ASES E ANP-CIA ASSIEME, SU "WELFARE DI COMUNITÀ"

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26/4/2021

  Newsletter 2021_2

  CIA - CENTRO SERVIZI ALLA PERSONA (direttiaidiritti@cia.it)                                RICEVUTO il 24/04/2021
                                                                                             18:02:29
  A: VEIC83600E@istruzione.it
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            ASeS e Anp-Cia assieme, su “welfare di comunità”

            Firmato protocollo per promuovere progetti di inclusione, partendo dagli anziani

            Favorire, sostenere e promuovere un sistema di
            welfare ispirato ai principi di solidarietà, integrazione,
            inclusione sociale e sviluppo delle comunità locali.
            Questo l’obiettivo del protocollo di collaborazione
            sottoscritto a Roma da ASeS-Agricoltori Solidarietà e
            Sviluppo, la Ong di Cia-Agricoltori Italiani, e Anp,
            l’Associazione nazionale di riferimento dei pensionati di
            Cia. Al centro dell’accordo l’agricoltura che, da sempre,
            svolge anche una funzione sociale, soprattutto nelle
            aree rurali e interne dove, attorno alle aziende agricole,
            ancora oggi si crea comunità e si garantisce il presidio
            del territorio. Ma anche nelle aree periurbane, spesso
            periferiche e degradate delle metropoli, l’attività agricola e, in particolare, l’agricoltura sociale può favorire
            la creazione e lo sviluppo di comunità locali attive, sensibili e inclusive. Un aspetto, quello dell’inclusione
            sociale delle categorie in condizioni di svantaggio o di vulnerabilità, che ASeS ora intende promuovere e
            rafforzare, in sinergia con Anp-Cia, presentando progetti, come ad esempio sul tema dell’invecchiamento
            attivo, che possano concretamente contribuire ad accrescere le potenzialità inespresse delle persone,
            facilitando la partecipazione all’esercizio della cittadinanza attiva da parte degli anziani.
            “L’emergenza causata dalla pandemia ha fatto emergere disuguaglianze e nuove povertà e abbiamo
            sentito ancora più urgente la richiesta di aiuto da parte di persone fragili di tutte le età -ha dichiarato la
            presidente nazionale di ASeS, Cinzia Pagni-. Ora, però, c’è il rischio dell’insorgere di ulteriori
            ineguaglianze tra territori, tra città e provincia, tra Nord e Sud. Bisogna agire subito per sostenere chi è in
            difficoltà e lavorare per migliorare la qualità della vita, anche con l’attivazione di best practices e nuovi
            progetti costruiti sulle diverse generazioni”. Una sorta di “fase due” dell’impegno già messo in campo
            dall’Associazione durante il 2020, in particolare con la campagna di donazioni alimentari per aiutare le
            famiglie in difficoltà, realizzata con la collaborazione di Cia, Caritas e Comunità di Sant’Egidio.

            “La lotta all’esclusione e ai rischi di isolamento e povertà relazionale aiuta anche nella prevenzione delle
            malattie neurovegetative degli anziani, come dimostrano recenti studi -ha aggiunto il presidente di Anp-
            Cia, Alessandro Del Carlo-. La nostra Associazione, attraverso la collaborazione con ASeS, può mettere
            in campo nuove energie per l’attuazione di progetti a favore degli anziani, essenziali ancora di più con la
            pandemia. Per guardare al futuro, servono nuova fiducia e senso di responsabilità della comunità in cui si
            vive, valorizzando le risorse economiche, di tempo, di cura, di competenze e mettendole al servizio degli
            altri”.

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26/4/2021

            Covid: urgente il rilancio della campagna vaccinale
            Tempi certi e più efficienza nell’organizzazione. Anziani e disabili categorie prioritarie

            Bisogna riprogrammare e rilanciare la campagna di vaccinazione contro il Covid, con tempi certi, maggiore
            efficienza organizzativa e nel rigoroso rispetto dei criteri di priorità indicati dalle autorità sanitarie. È
            l’appello al Governo e alle Regioni lanciato da Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori
            Italiani. La campagna vaccinale è un’azione decisiva per superare l’emergenza sanitaria, tutelare la salute
            di tutti e creare le condizioni per un ritorno alla normalità a livello sia economico che sociale -spiega Anp-.
            Le persone anziane stanno maggiormente soffrendo di questa situazione; la fragilità fisica e, spesso,
            l’isolamento sociale contribuiscono ad aggravare un disagio che si protrae ormai da lungo tempo. In
            questo senso, il vaccino non è solo un mezzo di difesa dal virus, è una speranza di rinascita e, per molti,
            anche il modo per poter recuperare senza paura il ruolo di nonni che accudiscono i nipoti contribuendo al
            sostegno delle famiglie. Ecco perché -ribadisce Anp- è necessario vaccinare gli italiani rispettando
            rigorosamente l’ordine delle categorie prioritarie indicato dalle autorità. Quindi è giusto proseguire con
            personale sanitario, forze dell’ordine, protezione civile, insegnanti, così come riprendere, in maniera più
            sistematica ed efficiente, con i soggetti più fragili con disabilità e con gli anziani per ordine di età e con
            patologie. Anp-Cia plaude al comportamento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per le modalità con
            le quali si è vaccinato, rispettando il criterio di fascia d’età e senza privilegi: un messaggio di alto valore
            simbolico e civile.

