78 ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE - SPECIALE 25 APRILE
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SPECIALE 25 APRILE 2023 - 78° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE SPECIALE 25 APRILE 78° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE IN QUESTO NUMERO Storia di Alfredo Malgeri, il partigiano con le Fiamme Gialle “Giusto tra i Giusti” Le donne della Resistenza: partigiane per essere libere L’Inferno nazista e le rivolte dei prigionieri nei campi della morte www.reportdifesa.it
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IN QUESTO NUMERO 6 GUARDIA DI FINANZA STORIA DI ALFREDO MALGERI IL PARTIGIANO CON LE FIAMME GIALLE “GIUSTO TRA I GIUSTI”. LIBERO’ MILANO NEL 1945 11 LE DONNE DELLA RESISTENZA: PARTIGIANE PER ESSERE LIBERE 18 L’INFERNO NAZISTA E LE RIVOLTE DEI PRIGIONIERI NEI CAMPI DELLA MORTE
www.reportdifesa.it GUARDIA DI FINANZA: STORIA DI ALFREDO MALGERI IL PARTIGIANO CON LE FIAMME GIALLE “GIUSTO TRA I GIUSTI”. LIBERÒ MILANO NEL 1945 Di Gerardo Severino* R OMA (nostro servizio partico- a sei appartenenti alla Guardia di Fi- lare). Ogni anno, in occasione nanza, nominati per l’appunto “Giu- della “Giornata della Memoria sti” grazie ad apposite relazioni sto- delle Vittime della Shoah” che si cele- riche da me stesso redatte ed inviate bra il 27 gennaio, in coincidenza con all’Ambasciata d’Israele in Italia. la data della liberazione del campo di Tra le tante Fiamme Gialle che, tutta- sterminio di Auschwitz, in Polonia, da via, avrebbero meritato - a mio avvi- parte delle truppe sovietiche, nel ri- so s’intende - la prestigiosa “Meda- cordare il dramma generale dell’Olo- glia dei Giusti” vi è anche il grande causto, si ha la possibilità di indicare Generale Alfredo Malgeri, uno dei al mondo intero, soprattutto ai giova- protagonisti della Resistenza e del- ni, i tanti esempi positivi di persone la Guerra di Liberazione, al quale si (autentici Eroi) che sacrificarono la deve principalmente la liberazione propria vita o comunque la misero a di Milano, nella notte fra il 25 e il 26 serio repentaglio pur di salvare quella aprile 1945. di tantissime vittime della persecuzio- Ebbene, nonostante il Generale Mal- ne nazi-fascista, soprattutto apparte- geri, il quale era nato a Reggio Cala- nenti alla religione ebraica. bria il 14 agosto 1892, membro di una Noti col nome di “Giusti tra le Nazio- famiglia della medio borghesia (il pa- ni” s’intendono, in particolare, quelle dre Vincenzo era un impiegato dell’A- persone che salvarono disinteressata- genzia delle Imposte di Reggio) sia un mente gli ebrei durante l’occupazio- personaggio storico molto famoso, ne germanica di mezz’Europa, a ciò anche facendo una ricerca su Inter- nominati dalla speciale Commissione net, vi è una parte della sua “vicenda dello Yad Vaschem di Gerusalemme, patriottica” per niente conosciuta nel ovviamente dopo attente e scrupolo- nostro Paese, anche se è stata da me se indagini, partendo dalla testimo- già compiutamente trattata nel corpo nianza di uno o più ebrei salvati. del libro “Gli aiuti ai profughi ebrei Questa importantissima onorificen- e ai perseguitati: il ruolo della Guar- za israeliana non viene, tuttavia, dia di Finanza (1943 – 1945)”, testo conferita a chiunque salvò gli ebrei, che ebbi l’onore di firmare assieme al nonostante prove inconfutabili lo compianto Generale Luciano Lucia- dimostrino, ma solo nei casi di coin- ni, nel ormai lontano 2005, quando volgimento diretto nelle operazioni eravamo rispettivamente Direttore e di salvataggio, così come è capitato presidente del Museo Storico della 6
25 APRILE 2023 Guardia di Finanza. proprio in quel frangente, fu proprio Essendo edito da un Ente Morale, il grazie a lui che le Fiamme Gialle ope- libro non ebbe commercializzazione ranti nella regione si sarebbero prodi- e, quindi, una importante diffusione gate in aiuto delle varie organizzazioni mediatica, ragion per cui affido oggi partigiane aderenti al Corpo Volontari a questo contributo il compito di rac- della Libertà, ma anche - ed è questo contare quanto Alfredo Malgeri fece il valore aggiunto a cui tendo - a favore per ebrei e perseguitati. dei tanti profughi ebrei che da Milano e dal Nord Italia in generale si spinge- UNA BREVE BIOGRAFIA vano verso la frontiera con la Svizzera, Partiamo però da qualche piccolo dando opportune istruzioni onde con- dato biografico su questo “Angelo sentire la loro fuga verso la libertà. del Bene”, come amo definirlo. L’alto ufficiale stipulò, a riguardo, una Arruolato nella Regia Guardia di Fi- sorta di “patto tra galantuomini” con nanza il 5 novembre 1912, dopo aver i suoi ufficiali, ai quali ordinò a voce conseguito, presso il Regio Istituto direttamente o comunque osser- Tecnico di Reggio, il diploma di Ge- vando la scala gerarchica, di lasciare ometra, Alfredo Malgeri vi percor- passare