⚫ L’EBA ha anche calcolato l’impatto del MREL
sull’economia dell’UE ipotizzando scenari di crisi:
– Il MREL contribuisce a ridurre la probabilità che si
verifichi una crisi;
– Ciò riduce i costi di intervento per il settore pubblico;
⚫ Considerando una crisi di durata tra 3 e 5 anni con
impatto decisamente ampio sul Pil nel corso del primo
anno (tra l’8% e il 10%)…Stima EBA impatto MREL (5)
⚫ …e considerando costi e benefici totali, l’impatto
complessivo del MREL sarebbe positivo e compreso tra 17
e 91 punti base di PIL. L’impatto rimarrebbe positivo anche
utilizzando le ipotesi peggiori per le variabili utilizzate negli
scenari sopra descritti;
⚫ Tuttavia, queste stime risentono di una notevole variabilità
da paese a paese e, inoltre, un’ipotesi cruciale considerata
nell’analisi dell’EBA è che il mercato obbligazionario sia in
grado di assorbire tutti i nuovi titoli emessi dalle banche.Impatto MREL su banche italiane (1)
⚫ Per approfondire gli effetti del MREL sul sistema bancario
italiano si è deciso di analizzare i bilanci delle prime 9
banche in termini di totale attivo nel 2017.
⚫ Il totale delle passività MREL in rapporto al TLOF è
stimabile pari al 21%, un valore ben più alto rispetto al
dato medio per le banche europee individuato dall’EBA per
il 2016 (14,4%).
⚫ Il totale delle passività MREL rispetto alle RWA è stimabile
al 48%, contro un livello medio per le banche europee
individuato dall’EBA per il 2016 pari al 37,8%.Impatto MREL su banche italiane (2) Esiste, tuttavia, una ampia variabilità tra le banche esaminate. ⚫ Passività MREL in % del TLOF (dati 31/12/2017)
Impatto MREL su banche italiane (3) ⚫ Passività MREL in % delle RWA (dati 31/12/2017)
Impatto MREL su banche italiane (4)
⚫ Rapportare il MREL al TLOF, come è allo stato attuale,
invece che alle RWA, utilizzate per il calcolo del TLAC,
determina vantaggi/svantaggi a livello di singolo istituto;
⚫ In aggregato appare abbastanza rassicurante la situazione
attuale delle banche italiane.
⚫ Ma alcune banche dovranno aumentare le passività
ammissibili a fini MREL e ciò potrebbe risultare difficile in
particolari condizioni di mercato.Aspetti critici
⚫ Regole bail-in partite quasi un decennio prima della messa
a regime del MREL (aspetto sottolineato recentemente
anche da Carmelo Barbagallo della BI).
⚫ Il MREL potrebbe indurre anche ulteriori effetti distorsivi a
seconda del denominatore considerato per il calcolo del
requisito (ridurre RWA o TLOF per migliorare i ratio).
⚫ L’impatto della nuova disciplina MREL sarà probabilmente
rilevante per le banche il cui accesso al mercato del debito
idoneo ai fini MREL è limitato o molto costoso. A maggior
ragione dopo che il requisito MREL è stato uniformato
verso l’alto, prevedendo un minimo pari a quanto previsto
dal TLAC.3) Le previsioni
Gli scenari
⚫ La previsione contenuta nel Rapporto Banche,
elaborata a fine 2018, incorporava una visione
dell’economia italiana che, alla luce dei dati pubblicati
successivamente, è risultata ottimistica (allo stato attuale).
