La persona con Disabilità Intellettiva e problemi comportamentali - Valutazione, diagnosi, trattamento e servizi Giampaolo La Malfa - Istituto ...
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La persona con Disabilità Intellettiva e problemi comportamentali Valutazione, diagnosi, trattamento e servizi Giampaolo La Malfa
Obbiettivo: fornire nozioni teorico-pratiche per la comprensione dei problemi comportamentali nella persona con Disabilità Intellettiva Cornice generale della Disabilità Intellettiva Practice Guidelines and Principles (Dosen, Gardner,Griffiths, King, Lapointe)
I disturbi psichiatrici fanno parte integrante del quadro clinico della Disabilità Intellettiva “L’idiotismo è, come risulta dall’esperienza negli ospizi, una mancanza più o meno totale sia delle funzioni intellettive che di quelle affettive” 1970
CRITERI DM-ID PER DIAGNOSI DI • Significativa riduzione funzionamento intellettuale: un QI approssimativamente di 70 o meno alla somministrazione di un test appropriato • Significativi deficit o menomazioni nel funzionamento adattativo in almeno due delle seguenti aree: comunicazione, cura di sé, vita domestica, capacità sociali/interpersonali, uso delle risorse della comunità, capacità decisionale, abilità funzionali accademiche, lavoro, tempo libero, salute, sicurezza • Inizio prima dei diciotto anni
Physical health Epilepsy Genetics Learned helplessness I. Q. Attention deficit Behavioural phenotype Handiap Soft Neurolgical Signs Functional psychopathology Memory ipairment Dual Diagnosis Somatic vulnerability Psychological vulnerability D e f i c i t Life events Disorder Pharmacological Functioning Mental Retardation Side Effects Cultural environment Challenging behaviours Disability Need of support Importance Skills Mental health Satisfaction Early experiences Quality of Life Partecipation Social environment Carreer Opportunities Education Decision making Family Bertelli M. and La Malfa G.P., 2004
Modello teorico del Ritardo Mentale I. Abilità intellettuali Funzionamento individuale II. Comportamento adattativo III. Partecipazione, supporti interazioni, ruoli IV. Salute V. Contesto AAMR, 2002
SUPPORTI Risorse ed energie che aiutano a promuovere: -lo sviluppo -l’educazione -gli interessi -il benessere personale di una persona e coinvolgono il funzionamento individuale
AREE DI SUPPORTO Discrepanza tra -Sviluppo Umano abilità e necessità -Insegnamento & educazione -Vita familiare -Vita di comunità -Impiego -Salute & sicurezza - Comportamento - Assistenza sociale -Protezione e difesa
FUNZIONI DI SUPPORTO -Insegnamento -Facilitazione -Supporto finanziario - Assistenza nell’impiego -Supporto comportamentale -Assistenza nella vita familiare - Accesso e uso della vita comunitaria - Assistenza alla salute
Necessità di intensità di supporto …al contrario dei precedenti sistemi classificativi, NON vengono creati sottogruppi in base al QI… …ma ciò che viene classificato è l’intensità di bisogno di supporto di un individuo in un’area specifica della vita Luckasson et al. 1992 : ILEP L’intensità della necessità di supporto varia nel corso della varie fasi della vita della persona, delle situazioni e dell’ambiente
ILEP Intermittente: caratterizzato da episodicità o comunque di breve durata (transizione età; perdita del lavoro; crisi acuta medica). Possono essere di bassa o alta intensità Limitata: l’intensità è caratterizzata da costanza nel tempo, limitata nella giornata. Richiede minor personale e costi (p.e. formazione lavorativa; supporto all’adolescenza) Estensiva: regolare coinvolgimento giornaliero senza limite di erogazione Pervasiva: caratterizzato da costanza, alta intensità, alto coinvolgimento di professionalità, intrusività
tempo frequenza contesto risorse intrusività
OUTCOME -Indipendenza -Relazioni -Contributi -Partecipazione alla vita sociale (scuola, lavoro) -Benessere personale Per ognuna di queste categorie esistono degli indicatori
