LA VIA ALTOATESINA HA PORTATO AL LOCKDOWN

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LA VIA ALTOATESINA HA PORTATO AL LOCKDOWN
Nr. 2 del 7 febbraio 2021

            LA VIA ALTOATESINA HA PORTATO AL LOCKDOWN
“La via altoatesina è stata un clamoroso autogoal”. Lo afferma la Cgil/Agb che punta
il dito sulle aperture dopo le feste natalizie, che hanno fatto esultare alcune
associazioni datoriali. Per il sindacato ora è evidente che gli svantaggi della gestione
autonoma delle misure anti-Covid prevalgono sui vantaggi, che sono stati solo di
breve durata.
                          “Abbiamo aperto quando il resto dell’Italia era chiuso. Una
                          scelta davvero poco lungimirante: di fatto la stagione
                          invernale è cancellata, mettendo a rischio l’inizio di quella
                          estiva”, sintetizza la segretaria generale Cristina Masera.
                          La Cgil/Agb definisce inevitabile il lockdown e comprende le
                          difficoltà di Arno Kompascher in una Giunta in cui spesso
                          prevale la difesa d'interessi particolari a scapito di valutazioni
                          più generali, che al primo posto devono necessariamente
avere la difesa della salute pubblica.
In riferimento alla prima settimana di lockdown con le scuole chiuse, il sindacato si
dice preoccupato che si trovi in tempi rapidi una soluzione temporanea per i genitori
che dovranno lavorare perché, se non viene pubblicato il Ristori 5, si troveranno in
enormi difficoltà. “In generale condividiamo la scelta di lasciare aperte le attività che
non generano grandi movimenti da parte della cittadinanza come quelle dei settori
produttivi. Di fronte a questo nuovo inasprimento delle norme vanno accelerati gli
aiuti per chi si trova in difficoltà”, precisa Masera.
La Cgil/Agb è convinta che non sia una perdita dell’autonomia trarre esempio dalle
soluzioni adottate altrove se funzionano: “Pensare sempre di doverci distinguere o
credere di essere i migliori spesso denota solo arroganza e testardaggine: due
atteggiamenti che agevolano fortemente la diffusione del virus”, conclude la
segretaria della Cgil altoatesina.
LA VIA ALTOATESINA HA PORTATO AL LOCKDOWN
NOVITÀ SULL’ASSEGNO MENSILE DELLE PENSIONI
                        PER L’ANNO 2021
 “I pensionati dal mese di gennaio si vedranno un assegno ridotto”. Lo comunica il
segretario del sindacato pensionati della Cgil/Agb Alfred Ebner, spiegando che si
tratta di una novità nella tassazione.
                            L’assegno mensile sarà ridotto in base alla trattenuta
                            fiscale, ma su base annua gli importi rimangono invariati.
                            “I pensionati – afferma il segretario – non si devono
                            preoccupare. Non c’è stato un aumento della tassazione,
                            ma si è trattato di omogenizzare la tassazione su tredici
                            mesi. L’assegno mensile della pensione sarà più basso, ma
la tredicesima sarà poi più alta rispetto a quelle erogate negli anni precedenti”.
Come chiarisce il sindacato l’importo annuo dell’Irpef trattenuta non varia ma si
assicura, in tal modo, che la tassazione gravante sulla tredicesima mensilità sia di
importo simile a quello delle altre rate di pensione. La novità introdotta intende
quindi evitare che sull’ultimo pagamento dell’anno (tredicesima mensilità) sia
applicata una trattenuta più elevata, come avveniva in passato.
Come spiega il direttore del Caaf della Cgil/Agb Marco Pirolo dal 2021 le ritenute Irpef
vengono quindi calcolate direttamente sull’importo complessivo annuo della
pensione e vengono trattenute mensilmente, al netto delle detrazioni eventualmente
spettanti, nei mesi da gennaio a dicembre. In questo modo i pensionati potranno
avere un reddito netto uguale per le tredici mensilità.

