Arsenico : aspetti critici nel territorio laziale, esperienze di vigilanza, soluzioni e rilievi - Agostino Messineo M.Letizia Curcio Angela De ...
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Arsenico : aspetti critici nel territorio laziale, esperienze di vigilanza, soluzioni e rilievi Agostino Messineo M.Letizia Curcio Angela De Carolis Dipartimento di Prevenzione- SIAN ASL RM H
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” Prof. Mario Dall'Aglio, Cattedra di Geochimica Ambientale “La metodologia della prevenzione in età pediatrica” EFFETTI CRONICI RISCHI NATURALI E TECNOLOGICI PER 2006 PROGETTARE E GESTIRE UN FUTURO MIGLIORE PER LE GENERAZIONI DI DOMANI In questa relazione si riportavano i rilievi effettuati in numerosi comuni del Lazio in ordine alla presenza di inquinanti tossici quali soprattutto As e F
Veniva allora illustrata una • Stima del rischio aggiuntivo di cancro della pelle, riferito all’intera durata della vita, attribuibile a diverse concentrazioni di As nelle acque potabili impiegate continuativamente, per individuo di sesso maschile. • In effetti il rischio aggiuntivo dovuto all’accettazione del valore guida nelle acque potabili (10 µg/L di As) è di 6 x 10-4 (circa 6 persone su 10.000 esposte al rischio).
• . Dell’Aglio riferiva che erano state effettuate ricerche specifiche sulla concentrazione di As, F, V nelle acque sotterranee, anche utilizzate per usi potabili. La diapositiva seguente mostra in sintesi i risultati ottenuti nelle ricerche effettuate in collaborazione con l’IRSA del CNR prima del 2005 Le concentrazioni ottenute sono confrontate con i valori limite prescritti dalla legislazione vigente.
. F As V SO4 Mg Mn Al Valori CMA 1.5 mg/L 10 µg/L 50 µg/L 250mg/L 50 mg/L 200 µg/L 200 µg/L % campioni con concentr. 43,5 65,2 8.7 4.3 4.3 10.9 2 > CMA Tabella 1. Percentuale di campioni di acque sotterranee del Lazio nord con concentrazioni di F, As, V, SO4,Mg Mn, Al più elevate dei valori di CMA previsti dalla Direttiva Europea CE 83/98 (Totale campioni esaminati = 56).
Erano state effettuate nuove ricerche sulla distribuzione di As, Se, F in un’area vulcanica a nord di Roma, nelle vicinanze del lago di Bracciano. . Distribuzione di As (sulla sinistra) e F (sulla destra) in campioni di acque naturali raccolte nel bacino del F. Arrone, emissario del Lago di Bracciano (valori estremamente elevati rispetto ai valori limite per le acque potabili)
LA SITUAZIONE DEL LAZIO Distribuzione del Fluoro nelle acque scorrive superficiali del Lazio settentrionale. Le aree con valori di anomalie molto elevate sono state caratterizzate da diffuse forme di fluorosi nelle popolazioni locali (eventi sentinella?)
Il contesto in cui si è operato Assolutamente inadeguate le risorse per i controlli Adeguata solo la prontezza di risposta dell’ISS da sola tuttavia inadeguata a risolvere le questioni sollevate Accertamenti chimici non sempre omogenei Fondi disponibili per evidenziazione dei danni a livello epidemiologico ma non per prevenzione 11 comuni coinvolti con 250.000 utenti solo in ASL H
Il contesto in cui si è operato • Forti incertezze giuridiche nella valutazione dei tempi di vigenza delle deroghe • Disuniformità sui provvedimenti attuati e nella informazione alla popolazione • Come in passato scarsa tempestività nell’affrontare il problema delle deroghe a livello nazionale
Il contesto in cui si è operato • Scarse indicazioni e incostanti Direttive • Vasta aliquota di territorio da verificare • Discreto allarme dei cittadini • Continue e contrastanti richieste di autorità locali e organizzazioni di cittadini • Attenzioni della Magistratura sul problema
I rilievi nel Lazio Il Lazio è una delle regioni maggiormente interessata dalla presenza di Arsenico nelle acque potabili ma alcuni distretti sono più compromessi rispetto ad altri .