DISABILITA’ INTELLETTIVA Qualità di Vita Promozione Abitare salute Identità Lavoro Vulnerabilità Supporti Valutazione Lavoro sulle Diagnosi complicazioni Trattamento La Malfa, 2006
DOPPIA DIAGNOSI Comorbidità (coesistenza) di diagnosi di ritardo mentale (disabilità intellettiva) e disturbi psichiatrici e/o comportamentali I disturbi psicopatologici non più come parte integrante del quadro clinico del ritardo mentale, ma come complicazione Il trattamento dei disturbi psicopatologici e la promozione della salute mentale divengono un obbiettivo terapeutico 1970 2006
DISABILITA’ INTELLETTIVA …condizione esistenziale non malattia psichiatrica… …anche se inserita nei sistemi di classificazione psichiatrici
DOPPIA DIAGNOSI Nonostante un ampio range di percentuali di prevalenza (dal 20 al 74%), è ragionevole affermare che le persone con DI presentano una possibilità di co-occorrenza di disturbi psichiatrici e/o comportamentali (Doppia Diagnosi) tre- quattro volte maggiore rispetto alla popolazione generale. Perché? (Dykensen, 200)
Fattori Biologici Fattori Psicosociali vulnerabilità Stress Stress crisi emarginazione life span
✓maggiore prevalenza di disturbi psichiatrici in bambini con DI rispetto a quelli senza ✓ la prevalenza di disturbi psichiatrici è più alta nelle persone (bambini e adulti) con grave DI rispetto a quelle con DI medio/lieve o senza DI ✓ sembra esserci una maggiore prevaelnze nelle persone con DI (bambini e adulti) di problemi comportamentali rispetto a quelle senza ✓ non ci sono ancora convincenti evidenze che la prevalenza di disturbi psichiatrici di adulti con DI media sia più alta della popolazione generale
Categoriale vs Dimensionale
Comportamento Life span Biologia Psichologia Sociale Sviluppo Persona
persona interazione (comportamento) ambiente
Manifestazioni psicopatologiche nella disabilità intellettiva Antropologia della DI Doppia Diagnosi Sintomi della DI
COMPORTAMENTI DI SFIDA INQUADRAMENTO L’espressione “challenging behaviour” (Emerson, 1995) è stata coniata per indicare comportamenti che vengono interpretati come non intrinseci alla persona, ma come risposta a fattori ambientali e sociali, a problematiche individuali o alla storia di vita. Rappresentano una sfida per i servizi
fenotipo comportamentale Turk, 1994 X Fragile autismo, ipercinesia Reid, 1995 Sclerosi Tuberosa s. psicotici, distruttività Lund, 1988 s. Di Down depressione, anoressia nervosa, autismo Berg & Goss, 1990 s. Di Lesch-Nyhan autolesionismo, aggressività Berg & Goss, 1990 s. Di Rett disturbi comportam., autismo Dosen & Petry, 1994 s. Praeder-Willy iperfagia, DOC
endofenotipo caratteristiche di persone che non sono osservate clinicamente, ma ottenute da valutazioni di laboratorio (Gottesman, Shields, & Hanson, 1982) “ un endofenotipo è un fenotipo più prossimo all’eziologia biologica di un disturbo clinico rispetto ai segni e sintomi clinici”
Il problema comportamentale è pensato come una interazione negativa (maladattativa) tra la persona (con un particolare substrato biologico, medico, psicologico ed evolutivo) e l’ambiente I più frequenti problemi comportamentali nella DI sono: Aggressività intensa, frequente e duratura Autolesionismo Distruttività Violenza sessuale
Tutti i problemi comportamentali portano alla limitazione della partecipazione alla comunità della persona o ad una restrizione della sua libertà
Fattori implicati nell’inizio dei PB Fattori Problemi Condizioni comportamento biologici e medici Istigano Fattori Elaborazione Fattori evolutivi psicologici Mantengono Fattori Disturbi socio- psichiatrici ambientali
Le persone con DI spesso hanno esperienze stressanti a causa dei loro problemi di adattamento e di mancanza di strategie di coping. Problemi comportamentali come conseguenza di esperienze stressanti possono portare a prolungati disturbi relazionali con l’ambiente e a disturbi psichiatrici.