       A RIMETTERCI SONO GLI ANZIANI E I MALATI CRONICI
                         A ritmo ridotto le stazioni non Covid

Il sindacato dei pensionati della Cgil/Agb si dice fortemente preoccupato per quanto
denunciato dal segretario dei primari Reinhold Perkmann: le stazioni non Covid degli
ospedali altoatesini, a causa di mancanza di personale, viaggiano a ritmi ridotti.
 Questa situazione determina pesanti ripercussioni sullo stato di salute degli anziani,
dei non autosufficienti e dei malati cronici. Per il segretario dello Spi/Lgr, Alfred
Ebner, ne è in gioco la salute di tante persone bisognose di cure tempestive per le
loro patologie acute e croniche: “Chiediamo che vengano ricercate tutte le soluzioni
per il ripristino immediato delle attività a rischio o a ritmo ridotto, in particolare per
la cura delle cronicità che mettono a dura prova le fasce più deboli”.
La categoria dei pensionati, nell’esprimere piena solidarietà ai lavoratori della
sanità, impegnati in un lavoro al tempo stesso delicato e difficile, definisce
inaccettabile che il grido d’allarme sanitario rimanga lettera morta.
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“Comprendiamo le numerose richieste da parte dell’economia di poter lavorare, ma
altrettanto degne di considerazione sono le preoccupazione degli operatori sanitari
impegnati in prima linea e sottoposti a uno stress continuo di fronte a un numero di
nuove infezioni che non accenna a calare. E’ giunto il momento di dedicare maggiore
attenzione a tutte le prestazioni sanitarie. Per questo bisogna valutare la situazione
della sanità in tutti i suoi aspetti, dei quali il Covid è ovviamente una parte
importante quando si prendono le decisioni”, conclude Ebner.

                              TEST RAPIDO GRATIS
                     Chiunque volesse fare un test rapido COVID, o avesse la
                     necessità di farlo, l’asl ha messo a disposizione la possibilità
                     semplice e gratuita di fare il test, prenotandolo con questo
                     portale. Chiunque avesse la volontà di farlo, per la propria
sicurezza o quella dei familiari o colleghi, si prenoti e lo faccia.
https://appcuppmobile.civis.bz.it/main/home

    ENTRO IL 28 FEBBRAIO VA PRESENTATO IL MODELLO RED
                         Interessati più di 35.000 pensionati

Il CAAF della CGIL-AGB comunica che, in questi giorni, ai pensionati che hanno una
pensione integrata in base al reddito, come ad esempio le integrazioni al minimo, gli
assegni familiari ecc., sta arrivando dall’INPS, una lettera di sollecito per la
presentazione del RED 2019, in quanto non hanno ancora comunicato i propri redditi
relativi al 2018. Marco Pirolo, Direttore del CAAF della CGIL-AGB, ricorda che è
necessario prenotarsi al più presto presso il CAAF di riferimento, per predisporre il
RED da inviare all’INPS entro il 28 febbraio, pena il rischio venga sospeso il pagamento
di dette integrazioni Marco Pirolo ricorda che i soggetti che riceveranno il sollecito in
Provincia Autonoma di Bolzano sono quasi 5000.
Il Caaf della CGIL-AGB ricorda inoltre che, causa la pandemia, la scadenza dell’invio
del Modello RED dell’anno 2020, per i redditi 2019, è stata prorogata al 28 di
febbraio. Pertanto se il pensionato ha prestazioni legate al reddito dovrà
necessariamente presentare tale Modello per non vedersi sospesa la pensione. I
pensionati interessati all’invio del Modello Red in Alto Adige sono circa 35000.
Presso il Caaf della CGIL – AGB è possibile prenotarsi sia per elaborare il Modello
RED sollecito 2019 sia quello ordinario 2020. Nei prossimi giorni i pensionati, che si
sono rivolti già presso il CAAF CGIL-AGB negli anni precedenti, riceveranno un sms
per avvisarli che devono elaborare il Modello Red da inviare all’INPS. Per coloro che
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avessero il dubbio se hanno l’obbligo o meno possono utilizzare l’apposito servizio
on line dell’INPS accedendo al sito www.inps.it e seguendo il percorso: prestazioni e
servizi- tutti i servizi- Dichiarazione reddituale – Red semplificato. Pirolo ricorda che,
per poter utilizzare i servizi INPS, occorre essere in possesso del Pin rilasciato
dall’INPS, oppure lo SPID; purtroppo l’INPS non dà la possibilità di avere
informazioni recandosi direttamente nella sede territoriale e neppure
telefonicamente.

