Bollettino Astronomico - 454 / 2019 3 Aprile 2019 - Osservatorio Galileo Galilei
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Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO G.Galilei 28019 SUNO (NO) Tel. 335275538 www.osservatoriogalilei.com - info@osservatoriogalilei.com Mercoledì 3 Aprile 2019, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del primo mercoledì di ogni mese vi sarà una proiezione al planetario digitale e successivamente, solo in caso di condizioni meteo favorevoli, osservazioni al telescopio. In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario. Si ricorda che la capacità ricettiva consentita per le proiezioni al planetario è limitata a 30 persone mentre per le osservazioni in cupola il limite scende a 15 persone per turno. Per migliorare l’esperienza dei visitatori da maggio sarà attivato un nuovo sistema di prenotazione obbligatoria. Nel prossimo bollettino ulteriori dettagli e informazioni. Luna: La Luna in Acquario, è nella fase calante prossima al novilunio (05/04) si presenta con fase 2.54 %, sorge alle 06:41 e tramonta alle 17:59 favorendo l’osservazione degli oggetti deboli del cielo profondo per tutta la notte. Costellazioni: Si potranno vedere le principali costellazioni primaverili Pianeti: Subito dopo il tramonto e ormai molto basso sull’orizzonte in Toro, Marte (Mag. 1.5 tramonta alle 23:18), Giove sorge alle 00:54 in Ofiuco (per i dati completi consultare le effemeridi planetarie di pag. 5) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 3
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 CALENDARIO LUNARE DI APRILE e MAGGIO 2019 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 4
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 EFFEMERIDI DI APRILE 2019 Luna Luna Sole Sole Data sorge tramonta sorge tramonta Alba Crepuscolo ------------ --------- --------- --------- --------- --------- --------- 01/04/2019 05:48 15:56 07:07 19:54 05:24 21:37 02/04/2019 06:15 16:57 07:05 19:55 05:22 21:39 03/04/2019 06:41 17:59 07:03 19:56 05:20 21:40 04/04/2019 07:05 19:01 07:01 19:57 05:18 21:42 05/04/2019 07:28 20:05 06:59 19:59 05:15 21:44 06/04/2019 07:52 21:09 06:57 20:00 05:13 21:45 07/04/2019 08:17 22:15 06:55 20:01 05:11 21:47 08/04/2019 08:45 23:22 06:54 20:02 05:08 21:49 09/04/2019 09:19 ------ 06:52 20:04 05:06 21:50 10/04/2019 09:58 00:29 06:50 20:05 05:04 21:52 11/04/2019 10:46 01:34 06:48 20:06 05:01 21:54 12/04/2019 11:43 02:34 06:46 20:08 04:59 21:56 13/04/2019 12:47 03:28 06:44 20:09 04:57 21:57 14/04/2019 13:59 04:15 06:43 20:10 04:55 21:59 15/04/2019 15:15 04:55 06:41 20:11 04:52 22:01 16/04/2019 16:31 05:29 06:39 20:13 04:50 22:03 17/04/2019 17:49 06:00 06:37 20:14 04:48 22:05 18/04/2019 19:05 06:28 06:35 20:15 04:45 22:06 19/04/2019 20:21 06:57 06:34 20:17 04:43 22:08 20/04/2019 21:35 07:27 06:32 20:18 04:41 22:10 21/04/2019 22:46 07:58 06:30 20:19 04:38 22:12 22/04/2019 23:54 08:34 06:29 20:20 04:36 22:14 23/04/2019 ------ 09:14 06:27 20:22 04:34 22:16 24/04/2019 00:56 10:00 06:25 20:23 04:31 22:18 25/04/2019 01:50 10:51 06:24 20:24 04:29 22:20 26/04/2019 02:36 11:47 06:22 20:26 04:27 22:22 27/04/2019 03:16 12:45 06:20 20:27 04:24 22:24 28/04/2019 03:50 13:45 06:19 20:28 04:22 22:26 29/04/2019 04:19 14:46 06:17 20:29 04:20 22:28 30/04/2019 04:45 15:47 06:16 20:31 04:17 22:30 '------' indica nessun evento per questa data. SISTEMA SOLARE – EFFEMERIDI DEL 03/04/2019 Oggetto Sorge Transita Tramonta Fase Costell Magn. ---------- ----- ----- ----- ------- --------- -------- Sun 06:03 12:29 18:56 0.00% Psc unknown Mercury 05:16 10:55 16:35 34.34% Aqr 0.7 Venus 04:59 10:24 15:51 81.83% Aqr -4.0 Mars 08:01 15:39 23:18 93.93% Tau 1.5 Jupiter 00:54 05:16 09:38 99.21% Oph -2.3 Saturn 02:39 07:07 11:35 99.76% Sgr 0.6 Uranus 06:47 13:37 20:28 99.99% Ari 5.9 Neptune 05:16 10:54 16:32 99.99% Aqr 8.0 Pluto 02:52 07:19 11:46 99.98% Sgr 14.3 Moon 05:41 11:15 16:58 2.54% Aqr unknown Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 5