I PB non vanno visti in prima istanza come un sintomo di una malattia mentale. Disturbi psichiatrici in combinazione con condizioni psicologiche e ambientali possono influenzare la presentazione dei PB I PB dovuti a gravi conflitti con l’ambiente possono favorire l’insorgenza di disturbi psichiatrici E’ quindi necessario una appropriata diagnosi per approntare appropriati trattamenti
Step 1 Valutazione: valutazione dei fattori di rischio, dei central processing features e delle condizioni che mantengono il triangolo iniziale Step 2 Diagnosi integrativa/multimodale Step 3 Trattamento
Valutazione del PB Dati anamnestici e clinici Intervista con la persona Informazione dai caregivers Diretta osservazione del comportamento attraverso procedure standardizzate (checklist, rating scale, behaviour analysis)
Valutazione della persona Caratteristiche biologiche (genetiche, anormalità del SNC) Aspetti psicologici (livello di sviluppo cognitivo, sociale, emozionale, personologico) Salute fisica Dati psichiatrici Problemi funzionali
Valutazione dell’ambiente Ambiente fisico (casa,scuola,lavoro, programmi giornalieri) Ruolo delle persone dell’ambiente (accettazione della persona da parte dell’ambiente) Problemi sistemici Problemi pedagogici Problemi sociali e aspetti culturali
Diagnosi integrata/multimodale Individuazione degli aspetti biologici, psicologici, sociali, evolutivi e psichiatrici coinvolti nell’inizio e nel mantenimento dei PB
Trattamento 1) Trattamento olistico della persona La persona e il suo ambiente sono il focus del trattamento e dei relativi supporti 2) Trattamento integrato delle condizioni che producono i PB Individuare una appropriata strategia di trattamento Selezionare i metodi di trattamento
I livelli di sviluppo cognitivo, sociale emozionale e di personalità giocano un importante ruolo nel modo in cui una persona con DI elabora stimoli stressanti. La spiegazione dei livelli di sviluppo può dare una spiegazione di un particolare comportamento in una particolare circostanza
Trattamento integrato – Prima linea di trattamento I fattori evolutivi (dimensione evolutiva) devono essere presi in considerazione: interagire con la persona sulla base del suo sviluppo emozionale in accordo con le sue necessità emozionali
“…sembra esserci una mancanza di interesse professionale allo sviluppo emozionale e personologico delle persone con D.I. (Dosen, 2004)” 1 fase – (0-6 mesi) personalità come omeostasi fisiologica e psicologica 2 fase (6 – 18 mesi) socializzazione; si forma la struttura dell’attaccamento 3 fase (18-36 mesi) individuazione autodifferenziazione 4 fase (3 – 7 anni) identificazione (Ego) 5 fase (7 – 12 anni) consapevolezza della realtà
SAED Schema of Appraisal of Emotional Development 1. Rapporto della pesona con il proprio corpo 2. Interazione con il caregiver 3. Interazione con i pari 4. Manipolazione di oggetti materiali 5. Differenziazione Affettiva 6. Comunicazione Verbale 7. Ansia 8. Permanenza dell’oggetto 9. Esperienza del Sè 10. Regolazione Aggressività
SAED Schema of Appraisal of Emotional Development Necessità emozionali di base Fase 1: Regolazione delle necessità fisiologiche, integrazione input sensoriali, strutturazione dello spazio space, tempo e persone, interazione sociale Fase 2: Contatto corporeo, attaccamento alla persona, stimolazione sociale, manipolazione oggetti Fase 3: Regolazione della distanza nel contatto, conferma della autonomia, ricompensa comportamento sociale Fase 4: Identificazione con altri importanti, accettazione e supporto sociale, competenza sociale
Livello sviluppo < 2 anni Livello sviluppo 4–7 Disturbo del contatto sociale ADHD Stereotipie Disturbo della condotta Comportamento autolesivo Disturbi d’ansia Disturbo Pervasivo Sviluppo Disturbo ossessivo-compulsivo Disturbo psicotico atipico Disturbo distimico Livello sviluppo 2–4 anni Disturbo reattivo attaccamento Disturbi psicotici Livello sviluppo 7–12 anni Disturbo depressivo maggiore Tutte le diagnosi incontrate nella Disturbo Bipolare popolazione generale Ansia da separazione Disturbo oppositivo
Qual è il livello cognitivo, sociale, emozionale e di sviluppo della personalità? Quali sono le necessità emozionali di base e le motivazioni? E ’Il icomportamento è ‘normale’ (adattativo) o ‘anormale’ (disadattativo)? Se ‘ Qual è il meccanismo di inizio? Esiste una diagnosi psichiatrica?
