COMUNE DI RAPOLANO TERME (SI) PIANO D'AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE
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Sommario Il Patto dei Sindaci ............................................................................................................................................. 3 Il comune ........................................................................................................................................................... 4 Breve storia.................................................................................................................................................... 5 Il territorio e la popolazione .......................................................................................................................... 5 Il Territorio del Comune di Rapolano ............................................................................................................ 6 Risorse idriche ............................................................................................................................................... 8 La gestione delle acque ................................................................................................................................. 9 La raccolta rifiuti ............................................................................................................................................ 9 IL PATTO DEI SINDACI ...................................................................................................................................... 11 ASPETTI ORGANIZZATIVI E FINANZIARI ....................................................................................................... 12 IL RIFERIMENTO: Baseline Emission Inventory ............................................................................................ 12 ENERGIA ELETTRICA ................................................................................................................................. 12 FABBISOGNO TERMICO ........................................................................................................................... 13 SETTORE TRASPORTI ................................................................................................................................ 15 SETTORE INDUSTRIALE ............................................................................................................................ 16 QUADRO RIASSUNTIVO ........................................................................................................................... 17 METODOLOGIA ........................................................................................................................................ 17 I RISULTATI DELL’INVENTARIO 1999 ........................................................................................................ 19 STRATEGIA DI AZIONE ..................................................................................................................................... 21 SCHEDE AZIONI ............................................................................................................................................ 22 SCHEDA 1 ................................................................................................................................................. 23 SCHEDA 2 ................................................................................................................................................. 25 SCHEDA 4 ................................................................................................................................................. 32 SCHEDA 5 ................................................................................................................................................. 33 SCHEDA 6 ................................................................................................................................................. 35 SCHEDA 7 ................................................................................................................................................. 38 AVANZAMENTO E MONITORAGGIO ................................................................................................................ 40 MONITORAGGIO: Monitoring Emission Inventory 2009 ............................................................................. 40 ENERGY MANAGEMENT SYSTEM: European Energy Award ed ISO 50001 ................................................. 42
Il Patto dei Sindaci Il comune di Rapolano ha sottoscritto a dicembre 2010 il PATTO DEI SINDACI, un accordo volontario stipulato con la UE per impegnarsi a raggiungere gli obiettivi di efficienza energetico- ambientale di riduzione dei consumi e delle emissioni del 20% e di sfruttamento delle rinnovabili per un ulteriore 20% entro il 2020. L’Unione Europea ha infatti individuato nei comuni il contesto in cui è maggiormente utile agire per realizzare una riduzione delle emissioni e una diversificazione dei consumi energetici rappresentando il luogo ideale per stimolare gli abitanti ad un cambiamento delle abitudini quotidiane in materia ambientale ed energetica; la Commissione Europea ha lanciato il «Patto dei Sindaci – Covenant of Mayors » con lo scopo di coinvolgere le comunità locali ad impegnarsi in iniziative per ridurre nella città le emissioni di CO2 del 20% attraverso l’attuazione di un Piano d’Azione che preveda interventi in tutti i settori di competenza comunale corredato con dati sui tempi di realizzazione, risorse umane dedicate, monitoraggio, informazione ed educazione La Provincia di Siena, impegnata da tempo nella sostenibilità energetico-ambientale e con l’ambizioso obiettivo di diventare CARBON FREE entro il 2015, nel corso del 2010 ha aderito diventando una struttura di supporto del Patto dei Sindaci assumendo il ruolo di sostegno ai comuni del territorio per la redazione del bilancio delle emissioni e del piano d’azione e la realizzazione degli obiettivi locali. Il Comune di Rapolano grazie al supporto della Provincia e all’adesione al progetto europeo “COME2CoM” sarà accompagnato da un pool di esperti del settore energetico verso la redazione del Piano d’Azione per la Sostenibilità Energetica e potrà scambiare esperienze con gli altri partner del progetto di cooperazione che coinvolge Italia, Germania, Gran Bretagna, Svezia, Austria, Danimarca, Belgio e Slovenia.