dalle frontiere vigilate dai mi- se una brillante carriera, che lo vide nuscoli reparti del Corpo quanti aves- dapprima Comandante di Plotone sero avuta la necessità di raggiungere durante la “Grande Guerra” e succes- la Confederazione Elvetica, onde sal- sivamente Comandante di importanti varsi dalla “grande caccia”. Ma l’or- reparti territoriali e d’istruzione. dine non fu una mera “liberazione di Alla data dell’8 settembre 1943, con il coscienza” da parte di un fervente cri- grado di Colonnello si trovava al Co- stiano, tutt’altro! Esso fu un impegno mando della 3^ Legione della Regia concreto, come ci dimostrano decine Guardia di Finanza di Milano. di pagine di atti ufficiali, custoditi nel Aderendo sin da subito al Movimen- suo fascicolo personale presso il Mu- to Resistenziale sorto in Lombardia seo Storico che ho avuto l’onore di Milano una fase della liberazione della città 26 aprile 1945 7
www.reportdifesa.it Dotato di un coraggio leonino, ma Giovanni Gavino Tolis, catturato su de- soprattutto di quella forte determina- lazione a Ponte Chiasso (Como) pro- zione che ha sempre distinto le Fiam- prio per aver salvato decine di ebrei, me Gialle, l’allora Colonnello Malgeri morto poi, il 28 dicembre 1944, di difese a spada tratta i suoi uomini, an- stenti e sevizie presso il lager di Mau- che quando questi, catturati dai tede- thausen, in Austria ed oggi Medaglia schi per motivi politici, erano finiti nel d’Oro al Merito Civile “alla memoria”. carcere milanese di San Vittore. Senza il Colonnello Malgeri e senza In decine di casi, Alfredo Malgeri non la catena di aiuti che egli stesso im- esitò a recarsi personalmente presso postò lungo tutta la linea di frontiera i vertici militari e della Polizia tede- con la Svizzera, migliaia di ebrei, di schi di stanza a Milano, pur di salvare soldati sbandati, renitenti alla leva e dalla deportazione quanti erano stati persino ex prigionieri di guerra alleati arrestati, sia per aver aderito alla Re- non avrebbero avuta salva la vita. sistenza che per aver aiutato ebrei e Per quanto sospettato di far parte perseguitati. della Resistenza, il Colonnello Malge- ri seppe tutelare l’organizzazione re- Non solo, ma in una circostanza in par- sistenziale sorta tra le fila della Guar- ticolare non esitò a punire disciplinar- dia di Finanza del Nord Italia, e ciò in mente, con tanto di carteggio ufficiale, perfetta sintonia con il Corpo Volon- Il Colonnello Malgeri sfila con i suoi alcuni suoi ufficiali, responsabili di non tari della Libertà e con il Comitato di finanzieri a Milano aver saputo difendere il Finanziere Liberazione Nazionale Alta Italia. nel 1945 8
25 APRILE 2023 L’INSURREZIONE DI MILANO DEL 1945 La storia della Resistenza ci ricorda, presenza in città di fascisti e di tede- infine, che nell’aprile del 1945, nella schi armati di oltre 20 mila unità. parte finale del conflitto, il Colonnel- Alla memoria di Alfredo Malgeri che lo Malgeri prese accordi con il Gene- dopo la liberazione fu promosso Ge- rale Raffaele Cadorna, Comandante nerale, è stata concessa la Medaglia Generale del C.V. L. per affiancare i d’Oro al Valore della Guardia di Fi- partigiani nell’imminente insurrezione nanza, così come gli sono state inti- generale. tolate Caserme, vie e piazze in varie Nella notte tra il 25 e il 26 aprile, Mal- località d’Italia. geri ricevette dal Tenente della Guar- Il grande uomo della Resistenza e, a dia di Finanza, Augusto De Laurentiis, questo punto anche il mancato “Giu- ufficiale di collegamento tra il C.L.N. sto tra i Giusti”, si spense a Milano, la Alta Italia ed il Reggimento di forma- città di adozione che gli aveva bene- zione che avrebbe partecipato alla volmente conferito l’Ambrogino d’O- liberazione di Milano, l’ordine di in- ro, il 10 giugno 1977. surrezione generale, redatto a mano Le sue ceneri riposano tuttora nello e firmato da Leo Valiani. stesso Cimitero Monumentale, men- In esso si ordinava alle Fiamme Gial- tre un giardino ne porta orgogliosa- le di impossessarsi della Prefettura di mente il nome, in omaggio a quanto Milano e di espugnare gli edifici della da egli fatto anche per il capoluogo Muti, della Guardia Nazionale Repub- lombardo, difendendo la popolazio- blicana e della X MAS. ne milanese dalle prepotenze nazi-fa- Ed è ciò che effettivamente avvenne, sciste, spesso manifestate attraverso come ricorda la storia generale della rastrellamenti, razionamenti senza Resistenza, additando al Paese l’o- motivo e angherie di ogni sorta. pera di quel glorioso Reggimento di formazione formato da appena 407 Grazie a lui, le Fiamme Gialle non si militari e 23 ufficiali, a fronte di una trasformarono in “aguzzini”, come invece la Repubblica Sociale Italiana avrebbe fatto con gran parte dei militi della Guardia nazionale repubblicana (G.N.R.), con la quale fu giocoforza soppiantata, nel Nord Italia, la strut- tura territoriale della gloriosa Arma dei Carabinieri, i cui membri non fu- rono certo da meno nel combattere l’oppressore, come ci ricordano Eroi purissimi come Salvo D’Acquisto, i tre martiri di Fiesole e i tanti e tanti ancora che hanno contribuito col proprio san- gue alla nobilissima causa quale fu la Resistenza, sia in Patria che all’estero. Ma questa…è un’altra storia. *Colonnello (Aus) della Guardia di Finanza - Alfredo Malgeri Storico Militare con l’uniforme da Generale - 1946 © RIPRODUZIONE RISERVATA 9
