5 A Unità - Castrovillari
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“ Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo” Oscar Wilde Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Introduzione La Calabria è da sempre crocevia di culture, scambi e popoli. Il territorio costiero del versante jonico fu centro di fiorente civiltà essendo terra di immigrazione ellenica, tanto da essere denominata Magna Grecia. Il cibo dei calabresi è sostanzialmente quello che era una volta, determinato dagli usi, dalle credenze e dalla storia. Non poche ricette risalgono agli albori della civiltà della tavola mediterranea, ispirata alle usanze di Greci e dei Latini, mentre altre sono state introdotte dagli Arabi, dai Normanni, dagli Spagnoli, dai Francesi. Grande interesse risiede anche negli insediamenti dell’entroterra che si trovano alle pendici del Pollino, i quali diventarono “casa” per gli Albanesi perseguitati dai Turchi. Diceva una vecchia canzone popolare: "Amaru chi lu puorco non ammazza", infelice chi non ha maiali da ammazzare, perchè insaccati, sugna, formaggi, melanzane sott'olio e pomodori seccati erano per la gente del Sud la garanzia di sopravvivere nei periodi, non infrequenti, di carestia. C'è nel modo di alimentarsi dei calabresi che vivono questo territorio,qualcosa di sacro e d’antico, l'osservanza di regole di comportamento che vengono dai secoli. Si direbbe che qui, sospesi tra il mare e la montagna, si avvertisse più che altrove la connessione tra le esigenze della nutrizione e quelle dello spirito: ogni festa religiosa aveva in Calabria il suo cibo di devozione, ogni evento della vita familiare il suo adempimento gastronomico. Era regola che per Natale si dovessero mettere in tavola tredici portate e che lo stesso si dovesse fare per l'Epifania; le feste di Carnevale richiedevano un menù fondato su maccheroni e carne di maiale, la Pasqua non poteva celebrarsi senza i pani rituali e l'arrosto di agnello. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Storia Con il passare degli anni, l’alimentazione dell’uomo è cambiata, ecco un breve excursus di ciò che “noi” mettiamo in tavola, dal medioevo ad oggi. La cucina medievale è abbondantissima, ma sostanzialmente monotona. Dominano le carni cucinate con numerose spezie esotiche ( ginepro, cannella, pepe, noce moscata, zafferano … ) che riescono con i loro intensi aromi a coprire il sapore spesso cattivo dei cibi andati a male. Di derivazione araba è invece la mustica, ovvero le acciughe conservate sott’olio, cui solo in epoca moderna è stato aggiunto il peperoncino. Il pane è l’alimento fondamentale per tutta la popolazione: ogni famiglia lo prepara in casa propria impastando farina integrale, acqua, sale, lievito per poi cuocerlo nel forno a legna. Si consuma una grande quantità di frutta e verdura. La pasticceria comincia ad essere prodotta su larga scala: vengono messi in commercio ciambelle, biscotti, marzapane e croccanti… Per fare la pasticceria, come per gli altri usi culinari, il grasso più usato è il lardo e il dolcificante più impiegato, lo zucchero di canna. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Storia Il 1500, oltre a essere il secolo degli artisti e dei letterati è caratterizzato , nel campo dell’alimentazione, dalla comparsa di nuovi alimenti. Con le grandi scoperte geografiche di Colombo , Vasco de Gama e Magellano , termina la monotonia delle carni e dei pasticci di selvaggina . In Europa arrivano pomodori, patate, mais, fagioli, cacao, peperoni . Ma in Calabria, così come in tutto il Sud d’Italia, la pasta è la vera grande protagonista della cucina tradizionale. È preparata con acqua e farina (niente uova) e ha una consistenza soda che la rende perfetta per l’abbinamento con sughi corposi di carne. La Calabria è una regione ricchissima di formati di pasta fresca, come le lagane, gli strangugghiaprieviti (strozzapreti), i cappelli del prete, i cannarozzi, gli schiaffettoni e la pasta col ferretto, che si declina in diverse varietà. Data la vicinanza con la Sicilia, anche in Calabria è molto diffusa la pasta c’a muddica, un primo piatto di pasta condito con mollica di pane, acciughe, olio e peperoncino.. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021 4
