A casa di Erri De Luca. Dialogo virtuale con i lettori
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A casa di Erri De Luca. Dialogo virtuale con i lettori Live streaming in esclusiva sul sito feltrinellieditore.it/live. Giovedì 29 aprile, alle ore 18.30. L’autore napoletano presenta il suo nuovo libro, “A grandezza naturale” Ubik Foggia tra le librerie selezionate: acquistando il libro si riceve il codice di accesso all’evento nazionale È il rapporto cardinale alle origini dell’umanità: Erri De Luca attraversa, “per esempi e dal basso” e con il suo sguardo personale, ciò che egli stesso definisce “storie estreme tra genitori e figli”. In occasione dell’uscita del nuovo libro, dal titolo A grandezza naturale (Feltrinelli, 2021), l’autore napoletano dialogherà con i suoi lettori in un incontro online esclusivo organizzato con le librerie di tutta Italia selezionate per questa iniziativa. Giovedì 29 aprile, alle 18.30, Erri De Luca ospita letteralmente i suoi lettori nella propria abitazione, per raccontare da dove nasce il suo nuovo libro che, attraverso i secoli, racconta il nodo irrimediabile che lega genitori e figli, tessendo con queste storie un intimo dialogo personale. Da Cuneo a Palermo, i lettori potranno acquistare una copia autografata di A grandezza naturale nelle librerie fisiche e online aderenti all’iniziativa (fino a esaurimento scorte) e ricevere un codice per avere accesso all’evento. Per accedere, poi, basterà registrarsi su feltrinellieditore.it/live con il proprio nome e il codice. Tra le librerie scelte per questo evento esclusivo virtuale, non poteva mancare la libreria Ubik di Foggia (tra le cinque realtà del Sud) che più volte ha ospitato, dal vivo, il grande scrittore partenopeo.
A grandezza naturale (Feltrinelli, 15 aprile 2021). «In queste pagine unisco», chiarisce De Luca nell’introduzione, «storie estreme di genitori e figli». La narrazione si rinsalda nelle radici della storia tramandata: si inizia da Isacco, naturalmente, dalla mancanza di legittima difesa contro il padre – la legatura di Isacco, in ebraico così ci si riferisce a quello che noi di solito chiamiamo «il sacrificio», perché quel nodo stretto fra lui e Abramo è irreparabile. Nodo che sembra potersi sciogliere solamente diventando a propria volta genitori, «passaggio che fa scordare e slega dallo stato di figlio». Come succederà a Chagall, dopo aver dipinto il ritratto del padre – struggente il racconto dell’opera in queste pagine –, e come invece non potrà fare la figlia del vecchio nazista, nel tentativo estremo di mettersi al riparo dal torto del soldato scegliendo di non procreare. E come non succederà a chi racconta, rimasto figlio – nelle orecchie ancora il suono della camicia lacerata del padre come atto di dolore, rumore «amplificato a squarcio», reazione al suo allontanamento da casa. Tuttavia, proprio per ciò egli è il narratore ideale di queste storie: «Ne sono estraneo a metà: senza essere padre, sono rimasto necessariamente figlio. Non ho sperimentato la responsabilità, la protezione, la prova di educare. Non cambio comportamento con un giovane o un anziano. Da figlio li considero alla pari, dei contemporanei. Da lettore e da scrittore lo divento delle storie che ho davanti». Erri De Luca. Nato a Napoli nel 1950, scrittore e traduttore tra i più importanti in Italia. Ha pubblicato con Feltrinelli svariati romanzi e libri di grandissimo successo, tradotti all’estero. Tra questi si ricordano Non ora, non qui (1989), Tu, mio (1998), Montedidio (2001), Il contrario di uno (2003), In nome della madre (2006), Il peso della farfalla (2009, ed. illustrata 2020), La doppia vita dei numeri (2012), Storia di Irene (2013), La musica provata (2014; il libro nella collana “I Narratori”, nella collana “Varia” il dvd del film), La parola contraria (2015), Il più e il meno (2015), La faccia