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 6
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 COMETE: 60P/Tsuchinshan (a cura di Graziano Ventre) Object Name: 60P/Tsuchinshan Constellation: Leo Object Type: Comet Constellation (Abbrev.): Leo RA (Topocentric): 11h 22m 28.6s Comet Eccentricity: 0,5377 Dec (Topocentric): -03° 40' 41" Comet Perihelion Distance: 1,6227 RA (2000.0): 11h 21m 29.5s Comet Inclination: 3,6065 Dec (2000.0): -03° 34' 18" Comet Long. of the Asc. Node: 267,5839 Azimuth: 127° 40' 28" Comet Longitude of Perihelion: 216,5538 Altitude: +26° 28' 42" Comet Ecliptic: 1,0000 Magnitude: 15,84 Comet Magnitude 1: 11,5000 Rise Time: 18:13 Comet Magnitude 2: 15,0000 Transit Time: 00:00 Heliocentric Longitude: 3.1° Set Time: 05:52 Heliocentric Latitude: -0.1° Hour Angle: -03h 00m 55s Heliocentric Radius: 1,9536 Air Mass: 2,24 Sidereal Time: 08:22 Earth Distance (au): 0,99 Sidereal Time: 08:22 Sun Distance (au): 1,95 Julian Date: 2458577,29166667 RA Rate (arcsecs/sec): -0,003085 Separation: 16° 34' from SS_2 NGC3627 Dec Rate (arcsecs/sec): 0,003243 Position Angle: 179.0° from SS_2 NGC3627 Date: 03/04/2019 Time: 21:00 DST Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 7
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 RECENSIONI (a cura di Silvano Minuto) GUIDO COSSARD CIELI PERDUTI Le stelle dei popoli antichi UTET 2018 Brossura Pagine 336 - € 18,00 RISTAMPA aggiornata ed. 2010 “Osservare è, per certi versi, un'arte che va imparata», scrisse a un amico l'astronomo William Herschel, lo scopritore di Urano. Oggi, nell'epoca dei telescopi spaziali e dei progetti di colonie su Marte, quella di osservare il cielo notturno sembra però un'arte dimenticata: la modernità ha cancellato le stelle, proiettando quasi ovunque sopra le nostre teste il grande alone rossastro dell'illuminazione artificiale. Le notti dei nostri progenitori, spesso trascorse all'aperto sotto un cielo impossibile da ignorare, erano assai diverse: allora la volta celeste si popolava di figure fantastiche, divinità lanciate su carri velocissimi, mitiche navi cariche di eroi, ma anche utensili della vita quotidiana e animali spaventosi. L'infinità del cielo notturno è stata per millenni uno specchio che ha sfidato il nostro pensiero, generando intere cosmologie: l'astronomia è stata la prima scienza, e fin dal Neolitico ha permesso agli uomini di controllare un bene impalpabile ma essenziale per lo sviluppo delle civiltà: il tempo. Rudimentali mappe stellari e complicati calendari si sono diffusi ben presto nelle incisioni rupestri e nei manufatti, o dispiegati in impressionanti complessi megalitici. Da sempre, insomma, il rapporto con il cielo ha contribuito a definire l'identità umana, e ogni popolo ha avuto un modo peculiare di vedere gli astri. Guido Cossard, esperto di archeoastronomia, ci conduce alla ricerca dei loro "Cieli perduti", un avventuroso viaggio nello spazio e nel tempo: lo seguiamo in tutti i principali siti archeologici italiani e mondiali, dall'antico Egitto all'America precolombiana, dalla Mesopotamia sumerica alla Puglia di Castel del Monte, passando per l'Irlanda celtica e la Cina imperiale. E incontriamo una quantità di reperti insoliti e misteriosi: tumuli e cromlech, dischi che predicono solstizi, zigurrat sarde, "Ruote della Medicina" arapaho. Per scoprire che se le tecnologie a disposizione dei nostri predecessori erano senza dubbio inferiori alle nostre, non lo era di certo la loro capacità di pensiero e osservazione. Al punto da porre i lettori di fronte a un dubbio: e se il vero cielo perduto fosse il nostro? Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 8