Le zone coinvolte La provincia di Viterbo nel 2010 ha destato maggiori preoccupazioni per il numero di comuni interessati e per i livelli di contaminazione rilevati
In provincia di Latina Sono stati coinvolti i Comuni di Aprilia , Cori, Cisterna Sermoneta e Rocca Massima in particolare
Il fenomeno arsenico ha avuto un forte impatto nella popolazione e nei media
Con ampia segnalazione anche di disservizi rilevati nella predisposizione delle misure cautelative
Nella Provincia di Roma Nella provincia di Roma sono stati interessati sostanzialmente due territori di cui il primo nel bacino della ASL RM F con i Comuni di Civitavecchia , Tarquinia ed in particolare Anguillara Il secondo territorio, più ampio, nella ASL RMH corrispondeva al “ bacino vulcanico laziale” che comprende almeno 11 dei 21 comuni della ASL RM H,
Il Vulcano Laziale (Latium Volcano) è la struttura geologica dei Colli Albani, l'attuale paesaggio del territorio dei Castelli Romani. Un grande vulcano cominciò a formarsi accumulando i prodotti delle sue prime attività su un basamento antico di sedimenti marini di rocce carbonatiche che formavano una pianura tra la costa e gli Appennini, con manifestazioni vulcaniche fino a circa 5000 anni fa .Ha eruttato 293km3 di materiale ma ancor oggi mantiene una discreta attività, con emissioni gassose (anche altamente tossiche), deformazioni nel terreno e frequenti deboli scosse sismiche (raramente potenti e distruttive), tanto da essere classificato come vulcano attivo ma quiescente.
Il complesso vulcanico potrebbe riprendere la propria attività eruttiva in un futuro più o meno lontano e quindi è un potenziale pericolo per tutti gli abitanti dei paesi dei Colli Albani e per gli abitanti di Roma. Il lasso di tempo intercorso dalle ultime effusioni porta a ritenere il sistema in stato di quiescenza più che di arresto (es continue e devastanti emissioni di grosse bolle di anidride carbonica, nel 1999 e del 2001 a Cava dei Selci con strage di animali e qualche vittima; la attività tellurica prosegue in sciami e nel bradisismo (sollevamento di 30 cm in 50 anni dei Colli Albani) che fa pensare alla esistenza di una camera magmatica attiva sotto terra.
L'area del Vulcano Laziale, oggi denominata “Colli Albani” ha una forma circolare (partendo da Albano, i bordi dell'antico cratere vulcanico formano un enorme cerchio che passa per Castel Gandolfo, Marino, Grottaferrata, Rocca Priora, Velletri e Genzano di Roma). Vi si trovano ancor oggi rocce e materiali da costruzione tipici di una zona vulcanica: tufo (specie nella zona di Rocca di Papa), peperino (soprattutto tra Marino ed Albano), pozzolana (in particolare nella zona che discende verso Roma), basalto. La zona è famosa per i suoi vini D.O.C.(Frascati, il Marino, il Lanuvio, il Velletri) e la bontà è dovuta al tipo di suolo, vulcanico e ricco di sali minerali, che ha lasciato il Vulcano Laziale
Concentrazioni significative di arsenico nell’acqua potabile sono state evidenziate nei comuni di Lariano ,Velletri, Albano Laziale, Lanuvio (12-20,9µ/l), Genzano (2-16,4 µ/l), Ariccia (5,6-14,6 µ/l), ma anche in alcuni comuni del litorale laziale sud in provincia di Roma