delle nuvole (2016), La Natura Esposta (2016), Anni di rame (2019), Impossibile (2019). Incontro su zoom con il Dottor Vaccaro e il Dottor Maresca Nel pomeriggio del 24 aprile 2021, dalle ore 16.30 alle ore 19.30, il Dottor Vaccaro e il Dottor Maresca, sono stati ospiti di una riunione zoom con numerosi partecipanti di Foggia e non solo. Dottor Vaccari procuratore capo di Foggia, nativo della medesima città, nel gennaio dello scorso anno ha ricevuto il premio ”Città di Foggia” per il gran lavoro nel contrastare la criminalità e per il proficuo impegno nella salvaguardia della cittadinanza. Noi giovani confidiamo in lui, e in tutta la sua equipe di lavoro, per un futuro migliore, un futuro con più gente sincera e onesta e meno persone violente o con modi di pensare che portano alla violenza. La scorsa settimana Rai 1 ha trasmesso un film sul Dottor Maresca, una fiction ambientata su uno dei suoi arresti. Nonostante tutto, continua intrepido a partecipare a numerosi convegni e processi. Presenti l’associazione Interact di Foggia, organizzatrice dell’evento, dirigenti scolastici e professori, ma anche tanti ragazzi di istituti superiori. L’incontro è iniziato con l’inno dell’associazione, trasmesso sempre tramite schermo virtuale, ed in un secondo momento, ha
preso la parola uno dei ragazzi dell’Interact, Marco Placentino, con una saggia frase: “Il futuro non è mai perso, dentro, fuori, contro le regole”, questa frase vuole rappresentare il tema di discussione e confronto nella riunione, oltre al senso di giustizia e al desiderio di poter offrire una possibilità di riscatto a tutti coloro che hanno commesso atti delittuosi. Un’attenta riflessione di come il carcere sia una gabbia dove i detenuti vengono puniti e dimenticati nell’attesa di un processo, processo che spesso non vede la persona ma solo la colpa. Una detenzione che non porta al reinserimento e alla rieducazione e perciò spesso una volta finita la pena si torna a delinquere. Una calda testimonianza, da parte del napoletano Raffaele Criscuolo, ormai divenuto papà da 5 anni, ex detenuto nel carcere statale foggiano. Un’infanzia difficile, cresciuto con i nonni materni, senza padre e con una madre molto giovane. Ben presto finito in brutti giri che lo hanno portato a commettere atti brutali. Oggi è un uomo onestoda oltre 12 anni, che ha voluto ricominciare da zero, ricominciare con una nuova vita, anche se si dovrà sempre portare dietro, nel suo curriculum, e nelle menti di tutti coloro che lo avevano conosciuto, il brutale ricordo degli anni passati. Entrambi i procuratori, hanno attentamente ascoltato e fornito risposte calde e soddisfacenti ai ragazzi, fornendo un nuovo modo di pensare, diverso, aprendo gli occhi a tutte quelle persone che chiuse nelle proprie stanze non conoscono il mondo che li circonda, non conoscono e non ricambiano il gran lavoro di persone come il procuratore capo e la sua equipe, o il gran lavoro di tutte quelle persone che fondano da zero delle semplici pagine instagram o facebook che con il tempo porteranno alla fondazione di associazioni per la salvaguardia del nostro territorio. Anche la nostra redazione ha avuto l’onore di poter porre una
domanda al procuratore capo Dottor Ludovico Vaccari. E’ stata formulata una riflessione, seguita da un’attenta domanda diversa dal solito, vicina al mondo giornalistico e non solo. E’ stata definita una domanda originale, che può portare a momenti di pensiero su come si sta veramente affrontando la PROPRIA vita o di come la si sta sprecando creando dolori e malesseri altrui. La conclusione del procuratore capo è stata molto toccante, poiché ha aperto gli occhi delle persone, sperando di poter portare fuori determinate parole e pensieri, il Dottor Vaccari e la sua equipe hanno lavorato tanto, e continueranno a farlo finchè morte non li giungerà, ma adesso tocca anche a noi cittadini “comuni” farci sentire, ma farci soprattutto capire, il nostro è un territorio che ha bisogno di integrarsi ed è un territorio che ha bisogno di TANTE risposte ma soprattutto di tanta motivazione e presa di coscienza. Il quinto appuntamento live della VI edizione del premio “Le giovani parole” Leggo QuINDI Sono, l’ultima storia in concorso. Se la famiglia è un cerchio che diventa cuore È “Figlia del cuore” (Marcos y Marcos) il quinto libro che verrà presentato online Mercoledì 28 aprile, ore 18, Rita Charbonnier incontra gli studenti su Facebook “Ma quello sguardo tra di noi è stato come quando dentro di te si libera qualcosa che era imprigionato, e si mescola con qualcosa che era imprigionato dentro l’altra persona e si è