www.reportdifesa.it EUROFIGHTER TYPHOON TECNOLOGIA, PRESTAZIONI E SICUREZZA L’Eurofighter, il più importante programma aeronautico della storia industriale europea, è un avanzato caccia multiruolo ordinato da nove forze aeree per un totale di 680 esemplari. Leonardo svolge un ruolo chiave nella produzione di componenti aeronautici ed elettronici del velivolo ed è responsabile dell’assemblaggio finale dei caccia ordinati da Italia e Kuwait. Protezione dei cieli h24, 365 giorni all’anno, oltre 400 fornitori e 100.000 posti di lavoro in tutta Europa, di cui oltre 24.000 in Italia. leonardo.com 10
25 APRILE 2023 LE DONNE DELLA RESISTENZA: PARTIGIANE PER ESSERE LIBERE SEMPRE Di Paola Ducci* M ILANO (nostro servizio Dimenticava l’autore - e questa di- particolare). Il 2 giugno menticanza sarebbe durata davvero 1946 esce un articolo sul per troppi decenni - il contributo fon- Corriere della Sera dal titolo: “Senza damentale che le donne hanno dato rossetto nella cabina elettorale”. alla Resistenza per la liberazione del L’ilare autore invitava le donne a pre- Paese dal nazifascismo, con o senza sentarsi presso il seggio senza rosset- rossetto ma sicuramente, per tante di to sulle labbra: “Siccome la scheda loro, col sangue. deve essere incollata e non deve ave- Il 2 giugno 1946 è il giorno del voto a re alcun segno di riconoscimento, le suffragio universale, che è figlio della donne nell’umettare con le labbra il Liberazione. E’ il giorno in cui votano lembo da incollare potrebbero, sen- anche le donne. za volerlo, lasciarvi un po’ di rossetto Eppure non è ancora il giorno della e in questo caso rendere nullo il loro loro liberazione e del loro “diritto di voto. Dunque, il rossetto lo si porti contare”. con sé, per ravvivare le labbra fuori Il contenuto dell’articolo e il titolo dal seggio”. stesso raccontano una negazione. Donne e uomini partigiani 11
www.reportdifesa.it IL RUOLO FEMMINILE NELLA RESISTENZA Nonostante il ruolo femminile nel- tuale e culturale del paese, com’era la Resistenza sia stato determinante avvenuto durante il Risorgimento. per la liberazione dal nazifascismo, le Si tratta invece di un movimento dif- donne avranno ancora molto da com- fuso, realmente di massa, ma solo battere prima di vedere riconosciute negli ultimi anni ha assunto finalmen- le loro istanze e potersi realmente te dignità di memoria e onore. affermare come soggetti attivi, come Le donne che parteciparono alla Re- protagoniste del loro destino e delle sistenza facevano parte di organiz- loro scelte. zazioni come i Gruppi di Azione Pa- Il ruolo delle donne nel Movimento triottica (GAP) e le Squadre di Azione di Liberazione Nazionale è stato eti- Patriottica (SAP) e inoltre fondarono chettato per troppo tempo come un Gruppi di difesa della donna, “aperti “contributo”, termine che non rende a tutte le donne di ogni ceto socia- giustizia all’impegno femminile nella le e di ogni fede politica o religiosa, Resistenza, impegno peraltro ramifi- che volessero partecipare all’opera di cato in tutti gli ambiti della lotta. liberazione della patria e lottare per la Sono state in prima linea come sog- propria emancipazione”, per garanti- getti attivi, combatterono per ricon- re i diritti delle donne diventate capo- quistare la libertà e la giustizia del famiglia in luogo dei mariti arruolati proprio Paese ricoprendo funzioni nell’Esercito e all’interno delle fab- di diversa natura e, molto spesso, di briche, dove avevano preso il posto grande rilevanza logistica, istituzio- degli uomini impegnati in guerra, allo nale e operativa, anche sul campo di scopo di organizzare scioperi e mani- battaglia. festazioni contro il fascismo. Ma di loro si scriveva questo: “Appor- Molte di loro furono staffette. Questo tarono il loro contributo per stampa ruolo era spesso ricoperto da giovani dei materiali di propaganda, attacca- donne, poco più che adolescenti. vano i manifesti e distribuivano i vo- Le staffette avevano il compito di lantini, svolgevano funzione di colle- garantire i collegamenti tra le varie gamento, curavano il passaggio delle brigate e di mantenere i contatti fra i informazioni, trasportavano e racco- partigiani e le loro famiglie. glievano armi, munizioni, esplosivi, Erano compiti che ragazze così giova- viveri, indumenti, medicinali, svolge- ni svolgevano con grande coraggio. vano funzioni