velletri Tra i comuni dei Castelli Romani, è la città con i parametri di As più alti, anche se molta strada è stata fatta dagli anni 2004-2005, periodo in cui si registravano valori di As anche superiori a 100µ/l Prima L’Ente acquedottistico comunale, poi il Gestore unico d’ambito furono costretti a: • chiudere alcuni pozzi • utilizzare, per la prima volta nel territorio del comprensorio pedemontano, sistemi chimico- fisici di abbattimento dell’arsenico
A Velletri • Tali interventi consentirono ante 2009 di raggiungere in linea di massima il limite per l’arsenico (50µ/l) consentito all’epoca dalla deroga Con l’introduzione di ulteriori sistemi di abbattimento è stato raggiunto alla fine del 2010 il rientro del parametro As entro il limite di 20µ/l in quasi tutto i Comune ad eccezione di una zona del centro storico ove è stato previsto un sistema di fornitura idrica alternativo fino al raggiungimento definitivo dell’obiettivo di rientro
A Velletri • Attualmente nelle zone critiche i valori di Arsenico variano da 11,6 a 16,3 µ/l e per un periodo all’inizio del 2011 in cui non era vigente nessuna nuova deroga, è stato disposto il divieto di uso dell’acqua potabile
Nel Comune di Albano gli interventi di risanamento sono stati più precoci Da livelli medi di Arsenico superiori a 50µ/l in alcune zone (2005) per l’apporto di acqua prelevata all’epoca da pozzi locali, nel tempo di è poi stato registrato un elevato abbattimento del metallo dato che gli interventi realizzati hsnno comportato l’adduzione di acqua dall’acquedotto del Simbrivio ,lavori di potenziamento della rete idrica con riduzione in media dei livelli di arsenico al di sotto dei 20µ/l nonostante taluni isolati episodi di criticità del sistema. Attualmente nelle zone critiche i valori di Arsenico variano tra 11,5 e 18,3 µ/l
In altri Comuni • Nelle zone litoranee di Anzio e Nettuno, servite da un diverso gestore rispetto a gli altri comuni della ASL H, i valori di Arsenico nell’acqua sono spesso bordeline (8-11µ/l) • Anche a Castel Gandolfo (6,1- 17,7µ/l),Ariccia,Lanuvio e Lariano (1,0- 18,7µ/l) abbiamo valori ondivaghi • A Ciampino e Marino i valori di As sono sempre stati inferiori ai limiti di legge
Nella zona nord del bacino • Nel comprensorio costituito dai Comuni di Frascati, Rocca di Papa, MonteCompatri, Rocca Priora, Monteporzio Catone, Grottaferrata, serviti dalla rete idrica del Consorzio ex Doganella non vi sono problemi rilevanti di qualità delle acque distribuite dalla rete acquedottistica e i valori di As sono variabili tra 1 e 3 µ/l • Un aspetto particolare è costituito da una parte di Grottaferrata , in quanto il pH dell’acqua è leggermente difforme da quello ritenuto accettabile .
. La contaminazione da As nell’acqua destinata al consumo umano è associata a un aumentato rischio di sviluppare diverse patologie (tumori della pelle, del polmone, della vescica altri tumori) diabete di tipo 2 malattie cardiovascolari, effetti sullo sviluppo e sulla riproduzione,neurologici e cognitivi. Un aumento del rischio per la salute può verificarsi a basse dosi,corrispondenti 10-50 ug/l. ma in animali di laboratorio e in colture cellulari sono stati evidenziati effetti biologici a livelli sensibilmente inferiori .