In particolare ci si propone di trasferire sul territorio italiano gli strumenti innovativi e le buone pratiche presenti a livello europeo e di rendere le comunità partecipanti virtuose ed esemplari attraverso un processo decisionale partecipato che coinvolge attivamente tutti gli attori del territorio. Questo metodo, promosso dalla Commissione Europea, contribuisce significativamente ad un futuro sostenibile facilitando l’uso efficiente dell’energia e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili: instaurando un sistema di gestione mirato alla qualità, apporta benefici di diverso genere alle municipalità partecipanti come strumento di attuazione e avanzamento delle politiche energetiche, di cooperazione e marketing territoriale. I benefici a vantaggio dei Comuni che aderiscono al percorso proposto sono infatti numerosi: oltre alla promozione dell’immagine del Comune a livello europeo e alla possibilità immediata di uno scambio di esperienze e buone pratiche che permetteranno di incrementare la sostenibilità energetica ed ambientale delle Amministrazioni Comunali, risulta essere un’ottima opportunità di collaborazione all’interno del territorio, con il lavoro di concerto tra i diversi settori comunali, le Province, i Comuni, fino agli stessi cittadini. Un percorso in sinergia e di rete che può essere solo di auspicio per rafforzare le politiche energetiche e raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea entro il 2020. I Comuni dovranno compiere un’analisi della loro situazione energetica ed in seguito elaborare un programma di miglioramento basato sia sull’efficienza sia sulla sostenibilità ambientale costituendo un “Quality Management System” con continuo controllo dei risultati coadiuvati dalla possibilità di confronto dei risultati stessi nonché di collaborazione con le altre municipalità europee che aderiscono al programma. La validità del piano redatto ai fini del raggiungimento degli obiettivi europei sarà verificato dal Joint Research Center di ISPRA. Il comune La presenza della popolazione è il primo fattore di pressione esercitato sull’ambiente, direttamente connesso al modello insediativo specifico di quella popolazione sul territorio, alla modifica dell’ambiente originario, allo sfruttamento delle risorse naturali e alla produzione di scarti. Dunque, la relazione tra qualità dell’ambiente e dimensione demografica risente di molteplici
fattori, quali le scelte localizzative e produttive, la tipologia dei consumi, il grado di istruzione, la dotazione di infrastrutture. La comprensione di questi meccanismi insediativi è indispensabile per valutare correttamente l’impatto antropico sul territorio. Breve storia Il Comune di Rapolano, presieduto dal XII secolo dai conti Scialenghi, si trova da sempre al confine orientale del territorio senese ed è stato teatro di numerose incursioni da parte dei nemici di Siena provenienti dall’Aretino. L’ultima e definitiva incursione è avvenuta nel 1554 ad opera degli spagnoli e dei fiorentini e provocò la quasi completa distruzione del castello di Rapolano e di quello di Armaiolo. Il territorio comunale è segnato da borghi, castelli ed edifici storici isolati, tra cui il borgo di Armaiolo, con gli stretti vicoli o rughe, le mura e le torri in pietra; e anche la Villa del Buoninsegna, il Castello di Poggio Santa Cecilia, i castelli di Modanella, San Gimignanello e Galico e infine Serre che fu sede dei castellani imperiali e punto di appoggio dello Spedale della Scala, che qui realizzò una delle più belle ed importanti Grancie. Lo sviluppo economico della zona ha potuto contare su una intensa attività estrattiva per la presenza di quattro grandi placche di travertino tra Armaiolo e Serre e sono attualmente visibili i segni suggestivi delle cave dismesse o ancora in attività. L’attività termale legata alla presenza di sorgenti sulfuree è stata ed è tuttora una importante risorsa per il Comune. Le sorgenti storiche a nord di Rapolano sono ricordate fin dal 1676 quando alimentavano ben 12 mulini. Nel Settecento vi furono realizzati due bagni ancora in piena attività nella seconda metà del XIX secolo e oggi in stato di completo abbandono. Altre Terme si trovano ovest di Rapolano presso San Giovanni o Bagni Marii. Attualmente esiste un Consorzio per la Promozione e lo Sviluppo del termalismo Sociale, costituito dai comuni di Rapolano Terme, Asciano, Sinalunga, Castelnuovo Berardenga e dall'Amministrazione provinciale di Siena. Il territorio e la popolazione La Provincia di Siena è tra le meno popolate della Toscana e la sua densità demografica è molto inferiore alla media regionale (68 ab/km2 contro 155 ab/km2). Ad uno sguardo generale, la caratteristica principale del territorio è quella della varietà del suo paesaggio. Accanto ad una rilevante presenza di aree montane e di alta collina, dove ampie superfici sono coperte da foreste, vi sono diffuse aree rurali, con un paesaggio prettamente collinare, una densità di abitanti piuttosto bassa e una presenza diffusa di piccoli centri abitati. In questo contesto l’agricoltura svolge insieme una funzione produttiva e di manutenzione ambientale.
Il Circondario delle Crete Senesi - Val d’Arbia occupa un territorio prevalentemente collinare, situato nel cuore della Provincia di Siena. La superficie complessiva del Circondario è di 53.547 ettari, pari a circa il 14 % del territorio provinciale. La popolazione residente al 2003 è di 23.209 abitanti ed è distribuita nei cinque comuni del Circondario: Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Rapolano e San Giovanni d’Asso. Il Comune di Rapolano si sviluppa su un territorio di 83kmq. Il trend demografico del Circondario delle Crete Senesi - Val d’Arbia indica un aumento della popolazione residente (+7%) negli ultimi anni. Il dato del censimento 2001 era pari a 4744 abitanti, mentre al 2008 i residenti sono aumentati fino a 5227 abitanti. In base ai dati del 5° Censimento Generale dell’Agricoltura solo il 7% del totale è attribuibile ad aree edificate o altrimenti antropizzate, mentre il restante 93% è suddiviso in 34.987 ha di Superficie Agricola Utilizzata e 14.586 ha di altra superficie quasi totalmente dominata da aree boschive, che occupano una superficie pari a 9.368 ha (Tabella 1.2). La Superficie Agricola Utilizzata locale è caratterizzata prevalentemente da seminativi e coltivazioni legnose. Il Territorio del Comune di Rapolano La tabelle riassuntive riportate di seguito evidenziano che il territorio del comune di Rapolano è bassamente urbanizzato, in linea comunque con la media dei comuni minori della provincia, dove i boschi e seminativi costituiscono oltre il 75 % del territorio seguiti dalle colture legnose che complessivamente interessano circa il 12%. Superficie Superficie Incidenza Abitanti Abitanti Variaz. Densità (Kmq) Urbanizzata Sup.Urb 2001 2007 % Demografica (ha) su totale % Provincia 3.821,24 8.160,60 2,14 252.262 266.291 5,56 69,7 di Siena Comune 83,07 196,00 2,36 4.782 5.135 7,38 61,8 Rapolano
La tabella successiva illustra l’uso del suolo ricavato dal Piano Strutturale Le tessiture agrarie di pregio rappresentano una limitata porzione del territorio comunale (circa l’8%), mentre gli altri tessuti agrari impegnano oltre il 28% del territorio comunale. Le tessiture di pregio che caratterizzano il territorio sono quelle della coltivazione dell’olivo e del promiscuo, che interessano in prevalenza la fascia pedecollinare, e la tessitura a maglia fitta dei piani travertinosi. Le piantate residue, una rete scolante più fitta con vegetazione non colturale abbondante, sono elementi che favoriscono la biodiversità. La disciplina del paesaggio agrario di RU, oltre a prevedere la tutela degli elementi di maggior pregio, tende a mantenere e far recuperare agro-ecosistemi più complessi. I tessuti agrari del frazionamento periurbano rappresentano invece un fenomeno di alterazione della maglia legato alla parcellizzazione della proprietà o della conduzione e possono determinare fenomeni di degrado.