Alimentazione e sostenibilità ; Storia L’era contemporanea comincia all’inizio del XIX°secolo e prosegue sino ai giorni nostri, ed è caratterizzata da un certo numero di eventi importanti che, a diversi livelli, avranno una notevole incidenza sull’evoluzione delle abitudini alimentari. Prima fra tutti la rivoluzione industriale che provoca l’esodo rurale e la formidabile espansione dell’urbanizzazione. Ma anche il trionfo dell’economia di mercato rispetto all’economia di sussistenza, così come il fenomenale sviluppo dei trasporti e del commercio internazionale. L’industrializzazione dell’alimentazione è notevole. Le produzioni di derrate tradizionali che un tempo erano realizzate artigianalmente sono ormai gestite all’interno di fabbriche di grandi dimensioni, se non grandissime. Ma la scoperta di procedimenti di conservazione consentono di condizionare un gran numero di alimenti freschi sotto forma di conserve o di surgelati. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; DTA mutuata dall’anglosassone “food miles” definisce quella categoria di alimenti per la quale si accorcia o elimina la distanza tra agricoltore/produttore e consumatore, con riduzione della produzione di anidride carbonica (CO2) e del costo finale. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Vantaggi 1.ambientale: la riduzione della CO2 prodotta grazie all’abbattimento dei trasporti (prevalentemente su gomma), il risparmio in acqua ed energia dei processi di lavaggio e confezionamento e l’eliminazione degli imballaggi di plastica e cartone rendono questi prodotti realmente ecosostenibili; 2.nutrizionale: sono prodotti di stagione e del territorio e stante il breve trasporto e stoccaggio mantengono intatte tutte le caratteristiche organolettiche e i principi nutritivi (vitamine, minerali, ecc…); Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Vantaggi 3. di sicurezza alimentare: nella filiera lunga sono molti i prodotti che vengono importati da paesi lontani con normative meno rigorose di quelle italiane in termini di controlli igienico-sanitari con conseguente maggiore rischio per la salute. 4. economica: l’eliminazione delle intermediazioni e dei trasporti abbatte il costo al consumatore in misura del 30%; 5. di controllo sul prodotto: grazie al rapporto diretto con il produttore è possibile attuare un acquisto più consapevole e trasparente. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
E’ una scelta: •ambientalista, •morigerata •salutista alla scoperta della tipicità e del territorio •in grande contrasto con la tendenza globalizzante degli ultimi lustri e la logica di mercato sostenuta delle grandi industrie. Fa parte del progetto sulle riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra a livello mondiale, sancita dal Protocollo di Kyoto nel 1997 (ratificato dall’Italia ormai nel 2002). Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Sc.cultura dell’alimentazione I paesi del Mediterraneo potrebbero essere virtuosi nel calcolo delle loro emissioni riconducibili al settore alimentare, essendo fortemente legati ad un regime alimentare a basso impatto ambientale. dieta mediterranea salutare un minor impatto ecologico Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Sc.cultura dell’alimentazione Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Sc.cultura dell’alimentazione Da questa elaborazione della Piramide Alimentare emerge la coincidenza, in un unico modello, di due obiettivi diversi ma altrettanto rilevanti: salute tutela ambientale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come ……. “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale” ……….. e non solamente come assenza di malattie o infermità. L’alimentazione, intesa come assunzione selettiva e cosciente di alimenti, gioca un ruolo chiave nel quadro di uno stile di vita salutare. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021 4