L’As può agire come un potente interferente endocrino, alterando la regolazione genica tramite interazione con i recettori degli ormoni steroidei [glucocorticoidi (GR), mineralcorticoidi (MR), progesterone (PR) e androgeni (AR)] (Bodwell, 2006). Ora, è del tutto evidente che un’alterazione del metabolismo dei glucocorticoidi può avere conseguenze negative sullo sviluppo e in ultima analisi produrre effetti avversi alla salute Studi epidemiologici condotti in bambini esposti a dosi elevate di As con l’acqua destinata al consumo hanno evidenziato effetti sulle funzioni cognitive (Wasserman, 2004)che si riteneva fossero transienti e reversibili, ma all’epoca non si conosceva la capacità dell’As di agire sul DNA sia inducendo mutazioni che cambiando lo stato epigenetico del genoma
Austria (Strassegg in Gasen) As nei terreni da 700 a Acque a rischio in 4000 mg/kg Gran Bretagna: (Devon e Cornwall )As altre zone del mondo in acque da 10 a 50 ug/l Francia: (Auvergne) As in acqua > 10 ug/l (Allier, Puy de Dome) As in acque da 190 ug/l a 27 ug/l. Svizzera: (aree termali del Nord Est ,Giura e Alpi. Baden , Zurzach,Bad Saeckingen ) As nelle acque >130 ug/l Germania:(nord Baviera)pozzi fino a 150 ug/l. Bangladesh: fino a 2500 ug/l India: (Bengala) fonti da 10 a 3200 ug/l Taiwan: fonti con As fino a 1820 ug/l Mongolia: in pozzi del centro del Paese As 2400 ug/l Vietnam: (delta del Fiume Rosso) As nelle acque da 1 a 3050 ug/l Argentina: (Chaco Pampean) pozzi fino a 5300 ug/l di As Cile (Antofagasta) ipozzi da 100 a 1000 ug/ nei terreni mais e patata coltivati con As sino a 2 mg/kg . Nuova Zelanda: alte concentrazioni di As (zona vulcanica di Taupo) Giamaica : (St. Elizabeth) As nel terreno > a 400 mg/kg USA: (Arizona) fino a 1300 ug/l di As nelle acque, (S. Joaquin Valley in California) As III nell’acqua fino a 2600 ug/l, (deserto Carson nel Nevada) fino a 2600 ug/l di As nell’acqua con alta salinità, infine in zone minerarie (Coeur d’Alene) As nell’acqua> 5000 ug/l Messico: (Lagunera) pozzi con As da 8 a 620 ug/l Thailandia: (Ron Phibun) in prossimità di miniere di stagno AS in alcuni pozzi tra 1 e 5000 ug/l
Il problema dei pozzi privati
Situazioni critiche emergono allorché utenze private (condomini, abitazioni isolate) si servono di pozzi artesiani spesso non autorizzati o segnalati nei pozzi privati spesso si registrano serie contaminazioni da Arsenico (fino a oltre 100µ/l ed anche da Vanadio. ) I controlli su questo tipo di utenze peraltro risultano complessi, sono sporadici e non vi è possibilità alcuna di deroga per questo tipo di approvvigionamento
Ardea , Pomezia, Frascati pozzi privati: risultati di un’indagine Sono stati registrati seri problemi in zone residenziali non fornite da acquedotto ed in zone industriali
Le esperienze più difficili Nel Comune di Pomezia ove gli insediamenti industriali erano avvenuti in assenza di acquedotto comunale e molte aziende alimentari utilizzavano pozzi per approvvigionamento idrico avendo avuto nel tempo solo dati batteriologici dell’acqua utilizzata
provvedimenti Nei casi di valori di uno o più parametri non conformi nell’acqua destinata ad uso umano, la ASL : ha richiesto al Sindaco di disporre il divieto di utilizzo per consumo umano dell’acqua emunta fino a rientro dei parametri entro i valori di legge
Se si trattava di aziende alimentari • È stato disposta ai sensi del Reg. CE 882/04 art 54 la sospensione dell’attività dell’azienda fino al rientro dei parametri entro i valori di legge e alla successiva revoca dell’Ordinanza sindacale di divieto d’uso dell’acqua • Sono state date disposizioni per il miglioramento del sistema di autocontrollo • E’ stato verificato il disposto di cui al Dlgs 81/2008 allegato IV punto 1.13.1.1 e 2 (nei luoghi di lavoro vi deve essere acqua potabile e per lavarsi)
Aziende alimentari in alcuni casi è stato consentito l’utilizzo temporaneo di fonti di approvvigionamento idrico alternative (serbatoi) con l’obbligo di effettuare campionamenti periodici dell’acqua utilizzata in regime di autocontrollo
