Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.

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Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.
Nemi, gestione rifiuti vicino
un   pozzo   di   acqua:   il
Comitato    scrive   all’On.
Valerio Novelli presidente
della Commissione Ambiente

Dopo     l’interrogazione      regionale
presentata     dal   Presidente    della
Commissione Rifiuti On. Marco Cacciatore,
il Comitato attende di essere convocato
per essere ascoltato in Commissione
Ambiente    presieduta   dall’Onorevole
Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.
Valerio Novelli
NEMI (RM) – Il Comitato “I Corsi” – via della Radiosa, Nemi ha
chiesto di essere ascoltato in audizione presso la Commissione
Agricoltura e Ambiente del Consiglio Regionale del Lazio,
presieduta dall’On. Valerio Novelli, per poter esporre e
informare delle intenzioni dell’Amministrazione comunale di
Nemi riguardo la realizzazione di un Centro comunale di
raccolta rifiuti differenziati – isola ecologica in via della
Radiosa nelle immediate vicinanze – circa 40 metri – di un
pozzo di acqua potabile gestito da Acea che serve la
popolazione di Nemi e all’occorrenza può servire anche altri
comuni.

La richiesta di audizione è stata inviata lo scorso 7 maggio
dove è stata riassunta la vicenda che appare in netto
contrasto con quanto stabilito dalla Legge 152/2006 che vieta
categoricamente, senza sorta di interpretazioni, la “gestione
rifiuti” entro un’area di 200 metri – fascia di rispetto – dal
pozzo di acqua.

“Il Comune di Nemi, – scrivono dal Comitato -dopo aver visto
bocciato il suo precedente progetto da parte di ACEA ATO2, ha
continuato a lavorare durante tutto il periodo tra il 2016 e
oggi in ambito di Conferenza di Servizi, in chiaro contrasto
con il d.lgs. 30 giugno 2016, n. 127 che stabilisce tempi
certi per la chiusura delle Conferenze di Servizi” è evidente
che cerca di “interpretare” l’Art. 94 della L. 152/2006 e
ottenere l’autorizzazione alla realizzazione del centro
raccolta – isola ecologica.

Acea Ato 2 ha detto per due volte no ma
il Comune insiste e si rivolge alla
dirigente Flaminia Tosini arrestata con
Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.
l’accusa di corruzione, concussione,
turbata libertà di procedimento di scelta
del contraente.
Il Comitato ha chiesto e ricevuto da ACEA ATO2 alcuni
documenti da cui si evince che su ulteriore sollecitazione del
Comune di Nemi ACEA ATO2 ha fornito nel Luglio 2018 un
ulteriore parere negativo. Il Comune di Nemi ha, a quel punto,
fatto richiesta di ulteriore parere alla Regione Lazio –
Direzione Politiche Ambientali Ciclo dei Rifiuti – Area
Rifiuti e Bonifiche e questo, con prot. n. U0145826 del
22/02/2019 dopo aver asserito che “le attività che sono svolte
all’interno del centro di raccolta non costituiscono alcun
tipo di lavorazione, recupero, smaltimento sui rifiuti e
pertanto potrebbero non costituire “centro di pericolo”, ha
richiesto ad ACEA la redazione di uno studio sulla
vulnerabilità della falda.

In data 15/3/2019 il comune di Nemi con Prot. 2950 alla luce
del parere della Regione Lazio sollecitava nuovamente ACEA
ATO2 a emettere un nuovo parere, invitando l’Ente Gestore
delle acque a rivedere quello espresso in precedenza e di
fornire lo studio di Vulnerabilità della falda come richiesto
dalla Direzione Politiche Ambientali Ciclo dei Rifiuti – Area
Rifiuti della Regione. In data 4/9/2020 ACEA ATO2 con lettera
Prot. 0448288 al Comune di Nemi si limitava a trasmettere al
Comune di Nemi lo studio richiesto ma non forniva alcun
ulteriore parere”.

Un parere, quello della Regione Lazio, che porta la firma di
Flaminia Tosini arrestata a marzo con l’accusa di corruzione,
concussione, turbata libertà di procedimento di scelta del
contraente.
Flaminia Tosini tenta in maniera più che opinabile e
arrangiata una sorta di interpretazione della famosa legge
152/2006 art 94 facendo leva sui famosi casi di
straordinarietà che prevedono la gestione di rifiuti in
Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.
prossimità di un pozzo.