Alimentazione e sostenibilità ; Sc.cultura dell’alimentazione Le linee guida relative all’alimentazione per la riduzione del rischio d’insorgenza delle principali patologie croniche stilate dall’OMS sono riassumibili in “dodici gradini di un alimentazione sana”: 1.Aumentare il consumo di frutta e verdura (5-7 porzioni al giorno) e diminuire il consumo di alimenti di origine animale; 2.Mangiare pane, pasta, riso, patate più volte al giorno; 3.Consumare frutta e verdura fresca e locale; 4.Mantenere la massa corporea nei limiti indicati (BMI tra 18.5 e 25) e praticare attività fisica quotidiana; 5. Controllare l’apporto dei grassi e sostituire i grassi saturi con i grassi insaturi; 6. Sostituire grassi animali e carne con pollame o carni magre, legumi e pesce; Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Sc.cultura dell’alimentazione 7. Consumare latte e derivati a basso contenuto di grassi e sale; 8. Scegliere alimenti a basso contenuto di zucchero, limitare il consumo di bibite zuccherate e dolci; 9. Prediligere una dieta a basso contenuto di sale. La quantità non dovrebbe superare 1 cucchiaino (6 g) al giorno, incluso il sale contenuto in pane e altri alimenti; 10. Limitare il consumo d’alcol a non più di 2 bicchieri al giorno esclusivamente per gli individui adulti; 11. Preparare gli alimenti in maniera sicura e igienica; cucinare al forno, al vapore o bollendo aiuta a ridurre i grassi aggiunti; 12. Prediligere l’allattamento al seno esclusivo fino a 6 mesi, e introdurre successivamente alimenti complementari sicuri. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Italiano Le associazioni tra cibo e letteratura hanno generato un numero infinito di operazioni: sono stati scritti molti saggi, sono stati analizzati i testi di poeti e romanzieri antichi e moderni, per dare un nome e un significato alla simbologia del cibo nelle loro parole. Nella costruzione della nostra unità d’apprendimento abbiamo voluto porre l’attenzione su tre grandi autori italiani del ‘900 i quali, con le loro opere, fanno proprio questo. Essi sono Giovanni Verga, Gabriele D’annunzio e Giovanni Pascoli. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Italiano Verga va ricordato sicuramente per le umili tavole che descrive fra le pagine dei suoi libri. I cibi, di cui lo scrittore catanese racconta, appartengono alla tradizione contadina più povera, dove regnava la semplicità del pane - nero, perché quello bianco stava solo sulle tavole dei ricchi! - delle cipolle e del buon vino. Il pane, che accompagna la giornata dei vinti, dalla colazione al pasto della sera, ha una valenza quasi sacra, non viene sprecato nemmeno quando sta per andare a male spesso viene consumato da solo, con qualche cipolla oppure, come dice Compare Meno nelle Novelle Rusticane, tuffato dentro a una zuppa profumata di finocchio selvatico. E' il pane, quindi, il vero protagonista delle tavole dei vinti: quel pane che riempie la pancia e scaccia la fame, che sembra essere, per questa gente senza speranza, l'unica vera ragione della fatica e del duro lavoro che caratterizza la loro esistenza. Ancora in Nedda, Verga ci presenta un'altro piatto tipico degli umili: la zuppa di fave, messa a cuocere in un pentolone e distribuita con mestolate parsimoniose dalla castalda. In Malaria, invece, il cibo diventa ricordo di un'età bella, quando gli affari di famiglia erano prosperi grazie alla vendita delle anguille e ci si poteva sedere a tavola gustando maccheroni e salsiccia. Pasta e carne è infatti il menu dei ricchi: ciò di cui si ingozza, ad esempio, Don Gianmaria, il prete dei Malavoglia. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Italiano Gabriele d’Annunzio non fu certamente un grande mangiatore. Era per l’essenzialità della cucina, si nutriva per lo più di cibi della sua terra ,umili ma carichi di ricordi e tradizioni delle proprie origini abruzzesi. Il cibo, nel corso della sua esistenza, divenne poi un ornamento estetico che accompagnava le attività pratiche amorose e, dopo averle espletate, chiedeva al cuoco dei piatti speciali raffinati magari adatti alla carnagione dell’amante. Essendo dotato di forte senso estetico e del colore, i cibi dovevano essere semplici, ma presentati in modo splendido, con cura per l’allestimento del piatto e con le stoviglie adeguate. Ne il “Libro segreto” il poeta descrive le giornate vissute nel Cenacolo di Francavilla con Michetti, Tosti , Barbella e altri amici caratterizzate da momenti intensi di gioia in cui gli artisti sfruttavano qualsiasi situazione anche apparentemente la più ingenua , per divertirsi e ridere di tutto. Ma era il momento in cui si consumava il pasto , l’occasione per le confidenze e le risate. Un giorno toccò al Vate cucinare e sebbene non avesse mai avuto dimestichezza con i fornelli, si cimentò nella preparazione di una frittata. Sì perché le frittate erano il piatto che prediligeva tanto che poi nella sua residenza al Vittoriale volle un imponente pollaio. Il risultato fu disastroso ma ciò non lo scoraggiò dallo scrivere questi versi ; “Io mi vanto maestro insuperabile nell’arte della frittata per riconoscimento celestiale” Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021 4