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 EVENTI ASTRONOMICI (a cura di Silvano Minuto) IL 13 APRILE 2019 LA LUNA OCCULTA M44 (Ammasso aperto del Cancro) La Luna sarà in fase (61%) e il fenomeno avverrà tra le ore 21,00 del 13 aprile e l’1,00 del giorno successivo. Per osservare il fenomeno sarà sufficiente avere a disposizione un binocolo. Si potrà ad esempio osservare il lembo oscuro del nostro satellite occultare alcune stelle dell’ammasso, la magnitudine delle stelle di M44 sono comprese tra la sesta e la settima magnitudine. Intorno alla mezzanotte si avrà la minima distanza della Luna dal centro dell’ammasso. Per eventuali riprese fotografiche si ricorda di utilizzate uno strumento a largo campo e occorre aumentare il tempo di esposizione per riprende le stelle in occultazione. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 9
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 BIOASTRONOMIA (a cura di Silvano Minuto) DOVE TROVARE LA VITA EXTRATERRESTRE: SEMPLICE SOTTO I GHIACCI DELL'ANTARTIDE Perforando 1100 metri di ghiaccio della calotta antartica, a 600 chilometri dal Polo Sud, un gruppo di ricercatori ha raggiunto un lago subglaciale rimasto isolato per millenni, dove sperano di scoprire un ecosistema analogo a quelli che potrebbero trovarsi al di sotto della superficie di Marte o di altri corpi celesti coperti dai ghiacci. In un remoto campo a soli 600 chilometri dal Polo Sud, un gruppo di ricercatori ha sciolto 28.000 chilogrammi di neve allo scopo di usare quell'acqua calda per praticare un foro in 1100 metri di ghiaccio, fino al fondo della calotta antartica. Il loro obiettivo è un lago nascosto rimasto isolato dal resto del mondo per migliaia di anni. La vita che si aspettano di trovarvi abita uno degli ecosistemi più isolati della Terra. Il bacino d'acqua, conosciuto come lago subglaciale Mercer, copre 160 chilometri quadrati - il doppio di Manhattan - e potrebbe essere profondo dai 10 ai 15 metri. Nonostante le temperature che probabilmente permangono al di sotto dei zero gradi, il lago non congela a causa dell'elevata pressione del ghiaccio soprastante. I ricercatori hanno scoperto la sua sagoma spettrale poco più di un decennio fa grazie alle osservazioni satellitari, ma nessun essere umano l'ha mai osservato direttamente. Gli esploratori sono arrivati a Mercer il 28 dicembre 2018. Un team di ricercatori di più di una dozzina di università sta prelevando campioni e fango dal suo interno. Attraverso un foro largo 60 centimetri gli scienziati invieranno anche un piccolo veicolo telecomandato per esplorare le acque scure con videocamere e prendere campioni con un artiglio. L'Antartide nasconde più di 400 laghi sotto il suo ghiaccio, e Mercer sarà il secondo a essere campionato direttamente e il primo che vedrà vagare sotto lo strato di ghiaccio un veicolo telecomandato. In Antartide, in un lago a 800 metri sotto il ghiaccio, sono stati trovati batteri che vivono in un ambiente estremamente freddo, buio e ad alta pressione. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 10
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 GNOMONICA E QUADRANTI SOLARI (a cura di Salvatore Trani) Gli orologi di LUBECCA (Schleswig-Holstein) - Terza e ultima parte (segue dai bollettini 452 - 453/19) terzo giro: vi sono evidenziati i numeri d'oro o aurei. Nei calendari lunisolari per numero aureo o numero d'oro si intende quel numero che varia da 1 a 19 e che designa l'anno all'interno del ciclo metonico o lunare. Dopo 19 anni le fasi lunari (luna piena, luna nuova, ecc.) cadono di nuovo nello stesso giorno del mese. Nel passato questo fatto era molto importante perché alcune feste si fissavano secondo le fasi lunari. Sappiamo, infatti, che il giorno di Pasqua si festeggia la prima domenica dopo la luna pie-na primaverile. Quindi negli anni con lo stesso numero aureo le fasi lunari cadono sempre negli stessi giorni dell'anno solare. La designazione di numero aureo o d'oro sembra sia dovuta ad una tradizione greca secondo la quale il succedersi dei numeri naturali da 1 a 19 era segnato in lettere auree su sfondo argentato sulle colonne del tempio di Atena. quarto giro: sono riportate le date nelle quali cade la Domenica di Pasqua dal 1911 al 2080. Figura n.14: Orologio della Marienkirche, particolare con le caselle delle eclissi di Sole e di Luna dal 21 gennaio 2000 all'11 febbraio 2036. Nella parte centrale del calendario sono enumerate, racchiuse in caselle trapezoidali che si sviluppano in modo elicoidale, le eclissi di Sole e di Luna che si verificheranno tra il 21 gennaio 2000 e l'11 febbraio 2036. Sia la prima sia l'ultima sono due eclissi lunari. Ogni casella evidenzia nella parte superiore la data, nella parte inferiore l'ora e nella parte centrale l'immagine dell'eclissi (fig. n. 14). Al centro è raffigurato un sole dal volto umano dal quale si diparte un considerevole numero di raggi. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 11
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 Sui quattro angoli del calendario sono dipinti i quattro simboli degli evangelisti: il leone (S. Marco, fig. n. 15), l'ange-lo (S. Matteo, fig. n. 16), l'aquila (S. Giovanni, fig. n 17), il toro (S. Luca, fig. n. 18). Figure n.15 e n. 16: Orologio della Marienkirche, i simboli di S. Marco e di S. Matteo. Figure n.17 e n. 18: Orologio della Marienkirche, i simboli di S. Giovanni e di S. Luca. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 12
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 Figura n.19: Orologio della Marienkirche, l'astrolabio? L'astrolabio, dopo l'ultimo restauro avvenuto in seguito ai danni subiti dall'orologio durante i bombardamenti del 1942, è stato talmente semplificato che ha perso completamente il suo significato. Nel primo quarto del secolo scorso (riporto la descrizione fattane da Alfred Ungerer sul volume citato in bibliografia): "alla lancetta solare sono collegati i pianeti Mercurio e Venere, mentre i pianeti Marte, Giove e Saturno funzionano sepa-ratamente. La lancetta della luna descrive un giro in 24 ore e ¾; ha un globo mezzo nero e mezzo dorato per rappresenta-re le fasi. Davanti al fondo dell’astrolabio si muove il cerchio dello zodiaco che ha la forma di una banda anulare eccentrica, descrive un giro in un giorno siderale, in modo da rappresentare il percorso del sole sull’eclittica; i dodici segni, dorati su sfondo blu. sono in rilievo. Una parte del fondo dell’astrolabio, rappresentante la notte, è dipinta in nero, per riconoscere gli istanti del sorgere e del tramontare del sole. Il centro del quadrante è occupato dal busto del Signore con, tra le braccia, un globo terrestre. Sui due lati dell’astrolabio si trovano due file verticali con dodici finestrelle, nelle quali appaiono le denominazioni del sole, della luna e dei cinque pianeti che, secondo le regole dell’astrologia, sono considerati come reggenti di ciascuna ora e del giorno " Ora tutto questo è in gran parte scomparso (fig. n. 19). Sono rimaste le 24 ore iscritte in due serie di dodici cifre goti-che, i segni dello zodiaco che sono diventati tredici, dorati, in rilevo, su sfondo blu (fig. n. 20) e, al centro, il busto del Si-gnore che stringe nella mano sinistra un globo terrestre (fig. n. 21). Delle varie lancette vi è quella che indica le ore e che termina con un sole e quella che indica i minuti che ha, alla sua estremità, un globo scuro. È stato trasformato in un semplice orologio molto bello. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 13
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 Figura n.20: Orologio della Marienkirche, particolare dei segni zodiacali. Figura n.21: Orologio della Marienkirche, il busto del Signore. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 14
