www.painnursing.it - Giornale online di infermieristica del dolore - Pain Nursing Magazine
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ISSN 2279-7904 Giornale online di infermieristica del dolore Pain Nursing Magazine Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014 - Trimestrale www.painnursing.it Editor in chiEf StEfano coaccioli
Comprendere e curare il dolore Promuovere la prevenzione, la diagnosi precoce, la cura e l'assistenza di milioni di malati di dolore è il principale obiettivo della Fondazione Paolo Procacci, nata gra- zie all'iniziativa dell'AISD, Associazione Italiana per lo Studio del Dolore. Paolo Procacci uno dei pionieri degli studi sul dolore, ha lavorato intensamente nella comu- nità scientifica internazionale per una maggiore sensibilizzazione sul tema e per la diffusione delle linee guida che devono aiutare il medico nella valu- tazione clinica e nella terapia di una così diffusa patologia. L'AISD dal 1976 sostiene la ricerca sui meccanismi fisiopatologici del dolore ed è at- tivamente impegnata nella promozione degli studi clinici e di base. La ricerca e la formazione servono a tutti! Aiutaci con una donazione. IBAN: IT 08 Z 08327 03239 0000 0000 1820 Codice fiscale: 09927861006 w w w. fond azio neproc acci.org
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Periodico trimestrale della Fondazione Paolo Procacci Onlus, con la collaborazione scientifica dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore e dell’Associazione Sammarinese per lo Studio del Dolore Quarterly published by the Paolo Procacci Foundation with the scientific cooperation of the Italian Association for the Study of Pain and the San Marino Association for the Study of Pain www.painnursing.it Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal La Fondazione Paolo Procacci Vol. 4 N. 4 Dicembre 2014 promuove e sostiene tutte quelle iniziative utili alla pre- Direzione Scientifica / Editor in Chief venzione, alla diagnosi preco- Stefano Coaccioli ce, alla cura e all'assistenza Comitato scientifico / Scientific Board sociosanitaria della malattia Eli Alon, Caterina Aurilio, “dolore” e delle sintomatologie Alessandro Bertirotti, Giorgia Della Rocca, ad essa collegate. Ne sono Serdar Erdine, Magdi Hanna, Raffaele Madaio, promotori scienziati e ricercatori di livello internazio- Franco Marinangeli, Rossella Marzi, nale, da anni attivi collaboratori delle più importanti Narinder Rawal, Alessandro F. Sabato, società scientifiche dedicate alla medicina del dolo- Annalisa Silvestro, Andrea M. Trescot, re, quali l'Associazione Italiana per lo Studio del Giustino Varrassi, Kris Vissers, Stefano Maria Zuccaro Dolore, la European Federation of IASP Chapters e Comitato editoriale / Editorial Board il World Institute of Pain. Area infermieristica Daniela Cobianchi, Elisabetta Ercolani, The Paolo Procacci Foundation was created to promote Manuela Galleazzi, Roberto Latina, and support initiatives of any form that advance the pre- Nicoletta Lombardi, Manuela Rebellato, vention, the early diagnosis, the cure and social services Daniela Resta, Barbara Rosso, for illness called “pain” and related symptoms. The Marina Torresan, Marina Vanzetta Foundation is promoted by internationally renown and pro- Area medica ductive scientists and researchers who have been active Chiara Angeletti, Daniele Battelli, for years in some of most important scientific societies and Cristiana Guetti, Fabrizio La Mura, associations dedicated to pain, including the Associazione Ugo Pàstina, Alba Piroli, Mauro Ragosta Italiana per lo Studio del Dolore, the European Federation of IASP Chapters, the International Association for the Questo numero è stato chiuso in redazione il 12 dicembre 2014 Study of Pain and the World Institute of Pain. Indexing Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal è indicizzato da www.fondazioneprocacci.org Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature - CINAHL. Indexed in Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature. Direttore Responsabile / Managing Editor Edito da Fondazione Paolo Procacci Onlus Lorenza Saini Publisher: Paolo Procacci Foundation Progetto grafico e impaginazione Via Tacito 7 – 00193 Roma Graphic project and layout Tel. 339 6195974 Osvaldo Saverino info@fondazioneprocacci.org Aut. Trib. di Roma n. 21/2012 del 26 gennaio 2012 - © Copyright 2014 Fondazione Paolo Procacci Onlus Gli articoli pubblicati rispecchiano esclusivamente l’esperienza degli Autori, che assicurano altresì che lo scritto è inedito. Con l’invio di un testo per la pubblicazione su Pain Nursing Magazine gli autori cedono all’editore la proprietà letteraria e ne è vietata la riproduzione, anche parziale in qualsiasi forma e con qualunque mezzo, da parte di terzi. A causa dei rapidi progressi della scienza medica si raccomanda sempre una verifica indipendente delle diagnosi e dei dosaggi farmacologici riportati. La pubblicazione di testi ed immagini pubblicitarie non coinvolge la responsabilità dell’editore. Manuscripts are accepted on the understanding that they report unpublished work that is not under consideration for publication elsewhere. The Authors assign and transfer to the Paolo Procacci Foundation all of the rights, title, and interest in and to the copyright of the work in its current form and in any form subsequently revised for publication and/or electronic dissemina- tion, including translations to another language. The information herein is meant to complement and not replace advice provided by a licensed health care professional. Although great care has been taken in compiling and checking the information given in this publication for accuracy, the authors, editors and publishers shall not be responsible or in any way liable for any errors, omissions or inaccuracies in this magazine, whether arising from negligence or otherwise, or for any consequences arising therefrom.
www.aisd.it Ci sono almeno 6 buoni motivi per diventare socio AISD Associazione Italiana per lo Studio del Dolore 4Essere sempre informati sulle ultime ricerche nel campo della terapia del dolore 4Essere sempre informati su tutte le iniziative riguardanti la terapia del dolore, a livello nazionale ed internazionale 4Partecipare attivamente alle attività dell’associazione per il progresso della terapia del dolore 4Avere un sito di riferimento dove poter scambiare liberamente informazioni con altri soci 4Avere l’iscrizione al Congresso con quota agevolata 4Consultare gratuitamente online “l’European Journal of Pain” Accedi alla modalità di iscrizione in 4 semplici mosse 1. Collegati al sito www.aisd.it/associarsi.php 2. Riempi il modulo di iscrizione online 3. La quota annuale di (50,00 euro per i medici e 25,00 euro per gli infermieri) può essere versata sul seguente conto bancario: BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI ROMA IBAN: IT 44 J 08327 03239 0000 0000 2154 Intestato a: Associazione Italiana per lo studio del dolore (AISD) indicando nella causale: quota iscrizione anno... oppure puoi pagare con carta di credito tramite Paypal, con accesso dal sito www.aisd.it 4. Spedisci la ricevuta di pagamento tramite e-mail a: segreteria@aisd.it oppure tramite fax al numero 178.6089948 Associazione Italiana per lo Studio del Dolore Per ulteriori informazioni scrivere a: segreteria@aisd.it
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Periodico trimestrale della Fondazione Paolo Procacci Onlus, con la collaborazione scientifica dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore e dell’Associazione Sammarinese per lo Studio del Dolore Quarterly published by the Paolo Procacci Foundation with the scientific cooperation of the Italian Association for the Study of Pain and the San Marino Association for the Study of Pain www.painnursing.it Indice 4Editoriali 4Case Report Vitamina D e dolore cronico 135 Treatment of paraneoplastic complex Stefano Coaccioli regional pain syndrome type I (CRPS-I) with perineural catheter:a case report 161 Mentalmente amorevoli e dolorosi 136 Chiara Angeletti, Martina Paesani, Carla Di Martino, Alessandro Bertirotti Paolo Matteo Angeletti, Roberto Berrettoni, Cristiana Guetti 4Rassegna 4Caso clinico Le conoscenze e le attitudini degli infermieri Caso clinico: l'utilizzo della Vacuum nella gestione del dolore: una revisione Assisted Closure Therapy (VAC Therapy) 165 narrativa della letteratura 138 Alberto Carmine Spitilli , Gianfranco Verna Patrizia Mattacola, Francesca Serio, Lucia Mauro, Loredana Fabriani, Roberto Latina 4Dalla letteratura 170 4Esperienze Il ruolo dell’infermiere nel trattamento precoce Seguici su: del dolore in triage. L’esperienza del Pronto Soccorso di Pinerolo 156 Seguici su: Alessandra Ghione, Federica Badariotti Seguici su: clicca “Mi piace” sulla pagina Pain Nursing Magazine Partecipa al gruppo di discussione di Pain Nursing Magazine La ricerca e la formazione servono a tutti! Aiutaci con una donazione. Versa il tuo contributo con bonifico bancario intestato alla Fondazione Paolo Procacci Onlus IBAN: IT 08 Z 08327 03239 000000001820 Dona online con le principali carte di credito, dal sito www.fondazioneprocacci.org Scegli di destinare il tuo 5xmille alla Fondazione Procacci Codice fiscale 09927861006 La casella è "Sostegno delle attività di volontariato e associazioni non lucrative di utilità sociale" Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 2 - N. 2 2013 129
Norme editoriali Norme editoriali - Instructions to Authors - Pain Nursing Magazine • Pain Nursing Magazine pubblica articoli origina- Negli articoli originali e in quelli di casistica è consiglia- li, casi clinici, rassegne, editoriali, comunicazioni brevi, to l’inserimento di almeno una tabella o di un grafico/ commenti di attualità, segnalazioni di progetti organiz- immagine. Nel testo va indicata tra parentesi tonde la zativi dei servizi socio-sanitari, lettere. Gli articoli devo- posizione d’inserimento. no essere inediti e non inviati ad altre case editrici per la pubblicazione. Gli articoli possono essere sia in italia- • Le Comunicazioni brevi sono uno strumento per la no che in inglese. rapida segnalazione di studi originali; al massimo Gli articoli proposti per la pubblicazione devono essere 3000/4000 caratteri, spazi inclusi, compreso brevissimo inviati in formato elettronico via e-mail alla redazione: abstract, sia in inglese che in italiano. Sono consentite 1 info@fondazioneprocacci.org tabella, 1 figura e una bibliografia essenziale. • Responsabilità e Conflitto di interessi • Gli Editoriali forniscono spunti di riflessione sullo stato La responsabilità del contenuto scientifico è esclusiva- attuale di un problema. Non devono superare i 10.000 ca- mente degli autori. Con l’invio di un lavoro per la pubbli- ratteri, spazi inclusi e inclusi la bibliografia (massimo 20 cazione su Pain Nursing Magazine gli autori cedono al- voci) e i riassunti (100 parole ciascuno) in italiano e in in- l’editore la proprietà letteraria e ne è vietata la riproduzio- glese. ne, anche parziale in qualsiasi forma e con qualunque mezzo, da parte di terzi. • Le Rassegne presentano un quadro ampio ed aggior- All’invio del lavoro gli autori devono allegare una lettera nato della letteratura, contenuto in un massimo di 20.000 che assicuri che lo scritto è inedito, che confermi la ces- caratteri, spazi inclusi e inclusi bibliografia (massimo 50 sione alla Casa Editrice della proprietà letteraria dell’arti- voci) e riassunti in italiano e in inglese (100 parole ciascu- colo, che dichiari l’assenza di conflitti di interesse. Va inol- no). È suggerito l’inserimento di figure e tabelle. tre indicato l’eventuale finanziamento ricevuto per la rea- lizzazione dell’articolo da industrie farmaceutiche, biome- • Le Lettere (massimo 2000 caratteri spazi inclusi) dovreb- diche, imprese o enti pubblici o privati e la sezione della bero contenere preferibilmente interventi su argomenti Rivista cui vorrebbero destinare il lavoro. trattati nella rivista. Quando gli Autori parlano a nome delle istituzioni di ap- partenenza, dovrà essere fornita anche l'autorizzazione • Per la sezione Attualità potranno essere inviate note al dei rispettivi Responsabili. massimo di 6.000 caratteri, spazi inclusi. • Pubblicazione • Sono inoltre previste sezioni di Approfondimento, Focus La pubblicazione è gratuita, previa accettazione del co- On, Terapia e su Progetti di ricerca e Formazione, i cui mitato scientifico ed editoriale. Non verranno inviate boz- argomenti vanno preventivamente proposti e concordati ze agli autori. con la Direzione Scientifica. Nella sezione Documenti il Comitato Scientifico intende proporre Linee Guida, • Gli Articoli originali contenuti entro 20.000 caratteri spa- Raccomandazioni, Dichiarazioni di organismi internazio- zi inclusi, compresa bibliografia ed abstract (utilizzare la nali rilevanti per il problema dolore. La sezione Contributi funzione “conteggio battute” spazi compresi), debbono è aperta alle idee e proposte di tutte le associazioni infer- essere così strutturati: mieristiche interessate. 1. titolo in italiano e in inglese; 2. indicazione degli auto- ri: nome (per esteso), cognome, affiliazione, recapito e- • Suggerimenti per la preparazione del manoscritto mail dell’autore corrispondente; 3. abstract: in italiano e Indicare nella prima pagina il titolo, il nome (per esteso), inglese per un massimo di 200 parole; 4. parole chiave: il cognome degli autori e l’Istituto di appartenenza; l’indi- da 2 a 6 in italiano e inglese, in ordine alfabetico; 5. intro- rizzo privato dell’autore che presenta il lavoro (con il nu- duzione; 6. materiali e metodi; 7. risultati; 8. discussione; mero telefonico e l’indirizzo di posta elettronica). 9. conclusioni; 10. eventuali ringraziamenti; 11. bibliogra- Nella seconda pagina dovranno essere riportati riassun- fia (massimo 30 voci). to e parole chiave in italiano e in inglese. I simboli delle unità di misura saranno quelli adottati per • I Casi clinici dovranno essere descritti e commentati in convenzione internazionale (Sistema Internazionale: SI). un massimo di 10.000 caratteri, spazi inclusi e inclusi Le abbreviazioni e gli acronimi debbono essere posti, tra bibliografia e riassunti. parentesi, dopo la prima citazione per intero. I preparati farmaceutici vanno indicati col nome chimico e, dopo (tra Lo schema-tipo è il seguente: parentesi), con quello commerciale. 1. titolo in italiano e in inglese; 2. indicazione degli auto- ri: nome (per esteso), cognome, affiliazione, recapito e- • Tabelle e figure mail dell’autore corrispondente; 3. riassunto in italiano e Andranno citate in extenso nel testo e con numeri arabi inglese (massimo 100 parole ciascuno); 4. parole chiave: (ad es.: tabella 1, figura 1). da 2 a 6 in ordine alfabetico; 5. breve introduzione che Ogni figura deve avere la didascalia; ogni tabella deve ave- delimita l'area di interesse del caso; 6. descrizione del ca- re un titolo. so con: a. storia clinica; b. segni e sintomi; c. esami di Grafici e tabelle riprodotti da altre fonti devono riportare l’in- laboratorio e strumentali; d. risultati; 7. commento che dicazione della fonte e il permesso scritto di riproduzione evidenzia gli aspetti interessanti del caso; 8. eventuali da parte del possessore dei diritti deve essere inviato in- ringraziamenti; 9. bibliografia (massimo 15 voci). sieme al manoscritto. L’autore del manoscritto è responsa- 130 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
Instructions to Authors Norme editoriali - Instructions to Authors - Pain Nursing Magazine bile per l’ottenimento dei permessi di riproduzione di mate- • Processo di revisione riale i cui diritti sono posseduti da terzi. Tutti gli articoli sottoposti verranno inoltrati al Comitato edi- Le immagini e tabelle vanno presentate con veste grafica toriale per la prima valutazione e successivamente affida- accurata, tale da permettere la riproduzione senza modifi- ti ad un revisore che valuterà nel dettaglio l’aderenza al- cazioni. Vanno inviate in file separati, le immagini vanno le norme editoriali, la qualità metodologica dell’articolo e salvate nel formato JPEG o TIFF. le eventuali proposte di modifiche da inoltrare agli autori. Se le immagini ritraggono pazienti o persone, gli autori de- Nella sua valutazione, il revisore può: valutare l’articolo vono presentare un’autorizzazione firmata dagli stessi che idoneo alla pubblicazione, accettare l’articolo con richie- ne autorizzi la pubblicazione, oppure le immagini devono sta di modifiche ed infine rifiutare l’articolo. In qualsiasi ca- essere modificate per evitare il riconoscimento delle per- so il tempo complessivo per ottenere una risposta non su- sone ritratte. pererà i tre mesi. • Ringraziamenti Si invitano gli autori a inserire prima della bibliografia i ringraziamenti. • Pain Nursing Magazine is a quarterly online journal published by the Paolo Procacci Foundation, with • Bibliografia the scientific cooperation of the Italian Association for the La lista delle voci bibliografiche va numerata nell’ordine Study of Pain and of the San Marino Association for the con cui le singole voci vengono citate nel testo. I richiami, Study of Pain. The aim of the journal is to become a nell’articolo, vanno indicati con numerazione araba (tra global forum on all major aspects of nursing management parentesi tonde). Non usare corsivo e grassetto nella li- of pain. Submissions from all over the world are welcome. sta bibliografica. Pain Nursing Magazine publishes scientific articles on pain nursing management, health organization, health policy Esempi di compilazione bibliografica cui attenersi and economics, communication between patients and Riviste: healthcare professionals, and ethical and social issues of - Mustola S, Baer T, Metsa-Ketela T, Laippala P. A health management. Articles are accepted in English and District General Hospital pain management programme: Italian languages first year experiences and outcomes. Anaesthesia 1995; 50,114-117. • Submission of manuscripts Manuscripts (electronic format in an established word pro- Libri: cessor, not as a PDF file) must be submitted to the follo- Astrand PO, Rodahe K. Textbook of work physiology. wing e-mail address: info@fondazioneprocacci.org New York: Mc-Graw-Hill 1986: 320. • Copyright and Disclosures Quando gli autori sono più di sei, al posto dei successivi mettere et al. Manuscripts are accepted on the understanding that they report unpublished work that is not under consideration for publication elsewhere. The Authors assign and trans- Capitolo di un libro: fer to the Paolo Procacci Foundation all of the rights, tit- Villanueva L, Fields H. Endogenous central mechanisms le, and interest in and to the copyright of the work in its of pain modulation. In: Villanueva L, Dickenson AH, Ollat current form and in any form subsequently revised for H editor. The pain system in normal and pathological sta- publication and/or electronic dissemination, including tes: a primer for clinicians. Seattle: IASP Press; 2004; p. translations to another language. All authors have read 223–243 and approved the manuscript as submitted and are pre- pared to take public responsibility for the work and they Articolo scaricato da internet: attest that those individuals or institutions listed in the Cruz AA, Coelho RP, Lucchesi MC Upper eyelid shape Acknowledgments or personal communications are awa- and position in the association of Graves’ disease and re that their names appear. myasthenia gravis. Digital J Ophtalmol (Internet) 2000 Permission to quote and reproduce material previously (modificato 10 maggio 2001; consultato 20 giugno 2004); published must be obtained from the copyright holder, and 6(1), Disponibile all’indirizzo: a copy of the letter granting such permission must accom- http://www.djo.harvard.edu/meei/OA/Cruz/OA.html pany the manuscript. (Indicare il DOI se disponibile) Authors are expected to disclose any commercial asso- ciations that might pose a conflict of interest in connection Libro scaricato da internet with the submitted manuscript. All funding sources sup- Donaldson MS. Measuring the quality of health care. porting the work submitted should be properly acknowled- Washington: National Academy Press, 1999. (consultato ged on the title page of the manuscript and quoted in the il 4 aprile 2004). Disponibile all’indirizzo: http://legacy.net- manuscript before the references list. library.com/. • Ethics N.B. All experimental work should be in accordance with the Prima di inviare l’articolo si consiglia di controllare per ethical standards of a responsible committee, the Helsinki accertarsi che i suggerimenti di cui sopra siano stati Declaration. effettivamente rispettati. 131 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