liberato”. Da una storia vera, un’idea di famiglia che non ha etichette: è solo cuore, e cura. Rita Charbonnier chiude il giro di incontri dal vivo di questa cinquina di storie targata Leggo Quindi Sono, premio Le giovani parole 2021: mercoledì 28 aprile, alle ore 18, la scrittrice presenta il suo romanzo dal titolo Figlia del cuore (Marcos y Marocs, 2021), a confronto con gli studenti delle scuole aderenti al concorso-progetto che, nonostante un anno scolastico tutt’altro che semplice, ha messo nelle mani di oltre trecento alunni ben cinque libri pescati nell’editoria indipendente. Dopo Roberto Andò, Michele Cocchi, Milena Agus e la coppia Riccardi-Petricelli, anche questo appuntamento avrà luogo online sulla pagina Facebook della redazione de IlSottoSopra e, in contemporanea, sulle pagine Leggo Quindi Sono, Ubik Foggia, Biblioteca “La Magna Capitana” e Fondazione Monti Uniti, partner storici di LQS. A conversare con l’autrice saranno gli studenti degli istituti B. Pascal e Notarangelo-Rosati di Foggia, e del P. Giannone di San Marco in Lamis. Nei prossimi mesi, gli alunni che hanno incontrato gli autori finalisti e letto i loro romanzi, saranno chiamati al voto, per decidere il vincitore di questa VI edizione. La manifestazione è patrocinata dagli assessorati Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Foggia e dall’Ufficio Scolastico Provinciale. Figlia del cuore (Marcos y Marcos, 2020). Ayodele è arrabbiatissima. Perché mai dovrebbe fermarsi a dormire a casa di quella marziana che tenta di abbracciarla, le sciorina un mucchio di regole, pretende di aiutarla con i compiti e vorrebbe persino infliggerle un corso di nuoto? Lei una madre non l’ha più, ma sta benissimo nel casermone delle suore, con le patatine fritte e il televisore, ad aspettare il padre che rientra la sera quando può. Ayodele scappa, punta i piedi e strilla, quasi si rifiuta di aprir bocca. Eppure Sara, detta anche la marziana, non demorde, il tasto di spegnimento non ce l’ha; per lei Ayodele è un diamante grezzo in attesa di risplendere. Per fortuna c’è nonna Angela: la sua torta di mele è un messaggio di pace e tutti fanno a gara per
confidarsi con lei. Tra mutismi e barricate, lacrime roventi sciolgono nodi inestricabili: la famiglia non è un fatto biologico, la famiglia è un cerchio che diventa un cuore. Peccato solo che Sara non sia sposata, e la legge italiana non consenta alle persone non sposate di passare dall’affido all’adozione… Da una storia vera. Rita Charbonnier. Ha studiato pianoforte e canto, si è diplomata presso la Scuola di teatro classico Giusto Monaco dell’Istituto nazionale del dramma antico, a Siracusa, e ha frequentato il Corso di formazione e perfezionamento per sceneggiatori della RAI. Ha collaborato come giornalista ed esperta di teatro con diverse riviste. È anche attrice, ha lavorato con personalità di rilievo: Nino Manfredi, Aldo Trionfo, Renato Nicolini, Lucia Poli, Antonio Calenda. Ha inoltre scritto racconti, monologhi teatrali e testi di argomento musicale. Si esibisce in reading musicali e recital. Il suo primo romanzo, La sorella di Mozart (Corbaccio 2006, Piemme Bestseller 2011), è stato pubblicato in dodici paesi. La strana giornata di Alexandre Dumas e Le due vite di Elsa (Piemme 2009 e 2011) completano un trittico con protagoniste personaggi femminili e la Storia. Accade oggi: un sogno italiano intramontabile e sempre a passo con i tempi Oggi, 23 aprile 2021, si ricorre il 75° anniversario di un sogno italiano intramontabile; la vespa. In questa giornata il gioiellino si rimette in gioco divenendo anche elettrica, continuando a stupire gli italiani e non solo