Risorse idriche Il comune di Rapolano Terme è ricompreso all’interno dell’acquifero di importanza strategica della Val di Chiana, con i comuni di Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda. Il bacino della Val Di Chiana si estende per circa 1300 km2 nella parte orientale della Toscana, fra le province di Arezzo e Siena. Esso ricopre una lunghezza di circa 57 chilometri per una larghezza di circa 20. Da tale acquifero viene prelevate l’acqua ad uso idropotabile che serve il comune di Rapolano ed è distribuita dall’ATO 6 per mezzo di due pozzi posti nel territorio comunale. Oltre ai pozzi di captazione dell’ATO 6 sono presenti 74 pozzi privati censiti all’anagrafe pozzi della Provincia di Siena. Ipotesi fabbisogno idropotabile per i Comuni che utilizzano l’acqua prelevata dall’Acquifero della Chiana e quantitativi di acqua prelevati dall’acquifero (estratto da PTCP 2010 Provincia di Siena – Indagini geologico applicate – Relazione finale e allegati tecnici – dati 2009) Attualmente, sulla base delle informazioni fornite ai Tecnici dell'Acquedotto del Fiora S.p.A., i consumi medi della rete acquedottistica di Rapolano Terme variano dai 110 mc/h nel periodo estivo ai 75 mc/h nel periodo invernale; tale consumo medio si esercita nelle 24 ore e pertanto si registrano i seguenti dati significativi: Consumo giornaliero estivo mc 2.640 Consumo giornaliero invernale mc 1.800 Consumo medio orario diurno estivo mc 110 Consumo medio orario diurno invernale mc 75 Consumo medio giornaliero estivo per abitante litri ~ 520 Consumo medio giornaliero invernale per abitante litri ~ 300 Consumo totale annuo per abitante mc/anno-ab. 160,4 I fabbisogni idropotabili vengono attualmente soddisfatti quasi totalmente con il "Campo Pozzi dei Quercini" che copre all'incirca il 90 % dei fabbisogno, la parte rimanente viene coperta dalla derivazione dalla Diga del Calcione. Il Campo pozzi dei Quercioni presenta attualmente n° 2 pozzi (pozzo n.1 e pozzo n.3) che attingono dalla falda idrica superficiale ospitata all'interno della Maiolica. Il pozzo n.3 non viene praticamente mai utilizzato in quanto l'acqua emunta presenta dell'opalescenza da solidi sospesi non compatibile con gli impianti di addolcimento istallato all'interno del campo pozzi. Ne deriva pertanto che tutta l'acqua viene quindi prelevata dal pozzo n.1 che quindi è costantemente in pompaggio sia nel periodo invernale ed ancor più nel periodo estivo, con valori di portata che oscillano tra i 20 ed i 30 l/s continuativamente nelle 24 ore.
La gestione delle acque Il Circondario delle Crete Senesi-Val d’Arbia fa parte dell’Ato n° 6 Ombrone. La gestione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione all’interno del territorio è gestita dall’Acquedotto del Fiora. Le reti acquedottistiche, le sorgenti, i depuratori e i pozzi sono monitorati dal Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Siena. Nel 1999 l’acqua distribuita è stata 1.377.685 m3 (pari al 6,7% provinciale) mentre le perdite sono state di 330.644 m3, per un consumo pro capite di 170 l/ab/giorno. La raccolta rifiuti Per quanto riguarda il calcolo dell’efficienza della raccolta differenziata si considerano le statistiche confrontate con gli obiettivi del decreto Ronchi. I dati certificati sono forniti dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR) per il periodo che va dal 1998 al 29/02/2004. Nelle Tabelle vengono analizzati i dati sulla produzione dei rifiuti (Fonte: ARRR). La situazione del Circondario è confrontata con quella provinciale. La serie dei dati va dal 1998 al Febbraio 2004.
Nel 2003-2004 la produzione di rifiuti raggiunge le 12.186,38 tonnellate, pari quindi al 7,63% del totale provinciale, con una produzione pro capite di 524,28 kg, contro una media provinciale di 616,11 kg/abitante.
IL PATTO DEI SINDACI Come anticipato nella premessa, l’iniziativa del Patto dei Sindaci prevede la redazione di un Piano d’azione (“Sustainable Energy Action Plan”) con cui accompagnare il Comune all’obiettivo scelto di riduzione delle emissioni al 2020. In particolare il Piano è costituito da due parti: 1. L’inventario delle emissioni di base - BEI (Baseline Emission Inventory), che fornisce informazioni sulle emissioni di CO2 attuali e future del territorio comunale, quantifica la quota di CO2 da abbattere, individua le criticità e le opportunità per uno sviluppo energeticamente sostenibile del territorio e le potenzialità in relazione allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili; 2. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile – SEAP (Sustainable Energy Action Plan) in senso stretto, che individua un set di azioni che l’Amministrazione intende portare avanti al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2 definiti nel BEI. Gli elementi chiave per la preparazione del Piano sono: - svolgere un adeguato inventario delle emissioni di base - assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche mediante il coinvolgimento delle varie parti politiche - garantire un’adeguata gestione del processo - assicurarsi della preparazione dello staff coinvolto - essere in grado di pianificare implementare progetti sul lungo periodo - predisporre adeguate risorse finanziarie - integrare il Piano nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale (esso deve far parte della cultura dell’amministrazione) - documentarsi e trarre spunto dagli altri comuni aderenti al patto dei sindaci - garantire il supporto degli stakeholders e dei cittadini. Il Piano individua quindi fattori di debolezza, rischi, punti di forza ed opportunità del territorio in relazione alla promozione delle Fonti Rinnovabili di Energia e dell’Efficienza Energetica, e quindi consente di poter definire i successivi interventi atti a ridurre le emissioni di CO2. L’obiettivo è fissato al 2020: dato l’arco temporale particolarmente importante, viene previsto un monitoraggio obbligatorio da effettuare su base biennale. La scelta politica impatta, in questo caso direttamente e compiutamente, sulle scelte operative ed amministrative al fine di indirizzare il territorio verso uno sviluppo sostenibile e perseguire gli obiettivi di risparmio energetico, promozione.
ASPETTI ORGANIZZATIVI E FINANZIARI Ai fini di coordinare le attività relative al Patto dei Sindaci, il comune si è dotato fin dall’inizio di una specifica struttura organizzativa selezionando un apposito team per la pianificazione ed il monitoraggio delle attività. Il gruppo di lavoro che ha elaborato la baseline e le proposte di azione comprende la parte politica con potere propositivo e decisionale nella persona del Sindaco e dell’assessore all’ambiente anche con funzione di coordinamento degli apporti dei diversi settori e degli stakeholders di volta in volta interpellati ed il responsabile dell’ufficio tecnico. Il Comune ha aderito al progetto europeo IEE Come2CoM ottenendo il supporto tecnico necessario alla stesura dei documenti richiesti. Si prevede di mantenere lo stesso gruppo di lavoro per la fase di comunicazione e monitoraggio del PAES. La fase di monitoraggio potrà contare sul supporto della Provincia di Siena, struttura di supporto del Patto dei Sindaci, soprattutto per la fase di raccolta dei dati aggiornati, grazie alle attività di redazione del bilancio provinciale della CO2 e di certificazione ISO 14001 e 500001. IL RIFERIMENTO: Baseline Emission Inventory Come base di riferimento è stato scelto il 1999 poiché rappresenta l’anno in cui la Provincia di Siena ha iniziato il progetto SPINECO che mette a disposizione una analisi di dettaglio del territorio tramite numerosi dati ed indicatori energetico-ambientali a livello comunale. ENERGIA ELETTRICA La serie storica che riassume la domanda provinciale di energia elettrica mostra, come era lecito attendersi, un trend in crescita. Tra gli anni 1997 e 2000 si assiste ad un aumento complessivo del 7% della domanda. La Provincia di Siena comunque si presenta, rispetto alla Regione Toscana, come una delle meno “energivore”. I valori sono, in parte, frutto di elaborazioni su dati forniti da ENEL. I dati disponibili per l’anno 1999 riguardavano solo il totale dei consumi, mentre il dettaglio relativo ai diversi settori era disponibile per l’anno 2000.