Instructions to Authors Norme editoriali - Instructions to Authors - Pain Nursing Magazine Authors reporting on experimental work on humans should, fig1a.eps, fig1.tif, tbl1-6.xls, etc. where relevant, submit evidence that the work has been approved by an institutional clinical research panel or its Generic names of drugs should be used where possible. equivalent. When quoting from specific materials on proprietary drugs, authors must state in parentheses the name and address • Proofs and Reprints of the manufacturer. No proofs are sent to the Authors. To order reprints, plea- se contact the editorial staff: info@fondazioneprocacci.org • References should be typed single-spaced at the end of the text and numbered consecutively in the order in which • Page charges they are first mentioned. The reference list must include There will be no page charges for Pain Nursing Magazine. all authors referred to in the text and in the tables or le- gends. References in the text, tables, and legends must • Manuscripts Structure and Preparation be identified by Arabic numerals in parentheses. In the Original Articles (maximum of 20.000 characters, spaces text, references shall be made by giving the name of the included, abstract not exceeding 200 words, key words authors followed by the appropriate number in parenthe- no more than 6, in alphabetical order, max of 30 referen- ses (e.g.: “Smith (1) has reported...” or simply by giving ces, short running title). the appropriate number in parentheses (e.g.: “As has re- Clinical Cases (maximum of 10.000 characters, spaces cently been reported (1,2) ...”). In the text, when there are included, abstract not exceeding 100 words, key words more than two authors, only the name of the first author no more than 6, in alphabetical order, max of 15 referen- should be given, followed by “et al.”. In the reference list, ces, short running title). all authors should be listed when there are 6 or fewer, Topical Reviews (maximum of 20.000 characters, spaces when there are 7 or more only the first 3 should be given, included, abstract not exceeding 100 words, key words followed by “et al.”. no more than 6, in alphabetical order, max of 40 referen- ces, short running title). • Examples Editorials maximum of 10.000 characters, spaces inclu- Article in a periodical: ded 100 words, essential bibliography. - Mustola S, Baer T, Metsa-Ketela T, Laippala P. A District Letters to the Editor maximum of 2000 characters, spa- General Hospital pain management programme: first year ces included. experiences and outcomes. Anaesthesia 1995; 50,114- Short Communications maximum of 3.000/4.000 charac- 117. ters, spaces included, 1 table, 1 figure, essential biblio- graphy). • Chapter in a book: Villanueva L, Fields H. Endogenous central mechanisms • The title page should include the full title, the full name of pain modulation. In: Villanueva L, Dickenson AH, Ollat (no initials) of each author, each author’s affiliation; the H editor. The pain system in normal and pathological sta- address (postal and e-mail) of the corresponding author. tes: a primer for clinicians. Seattle: IASP Press; 2004; p. Whenever possible, the text should be divided into major 223–243 sections such as: Introduction, Materials and Methods, An entire book: Results, Discussion, Acknowledgments and References. Astrand PO, Rodahe K. Textbook of work physiology. New York: Mc-Graw-Hill 1986: 320. • Units & Abbreviations Congress Proceedings: Abbreviations, numbers and SI lengths, measurements Wall PD. Pain in context: the intellectual roots of pain re- of length, height and volume should be reported in metric search and therapy. In: Devor M, Wiesenfeld-Hallin Z, units (metre, kilogram, litre). Rowbotham MC editor. Proceedings of the 9th World Temperatures should be given in degrees Celsius and Congress on Pain. Seattle: IASP Press; 1999; p. 19–33 blood pressures in millimetres of mercury or kPa with the alternative units in Personal communications, manuscripts in preparation and parentheses. All other measurements including labora- other unpublished data should not be cited in the referen- tory measurements should be reported in the metric ce list but may be mentioned in the text in parentheses. system in terms of the International System of Units (SI). Abbreviations should be limited and defined after the first • Citing and listing of Web references: use of the term. As a minimum, the full URL should be given. Any further information, if known (DOI, author names, dates, referen- • Tables and Figures should have a title and should be ce to a source publication, etc.), should also be given. numbered with Arabic numbers (1, 2, etc.). The number Web references should be listed separately (e.g., after the of the tables must be kept to a minimum. The data must reference list) under the heading "Web references". be completely but concisely presented. Make sure that all the abbreviations and symbols in the figure are explained • Reviewing process in the legend. The reviewing process for all articles will be handled by Keep text and graphics (and any other items) as separa- the Editor-in-Chief and by the Editors. The author will be te files - do not import the figures into the text file. Name notified within 3 months of submission as to the status of your files using the correct extension, e.g. text.doc, the article. 132 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
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Editorial Vitamin D and chronic pain I n the last ten years the scientific articles focusing as rheumatoid arthritis; and diseases caused by on the significant correlation between serum glucocorticoids deficiency (such as polymyalgia levels of vitamin D (vit. D) and chronic pain (CP) rheumatic), compared to substantially degenerative (1) have increased. The evidence of high diseases, such as those represented by the CP prevalence of hypovitaminosis D in patients with musculoskeletal broadly considered. Further study are non-specific musculoskeletal CP, with headache, and therefore needed on homogeneous and more numerous chronic fatigue syndrome (2) has suggested the hypothesis populations, especially using the same metabolite (we go that a supplementation of vit D can help in the treatment back to the suggestion of the use of calcifediol if renal of many clinical conditions characterized by CP (3). failure is absent ) in order to define the importance The desirable levels of vit. D are comprised between 30 and usefulness of the supplementation of an essential and 100 ng/ml, while a deficiency level is identified vitamin, as vit.D, in the therapeutic kit for multiple for values lower than 10; a failure, with values between clinical conditions characterized by chronic pain. 10 and 30 and a toxicity for values greater than 100. The metabolism of vit. D is well known (4), but it should be References emphasized that, if there is no renal failure (where the 1. Straube S. et al. Vitamin D for the treatment of chronic painful necessary metabolite is the one activated, i.e. calcitriol), conditions in adults. Cochrane Database Syst. the suggested metabolite is calcidiol. Rev. doi:10.1002/14651858.CD007771.pub2 The review of articles on the subject (1) evalutated 2. Kragstrup TW. Vitamin D supplementation for patients with chronic pain. Scand J Primary Health Care 2011;29:4-5 double-blind studies on randomized patients and suffering 3. Straube S. et al. Vitamin D and chronic pain. Pain 2009;141:10-3 from any CP cause - but especially with musculoskeletal 4. Feldman D. et al. Vitamin D. Academic Press 1997. pain - and compared the vit.D supplementation versus placebo. The primary objectives were represented by at least 50% reduction of CP, by the overall impression Stefano Coaccioli, MD, PhD of improvement in the general health status from "very" Editor in Chief to "excellent", while the secondary objectives were represented by the control and detection of possible adverse events and the number of dropouts from the supplemental therapy. The most significant data can be summarized as follows: decrease of non-steroidal anti-inflammatory drugs used in patients with rheumatoid arthritis; no changes in the glucocorticoids needs in patients with polymyalgia rheumatica; reduction of pain with different scales of pain assessment in patients with musculoskeletal CP; absence of differences versus placebo. These findings essentially dichotomous between them (studies that confirm the benefit of supplementation vit.D and studies that do not observe differences versus placebo) could be caused by the low number of patients studied (never higher than 200 units), by the different vit.D formulations used and by the objective difficulty of studying clinical conditions characterized by extremely different pathogenesis: autoimmune diseases, such 134 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Editoriale Vitamina D e dolore cronico N egli ultimi dieci anni sono aumentati i lavori delle popolazioni di pazienti studiati (mai superiori alle 200 che hanno messo in evidenza una significativa unità) e dalle diverse formulazioni di vit.D utilizzate, nonché correlazione fra i livelli sierici di vitamina D dalla difficoltà oggettiva di studiare condizioni cliniche (vit.D) ed il dolore cronico (DC) (1) ipotizzando caratterizzate da patogenesi estremamente diverse fra che la supplementazione di vit.D possa essere in di loro: malattie autoimmuni, quali l’artrite reumatoide; grado di contribuire al trattamento di molteplici con- e malattie da carenza di glucocorticoidi (quale la polimialgia dizioni cliniche caratterizzate da DC. (2) Questa ipotesi reumatica), rispetto a malattie sostanzialmente degenerati- muove dall’evidenza di una alta prevalenza di ipovitaminosi ve, quali quelle rappresentate dal DC muscoloscheletrico D in pazienti con DC muscoloscheletrico non-specifico, con inteso in senso lato. Sono dunque necessari ulteriori studi, cefalea, e con sindrome da fatica cronica (3). condotti su popolazioni omogenee e sicuramente più I livelli desiderabili di vit.D sono compresi fra 30 e 100 numerose, soprattutto con l’impiego dello stesso metabolita ng/ml, mentre si individuano: uno stato carenziale, per valo- (torna il suggerimento dell’impiego del calcifediolo ri inferiori a 10; una insufficienza, con valori compresi fra in assenza di insufficienza renale) allo scopo di definire 10 e 30 ed una tossicità per valori superiori a 100. l’importanza e l’utilità della supplementazione è a tutti noto il metabolismo della vit.D (4), mentre di una vitamina fondamentale, quale la vit.D, nel corredo deve essere sottolineato che, in assenza di insufficienza terapeutico di molteplici condizioni cliniche caratterizzate renale [dove il metabolita necessario è quello attivato, ossia da dolore cronico. il calcitriolo], il metabolita suggerito è rappresentato dal calcifediolo. Riferimenti bibliografici Gli studi valutati (1) sono stati realizzati in doppio cieco 1. Straube S. et al. Vitamin D for the treatment of chronic painful in pazienti randomizzati ed affetti da DC di qualsiasi origine conditions in adults. Cochrane Database Syst. – ma soprattutto con DC muscoloscheletrico – ed hanno Rev. doi:10.1002/14651858.CD007771.pub2 comparato la supplementazione di vit.D contro placebo. 2. Kragstrup TW. Vitamin D supplementation for patients with chronic pain. Scand J Primary Health Care 2011;29:4-5 Gli obiettivi primari erano rappresentati dalla riduzione 3. Straube S. et al. Vitamin D and chronic pain. Pain 2009;141:10-3 del DC di almeno il 50%, dall’impressione globale di un 4. Feldman D. et al. Vitamin D. Academic Press 1997. miglioramento dello stato generale di salute da “molto” ad “eccellente”, mentre gli obiettivi secondari erano Stefano Coaccioli rappresentati dal controllo e dalla rilevazione di eventuali Direttore Scientifico eventi avversi e dal numero di abbandoni della terapia suppletiva. I dati più significativi, rilevati dall’analisi degli studi, possono essere riassunti nei seguenti: riduzione del consumo di anti-infiammatori non-steroidei in pazienti con artrite reumatoide; non variazioni nel fabbisogno di glucocorticoidi in pazienti con polimialgia reumatica; riduzione del dolore con differenti scale di valutazione del dolore in pazienti con DC muscoloscheletrico; assenza di differenze nei confronti con placebo. Queste rilevazioni sostanzialmente dicotomiche fra di loro (studi che confermano il beneficio della supplementazione di vit. D e studi che non rilevano differenze rispetto al placebo) potrebbero essere causate dalla scarsa numerosità 135 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
Mentalmente amorevoli e dolorosi Alessandro Bertirotti* L a mente ed il corpo sono in stretta relazione tra persona che lo sperimenta. Quando si ama, si attivano, loro, e senza soluzione di continuità. Questa dopo il primo anno di innamoramento, quindi nel corso affermazione non rappresenta una scoperta, del secondo e nei successivi abilità mentali cognitive come perché da sempre, sebbene a diversi livelli di la razionalità e l'intelletto, grazie alle quali si mantiene in coscienza, l'umanità intera ha intuito questa vita il sentimento d'amore di cui ci prendiamo attenta cura, importante relazione esistenziale, anche se solo dirottando le emozioni verso il partner e assumendo in noi recentemente si è attribuito a questa biunivocità un le esigenze altrui. carattere scientificamente rilevante. Questo processo, che dura nel tempo e caratterizza tutto il Nella nostra vita quotidiana dobbiamo affrontare una serie periodo esistenziale nel quale ci possiamo dire innamorati di problemi, da quelli prevedibili e più semplici ad alcuni (anche se con dinamiche espressive e comunicazionali imprevedibili che possono essere anche complessi, e diverse e sempre in evoluzione), è costituito anche da che richiedono un impegno mentale maggiore di quello momenti di dolore, ossia di disequilibrio fra l’individuo e solitamente postulato dalla quotidianità sia consciamente l’ambiente, oppure fra parti interne della stessa persona. che inconsciamente. è un dolore di tipo mentale, esistenziale, ma che può è proprio in questo modo che nella mente individuale fortemente influire sulla nostra percezione del mondo convivono quote di banalità assieme ad altre di originalità, e degli altri, oltre che influire, ovviamente, sul soma dove con le prime intendiamo la presenza di atti e pensieri in generale. che possiamo considerare comuni a tutti gli esseri umani, Abbiamo iniziato il nostro contributo affermando che mentre con le seconde intendiamo la capacità reattiva e i comportamenti umani, "ad una attenta osservazione, proattiva di rispondere e proporre soluzioni diversificate possono risultare profondamente banali", anche se ognuno da persona a persona. di noi "crede di essere originale, unico e irripetibile. Da un Ogni individuo "attribuisce alla realtà un significato che certo punto di vista è anche vero, ma nella sostanza molte tenta di comunicare agli altri (…)" (Bertirotti A., 2014:31) azioni che compiamo possono essere tipiche anche di altre e nel fare questo si tenta di ridurre la "complessità a persone. Molto probabilmenteil risultato delle azioni stesse semplicità, ricercando la successione di cause ed effetti. non cambierebbe se in ogni azione individuale, non ci fosse Anche nei rapporti umani si alternano complessità e una parte di originalità che le rende tipiche di quella semplicità e mentre tendiamo ad ammettere la presenza in persona e non di un’altra. Ma si tratta di quota di originalità, noi di una grande complessità, nel giudicare gli altri siamo non di assoluta originalità. Consideriamo, ad esempio, indotti a rifarci a stereotipi e preconcetti di una banalità l’azione di andare a fare la spesa. disarmante. Ci sentiamo diversi anche nell’esperienza Completata la lista di quello che ci serve, e decisi del dolore, perché il nostro è sempre più dolore rispetto a assieme all’amica i criteri con cui scegliere i prodotti, che quello altrui. In questo modo si manifesta in noi lo stile di vada io a comprare oppure lei non fa differenza. Tuttavia, vita, che è un sistema interiorizzato e stabilizzato seppure minima, una differenza fra me e la mia amica deve di comportamenti visibili, frutto di atteggiamenti mentali pur esserci. E questa differenza infatti esiste e sta nel che determinano le scelte durevoli nel tempo. Lo stile di vita diverso grado di consapevolezza che io e la mia amica diventa un vero e proprio stile cognitivo tipico del singolo, abbiamo verso l’azione del fare la spesa. In sostanza, ma inserito nel più ampio sistema culturale" (Bertirotti A., la mia storia di vita e le esperienzeche io posseggo sul fare ibidem:31). la spesa, anche se possono sembrare identiche a quelle La caratteristica forse più interessante di della mia amica, appartengono solo a me. La mia mente ha qualsiasi stile di vita umano è la presenza in esso di una