infermieristiche, pre- Le staffette partigiane accompagna- paravano i rifugi e i nascondigli per i vano brigate e comandi per strade partigiani.” sicure, esploravano, reperivano in- Tacendo però che molte donne sono formazioni sul nemico, trasportavano morte per la libertà. armi e munizioni, ricongiungevano le La Resistenza rappresenta la fase in formazioni disperse dopo i rastrella- cui nascono e si sviluppano le pre- menti e soprattutto macinavano chi- messe per la nascita della Costituzio- lometri su chilometri. ne e della Repubblica democratica ed Non erano armate e per questo il loro è per la prima volta le donne parteci- compito era ancora più pericoloso. Il pano da protagoniste a un momento loro obiettivo era quello di passare decisivo della storia italiana. inosservate. E’ un fatto inedito, che non ha pre- Si erano rivelate indispensabili sin da- cedenti: la partecipazione femminile gli inizi della guerriglia per mantenere non è più quella di una élite intellet- i collegamenti tra città e montagna e 12
25 APRILE 2023 ripristinare quelli che l’operazione ne- prima entrava in paese per assicurarsi mica aveva interrotto. che non ci fossero nemici e dare il via Durante gli spostamenti erano sem- libera agli altri per proseguire nella pre in prima linea: quando l’unità loro avanzata. partigiana arrivava in prossimità di un centro abitato, era la staffetta che per LA FIGURA DI ANNA CHERCHI E DI ALTRE PARTIGIANE Anna Cherchi era una giovane staffet- Carla Capponi partecipò alla Resi- ta che guidava i partigiani tra i boschi stenza romana e divenne vice coman- piemontesi, in mezzo alla neve che dante di una formazione operante a ricopriva strade e sentieri. Roma. Il 19 marzo 1944 venne avvistata da I compagni le avevano impedito il una colonna di militari tedeschi. Il co- possesso di armi, perché preferivano mandante partigiano le ordinò di pro- che si occupasse di altre mansioni. cedere verso i nemici, dando ai suoi il Così, nell’ottobre del 1943, sopra un tempo necessario a mettersi in salvo. autobus affollato, Carla rubò una pi- I tedeschi la catturarono e la portaro- stola ad un soldato della GNR che si no prima ad Alba, poi a Torino, alle trovava al suo fianco. Carceri Nuove, dove fu torturata ogni Nel 1944 fu tra gli organizzatori giorno per un mese. dell’attentato di via Rasella contro Ma nemmeno le scariche elettriche una formazione dell’Esercito tede- riuscirono a farla parlare. Poi, su un sco e da questo atto i nazisti presero carro bestiame, fu deportata a Raven- pretesto per il massacro delle Fosse sbruck, campo di concentramento Ardeatine. per sole donne. Carla Capponi è stata decorata con la Anna aveva 18 anni, era una staffetta, medaglia d’oro al valor militare per le ma era soprattutto una combattente. numerose imprese a cui ha partecipa- Perché furono molte le donne che to ed è stata riconosciuta partigiana lottarono sul campo e in ruoli di co- combattente con il ruolo di capitano. mando. Nelle Brigate la presenza delle donne Il 1º distaccamento di donne com- inizialmente provocò malumori e vi battenti sorse in Piemonte alla metà furono delle contestazioni da parte di del 1944 presso la Brigata garibaldina alcuni partigiani ma, in seguito, anche “Eusebio Giambone”, una delle tan- i più scettici dovettero ricredersi. te brigate partigiane nate durante la Le donne combattevano al fianco de- Resistenza. gli uomini, sulle montagne, al freddo, A Genova ne sorse un altro che prese in alcuni casi effettuavano vere azioni il nome di una patriota fucilata dai fa- di sabotaggio militare mettendo a ri- scisti, un altro battaglione nacque nel schio la loro vita. Tante sono state le 1944 nel Biellese, costituito da opera- donne combattenti catturate e sevi- ie tessili della Brigata “Nedo”. ziate, portate in campi di concentra- Imbracciarono le armi, si misero al mento e poi condannate a morte. fianco degli uomini e in alcuni casi Aveva 17 anni Germana Boldrini vennero scelte come capi squadra quando la sera del 7 novembre 1944 per dirigere l’intera brigata. lanciò il segnale che diede inizio alla 13
www.reportdifesa.it battaglia di Porta Lame a Bologna tra 1944 preferì uccidersi anziché essere partigiani e i nazifascisti: “Quando ar- catturata dai nemici. rivai a Porta Lame con la mia arma au- Il giorno dopo il suo cadavere fu tro- tomatica e le bombe a mano lanciai il vato appeso, a mo’ di monito, nella fuoco, i miei compagni mi seguirono piazza della sua città. e ci fu un grande combattimento”. Quelle che non riuscirono a sfuggire Germana è una delle circa 500 donne alla cattura vissero l’inferno del carce- a cui vennero affidati compiti di co- re con relative torture, sevizie, stupri mando durante la Resistenza. di gruppo e violenze sessuali singole, Molte di quelle che erano entrate a come quelle commesse nel carcere far parte sia delle bande armate ex- vicentino