Al fine di stimare il peso delle varie attività produttive anche per l’anno 1999 è stata calcolata la variazione dei consumi comunali verificatasi nel biennio 1999-2000. Applicando questo fattore di proporzione ai dati relativi alla domanda elettrica per settori dell’anno 2000 sono stati stimati i medesimi dati per l’anno 1999. I consumi del Circondario, nel complesso, rappresentano il 7,9% dei consumi provinciali. L’indicatore di pressione riportato nell’ultima colonna fornisce un valore di domanda energetica per abitante in linea con il valore medio provinciale rispettivamente 3.646 kWh/ab per il Circondario delle Crete Senesi - Val d’Arbia e 4.063 kWh/ab per la Provincia. Nella figura seguente è riportato il consumo di energia elettrica per abitante per i cinque Comuni delle Crete Senesi - Val d’Arbia; dall’istogramma presentato è abbastanza evidente come Rapolano Terme sia il Comune più energivoro con 5.215 kWh/ab. FABBISOGNO TERMICO Il fabbisogno civile di energia termica in Provincia di Siena è soddisfatto per buona parte dall’utilizzo di gas naturale. La rete del metano, che nell’anno 1999 copriva il 96,8% della popolazione residente, è gestita da tre enti: Intesa, Gestione Valdichiana e Fiorentina Gas. Le utenze isolate che si trovano al di fuori della rete di distribuzione utilizzano, per soddisfare il proprio fabbisogno termico, generalmente gasolio o GPL. La domanda termica ad uso produttivo è soddisfatta sia dall’utilizzo del metano (pari al 16% del totale erogato) sia dall’utilizzo di gasolio, GPL e olio combustibile in proporzioni variabili. Oltre agli usi prettamente termici in questa sezione viene trattato anche il consumo di gasolio a scopo agricolo. L’uso principale del gas naturale è senz’altro da attribuirsi al riscaldamento individuale anche se l’aumento della rete di distribuzione rende la risorsa disponibile anche ai comparti produttivi. I dati provinciali relativi ai combustibili derivati dal petrolio descritti in questa sezione derivano da stime redatte dal Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato (MICA).
I consumi medi calcolati per abitante, per addetto manifatturiero e per addetto del terziario di questi 8 Comuni, sono stati considerati rappresentativi rispettivamente dei consumi medi provinciali del settore civile, industriale e dei servizi. I valori così stimati sono serviti per definire il fabbisogno energetico dei tre settori per ogni Comune della Provincia di Siena. Abbiamo ritenuto che quella parte della domanda energetica non soddisfatta dall’uso del gas metano dovesse essere soddisfatta da altri combustibili, quali GPL o gasolio, in proporzioni equivalenti alle loro vendite in Provincia. I consumi provinciali di olio combustibile e lubrificanti, dato l’uso esclusivo per fini produttivi che si fa di questi derivati del petrolio, sono stati distribuiti fra i vari Comuni in proporzione al numero di addetti dichiarati nelle attività manifatturiere. I consumi provinciali di gasolio per usi agricoli sono stati distribuiti fra i Comuni in proporzioni equivalenti alla Superficie Agricola Utilizzata. La distribuzione del gas naturale è gestita dal consorzio Intesa. I consumi nell’anno 1999 del circondario sono stati pari a 9,6 milioni di metri cubi. Il gas naturale comunque non soddisfa completamente la domanda termica complessiva che richiede anche l’utilizzo di altri combustibili Il Comune di Rapolano ha i più alti consumi di gasolio con 1.621 tonnellate. Per quanto riguarda l’uso di Gpl questo è maggiore nel comparto produttivo per Rapolano.
SETTORE TRASPORTI Per quanto riguarda il consumo di combustibili per autotrasporto i dati provengono ugualmente dalla stime sulle vendite redatte dal MICA. Dalla serie storica riportata si può osservare un sostanziale assestamento dei volumi di benzina venduti dal 1995 al 2000 e, viceversa, una crescita consistente di vendite relative al gasolio a partire dall’anno 1997. Anche l’utilizzo di GPL sembra avere un trend di crescita a partire dal ‘98. Le informazioni sui consumi di combustibili per autotrasporto sono purtroppo disponibili dal MICA esclusivamente fino a livello provinciale; l’attribuzione dei consumi a livello comunale ha quindi richiesto una stima basata su alcune assunzioni. È’ stato assunto che il consumo di benzina fosse destinato interamente al trasporto privato mentre quello di gasolio attribuibile principalmente al trasporto di merci. Utilizzando informazioni provenienti dal Piano Energetico Provinciale abbiamo assunto essere destinato al trasporto di merci il 78% del gasolio venduto in provincia nell’anno 1999, mentre il restante 22% è venduto per il trasporto privato. Per quanto riguarda il GPL, come per la benzina, è stato considerato ad uso esclusivamente privato. In seguito per poter attribuire ad ogni Comune la propria quota di combustibile abbiamo effettuato, per quando riguarda le attribuzioni ad uso privato, una riproporzione del totale provinciale basata sul numero di autovetture immatricolate in ogni Comune. Per stimare i consumi destinati al trasporto merci ci siamo invece basati su un indice che rapporta il prodotto interno lordo provinciale a quello dei singoli comuni assumendo che il movimento di beni sia direttamente proporzionale al PIL. La quantificazione della rete stradale a livello comunale è la seguente: * Statali Km 12 * Provinciali Km 20 * Comunali Km 50 * Vicinali Km 40 * Autostrade Km ==