sedimentato e organizzato la rappresentazione di tutti i dose di amore più o meno forte intendendo per amore quel supermercati che ho frequentato all’interno di una storia legame significativamente vincolante l'esistenza stessa della del fare la spesa. Ciò mi ha reso consapevole di questo 136 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Editoriale r. ne evento-azione in maniera diversa rispetto alla mia amica. casi è proprio quest'ultimo ad indicare alla mente la presenza ow D’altro canto, anche lei, proprio sulla base di una sua storia di uno stato in sofferenza, grazie al quale ci rendiamo conto ht personale del fare la spesa, avrà ricordi diversi e che ci stiamo affezionando a qualche cosa oppure a rig atteggiamenti mentali conseguenti a questi ricordi" qualcuno. La sofferenza può dunque esercitare diversi ruoli py (Bertirotti A., ibidem:32). nella mente umana, così come può assumere diversi co Non esistono, però, persone e cose che "siano totalmente significati. In linea generale, un dolore che porti ad un he originali o totalmente banali. miglioramento, ad una rinascita, resta per me espressione ft Nel mondo i due elementi convivono l’uno accanto all’altro misteriosa della nostra evoluzione, e penso che si debba to e dipende da colui che osserva la realtà il concentrarsi limitare al massimo il dolore che deriva da una condizione en maggiormente sull’uno oppure sull’altro. Non esiste una di impotenza, sebbene ne possa persino intuire il valore ns te . rit ed persona assolutamente unica, irripetibile, in tutte le sue pedagogico, al quale peraltro non aderisco personalmente. co w erv manifestazioni, come non esiste una sedia che sia talmente n unica nella forma e nell’uso da non avere precedenti. Bibliografia he s t t re In fondo una sedia è sempre una sedia! Quando riteniamo ou hts Bertirotti A., 2014, La mente ama. Per capire ciò che siamo con gli una cosa assolutamente originale, è perché simboleggia affetti e la propria storia, Il Pozzo di Micene – Lucia Pugliese Editori, ith ig qualcosa di mai visto al mondo, che nessuno ha incontrato Firenze w lr nella sua vita, un qualcosa simile ad un Ufo, o ad un d Al extraterrestre. Una novità in assoluto fa sempre paura ite - ib us *Alessandro Bertirotti è docente di Psicologia Generale presso agli esseri umani, proprio perché richiama a qualcosa oh nl la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Genova, di non prevedibile, e ritenuta impossibile. (…) Invece, pr i o Vice Segretario Generale e Direttore della Comunicazione se anche nella novità posso riconoscere qualche elemento is cc e delle Relazioni Esterne dell’Organizzazione Internazionale che mi è già noto (ecco perché più sopra ho parlato rt ca della Carta dell’Educazione CCLP Worldwide dell’UNESCO, di “quota” di novità), oppure che ho incontrato pa ro membro del Comitato Scientifico Internazionale del CCLP in e P precedentemente nella mia esperienza, mi tranquillizzo e Membro della Missione Diplomatica, per l’Italia, Città e mi rassereno” (Bertirotti A., ibidem:32). or on del Vaticano, Repubblica di San Marino e Malta, del CCLP Ecco perché è decisamente importante, per la nostra mente, le azi Worldwide presso l’Unione Europea. Info sulla sua attività collocare quello che valuta e considera della realtà, sono disponibili nel sito www.alessandrobertirotti.it ho d w on all’interno di un contesto culturale che dia un contributo Da questo numero di Pain Nursing Magazine entra a far parte in - F alla comprensione, proprio come accade quando abbiamo del comitato scientifico, che lo accoglie con un caloroso benvenuto. io 4 a che fare con il dolore, sia esso fisico che mentale, oppure ct 01 psico-fisico. du t 2 n Sulla base degli esempi riportati, appare ora più chiaro che ro igh anche il dolore possiede un significato culturale, ossia è parte ep r R opy di un contesto storico che lo inserisce in una precisa tradizione di significato, di senso. E il senso del dolore e C soprattutto l’espressione di esso variano da cultura a cultura, da popolo a popolo, perché inseriti in una storia esistenziale che attribuisce al dolore lo stesso valore dell'amore, perché l’uno fa parte dell’altro. In ottica psico-antropologica non può esistere amore disgiunto dal dolore, perché il primo esprime la propria presenza attraverso l'assenza del secondo, anche se in alcuni 137 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
Rassegna Le conoscenze e le attitudini degli infermieri nella gestione del dolore: una revisione narrativa della letteratura Knowledge and attitudes of nurses in pain managing: a review Patrizia Mattacola 1, Francesca Serio 2, Lucia Mauro 3, Loredana Fabriani 4, Roberto Latina 5 1 Studente CdL in Scienze infermieristiche ed Ostetriche, Sapienza Università di Roma, Infermiere, Azienda Osp. S. Camillo-Forlanini, Roma r. 2 ne Studente CdL in Scienze infermieristiche ed Ostetriche, Sapienza Università di Roma, Infermiere, Ospedale George Eastman, Roma 3 Prof. a.c. CdL in Scienze infermieristiche ed Ostetriche, Sapienza Università di Roma, Infermiere, Azienda Osp. S. Camillo-Forlanini, Roma ow 4 Direttore e Professore a.c. CdL Magistrale Scienze Infermieristiche Ostetriche, Sapienza Università di Roma ht 5 Dottore di Ricerca in Scienze di Sanità Pubblica e Microbiologia, Infermiere Coordinatore, Azienda Osp. S. Camillo-Forlanini, Roma rig py co he RIASSUNTO ABSTRACT ft to Introduzione. Il dolore è un problema sanitario sottovalutato e sot- Introduction. Pain is an underestimated and undertreated health en totrattato. La sua inefficace gestione può essere correlata anche issue. This review addresses nurses' knowledge and attitudes in ad una carente conoscenza e attitudine del personale sanitario e, the evaluation and management of chronic clinical pain. ns te . in particolare, del personale infermieristico che opera all’interno Methods. A narrative review was conducted on studies published rit ed co dei sistemi sanitari. Lo scopo di questa revisione è di descrivere w erv between 2004 and 2014 searching in CINHAL, ILISI and Pubmed. n i risultati degli studi sulle conoscenze e sulle attitudini degli infer- Queries were found using Education, Knowledge, Pain, Pain ma- he s mieri nella valutazione e gestione del dolore. nagement, Attitudes, Nurses as key-words, with boolean AND, t t re Metodi. È stata effettuata una revisione bibliografica, dal 2004 al OR, NOT. ou hts 2014, utilizzando le banche dati CINHAL, ILISI e Pubmed, includen- Results. Four hundred and seventeen articles were found and 37 do tutti gli studi che focalizzavano l’attenzione sulla misurazione del- were selected for review. Limited nurses' knowledge and attitudes ith ig w lr le conoscenze e attitudini degli infermieri nella valutazione e gestio- in pain management were documented, such as limited attitudes d Al ne del dolore. Le queries di ricerca sono state ottenute utilizzando in using oppioids, because of their potential collaterals effects, and le parole chiave education, knowledge, pain, pain management, at- in applying validated instruments for pain evaluation. Others fin- ite - ib us titudes, nurses con gli operatori booleani AND, OR o NOT. dings were due to the reduced number of nurses employed in oh nl Risultati. Sono stati ottenuti 417 articoli di cui eleggibili 37. La mag- chronic pain care. Postgraduate training and working in specia- pr i o gior parte degli articoli ha evidenziato una conoscenza insufficien- lized wards improve knowledge and skills in pain management is cc te e attitudini limitate da parte del personale infermieristico sulla and treatment. rt ca valutazione e trattamento del dolore. Permangono attitudini con- Conclusions. Further studies are needed to evaluate and monitor solidate e obsolete e resistenze sull’uso di oppioidi, per timore dei nurses' knowledge and attitudes in pain management. Educational pa ro loro effetti collaterali, e sull’uso di strumenti validati utili a misura- programs should be aimed at reducing the gap in pain manage- in e P re il dolore, insieme ad altri condizionamenti causati dal limitato ment skills. or on numero di infermieri, insufficiente a garantire più adeguate possi- le azi bilità di valutazione e gestione del dolore. I livelli di competenza infermieristica sono risultati lievemente migliori negli infermieri in ho d w on possesso di una formazione post-base o aggiornati con periodici corsi di formazione o che lavorano in strutture specialistiche, do- in - F ve si affronta quotidianamente il problema “dolore”. io 4 Conclusioni. Sono necessari ulteriori studi in grado di monitorare il ct 01 livello di conoscenza e di attitudini nella gestione del dolore da par- du t 2 n te degli infermieri, e, in particolare in Italia, opportuni programmi ro igh educativi rivolti alla riduzione dei gap formativi necessari a limitare la sofferenza. ep r R opy PAROLE CHIAVE: attitudini, conoscenze, dolore, formazione, KEYWORDS: attitudes, education, knowledge, nurses, pain, C infermieri, gestione del dolore. pain management. Autore corrispondente g Introduzione fuso nella pratica clinica, ed è uno dei Patrizia Mattacola sintomi che i pazienti maggiormente mattacolapatrizia@gmail.com Il dolore è un problema sanitario com- riferiscono e temono (1,2). Il dolore si plesso e multidimensionale, molto dif- può trasformare da sintomo di una pa- ©2014 Fondazione Paolo Procacci Onlus 138 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal tologia in una vera e propria malat- clinica è condizionata dalle attitudi- che il paziente accusa e ciò che è in tia, come nel caso del dolore croni- ni, dai pregiudizi e dagli errori, più grado di riferire (33-36). co (3), che coinvolge ogni aspetto che dalle conoscenze basate su evi- Anche tra le necessità di valutazio- dell’essere umano e ne modifica il denze scientifiche (19). Inoltre, le co- ne emerge spesso un gap formativo modo di relazionarsi con se stesso e noscenze possedute sono in relazio- che porti l’agire professionale a un con gli altri. Il dolore è un’esperien- ne con il livello di formazione acca- utilizzo appropriato degli strumenti za soggettiva, che si configura come demica (6), con la frequenza di per- per l’assessment del dolore acuto e un caso unico, perché affrontata e corsi formativi post base (20), con cronico (37). In virtù della comples- r. vissuta dall’essere umano con una l’esperienza maturata on the job sità dei casi in cui i pazienti sono af- ne personale percezione e connotazio- nell’area critica (21), nell’area onco- fetti da dolore, specialmente quello ow ne, in base alle personali caratteri- logica (22), in quella di emergenza- cronico, si ritiene necessario un ap- ht stiche psicologiche, emozionali e co- urgenza (23), oltre che con la stes- proccio olistico (da olos = tutt’uno) rig gnitive (4); pertanto è necessario che sa durata dell’esperienza clinica alla persona, in grado di valorizzare py co essa sia studiata, ascoltata e compre- (24,25). Le attitudini sono legate a la globalità di ognuno (7). Si ritiene sa, individualmente (5). La libertà dal motivazioni inconsce che possono poi necessario indirizzare la valuta- he dolore è un diritto umano fondamen- essere modificate dall’esperienza e zione al soddisfacimento dei bisogni ft to tale, per cui non riuscire ad alleviar- dalla conoscenza. Esse hanno tre di- individuali di assistenza, a sostegno en lo è moralmente ed eticamente inac- mensioni: cognitive, affettive e com- di un modello di cura che comporti ns cettabile (6). Inoltre, in virtù del ruo- portamentali. Tali dimensioni sono una maggiore autonomia del pazien- te . rit ed co lo dell’infermiere all’interno del team w erv correlate, ma non necessariamente te stesso nella gestione del dolore n di cura, l’aspetto di tutela - advocacy interdipendenti, e possono spiegare, (38,39). La presente revisione della he s del paziente con dolore diviene cen- in parte, la frequente incoerenza tra letteratura si pone l’obiettivo di de- t t re trale (7). Essere in grado di gestire teoria e pratica nella gestione del do- scrivere i più frequenti gap di cono- ou hts efficacemente il dolore e saperne da- lore (17). Inoltre, i pregiudizi che per- scenza e di attitudini del personale ith ig re sollievo è coerente con gli ideali sistono nella sua gestione ottimale infermieristico, che possono deter- w lr d Al del nursing (8): “l’infermiere si atti- sono conseguenza: minare una valutazione e gestione ite - va per prevenire e contrastare il do- a) della scarsa conoscenza sui meto- inadeguata del dolore. ib us lore e alleviare la sofferenza, si ado- di di trattamento farmacologico del oh nl pr i o pera affinché l’assistito riceva tutti i dolore (26); g Metodi is cc trattamenti necessari” (9). Sebbene b) del timore dei rischi correlati al- rt ca esistano numerose Linee guida e rac- l’uso di oppioidi quali la depressio- è stata effettuata una revisione del- pa ro comandazioni per la gestione del do- ne respiratoria, la tolleranza, la di- la letteratura, utilizzando alcune ban- in e P lore (10-12), molti pazienti, ancora pendenza (27); che dati, quali PubMed, CINAHL e or on oggi, non ne ricevono un adeguato c) della scarsa conoscenza degli ef- Ilisi, nell’arco temporale tra il 2004 le azi sollievo (13-16). I risultati di nume- fetti di questi trattamenti sulla po- e il 2014, costruendo le queries con ho d rose indagini svolte nel corso degli polazione pediatrica e geriatrica le parole chiave “Education”, w on ultimi vent’anni, sia a livello interna- (28,29); “Nurses”, “Pain”, “Pain Management”, in - F zionale che nazionale, forniscono la d) dello scarso utilizzo di strumenti “Attitudes”, “Knowledge” e attraver- io 4 prova che molti infermieri che assi- oggettivi di valutazione del dolore so l’uso degli operatori booleani AND, ct 01 stono i pazienti con dolore manca- (30-32); OR e NOT. I criteri d’inclusione ed du t 2 n no di competenze adeguate per la e) della difficoltà a considerare co- esclusione degli articoli sono elenca- ro igh sua gestione e il suo trattamento me gold standard la valutazione sog- ti nella tabella 1. ep r R opy (1,2,16-18) e che spesso la pratica gettiva (self-report), vale a dire ciò C Criteri di inclusione Criteri di esclusione Articoli pubblicati dal 2004 al 2014 in lingua inglese ed italiana. Articoli basati su studi condotti su studenti e/o su pazienti. Articoli realizzati in alcuni campi di specialità cliniche: Articoli che trattano le conoscenze degli infermieri nella gestione del dolore. cardiologico, psichiatrico, reumatologico, ostetrico, pediatrico, neurologico, incoscienza - coma. Articoli che trattano le attitudini degli infermieri nella gestione del dolore. Editoriali, Abstract, Poster. Articoli che trattano la valutazione del dolore da parte degli infermieri. Lingua diversa dall’italiana e dall’inglese. Tabella 1 - Criteri di inclusione ed esclusione della revisione 139 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Patrizia Mattacola et al. - Le conoscenze e le attitudini degli infermieri nella gestione del dolore g Risultati di prendersi cura di un paziente con 53,55,60,64), 22 ospedali genera- dolore. Sono stati utilizzati altri que- li (7,18,19,22,25,38-41,44,48- La sintesi degli articoli inclusi ed stionari oltre allo NKASRP: un que- 52,56-59,62,63), 4 strutture a lun- esclusi nella revisione narrativa è ri- stionario validato in un articolo go degenza (46,61,65,68), 1 hospi- portata nella tabella 2; sette articoli Svedese (55); lo strumento ASPMN ce (63). Le strutture specialistiche sono stati individuati in entrambe in un articolo degli Stati Uniti (33); più rappresentate sono l’oncologia, le banche dati CINAHL e PubMed. altri questionari non validati le degenze post-chirurgiche, le te- Le motivazioni che hanno indotto a o interviste nei rimanenti (41- rapie intensive, le medicine e le lun- r. ne escludere moltissimi articoli sono 43,45,46,48,51,56,57,60,61,92). godegenze. ow riassunte nelle figure 1, 2 e 3. g Conoscenze ht Gli articoli selezionati e inclusi g Campione e setting rig nell’analisi sono 37. Nella tabella 3 assistenziali py (vedi p. 144) sono riportati gli stu- In tutti i risultati degli articoli esa- co di quantitativi, nella tabella 4 (vedi minati è emerso che il livello di co- Da una analisi dei risultati degli stu- he p. 150) gli studi qualitativi. noscenze e di gestione del dolore è di quantitativi inclusi nella revisio- ft limitata. In tutti gli articoli laddove ne, emerge che il numero totale di to g Strumenti di valutazione è stato utilizzato il questionario infermieri presi in considerazione è en delle conoscenze e attitudini NKASRP, la quota di risposte corret- ns maggiore di 7000. Il sesso femmi- te è stata inferiore al 70%. Tuttavia te . rit ed co nile è di gran lunga prevalente Per la valutazione delle conoscen- w erv un migliore livello di conoscenza rispetto a quello maschile (circa il n ze molti articoli (19,22,25,38, nella gestione del dolore è risulta- 90%). L’età maggiormente rappre- he s t t re 40,44,47,49,50,52,53,56,58,59) to correlato: sentata nel campione è la fascia ou hts hanno utilizzato il questionario va- 1) al livello del titolo di studio compresa tra 25 e 50 anni. I titoli conseguito (33,38,49,51,68); ith ig lidato da Ferrel e McCaffery nel di studio acquisiti sono costituiti nel w lr 1987, rivisto nel 2008 (66): Nurse 2) al numero degli anni di esperien- 38% dal Bachelor in Nursing (in d Al Knowledge and Attitudes Survey za lavorativa (33,38,49,51,56,60, Italia laurea in onfermieristica), nel ite - 68,73,92); ib us Regarding Pain (NKASRP). Tale que- 50% dal diploma in Nursing, nel oh nl stionario contiene 37 domande con 3) al tempo di esperienza maturata 12% da un’altra certificazione di pr i o una sola risposta corretta (vero o in reparti specialistici, dove si af- supporto alle attività assistenziali, is cc fronta quotidianamente il problema falso), altre domande a risposta mul- rt ca non sempre di natura sanitaria-in- del dolore (22,38,49,56); pa ro tipla e, tra queste, delle vignette. Il fermieristica. L’esperienza lavora- 4) ai corsi di formazione/aggiorna- in e P contenuto del questionario com- tiva ha un range che va da 2 a ol- mento sul dolore, programmati isti- or on prende aspetti di valutazione del do- tre 30 anni, quella maturata in strut- tuzionalmente o frequentati in mo- le azi lore, gli interventi farmacologici e ture dove si tratta frequentemente do autonomo negli ultimi 2-5 anni ho d non farmacologici e gli atteggia- il problema del dolore va da 2 w on (51,60,61,65,73,92). menti circa la gestione del dolore. a 15 anni. Le strutture in cui gli in - F Non è emersa una correlazione un risultato con il 75-80% di rispo- infermieri prestano la loro attività significativa tra le conoscenze e l’e- io 4 ste esatte indica una sufficiente co- lavorativa sono risultate: 7 ospeda- ct 01 tà anagrafica degli infermieri. Un noscenza e capacità infermieristica li