Peccato che non vi rientri assolutamente la fattispecie di via
della Radiosa e non è possibile alcuna deroga di tale legge se
non principalmente in caso di mareggiate (non c’è mare in
quella strada ne ad esempio alghe che possano ostruire il
pozzo a tal punto da prevedere la rimozione dei rifiuti e
quindi una sorta di “gestione” finalizzata alla sola pulizia
dello stesso).

Su questa vicenda che vede tanti cittadini battersi per
cercare di far rispettare una Legge che non ammette nessun
tipo di deroga – D.lg 152/2006 Art. 94 – dopo l’interrogazione
regionale presentata dal Presidente della Commissione Rifiuti
On. Marco Cacciatore, il Comitato attende di essere convocato
per essere ascoltato in Commissione Ambiente presieduta
dall’Onorevole Valerio Novelli.

Allumiere,     Concorsopoli:
Pasquini “caccia” Mori ma non
annulla ancora il concorso
dei    miracoli.    “Accuse”
contenute nel parere del
legale del Comune
Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.
Diversi “idonei” sono stati ascoltati nei
giorni scorsi dagli inquirenti
Il 9 maggio 2021 con una determinazione comunale il Sindaco di
Allumiere Antonio Pasquini rescinde “per giusta causa il
contratto a tempo indeterminato del dottor Andrea Mori. La
rescissione arriva dopo l’acquisizione da parte del sindaco di
un parere dell’Avvocato Stefano Trippanera, pervenuto in data
4 maggio 2021, da cui emerge un dato di fatto a dir poco
sconcertante: “La procedura concorsuale risulta viziata”.
Conclusioni che risuonano come macigni e a cui però segue un
altro fatto ancora più paradossale: perché Pasquini ha
Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.
annunciato da diversi giorni di voler procedere con
l’annullamento del concorso in autotutela e ancora non lo ha
fatto?

Tra l’altro nella determina di revoca si legge testualmente:
il Comune di Allumiere può rivalersi contro Mori per tutti i
danni anche di immagine ed erariali causati e “derivanti
direttamente e indirettamente dalle attività illegittime poste
in essere dal Dottor Mori durante le fasi del concorso..”.

Sembra che ad Allumiere ci sia un allarmante momento di stasi
e immobilismo: se il sindaco non procede all’annullamento del
concorso allora va da sé che Mori può risultare come
inutilmente sospeso e potrebbe addirittura muoversi nelle sedi
opportune per impugnare tale azione.

Imbarazzante il silenzio da parte della Regione Lazio. Che
cosa si aspetta? La tempesta non sembra voler passare poi così
in fretta. Ci sono delle indagini serrate e diversi “idonei”
sono stati ascoltati nei giorni scorsi dagli inquirenti.

Roma, la mamma non gli da i
soldi e lui la prende a
cazzotti
Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.
ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà hanno
arrestato un 48enne romano, già noto alle forze dell’ordine,
con le accuse di maltrattamenti in famiglia ed estorsione ai
danni dell’anziana madre.

Ieri pomeriggio, al culmine di una discussione con la madre
convivente, una 75enne originaria della provincia dell’Aquila,
che si è rifiutata di consegnargli dei soldi, l’uomo l’ha
aggredita colpendola con diversi pugni al braccio.

La vittima ha quindi allertato i Carabinieri che, intervenuti
nella loro abitazione in via Calpurnio Fiamma, hanno bloccato
il figlio violento. La donna, che ha rifiutato l’intervento
medico, ha riferito poi ai Carabinieri che episodi di violenza
si ripetevano ormai da tempo e che non aveva mai avuto il
coraggio di denunciare.
Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.
L’arrestato è stato portato nel carcere       di   Rieti,   a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Castel Gandolfo: il lago è
balneabile.   Al   via    la
stagione con tuffi sicuri

CASTEL GANDOLFO (RM) – Lago di nuovo balneabile a Castel
Gandolfo dove l’ARPA Lazio ha comunicato che i valori
dell’acqua sono conformi. Può dunque partire in tutta
tranquillità la stagione balneare lungo gli arenili della
Città Vaticano II.