SETTORE INDUSTRIALE Si riporta il quadro riassuntivo degli addetti nel comune di Rapolano reso disponibile dalla CCIAA di Siena Il settore manifatturiero (253 unità locali e 1444 addetti) del Circondario delle Crete-Val d’Arbia è abbastanza rilevante nell’ambito dell’economia provinciale. Esso è orientato verso l’attività agro- alimentare e, non si rileva una notevole diversificazione produttiva salvo alcune imprese artigiane ed il settore legato all’estrazione del travertino. L’attività estrattiva, che si pratica soprattutto nel Comune di Rapolano Terme, è di grande evidenza e occupa quasi la metà degli addetti al settore a livello provinciale. Il settore delle costruzioni occupa 488 addetti in 317 unità locali. Nel settore dei servizi primeggiano le attività commerciali (905 addetti e 494 unità locali) e, in modo meno evidente, quelle alberghiere con 228 addetti a livello di Circondario e 91 unità locali. In particolare, le strutture ricettive sono rappresentative di
un’attività turistica diffusa su tutto il territorio provinciale, ma in alcune zone di questo distretto questa appare ancora in ritardo rispetto alla maturità raggiunta dal settore in altre aree all’interno della Provincia. E’ comunque rilevante l’attività turistica che ruota intorno alle terme di Rapolano e ad alcuni siti di particolare interesse artistico e culturale. A fronte di un numero di arrivi pari a 20.757 (il 62% dei quali confluiscono presso il Comune di Rapolano Terme), nel Circondario delle Crete - Val d’Arbia si trovano 80 strutture di cui 71 extra-alberghiere. QUADRO RIASSUNTIVO METODOLOGIA L’approccio scelto, in linea con quanto utilizzato nel progetto SPINECO, è la metodologia IPCC (dall’Intergovernmental Panel on Climate Change). Il calcolo delle emissioni della CO2 imputabili al settore energetico provengono dalla combustione diretta di fonti fossili e, in maniera indiretta, dal consumo di energia elettrica. A differenza del progetto SPINECO il Patto dei Sindaci non consente la contabilizzazione dell’assorbimento forestale che quindi non viene riportato anche se in queste aree assai significativo (tanto da portare il bilancio delle emissioni quasi in pareggio); un ulteriore differenza consiste nell’approccio rigidamente territoriale del SEAP che quindi non può tenere conto di due importanti aspetti che caratterizzano ambientalmente ed energeticamente la provincia: la produzione locale di energia elettrica da geotermico che porta ad un coefficiente emissivo provinciale significativamente più basso rispetto al valore nazionale ed il trattamento dei rifiuti che viene eseguito a livello provinciale e non presenta alcun impianto sul territorio del comune di
Rapolano che quindi non potrà tenere conto degli sforzi effettuati sulla riduzione dei quantitativi conferiti e sulla differenziata. Tali indubbi ostacoli che inficiano l’adesione al Patto di comuni come Rapolano, potranno essere superati con un piano d’area in cui i benefici delle suddette peculiarità potranno essere suddivisi tra le municipalità a livello provinciale. Il Comune quindi, sicuro di poter raggiungere comunque l’ambizioso obiettivo di soddisfare i requisiti del Patto, potrà successivamente in caso di inserimento in un Piano più ampio, elevare i propri obiettivi. E’ stato scelto quindi di utilizzare fattori di emissione standard in linea con i principi dell’IPCC (linee guida IPCC 2006), che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all’interno dell’autorità locale, che indirettamente, attraverso la combustione di carburanti associata all’uso dell’elettricità e di calore/freddo nell’area comunale. I fattori di emissione standard si basano sul contenuto di carbonio di ciascun combustibile, come avviene per gli inventari nazionali dei gas a effetto serra redatti nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) e del Protocollo di Kyoto. Le emissioni totali di CO2 si calcolano sommando i contributi relativi a ciascuna fonte energetica. Per i consumi di energia elettrica le emissioni di CO2 in t/MWh sono determinate mediante il relativo fattore di emissione (National/European Emission Factor). I fattori di emissione adottati per il calcolo delle emissioni di CO2 e per valutare la quota di riduzione dal presente piano sono i seguenti fattori IPCC: Fattori di emissione Fattore di emissione di CO2 (ton Vettore energetico CO2/MWh) Gas naturale 0,202 Gasolio (Diesel) 0,267 Olio da riscaldamento 0,267 Benzina 0,249 Energia Elettrica (rete nazionale) 0,483 I settori inclusi nella BEI risultano così classificati: EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE - Edifici, attrezzature/impianti comunali - Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) - Edifici residenziali - illuminazione pubblica comunale
TRASPORTI - Veicoli comunali - Trasporto pubblico - Trasporto privato e trasporto merci ALTRO - Acquedotto e gestione acque reflue I RISULTATI DELL’INVENTARIO 1999 L’emissione totale per il territorio comunale nel 1999 risulta essere pari a 28.289 t di anidride carbonica, comportando un valore pro capite di 5,96 t CO2/anno riferito a 4.744 abitanti. Le emissioni risultano quindi così suddivise tra i veri settori: SETTORE tCO2/anno % SETTORE PUBBLICO 767 2.7 SETTORE RESIDENZIALE 6136 21.7 SETTORE INDUSTRIALE 10156 35.9 SETTORE TERZIARIO 2675 9.5 TRASPORTO PUBBLICO 150 0.5 TRASPORTO PRIVATO 8396 29.7 TOTALE 28.281 100,0 VETTORE ENERGETICO tCO2/anno % ELETTRICITA' 11.810 42% GAS NATURALE 2.244 8% OLIO DA RISCALDAMENTO 5.161 18% DIESEL 2.929 10% BENZINA 5.384 19% GPL 751 2% TOTALE 28.281 100%
Comune di Rapolano - anno 1999 Emissioni % per settore TRASPORTO PUBBLICO PRIVATO 2% 30% RESIDENZIALE 21% TRASPORTO PUBBLICO 1% TERZIARIO 10% INDUSTRIA 36% Comune di Rapolano - anno 1999 Emissioni per settore [t CO2] TRASPORTO PRIVATO TRASPORTO PUBBLICO TERZIARIO INDUSTRIA RESIDENZIALE PUBBLICO 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 I consumi sono per la maggior parte attribuibili al settore industriale, seguito dal settore dei trasporti e da quello residenziale.