universitari (34,42,43,47, du t 2 n dato importante che scaturisce dai ro igh risultati è quello relativo agli stru- ep r QUERY di ricerca Totali Esclusi Inclusi R opy menti conosciuti e utilizzati dagli in- PubMed: ("education"[Subheading] AND "Pain"[Mesh]) AND 29 26 3 fermieri per la valutazione del do- C ("Nurse Clinicians"[Mesh] OR "Nurse Practitioners" [Mesh]) lore. Solo pochi studi hanno esami- PubMed: knowledge AND pain and nurse 338 312 26 nato l’utilizzo di una scala di valu- NOT student NOT pediatric tazione (numerica, nominale, ana- CINAHL: (MH "Pain") 47 32 15 AND (MH "Nursing Knowledge"): EBSCOhost logica o illustrata) (81), che è stata utilizzata in circa il 50% dei casi Ilisi: pain AND knowledge 1 1 0 (18,39,41,43,45,55,63,68). In alcu- Ilisi: pain AND management 2 1 1 ni studi, invece, è emerso che gli in- Tabella 2 - Banche dati e stringhe di ricerca fermieri utilizzano l’intervista sem- 140 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal plice o metodi non standardizzati (65). In altri studi gli infermieri de- mandano la valutazione al persona- le medico, ritenendola una compe- tenza non infermieristica (34,43- 45,52,62). La valutazione si basa spesso su quanto il paziente riferi- sce o su quanto si presume che sia r. il livello di dolore nei casi in cui i ne pazienti sono incapaci di comuni- ow carlo (38,42). ht rig g Attitudini py co Riguardo le attitudini degli infer- he mieri nella gestione del dolore, va- ft to rie barriere vengono individuate co- en me responsabili di una gestione ns sub-ottimale o comunque inadegua- te . rit ed co w erv ta del dolore. Tra queste sono state n individuate barriere di tipo tempo- he s rale, come l’esperienza pratica quo- t t re tidiana, la mancanza di tempo per ou hts la necessità di far fronte ad altri ith ig Figura 1 - Articoli selezionati con CINHAL compiti di competenza infermieri- w lr d Al stica e non (34,39,46,52,56,62) e ite - i turni lavorativi, che talvolta non ib us consentono la necessaria continui- oh nl pr i o tà assistenziale (34,39,46,52,62). is cc Altre barriere sono di tipo formati- rt ca vo, come le conoscenze non appro- pa ro fondite sul dolore e sulle terapie far- in e P macologica e/o complementari or on (43,62), i pregiudizi sugli effetti col- le azi laterali della terapia con oppioidi o ho d con altri analgesici, in particolare il w on problema della depressione respi- in - F ratoria (48). Altre barriere riguar- io 4 dano la mancanza di autonomia nel- ct 01 la gestione del problema dolore, che du t 2 n spesso è demandata esclusivamen- ro igh te al medico (34,43,45,52,62), e il ep r R opy fatto che la terapia venga sommini- C strata in risposta alla comparsa o accentuazione della sintomatologia dolorosa, e non come sua preven- zione, soprattutto nei pazienti on- cologici, post-chirurgici e trauma- tizzati (42). Altre barriere sono rap- presentate dalla scarsa o inefficace Figura 2 - Articoli selezionati con PubMed comunicazione con il paziente e i 141 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Patrizia Mattacola et al. - Le conoscenze e le attitudini degli infermieri nella gestione del dolore che è direttamente proporzionale all’intensità del dolore; la prevalen- za di sotto-trattamento del dolore nel paziente oncologico è del 25%, con picchi del 55% in alcuni grup- pi. La popolazione anziana residen- te in una struttura è quella più a ri- schio di ricevere un inadeguato trat- r. ne tamento del dolore (85,86). ow Secondo i dati IMS MIDAS, anche nel 2009 è stato confermato che ht rig l’Italia è al primo posto in Europa py per il consumo pro-capite di co Farmaci Antinfiammatori Non he Steroidei (FANS) e all’ultimo posto ft per quello dell’uso degli oppiacei to (70). en Il sollievo dal dolore è un diritto fon- ns damentale dell’individuo; la figura te . rit ed co w erv infermieristica ha un ruolo centra- n le e di responsabilità al fine di ga- he s t t re rantirne la tutela (6,7,70). Tuttavia, ou hts Figura 3 - Articoli selezionati con PubMed sebbene esistano numerose Linee guida e raccomandazioni, sia na- ith ig w lr suoi familiari, condizionata da fat- (22%) (82,83). La prevalenza del do- zionali che internazionali, per la ge- d Al tori socio–culturali (33,34,39,57), lore come sintomo di altre malattie stione ottimale del dolore (10-12), ite - ib us dall’esperienza personale e familia- va dal 40% al 63% nei pazienti ospe- ancora oggi molti pazienti continua- oh nl re del vissuto degli infermieri, che dalizzati (83), con picchi dell’82,3% no a soffrire inutilmente, in quanto pr i o li rendono più o meno sensibili nel- nei pazienti oncologici in stadi avan- non ne ricevono un adeguato sol- is cc l’affrontare il trattamento e la valu- zati o terminali della malattia (82). lievo (13-16). Inoltre i risultati di rt ca tazione del problema dolore (64). La prevalenza del dolore negli an- numerose indagini svolte nel corso pa ro in e P ziani non istituzionalizzati varia dal degli ultimi vent’anni evidenziano g Discussione 25 al 50%, in quelli istituzionalizza- che molti infermieri che assistono i or on ti varia dal 45 a oltre l’80% (85,86). pazienti con dolore posseggono le azi Il dolore è un fenomeno universale Il dolore può esprimersi fisiopato- competenze, conoscenze e attitudi- ho d w on e diffuso in tutta la popolazione, tra logicamente come malattia vera e ni inadeguate per la sua gestione in - F le varie fasce di età e tra i vari stra- propria, come nel caso del dolore (1,2,17-19). Da questa revisione io 4 ti sociali. La sua alta prevalenza tra cronico. Il dolore, in particolare è emerso che in Italia è stato realiz- ct 01 la popolazione da l’idea di quanto quello cronico, è in grado di altera- zato un numero esiguo di ricerche du t 2 n esso impatti sulla società. L’Italia è re l’integrità fisica e psichica del pa- e di pubblicazioni relative alle ro igh al terzo posto in Europa, dopo ziente oltre a produrre angoscia e conoscenze e alle attitudini degli ep r R opy Norvegia e Belgio, per quanto ri- preoccupazione ai suoi familiari, infermieri sulla gestione del dolore guarda la prevalenza del dolore cro- con un notevole impatto sulla qua- (19,43) rispetto ad altri Paesi, C nico e al primo posto per quanto ri- lità della vita (QV) (70). Le cause in particolare agli USA (7,33,38,39, guarda la prevalenza del dolore cro- più comuni di dolore cronico sono 45.53,57,59,61,65). nico severo (13%)(79). le malattie dell’apparato muscolo- Persiste in Italia una attitudine a In Italia il 27% della popolazione scheletrico e la lombalgia. Il 41% considerare il dolore come un pro- soffre di dolore cronico, con dura- dei pazienti lamenta il mancato con- blema sanitario minoritario, non- ta media di 7 anni, con differente trollo del suo dolore. In ospedale vi ostante la Legge n. 38 del 2010, che prevalenza tra il nord (32%) e il sud è una sottostima (21%) del dolore pone enfasi sia alla tutela di un di- 142 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal ritto fondamentale sia alle necessi- to emozionale ed affettivo preval- Tali risultati prescindono dalla po- tà formative di tutto il personale gono su quello fisico e caratterizza- sizione geografica delle strutture in sanitario (72). Di fatto la legge è no il vissuto di ogni persona, in ma- cui gli infermieri operano e dal con- del tutto recente, e non ha dato i niera unica. La formazione specifi- testo socio-culturale e ambientale risultati sperati, a più di 4 anni dal- ca integrata alla durata della prati- in cui dette strutture sono situate. la sua promulgazione (87). Questa ca clinica possono garantire miglio- Un altro dato importante che emer- revisione, effettuata con lo scopo ri risultati per la gestione del dolo- ge dalla nostra revisione è la limi- di indagare le conoscenze e re (74), soprattutto se maturata ne- tata conoscenza sui metodi di valu- r. le attitudini degli infermieri nella gli anni e/o presso strutture spe- tazione del dolore e sul loro utiliz- ne gestione del dolore, è stata realiz- cialistiche, dove il dolore rappresen- zo (18,39,41,43,45,55,63,68). ow zata analizzando i risultati di n.37 ta un problema di salute e di gestio- L’uso delle scale di valutazione del ht articoli, di cui n. 29 quantitativi e ne quotidiana (22,38,46,49,56,92). dolore da parte degli infermieri rap- rig n.8 qualitativi. La maggior parte L'istruzione e l’esperienza non pos- presenta una metodologia ancora py co delle ricerche quantitative sono comunque cambiare la prati- poco diffusa tra gli infermieri; esse, (17,19,22,25,33,38,39,41,43- ca infermieristica se le organizza- come è noto, sono in grado di og- he 46,49-52,57,58,60,92) è risultata zioni sanitarie non istituzionalizza- gettivare il risultato della misura- ft to costituita da studi di prevalenza (o no gli standard di assistenza sulla zione di un parametro soggettivo, en trasversali o cross-sectional study) base dei principi fondamentali del- in cui la presenza e la severità è in ns (88), che permettono di fotografa- la valutazione e gestione del dolo- relazione all’unicità di ogni indivi- te . rit ed co re la realtà in uno specifico momen- re nell’attività quotidiana (37). w erv duo (31). I pazienti hanno diritto ad n to e sono anche in grado di deter- L’apprendimento conseguente un’appropriata valutazione e gestio- he s minare i gap culturali ed i necessa- ad un evento formativo è in gra- ne del dolore in base agli indicato- t t re ri bisogni formativi, utili per co- do di modificare le attitudini e ri descritti dalla Joint Commission ou hts struire un percorso di formazione le conoscenze ed i comporta- International (JCI) (75). L’utilizzo di ith ig specifico. Come è noto, la ricerca menti professionali (40,42,47,48, strumenti validi sono necessari per w lr d Al quantitativa, è un approccio cono- 53,55,56,59,61,92). Da molti studi limitare i bias (errori) di valutazio- ite - scitivo in grado di determinare la è risultato che gli infermieri, valu- ne che potrebbero condizionare o ib us quantificazione di comportamenti, tati dopo l’evento formativo, aveva- inficiare l’ottimale gestione e l’effi- oh nl pr i o di caratteristiche o di fenomeni (71). no maggiore consapevolezza dei cace trattamento del dolore (42,48). is cc Gli studi qualitativi inseriti nella no- metodi di trattamento e gestione del Le misurazioni dei fenomeni sog- rt ca stra revisione, invece, hanno misu- problema “dolore”. Inoltre, in uno gettivi–psicomentrici necessitano pa ro rato conoscenze ed attitudini in due studio effettuato su pazienti, è dell’ausilio di strumenti in grado di in e P momenti diversi, prima e dopo emerso che, nei giorni successivi ad soddisfare i requisiti di validità e af- or on un evento formativo specifico un intervento chirurgico, i pazienti fidabilità. Per validità o accuracy si le azi (34,48,61,63,65,68,73,92). La ri- ricoverati negli ospedali, in cui era intende la capacità di effettuare le ho d cerca qualitativa rappresenta un ap- stato svolto sugli infermieri un misurazioni in maniera accurata; w on proccio conoscitivo che utilizza me- evento formativo sulla gestione del per affidabilità o reliability la capa- in - F todi di indagine che enfatizzano la dolore, presentavano un livello me- cità di dare sempre lo stesso risul- io 4 soggettività e il significato di un’e- dio di dolore più basso rispetto ai tato in occasione di misurazioni suc- ct 01 sperienza per l’individuo (71). Il pazienti ricoverati in strutture, do- cessive (76). L’utilizzo di strumenti du t 2 n dolore, secondo l’International ve tale evento formativo non si era non validi e affidabili può rappre- ro igh Association for the Study of Pain svolto (73). Di base invece gli infer- sentare un bias ed un limite della ri- ep r R opy (IASP), rappresenta una spiacevole mieri presentano scarse, incomple- cerca perché i risultati desumibili C esperienza soggettiva sensoriale as- te o erronee conoscenze sugli ele- da tali studi possono non riflettere sociata a un danno tessutale reale menti identificativi del dolore acu- accuratamente la situazione reale e o potenziale (89) e si configura co- to e cronico (43,62), sugli effetti del risultano di difficile interpretazio- me il quinto parametro vitale (69). trattamento analgesico (48), sui do- ne, sintesi e confronto (71). Gli stu- L'aspetto della soggettività è fonda- saggi, sulle peculiarità dei tratta- di che hanno utilizzato strumenti mentale nella valutazione, in parti- menti non farmacologici (43,62), non validati nelle indagini colare, dei soggetti non verbalizzan- sul proprio ruolo e sulle proprie re- (18,34,42,43,45,46,48,51,57,60- ti e nel dolore cronico, dove l’aspet- sponsabilità (34,43-45,52,62,73). 65,68) potrebbero portare ad una 143 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Patrizia Mattacola et al. - Le conoscenze e le attitudini degli infermieri nella gestione del dolore Tabella 3 - Studi quantitativi Jarrett et al. 2013 (40) - Clin Nurse Spec. Mar-Apr;27(2):81-7 CAMPIONE 206 infermieri, di età compresa tra 21 e 69 anni. PAESE E SETTING Stati Uniti. Unità Operative (UO) mediche e chirurgiche e terapia intensiva in diversi Ospedali. METODOLOGIA/STRUMENTI Sondaggio NKASRP prima e dopo intervento educativo (subito e dopo 6 mesi); sondaggio HCAHPS prima e dopo l'intervento educativo. CONOSCENZE O ATTITUDINI r. Al sondaggio NKASRP gli scores di conoscenza e attitudini di base sono pari a 27.67. Dopo 6 mesi dall’intervento formativo ne passano a 31.66 e 36.47, con migliore gestione del dolore, migliori esiti e maggiore soddisfazione dei pazienti. ow Nessun rapporto tra intervento educativo e risultati del sondaggio HCAHPS. ht Al-Shaer et al. 2011 (38) - Medsurg Nurs. Jan-Feb;20(1):7-11 rig CAMPIONE py 129 infermieri, di età compresa tra 18 e 65 anni. co PAESE E SETTING he Stati Uniti (Chicago). 10 distinte UO di pneumologia, ortopedia, medicina, oncologia, neurologia, terapia intensiva cardiologia e chirurgica, cardiologia interventistica, chirurgia specialistica, sub-intenviva cardiologica) ft di un ospedale metropolitano del Midwest. to METODOLOGIA/STRUMENTI en Questionario NKASRP. ns CONOSCENZE O ATTITUDINI te . rit ed co Nella valutazione e la gestione del dolore Il 90,7 % degli infermieri raggiunge un punteggio > 70 e solo il 61,2% >80. w erv n Scarse conoscenze in farmacologia (meperidina e aspirina). Tutti sanno utilizzare uno strumento di valutazione self-report, ma hanno scarsa fiducia nelle dichiarazioni dei pazienti. Maggiori conoscenze hanno gli infermieri più esperti he s t t re (più di 16 anni di esperienza), quelli con la laurea, quelli dei reparti oncologici, quelli con una maggiore esperienza ou hts nella stessa unità operativa. ith ig w lr Rose et al. 2011 (41) Intensive Crit Care Nurs. Jun;27(3):121-8 d Al CAMPIONE 800 infermieri, di età non specificata. ite - ib us PAESE E SETTING oh nl Canada. UO Area critica. pr i o METODOLOGIA/STRUMENTI is cc Lo strumento consta di 5 parti: rt ca 1) utilizzo degli strumenti di valutazione; pa ro 2) fattori comportamentali associati all'utilizzo di questi strumenti; in e P 3)conoscenza delle linee guide locali; 4) livello di formazione sul dolore; or on 5) comunicazione riguardo il dolore. le azi CONOSCENZE O ATTITUDINI ho d 1) Gli infermieri utilizzano strumenti per la valutazione del dolore nel 33% dei casi in cui i pazienti non comunicano e nell'89% w on in quelli in cui comunicano. in - F 2) La scala di valutazione è ritenuta meno utile (74%) degli strumenti self report (88%) 3) solo il 29% conosce le linee guida io 4 ct 01 4) il 65% è formato sulla valutazione e sui principi farmacologici; il 53% sulla gestione ; il 45% sulle raccomandazioni pratiche. du t 2 5) il 61% riferisce i punteggi di valuazione del dolore nelle consegne. n ro igh Ware et al 2011 (33) - Pain Manag Nurs.Mar;12(1):25-32 ep r R opy CAMPIONE 188 infermieri, 79,7% di essi di età 40-59 anni. C PAESE E SETTING Stati Uniti. Membri dell’American Society for Pain Management Nursing (ASPMN) METODOLOGIA/STRUMENTI Indagine con questionario inviato on line a tutti gli infermieri dell’ASPM. Lo strumento utilizzato è l’Advocacy Survey Instrument (AASI), sviluppato dai membri del comitato di ricerca della società ASPMN CONOSCENZE O ATTITUDINI Gli intervistati erano impiegati come infermieri nella gestione del dolore nel 31% dei casi e avevano una certificazione specifica nel 47% dei casi. Erano informati circa la gestione del dolore e le migliori pratiche / migliore evidenza, con le eccezioni di questioni legislative e di formazione multimediale. La "mancanza di tempo" è stata identificata come la barriera di difesa vissuta dal maggior numero di infermieri. 144 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Tabella 3 - Studi quantitativi Abdalrahim et al 2010 (42) - Appl Nurs Res Aug;23(3):164-70 CAMPIONE 65 infermieri, 45 donne, 60% di età 30-50 aa, 69,2% diplomati, con esperienza media di 13 anni. PAESE E SETTING Giordania. Ospedale universitario. Reparto di pazienti candidati a chirurgia generale. METODOLOGIA/STRUMENTI Questionario di 21 elementi somministrato prima e dopo programma educazionale e 240 registrazioni di pazienti. CONOSCENZE O ATTITUDINI Dopo l'attuazione del programma, i punteggi medi per tutte le domande del questionario sono aumentati del 75%, r. passando da 16 a 21 risposte corrette (p