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 Figura n.22: Orologio della Marienkirche, il frontone. Sul frontone (fig. n. 22) vi sono diverse statuette. Nel centro si trova Gesù Cristo, ai suoi lati due grandi porte. L'Un-gerer riferisce (purtroppo non posso confermarlo perché sono giunto troppo tardi) che esse consentono, dopo che l'orologio ha suonato il mezzogiorno, il passaggio alle statuette dell’imperatore e dei principi elettori, che sfilano davanti al Cristo, lo salutano ed egli li benedice. Sopra il Cristo è appesa una campana. La statuetta del tempo, che si trova a destra della campana, vi batte con il suo martello le ore; nello stesso tempo la figura femminile, posta a sinistra, che personifica la nostra effimera esistenza, gira la testa a ogni colpo e, in una mano tiene una fiaccola e, nell’altra, un teschio. Sopra la campana vi è una statuetta di Giano con i suoi due volti, quello di un vecchio (il passato), e quello di un giovane (l’avvenire). Oltre a queste figure, la parte superiore dell’orologio è ornata da sette statuette finemente scolpite. Bibliografia: Alfred Ungerer: “Les Horloges astronomiques et monumentales les plus remarquables de l’Antiquité jusqu’à nos jours” (Strasburgo, 1931). Vari Autori: “Astronomia Alla Scoperta del Cielo” Armando Curcio Editore (Roma – 1985). Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 15
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 INQUINAMENTO LUMINOSO (a cura di Silvano Minuto) L’INQUINAMENTO LUMINOSO E I POTENZIALI RISCHI PER IL NOSTRO ORGANISMO Inquinamento luminoso: i normali livelli di luce nell’ambiente sono alterati anche di centinaia di volte Questa forma di inquinamento è caratterizzata da una notevole alterazione dei livelli di luce naturalmente presenti nell’ambiente. Si verifica a causa dell’eccesso di luce artificiale, spesso dispersa verso l’alto, presente nelle nostre città. Attualmente la maggior parte dell’umanità (80% della popolazione mondiale e il 99% di quella statunitense ed europea) vive sotto un cielo inquinato. Questi dati, forniti dall’Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso evidenziano l’aumento di questa forma di inquinamento in pochi decenni. Spicca il record negativo dell’Italia, al primo posto come Paese sviluppato con il territorio più inquinato al mondo. In pratica, nella nostra penisola sono ormai quasi inesistenti zone incontaminate da questa forma di inquinamento. Dall’alto, quindi, il nostro Bel paese appare illuminato a giorno anche di notte. Inquinamento luminoso: cause e conseguenze L’aumento esponenziale di questo nuovo tipo di inquinamento è dovuto all’uso gradualmente più diffuso di luci a led. Presenti nei dispositivi tecnologici che usiamo quotidianamente, esse stanno diventando sempre più adoperate nell’illuminazione pubblica. Le luci di questo tipo, a lunghezza d’onda breve (di colore blu), si rivelano potenzialmente più inquinanti di quelle ad onde lunghe (di colore rosso), più costose e meno efficienti. Sono facilmente comprensibili gli effetti ambientali negativi, legati soprattutto all’attuale difficoltà di scrutare il cielo alla ricerca di stelle. Oltre a negarci l’emozione offerta dalla Natura, la cortina di luce quasi perenne sembra associata a potenziali rischi per la salute. Sebbene i più recenti studi non abbiano ancora fornito una conferma scientifica sull’uomo, è ormai piuttosto acclarata l’influenza dell’esposizione prolungata a luci artificiali sul nostro orologio interno. Le onde brevi di colore blu, presenti anche di notte, rischiano di inibire la produzione di melatonina. Quest’ormone è fondamentale per il nostro sistema endocrino, per la riproduzione e per il sistema immunitario. Si ipotizza che la luce artificiale di notte possa esporre maggiormente al rischio di incidenza di certi tipi di tumore, come quello al seno e alla prostata. Le evidenze attualmente disponibili sull’uomo indicano come le luci forti di sera siano in grado di modificare i nostri livelli ormonali.Occorrerebbe allora ripensare al sistema di illuminazione pubblica. Se è vero che le luci a led meno inquinanti consumano e costano di più, si tratta di regolare l’illuminazione. Accendere e spegnere, quindi, in base alle necessità ed evitare forme di dispersione sembra la strategia più adatta per contrastare i rischi per l’ambiente e per la nostra salute. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 16