La Sindaca Milvia Monachesi ha infatti ritirato l’ordinanza
Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.
dello scorso 30 aprile con la quale veniva vietata la
balneazione a seguito dei prelievi del 22 aprile effettuati
dall’ARPA Lazio che evidenziavano dei valori non conformi,
solo in uno dei tre punti, per il superamento dei limiti
ammessi per gli enterococchi.

L’ARPA Lazio ha quindi ripetuto le analisi dell’acqua del lago
lo scorso lunedì 10 maggio dove è stato evidenziato il rientro
nella normalità dei valori stabiliti per legge.

Roma,     Casal    Bertone:
aggredisce una ragazza per
rubargli il cellulare

ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Casalbertone hanno
Nemi, gestione rifiuti vicino un pozzo di acqua: il all'On.
arrestato un cittadino tunisino di 31 anni, già con precedenti
e in Italia senza una fissa dimora, per il reato di rapina
aggravata.

L’uomo, nella tarda mattinata di ieri, ha aggredito una
ragazza di 28 anni mentre passeggiava in via Ettore
Fieramosca, per rapinarle il suo telefono cellulare.

La vittima si è opposta energicamente e, dopo una breve
colluttazione con l’aggressore, è caduta al suolo, mentre il
rapinatore è fuggito.

I Carabinieri in servizio    di pattuglia, hanno sentito la
notizia divulgata dalla     Centrale Operativa del Gruppo
Carabinieri Roma tramite    radio, ed hanno immediatamente
raggiunto e soccorso la     donna. Dopo aver acquisito un
identikit del malvivente dalla vittima, i Carabinieri hanno
avviato un’attività di ricerca nelle zone limitrofe,
rintracciandolo e bloccandolo all’interno di un capannone
ferroviario abbandonato, dove si era rifugiato. La successiva
perquisizione, inoltre, ha permesso di rinvenire all’interno
dello zaino dell’uomo, anche la maglia che indossava durante
il colpo.

Gli accertamenti in caserma, hanno permesso di appurare che il
cittadino tunisino subito dopo la rapina aveva, venduto lo
smartphone.

Dopo il riconoscimento da parte della vittima, lo straniero è
stato trattenuto in caserma, a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.
Concorsopoli,      clamorosi
“salti” nella graduatoria di
Allumiere: due “idonei” mai
chiamati

Prosegue l’analisi degli atti che riguardano il famoso
concorsone di Allumiere che ha visto una infornata di
portaborse, parenti di politici e amici di… essere assunti a
tempo indeterminato alla Pisana. Nonostante gli annunci ancora
non risulta pubblicato alcun annullamento in autotutela del
concorso indetto dal Comune di Allumiere da cui hanno pescato
nomi eccellenti sia i comuni della provincia romana, sia la
Pisana. Questo giornale ha verificato un fatto molto
importante: alcune persone risultate idonee e presenti nella
graduatoria non sono state mai chiamate.

A Guidonia è stato assunto Marco Cirilli che risulta al 66°
posto della graduatoria provvisoria mentre non sono mai state
chiamate da nessun Comune le signore Marianna Sardoni e Alice
Bruschi, rispettivamente al 13° e 14° posto della graduatoria
provvisoria di merito.

Qualcuno dovrà spiegare le motivazioni per le quali il Comune
di Allumiere non ha comunicato ai Comuni che ne hanno fatto
richiesta i nominativi di queste due persone.

Questa ulteriore grave rilevanza si somma al fatto che Andrea
Mori, presidente della commissione del concorsone di Allumiere
risulta il solo ad aver firmato il verbale del 16 luglio 2020
che riguarda la composizione della prima fortunatissima
batteria di nomi che sono finiti tutti in Pisana e al Comune
di Guidonia.