di San Michele e denuncia- tra-urbane sia nei GAP e SAP nelle te da una partigiana al momento del- città e nelle fabbriche assunsero po- la Liberazione. sizioni di vertice. Le vittime preferite dagli aguzzini era- Norma Barbolini prese il comando no le condannate a morte, come la della prima divisione partigiana “Ciro marchigiana Angela Lazzarini. Menotti” nel 1944 in Emilia, dopo il Prima di morire fucilata ai piedi del ferimento del fratello Giuseppe avve- campanile di Certaldo, un piccolo nuto nel Reggiano durante uno scon- abitato nel territorio di Macerata il 18 tro coi nazifascisti. giugno del 1944, la giovane partigia- Iris Versari era di Forlì e nel gennaio na rivelò che la sera prima era stata del 1944 entrò nella banda partigiana violentata da diversi militari tra cui il di “Silvio” Corbari. sottotenente che avrebbe comanda- Ferita gravemente a una gamba e to il plotone incaricato di giustiziarla. accerchiata in una casa colonica insie- La donna era stata giudicata colpevo- me ad altri partigiani, il 17 agosto del le di aver nascosto un disertore. Fu molto forte la partecipazione delle donne nella Resistenza 14
25 APRILE 2023 I RICONOSCIMENTI ALLE COMBATTENTI Eppure soltanto una trentina di queste un’adesione larga e consapevole a resistenti fu decorata con Medaglie un movimento libertario dagli esiti in- d’Oro o d’Argento al Valore Militare. certi che passava per la guerra, della Per decenni a livello storiografico e quale le donne avevano accettato le istituzionale il contributo delle donne regole atroci. alla Resistenza non è stato mai ade- Nel 1965, in occasione del 20° an- guatamente riconosciuto ma relegato niversario della Liberazione, usciva a un ruolo secondario che scontava, il documentario Le donne nella Re- di fatto, una visione in cui la lotta di sistenza della regista Liliana Cavani Liberazione veniva declinata tutta al che, per la prima volta, dava voce alla maschile. presenza femminile nella Resistenza Al momento della Liberazione, forse italiana. Progressivamente, il cosid- per non destabilizzare lo stereotipo detto fenomeno della “Resistenza ta- del maschio guerriero e della donna ciuta”, cioè quel silenzio prolungato umile ancella, le donne vennero del sul ruolo rivestito da migliaia di don- tutto escluse dalle sfilate partigiane ne ignorate dalla storiografia, poteva nelle città liberate. dirsi finalmente superato. Il riconoscimento collettivo, di natura Il risultato fu il proliferare di testimo- storiografica, avvenne circa un tren- nianze, storie di donne più o meno tennio dopo la fine della guerra. Una giovani, di ogni fascia sociale, pro- tardiva ma necessaria presa di co- fessione e provenienza, antifasciste scienza di una realtà fino a quel mo- per scelta personale, retaggio fami- mento misconosciuta, cioè che quello liare o necessità, che a un certo pun- femminile alla Resistenza non era sta- to abbracciarono la lotta antifascista to semplicemente “un contributo”, e partigiana. ma qualcosa di assai più importante: Un volantino invita le donne ad arruolarsi nelle file dellr “Volontarie della Libertà” 15
www.reportdifesa.it I dati dell’Associazione nazionale par- Le 35 mila donne che dal 1943 al 1945 tigiani d’Italia (ANPI) parlano di circa parteciparono alle azioni di guerriglia 35 mila donne partigiane, molte delle partigiana per liberare l’Italia, le oltre quali pagarono con la morte o subirono 4.500 arrestate, torturate, condannate, arresti, torture e deportazioni. le 623 fucilate, impiccate o cadute in A guerra conclusa alle donne italia- combattimento, oppure le circa tremila ne saranno assegnate 19 Medaglie deportate in Germania, volevano un’e- d’Oro al Valore Militare, di cui 15 alla sistenza più dignitosa in un Paese libero memoria. dall’autoritarismo fascista, desiderava- • 35.000 donne partigiane combat- no spazi di libertà fuori da un regime tenti; che le aveva relegate sempre più nella • 20.000 donne con funzioni di sup- sfera familiare e domestica. porto; Sono state molte, perlopiù sconosciu- • 70.000 donne organizzate nei te, di cui non ci ricordiamo. Perché ci Gruppi di difesa della donna; si rammenta di loro quando serve ma • 4.500 arrestate, torturate e con- dimentichiamo che le donne, quando dannate dai tribunali fascisti; serve, sono disposte anche a morire. • 2.750 deportate in Germania nei E in tante sono morte per poi tornare lager nazisti; nell’oblio. Il 25 aprile di ogni anno è • 623 fucilate o cadute in combat- giusto quindi ricordare e celebrare tut- timento te le lettere del loro nome. • 512 commissarie di guerra; Onoriamo tutte le cadute per la Resi- • 19 medaglie d’oro stenza con le parole che Marisa Om- • 18 medaglie d’argento bra, staffetta nella Brigata Garibaldi ha dedicato alle donne. “Siate partigiane, per essere libere sempre”. *Editor per l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa © RIPRODUZIONE RISERVATA 16