                  ESENZIONE TOTALE CANONE RAI 2021
       CAAF CGIL -AGB: la domanda di esonero va presentata entro il 1. febbraio
È tempo di rinnovare – o di chiedere per la prima volta – l’esenzione totale dal
Canone Rai (altrimenti addebitato sulla bolletta elettrica), qualora in casa non si
posseggano apparecchi televisivi o si siano compiuti (o si compieranno) 75 anni
entro il 1° febbraio 2021.
                           Marco Pirolo, direttore del Caaf della Cgil-Agb, sottolinea
                           come, nel caso di richiesta di esonero per i contribuenti ultra
                           75enni, il requisito anagrafico da solo non basta, ma deve
                           accompagnarsi al requisito economico legato al basso
                           reddito, che, fra coniugi, non deve superare
complessivamente gli 8.000 euro (senza conviventi titolari di un reddito proprio,
fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti).
Se il compimento del 75° anno avviene tra il 1° febbraio e il 31 luglio, chiarisce
Marco Pirolo, l’agevolazione spetta solo per il secondo semestre dell’anno in corso.
Per ottenere l’esenzione è necessario presentare, entro il 1° febbraio 2021,
una dichiarazione sostitutiva con cui si attesta il possesso dei requisiti. Destinatario
dell’invio della richiesta è come sempre l’Agenzia delle Entrate, ma il Caaf della
CGIL-AGB, su prenotazione al nr 0471/1800335 è disponibile, in veste di
intermediario abilitato, ad effettuare la trasmissione dell’istanza.

RINNOVA L’ISEE PER AVERE L’ASSEGNO PIENO DEL BONUS BEBÈ
         FIN DALLA PRIMA MENSILITÀ DI GENNAIO
Le famiglie interessate sono 5000 in Alto Adige.
Se il bambino è nato nel 2020 si dovrà rinnovare l’ISEE a gennaio per non perdere
parte dell’assegno.
 Per appuntamenti si può contattare il Caaf al numero 0471/1800335.
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CONTROLLO PENSIONE SPORTELLO SOCIALE
Lo Spi-LGR ha un sistema di servizi che aiuta pensionate e pensionati a risolvere
                                   molti problemi: all’ adeguamento al minimo, alla
                                   maggiorazione della 13.ma, alla 14ma mensilità,
                                   all’assegno al nucleo familiare, alla L. 104,
                                   all’assegno di cura, all’ assegno di vedovanza, al
                                   reddito minimo di inserimento, al contributo per le
                                   spese accessorie, al contributo al canone di
                                   locazione, all’ assegno per le piccole spese personali,
                                   al servizio di telesoccorso e telecontrollo, alla
                                   continuità della vita familiare e domestica
                                   (insufficiente Adi), al bonus idrico, del gas, per gli
                                   sconti previsti per telefono e internet. Se hai
                                   continuato a lavorare puoi chiedere la revisione della
                                   pensione. Se hai le giuste detrazioni. Hai bisogno del
Cu e dell’ ObisM? Sono interventi economici che abbiamo realizzato in questi anni
per l’azione costante del sindacato. Fare periodiche verifiche è importante perché le
fasce di reddito, per ottenere questi diritti, cambiano di anno in anno e pochi euro
fanno la differenza per ottenerle. Per effettuare il controllo serve la carta d’identità
e il codice fiscale e la tua delega di accesso all’ Inps.
       NON SERVE VENIRE IN UFFICIO - TELEFONACI PER UN APPUNTAMENTO
BOLZANO: ENRICO AUFDERKLAMM 335 680 4321 - ELIDA ERIOLDI 342 753 0224 –
GABRIELLA RELLA 342 122 5688 – LORA WEISSENEGGER 340 335 6206 - LAIVES :
MIRCO ZARDO 340 957 6957 – STEFANO CANDIOLI 346 858 3851 - BASSA ATESINA:
ELIO SCOTTINI 338 860 0817 - MERANO: GIUSI GIARIZZO 335 757 8235 -
BRESSANONE: WALTER BERNARDI 335 560 2232 -VIPITENO: KURT UNTERLEITNER
338 884 9370 - BRUNICO: MAIR RICHARD 347 223 9526 - PER E-MAIL:
Patrizia.Ravagnani@cgil-agb.it