STRATEGIA DI AZIONE L’Amministrazione Comunale di Rapolano Terme ritiene l’adesione al Patto dei Sindaci un elemento fondamentale della strategia di azione in campo energetico ed ambientale; un programma che permetterà di attuare a livello locale le politiche europee superando in maniera decisa l’obiettivo del 20 %. Un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) coerente con gli strumenti di Pianificazione Energetica Regionale e con gli obiettivi della Provincia di Siena che proprio nel mese di maggio 2012 arriva all’approvazione del nuovo Piano Energetico. Il Piano di Azione contiene una serie di misure e progetti improntati alla concretezza con elevate possibilità di realizzazione e con un forte coinvolgimento dei cittadini e degli operatori economici presenti sul territorio. Una strategia di azione partecipata e radicata nel territorio Comunale. Un approccio basato principalmente sul coinvolgimento, l’indirizzo e sulla prevenzione che trova l’attuazione concreta nella definizione dei processi autorizzativi con opportune prescrizioni e con la previsione di verifiche e controlli durante la realizzazione degli interventi. Ovviamente tale approccio potrà essere integrato da un’azione repressiva, sanzionando gli abusi rilevati ed effettuando operazioni di controllo. In linea anche con quanto previsto dal nuovo Piano energetico Provinciale e nell’ottica del perseguimento dell’obiettivo strategico “Siena Carbon Free 2015” si intende promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili più adatte al territorio (in particolare solare e biomassa) unitamente ad importanti azioni di efficientamento energetico del parco edilizio. Nonostante le indubbie criticità territoriali ed infrastrutturali, verrà affrontato anche il settore dei trasporti al fine di privilegiare soluzioni sostitutive ed integrative del trasporto privato. In tal senso è indispensabile avviare azioni sinergiche con le Amministrazioni Comunali limitrofe al fine di sviluppare programmi e progetti mirati all’ottimizzazione del traffico, alla diffusione del trasporto elettrico e alla individuazione di soluzioni innovative ed integrative dell’offerta del Trasporto Pubblico Locale. Più complesso risulta intervenire per la riduzione dei consumi energetici nel settore industriale ed agricolo dove la riduzione delle emissioni non risulta tra gli obietti prioritari. Occorre rilevare che questi settori risentono degli effetti negativi della crisi economica per cui mancano risorse da investire in processi e prodotti a ridotto impatto ambientale. Il Comune, consapevole delle opportunità offerte dalla sostenibilità energetica ed ambientale per i diversi comparti produttivi (turistico, agricolo, industriale), si impegna a promuovere azioni e programmi innovativi anche attraverso il marchio Provinciale “Terre di Siena Green” al fine di sviluppare azioni di marketing territoriale. Il Comune ha intenzione, oltre al ricorso di ogni possibile supporto finanziario accessibile a livello provinciale-regionale-nazionale fino ad europeo, di ricorrere alla partnership con il privato per la realizzazione degli interventi previsti e di tutte le azioni di efficientamento energetico che, nelle
prossime revisioni di monitoraggio degli obiettivi, potranno essere intraprese. SCHEDE AZIONI Di seguito si riporta il riepilogo delle misure, poi illustrate in dettaglio nelle schede successive, scelte dal comune per ridurre le emissioni in valore assoluto al 2020 del 38 % rispetto al 1999. Il trend in crescita del numero di residenti consiglia un approccio procapite: nel 2009 gli abitanti erano già diventati 5.227, valore che, cautelativamente attribuito anche al 2020, permette un risparmio rispetto all’anno di riferimento 1999 del 43,7% Come si può apprezzare dalla tabella, le azioni individuate interessano trasversalmente tutti i settori inclusi nella BEI (pubblico, residenziale, terziario e trasporti) e prevedono anche un ampio ricorso alle rinnovabili, in linea con le politiche energetico-ambientali del comune e della Provincia. AZIONI t CO2 Edifici pubblici involucri (serramenti e coibentazioni) 45,2 PV pubblico e CHP impianti sportivi 579,6 Illuminazione pubblica e votiva 62,7 PV e biogas privati 7.631,4 Piano del traffico 1.223,4 comunicazione 100,9 regolamento edilizio (+ metanizzazione edifici anche pubblici) 1.154,7 TOTALE 10.797,9
SCHEDA 1 SETTORE: Edifici pubblici UTENZA: Edifici scolastici ed impianti sportivi INTERVENTO: Interventi di efficientamento involucro edifici pubblici Stato attuale: Negli ultimi anni il Comune di Rapolano Terme ha partecipato al bando provinciale per la redazione di audit energetici dei propri edifici; ad oggi sono stati effettuati 6 audit energetici (municipio, piscina e 4 scuole) provvedendo alla redazione dell’attestato di certificazione energetica a norma di legge redatto da un tecnico abilitato. Il Comune di Rapolano si trova in zona climatica D (con 1914 GG). In base alle indicazioni emerse dalla esecuzione audit si possono distinguere diverse tipologie di intervento: azioni di efficientamento degli involucri, sostituzione dei generatori di calore o del combustibile, installazione di impianti con energie rinnovabili. Le ultime due misure vengono trattate in successive azioni specifiche (regolamento urbanistico per quanto riguarda le metanizzazioni e scheda rinnovabili). Per quanto riguarda l’efficientamento degli involucri gli edifici si trovano nel capoluogo e sono adibiti ad uso scolastico (scuola elementare e media) oltre ad ospitare una palestra ed un auditorium. Nei prossimi anni è ipotizzabile inoltre la coibentazione della copertura della piscina comunale comprensiva dell’inserimento di un impianto PV. Tutte le suddette strutture sono state appunto oggetto di audit energetico e sono risultate in classe G, principalmente per le dispersioni dovute alla tipologia costruttiva degli involucri. Descrizione dell’azione: Il Comune di Rapolano intende dotarsi di uno strumento di gestione dell’energia con particolare riferimento alla gestione degli edifici e degli impianti di competenza comunale. Per quanto riguarda gli interventi per contenere le dispersioni termiche l’intervento più urgente è risultato essere la sostituzione degli infissi di entrambi gli edifici scolastici del capoluogo.