25 APRILE 2023 REPORTAGE ELECTROMAGNETIC DEFENCE CYBER EW & INTELLIGENCE SPACE EW HOMELAND SECURITY TRAINING 17
www.reportdifesa.it L’INFERNO NAZISTA E LE RIVOLTE DEI PRIGIONIERI NEI CAMPI DELLA MORTE Di Benedetta La Corte R OMA (nostro servizio parti- il 22 aprile del 1946, con un decreto colare). Ricorre oggi l’Anni- di Alcide De Gasperi, alla guida del versario della Liberazione dal governo provvisorio. nazifascismo, festa nazionale istituita LA RESISTENZA La Resistenza fu un movimento che La Resistenza italiana può vantare di vide, in primis, la partecipazione di mi- una vasta storiografia anche perché litari, ai quali si unirono anche i civili. ebbe ripercussioni sull’intera Europa Insieme ebbero un ruolo fondamen- e, al contrario della resistenza tede- tale a partire dall’indomani della ca- sca al nazismo, affonda le sue radici duta del fascismo (25 luglio 1953) sulla legittimità popolare. e con la firma dell’armistizio con gli Nel gennaio del 1933, Adolf Hitler anglo-americani il 3 settembre 1943 diviene Cancelliere del Terzo Reich. E a Cassibile. Reso noto poi con il mes- non perde tempo ad ordinare i primi saggio radiofonico del Generale Pie- arresti. Gli oppositori avversi al regi- tro Badoglio l’8 settembre. me nazista vengono nei campi di con- Viene costituito il Comitato Nazionale di centramento. Il primo viene istituito a Liberazione (CNL) ed ha inizio la lotta. Dachau (Monaco), il 22 marzo 1933. LA MOSTRA AL MUSEO E per ricordare la resistenza all’Inferno DELLA SHOAH A ROMA nazista e i campi della morte di Bel- zec, Sobibor e Treblinka, la Fonda- zione Museo della Shoah di Roma ha allestito una mostra. Marcello Pezzetti è il curatore dell’e- sposizione ed essa è visitabile nel cuo- re del Ghetto ebraico della Capitale. (L’ingresso alla mostra è libero (esclu- se le festività ebraiche) in via del Por- tico d’Ottavia 29. Visitabile dalla domenica al giovedì dalle ore 10:00 alle ore 17:00 e il ve- nerdì dalle 10:00 alle 13:00. Per info: www.museodellashoah.it - Tel: +39 06 68139598 18
25 APRILE 2023 L’ESPOSIZIONE Con documenti ufficiali, cartelli di sottoposti alla sterilizzazione forza- propaganda, foto, manifesti e un vi- ta, le malattie ereditarie, infatti, non deo, viene ripercorsa una delle vicen- possono essere trasmesse ai tede- de che ha segnato la storia più buia schi puri, sani e forti. del XX secolo: la politica di odio nazi- Come dirà lo stesso Hitler il sog- sta verso gli ebrei ed altre minoranze. getto di razza ariana pura è “agile, Nella prima sala troviamo cartelloni- slanciato e vivace come un levriero, stica di propaganda nazista sostenuta coriaceo come il cuoio, duro come da tesi pseudo scientifiche, con con- l’acciaio Krupp”. cetti come “profanazione della raz- Si passa poi alla sperimentazione za”, “sangue puro” ed eugenetica. delle camere a gas: i malati vengono La teoria eugenetica del “migliora- indirizzati verso le docce che si tro- mento della specie” viene utilizzata vano nei sotterranei ed uccisi con il dai nazisti per avvalorare un’altra te- monossido di carbonio. oria quella che la malattia mentale è Il gas inodore li priva della coscienza, un male ereditario e incurabile. i corpi vengono infine ammassati e Gli “imperfetti” non possono guarire bruciati nei forni crematori per non e perciò la vita di questi malati è in lasciare alcuna traccia. realtà una “esistenza senza vita”. Un’anagrafe interna emette falsi cer- I soggetti con patologie mentali e/o tificati di morte correlati di sincerate fisiche, ciechi, sordi, epilettici, alco- lettere di cordoglio che vengono in- lizzati cronici, rappresentano per il viate ai familiari delle vittime. regime una vergogna poiché inqui- L’operazione, che costa la vita a 70 nano la purezza della razza ariana, mila persone, viene sospesa da Hit- oltre ad essere un inutile costo da ler, nel 1941, a seguito dei sospet- sostenere per l’intera nazione. ti dei parenti delle vittime e per via La mostra prosegue con le immagini della ferma opposizione, di August della prima azione omicida sistema- von Galen, arcivescovo di Munster. tica: l’Aktion T4. L’ escalation di violenza nazista cre- Il suo nome deriva dal luogo in cui sce con l’espandersi dei confini ter- aveva sede il comitato, in via Tier- ritoriali tedeschi, e si accentua du- gartenstrasse, 4, in una villa segreta rante la Seconda Guerra mondiale, a Berlino. dando inizio ad una serie di arresti e L’intera operazione si svolge all’inter- deportazioni di massa. no delle case di cura ed è guidata Sono circa 23 mila gli ebrei che ven- da Karl Brandt, medico personale di gono rinchiusi nei campi di concen- Hitler, insieme a Philipp Bouhler, uno tramento. dei principali esecutori. Nella seconda sala del museo trovia- Una squadra di medici nazisti pratica mo immagini che riportano l’istitu- l’eutanasia sulle persone con handi- zione dei ghetti, inizialmente pensati cap sia fisici che mentali, sommini- come una soluzione temporanea per strando loro il luminal, che porta da separare la comunità ebraica, porta- un sonno sempre più profondo sino trice di “malattie” ed “epidemie”, alla morte. da quella locale. Questo potente farmaco è speri- A Norimberga un cartello recita così: mentato, per la prima volta nel 1939, “Gli Ebrei qui non sono desiderati”. sui bambini malati. E’ la cosiddetta In Bassa Sassonia su un altro si leg- “eutanasia dei bambini”. ge: “Gli ebrei entrano in questo vil- Gli “imperfetti” sono inizialmente laggio a proprio rischio e pericolo”. 19
