Anatomia e replicazione del genoma - Infermieristica

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Anatomia e replicazione del genoma - Infermieristica
Anatomia e replicazione
     del genoma
Anatomia e replicazione del genoma - Infermieristica
Le funzioni vitali della cellula dipendono dal ruolo svolto da tre
macromolecole biologiche:

1. DNA acido deossiribonucleico è il depositario dell’informazione
genetica. Ognuna di queste informazioni si trova contenuta sotto forma di
sequenza nucleotidica all’interno di un circoscritto segmento di DNA
denominato gene
L’insieme dei geni di una cellula, o organismo, viene chiamato, genoma

2. RNA acido ribonucleico (mRNA) sequenza nucleotidica che contiene le
informazioni necessarie per la sintesi di una proteina

3. Proteine polimero di amminoacidi uniti da legami peptidici. Le proteine
sono le macromolecole biologiche che svolgono la maggior parte delle
funzioni cellulari (es. Elementi strutturali, catalizzano reazioni chimiche,
regolano l’espressione genica, fanno muovere e comunicare le cellule etc.).
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Flusso dell’informazione genetica
                    Il corretto svolgimento delle attività
                    biologiche    cellulari     richiede    il
                    trasferimento dell’informazione genetica
                    da una macromolecola biologica ad
                    un’altra ad opera di tre diversi processi
                    biochimici:
                    Replicazione
                    Trascrizione
                    Traduzione
                    Espressione genica
                    Il linguaggio della sequenza nucleotidica
                    dei due acidi nucleici viene tradotto in
                    sequenza amminoacidica utilizzando un
                    codice che fa corrispondere ad una
                    tripletta nucleotidica presente nella
                    sequenza di un gene un amminoacido,
                    codice genetico

                    Tutti i diversi mRNA di una cellula
                    costituiscono il trascrittoma, l’insieme
                    delle diverse proteine, proteoma
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Aspetti generali sull’organizzazione fisica dei genomi

Il compartimento cellulare deputato a contenere il materiale genetico,
citoplasma per i procarioti, nucleo per gli eucarioti, presenta
dimensioni di diversi ordini di grandezza inferiore alla lunghezza del
genoma ospitato

           Il DNA subisce dei ripiegamenti, torsioni e
           superavvolgimenti che gli fanno assumere la
           conformazione di una massa filamentosa e
           compatta
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Assembl.
ribosomi
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L’involucro nucleare
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Livelli di organizzazione della cromatina eucariotica
Negli eucarioti il complesso che il DNA genomico forma con le proteine
responsabili della sua condensazione viene chiamato cromatina

                                    In interfase:
                                    Eucromatina
                                    Eterocromatina
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interfase    mitosi

            cromosomi
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Corredo cromosomico umano
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Un filamento
polinucleotidico
Un filamento di acido
nucleico è costituito da una
successione di quattro diversi
nucleotidi. Quindi c’è uno
scheletro zucchero-fosfato
costante e una sequenza di
basi variabile che costituisce
l’informazione

Struttura a doppia elica con i
filamenti orientati in modo
antiparallelo

Filamenti complementari
Struttura del DNA

Un gene è un tratto
di DNA in cui è
contenuta
l’informazione per
la sintesi di una
catena peptidica
Livelli di organizzazione della cromatina

Graduale processo di condensazione consiste in un progressivo aumento dello
spessore della fibra cromatinica ed a una riduzione della sua lunghezza
Livelli di organizzazione della cromatina

          Fibra cromatina con aspetto nodulare dovuto alla
          presenza di formazioni cilindriche chiamate
          nucleosomi

          Nucleosoma tratto di DNA avvolto attorno ad un
          complesso multiproteico formato da proteine
          basiche, istoni (H2A,H2B,H3,H4)
Livelli di organizzazione della cromatina

                        Fibra cromatinica che
                        spiralizzando forma una struttura
                        elicoidale ad andamento periodico.
                        Ogni spira è costituita da sei
                        nucleosomi

                        Istone H1 associa tra di loro due
                        nuleosomi confinanti all’interno della
                        stessa spira
Livelli di organizzazione della cromatina
                       interfase                  mitosi
                 formazione     di   anse   Impilamento delle anse e
                 associate a proteine       successiva spiralizzazione
                 della matrice nucleare     determina la formazione
                                            del cromatide

                       Cromosoma                Cromosoma
                         disteso                condensato
Il cromosoma

               Telomeri:regioni che assicurano l’integrità del
               cromosoma
La replicazione del DNA
La replicazione del DNA è una reazione biosintetica il cui risultato finale
consiste nella produzione di due copie identitiche di genoma sintetizzate a
partire da una unica e destinate a essere assegnate alle due cellule figlie
durante la divisione cellulare