Gli infissi scelti sono realizzati in profilati di PVC rigido antiurto serie eurofutur sp. 70 mm. valore K.termico del nodo telaio anta 1.3 W/m2.K, con vetri termici antisfondamento sp. 6/7+12+6/7 B.E. top n+. La sostituzione comporta i seguenti benefici energetico ambientali nelle due diverse strutture: 1- nella Scuola Media l’energia netta specifica calcolata con le nuove finestre risulta pari a 61,3 kWh/m3a, mentre l’energia primaria totale diventa 90,87 kWh/m3a 2- l’energia netta specifica della scuola primaria risulta pari a 38,97 kWh/m3a e l’energia primaria totale 66,16 kWh/m3a I risparmi annuali complessivi sono quindi di circa 25 t/anno. Per quanto riguarda l’edificio che ospita la piscina comunale, servito da un impianto di cogenerazione, per migliorare le prestazioni dell’involucro è ipotizzabile l’inserimento di coibentazione nella copertura in lamiera contestualmente all’installazione di un impianto fotovoltaico: in tal caso i costi di messa in opera verrebbero ottimizzati e le caratteristiche energetiche della copertura nettamente migliorate (da certificato energetico si prevede un risparmio di circa 10 kWh/m3anno) Periodo temporale dell’azione: per quanto riguarda le scuole l’intervento è stato realizzato nel corso del 2011. La coibentazione della piscina potrà avvenire entro il 2015. Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori: Comune di Rapolano Valutazione energetica-economica-ambientale Costo dell’azione: €150.000 Risparmio energetico: 224 MWh/anno Risparmio ambientale: 45t CO2/anno
SCHEDA 2 SETTORE: Energie rinnovabili UTENZA: Edifici pubblici e superfici pubbliche INTERVENTO: Installazione impianti PV su superfici pubbliche Stato attuale: Negli ultimi anni a livello nazionale la realizzazione di impianti fotovoltaici ha trovato un forte sviluppo a seguito dell’avvento di normative incentivanti della produzione di energia. I diversi “Conti Energia” che si sono succeduti negli ultimi anni, oltre all’incentivo sulla produzione, prevedevano forme di agevolazione per gli Enti Pubblici al fine di stimolare la realizzazione degli interventi. Queste prerogative prevedevano una estensione delle possibilità del cosiddetto “scambio sul posto” oltre al riconoscimento di caratteristiche di “piccoli impianti”; negli ultimi mesi si sta registrando una generale contrazione delle forme di incentivazione che porterà ad un ridimensionamento delle opportunità offerte dall’applicazione di questa tecnologia. Allo stesso tempo, l’innovazione tecnologica e le nuove condizioni di competitività imporranno una forte riduzione dei prezzi di installazione rendendo comunque di un certo interesse la realizzazione degli impianti. L’Amministrazione Comunale di Rapolano ha intrapreso in questi ultimi anni un percorso finalizzato alla valorizzazione delle superfici disponibili sulle coperture degli edifici comunali e sulle aree destinate ai parcheggi. E’ stato effettuato un censimento delle aree pubbliche adatte all’installazione di impianti PV: sono risultate idonee alcune coperture di edifici scolastici, aree attigue alle scuole destinate a servizi ed aree destinate a parcheggio. Una prima fattibilità ha evidenziato la possibilità di inserimento di circa 1 MW. E’ stato effettuato un approccio contrattuale con una ESCO locale che, al momento non ha fornito risposte soddisfacenti. L’intervento, anche in presenza di una revisione del sistema di incentivazione, potrebbe presentare elementi di attrattività per una ESCO che il Comune potrà coinvolgere attraverso un processo ad evidenza pubblica. Descrizione dell’azione: Nell’ottica di rappresentare un buon esempio per i propri cittadini e di divulgare le tecnologie più efficienti, grazie al ricorso al fondo per Kyoto e/o all’intervento di privati, si prevede la realizzazione di diversi impianti fotovoltaici sulle coperture delle scuole (scuola media del capoluogo ed elementare Serre) o su pensilina nelle aree destinate a parcheggio contigue alla superstrada e alle attività termali/sportive. Nelle figure seguenti viene evidenziata l’area di possibile intervento che potrebbe ospitare circa 1 MW di impianto fotovoltaico.
L’area del parcheggio è evidenziata nella planimetria allegata. Periodo temporale dell’azione: si prevede la realizzazione entro il 31.12.2020 Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori: Comune di Rapolano, Esco
Valutazione energetica-economica-ambientale Costo dell’azione: € 3.000.000 Risparmio energetico: 1.200 MWh/anno Risparmio ambientale: 580 t CO2/anno SCHEDA 3 SETTORE: Edilizia UTENZA: residenziale e terziario ( e pubblico per metanizzazioni) INTERVENTO: regolamento edilizio e metanizzazioni Stato attuale: Le norme tecniche di attuazione del regolamento urbanistico, in vigore dal 2010, incideranno sullo sviluppo edilizio, economico e turistico della città nei prossimi 10-15 anni. I principi chiave ed ispiratori sono stati la salvaguardia dell’edilizia residenziale, la sottrazione del nostro territorio da intenti speculativi e “premi” per coloro che scelgono fonti di energia pulita e prediligono il risparmio energetico. La sua redazione è stata realizzata in aperto confronto con i cittadini ed è stata dettata dall’esigenza di pianificare con rigore lo sviluppo edilizio del territorio per assicurare la piena vivibilità del territorio, nel rispetto dell’ambiente. Dal censimento emerge che una percentuale significativa del parco edilizio risale al periodo ’50-’80 in cui l’attenzione alle problematiche energetiche era molto contenuta con il proliferare di edifici con elevate dispersioni e con elevati consumi energetici. Epoca di costruzione COMUNI Prima del Dal 1919 al Dal 1946 al Dal 1962 al Dal 1972 al Dal 1982 al Dopo il Totale 1919 1945 1961 1971 1981 1991 1991 Provincia di Siena Rapolano Terme 468 139 183 186 106 54 40 1.176 Totale 20.688 5.787 5.520 6.558 5.840 3.035 2.128 49.556
La presenza di edifici dotati delle infrastrutture per un opportuno isolamento termico risulta quindi piuttosto ridotta, dal momento che solo le abitazioni di più recente costruzione presentano tali caratteristiche. È quindi opportuno indirizzare incentivi e misure di sostegno non solo verso interventi sugli impianti ma anche verso interventi sull’involucro edile, quali l’utilizzo di materiali termoisolanti, di finestrature a doppio vetro, di tecniche costruttive bioclimatiche e dell’architettura solare passiva. Attualmente il territorio comunale è servito per il 60% dalla rete del gas naturale, mentre il resto utilizza gasolio e GPL come combustibile da riscaldamento; il comune intende promuovere il passaggio al metano o a biomassa a partire dalle proprie utenze. Il quadro di riferimento per quel che concerne gli aspetti collegati all’efficienza in edilizia si basa sulla seguente legislazione: - il recente D.Lgs. 192/2005 sul rendimento energetico nell’edilizia; - i decreti ministeriali del luglio 2004 sul risparmio energetico; - il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Numerose esperienze nazionali ed internazionali dimostrano che gli strumenti urbanistici quali piani regolatori e regolamenti edilizi rivestono importanza cruciale in questo contesto poiché, attraverso l’imposizione di requisiti minimi di qualità edile ed energetica, sono in grado di condizionare in modo determinante i comportamenti degli operatori commerciali e costruttori edili operanti sul mercato. Descrizione dell’azione: Per agevolare lo sviluppo dell’energia alternativa e quindi per tutelare l’ambiente sono stati introdotti degli incentivi che permettono la possibilità di aumentare delle superficie delle abitazioni per coloro che nella costruzione utilizzino materiali ecosostenibili, installino impianti con fonti di energia alternativa, bioarchitettura, ricircolo delle acque ecc. per la costruzione dell’edificio. Più precisamente, il capo VII per gli impianti tecnologici a rete (che disciplina gli impianti di illuminazione, produzione di energia e teleriscaldamento) nonché il titolo V “norme per l’edilizia sostenibile” art. 101: ” Estratto del Regolamento Urbanistico 2010 – Norme Tecniche di attuazione Capo I NORME PER L’EDILIZIA SOSTENIBILE Art.101 Disposizioni finalizzate all’edilizia sostenibile 101.01 In generale i progetti esecutivi degli edifici dovranno prevedere soluzioni tecniche finalizzate a raggiungere il massimo standard di edilizia sostenibile attraverso: - la riduzione dei consumi energetici, attraverso interventi che riducono il fabbisogno nelle abitazioni, aumentando l’isolamento termico degli edifici e valorizzando gli apporti solari passivi e l’efficienza negli usi; - diminuendo l’inquinamento luminoso. - l’introduzione di fonti energetiche rinnovabili, da utilizzare e integrare negli edifici per i fabbisogni di riscaldamento dell’acqua igienicosanitaria e la produzione di energia elettrica.