www.reportdifesa.it LA COSTRUZIONE DEL PRIMO GHETTO Il primo ghetto venne istituito nel lonia orientale, nel 1941, stabilisce 1939 a Petrikau, nel distretto di Ra- la pena di morte per chiunque osi dom, in Polonia. Altri ne saranno co- abbandonare il posto assegnatogli. struiti, nello stesso Paese, a Varsavia, Chi si presenta spontaneamente alla Cracovia, Lublino. chiamata, riceve tre chili di pane e un In questi luoghi hanno inizio le ucci- chilo di marmellata. Gli individui ven- sioni sistematiche per motivi di “sicu- gono raggruppati, e in alcuni ghetti rezza pubblica”. costretti ad attendere in ginocchio, Il sovraffollamento e la forte denutri- prima di essere condotti verso la sta- zione portano a malattie epidemiche zione ferroviaria e deportati nei lager. mortali come la dissenteria, la tuber- Si prepara a quella che sarà chiamata colosi acuta ed il tifo intestinale. Nel “Endlosung der Judenfrage”, la solu- Ghetto di Varsavia: ghetto di Lublino, ad esempio, muo- zione finale, cui scopo è uccidere le Due ragazzi a terra, di cui uno allo iono circa 300 persone al mese. comunità ebraiche d’ Europa, insie- stremo delle forze, Il Governatorato Generale della Po- me ad altre minoranze. quasi morente 20
25 APRILE 2023 IL RASTRELLAMENTO DEI GHETTI E LA DEPORTAZIONE NEI CAMPI DI STERMINIO Nel 1942, a Tarnow, nel distretto di all’interno dei tre campi della morte, Cracovia (Polonia) alcuni individui sa- Belzec, Sobibor e Treblinka costruiti ranno selezionati per i lavori forzati e per l’Aktion Reinhardt. spediti ad Auschwitz, mentre altri an- Questa operazione, diretta da Odilo dranno a Belzec. Globocnik, prevedeva il più grande La deportazione più massiva avviene a piano di sterminio della popolazione Varsavia dove 250 mila persone ven- ebraica, in parte anche di tedeschi, gono destinate al campo di Treblinka bielorussi, slovacchi, francesi, lituani, ed uccise subito dopo il loro arrivo. olandesi, all’interno di questi lager, Se potessimo immaginare l’Inferno, nel Governatorato generale dell’ex quello nazista è l’immagine più chiara. territorio della Polonia. Basta ricordare quello che avviene LA RESISTENZA ALLA VIOLENZA NAZISTA I reclusi all’interno dei campi di ster- cisi insieme agli altri prigionieri. minio si ribellano dinanzi a quello che I sopravvissuti di Sobibor sono soltan- fino ad allora avevano subito. Crea- to 58. no così vere e proprie organizzazioni Dopo questo episodio, Jokab Spor- clandestine di resistenza. renberg, che sostituisce Globocnik, Molto spesso i loro componenti ave- ordina lo smantellamento del campo. vano competenze militari e strategi- Oggi a testimonianza rimane la ferro- che e ciò ha permesso di elaborare via e il cartello con il nome dell’antico concreti piani di evacuazione. villaggio. La fuga dei prigionieri dai campi parte La parte più suggestiva dell’esposi- da quello di Treblinka (agosto 1943). zione sui crimini nazisti è la sala dove Il 14 ottobre 1943 è la data, invece, è proiettato un interessante docu- della grande fuga da Sobibor, lager mentario sul campo di sterminio di situato in Polonia orientale. A capo Treblinka. dell’operazione c’è Aleksander Pe- È proprio a Treblinka che i prigionieri chersky, un ex ufficiale ucraino dell’Ar- insorgono per la prima volta all’inter- mata Rossa. no di un campo. Il gruppo clandestino che si organizza La rivolta capitanata da Julian Cho- a Sobibor ha in mente una rivolta che razycki, ex ufficiale dell’Esercito po- prevede la messa in libertà di quanti lacco, non produce l’esito sperato. In- più prigionieri e l’uccisione di quan- fatti, non si riesce ad uccidere nessun te più guardie sia possibile. Guardie tedesco e la maggior parte dei rivol- che vengono attirate con le scuse più tosi viene colpito con fucili automa- banali per poi essere brutalmente uc- tici, posizionati sulle torrette di guar- cise. dia, mentre il resto viene giustiziato. Undici componenti della Milizia spe- Cento prigionieri rimangono nel cam- ciale tedesca vengono trucidati. Ma po, altrettanti riescono a superare il dei 600 prigionieri soltanto la metà raggio di azione dei fucili ma vengo- riesce ad evadere. no comunque catturati ed uccisi poco Molti di loro vengono catturati ed uc- dopo. 21