            D’altra parte, il vaccino è un diritto fondamentale -ricorda l’Associazione- deve essere gratuito e
            accessibile a tutti senza discriminazioni né sociali né territoriali. “Ci troviamo di fronte a una campagna di
            vaccinazione storica, senza precedenti nel nostro Paese -commenta il presidente nazionale Alessandro
            Del Carlo- perché riguarda tutta la popolazione in un contesto emergenziale, dove ogni giorno bisogna
            confrontarsi con il rischio di contagio. Serve rigore e responsabilità da parte di ognuno. Per questo Anp
            aderisce e fa proprio l’appello delle istituzioni a mantenere un atteggiamento responsabile e prudente,
            affinché l’azione dei vaccini possa essere efficace e traguardare il Paese fuori dall’emergenza ridando
            speranza a tutti".

            Lavoratori Fragili, tutele sino al 30 giugno 2021

            Viene rinnovata sino al 30 giugno la tutela previdenziale rafforzata per i lavoratori dipendenti, pubblici e
            privati, in condizione di fragilità. Nei loro confronti l'assenza dal servizio prescritta dal medico sarà
            equiparata a degenza ospedaliera, anche per il periodo temporale decorrente dal 1° marzo 2021al 30
            giugno 2021 e, nel medesimo intervallo, potranno lavorare da casa anche solo per seguire corsi di
            aggiornamento professionali. Lo prevede il Dl sostegni, con il quale vengono prorogate le due misure
            scadute lo scorso 28 febbraio. Anche se il “Dl Sostegni” è entrato in vigore il 23 marzo 2021 viene
            specificato che le due proroghe hanno effetto dal 1° marzo 2021 in continuità con le disposizioni
            precedenti, che prevedevano, come detto, la tutela fino al 28 febbraio. Resta inteso che i lavoratori cd.
            fragili, rientranti nelle sopra richiamate tutele, sono coloro: a) con riconoscimento di disabilità con
            connotazione di gravità, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della L. 5 febbraio 1992, n. 104; b) in possesso
            di certificazione attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da
            patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita.

            Bonus Baby Sitting, sino al 30 giugno 2021

            Anche se in misura ridotta è stato rinnovato il bonus per l'acquisto di servizi di baby sitting., fino al 30
            giugno 2021. I genitori lavoratori autonomi e i lavoratori dipendenti che prestano attività connesse
            all'emergenza da COVID-19 potranno farne richiesta entro un massimo di 100 euro settimanali per DAD,
            infezione da COVID o quarantena del figlio minore di 14 anni convivente. Il bonus è riconosciuto anche al
            personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse
            all'emergenza epidemiologica da COVID-19, i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato
            accreditato, appartenenti alla categoria dei medici (sono inclusi anche i medici di base e i pediatri), degli
            infermieri (inclusi gli ostetrici), dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli
            operatori socio-sanitari tra cui anche i soccorritori e gli autisti del 118. In tal caso il bonus ha l'obiettivo di
            permettere loro di non assentarsi dal posto di lavoro per assistere il figlio (chiedendo il congedo
            indennizzato al 50%) data la delicatezza del ruolo svolto nella fase di emergenza epidemiologica.

                                                                                                                                  2/5
26/4/2021

            Pensioni: contratto di espansione, fino 5 anni di “scivolo”

            C’è il via libera dell'INPS al prepensionamento con il contratto di espansione. L'obiettivo resta quello di
            incentivare il ricambio generazionale e la riqualificazione del personale: 1) attraverso la programmazione
            di riduzioni orarie o sospensione del personale dipendente, a cui viene riconosciuto un trattamento di
            cassa integrazione guadagni straordinaria per un periodo massimo di 18 mesi, anche non continuativi, in
            deroga alla durata complessiva degli interventi di cig nel quinquennio mobile; 2) attraverso la risoluzione
            anticipata del rapporto di lavoro per il personale a cinque anni dal raggiungimento della pensione. Per
            utilizzare il prepensionamento è necessaria, oltre alla stipula in sede governativa del contratto di
            espansione, anche la sottoscrizione di un accordo tra il datore di lavoro e le organizzazioni sindacali
            aziendali con successiva adesione del lavoratore. In tal caso la cessazione del rapporto di lavoro si
            configura come una risoluzione consensuale. Per accedere, il datore di lavoro deve avere almeno 250
            lavoratori, da computare tenendo conto della facoltà di possibile raggruppamento in gruppi societari di
            aggregazione di imprese con finalità produttiva o di servizi, in tal caso gli accordi contrattuali tra le aziende
            che costituiscono la stabile organizzazione, devono essere stati sottoscritti prima della stipula del contratto
            di espansione. In ogni caso la risoluzione del rapporto di lavoro deve avvenire entro il 30 novembre 2021 e
            deve riguardare esclusivamente lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato compresi i
            dirigenti.