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 PERCORSI CELESTI – M36 (a cura di Silvano Minuto) Questo percorso si propone di far scoprire alcuni fra gli oggetti più caratteristici, più brillanti e conosciuti visibili nel cielo notturno dell'inverno, a tutti coloro che possiedono un binocolo di dimensioni medie, come un 8x40 o un 10x50. Perché il percorso sia seguibile con facilità occorre una notte limpida e buia, senza Luna, e possibilmente con l'orizzonte sgombro specialmente in direzione sud e nord-ovest. M 36 è un ammasso aperto piuttosto appariscente, situato nel cuore della costellazione dell'Auriga; non è visibile ad occhio nudo e le sue dimensioni apparenti sono molto ridotte; si trova in una zona molto ricca di altri ammassi e addensamenti stellari, alcuni fra i quali è possibile scorgerli anche con un binocolo. Si mostra in un binocolo 10x50 come una macchia chiara e nebulosa; con la visione distolta si possono individuare alcune delle sue componenti più luminose, sebbene l'ammasso resti di aspetto nebulare. Per risolverlo completamente in stelle occorrono strumenti più potenti. A breve distanza, verso nord-ovest, si può osservare un altro ammasso aperto, M 38, meno luminoso ma comunque reperibile con un binocolo; sempre nella stessa area si possono scorgere diverse concatenazioni di stelle, spesso dai colori contrastanti. La distanza dell'ammasso è stimata sui 4100 anni luce; ad una simile distanza, il suo diametro equivale a circa 14 anni luce. La sua età è data sui 25 milioni di anni, ed è pertanto un ammasso giovane. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 17
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 Da: Osservare il Cielo – Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 18
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 EVENTI e STARPARTY Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 19
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 Una splendida Via Lattea ripresa da Massimo Sotto Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 20
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 Il Sole ripreso con la strumentazione solare dell’osservatorio da Giuseppe Binchi, Roberto Brisig e Franco Bertolino Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 21
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 Congiunzione Luna-Giove ripresa da Oreste Lesca Osservatorio IlAstronomico cielo di Altoggio, dove si svolgerà e Planetario il percorso G.Galilei celeste – Suno del36’ 45° 24 Aprile (C.Pidò 16” Nord – L.Bertagna) 08° 34’ 25” Est pag. 22
Bollettino di informazione astronomica nr. 454 del 03/04/2019 ww.osservatoriogalilei.com – www.apan.it APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus C.F. osservatorio 00437210032 Casella sostegno del volontariato Per collaborare al bollettino inviare una email a: info@osservatoriogalilei.com L'osservatorio ha una propria pagina facebook: https://www.facebook.com/OsservatorioAstronomicoGalileoGalilei La pagina è moderata, quindi qualsiasi cosa scritta sulla bacheca non apparirà in pubblico prima di essere vagliata dagli amministratori. Ricordiamo che è possibile iscriversi all'associazione versando la quota per il 2019, invariata da anni, di €25,00. I versamenti dei soci sono gli unici proventi dell'osservatorio. La quota può essere versata in osservatorio oppure con bonifico su IBAN IT43J0503445690 000000008000 *** Hanno collaborato Corrado Pidò, Silvano Minuto. Graziano Ventre, Sandro Baroni, Giuseppe Bianchi, Roberto Brisig, Franco Berolino e Salvatore Trani. Immagine di copertina : Le stelle nel Bosco – Canon EOS 40D EF 70/200 2.8L IS USM singola posa 10” (C.Pidò) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 23
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