www.reportdifesa.it Al centro della sala troviamo un pic- La gente adesso sa cosa succede in colo plastico che riproduce l’organiz- questi campi, e così si intensificano i zazione del campo ricostruito grazie tentativi di fuga, dapprima azioni indi- ai disegni dei reclusi sopravvissuti alla viduali nel terrore delle rappresaglie tragedia, ma anche di alcune guardie. che queste provocano, poi diventano Treblinka viene costruito nel 1942, ed vere e proprie rivolte di massa coordi- è tra i tre campi, concepiti nell’Aktion nate da comitati di resistenza. Reinhardt, quello più nascosto poiché Soltanto 50 prigionieri riescono a situato in un territorio scarsamente salvarsi, fra di loro solo due donne, abitato e all’interno di un fitto bosco. sopravvissuti alla guerra grazie all’ap- A capo di Treblinka è Irmfried Eberl, poggio dei contadini dei villaggi vici- l’unico medico a dirigere un lager, a ni. cui presto gli succede Franz Stangl, Ai tre campi dell’Aktion Reinhardt se membro della Kripo (polizia crimina- ne aggiunge un altro, quello di Lubli- le), che fu anche comandante a So- no, meglio conosciuto con il nome di bibor. Majdanek. E’ uno dei campi che oc- In questo campo viene costruita una corre menzionare perché fu uno fra i falsa stazione (in realtà una sortierba- più duri dei sistemi concentrazionari racke, magazzino per lo smistamen- nazisti. to). Ha una funzione polivalente, di ster- Il treno della vita si ferma al cospetto minio e di concentramento, dove la del tempo della morte, certa, come percentuale di sopravvivenza è bas- l’orologio che, alla finta stazione, se- sissima: vengono uccise 900 mila per- gna sempre la stessa ora. sone circa, la maggior parte di queste Altro “falso” luogo è il Lazarett ca- è eliminata in meno di cento giorni. muffato da ospedale militare con la I deportati a Majdanek saranno circa bandiera della Croce Rossa, dove 170 mila, fra cui anche 300 italiani, di vengono portati i più deboli, vecchi, cui 19 soltanto sopravviveranno. malati, disabili e bambini senza geni- La mostra prosegue con le immagini tori. della Risiera di San Sabba a Trieste, Quando iniziano le deportazioni di situata nella zona adriatica italiana oc- massa le tre camere a gas non sono cupata dai tedeschi. più sufficienti ad ospitare tutti, così si Qui nel 1943, nei territori in cui si isti- fa ricorso alle fucilazioni in attesa del- tuisce la Repubblica di Salò, viene la costruzione di altre 10. inaugurato un campo dove vengono Le vittime sono accompagnate nelle imprigionati oppositori politici, parti- camere a gas, dopo avere subito un giani italiani, croati, sloveni, ebrei, re- trattamento violento. nitenti alla leva. Quando sono tutti dentro, si chiude la Molti degli anziani, specie ebrei, rico- porta e, si immette all’interno lo scari- verati nella Casa di riposo Gentilomo, co del motore di un carro armato per e dei malati dell’ospedale psichiatrico circa 15-20 minuti. di Trieste, sono prelevati dalle squa- Una volta conclusa l’operazione i cor- dre tedesche “per ordini impartiti pi vengono sepolti nelle fosse comu- dall’autorità superiore” e trasportati ni. in “zona ignota” per essere uccisi. Dal 1943 i cadaveri fino ad allora se- A San Sabba i detenuti vengono uc- polti vengono posti in griglie d’ince- cisi con un colpo alla nuca di notte, nerimento e bruciati. talvolta impiccati e raramente fucilati, 22
25 APRILE 2023 con musica ad alto volume per copri- re le loro urla. I restanti prigionieri vengono messi in libertà, la notte fra il 29 e il 30 apri- le 1945, quando i tedeschi fuggono, facendo saltare in aria l’edificio del crematorio. Il 1° maggio le truppe ju- goslave occupano Trieste. Alcune immagini dedicate alla Risiera di San Sabba (Trieste) presenti nella mostra 23
www.reportdifesa.it GLI “ESPERTI DELLO STERMINIO” Nell’ultima sala della mostra troviamo Sonderkommando. i volti degli “esperti dello sterminio” Composto da giovani, fra i 30 e i 40 coloro che hanno ucciso i pazienti, ri- anni, collaboratori civili della Cancel- coverati nelle case di cura, nell’ope- leria di Adolf Hitler, solo un terzo fa razione Aktion T4 (1939-1941) e che parte dell’apparato militare. proseguono la loro carriera prenden- L’esposizione, infine, si conclude con do parte all’Aktion Reinhardt (1941- le immagini dei processi fatti ai 121 1943) ed infine all’Adriatrisches Ku- persecutori responsabili dell’Aktion stenland (1943-1945). Reinhardt. Molti di loro verranno Sono: Hermann Hofle, Kurt Franz, condannati all’ergastolo. Karl Frenzel, Erich Bauer, Kurt Bolen- Uno fra i maggiori protagonisti dello der, Franz Stangl, Odilo Globocnik, sterminio, Odilo Globocnik, invece, Cristian Wirth. si suicida appena dopo la fine della Oltre ad alcuni degli appartenenti guerra. al gruppo definito ufficialmente SS © RIPRODUZIONE RISERVATA 24
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