- il ciclo dell’acqua, riducendo fabbisogni e consumi di acqua nelle abitazioni attraverso il recupero, la depurazione, il riutilizzo per gli usi compatibili; nella direzione di aumentare la permeabilità dei suoli; sviluppando l’utilizzo di tecnologie e sistemi di risparmio. - l’utilizzo di impianti solari termici per il fabbisogno energetico di riscaldamento dell’acqua per usi igienico-sanitari, mediante l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda a usi sanitari. L'installazione dell'impianto a pannelli solari potrà essere dimensionato in modo da coprire l'intero fabbisogno energetico per il riscaldamento dell'acqua sanitaria nel periodo in cui l'impianto di riscaldamento è disattivato. In generale tali impianti dovranno essere dimensionati per una copertura pari almeno al 50% del fabbisogno energetico annuale. La progettazione deve avere come obiettivo di integrare i pannelli solari nei tetti privilegiando l’esposizione a sud, sudest, sud-ovest con una inclinazione ottimale; i serbatoi di accumulo devono essere posizionati preferibilmente all’interno degli edifici. Sono fatte salve le disposizioni che riguardano gli edifici sottoposti a vincolo e le impossibilità di natura tecnica che il progettista con specifico elaborato è tenuto a dimostrare. Per determinare il fabbisogno di energia termica utile per la produzione di acqua calda igienicosanitaria, si devono seguire le disposizioni contenute nella raccomandazione UNI-CTI R/3/03 SC06. Il RE stabilisce le norme di applicazione per perseguire gli obiettivi sopra esposti. Oltre le prescrizioni del RE, di seguito si elencano suggerimenti alla progettazione. 101.02 Suggerimenti tecnici riferiti alla qualità della progettazione: 1. Orientamento dell'edificio In assenza di documentati impedimenti di natura tecnica e funzionale, gli edifici di nuova costruzione devono essere posizionati con l'asse longitudinale principale verso la direttrice Est-Ovest con una tolleranza di 45° e le interdistanze fra gli edifici contigui all'interno dello stesso lotto devono garantire nelle peggiori condizioni stagionali (21dicembre) il minimo ombreggiamento possibile sulle facciate. Gli ambienti nei quali si svolge la maggiore parte della vita abitativa devono essere disposti a Sud-Est, Sud, e Sud-Ovest. Gli spazi che hanno meno bisogno di riscaldamento e di illuminazione (box, ripostigli, corridoi, lavanderie) devono essere preferibilmente disposti lungo il lato nord e servire da cuscinetto fra il fronte più freddo e gli spazi più utilizzati. Le aperture massime devono essere collocate da Sud-Est a Sud-Ovest. 2. Protezione dal sole mediante schermature Le chiusure trasparenti verticali ed orizzontali non esposte a nord devono essere dotate di schermi, fissi o mobili, in grado di intercettare almeno il 70% dell'irradiazione solare massima incidente sulla chiusura durante il periodo estivo e tali da consentire il completo utilizzo della massima radiazione solare incidente durante il periodo invernale. 3. Illuminazione naturale Le superfici trasparenti dei locali principali (soggiorni, sale da pranzo, cucine abitabili e simili), devono essere orientate entro un settore indicativo di 45° dal sud geografico. Ottimizzazione dell'uso corretto dell'illuminazione naturale nella fase di progettazione dell'edificio. 4. Aumentare l’isolamento termico degli edifici, per ridurre le esigenze di riscaldamento invernale e raffrescamento estivo. Le coperture e i muri perimetrali devono soddisfare obiettivi di risparmio energetico per il riscaldamento invernale, espressi in termini di fabbisogno massimo di consumo annuale per riscaldamento (come kWh su metro quadro all’anno), così come previsto dalla Direttiva Europea 2002/91 sul rendimento e la certificazione energetica degli edificio. E’ fatto obbligo l’utilizzo di doppi vetri, con cavità contenente gas a bassa conduttività. 5. Valorizzare gli apporti solari passivi per ridurre il fabbisogno di riscaldamento e raffreddamento ambientale La progettazione dovrà avere come obiettivo di realizzare la massima disponibilità solare e il minimo ombreggiamento fra edifici nel periodo invernale, e invece l’ombreggiamento nel periodo estivo anche attraverso l’utilizzo di alberature. Per una migliore captazione solare e un più efficace bilancio energetico, si devono valorizzare le superfici vetrate più ampie e le serre nelle facciate esposte verso sud, sud-ovest, progettate con elementi che evitino il surriscaldamento estivo; per il lato nord le finestre si devono avvicinare ai minimi rapporti previsti dalla legge. Gli ambienti nei quali si svolge la maggior parte della vita abitativa dovranno essere disposti preferibilmente a Sud-Est, Sud e Sud-Ovest. 6. Efficienza energetica e uso razionale dell’energia Nelle singole abitazioni è favorita l’installazione di caldaie a condensazione nel caso in cui il vettore energetico utilizzato è il gas o sistemi di efficienza uguale o maggiore. Nei complessi edilizi è favorita l’installazione di impianti di microcogenerazione alimentati a gas, anche abbinati con macchine frigorifero ad assorbimento (trigenerazione94). In generale è favorito l’utilizzo di pannelli radianti integrati nei pavimenti o nelle solette dei locali di climatizzazione.
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