stando a passo con la straordinaria tecnologia odierna. Viene lanciata sul mercato la nuovissima serie della Vespa75th che sarà disponibile sia nel modello di Vespa primavera, in tre diverse cilindrate(rispettivamente 50,125 e 150), sia nel modello di Vespa Gts disponibile anch’essa in due diverse cilindrate(rispettivamente 125 e 300). Entrambe disponibili e in produzione solo per l’anno corrente 2021, perciò affrettiamoci a salire in sella! Accade oggi: Giornata della lettura Oggi, giorno 23 aprile, è il giorno dedicato alla lettura. Si festeggia la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore poiché, proprio in questa giornata, ricorre l’anniversario della morte di William Shakespeare e di Miguel de Cervantes. È una giornata importantissima per tutti gli amanti della lettura, per tutti coloro a cui piace leggere fra le righe, esplorando così il sentimento più profondo che l’autore vuole esprimere con una determinata parola, frase o pensiero. “L’amico di carta”, in questo periodo di pandemia ha aiutato e supportato moltissime persone, con una vendita implementata del 27%, sia con shopping online, sia in modalità cartacea tradizionale in libreria, giudicate essenziali anche dai vari decreti. Di fatti, il governo le ha sempre lasciate aperte! E a questo punto, non posso che dirvi: buona lettura!
Gargano miti e leggende: “Il lago e la città scomparsa”, la presentazione del libro online La rassegna “Gargano miti e leggende” del blog Amara Terra Mia comincia con la presentazione del libro di Vito Carrassi sulla leggenda di Uria, città che i racconti popolari vogliono scomparsa in seguito ad un evento disastroso che diede origine al Lago di Varano. Sabato 24 aprile, in occasione della settimana della festività del SS. mo Crocifisso di Varano, il blog Amara Terra Mia in collaborazione con le Pro Loco di Ischitella, Carpino, Cagnano Varano e la Pia Unione del SS. Crocifisso di Varano, presenteranno l’ultimo libro di Vito Carrassi “Il lago e la città scomparsa. Una leggenda eziologica nel Gargano settentrionale”, ricerca antropologica tra i racconti orali sulla scomparsa della città localmente conosciuta come Uria. Un lavoro di raccolta, studio e analisi, quello del ricercatore nelle discipline demo etnoantropologiche Vito Carrassi, che va oltre i confini regionali e nazionali ponendo la leggenda di Uria nel panorama mondiale popolare dei “racconti di fondazione”. Curiosità, testimonianze, analogie e confronti saranno al centro della presentazione, con il contributo delle Pro Loco e della Pia Unione quali rappresentanti delle comunità locali che ancora tramandano questi racconti. L’autore racconterà delle fasi del suo lavoro di ricerca
cominciato nel 2018, a partire dalla campagna di rilevazione tra le campagne e i borghi di Cagnano, Carpino, Ischitella e Rodi, durante la quale ha raccolto le innumerevoli versioni della leggenda di Uria: – Si tratta di una leggenda eziologica, ovvero di un racconto che spiega le origini di un luogo o le cause di un fenomeno, – racconta il ricercatore di origini garganiche Vito Carrassi, – mescolando storia, mito e credenze popolari, questa leggenda narra un evento memorabile, la scomparsa di un’antica e ricca città, Uria (biblicamente punita con un diluvio per i peccati dei suoi abitanti), e la conseguente origine del lago, dei paesi circumlacuali e del santuario dell’Annunziata. Una leggenda affascinante e densa di significati, che ci invita a riflettere sui rapporti che intessiamo con i nostri luoghi e sull’impatto che il paesaggio ha nelle vicende umane. – La partecipazione, gratuita e aperta a tutti, si terrà in live streaming alle 18.30 di sabato 24 aprile sulla pagina Facebook del blog Amara Terra Mia all’indirizzo www.facebook.com/amaraterramia. La Divina Commedia narrata e interpretata da Alessandro Anderloni con la musica di Mauro Palmas il 15 maggio al vulcano di Monte Lisiri (Ittireddu) e il 16 alla Gola di Is Cioffus (Sarroch). *Teatro, musica e ambiente nel segno di Dante Alighieri: si intitola “Il Divino Cammino” l’evento in programma sabato 15