Patrizia Mattacola et al. - Le conoscenze e le attitudini degli infermieri nella gestione del dolore Tabella 3 - Studi quantitativi CONOSCENZE O ATTITUDINI Gli infermieri lamentano mancanza di tempo per il monitoraggio di effetti collaterali e l’educazione dei residenti. Essi si dedicano principalmente alle terapie farmacologiche e alle procedure mediche; altri fattori che influenzano sono la qualifica, gli anni di esperienza e la formazione post base sul dolore cronico. Gli infermieri e gli operatori in questo studio hanno dichiarato la mancanza di strategie di gestione del dolore, come ad esempio le linee guida e le scale del dolore. Zhang et al 2008 (47) - J Pain Symptom Manage. Dec;36(6):616-27 CAMPIONE 196 infermieri, il 92% di età < 40 anni: 106 sperimentale, 90 controllo, il 47,6% con corsi sul dolore, il 96,3% con esperienza su gestione dolore. r. ne PAESE E SETTING ow Cina. 5 unità di cura in 2 Ospedali universitari. METODOLOGIA/STRUMENTI ht Studio quasi sperimentale con questionario NKASRP somministrato prima e dopo intervento educativo. rig CONOSCENZE O ATTITUDINI py Gli infermieri cinesi possiedono la metà delle conoscenze di base di quelli occidentali; il Pain Education Program aumenta co gli scores conoscitivi, ma ciò non necessariamente impatta positivamente sui comportamenti. he Lin et al 2008 (48) - Journal of Clinical Nursing Aug; 17(15):2032-41 ft CAMPIONE to 81 infermieri, di età 22-41 anni: 42 gruppo di studio, 39 di controllo. Il 43% con precedente corso di formazione; en con esperienza lavorativa > 6 anni ed esperienza specifica > 4 anni. ns PAESE E SETTING te . rit ed co Taiwan. Ospedali generali: Reparti di ortopedia, chirurgia plastica o chirurgia generale a Taipei. w erv n METODOLOGIA/STRUMENTI Questionario prima della formazione, subito dopo e a distanza di tempo. he s t t re CONOSCENZE O ATTITUDINI ou hts Gli scores ai test valutativi delle conoscenze erano < 50%, miglioravano del 15% dopo la formazione e si mantenevano stabili nel tempo. Viene proposto: formazione continua, facilitazione nell'applicazione clinica delle conoscenze acquisite con i Corsi, ith ig implementazione delle conoscenze dei pazienti. w lr d Al Lui LYY et al 2008 (25) - Journal of Clinical Nursing Aug; 17(15):2014-21 ite - ib us CAMPIONE oh nl 143 infermieri, di età non specificata: esperienza >5 anni, il 19% con precedenti corsi sul dolore, il 70% pr i o aggiornati su libri o riviste, il 65% che applicavano conoscenze a pratica is cc PAESE E SETTING rt ca Hong Kong. Cina. Ospedali pubblici: Reparti medicina. METODOLOGIA/STRUMENTI pa ro in e P NKASRP cinese. CONOSCENZE O ATTITUDINI or on C'è un deficit di conoscenze con rilievo ai test valutativi di scores < 50%. Gli scores più alti vengono raggiunti da infermieri le azi con più lunga esperienza e che quotidianamente gestiscono pazienti con dolore. ho d w on Gregory J et Haigh C 2008 (49) - Nurse Educ Pract. Jul;8(4):249-57 in - F CAMPIONE 192 Registered Nurses (RN), 101 non RN, entrambi di età non specificata, 36 medici di reparti medicina per acuti io 4 ct 01 58 fisioterapisti 20 farmacisti. PAESE E SETTING du t 2 n Regno Unito. Ospedale generale. ro igh METODOLOGIA/STRUMENTI ep r R opy Questionario NKASRP. CONOSCENZE O ATTITUDINI C Gli infermieri hanno ottenuto un punteggio medio del 72,6% (inferiore al minimo accettato del 75-80%) così le altre figure professionali, i medici hanno raggiunto un punteggio dell'82,5%. Il tasso di risposta più basso è stato raggiuntodai non RN, quello più alto dai RN formati. Matthews E et Malcolm C 2007 (50) - British J Nurs. Feb 8-21;16(3):174-9 CAMPIONE 113 infermieri: 65 del gruppo con programma completato, 48 del gruppo con programma incompleto, di età media 25-54 anni. PAESE E SETTING Regno Unito e Irlanda del nord. Centro ortopedico. METODOLOGIA/STRUMENTI Il questionario utilizzato è NKASRP; programma di formazione sulla gestione del dolore. 146 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Tabella 3 - Studi quantitativi CONOSCENZE O ATTITUDINI Risposte corrette: 75% nel primo gruppo e 72,6% nel secondo. Le conoscenze sono >70% e cioè sono alte e non differiscono tra i due gruppi. C'è un deficit conoscitivo sui metodi non farmacologici e sull'uso degli oppioidi. Yu H Petrini MA 2007 (51) - J Clin Nurs. May;16(5):963-70 CAMPIONE 621 infermieri, 98,6% donne, 79% di età 21-40 anni, 39,6% con meno di 5 anni di esperienza. PAESE E SETTING Cina. 3 Ospedali di Wuhan METODOLOGIA/STRUMENTI Questionario a risposta aperta. r. ne CONOSCENZE O ATTITUDINI ow Per quanto riguarda le conoscenze, i punteggi sono in media 41,7. Le conoscenze sono migliori negli infermieri di Università /Ospedali, in quelli di Oncologia e UTIC e in quelli di maggiore età ed esperienza lavorativa. ht rig Tsai et al 2007 (52) - Journal of Clinical Nursing Nov;16(11):2088-95 py CAMPIONE co 249 infermieri, di età media 28,1anni (20-50), con >6 anni di esperienza generale e >4 anni in Dipartimento di Emergenza, il 55% dei quali con formazione sul dolore. he PAESE E SETTING ft Taiwan. Dipartimenti di Emergenza in Centri di Medicina, Ospedali regionali e Ospedali di distretto. to METODOLOGIA/STRUMENTI en NKASRP versione taiwanese ns CONOSCENZE O ATTITUDINI te . rit ed co Le barriere all’ottimale gestione del dolore derivano dal dover trattare pazienti in acuto e con dolore, dalla paura di trattare pazienti w erv n con abitudini alcoliche e dalla inadeguatezza della valutazione del dolore. he s t t re Bernardi et al 2007 (19) - Eur J Oncol Nurs. Jul;11(3):272-9 ou hts CAMPIONE 66 infermieri : 80,3% donne, età 24-50 anni, il 60,6% con diploma regionale, il 21,2% con laurea, il 75,8% con 1-3 anni di esperienza, ith ig 84,8% con formazione sul dolore, il 30,3% con esperienza personale o familiare del dolore. w lr d Al PAESE E SETTING Italia. 21 reparti oncologici distribuiti tra nord, centro e sud Italia. ite - ib us METODOLOGIA/STRUMENTI oh nl NKASRP (versione italiana) e un modulo di informazioni di base. pr i o CONOSCENZE O ATTITUDINI is cc Più del 30% degli infermieri sottovaluta il dolore dei pazienti e non lo tratta in modo corretto; ha una scorretta autovalutazione rt ca delle loro conoscenze sul trattamento del dolore con solo il 62% di risposte esatte; gli infermieri che hanno fatto corsi pa ro di formazione post base hanno una più alta percentuale di risposte esatte. in e P Michaels et al 2007 (53) - J Nurs Care Qual. Jul-Sep;22(3):260-5. or on CAMPIONE le azi 10 infermieri, di età non specificata; 911 pazienti. PAESE E SETTING ho d w on Stati Uniti. Centro medico accademico con 841 posti letto in Reparti di medicina, chirurgia, terapia intensiva, pediatria. in - F METODOLOGIA/STRUMENTI Sondaggio NKASRP sugli infermieri, sondaggio sui pazienti e famiglia e valutazione della documentazione clinica: al momento io 4 ct 01 di un intervento educativo, dopo un mese e dopo 6 mesi. CONOSCENZE O ATTITUDINI du t 2 n I risultati non hanno dimostrato differenze significative tra i due gruppi di intervento e controllo, in tutte e tre le osservazioni: ro igh documentazione clinica, sondaggio infermieri, sondaggio famiglia pazienti. ep r R opy Wilson Benita 2007 (54) - J Clin Nurs Jun;16(6):1012-20 C CAMPIONE 72 infermieri selezionati su 86 responders ai questionari: 35 infermieri specialisti, di età 25-49 anni, 37 generalisti, di età 26-54 anni. PAESE E SETTING Stati Uniti. METODOLOGIA/STRUMENTI Indagine trasversale; questionario vero - falso, nella versione presa dall’indagine di McCaffery’s del 1986 e rivisitata da Hamilton e Edgar nel 1992. CONOSCENZE O ATTITUDINI Gli infermieri specializzati hanno una conoscenza di base più completa rispetto a quelli generici; la loro conoscenza non sembra influenzata dalla esperienza professionale in termini di anni lavorativi. 147 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Patrizia Mattacola et al. - Le conoscenze e le attitudini degli infermieri nella gestione del dolore Tabella 3 - Studi quantitativi Hansson et al 2006 (55) - Pain Manag Nurs. Sep;7(3):93-108 CAMPIONE Infermieri e medici assegnati a un gruppo di controllo per 2 mesi nel 2002 (86 infermieri, 16 medici, 181 pazienti) e a un gruppo di intervento per 2 mesi nel 2003 (101 infermieri, 17 medici, 234 pazienti). Età non specificata. PAESE E SETTING Svezia. Reparti per acuti in Medicina e chirurgia e 1 Dipartimento di Emergenza in Ospedale universitario. METODOLOGIA/STRUMENTI Questionario rivolto ai pazienti e uno rivolto al personale (validati da precedenti studi in Svezia in cui lo stesso autore ha partecipato). CONOSCENZE O ATTITUDINI r. Gli infermieri che hanno partecipato al programma educativo hanno aumentato le loro conoscenze sul dolore e hanno modificato ne le pratiche di gestione, utilizzando di più la ricerca sul web di siti internet sull'argomento. Il numero dei pazienti valutati con scale ow di valutazione del dolore è aumentato senza differenza in severità dello stesso, e uso di metodi non farmacologici. I pazienti nel gruppo d’intervento sono stati valutati con uno strumento (VAS / NRS) con il risultato di un grado più elevato rispetto ht ai pazienti del gruppo di controllo (28,8% vs 16,7%). rig py Patiraki et al 2006 (56) - Eur J Oncol Nurs. Dec;10(5):337-52 co CAMPIONE he 112 infermieri: 92.9% donne, età 37.9 anni, con 15 anni esperienza infermieristica o di pz con K, 56% con diploma. PAESE E SETTING ft Grecia. Ospedale pubblico Oncologico. to METODOLOGIA/STRUMENTI en Disegno sperimentale con i 4 gruppi di Solomon e il questionario NKASRP nella versione ellenica convalidata. ns CONOSCENZE O ATTITUDINI te . rit ed co Le conoscenze di base sono scarse con 45.1% di risposte corrette, migliorano dopo formazione raggiungendo il 60.7%. w erv n McDonald et al 2007 (57) - Int J Nurs Stud. Jan;44(1):29-35 he s t t re CAMPIONE ou hts 122 infermieri, di età media 39 anni (22-65). PAESE E SETTING ith ig w lr Stati Uniti. 6 ospedali e una scuola per infermieri. situata nel nordest degli Stati Uniti. d Al METODOLOGIA/STRUMENTI Utilizzo di vignette con diverse tipologie di dolore descritte dal paziente: quali azioni avrebbe intrapreso l’infermiere nel prendersi ite - ib us cura del paziente descritto nella vignetta (paziente con vari tipi di dolore in rapporto a trauma con fratture multiple e contusioni oh nl da incidente automobilistico). pr i o CONOSCENZE O ATTITUDINI is cc Gli infermieri hanno risposto con simili strategie di gestione del dolore, nonostante le diverse descrizioni dei casi nelle vignette. rt ca Gli infermieri dimostrano maggiori conoscenze riguardo alla valutazione del dolore, e minori riguardo agli interventi da attuare. pa ro in e P Layman Young et al 2006 (39) - Journal of Advanced Nursing Feb; 53 (4): 412-21. CAMPIONE or on 52 infermieri, di età non specificata. le azi PAESE E SETTING ho d Stati Uniti. Terapia intensiva di un ospedale di comunità. w on METODOLOGIA/STRUMENTI in - F Campione di convenienza. Questionario a risposta aperta sull’utilizzo degli strumenti di valutazione. È stata usata la formula di Fishbein and Ajzen. io 4 ct 01 CONOSCENZE O ATTITUDINI du t 2 La formula si è rivelata uno strumento valutativo molto utile per indagare sulle attitudini degli infermieri ad Stati Unitire strumenti n valutativi del dolore. È opportuno estendere lo studio a un campione più ampio e con un questionario a risposta chiusa. Il punteggio ro igh finale indica un atteggiamento positivo nei confronti degli strumenti di valutazione di pazienti nel dolore. Il consenso degli infermieri ep r R opy nell’uso di strumenti di valutazione del dolore, riflette una convinzione positiva sul miglioramento degli outcomes dei pazienti. C Greenberger et al 2006 (58) - International Journal of Nursing Education Scholarship;3(1):1-23 CAMPIONE 1149 studiati, di cui 349 infermieri, di età media 30,1 anni. PAESE E SETTING Israele. METODOLOGIA/STRUMENTI Questionario NKASRP. CONOSCENZE O ATTITUDINI Il livello di formazione è il più forte predittore delle conoscenze ed attitudini degli infermieri, contribuendo a più del 42% della varianza. La formazione è il migliore veicolo per aumentare le conoscenza e le attitudini. 148 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Tabella 3 - Studi quantitativi Mc Millan et al 2005 (59) - Oncology Nursing ForumJul;32(4):835-42 CAMPIONE 18 infermieri, di età media 43,1 anni. PAESE E SETTING Stati Uniti. Veterans Administration, Ospedali Oncologici. METODOLOGIA/STRUMENTI Questionario NKASRP. CONOSCENZE O ATTITUDINI Gli scores dei test valutativi delle conoscenze e attitudini sono elevati di base (67%), ma non sufficienti; essi aumentano dopo una formazione r. di 32h. I Corsi sono efficaci, vanno ripetuti; i metodi valutativi sono validi. ne ow Naser et al 2005 (22) - Singapore nursing journal; Apr-Jun 32(2):29-36 CAMPIONE ht 198 infermieri; 53,6% con esperienza >10 anni, di età media 36 anni. rig PAESE E SETTING py Singapore. Ospedali generali o di Specialità o con Emergenza. co METODOLOGIA/STRUMENTI he Questionario NKASRP CONOSCENZE O ATTITUDINI ft Gli infermieri hanno conoscenze sub-ottimali; quelli che lavorano in terapie intensive hanno migliori conoscenze. to È molto importante la formazione. en ns Horbury C et al 2005 (60) - Journal of Continuing Education in Nursing, Feb Jan; 36(1):18-24, 46-7 te . rit ed co CAMPIONE w erv n 886 infermieri di chirurgia, medicina, ed oncologia (77,4% professionali, di età 20-50 anni). PAESE E SETTING he s t t re Australia. Ospedale Universitario: reparti di chirurgia,medicina e oncologia, compresa area critica, a Brisbane. ou hts METODOLOGIA/STRUMENTI Un questionario di dieci pagine con otto diversi scenari paziente. ith ig CONOSCENZE O ATTITUDINI w lr d Al Si evidenzia un deficit di conoscenze per trattare in modo ottimale i vari tipi di dolore e la necessità di innovative strategie di formazione. ite - ib us Patiraki-Kourbani et al 2004 (92) - Int J Nurs Stud. May;41(4):345-54 oh nl CAMPIONE pr i o 46 infermieri, di età media 33,5 anni, il 41% donne, con esperienza di 10 anni, 48,8% di esperienza con pazienti con K. is cc PAESE E SETTING rt ca Grecia, Atene. Membri della Sezione oncologica dell’Associazione nazionale Infermieri greci, Ospedale oncologico e generale in Atene. pa ro METODOLOGIA/STRUMENTI in e P Questionario con 39 items: (22 vero-falso, 13 risposta multipla, 2 casi studio con 2 domande). CONOSCENZE O ATTITUDINI or on Significativa relazione tra esperienza personale e professionale del dolore, migliori risultati correlati ad esperienza professionale le azi e a recente corso di aggiornamento. ho d w on Jones et al 2004 (61) - Gerontologist Aug;44(4):469-78 in - F CAMPIONE 678 infermieri, di età media 40 anni (17-73): 300 con sondaggio prima dell'intervento educativo, 378 dopo. Solo 43 infermieri io 4 ct 01 hanno completato il sondaggio in entrambi i periodi a causa dell'elevato turn-over lavorativo. du t 2 PAESE E SETTING n Stati Uniti. 12 case di cura: 6 con intervento educativo e 6 di controllo divise equamente tra aree urbane ed aree rurali. ro igh METODOLOGIA/STRUMENTI ep r R opy Intervento: quattro sessioni educative su quattro aspetti: valutazione del dolore, trattamento farmacologico, comunicazione, analisi di casi. Questionario di valutazione suddiviso: 36 quesiti sulla conoscenza; 21 sugli atteggiamenti; 2 casi studio; 14 sulle C possibili barriere alla gestione efficace del dolore. CONOSCENZE O ATTITUDINI Il personale ha dimostrato deficit di conoscenze simili che sono migliorate dopo l'intervento educativo, ma solo in alcune case di cura con significative differenze tra Infermieri e assistenti. Campione troppo piccolo. Una barriera importante è l'eccessivo turn-over del personale e le attitudini e credenze personali. Scarse le conoscenze sui trattamenti non farmacologici. Legenda: NKASRP: Nurse Knowledge and Attitudes Survey Regarding Pain 149 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Patrizia Mattacola et al. - Le conoscenze e le attitudini degli infermieri nella gestione del dolore Tabella 4 - Studi qualitativi inclusi nella revisione De Silva & Rolls 2011 (62) - Nurs Health Sci. Dec;13(4):419-24 CAMPIONE 8 infermieri, età 33-42 anni, esperienza 3-16 anni, esperienza in oncologia di almeno 2 anni. PAESE E SETTING Sri Lanka. Reparto oncologico di un ospedale della capitale. METODOLOGIA/STRUMENTI Studio qualitativo: osservazione dell'attività degli infermieri 1-2 ore la mattina e il pomeriggio e interviste semi-strutturate della durata di un'ora in singalese. CONOSCENZE O ATTITUDINI r. Gli infermieri non utilizzano strumenti per la valutazione del dolore, non hanno grandi conoscenze, non hanno risorse, ne sono oberati dal lavoro, sono pochi e non fanno corsi di formazione. Somministrati farmaci antidolorifici solo su prescrizione ow medica. La terapia maggiormente utilizzata è quella farmacologica, non c'è un approccio individualizzato. ht Ribeiro et al 2011 (18) - Rev Esc Enferm USP. Mar;45(1):146-52 rig CAMPIONE py 27 Infermieri,92,6% donne età 31-40 aa 51,8% laureati da meno di un anno. co PAESE E SETTING he Brasile. Ospedale pubblico: Dipartimento di emergenza, Terapia intensiva, Centro ustionati, Reparto chirurgico. METODOLOGIA/STRUMENTI ft Campione non probabilistico. Questionario e test conoscitivo. to CONOSCENZE O ATTITUDINI en Gli infermieri conoscono il concetto di dolore, i segni e i sintomi e id in parte i rimedi, ma sono carenti (59,3% dei casi) ns sugli strumenti valutativi che impattano sulla terapia e sugli esiti, La maggior parte gli infermieri che hanno una certa te . rit ed co familiarità con gli strumenti valutativi, utilizza la scala numerica. w erv n Rejeh et al 2008 (34) - Int Nurs Rev. Dec;55(4):468-75 he s t t re CAMPIONE 26 infermieri. 24 donne. Età 23 - 50 anni. Esperienza 2- 26 anni, 21 diplomati e 4 laureatI. ou hts PAESE E SETTING ith ig Teheran. 3 Ospedali universitari. w lr METODOLOGIA/STRUMENTI d Al Interviste semi-strutturate. ite - ib us CONOSCENZE O ATTITUDINI Rilievi principali emersi: mancanza di preparazione formativa, limitata autorità infermieri. limitata relazione infermiere-paziente, oh nl pr i o difficoltà negli interventi sulla gestione del dolore (carichi di lavoro, mancanza di tempo, ritardi di tempo, ecc.). is cc Kaasalainen et al 2007 (68) - West J Nurs Res. Aug;29(5):561-80;discussion 581-8 rt ca CAMPIONE pa ro 3 gruppi di operatori sanitari: 9 medici, 24 Infermieri, 33 Infermieri di pratica avanzata. in e P Infermieri: 96% donne, 56% >46 anni, 27% >10 anni lavorativi; Infermieri di pratica avanzata: 97%donne, 74% >46 anni, 64% > 10 anni lavorativi. or on PAESE E SETTING le azi Canada. 4 strutture a lunga degenza dell’Ontario. ho d METODOLOGIA/STRUMENTI w on Interviste di un'ora e focus group composti di 5 - 10 partecipanti. in - F CONOSCENZE O ATTITUDINI io 4 Mancanza di riconoscimento del dolore. I Incertezza circa l'accuratezza di valutazione del dolore, la diagnosi e il trattamento. ct 01 Riluttanza a utilizzare oppiacei. Necessità di lavorare con un approccio individualizzato nel trattamento del dolore. I medici du t 2 n hanno espresso il bisogno di contare sugli infermieri per la valutazione del dolore e per il monitoraggio dell’efficacia e degli effetti collaterali ro igh dei farmaci prescritti. Barriere riscontrate: scarse conoscenze, comunicazione inefficace, eccessivi carichi di lavoro. ep r R opy Richards J, Hubbert AO 2007 (7) - Pain Manag Nurs. Mar;8(1):17-24 CAMPIONE C 3 infermieri esperti (minimo 5 anni) in gestione del dolore post operatorio, di età 43- 46 anni, laureati. PAESE E SETTING Stati Uniti, Nevada. Ospedale urbano, Terapia intensiva con 41 letti, METODOLOGIA/STRUMENTI Interviste su 2 quesiti: come valutano il dolore, quali tecniche utilizzano nella gestione del post operatorio. Utilizzano il modello di Dreyfus validato da Patricia Benner. CONOSCENZE O ATTITUDINI Quattro temi emersi: considerare l'intera persona, l'arte indipendente del nursing, accettare quello che dice il paziente, e l'impegno di cura chirurgica. 150 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Tabella 4 - Studi qualitativi inclusi nella revisione Wilson B, McSherry W 2006 (63) - Journal of Clinical Nursing;15:459-468 CAMPIONE 72 infermieri: 35 specialisti in Oncologia e 37 non specialisti, con >3 anni di esperienza professionale e quelli specialisti, con >1 anno nella specialità. PAESE E SETTING Regno Unito. Hospice/Oncologia. METODOLOGIA/STRUMENTI Questionario, vignette. CONOSCENZE O ATTITUDINI r. La formazione di base e l’esperienza clinica influenzano le conoscenze. Gli infermieri specialisti utilizzano spesso meccanismi ne di difesa per protezione dal burn-out. ow Manias et al 2005 (64) - Pain Manag Nurs. Mar;6(1):18-29 ht CAMPIONE rig 52 infermieri: 96,2% donne, età 21-55 anni, esperienza da 4 a 408 mesi,79,8% infermiere cliniche, 80,8% laureate, 76,9% py con esperienza chirurgica intermedia o elevata. co PAESE E SETTING he Australia. 