Nemi, l’ombra della dirigente
regionale arrestata e la
gestione rifiuti in via della
Radiosa
Flaminia Tosini arrestata per corruzione,
concussione,     turbata    libertà    di
procedimento di scelta del contraente
NEMI (RM) – Era complesso arrivare a capire come mai, dopo il
2016, e dopo un “no” chiaro di Acea alla realizzazione
dell’isola ecologica in via della Radiosa a circa 50 metri da
un pozzo che fornisce acqua potabile alla cittadinanza, a 10
metri dalle abitazioni, in pieno Parco Regionale dei Castelli
Romani in una zona con destinazione “verde pubblico”,      ci
fosse un nuovo tentativo da parte dell’Amministrazione
Bertucci di tentare di nuovo l’impresa di gestione rifiuti
proprio in quel sito.

Chi ha dato l’assist al sindaco Alberto
Bertucci e al Consigliere comunale e
metropolitano Giovanni Libanori per
riprovarci?
Le carte girate dall’Ingegnere Claudia Ceci di Acea su
esplicita richiesta di questo giornale non lasciano spazio a
dubbi. Il 23 aprile del 2021 veniamo a sapere, a seguito di
una richiesta esplicita “urgente informativa sulla
corrispondenza in essere in merito al progetto del centro di
raccolta nel comune di Nemi”, che il Gestore Acea informa di
essersi espresso anche l’11/07/2018 e, in base al parere
espresso dalla Regione Lazio – Direzione Politiche Ambientali
Ciclo dei Rifiuti – Area Rifiuti e Bonifiche prot. n. U0145826
del 22/02/2019, ha provveduto a far effettuare lo studio per
la valutazione della vulnerabilità della falda rispetto al
sito del centro di raccolta.

Dunque questo giornale viene a sapere che dopo il NO di Acea
del 2016 alla realizzazione dell’isola ecologica vicino al
pozzo, perché in netto contrasto con la legge 152/2006 art 94
sulla disciplina delle aree di salvaguardia delle acque
superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, il
Comune ha richiesto di nuovo un parere all’Acea. Ma in virtù
di cosa? Perché tanta insistenza?

L’entrata in scena dell’ex dirigente
regionale Flaminia Tosini arrestata per
corruzione, concussione, turbata libertà
di procedimento di scelta del contraente
La risposta consiste in una corrispondenza avvenuta tra il
Comune e la Regione, il famoso “parere espresso dalla Regione,
che ha spinto Acea a far effettuare lo studio per la
valutazione della vulnerabilità della falda rispetto al sito
del centro di raccolta. Studio il cui esito, ci fa sapere Acea
nella nota del 23 aprile scorso, renderà noto soltanto se
verrà interpellato in sede di tavolo tecnico e “valuterà
puntualmente le proposte progettuali che verranno presentate.
Si evidenzia comunque che il Gestore, nell’ambito dei
procedimenti propedeutici all’approvazione progettuale
comunicherà il proprio parere sulla base dell’analisi dei
progetti che verranno presentati”.
A generare questo spiraglio di effimera e inconsistente
“apertura” e convinzione da parte del Comune di “riprovarci
col progetto” è niente meno che l’ex dirigente della Regione
Lazio, Flaminia Tosini, vicesindaco del Comune di Vetralla
(provincia di Viterbo) arrestata a marzo con l’accusa di
corruzione, concussione, turbata libertà di procedimento di
scelta del contraente.

Flaminia Tosini tenta in maniera più che opinabile e
arrangiata una sorta di interpretazione della famosa legge
152/2006 art 94 facendo leva sui famosi casi di
straordinarietà che prevedono la gestione di rifiuti in
prossimità di un pozzo.

Peccato che non vi rientri assolutamente la fattispecie di via
della Radiosa e non è possibile alcuna deroga di tale legge se
non principalmente in caso di mareggiate (non c’è mare in
quella strada ne ad esempio alghe che possano ostruire il
pozzo a tal punto da prevedere la rimozione dei rifiuti e
quindi una sorta di “gestione” finalizzata alla sola pulizia
dello stesso).

Flaminia Tosini che secondo quanto emerso dalle indagini
effettuate dalla Procura di Roma sulle modalità di gestione
del ciclo dei rifiuti nel Lazio ha accettato regali di ingente
valore – borse di Prada e bracciali di Cartier, viaggi di
piacere come descritti nella imputazione – che corrispondono
alle utilità immediate e dirette percepite dall’indagata a
fronte di “illecite azioni amministrative“, ha lasciato uno
spiraglio di speranza al Comune di Nemi di poter realizzare un
sito contro legge vicino a un pozzo dell’acqua.