            Assegno unico per figli: si parte

            È stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la legge n. 46/2021, che contiene la delega al Governo per
            l’istituzione dell’assegno unico universale per figli a carico fino a 21 anni. Si tratta di un nuovo strumento di
            sostegno al reddito dei nuclei familiari che sostituirà, in un’ottica di semplificazione ed efficientamento
            delle misure, le attuali tutele predisposte per natalità, genitorialità e occupazione, incluso l’assegno per il
            nucleo familiare. L’assegno, individuato nella sua misura in base all’ISEE, sarà erogato con cadenza
            mensile dal prossimo 1° luglio per ciascun figlio da 0 fino ai 21 anni di età.
            Per accedere, il richiedente l’assegno deve:
            1) essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto
            di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente
            all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del
            permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;
            2) essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
            3) essere residente e domiciliato con i figli a carico in Italia per la durata del beneficio;
            4) essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere
            titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale.
            L’assegno può essere fruito nelle modalità ordinarie
            di erogazione mensile, oppure nella forma di credito
            d’imposta ed è pienamente compatibile con la fruizione di
            eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico,
            erogate dalle regioni. L’assegno mensile spetta:
            - per ciascun figlio minorenne a carico, a decorrere dal
            settimo mese di gravidanza
            - per ciascun figlio maggiorenne a carico e fino al
            compimento del ventunesimo anno di età, impegnato in un
            percorso di formazione scolastica o professionale, un
            corso di laurea, un tirocinio ovvero in un’attività lavorativa
            limitata, con reddito complessivo inferiore a un
            determinato importo annuale, purché registrato come
            disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro o in corso di
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            svolgimento del servizio civile universale.
            - per i figli successivi al secondo, all’importo dell’assegno viene applicata una maggiorazione.
            È previsto il riconoscimento di un assegno mensile di importo maggiorato:
            - a favore delle madri di età inferiore a 21 anni;
            - in misura non inferiore al 30 per cento e non superiore al 50 per cento per ciascun figlio con disabilità,
            con maggiorazione graduata secondo le classificazioni della condizione di disabilità.
            Inoltre, qualora il figlio con disabilità risulti ancora a carico dopo il compimento del ventunesimo anno di
            età, l’assegno potrà continuare ad essere erogato, ma senza maggiorazione.
            Se pensi di poter avere diritto, rivolgiti alle nostre sedi per chiedere subito la certificazione Isee,
            propedeutica alla presentazione della domanda.

            Tracciabilità dei pagamenti per detrazione fiscali

            Dal 1/1/2020 per poter detrarre gli oneri in dichiarazione dei redditi è necessario poter dimostrare che il
            pagamento sia avvenuto mediante modalità tracciabili (carte di debito, di credito e prepagate, bancomat,
            bonifico bancario/ postale o assegni). La legge di bilancio 2020 ha infatti stabilito che dal 01.01.2020
            potranno essere detratte in dichiarazione dei redditi 2021 (anno di riferimento 2020) solo le spese pagate
            con modalità tracciata. La nuova norma ai soli fini della detrazione fiscale del 19%, vieta l’utilizzo del
            contante, per le seguenti spese:
            • spese per istruzione;
            • spese funebri;
            • spese per l’assistenza personale;
            • spese per attività sportive per ragazzi;
            spese per intermediazione immobiliare;
            • spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede;
            • erogazioni liberali;
            • spese veterinarie;
            • premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni;
            • spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e
            interregionale.
            • Etc.
            Solo alcune tipologie di spese potranno eccezionalmente essere pagate anche in contanti senza perdere il
            diritto alla detrazione ovvero:
            • Acquisto di medicinali e di dispositivi medici
            • Prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN, che operano in
            convenzione con lo stesso.
            Attenzione: in caso di prestazioni sanitarie rese da soggetti autorizzati dal SSN e non anche accreditati
            con lo stesso, che erogano quindi prestazioni presso studi privati o in regime di libera professione
            all’interno di strutture pubbliche (attività libero professionale intramoenia) è necessario che la prestazione
            sia pagata con strumenti tracciabili.
            Per chiarimenti non esitate a rivolgervi presso la sede Caf Cia dove avete presentato il 730.

                                      RIVOLGITI CON FIDUCIA AI NOSTRI UFFICI
                                TROVERAI PERSONALE QUALIFICATO A TUA DISPOSIZIONE

                                                                                                                             4/5
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