maggio(ore 17) nel suggestivo scenario del vulcano spento di Monte Lisiri, nei pressi di Ittireddu (Ss), nel Logudoro, e l’indomani (domenica 16, ore 11,30) nell’affascinante cornice della Gola di Is Cioffus, tra le montagne di Sarroch, nel Sud Sardegna. Protagonisti l’attore, regista e autore Alessandro Anderlonie un volto ben noto della scena musicale sarda, il compositore, ricercatore e strumentista Mauro Palmas con la sua mandola, che accompagneranno gli spettatori in un percorso fisico e spirituale, poetico e musicale, attraverso le cantiche della Divina Commedia: Inferno, Purgatorio, Paradiso; un percorso che intreccia notizie e aneddoti sulla vita di Dante, la fascinazione per il suo poema, e la dizione di tre canti accompagnata dalle musiche appositamente composte per lo spettacolo. Organizzato dall’associazione culturale Elenaledda Vox, in collaborazione con l’associazione L’Officina delle idee, “Il Divino Cammino” ripropone la riuscita formula di Muidas, già collaudata con successo in passato, che ambienta eventi culturali di qualità in siti di particolare fascino, mirando così anche a valorizzare le bellezze naturali e architettoniche della Sardegna. Nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid, per assistere agli spettacoli è necessario prenotarsi inviando una mail di richiesta all’indirizzo mareminiere@gmail.com, indicando nome, cognome, recapito telefonico e indirizzo di posta elettronica. Nella risposta di avvenuta registrazione saranno specificati luoghi, orari e altre informazioni utili sui due appuntamenti, proposti con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del C0mune di Sarroch e del Comune di Ittireddu, con la collaborazione di Sardinia Ferries, Proloco Ittireddu, Italteleco, Cemis, Aissa Màissa, Nuova X Gamma e la media partnership di Blogfoolk. “Il Divino Cammino” in programma il 15 maggio al vulcano spento di Monte Lisiri e il 16 alla Gola di Is Cioffus, si
propone come anteprima di Mare e Miniere, la rassegna itinerante dedicata alle espressioni artistiche di matrice popolare, quest’anno alla sua quattordicesima edizione. Appuntamento di spicco della manifestazione, frutto dell’esperienza e della professionalità di Mauro Palmas e della cantante Elena Ledda, sono i Seminari di canto, musica e danza popolare in programma dal 21 al 27 giugno nella cornice dell’antica tonnara su Pranu diPortoscuso, con docenti come Luigi Lai, Marcello Peghin, il Cuncordu e Tenore de Orosei, Simone Bottasso, Andrea Piccioni, Gigi Biolcati, Giulia Cavicchioni, Mario Incudine, Silvano Lobina, Alessandro Foresti eSimonetta Soro, oltre agli stessi Mauro Palmas eElena Ledda. Per le modalità di iscrizione e per ulteriori informazioni, la segreteria organizzativa risponde anche in questo caso all’indirizzo di posta elettronica mareminiere@gmail.com. *Alessandro Anderloni• Autore, regista, attore, ha iniziato giovanissimo il suo percorso di drammaturgo sulle montagne di Verona, scrivendo e mettendo in scena dagli anni Novanta a oggi più di cinquanta testi originali. Dopo la Laurea in Lettere si è dedicato alla didattica del teatro e si è specializzato in direzione di coro e composizione di musica per la scena con Bepi De Marzi. Si dedica alla Divina Commedia da più di vent’anni, ne ha tratto tre rielaborazioni teatrali per bambini, gli spettacoli di prosa Inferno e Comedìa, lo spettacolo di teatro-danza LaDivina Commedia con le coreografie di Silvia Bertoncelli e la musica di Zeno Baldi. Dal 2018 conduce un progetto teatrale dedicato a Dante con la compagnia di detenuti Teatro del Montorio nel Carcere di Verona. Nel 2016 ha debuttato come interprete di monologhi dedicati alla Divina Commedia (di cui conosce molti canti a memoria) e di innumerevoli performance di narrazione musicale, anche itineranti. Dal lungo sodalizio con Mauro Palmas è nato nel 2019 Il divino cammino. Mauro Palmas • Compositore, strumentista, ricercatore, inizia la sua carriera a Cagliari collaborando con gruppi di ricerca e recupero storico-critico della musica popolare. Nel 1977