-fenomeno biologico correlato con l’attività proliferativa della cellula
circoscritto alla fase S del ciclo cellulare
- è un processo semi-conservativo
-si svolge in modo simile in eucarioti e procarioti

Dal punto di vista molecolare la replicazione del DNA può essere suddivisa
in tre fasi denominate:
-Inizio
-Allungamento
-Terminazione
Complessi di modificazione della cromatina aggiunta di gruppi
chimici a specifici residui amminoacidici

1.acetilazione

2.Metilazione
Legame della metil-CpG binding protein alle “isole CpG” metilate che
recluta co-respressori e istone deacetilasi
Complessi di rimodellamento della cromatina
Esplicano i loro effetti utilizzando l’energia derivata dall’idrolisi dell’ATP

ATPasi SW1/SNF:
-attività rimodellante attraverso cui          il   DNA avvolto      attorno
all’ottamero istonico viene allentato

-Fa scorrere il DNA nucleosomico spostando sequenze di
regolazione trascrizionale verso zone maggiormente accessibili

-Dissocia un ottamero da un nucleosoma e lo associa a regioni
distinte di DNA

 sono presenti anche enzimi che esercitano un’attività inibitoria sullo
 stesso processo biologico
La replicazione del DNA è semiconservativa
Fase di inizio della replicazione: riconoscimento e
denaturazione dei siti di origine

1. Le proteine iniziatrici riconoscono e legano sequenze di DNA chiamate
   “siti di origine” provocando al loro interno una distorsione della doppia
   elica inducendo una denaturazione circoscritta
2. DNA elicasi ampliano la regione denaturata
3. Proteine che legano il DNA a singola catena impediscono alla sequenza
   di DNA di rinaturarsi
4. Topoisomerasi enzima che rimuove i superavvolgimenti del DNA che si
   formano ad azione dell’elicasi

   Nei procaritoti è presente un unico sito di origine OriC
   Negli eucarioti esistono siti multipli di replicazione presenti nelle varie
   molecole di DNA che costituisco il genoma eucariotico
Bolla replicativa

             Formata da due metà simmetriche
             a forma di Y chiamate “forcine
             replicative” le quali avanzano in
             direzione opposta
FORCINA REPLICATIVA

DNA polimerasi
- Necessita di un innesco per la sintesi del nuovo filamento di DNA
- Le DNA polimerasi possiedono attività esonucleasica 3’-5’ che
consente loro di eliminare l’ultimo nucleotide 3’ del filamento in
corso qualora questo sia stato erroneamente incorporato,
correzione di bozze
-Core enzimatico responsabile dell’attività DNA polimerasica
-Fattore di assemblaggio
-Morsa scorrevole, struttura ad anello che avvolge il filamento
stampo e scorre su di esso
-Caricatore della morsa sul DNA a livello della giunzione innesco-
stampo
-Nei procarioti: Dimero che assembla insieme i due core enzimatici
impegnati nella sintesi formando un dimero di DNA polimerasi
-Negli eucarioti: funziona come monomero, sul filamento guida e su
quello tardivo operano due distinti apparati replicativi
Fase di allungamento sintesi di DNA

DNA polimerasi

-Legge lo stampo dal suo estremo 3’ verso quello 5’ mentre sintetizza il
prodotto della reazione dal suo estremo 5’ verso quello 3’
-I nucleotidi trifosfato vengo aggiunti all’estremità 3’ del polinucleotide in
crescita e scelti affinché contengano la base azotata complementare a
quella esposta sullo stampo
Fase di allungamento                                       sintesi bidirezionale di un filamento
                                                            complementare a quello parentale

                                                             Sintesi degli inneschi
                                                             DNA primasi nei procarioti(primer RNA)
                                                             DNA polimerasi a negli eucatioti (primer
                                                             RNA/DNA)
                       la replicazione richiede inneschi
                       multipli ed è discontinua
                                                             Una volta che gli inneschi sono stati
                                                             sintetizzati sul filamento 3’ viene
                                                             recluta la DNA polimerasi
La natura antiparallela della doppia elica crea una complicazione per la replicazione simultanea dei due filamenti. Poiché il
DNA è sintetizzato aggiungendo nucleotidi in direzione 5’3’, soltanto uno dei due filamenti stampo può essere replicato in
modo continuo seguendo la direzione della forcella di replicazione. Il DNA neosintetizzato a partire da questo stampo prende
il nome di filamento continuo (leading strand). La replicazione dell’altro filamento è più problematica, in quanto la DNA
polimerasi III deve muoversi in direzione opposta rispetto a quella della forcella di replicazione. Il filamento di DNA
neosintetizzato da questo stampo è conosciuto come filamento ritardato (lagging strand) e la sintesi avviene in maniera
discontinua, mediante la formazione dei frammenti di Okazaki.
Fase di terminazione
La fase dell’allungamento si conclude quando viene portata a
completamento la polimerizzazione dei filamenti neo sintetizzati