2 unità chirurgiche di un Ospedale universitario di Melbourne. METODOLOGIA/STRUMENTI ft Osservazioni e colloqui individuali. to CONOSCENZE O ATTITUDINI en Gli infermieri vedono il dolore come normale evento post-operatorio, un efficace trattamento del dolore si attua in pochi casi, ns perché gli infermieri hanno altre priorità e sottostimano il dolore dei pazienti; i medici devono avere più consapevolezza te . rit ed co del dolore e gestirlo in modo pro-attivo dal punto farmacologico e non. w erv n Clark et al 2004 (65) - West J Nurs Res. Nov;26(7):733-50 he s t t re CAMPIONE ou hts Infermieri divisi in 21 focus group, con 6-12 partecipanti ciascuno. Età non specificata. PAESE E SETTING ith ig w lr USA. 12 case di cura: 6 urbane, 6 in zone rurali, nel Colorado. d Al METODOLOGIA/STRUMENTI 21 focus group: 8 personale sanitario con titolo; 6 personale senza titolo; 6 combinati. Temi trattati: modalità di valutazione del dolore; ite - ib us trattamento del dolore adottato; idee per migliorare le conoscenze in merito. oh nl CONOSCENZE O ATTITUDINI pr i o La valutazione del dolore nelle case di cura è basata principalmente sulla relazione e sulla conoscenza dei residenti maturata nel corso is cc di settimane o addirittura mesi. L'alto turn-over del personale alcune volte impedisce l'instaurarsi di questo tipo di rapporto. Un punto rt ca debole è la comunicazione tra le diverse figure che lavorano nelle suddette strutture. Mancano strumenti di valutazione standardizzati. pa ro Legenda: in e P NKASRP: Nurse Knowledge and Attitudes Survey Regarding Pain or on HCAHPS: Hospital Consumer Assessment of Healthcare Provides and Systems le azi ASPMN: American Society for Pain Management Nursing ho d w on interpretazione poco attendibile del- mento è stato sottoposto ad un test di di natura qualitativa inclusi in in - F le misurazioni realizzate. In merito per misurarne la consistenza inter- questa revisione, gli autori hanno io 4 ct 01 agli strumenti utilizzati dai ricerca- na e a un test-retest per misurarne utilizzato strumenti diversi, tipici du t 2 tori nelle indagini incluse in questa l’affidabilità (66). Gli studi che han- della ricerca qualitativa, riguardo n ro igh revisione, lo strumento maggior- no utilizzato lo strumento NKASRP gli atteggiamenti verso il problema mente utilizzato è stato il NKASRP, (19,22,25,38,40,41,44,47,49,50,5 “dolore” attraverso l’uso di metodi ep r R opy validato da Ferrell e Mc Caffery 2,53,56,58,59) sono quelli più at- e strumenti, quali i focus group mul- C (1987) e rivisitato successivamen- tendibili, data la sua ormai confer- ti-professionali (65,68), le intervi- te nel 2008. Il contenuto dello stru- mata validità ed affidabilità, che ne ste (7,34,68); la somministrazione mento valutativo è stato costruito permette una facile interpretazione di questionari (18,63) oppure attra- da un comitato di esperti sul tema, e il confronto dei risultati. verso l’analisi e le osservazioni rea- sulla base dei principi di gestione Altri studi, hanno invece utilizzato lizzate sul campo (62,64). Dalle in- del dolore dell’ American Society un differente strumento validato terviste e dalle relazioni dei focus Pain, dell’OMS e dell’Agency for (7,33,39,55,63), o uno strumento group sono emersi diversi proble- Health Care Policy and Research. non validato (18,34,42,43,45,46, mi relativi alla pratica quotidiana In un secondo momento lo stru- 48,51,57,60-65,68,92). Negli stu- degli infermieri nella gestione del 151 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
Patrizia Mattacola et al. - Le conoscenze e le attitudini degli infermieri nella gestione del dolore dolore: erronee conoscenze riguar- analgesici, in particolare la possibi- modelli assistenziali innovativi e for- do la somministrazione di analgesi- lità di insorgenza di depressione re- mativi in grado di tutelare il diritto ci e sui loro effetti collaterali spiratoria (50,68). La formazione a non soffrire inutilmente (69,80). (18,33,34); mancanza di tempo, degli operatori sanitari consente di Ancora oggi, in molti casi, la forma- motivata dalla necessità di far fron- superare la riluttanza e le resisten- zione sanitaria di base in Italia non te al notevole carico assistenziale ze a prescrivere oppioidi e di ren- è in grado di applicare i principi relativo alla figura infermieristica; dere il sollievo dal dolore una prio- enunciati dall’art. 8 dalla L 15 mar- la presenza discontinuità assisten- rità nella cura del paziente (79). La zo 2010 n°38 (69). I risultati di r. ziale sul campo dovuta ai turni tipologia di campionamento mag- una Legge non sempre sono otteni- ne lavorativi, che non permette agli giormente utilizzata negli studi bili in tempi brevi; spesso le mag- ow infermieri una reale ed approfondi- quantitativi è stato di tipo non pro- giori resistenze provengono proprio ht ta conoscenza dei pazienti e delle babilistico, attraverso un campiona- dagli operatori sanitari coinvolti di- rig loro problematiche (34,39,46,52, mento di convenienza. Questo ha rettamente nel processo di cura. py 62,65). In particolare nello studio potuto provocare dei bias interpre- Pertanto la formazione continua do- co di De Silva et al. (62), emerge che tativi ed una non generalizzabilità vrebbe essere affiancata alla forma- he gli infermieri non utilizzano stru- dei risultati, poiché sono stati arruo- zione permanente (life long lear- ft ning) in grado di fornire attitudini, to menti di valutazione del dolore in lati solo gli operatori maggiormen- approcci e comportamenti innova- en quanto oberati dal lavoro, con stan- te motivati e interessati all’argo- ns dard numerici al di sotto del nume- mento. Solo in uno studio il cam- tivi conformi ai mutevoli problemi te . rit ed co ro totale di pazienti, e impossibili- pione è stato molto ampio e casua- di salute. Una risposta a tutto ciò w erv può essere rappresentata dalla for- n tati a frequentare corsi di formazio- le (800 infermieri di area critica) mazione specifica, a tutti i livelli e he s ne specifici sul dolore. Inoltre la (41). t t re somministrazione dei farmaci era per tutte le figure sanitarie, che nel ou hts prevista solo previa prescrizione g Conclusioni caso degli infermieri viene realizza- ith ig medica, in assenza presumibilmen- ta dai Master di I livello in cure pal- w lr liative e terapia del dolore (91), ma d Al te di protocolli condivisi per il trat- I dati, che emergono dall’analisi de- soprattutto da una consapevolezza ite - tamento del dolore ed in assenza di gli articoli esaminati, sembrano uni- ib us approcci individualizzati-standar- voci nell’indicare limitate ed inade- critica dei propri bisogni e gap for- oh nl dizzati. Tali problematiche, potreb- guate conoscenze e attitudini per la mativi necessari al soddisfacimen- pr i o to dei bisogni di salute dei cittadi- is cc bero rispecchiare la realtà italiana, valutazione e gestione del dolore da rt ca che è caratterizzata da una carenza parte degli infermieri. Emerge per- ni, che richiedono e pretendono una pa ro cronica di personale sanitario (90), tanto una necessità impellente re- assistenza competente, qualificata in e P e da altri vincoli organizzativi (77). lativa ai percorsi di formazione ba- e soprattutto umana. or on Molti Paesi europei mostrano un in- se e post base, in diversi distretti del le azi cremento del turn over nelle pro- mondo in cui opera la figura infer- g Bibliografia ho d fessioni sanitarie causato in parte mieristica, dove il dolore continua w on 1) Jahn P, Kitzmantel M, Renz P, Kukk E, da bassi livelli retributivi e in parte ad essere un problema di sanità in - F Kuss O, Thoke-Colberg A, Horn I, da fattori non finanziari, come le pubblica ancora oggi sottotrattato Landenberger M. Improvement of pain re- io 4 lated self management for oncologic pa- condizioni di lavoro non soddisfa- o non adeguatamente trattato. Il do- ct 01 tients through a trans institutional modu- centi (78). 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Tale proble- Nicolaou A, Dickenson A, Pergolizzi J, inseriti in questa revisione c'è una matica nel panorama internaziona- Schäfer M, Müller-Schwefe G. persistenza di troppi pregiudizi su- le si delinea in maniera parallela al- Proceedings of the change pain expert summit in Rome, June 2010. gli effetti collaterali per l’uso dei la realtà italiana, dove persistono CurrMedResOpin. 2011; 27(10):2061-2. trattamenti con oppioidi o con altri resistenze nella implementazione di 4) Marchand S. What is pain? In The phe- 152 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 138-154
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Pain Nursing Magazine Italian Online Journal il Mio dolore r. ne ow Dialoghi, riflessioni tra medico e paziente, ht rig approfondimenti su esperienze vissute py co Scaricalo gratuitamente dai siti he ft www.painnursing.it to en www.fondazioneprocacci.org ns te . rit ed co w erv n he s t t re ou hts ith ig PainNursing Pain NursingMagazine Magazine--Italian ItalianOnline Journal•• Vol. OnlineJournal Vol.33--N. N.23 2014: 2014:pp pp.50-55 111-114 w lr d Al ite - ib us oh nl pr i o is cc rt ca Vuoi rimanere sempre aggiornato su iniziative, pa ro in e P pubblicazioni, eventi e progetti di infermieristica or on Seguici su: le azi e medicina del dolore? ho d Seguici su: w on in - F Seguici su: io 4 ct 01 du t 2 n Clicca “Mi piace” sulla pagina Pain Nursing Magazine ro igh ep r R opy C Partecipa al gruppo di discussione di Pain Nursing Magazine 155 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
Esperienze Il ruolo dell’infermiere nel trattamento precoce del dolore in triage. L’esperienza del Pronto Soccorso di Pinerolo Role of nurses in the early treatment of pain in triage. r. The experience of the Emergency Department of Pinerolo ne ow Alessandra Ghione 1, Federica Badariotti 2 ht rig 1 Infermiera Ospedali Riuniti di Pinerolo py 2 Studente Corso di Laurea in Infermieristica sede San Luigi Gonzaga co he RIASSUNTO ABSTRACT ft Obiettivi. Recentemente la Joint Commission International (JCI) ha Objectives. Recently the Joint Commission International (JCI) to affermato che il dolore non trattato è uno dei principali responsabili declared that untreated pain is one of the main causes of ad- en degli effetti avversi sia fisici che psicologici: per questo motivo è ar- verse effects, both physical and psychological. This is the rea- ns rivata a considerare il dolore come quinto segno vitale. Il dolore è son why pain has been considered as the fifth vital sign. Pain is te . rit ed co infatti il sintomo più frequente che spinge le persone a presentarsi the most common symptom that causes people to visit the emer- w erv in Pronto Soccorso e spesso è sottovalutato e inadeguatamente trat- gency room and is often underestimated and inadequately trea- n tato. L’obiettivo dello studio è valutare l’efficacia e l’efficienza del pro- ted. The aim of the study was to evaluate the effectiveness and he s t t re tocollo messo in uso presso il Pronto Soccorso di Pinerolo, al fine di efficiency of the protocol put into use at the emergency depart- ottenere un rapido controllo del dolore al triage e di migliorare la ment of Pinerolo, in order to achieve quick control of pain and ou hts “presa in carico” dell’assistito. improve the assistance to the patient. ith ig Metodi. Compilazione delle schede di triage e rilevazione dei dati Methods. Data recording on the triage schedules and collection w lr sulla somministrazione della terapia antidolorifica. Somministrazione of data about the administration of pain medication. Patients d Al di un questionario agli utenti trattati per dolore al triage. were asked to fill in a questionnaire about pain treatment. Nurses ite - Somministrazione di un questionario a tutti gli infermieri triagisti, per filled in a questionnaire, to evaluate their opinion about pain and ib us valutare la loro opinione riguardo l’aspetto del dolore ed al tratta- early treatment in the emergency room. oh nl mento precoce in Pronto Soccorso. Results. The study was conducted from August to October 2013. pr i o Risultati. Lo studio è stato effettuato da agosto ad ottobre 2013. Dei 180 patients came to the emergency room with pain, 51% of is cc 180 utenti presentatisi in Pronto Soccorso con dolore, nel 51% dei them were treated according to the triage protocol. Therapy was rt ca casi è stata somministrata terapia al triage secondo protocollo. Nei not administered (49%), because of a refusal of the person pa ro casi in cui la terapia non è stata somministrata (49%), la motivazio- (81%), while in 17% of cases they reported taking pain medica- in e P ne è stata dettata da un rifiuto della persona (81%), mentre nel 17% tion at home. 83% of the patients reported decreased pain dei casi veniva riferita assunzione di terapia antidolorifica a domici- symptoms. The introduction of the protocol has reduced the ave- or on lio. L’83% degli assistiti riferisce diminuzione del sintomo dolore. rage waiting: 5 minutes for treatment of pain, compared to 45 le azi L’introduzione del protocollo ha ridotto a 5 minuti l’attesa media per minutes provided for medical evaluation. The protocol is used ho d il trattamento del dolore, rispetto ai 45 minuti previsti per la valuta- by all triage nurses. 75% believe that pain is an important w on zione medica. Il protocollo è utilizzato da tutti gli infermieri di triage. symptom to be considered as a fifth vital sign. 95% of patients in - F Il 75% ritiene che il dolore è un sintomo importante da considerare said they felt promptly cured and 83% nurses pay attention to come quinto segno vitale. Il 95% degli utenti ha dichiarato di sen- pain. For 70% of people treated, waiting was less long. No ad- io 4 ct 01 tirsi prontamente preso in carico e per l’83% gli infermieri prestano verse events following administration of pain medication have attenzione al dolore. Per il 70% delle persone trattate, l’attesa risul- been reported. du t 2 n ta meno lunga. Non si è verificato nessun evento avverso in segui- Conclusions. The protocol put into use is effective, has brought ro igh to della somministrazione della terapia antidolorifica. benefit to patients, thereby improving the care provided and the ep r Conclusioni. Il protocollo messo in uso è efficace, ha apportato be- quality of care. R opy neficio agli assistiti, migliorando di conseguenza l’assistenza eroga- C ta e la qualità delle cure. KEY WORDS: pain, emergency room, protocol, pain medication, PAROLE CHIAVE: dolore, pronto soccorso, protocollo, triage. terapia antidolorifica, triage. Autore corrispondente Alessandra Ghione ale_ghione@alice.it ©2014 Fondazione Paolo Procacci Onlus 156 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 156-160
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal g Introduzione pratiche di triage, sviluppate senza dell’infermiere al triage può atte- considerare il dolore, e dall’altra la nuare il sintomo dolore già dall’in- Il dolore è il sintomo più frequente carenza formativa degli infermieri gresso della persona in Ospedale, negli utenti che si presentano in nella gestione del dolore (7). Il ritar- senza dover attendere la visita me- Pronto Soccorso, con una prevalen- do nella gestione del dolore nei dica per la somministrazione della za stimata del 60-70% (1, infatti più Dipartimenti di emergenza può por- terapia antalgica. Inoltre, si è volu- di un terzo delle persone riferisce di tare ad un elevato grado di insoddi- to indagare il percepito dell’utente provare dolore moderato/severo (2). sfazione dell’utente, nonché ad out- riguardo la somministrazione pre- r. ne Malgrado la Joint Commission on come clinici negativi (1) quali soffe- coce di un antalgico al triage, non- ow Accreditation of Healtcare renza, ansia, paura, frustrazione e ché l’aderenza del gruppo infermie- Organizazion abbia dichiarato che le aggressività (8). Fortunatamente ne- ristico al protocollo. ht rig persone hanno il diritto di veder va- gli ultimi anni l’attenzione nei con- py lutato, trattato e misurato il dolore, fronti del sintomo dolore e delle sue g Metodi co alcuni studi hanno dimostrato che il conseguenze negative sull’utente è he dolore è sottovalutato e inadeguata- notevolmente aumentata a tutti i li- Lo studio ha previsto tre fasi ft mente trattato nei Dipartimenti di velli dell’organizzazione sanitaria e principali. to emergenza (3,4). Infatti, in alcune anche nel Pronto Soccorso è andata Prima fase: stesura del protocollo en realtà è stato rilevato che circa il 70% affermandosi la consapevolezza di All’interno del Pronto Soccorso de- ns delle persone che accedono ai dover valutare e trattare in maniera gli Ospedali Riuniti di Pinerolo è sta- te . rit ed co Dipartimenti d’emergenza con dolo- rapida e adeguata la sintomatologia w erv to redatto, da un gruppo di esperti, n re acuto, non riceve alcun trattamen- dolorosa, indipendentemente dalle un protocollo per la gestione preco- he s cause (1). L’infermiere di triage può ce del dolore da parte del persona- t t re to (5). Nel 1989 Wilson e Pendilton essere la figura ideale per la valuta- le infermieristico al triage. Grazie al- ou hts coniarono il termine “oligoanalgesia” per rappresentare il fallimento nel zione ed il trattamento precoce del l’introduzione di questo strumento, ith ig w lr riconoscere e trattare appropriata- dolore nei Pronto Soccorso, contri- gli utenti con dolore afferenti al ser- d Al mente il dolore. buendo così a ridurre i tempi d’atte- vizio sono valutati dall’infermiere di ite - Da allora molti studi in tutto il mon- sa per ricevere trattamenti antalgici triage attraverso l’utilizzo della sca- ib us e di conseguenza far diminuire il do- la di valutazione NRS. oh nl do hanno confermato la diffusa esi- pr i o stenza di questo fenomeno in diver- lore, aumentando la soddisfazione Successivamente, l’infermiere può is cc si casi, come le fratture ossee, il do- dell’utente e migliorando la qualità somministrare terapia antalgica in rt ca lore muscolo scheletrico, il mal di delle cure (9). Nel caso della sommi- triage, utilizzando un’apposita sche- pa ro schiena, l’emicrania, i traumi e le nistrazione di analgesici, in coeren- da (Figura 1), per segnalare la valu- in e P ustioni (6). Le cause di questo feno- za con quanto indicato dalle linee tazione del dolore iniziale, il proble- or on meno possono trovare spiegazione guida ministeriali, è opportuna l’a- ma di salute principale, la terapia le azi nel fatto che per molto tempo il sin- dozione di protocolli e linee guida somministrata e la rivalutazione del ho d w on tomo dolore è stato considerato dal validati dall’Azienda, che dovranno dolore. I farmaci scelti per il tratta- in - F medico quasi unicamente come ele- rispondere alla più aggiornata ed mento del dolore sono: paracetamo- mento capace di aiutare il procedi- evoluta letteratura scientifica in ma- lo 1gr, paracetamolo 500 mg+co- io 4 ct 01 mento diagnostico; solo dopo aver teria ed essere al passo con le più deina 30mg, ibuprofene 600 mg, du t 2 n formulato la diagnosi si riteneva cor- moderne normative e regole del set- oxibuprocaina cloridato. ro igh retto eseguire la terapia antidolori- tore, nonché essere basati su prove A distanza di un’ora deve essere ri- ep r fica, perché se somministrata trop- di efficacia (10). valutato il dolore. R opy po precocemente avrebbe confuso I criteri di inclusione ed esclusione C il quadro clinico. Il dolore era così g Obiettivo del lavoro La scelta dei criteri di inclusione percepito come una conseguenza degli utenti al protocollo deriva da inevitabile di una data patologia da Questo lavoro nasce con lo scopo una rilevazione dati eseguita pre- accertarsi con una certa rassegna- di trattare precocemente il dolore cedentemente alla stesura, in cui zione fino alla risoluzione del pro- in tutti gli utenti che afferiscono in sono state valutate le principali blema di base (1,5). Le cause lega- Pronto Soccorso degli Ospedali cause di accesso in Pronto te all’oligoanalgesia nei Dipartimenti Riuniti di Pinerolo. In particolare si Soccorso ed evidenziate quelle che di emergenza sono, da una parte, le è voluto valutare come l’intervento presentavano il sintomo dolore. 157 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 156-160