⚫ Nelle ultime settimane è stata elaborata una nuova
previsione per l’economia italiana. Nella presentazione
sono mostrati il vecchio e il nuovo scenario macro, è
illustrata la previsione contenuta nel Rapporto e, per il
2019, l’effetto sulle previsioni bancarie derivante dal
nuovo scenario macro (ceteris paribus).Gli scenari
2018v 2018n 2019v 2019n 2020v 2020n 2021v 2021n
Pil +1.1% +0.9% +0,8% +0,0% +1,4% +0,8% +1,2% +0,5%
Esportazioni +1,8% +1,9% +1,8% +0,9% +3,4% +3,3% +3,1% +2,7%
Importazioni +2,4% +2,3% +1,3% +1,5% +4,0% +3,3% +3,3% +2,6%
Consumi finali +0,8% +0,5% +0,4% +0,5% +0,8% +0,4% +0,8% +0,2%
Investimenti +4,2% +3,4% +2,3% -0,3% +3,2% +2,4% +3,0% +2,2%
Tasso disoccup. 10,6% 10,5% 10,0% 10,5% 9,9% 10,6% 9,2% 10,3%
Deficit/Pil -1,8% -2,1% -2,1% -2,4% -3,0% -2,2% -2,7% -1,7%
Inflazione +1,2% +1,2% +1,2% +0,7% +1,5% +2,1% +1,6% +3,6%Ultimi 12 mesi in pillole
⚫ Il credito vivo alle famiglie è cresciuto di 15,0mld (gen19);
⚫ Il credito vivo alle imprese è diminuito di 15,5mld (gen19);
⚫ Stock delle obbligazioni sempre in calo, mentre in
espansione i depositi: la raccolta è sempre più
concentrata sul breve termine (85,6% della raccolta < 2
anni);
⚫ Stock sofferenze lorde calato di 66,3mld (-103mld dal picco);
⚫ Gli accantonamenti continuano a ridursi (previsione);
⚫ Miglioramento del Risultato di gestione (previsione);
⚫ Ritorno dell’utile di esercizio ordinario (previsione).Gli impieghi
Impieghi a famiglie e settore produttivo, variazione annua
5%
3%
1%
-1%
-3%
-5%
-7%
-9%
-11%
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021
Famiglie Settore produttivoIndice di intensità creditizia
Impieghi vivi/Pil
1,4
1,2 1,159
0,999 0,967
1,0 0,938 0,939 0,935 0,934
0,8
0,6
0,4
0,2
0,0
2012 2016 2017 2018 2019 2020 2021Le sofferenze
Rapporto tra sofferenze e impieghi
11,9%
12%
10%
8%
6%
4,5%
4%
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021La raccolta bancaria nel 2021
6%
Depositi overnight
16%
Depositi rimborsabili con
preavviso
4% Depositi con durata
prestabilita
59% Obbligazioni
15%
Pronti contro termineI margini
Grado di diversificazione (Margine interessi/margine intermediazione)
70%
60%
50%
40%
30%
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021I costi
Rapporto cost/income (costi operativi/margine intermediazione)
80% 78%
75%
70%
65%
60%
60%
55%
50%
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021Gli accantonamenti
Rapporto accantonamenti/risultato di gestione
250%
233%
230%
210%
190%
170%
150%
130%
110%
90%
66%
70%
50%
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021La redditività
ROE e rapporto utili netti/costi operativi
20%
10%
0%
-10%
-20%
-30%
-40%
-50%
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021
ROE Utile/costiImpatto nuovo scenario macro (2019) ⚫ Impieghi: -3,4 mld ⚫ Sofferenze: +600 mln ⚫ Margine intermediazione: -200mln ⚫ Accantonamenti: +400mln ⚫ Utile: -500mln
Le previsioni: considerazioni
⚫ Segnali positivi (credito alle famiglie, stock sofferenze);
⚫ Confermiamo il 2018 come primo anno di ritorno all’utile
ordinario;
⚫ La redditività è prevista in crescita, ma lo scenario
macroeconomico in peggioramento potrebbe deteriorare
l’andamento previsto;
⚫ Variabili sullo sfondo: rallentamento dell’economia,
cambio al vertice BCE, fusioni, nuove regole bancarie.Conclusioni
⚫ I sistemi bancari hanno subito un’importante
trasformazione nel corso degli ultimi 10 anni;
⚫ L’Italia è arrivata tardi (come al solito) anche nel sostegno
al sistema bancario (e ha trovato regole diverse);
⚫ Nuove sfide attendono le banche: regole più stringenti e
scenari economici meno positivi;
⚫ La particolare attenzione rivolta alle banche sistemiche
dovrebbe far riflettere sulla corsa alle aggregazioni
(soprattutto se forzate).Grazie per l’attenzione! Antonio Forte a.forte@centroeuroparicerche.it
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