Rimozione degli inneschi e risintesi di DNA
         -nei procarioti reclutamento di DNA polimerasi I con attività
         esonucleasica 5’-3’ e polimerasica (sostituzione delle polierasi)
         - negli eucarioti viene reclutato l’enzima FEN1 che insieme a DNA
         elicasi e ribonuleasi H rimuove l’innesco, la DNA polimerasi d
         risintetizza la regione dell’innesco

La DNA ligasi forma un legame fosfodiesterico fra i frammenti di DNA
formati

Si ritiene che la terminazione della replicazione del DNA avvenga quando
due forcine replicative che procedono in direzione opposta si incontrano.
 Il contatto provoca il distacco dei due apparati replicativi e le due estremità
neo-sintetizzate vengono unite dalla DNA ligasi
.
DNA telomerico
I telomeri rappresentano le estremità dei cromosomi lineari. Sono
costituiti da una regione a doppio filamento e da una porzione a
singolo filamento. Il DNA telomerico presenta ripetizioni in tandem di
sequenze nucleotidiche.
Le sequenze ripetute in tandem alle estremità dei cromosomi sono specie
specifiche. Nell’uomo, come in tutti i vertebrati, la sequenza è 5’-T2AG3-3’. La
tabella, inoltre, mostra che la lunghezza dei telomeri è diversa nelle varie specie,
nell’uomo è di 5-15kb.

                                             LUNGHEZZA          SEQUENZA
                               SPECIE
                                             TELOMERO           TELOMERO

                         Ciliati

                            T. thermophila     120-140 bp           T 2G 4

                         Lieviti

                             S. cerevisiae     200-300 bp       TG2-3(TG)11-6

                         Vertebrati

                                   Uomo         5-15 kb            T2AG3

                                   Topo       Oltre 150 kb         T2AG3

                                   Ratto       20-100 kb           T2AG3

                               Uccello          5-20 kb            T2AG3

                         Invertebrati

                               Formica          9-13 kb            T2AG2

                         Piante

                              A. thaliana        2-5 kb            T3AG3
L’erosione dei telomeri: “end replication problem”
                                                          3’ protrusivo

                                                                                 I telomeri perdono approssimativamente 50-
                                              5’ recessivo                       200 bp per ogni divisione cellulare a causa
                                                                                 del cosiddetto “end replication problem”. il
                                                                                 meccanismo di replicazione del DNA non è
                                                                                 in grado di replicare completamente le
                                                                                 estremità dei cromosomi lineari, con
                                                                                 conseguente erosione dei telomeri

                                                                          L’enzima telomerasi promuove un
                                                                          allungamento compensatorio dei telomeri
Per la replicazione del DNA è necessaria la sintesi di frammenti di RNA
utilizzati come inneschi. La necessità di avere inneschi a RNA crea un
problema per la replicazione delle parti terminali dei cromosomi lineari.
Infatti, una volta rimosso l’ultimo innesco all’estremità 5’ del filamento
ritardato e del filamento veloce, non è più possibile replicare l’estremità 3’
dello stampo. Di conseguenza, si formano estremità ssDNA al 3’, di
grandezza pari a quella dell’innesco rimosso. Questo meccanismo
porterebbe alla perdita di materiale genetico di generazione in
generazione.
La telomerasi

La telomerasi è una ribonucleoproteina composta di due parti essenziali: una
componente catalitica , trascrittasi inversa, che catalizza la sintesi di porzioni
di DNA complementari alla molecola di RNA contenuta all’interno del suo sito
catalitico e che, pertanto, funge da stampo e una molecola di RNA
complementare al filamento 3’ protusivo
Meccanismo di azione della telomerasi
        a) il DNA telomerico è riconosciuto
        dalla telomerasi, l’estremità 3’ del
        DNA forma un ibrido con l’RNA
        stampo della telomerasi

        b) la telomerasi catalizza l’aggiunta
        di nucleotidi all’estremità 3’,
        usando come stampo l’RNA.

        c) la telomerasi trasloca

        d) determina l’aggiunta di ulteriori
        nucleotidi all’estremità 3’. Dopo un
        determinato numero di cicli, la
        primasi sintetizza un innesco ad
        RNA utilizzando come stampo
        l’estremità 3’. La DNA polimerasi I
        catalizzerà l’aggiunta di nucleotidi
        e, quindi, la replicazione del tratto
        neo-sintetizzato dalla telomerasi

                              (Autexier e Lue, 2006).
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