Alimentazione e sostenibilità ; Italiano L’amore per la cucina i sapori genuini. e le tradizioni del territorio, furono per Giovanni Pascoli, una grande passione. Naturalmente tutto ciò traspare nei suoi componimenti che contengono rimandi a piatti, tradizioni, utensili o addirittura, in alcuni casi, contengono delle vere e proprie ricette; due esempi in tal senso sono le opere: "La piada" e "Il desinare". l’estratto IV da “La Piada” “…….Io, la giro, e le attizzo con le molle il fuoco sotto, fin che stride invasa dal calor mite, e si rigonfia in bolle: e l’odore del pane empie la casa……” L'alimentazione ed il cibo in generale, presenti nelle sue opere non solo dei semplici riferimenti, ma anche vere e proprie indicazioni per eseguire piatti tipici. Un esempio significativo è fornito dalla ricetta del risotto scritta da Pascoli nel 1905 come risposta all'amico Augusto Guido Bianchi del Corriere della Sera a seguito di un pranzo tra i due a base di risotto. Il cibo nelle opere di Pascoli assume a seconda dei casi ruoli e funzioni diverse,il banchetto in particolare, all'interno della poetica pascoliana, è una metafora della vita e della morte. Il momento conviviale, generalmente simbolo di unione e coesione tra persone che condividono tra loro qualcosa, è per il nostro protagonista fonte di inquietudine, la vita è intesa infatti sostanzialmente come un banchetto dal quale si può essere scacciati all'improvviso, dalla morte appunto. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021 4
Alimentazione e sostenibilità ; Enogastronomia Alcune eccellenze agroalimentari del territorio Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Enogastronomia In questo viaggio ideale nella gastronomia calabrese,abbiamo voluto ricreare un tipico pasto del nostro territorio, piatti semplici da consumare nei giorni di festa ma anche come puro piacere per il palato, utilizzando le materie prime del territorio ed un pizzico di maestria tutta Calabrese. Maccheroni al ferretto con sugo e polpettine, una ricetta tipica che rievoca la tradizione culinaria Calabrese, con ingredienti che le massaie dosavano “a occhio”. Eseguito con il “ferretto“, strumento solitamente di ferro, utilizzato per creare un solco nella pasta lunga affinché accogliesse meglio il sugo. Una ricetta tradizionalmente servita nelle tavole imbandite della domenica Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Enogastronomia I vruacculi i rapi e sazizza piccante calabrese ,sono una preparazione tipica cosentina e, oltre ad essere un goloso piatto invernale gradito sempre da tutti, ha la peculiarità di rappresentare un pasto completo. Il connubio tra broccoletti e salsiccia piccante è veramente eccezionale ed – essendo un piatto naturalmente accompagnato dal pane – rappresenta in fine un eccellente piatto unico. I vruacculi i rapi e sazizza, inoltre, possono fungere anche da ripieno per realizzare delle stupende torte salate. La cottura dei broccoletti prevista da questa ricetta (affogati), presenta il vantaggio di preservare tutte le sostanze benefiche di tale verdura: i broccoletti infatti vengono tuffati a crudo nella pentola evitando così di disperdere nell’acqua della bollitura i preziosi sali minerali e le vitamine di cui sono composti. Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Enogastronomia I “buccunotti” sono dei dolci tipici calabresi di forma ovale che viene data dalle formine di metallo ondulate. Questi dolci tipici vengono consumati in tutte le feste, Natale, battesimi, cresime, compleanni e matrimoni compresi . Nella ricetta classica il ripieno e costituito dalla “Mostarda” una marmellata tipica realizzata con l’uva rossa, la frolla invece, è fatta rigorosamente con lo strutto . Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021
Alimentazione e sostenibilità ; Enogastronomia Grazie per l’attenzione La 5^A corso serale a.s. 2020-2021 Alimentazione e sostenibilità” U.d.A. di Ed.Civica 5^A corso serale a.s. 2020-2021 4
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