In seguito a richiesta della ASL i Sindaci di molti Comuni interessati hanno disposto tramite apposite Ordinanze che l’utilizzo per consumo umano dell’acqua emunta da pozzi privati da parte di cittadini privati o pubblici esercizi sia subordinato al rilascio da parte della ASL del giudizio di idoneità per l’uso umano dell’acqua medesima
Le deroghe il limite previsto per l’As (10 microgrammi litro) è superato in particolari aree geografiche del territorio nazionale in particolare, c in 91 Comuni del Lazio. Il D. Lgs 31/2011 prevede la possibilità di derogare ai limiti previsti per un periodo limitato di tempo senza rischi per la salute umana
Nella regione Lazio nel periodo 2003-2009 • sono state richieste e ottenute svariate deroghe • Nel periodo 2003-2009 con l’attuazione dei Piani di rientro previsti dai decreti attuativi delle deroghe sono stati stanziati fondi per l’adeguamento dei sistemi di distribuzione, ricerca ed adozione di nuove aree di captazione e di sistemi di trattamento generalizzati o locali • Le azioni intraprese hanno consentito la riduzione dei provvedimenti di deroga e della popolazione interessata dagli stessi
Nel 2010 • al termine del secondo periodo di deroga nazionale al fine di consentire il completamento delle azioni correttive intraprese, il Ministero della Salute ha richiesto alla Commissione Europea il parere necessario per concedere un ulteriore rinnovo della deroga, ai sensi della Direttiva 98/83/CE del Consiglio, per il triennio 2010-2012
e alla impossibilità di garantire la fornitura di acqua con mezzi alternativi. Per l’arsenico la richiesta di deroga ha riguardato 4 Regioni (Lombardia, Toscana, Lazio e Umbria e le Province Autonome di Trento e Bolzano) per una popolazione di circa 1.000.000 abitanti, in un arco temporale variabile da alcuni mesi a un massimo di tre anni e con valori richiesti per la deroga variabili da 15 a 50 microg/L. La richiesta ha fatto riferimento alle particolari condizioni idrogelogiche di alcune zone
ha valutato a lungo la La CE richiesta di rinnovo della deroga, alla luce degli orientamenti dell’OMS e di altre organizzazioni internazionali in particolare dello SCHER (Scientific Commitee on Health and Enviromental Risks). Lo SCHER ritiene che, in seguito al superamento dei valori imposti dalla vigente normativa, il rischio aggiuntivo per tutte le categorie di popolazione esposte, sia generalmente tollerabile, indipendentemente dalla fascia d’età
Pertanto il parere conclude che il prolungamento della deroga per ulteriori tre anni per l’acqua destinata a consumo umano in presenza di livelli di As fino a 50 µ/litro non rappresenta un rischio aggiuntivo o presenta un ridotto rischio aggiuntivo per la salute della popolazione adulta.
La decisione finale La Decisione della CE è stata emanata il 28 ottobre 2010 e ha adottato una valutazione ancora più conservativa e cautelativa rispetto al parere dello SCHER Sono state consentite, per il parametro arsenico, esclusivamente le deroghe richieste fino a valori di 20 µ/litro (n. 6 Comuni della Lombardia e n. 2 Comuni della Toscana), LOGO www.wondershare.com
Non sono state consentite le deroghe richieste per concentrazioni superiori a 20 µ/litro comprese quindi quelle richieste per i territori dei comuni di Albano Laziale, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Lariano, Velletri, Anzio e Nettuno Company Logo
Sulla base della Decisione CE, il Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, ha emanato
il Decreto 24 novembre 2010 (G.U. Serie Generale n. 12 del 17 gennaio 2011) • autorizza il rinnovo delle deroghe per l’Arsenico richieste fino a valori di 20 µ/litro dalle regioni che ne avevano fatto specifica istanza • la Regione Lazio è stata autorizzata a concedere esclusivamente il rinnovo delle deroghe richieste per il parametro Fluoro e non il rinnovo delle deroghe per il parametro Arsenico (richieste per il valore di 50 µ/litro).