fonda il gruppo Suonofficina che apre la musica tradizionale sarda a incontri e sperimentazioni con le tradizioni musicali di tutto il Mediterraneo. Specializzatosi nello studio dei ritmi del ballo, crea una tecnica che gli consente di applicare il linguaggio delle antiche nodas delle launeddas sulla mandola. Nel 1979 incontra la cantante Elena Ledda, con la quale condivide scelte e progetti che sfociano in una intensa e fruttuosa attività concertistica e discografica (Ammentos 1979,Sonos 1989, Incanti 1994, Maremannu 2000, Cante ndi a Deus 2009, Làntias 2017); negli stessi anni firma numerose produzioni discografiche a suo nome (A volte ritornano 1999, Cainà 2000, Il colore del Maestrale 2011, Palma de sols, 2019). Incontra sui palcoscenici di tutto il mondo i grandi protagonisti della cultura musicale internazionale, anche attraverso una ricca attività nell’ambito della musica di scena e della composizione di colonne sonore. Cura la direzione artistica della rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere”. Lettura piacevole a mare In questo periodo di pandemia, e soprattutto, in questo periodo di zona rossa qui in Puglia, la lettura può essere un ancora di salvezza per molte persone di ogni età. Ci avviciniamo all’estate, momento in cui tutti, o quasi, si trasferiscono in un mondo parallelo, lasciando dietro di sé il lavoro, gli impegni, lo studio, e tutto quello che ci riempie quotidianamente le giornate. Proprio per questo, a Polignano a Mare, si è deciso di trasformare una vecchia barca in una vera e propria libreria gratuita per tutti, dove si può liberamente prendere un libro, e leggerlo dinanzi al mare con il soave
suono delle onde che sbattono fra loro e gli scogli. Ma anche solo fermarsi ad ammirare questa barca è una bella esperienza, poiché essa è stata ridipinta e riempita di frasi solenni; è divisa a metà: una parte è situata dinanzi alla scogliera marina e l’altra parte, è stata accolta nel presepe invernale. Una scelta che valorizza la cultura e la tradizione, la lettura e il riposo, tutto questo, grazie alla “Barca libreria” di Polignano. Falcone e il “fine pena mai” sono incostituzionali. Assist della Consulta alla mafia? La Corte Costituzionale ha stabilito l’incostituzionalità dell’ergastolo ostativo, pensato dal giudice Falcone e grande ossessione di Totò Riina, -il quale inserirì la sua abolizione nel famoso papello della Trattativa, ndr- in quanto in contrasto con gli articoli 3 e 27 della nostra Costituzione e con l’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. COS’È L’ERGASTOLO OSTATIVO? Fu introdotto nell’ordinamento penitenziario italiano all’inizio degli anni Novanta, dopo le stragi nelle quali furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ed è regolato dall’articolo 4 bis dell’ordinamento penitenziario. In base a questo provvedimento, i condannati per reati di particolare gravità, come mafia o terrorismo, non possono essere ammesse ai cosiddetti “benefici penitenziari” e, di
conseguenza, l’ergastolo ostativo è anche noto comunemente come “fine pena mai“. L’ABROGAZIONE. Entro maggio 2022, quindi entro il 30° anniversario della Strage di Capaci, il Parlamento dovrà approvare “gli interventi che tengano conto sia della peculiare natura dei reati connessi alla criminalità organizzata di stampo mafioso, e delle relative regole penitenziarie, sia della necessità di preservare il valore della collaborazione con la giustizia in questi casi“. Nel caso in cui le Camere non provvedano a formulare una legge sostitutiva, l’ergastolo ostativo sarà abrogato e molti boss attualmente detenuti, come i fratelli Graviano, potranno tornare in libertà e in cima alle gerarchie criminali territoriali. L’OPINIONE. Questo il pensiero di Nino di Matteo sul provvedimento della Corte Costituzionale: “Poco alla volta, nel silenzio generale, si stanno realizzando alcuni degli obiettivi principali della campagna stragista del 1992-1994 con lo smantellamento del sistema complessivo di contrasto alle organizzazioni mafiose ideato e voluto da Giovanni Falcone“. Da Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij: una storia che mette paura L’incubo di Antonella Lattanzi. L’incubo di Antonella Lattanzi “Questo giorno che incombe”