Seconda linea di trattamento La dimensione sociale è modificata informando, educando e addestrando l’ambiente. Si tenta di adattare l’ambiente alle necessità base psicosociali della persona e di stabilire una relazione positiva
Terza linea di trattamento E’ interessata la dimensione psicologica. Training di sviluppo di capacità o psicoterapie possono aiutare la persona ad attivare le proprie capacità di risolvere autonomamente i propri problemi e di adattarsi alle circostanze ambientali (Trattamenti di insegnamento cognitivi o sociali; Trattamenti multimodali)
Quarta linea di trattamento Interessa la dimensione biologica. Quando indicato, l’uso di psicofarmaci può essere usato come supporto per gli altri interventi
Valutazione dell’efficacia I progressi e i risultati dei vari interventi devono essere monitorizzati con un sistema oggettivo di osservazioni, valutazioni, che possono comprendere sia strumenti di valutazione standardizzati, sia strumenti di valutazione personalizzati per la singola persona.
STAFF E SETTING - 1 La composizione dello staff deve essere multiprofessionale, infermieri, psichiatri, psicologi devono collaborare con pedagogisti, terapisti del linguaggio, terapisti educazionali, educatori. Lo staff deve assicurare la diagnosi, la creazione del piano di intervento, la supervisione e la valutazione dell’efficacia. Per questa ragione lo staff deve avere un continuo aggiornamento
STAFF E SETTING - 2 La valutazione, il trattamento e i servizi di supporto devono essere forniti in ambienti con la minima restrizione, cercando di interferire nel minor modo possibile con la vita quotidiana della persona
Esempi di organizzazione servizi per PB Olanda:esistono vari servizi specializzati: -centri clinici specializzati per adulti con DI medio-lieve e problemi comportamentali/psichiatrici -Dipartimenti specializzati nella DI negli ospedali psichiatrici generali --Centri specializzati per bambini e adolescenti con DI moderata e grave e problemi psichiatrici e comportmentali -Centri per consultazione e expertise per bambini e adulti di ogni livello di DI
Esempi di organizzazione servizi per PB Catalogna (Spagna) due servizi specializzati sono stati recentemente attivati: - Servizio specializzato per la salute mentale per persone con DI, con funzione di liaison con i servizi di salute mentale e centri residenziali per queste persone Unità specializzate ospedaliere per persone con DI e problemi psichiatrici/comportamentali
Esempi di organizzazione servizi per PB Inghilterra: Ospedali specializzati per ricoveri prolungati Servizi di comunità integrati sia con altri servizi per la DI sia con servizi specializzati per i challening behaviour
Esempi di organizzazione servizi per PB Germania: le persone con DI e problemi psichiatrici/comportamentali sono prevalentemente seguiti nei servizi generali per la salute mentale Vi sono unità specializzate sia in ospedali psichiatrici che generali Vi sono infine unità residenziali specializzate
Future direzioni Sviluppo di conoscenze professionali Sviluppo culturale Organizzazione servizi
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