Il Gip di Roma Annalisa Marzano nell’ordinanza di custodia
cautelare destinata all’ex dirigente regionale parla di un
meccanismo criminoso, ben collaudato, estremamente pericoloso
e pregiudizievole sia per la corretta e trasparente
individuazione di un sito idoneo alla destinazione dei rifiuti
solidi urbani della Capitale, che nella complessiva gestione
degli interessi inerenti la gestione delle attività dedite
allo smaltimento dei rifiuti e alla gestione delle discariche.

La corrispondenza tra Flaminia Tosini e
Comune di Nemi
Il 22 febbraio del 2019 Flaminia Tosini scrive al Comune di
Nemi (in riscontro alla nota prot. 9649 del 4110/2018) che la
presenza del centro di raccolta potrebbe essere compatibile
con delle prescrizioni come l’accortezza di non far disperdere
le acque nel suolo e quindi chiede la valutazione di
vulnerabilità della falda per dimostrare la “non influenza”
del sito rispetto al pozzo.

In pratica fa passare il messaggio che sì, la legge esiste, ma
va valutato il progetto! Nella nota, l’ex dirigente, la “butta
in caciara” e si lancia in interpretazioni imbarazzanti della
legge come emerso essere del resto un modus agendi della
signora anche dalle intercettazioni dell’inchiesta romana.

Ecco il clamoroso esempio su Nemi per cui
verrebbe da dire “fatta la legge trovato
l’inganno”
Il passaggio clamoroso che fa alzare la testa al Comune di
Nemi e ritentare di realizzare l’opera in un sito impossibile
è questo: “A parere della scrivente – scrive la Tosini che si
trova attualmente in stato di arresto – mentre la gestione di
un centro di raccolta può essere considerata attività di
gestione dei rifiuti, tanto che viene anche prevista una
precisa categoria di gestione nell’albo Gestori dei rifiuti, è
anche vero che le attività che sono svolte all’interno del
centro di raccolta non costituiscono alcun tipo di
lavorazione, recupero, smaltimento dei rifiuti e pertanto
potrebbero non costituire “centro di pericolo” per la falda”.

Peccato che per definizione nell’isola ecologica avviene
proprio lo smaltimento dei rifiuti che vengono raccolti a
domicilio. Tosini ha dimenticato che il sito mal individuato
dall’amministrazione Bertucci si trova a 50 metri da un pozzo
d’acqua e la legge non ammette ignoranza.

Castel Gandolfo, immersioni
nel   lago  ed   educazione
ambientale: da qui il tuffo
in un percorso virtuoso
CASTEL GANDOLFO (RM) – Immersione nel Lago Albano di Castel
Gandolfo per il nucleo sommozzatori della Protezione Civile
locale coordinata da Fausto D’Angelo.

I sub hanno perlustrato i fondali e si sono esercitati alla
vigilia di un fine settimana che si è presentato ricco di sole
e di visitatori che rispettosi delle regole di sicurezza hanno
visitato il suggestivo lago alle pendici del Monte Cavo,
incastonato nel verde della rinomata località dei Castelli
Romani.

Ad immergersi tutti e quattro gli istruttori del gruppo sub
della Protezione Civile in capo al Sindaco di Castel Gandolfo
Milvia Monachesi. Gli istruttori sono: Roberto Sciarra, Mauro
Tentoni, Lionello Sclavo e Luca Norscia.
Prossimamente, il Comune, insieme all’Associazione Lago di
Castel Gandolfo parlerà delle iniziative che verranno messe in
campo per la valorizzazione del lago e per la promozione di
una linea di educazione alla tutela ambientale e rispetto del
territorio.
Di recente il Sindaco Milvia Monachesi, in occasione della
settimana civica ha ospitato in Municipio gli alunni delle
medie dell’istituto Comprensivo di Castel Gandolfo e nei
prossimi giorni incontrerà le classi medie del plesso di
Pavona e tra i temi affrontati ha dedicato particolare
attenzione al rispetto dell’Ambiente.