Il citato Decreto Interministeriale • ha fatto perdere l’efficacia del D.P. Regione Lazio n. T902 del 30/12/2010, relativo al differimento dei termini di deroga fissati precedentemente, e pertanto il limite per l’Arsenico nelle acque destinate a consumo umano è da ritornato pari al valore di 10 µ/litro previsto dal D.lgs n. 31/01.
Nel frattempo l’ulteriore accelerazione delle azioni correttive previste nei Piani di rientro ha consentito ai Gestori di avanzare un’ulteriore richiesta di rinnovo della deroga per l’Arsenico, nei comuni interessati, per il valore di 20 microgr/L. La richiesta è stata inviata dal Ministero della Salute per l’invio alla Commissione Europea che con Decisione del 22 marzo 2011 ha concesso le deroghe richieste.
La concessione delle deroghe è soggetta a condizioni tra cui: fornitura di acqua che presenti valore di As conforme al D. Lgs n. 31/01 per i neonati e i bambini fino all’età di 3 anni informazione agli utenti sulle modalità per ridurre i rischi legati all’acqua per la quale è stata concessa deroga in particolare in riferimento al consumo da parte di neonati e bambini Company Logo fino ai 3 anni
resta il fatto che Dal 24 novembre 2010 al 22 marzo 2011 per quattro mesi i Sindaci hanno regolamentato la questione : 1)emettendo ordinanze di non potabilità per acque con valori di As >10 microgrammi/litro 2)Emetendo ordinanze di non potabilità per acque con valori di As >20 microgrammi tutelando pero’ I bambini fino a 3 anni e le gestanti (
tuttavia 1)La Regione sembra essere l’unico Ente di Riferimento che puo’ uniformare in tali situazioni i comportamenti ma le direttive devono essere chiare ed univocamene interpretabili 2)Nonostante alcuni tentativi e conferenze di servizio , non è stato possibile sanare le differenze tra i vari comportamenti a livello locale Company Logo
Come valutare l’accaduto? I Comuni nel periodo 2003-2005 non hanno effettuato in genere rilievi analitici nonostante le richieste hanno permesso insediamenti produttivi ed abitativi anche in zone prive di acquedotto
ARPALAZIO • All’incirca nello stesso periodo (2003-2005) non è stata in grado di effettuare né controlli analitici ne’ una campagna “ad hoc” per indagine su As
cosa migliorare? la REGIONE ha lasciato che competenze di sanità pubblica sulle acque fossero gestite da uffici con competenze unicamente ambientali in modo da creare ancor oggi scollegamenti e disuniformità
Occorre per lo meno un collegamento tra settori ambiente-sanità quando si tratta di questioni con riflesso sulla sanità pubblica
Come migliorare? l’autorità d’Ambito Le attività di vigilanza e controllo dell’autorità d’ambito dovrebbero essere meglio percepite come interventi sostanziali e dovrebbero avere buona visibilità contribuendo in modo sostanziale alla soluzione dei problemi esistenti
Come migliorare? i gestori • La percezione esterna è che taluni gestori avrebbero potuto meglio impiegare risorse economiche ed approntare quindi per tempo condizioni tecniche di adeguatezza degli impianti in modo da essere preparati per il termine della deroga • La popolazione ha negativamente percepito la mancata riduzione delle bollette per l’erogazione di acqua di qualità inadeguata
Come migliorare? Le ASL • I principi della corretta comunicazione prevedono che essa debba essere autorevole ed univoca ma le ASL hanno parlato con voce ed atteggiamento difforme in relazione ai problemi esistenti nel territorio. Una ASL capofila in tali situazioni potrebbe migliorare il sistema di comunicazione con gli utenti • La inadeguatezza organica dei SIAN ha messo in affanno il sistema dei controlli ufficiali
Occorre considerare che • Al livello attuale di vigilanza (
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