 QUEI RAGAZZI DIMENTICATI NELL’INVERNO DELLA PANDEMIA
Giustamente noi ci si occupa di chi è anziano. E lo fanno anche i nipoti che si recano
a rincuorare o telefonano ai loro nonni per sapere come stanno, di cosa hanno
bisogno. Ma chi si sta interessando di capire com'è la percezione della vita in ragazzi
che, nel momento decisivo della loro esperienza umana, si trovano espropriati, per
ragioni oggettive, di ogni relazione, ogni forma di intrattenimento e di svago, di
formazione scolastica, risucchiati nel gorgo di questa infinita pandemia? Pochi ne
parlano anche nelle riunioni sindacali. Nessuno sembra occuparsi di quello che sta
accadendo nel profondo dell’animo dei nostri giovani figli e nipoti, per capire quanto
e come questa inedita condizione pesi oggi e potrà pesare domani sulla esperienza
di chi oggi è più giovane. E, quanto pesa l'assenza dalla dimensione scolastica che è
certo apprendimento ma anche scambio, condivisione, definizione di uno spazio
                                  proprio, il primo autonomo dalla famiglia. Gli
                                  insegnanti fanno quello che possono, anche loro si
                                  sono acculturati in fretta con i nuovi strumenti
                                  informatici con acquisti a loro carico, e dal
                                  francobollo di uno schermo devono insegnare gli
                                  ablativi, la trigonometria, il Rinascimento a ragazzi di
cui non possono percepire lo stato d'animo, le reazioni a quanto hanno esposto che
l'insegnamento frontale, invece, consente. Come possono fare apprezzare i molti
valori veicolati dai grandi pensatori, letterati e altre figure autorevoli del mondo
dell'arte o della storia a ragazzi cui si stanno togliendo ogni motivazione anche di
studio, di passione verso il sapere? Ci si preoccupa dell’economia e non
dell’istruzione. Sono in aumento abbandoni e ripercussioni negative sulla capacità di
studiare. Noi siamo quella generazione che ha conquistato molto e sappiano di
vivere in uno stato di diritto e pretendiamo che le istituzioni, mettano davvero al
centro la “scuola”. I ragazzi hanno bisogno di messaggi propositivi, hanno bisogno di
speranze, devono “volare alto”. In questi mesi, nonostante i tanti tavoli, vertici,
seminari verifiche fatti a Villa Madama, nessun giovane ha potuto dire la sua. Fra i
fragili non ci sono solo gli anziani, ma anche i giovani. Ragazzi soli, abbandonati,
ignorati da un Paese spaventato. Siamo tristi per questi ragazzi. Nostri nipoti.
Gastone Boz

        GOVERNO DRAGHI, STRADA NON ESENTE DA INSIDIE
“La crisi di Governo è incomprensibile e dannosa”. Lo afferma il segretario del
sindacato dei pensionati Cgil/Agb Alfred Ebner, che valuta con cautela la possibilità
di un futuro Governo tecnico.

Il sindacato, pur confidando nella capacità del presidente della Repubblica Sergio
Mattarella di fare le scelte giuste, ritiene infatti che i Governi tecnici possono
nascondere anche molte insidie. “I pensionati e i lavoratori – precisa Ebner –
soffrono ancora per i guasti provocati dal Governo Monti. Sempre che riesca a fare
un esecutivo, Mario Draghi è sicuramente valido e competente, ma va valutato sui
programmi e sulle scelte che saranno fatte. Rimane comunque espressione di quel
mondo della finanza e bisogna capire se sarà ancora colui che ha dato per morto il
modello sociale europeo o il Draghi che ultimamente ha invocato il ruolo dello Stato
nel superamento della crisi causata dal Covid19. Da parte nostra ci auguriamo che
vadano avanti la riforma degli ammortizzatori sociali, il blocco dei licenziamenti e la
riforma della previdenza già avviati con il Governo Conte.
Noi come sempre valuteremo il Governo sulle risposte che darà al mondo che noi
                                            rappresentiamo”.
                                            Ebner condivide anche alcune
                                            preoccupazioni locali esternate su un
                                            Governo tecnico: “L’autonomia della
                                            provincia di Bolzano rischia di non ricevere
                                            l'attenzione che merita come insegna
                                            l'esperienza con il Governo Monti”.
                                            Il segretario dello Spi/Cgil si dice infine
                                            meravigliato del silenzio della politica
                                            locale sulla crisi e sul ruolo svolto da Maria
                                            Elena Boschi eletta in Alto Adige: “La
                                            deputata non si è mai confrontata con i
                                            suoi elettori sul da farsi. Se la
                                            rappresentanza degli elettori è questa,
                                            almeno una parola di critica o di consenso
da parte di chi ha fatto questa scelta non guasterebbe”.

La segreteria invita alla partecipazione.
In allegato delibera provinciale n. 6 del 6 febbraio 2021 Covid-19

La redazione: Boz Gastone – Alfred Ebner – Josef Perkmann
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