Grazie a questi incontri l’amministrazione ha la possibilità
di avere un confronto virtuoso con i ragazzi e di operare una
azione di sensibilizzazione rispetto al tema “green”.
“Importante è che i ragazzi conoscano la storia del territorio
che li circonda e imparino a conoscere le bellezze del “lacus
Albanus”, dominato dal Monte Cavo. Un ecomuseo a cielo
aperto.

Roma, da metà giugno riaprono
circa   400    alberghi.   Il
Governo: “Presto una data per
la ripresa dei matrimoni”
“Moltissimi futuri sposi e operatori del wedding mi hanno
scritto e io li rassicuro: il Governo ci sta lavorando e sulla
base dell’andamento dei contagi presto daremo una data” per la
ripresa “perchè i matrimoni vanno programmati per tempo. E lo
stesso vale per lo sport. Già in settimana ci saranno cabine
di regia con il Cts per dare date a questi settori”.

Così il ministro per gli Affari regionali e le autonomie,
Mariastella Gelmini, a ‘Domenica in’ su Rai 1.

“C’è l’emergenza sanitaria – ha aggiunto – ma anche quella
economica e presto arriverà il decreto Sostegni 2 con 40
miliardi a supporto delle categorie colpite”.

Ma nella Capitale quadruplicherà a partire da metà giugno il
numero degli alberghi aperti fa sapere Il Messaggero: saranno
400 in più rispetto a oggi. Intanto la Regione accelera sul
progetto “Isole Covid free”, con Ponza e Ventotene sul modello
già lanciato a Procida. Spiega Lorenzo Necci, presidente del
centro studi della Federalberghi capitolina: «A quanto ci
stanno risulta, avremo entro giugno 400 hotel che riapriranno
i battenti, oltre ai 120 già in attività». Ma non c’è un boom
di richieste. «Se finora abbiamo avuto 5 camere su 100
prenotate – segnala Necci – potremmo salire a 25. Sempre un
quarto del totale è». Si muove poi per invertire il trend la
Regione.

Concorsopoli, salta la testa
di   Mori   al   Comune   di
Allumiere: spunta il giallo
delle firme
Revocato l’incarico di responsabile del personale ad Andrea
Mori presso il Comune di Allumiere. Oggi è stata pubblicata la
determina di “rescissione per giusta causa” del contratto a
tempo determinato di Mori, presidente della commissione
dell’ormai famoso “concorsone” di Allumiere.

Nei giorni scorsi è stato già ascoltato dai Carabinieri come
persona informata sui fatti.

Andrea Mori risulta il solo ad aver firmato il verbale del 16
luglio 2020 che riguarda la composizione della prima
fortunatissima batteria di nomi che sono finiti tutti in
Pisana e al Comune di Guidonia.

Come mai gli altri due componenti non hanno firmato proprio
quel verbale che ha visto l’infornata di assunzioni di amici
di… parenti di politici e portaborse, mentre hanno firmato
tutti gli altri verbali? Forse non erano d’accordo?
Colleferro: picchia, insulta
e minaccia la madre

COLLEFERRO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Colleferro
hanno arrestato un 30enne originario di Colleferro, già noto
alle forze dell’ordine, con l’accusa di maltrattamenti in
famiglia nei confronti della madre.

A seguito della richiesta di aiuto di una 58enne rimasta
ferita dall’ennesima aggressione subita per futili motivi da
parte del figlio, i Carabinieri della Stazione di Segni e del
NORM della Compagnia di Colleferro sono intervenuti
nell’abitazione dei due, bloccando l’aggressore che stava
ancora colpendo la madre con calci e pugni, evitando il
peggio, e soccorrendo la vittima.

I Carabinieri non solo hanno ricostruito l’accaduto ma hanno
delineato come il 30enne aveva posto in essere nei confronti
della madre convivente atteggiamenti provocatori fatti di
insulti, minacce e aggressioni verbali al punto che la vittima
non ha potuto fare altro che cambiare le proprie abitudini di
vita.

Portata alla luce l’escalation di violenze commesse dal figlio
violento, i Carabinieri lo hanno arrestato e tradotto presso
il carcere di Velletri, a disposizione dell’Autorità
giudiziaria.
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