Alessandra Ghione, Federica Badariotti - Il ruolo dell’infermiere nel trattamento precoce del dolore in triage Sono così state prese in conside- tribuito un codice di priorità ele- Pronto Soccorso. Sono stati inol- razione quelle cause di accesso vato (giallo), per cui il suo tempo tre individuati criteri di esclusio- con frequenza maggiore: trauma d’attesa è limitato a pochi minuti. ne dal protocollo per tutti gli uten- isolato di un arto, algia atraumati- Vengono invece inclusi nel proto- ti che presentano: gravidanza in ca ed isolata di un arto, odontal- collo gli utenti con dolore basso- atto, nausea e/o vomito, problema- gia, dolore al fianco, dismenorrea, moderato (NRS
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal individuare un dolore lieve, la se- 10% con paracetamolo-codeina. siderazione del sintomo dolore da conda con NRS da 5 a 7 per defi- Nel 25% il dolore oftalmico è parte dell’infermiere di triage, men- nire un dolore più modesto. Nel stato trattato con oxibuprocaina tre solo una piccola parte (5%) non campione studiato solo il 37% del- cloridato. si è sentito adeguatamente preso in le persone ha dichiarato di prova- Nell’83% dei casi la terapia è stata carico. re un dolore lieve, mentre il restan- efficace e ha portato ad una diminu- Infatti, nel 69% dei casi l’attesa del- te 63% dichiarava un dolore mode- zione del dolore, mentre nel restan- la persona trattata farmacologica- rato. La maggior parte del campio- te 17% l’intensità del dolore è rima- mente per il dolore risulta essere me- r. ne è composta da persone che han- sta uguale. Tuttavia non vi sono sta- no lunga, mentre per il 31% non vi ne no presentato dolore traumatico di ti casi in cui l‘NRS sia aumentata sono cambiamenti. ow un arto (47%), dolore oftalmico (Figura 3). Oltre al dolore è stato valutato se ht (24%) e dolore atraumatico di un Come detto in precedenza, dei 180 presente o meno il fattore “ansia”, rig arto (11%). Non vi sono invece sta- utenti inclusi nel protocollo una par- che molto spesso si associa al sinto- py ti casi in cui l’utente sia stato trat- te ha ricevuto la terapia, mentre il mo del dolore, peggiorandone la per- co tato per cervicalgia o dolore corre- restante 49% non è stato trattato cezione: nel 65% dei casi le persone he lato ad ustione. Pochi, ma non nul- per il dolore. Nella maggior parte hanno dichiarato di provare ansia e ft to li, i casi di trattamento per dolore dei casi il motivo per cui la terapia solo il 35% non manifestava questo en da trauma all’emicostato (4%), otal- non è stata somministrata è per il ri- disturbo. ns gia (6%), dismenorrea (1%), dolore fiuto della persona assistita (81%), La maggior parte delle persone te . rit ed co al fianco (1%) e odontalgia (6%) mentre nel 17% perché aveva già as- trattate per dolore in triage si sente w erv n (Figura 2). Nella maggior parte dei sunto analgesici a domicilio. Dal pun- presa in considerazione (85%), men- he s casi (40%) il dolore è stato tratta- to di vista dell’utente, con l’introdu- tre solo una piccola parte di utenti t t re to attraverso la somministrazione zione del protocollo la maggior par- (15%) dichiara che non vi è una mi- ou hts di paracetamolo, mentre nel restan- te delle persone (95%) ha percepito gliore presa in carico. Una buona ith ig te 25% con l’ibuprofene e solo nel una maggiore comprensione e con- parte di infermieri triagisti intervista- w lr d Al ti ha dichiarato di considerare sem- ite - pre il dolore come segno vitale (75%), ib us mentre una piccola parte (25%) lo oh nl considera raramente e nessuno non pr i o is cc lo considera. L’aderenza all’utilizzo rt ca del protocollo da perte degli infer- pa ro miere è infatti del 71%, mentre vie- in e P ne utilizzato raramente solo nel 29% or on dei casi. Il personale dichiara di sen- le azi tirsi continuamente aggiornato ho d (79%), mentre in pochi (21%) hanno w on riferito di sentirsi esclusi da eventua- in - F li aggiornamenti. io 4 Molti infermieri (88%) percepisco- ct 01 no una migliore aderenza alle cu- du t 2 n Figura 2 - Problemi di salute trattat re per gli utenti trattati per dolore, ro igh mentre per altri (12%), non vi so- ep r R opy no cambiamenti. C g Discussione dei risultati Attraverso la rilevazione e l’analisi dei dati emerge come ancora una volta il “problema dolore” sia una questione dominante nel contesto Figura 3 - Valutazione NRS dopo somministrazione di analgesico del Pronto Soccorso. 159 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 156-160
Alessandra Ghione, Federica Badariotti - Il ruolo dell’infermiere nel trattamento precoce del dolore in triage Infatti la maggior parte del cam- te dalla motivazione che spinge l’a- codice deontologico, l'infermiere si pione studiato ha dichiarato di gire professionale degli infermie- attiva per prevenire e contrastare provare dolore (1). In particolare ri, infatti la maggior parte di loro il dolore e alleviare la sofferenza e un terzo degli assistiti ha dichia- ha dichiarato di prestare assoluta si adopera affinché l’assistito rice- rato di provare dolore lieve (NRS importanza al dolore e di utilizza- va tutti i trattamenti necessari. 3-4), mentre il restante due terzi re il protocollo. Sicuramente l’ag- un dolore moderato (NRS 5-7). giornamento continuo è spesso g Bibliografia La somministrazione della terapia difficoltoso e faticoso, ma neces- r. 1. Fortini A. et al. Gestione del dolore acuto in triage è risultata efficace poiché sario per una crescita continua. ne in Pronto Soccorso. International and in quasi tutti i casi vi è stata una Proprio per questo motivo biso- ow Emergency Medicine 2008;2:1-5 diminuzione del sintomo dolore, gnerà lavorare molto sugli aspet- 2. Puntillo K. et al. Accuracy of Emergency ht Nurses in Assessment of Patients’ Pain. che ha portato così beneficio al- ti formativi, per migliorare la pra- rig Pain Management Nursing 2003;(4): l’assistito. Inoltre il tempo d’atte- tica quotidiana (14), aumentare le py 171175 co sa per ricevere un antidolorifico è competenze dei professionisti in 3. Lewis LM. Et al. Are emergency physi- cians too stingy with analgesics? South diminuito, passando da una media questo ambito e sensibilizzarli he Med1994;877:7-9 di 45 minuti ad un massimo di 5 maggiormente nella cura e tratta- ft 4. Singer AJ. Et al. Comparison of patient to and practitioner assessments of pain from minuti: quindi nella maggior par- mento del dolore (10). commonly performer emergency depart- en te dei casi l’assisto ha eseguito ac- Quindi, attraverso un’attenta ed in- ment procedures. Ann Emerg Med ns certamenti clinico-diagnostici ed novativa pratica di triage da una 1999;33:652-658 te . rit ed co 5. Wheeler E. et al. Level of Pain and Waiting è stato dimesso con NRS inferiore parte, e percorsi formativi dall’al- w erv Time in the Emergency Department. Pain n rispetto all’ingresso o completa- tra, si può evitare il fattore dell’o- Management Nursing 2010; (11):2:108- he s mente senza dolore (8). ligoanalgesia (12). 114. t t re 6. Adam J et al. Triage Pain Scores and the Tuttavia una parte di assistiti ha ou hts Desire for and Use of Analgesics. Annals rifiutato la somministrazione del- g Conclusioni of Emergency Medicine 2008;(52)6:689- ith ig la terapia, ma dall’analisi dei dati 695 w lr 7. Fosnocht DE. Et al. Patient expectations d Al è risultato che la maggior parte di A fronte dei risultati ottenuti si può for pain relief in the ED. Am J Emerg Med ite - persone presentava un dolore lie- affermare che il protocollo messo 2004;22:286-288 ib us ve (NRS 3-4), e che in pochi han- in uso è uno strumento efficace 8. Fry M et al. A prospective study of nurse oh nl initiated Panadeine Forte: expanding pain pr i o no dichiarato di provare un dolo- per il trattamento precoce del do- managment in the ED. Accident and is cc re modesto (NRS 5-7) (11). lore in Pronto Soccorso. Emergency Nursing 2004;12:136-140 rt ca La maggior parte di loro accusava Infatti le persone che sono state 9. Vazirani J. Mandatory Pain Scoring at pa ro Triage Reduces Time to Analgesia. Annals quindi un dolore lieve e verosimil- trattate con un antidolorifico du- in e P of Emergency Medicine 2012;(59) 2:134- mente poco importante: questo da- rante il processo di triage e ancor 138 or on 10. Citterrio S. Analgesia post-triage: quale to potrebbe giustificare in parte il prima della visita medica, hanno ruolo per l’infermiere? Agorà 2012; le azi rifiuto dell’utente nel ricevere la avuto beneficio dal trattamento. (51):46-47 ho d terapia antidolorifica (5). Durante la sperimentazione non si 11. Robb MC, Montanari V. Sistemi di valu- w on tazione del dolore. Scritto nel 2008. Durante il periodo di sperimenta- sono verificati eventi avversi cor- in - F Azienda Ospedaliera di Bologna zione non si sono verificati eventi relati alla somministrazione di un Policlinico S. Orsola-Malpighi. www.evi- io 4 avversi che hanno portato outco- farmaco: ciò significa che l’infer- ct 01 dencebasednursing.it. Ultima consul- tazione 10 Luglio 2013 me clinici negativi (8), ma la dimi- miere, attraverso il protocollo, ope- du t 2 n 12. Turk D, Okifuji A. Pain terms and tax- nuzione del dolore ha aumentato ra in modo sicuro. Concludendo si ro igh onomies of pain. In: Bonica’s managment il grado di soddisfazione negli può affermare che il periodo di of pain. Philadelphia, Lippincott Williams ep r R opy and Wilkins, 2001;16-25 utenti. Infatti la maggior parte di sperimentazione ha portato degli 13. Wong ML. The effect of a triage pain man- C persona ha dichiarato una aumen- ottimi risultati aumentando il gra- agement protocol for minor mus- tata sensazione di presa in carico, do di soddisfazione degli utenti e coloskeletrical injury patients’ in a Hong Kong emergency department. una diminuzione dell’ansia e la quindi la qualità delle cure, anche Australasian Emergency Nursing Journal percezione di un’attesa per la visi- se vi sono ancora ampi margini di 2007;10:64-72 14. Graham J. Adult patients’ perceptions of ta medica più confortevole (13). miglioramento. Il dolore, quinto se- pain managment at triage: a small ex- Questi risultati positivi della spe- gno vitale, non deve essere sotto- ploratory study. Accident and Emergency rimentazione derivano sicuramen- valutato e come ci ricorda il nostro Nursing 2002;10:78-86.3 160 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 156-160
Case Report Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Treatment of paraneoplastic complex regional pain syndrome type I (CRPS-I) with perineural catheter: a case report CRPS-I di origine neoplastica trattata tramite posizionamento r. ne di cateterino perineurale: case report ow ht Chiara Angeletti 1, Martina Paesani 1, Carla Di Martino 1, Paolo Matteo Angeletti 1, Roberto Berrettoni 1 rig Cristiana Guetti 2 py co 1 Operative Unit of Anesthesiology, Intensive Care and Pain Medicine, Civil Hospital “G. Mazzini” of Teramo, 2 Operative Unit of Anesthesia, Intensive Care and Pain Medicine, Hospital of San Lazzaro, Alba, Cuneo he ft to en ns ABSTRACT RIASSUNTO te . rit ed co We describe the case of a female patient with complex regional pain w erv Descriviamo il caso di una paziente con sindrome dolorosa regio- n syndrome type I (CRPS-I) on the left upper limb caused nale complessa di tipo I (CRPS-I), a livello dell'arto superiore sini- he s stro, secondaria a infiltrazione del plesso brachiale sinistro da car- t t re by left brachial plexus infiltration due to mammary carcinoma trea- ted with continuous infraclavear brachial plexus block. cinoma mammario, trattato con blocco del plesso brachiale, conti- ou hts Keywords: complex regional pain syndrome type I, continuous in- nuo, per via infraclaveare. ith ig fraclavear brachial plexus block, mammary carcinoma. w lr d Al KEY WORDS: complex regional pain syndrome type I, PAROLE CHIAVE: sindrome dolorosa regionale complessa, blocco continuous infraclavear brachial plexus block, mammary carcinoma. del plesso brachiale, continuo per via infraclaveare, carcinoma ite - ib us mammario. oh nl pr i o is cc rt ca pa ro g Introduction CRPS-I diagnosis is clinical, based on severe and steady. Moreover its in- in e P a careful anamnesis and objective te- tensity can change depending on or on Complex regional pain syndrome sting in order to discard any other movement, mechanical force or le azi type I (CRPS-I) is rarely linked to ad- causes of pain and neurological dis- stress (4). Pain extension is regional, fluency. Furthermore, CRPS-I diagno- not dermatomeric but widespread, ho d vanced neoplastic disease. However, w on a clinical presentation of CRPS-I co- sis monitors algodystrophy and its distal extension involves the in - F uld be considered as a paraneopla- symptom reduction after selective homolateral end. In addition the pain io 4 stic manifestation. The latter could sympathetic block (1) by ex iuvanti- causes allodynia and hyperalgesia ct 01 represent evidence of an early unk- bus. CRPS-I usually causes oedema, on more than one single nervous du t 2 n nown oncological pathology, or the severe pain and skin temperature al- trunk occupying a wider surface ro igh averment of nerves due to metata- terations together with dyschromia area. The latter are the basis for cli- ep r R opy stic infiltration of nerves in compro- and severe functional constraint nical diagnosis of the syndrome (5). (range of motion, ROM), which Because of the overlapping of diffe- C mised patients. As there is no specific diagnostic test, usually concerns a wider and more rent clinical pictures, both the pain- distal area compared with the can- ful neoplastic one and the autono- cer seat. Sensory and motor mic and dystrophic one, treatment Autore corrispondente symptoms damage muscle strength is often complicated. Besides which, Martina Paesani and tonicity due to the movement of pharmacological / analgesic thera- the injured extremity (2-3). During pies combined with the administra- martina.paesani77@gmail.com the first period the pain is burning, tion of strong opiates and active ad- ©2014 Fondazione Paolo Procacci Onlus 161 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 161-164
Chiara Angeletti et al. - Treatment of paraneoplastic complex regional pain syndrome type I (CRPS-I) juvant on the neur- modulation of cedure the patient presented severe and altered during both finger ex- the syndromic frame, usually do not pain on her left arm (NRS-score 8- tension /prehension and precision have great success (three antidepres- 10). The electromyography showed grips. Along the entire limb we sant cycles, corticosteroids, SSRI, ga- median and radial nerve deficit pro- clearly observed: hand oedema ex- bapentinoids, anticonvulsants, cap- bably due to neoplastic infiltration. tended to the proximal limb seg- saicin, calcitonin, alpha adrenergic The neurologist’s prescription con- ments, superficial skin circle anoma- etc.). sisted of OS-therapy: pregabalin 300 lies and atrophy affecting the adne- Different kinds of treatment have mg/a day, tramadol 100mg/a day, xa, hair and nails. All these r. ne been applied: from single shot blocks metilprednisoline 8mg/ a day toge- symptoms formed the basis for the ow to continuous analgesia with a per- ther with the application of a tutor neoplastic complex regional pain cutaneous catheter. In all cases we on the left hand for three months. syndrome type I (CRPS-I) diagnosis. ht rig have noticed possible pain control The pain reduced (NRS- score 2); a Pharmacological anamnesis high- py and a reduction in the linked short time later a TC was made. It lighted the administration of strong co symptoms (6-7). The continuous highlighted both multiple relapses opiates according to the following he block of the brachial plexus, thanks and secondary pulmonary localisa- scheme: ft to the placement of continuous an tion related to the early neoplasm. to infusion catheter (with a different in- Since inoperable, the patient under- ❏ Transdermic fentanyl 75 mcg en fraclavear approach compared to went oral oncologic therapy (1 every 72 hours; ns Raj’s (8) technique), determines Xeloda tablet every three weeks) and ❏ Fentanyl orodispersible 800 te . rit ed co block anesthesia of all sensory-mo- radiotherapy. w erv mcg if needed; n tor muscle fibres related to the arm In October 2010 the patient had on- ❏ Pregabalin 300 mg/die he s innervations. The continuous block ce again pain on her left arm sho- t t re of the brachial plexus is very easy to wing a complex regional pain This pharmacological approach re- ou hts apply and catheterise. Moreover its syndrome type I (CRPS-I) due to neo- vealed itself inadequate for the algic ith ig symptomatology control (NRS-sco- w lr direct fixing on the skin is safe and plastic lesion. d Al reduces catheter kinking or closure. The clinical picture was very com- re 7). After the failure of the opiate ite - The present study describes the ob- plex and the physical neuroalgolo- therapy, the most suitable treatment ib us servation of a female patient with gic test displayed ache (NRS-score was the invasive regional analgesic oh nl pr i o complex regional pain syndrome 8-9), paresthesia, hyperalgesia, irre- technique. The latter could exploit is cc type I (CRPS-I) on the left upper limb gular sweating on the algic area, the use of local anaesthetic, which rt ca caused by left brachial plexus infil- dyschromic/ thermoregulating alte- is more appropriate for the neuro- pa ro tration due to mammary carcinoma. ration of the left upper limb together vegetative presentation of the in e P She has been treated with conti- with a limb hyposthenia, tremor and syndrome due to its strong neuro- or on nuous infraclavear brachial plexus dystonia. Neuropatic component pathic characterisation. We placed le azi block. was predominant causing tingling an infraclavear catheter according ho d sensation, pin pricks, hypoanalgesia to the Raj’s technique (8). Therefore w on g Case study of the injured area and allodynia. we followed Step 3 in the WHO sca- in - F Moreover, during the last month the le to step 4, when palliative interven- io 4 tion should begin. The patient was ct 01 This report concerns a 55 years old patient often presented paroxysmal informed of the entire procedure du t 2 woman. At the time of the algologic shooting pain (DEI) (NRS-score 10) n ro igh test the patient was affected by lo- which invalidated the pharmacolo- and she gave us her prior written consent. The analgesic treatment ep r cal infiltrating mammary carcinoma gical treatment completely. At this R opy which had revealed itself as pulmo- point we had to bind the left upper was executed in an operating room C nary metastasis. In 2003 she under- limb posture in order to avoid the provided with all the equipment nee- went left quadrantectomy with ho- pain paroxysm and severe hyposte- ded should complications arise . molateral auxillary emptying. Later, nia. The arm was fixed in the follo- Then we proceeded with an electro- homolateral laterocervical lymph no- wing way: arm and forearm set at stimulation needle (ENS) for conti- des were removed as well as lower 90 degrees between them and bent nuous nerve stimulation (Plexygon, clavear lymph nodes. Each operation towards the abdomen so that the pa- Nerve Stimulator, Vygon®) in order was followed by chemo- and radio- tient could not stretch it out. The up- to guarantee a plexus identification therapy. After the last surgical pro- per extremity appeared hindered and the final catheter localisation 162 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 161-164