Martedì 13 aprile, alle ore 18.30. Live streaming aperto al pubblico sulla pagina Facebook di “Ubik Foggia” La scrittrice barese presenta il suo nuovo romanzo. A conversare con lei, l’autrice e traduttrice Silvia Ballestra “Ho impiegato tantissimi anni per decidere come raccontare questa storia, finché ho trovato Francesca”. È la protagonista, anzi, la coprotagonista di una vicenda ispirata a un caso di cronaca reale, accaduto quando l’autrice era bambina. Francesca si trasferisce a Roma con la sua famiglia, marito e figlie: poggia la mano sul cancello rosso del cortile e si ferisce. Ecco l’altra protagonista del romanzo: la casa. Antonella Lattanzi come Stephen King in Questo giorno che incombe (Harper Collins, 2021), uno dei libri più interessanti di questi ultimi mesi e protagonista della presentazione online di martedì 13 aprile, alle ore 18.30, sulla pagina Facebook della Ubik di Foggia. In realtà, una conversazione a due con un’altra scrittrice nonché traduttrice esperta e nota ai lettori, Silvia Ballestra, chiamata a intervistare la scrittrice barese più volte ospite dello spazio live della Ubik di Piazza U. Giordano. Ad aprire l’appuntamento, l’introduzione del direttore artistico della libreria, Michele Trecca. L’incontro è libero e aperto a tutti i lettori con possibilità di fare domande live. Questo giorno che incombe (Harper Collins, 2021). Qui saremo al sicuro. Francesca lo pensa mentre sta per varcare il cancello rosso fuoco della sua nuova casa. Accanto a lei c’è Massimo, suo marito, e le loro figlie, ancora piccole. Si sono appena trasferiti da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a metà strada tra la metropoli e il mare. Hanno comprato casa in un condominio moderno e accogliente, con un portiere impeccabile e sempre disponibile, vicini gentili che li accolgono con visite e doni, un appartamento pieno di luce che brilla in tutte le stanze. Il posto perfetto per iniziare una nuova vita. Perché Francesca è giovane, è bella, è felice. E, lo sa, qui a Giardino di Roma sarà libera. Eppure qualcosa non
va. Dei dettagli cominciano a turbare la gioia dell’arrivo. Piccoli incidenti, ombre, che hanno qualcosa di sinistro. Ma sono reali o Francesca li sta solo immaginando? Appena messo piede nella nuova casa Massimo diventa distante, Francesca passa tutto il tempo sola in casa con le bambine e non riesce più a lavorare né a pensare. Le visite dei vicini iniziano a diventare inquietanti, sembra impossibile sfuggire al loro sguardo onnipresente. A poco a poco il cancello rosso che difende il condominio si trasforma nella porta di una prigione. E così, intrappolata nella casa, Francesca comincia a soffrire di paranoia e vuoti di memoria. Sempre più sola e piena di angosce, ha l’impressione che la casa le parli, che le dia consigli, forse ordini. Le amnesie si fanno sempre più lunghe e frequenti. Finché un giorno, dal cortile, arriva un grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle ultime ore? Liberamente ispirato a un episodio di cronaca avvenuto a Bari nel palazzo dove l’autrice è cresciuta, “Questo giorno che incombe” è un romanzo unico, bellissimo e prismatico, capace di accogliere suggestioni che vanno da Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij, di attraversare più generi, dal thriller alla storia d’amore, di riflettere sulla maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio, e capace di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia vera. Antonella Lattanzi. Ha pubblicato Devozione e Prima che tu mi tradisca (Einaudi). Scrive su “Tuttolibri” e “Il Venerdì di Repubblica”. Per la tv ha collaborato al programma “Le invasioni barbariche“, per il cinema ha scritto le sceneggiature di Fiore di Claudio Giovannesi (nella Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2016) e di 2night di Ivan Silvestrini (Festa del Cinema di Roma 2016). È autrice di Una storia nera (Mondadori, 2017).
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