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal (Multiplex Catheter, Vygon®). Our as elastomeric pumps are used. lieve that sympathetic system hype- aim was to obtain a muscle reaction In fact, the catheter itself was fitted ractiveness and linked inflamma-
Chiara Angeletti et al. - Treatment of paraneoplastic complex regional pain syndrome type I (CRPS-I) Pancoast syndrome). The latter in has not caused any complications 8. Raj P, Montgomery S, Nettles D, et al. Infraclavicular brachial plexus block-a new fact, does not respond to any other and the patient is completely sati- approach. Anesth Analg 1973;52:897-903. treatment when it affects the arm or sfied and continues with the therapy. 9. Oppenheimer A: The swollen atrophic shoulder. This technique is usually hand. Surg Gynecol Obstet 1938;67:446- 454. applied to the interscaline, auxillary g Bibliografia 10. Geertzen JHB, deBruijn-Kofman AT, and infra-upper clavear during 1. Stanton-Hicks M, Janig W, Hassenbusch deBrujin HP, et al.: Stressful life events and psychological dysfunction in complex postoperative analgesia. In 1973, Raj S, et al.: Reflex sympathetic dystrophy: regional pain syndrome type 1. Clin J Pain (8) proposed a new approach which changing concepts and taxonomy. Pain r. 1998;14:143-147. ne 1995;63:127-133. was able to include all the fibres 2. Veldman PHJM, Reynen HM, Arntz IE, 11. Cline MA, Ochoa J, Torebjork E: Chronic ow hyperalgesia and skin warming caused by connected to arm innervations. Goris RJA: Signs and symptoms of reflex sensitized C nonciceptors. Brain ht This technique is a development of sympathetic dystrophy: prospective study 1989;112:288-296. rig of 829 patients. Lancet 1993;342:1012- old ones (14) and is very positive 1016. 12. Sieweke N, Birklein F, Riedl B, et al.: py Patterns of hyperalgesia in complex re- for the following reasons: 3. Schurmann M, Gradl G, Andress HJ, et co gional pain syndrome. Pain 1999;80:171- al.: Assessment of peripheral sympathet- - musclecutaneous nerve 177. he ic nervous function for diagnosing early inclusion; post-traumatic regional pain syndrome 13. Walker SM, Cousins MJ: Complex region- ft al pain syndromes: including “Reflex - simple application type 1. Pain 1999;80:149-159. to Sympathetic Dystrophy” and “Causalgia.” 4. Merskey H, Bogduk N: Classification of and catheterisation; en Anesth Intensive Care 1997;25:113-125. Chronic Pain: Descriptions of Chronic Pain 14. Price D, Long S, Wilsey B, Rafii A: - steady fixing on the skin; ns Syndromes and Definitions of the Pain Analysis of peak magnitude and duration te . rit ed Terms, edn 2. Seattle: IASP Press; 1994. co Less onset of complications such as 5. Sandroni P, Low PA, Ferrer T, et al.: of analgesia produced by local anesthet- pneumothorax, phrenic nerve block, w erv ic injected into sympathetic ganglia of n Complex regional pain syndrome I (CRPS complex regional pain syndrome patients. intravertebral arterial injection and he s I): prospective study and laboratory eval- t t re Clin J Pain 1998;14:216-226. uation. Clin J Pain 1998;14:282-289. intra/extra dural puncture. 15. Borgeat A, Ekatodramis G, Dumont C. An ou hts 6. Manning D, Loar C, Raj P et al. After the treatment, the patient has Neuropathic Pain. In Raj P (ed). Pain evaluation of the infraclavicular block via ith ig a modified approach of the Raj technique. reduced pain, motor and sensory dis- Medicine: A Comprehensive Review 2nd w lr ed. St. Louis:Mosby, 2003, pp 77-93. Anesth Analg 2001;93:436-441.3 d Al ability of the injured arm and she 7. Ramamurthy S, Hoffman J. Intravenous ite - has improved her state of mind and regional guanethidine in the treatment of ib us reflex sympathetic dystrophy/causalgia: a Traduzione italiana disponibile way of living in the short/ medium oh nl randomized, double-blind study. Anesth online: www.painnursing.it pr i o time. Opiate therapy interruption Analg 1995; 81:718-723. is cc rt ca pa ro in e P or on le azi ho d w on in - F io 4 ct 01 du t 2 n ro igh ep r R opy C 164 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp. 161-164
Caso clinico Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Caso clinico: l'utilizzo della Vacuum Assisted Closure Therapy (VAC Therapy) Clinical case: use of VAC Therapy r. Alberto Carmine Spitilli 1, Gianfranco Verna 2 ne ow 1 Neolaureato in Infermieristica Università “G. D'Annunzio” Pescara-Chieti 2 Lanciano Vasto Chieti, P.O. Chieti, Dottore magistrale in scienze infermieristiche e ostetriche ht rig py co RIASSUNTO ABSTRACT he ft Viene descritto il caso di un paziente diabetico che ha subito l’aspor- The study describes the case of a diabetic patient who has undergo- to tazione delle dita del piede destro per la comparsa di un’infezione ne the removal of the fingers of the right foot, for the appearance of en che si è diffusa tra le stesse. Al fine di migliorare le condizioni della an infection that has spread between them. After traditional treat- ns ferita, che con l’ausilio di medicazioni tradizionali non ha ricevuto be- ments did not bring any benefit, a regime of Vacuum Assisted Closure te . nefici, è stato applicato un regime di Vacuum Assisted Closure Therapy Therapy (VAC Therapy). was applied. After three dressing changes, rit ed co VAC Therapy. Già nell’arco di tre sostituzioni della medicazione si so- w erv we got some significant benefits. n no potuti riscontrare i notevoli benefici che la lesione ha tratto da que- he s sta medicazione avanzata. t t re ou hts PAROLE CHIAVE: piede diabetico, infezione, cura delle ferite, VAC Therapy KEY WORDS: diabetic foot, infection, VAC Therapy, wound care ith ig w lr d Al ite - ib us g Introduzione gel ecc. e della Vacuum Assisted g Descrizione del caso oh nl Closure Therapy (VAC Therapy). pr i o clinico is cc Nel corso del secolo passato la ge- Il primo utilizzo della VAC Therapy rt ca stione della ferita ha subito innova- in campo sanitario, quale strumen- Storia clinica: paziente di sesso ma- pa ro zioni importanti e continue. Fino agli to per il trattamento delle fratture schile di sessanta anni, diabetico in in e P anni '70 si riteneva che l'accelera- aperte in stadio avanzato o ferite gra- inadeguato controllo glicemico, af- or on zione de processo di guarigione de- vi o complesse, risale al 1993. fetto da piede diabetico e sottoposto le azi le ferite fosse favorito dal manteni- Il sistema si basa sull'utilizzo di un ad asportazione di un dito del piede. ho d mento di un ambiente "secco" nel mi- device che funge da unità di aspira- Durante il decorso post operatorio w on croambiente della lesione. Studi suc- zione, in grado di generare una pres- si sviluppa un'infezione all'interno in - F cessivi hanno dimostrato che l'am- sione negativa topica nei confronti della ferita e nelle prossimali. Viene io 4 biente migliore è invece quello “umi- della ferita. Le azioni positive che il pertanto ritenuto necessario proce- ct 01 device produce sul processo di gua- du t 2 do” e sono stati proposti nella medi- dere all'amputazione delle altre quat- n rigione sono principalmente: ro igh cazione l'utilizzo di materiali come tro dita residue. polietilene e poliuretano. • la creazione di un ambiente Il processo settico e l'inadeguato ep r R opy Arriviamo all'attualità con l'impiego ostile alla crescita di batteri; controllo glicemico ostacolano C di prodotti come idrocolloidi, idro- • l'agevolazione del riavvicinamento la corretta riparazione tessutale, dei lembi di cute lesa e pertanto la ferita chirurgica non la ricomparsa del tessuto giunge a completa rimarginazione Autore corrispondente di granulazione, favorendo (Figura 1). Il paziente, quindi, che Alberto Carmine Spitilli il processo di rimarginazione inizialmente era stato sottoposto a tessutale; trattamento ambulatoriale, viene bertu91@hotmail.it • l'aspirazione dei fluidi secreti ricoverato nel reparto “Malattie in- ©2014 Fondazione Paolo Procacci Onlus dalla ferita che evita la fettive”. macerazione della lesione. 165 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 165-167
Alberto Carmine Spitilli, Gianfranco Verna - L'utilizzo della Vacuum Assisted Closure Therapy (VAC Therapy) Segni e sintomi La ferita presenta bordi arrossati e al suo interno vi è un'elevata presenza di fibrina. Dalla ferita vie- ne emanato un odore pungente, tipico delle le- sioni infette. Esami di laboratorio e strumentali r. ne Si provvede ad effettuare un eco-color-Doppler ar- ow terioso dell'arto inferiore destro che documenta una discreta funzionalità del letto vascolare. Si pro- ht rig cede quindi ad ottimizzazione del profilo glicemi- py co. Viene quindi prelevato un tampone dalla le- co sione in modo da isolare l'agente patogeno causa he dell'infezione ed avviare una corretta terapia an- Figura 1 - Il piede dopo diversi mesi di trattamento con medicazioni tradizionali ft tibiotica. Vengono quindi prelevate emoculture. si presenta con notevole quantità di fibrina, non vi è tessuto di granulazione to ed ha il caratteristico odore pungente di un infezione. en g Risultati ns te . rit ed co Le medicazioni effettuate inizialmente in regime w erv n ambulatoriale con metodi tradizionali (garze io- he s doformiche) non avevano favorito la rimargina- t t re zione tessutale, né avevano sortito particolari ef- ou hts fetti benefici sui segni di flogosi presenti. ith ig w lr Il paziente pertanto è stato ospedalizzato e il vul- d Al nologo ha deciso di trattare la ferita con l'applica- ite - zione della VAC Therapy. Per coprire la lesione, al ib us posto delle spugnette standard sono state utiliz- oh nl pr i o zate spugnette contenenti ioni di argento, colle- is cc gate alla VAC. La medicazione è sostituita con una rt ca frequenza di due volte a settimana. Durante la so- pa ro stituzione della medicazione si è proceduto a de- in e P Figura 2 - La ferita mostra notevole miglioramento, la quantità di fibrina è diminui- tersione della lesione e disinfezione con iodiopo- ta; si può notare una parziale riperfusione della ferita. Tuttavia, anche se attenua- or on to, persiste l’odore dovuto all’infezione. vidone. Prima di ogni medicazione viene esegui- le azi ta la toilette chirurgica per rimuovere la fibrina ho d formatasi. Già dopo la prima medicazione (Figura w on 2) sono stati osservati i primi miglioramenti, con in - F riduzione in particolare della quantità di fibrina. io 4 ct 01 Dopo due settimane (Figura 3) risultati eccellen- du t 2 ti: presenza di fibrina in minima quantità ed am- n ro igh pia ricomparsa del tessuto di granulazione. La fe- rita è evidentemente avviata alla guarigione. ep r R opy C g Discussione è interessante notare come l'utilizzo della VAC Therapy sia risultato particolarmente efficace avendo apportato miglioramenti visibili nell'arco di due settimane ed avendo successivamente de- Figura 3 - La presenza di tessuto di granulazione è visibile e la fibrina ulterior- mente ridotta. L’infezione migliora grazie al contemporaneo utilizzo della VAC terminato la completa guarigione di una lesione Therapy e di terapia antibiotica mirata. La lesione è avviata a risoluzione. 166 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014: pp 165-167
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal preoccupante, infetta e fortemente ha avuto un ruolo di rilevante impor- Ringraziamenti infiammata. tanza e non solo nella gestione del- Ringrazio il dottor Raffaele Trulli sia Indubbiamente la VAC Therapy rap- la parte non chirurgica della medi- per la sua umanità che per la dispo- presenta una tecnica ottimale per cazione della ferita. nibilità. oltre che per avermi consen- portare a chiusura le lesioni di con- In situazioni come quella descritta il tito di seguire questo caso clinico. tinuo della cute croniche e difficili. paziente ha ridotte capacità di mo- Ringrazio il paziente che ha dato il Il conseguimento di un risultato ot- vimento, perciò l'équipe infermieri- consenso per lo studio di questo ca- timale sembrerebbe essere stato fa- stica si è prodigata anche nel ridur- so clinico. r. ne vorito dalla creazione di un ambien- re il disagio mobilizzandolo. Al fine ow te confortevole attorno al paziente. di prevenire ulteriori complicanze, g Bibliografia La presenza e l'affetto dei familia- come lesioni da decubito; l'infermie- ht ri e la disponibilità del personale re ha inoltre controllato ad interval- 1. Stanton-Hicks M, Janig W, Hassenbusch rig S, et al.: Reflex sympathetic dystrophy: py hanno fatto sì che il degente non li regolari il posizionamento nel let- changing concepts and taxonomy. Pain co cedesse alla depressione e fosse to, il cambio della postura, l'igiene 1995;63:127-133. 2. Veldman PHJM, Reynen HM, Arntz IE,6- collaborativo. del paziente ed ha consapevolizza- he 441.3 L'infermiere durante il trattamento to i suoi familiari su detti rischi. ft to en ns te . rit ed co w erv n he s t t re ou hts ith ig w lr d Al ite - ib us oh nl pr i o is cc rt ca pa ro SEI SOCIO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO DEL DOLORE? in e P or on le azi ho d w on in - F HAI DIRITTO io 4 ct 01 du t 2 n ALL’ABBONAMENTO ONLINE GRATUITO ro igh all’European Journal of Pain ep r R opy C www.efic.org
CONGRESSO NAZIONALE AISD ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO DEL DOLORE BARI 28-30 maggio 2015 Centro Congressi Nicolaus Hotel
CONGRESSO NAZIONALE AISD Bari 28-30 MAGGIO 2015 S A V E T H E D A T E COMITATO SCIENTIFICO TOPICS C. Aurilio • Analgesici tradizionali e adiuvanti FF.. Bruno (Comitato Organizzatore Locale) • Cannabinoidi S. Coaccioli • Cefalee M. Evangelista • Cure palliative e terapia del dolore nel paziente D.M.M. For nasari (Coordinatore) Fornasari pediatrico FF.. La Mura • Dolore acuto e cronico FF.. Marinangeli • Dolore acuto in medicina generale M.C. Pace • Dolore e assistenza infermieristica infermieristica E. Polati • Dolore e cure palliative A.F.. Sabato A.F • Dolore e depressione A. TTruini ruini • Dolore e sofferenza: sofferenza: tra medicina, cultura ed etica delle cure • Dolore in oncologia • Dolore nell’anziano • Dolore neuropatico • Dolori facciali e del collo • Empatia e comunicazione paziente/operatore sanitario • Fisiopatologia del dolore • Fisioterapia e riabilitazione • Gestione del dolore e qualità di vita • Il dolore in tempo di crisi • Problematiche legali e assicurative in algologia • Radiofrequenza nella terapia del dolore • Terapie alternative Terapie alter native ed integrative in medicina del dolore DEADLINE PER ABSTRACT 30 MARZO 2015 SEGRETERIA ORGANIZZATIVA SEGRETERIA SCIENTIFICA AIM A IM GGroup roup IInternational nternational - Sede dii Roma Sede d Roma Associazione Associazione Italiana Italiana per per lo lo Studio Studio del Dolore del D olore Onlus O n l us V ia Flaminia, Via Flaminia, 1068 10 0668 - 00189 0 0189 Roma Rom maa Fondazione P Fondazione aolo P Paolo rocacci O Procacci n l us Onlus TTel. el. +39 +39 06 06 330531 33 330 531 - Fax 53 Fax ++39 06 39 0 62 23325621 3325621 www.aisd.it w w w.aisd.it · ssegreteria@aisd.it egreteria@aisd.d it aisd2015@aimgroup.eu w w w.fondazioneprocacci.org · info@fondazioneprocacci.org www.fondazioneprocacci.org info@fondazioneprocacci.org
DALLA LETTERATURA La percezione del dolore tra gli infermieri di neonatologia: dalla letteratura indagine USA/Cina Cong X, McGrath JM, Delaney C, Chen H, Liang S, Vazquez V, Keating L, Chang K, Dejong A Neonatal Nurses’ Perceptions of Pain Management: Survey of the United States and China. Pain Management Nursing 2014;15:834-844 Nonostante la conoscenza sul dolo- gli strumenti di valutazione del do- re nei propri reparti era significati- re neonatale sia migliorata, il dolo- lore, ma pochi erano sicuri che lo vamente correlata a un'adeguata re neonatale è ancora poco ricono- strumento utilizzato fosse adegua- formazione, all’utilizzo di strumen- sciuto, sottotrattato ed è sempre una to e preciso. Gli infermieri america- ti precisi e a protocolli basati sulla sfida. Lo studio descrive un’indagi- ni (83%) si sentivano più sicuri ri- ricerca. Ostacoli a una gestione ef- ne condotta su 343 infermieri di spetto ai colleghi cinesi (58%) nel- ficace del dolore erano rappresen- neonatalogia (237 statunitensi e l'uso dei farmaci, mentre gli infer- tati da: resistenza al cambiamento, 106 cinesi) per conoscere loro per- mieri cinesi (78%) hanno riconosciu- mancanza di conoscenza, mancan- cezione e conoscenza del dolore in- to l'efficacia degli interventi non far- za di tempo, paura degli effetti col- fantile. Le risposte degli infermieri macologici, rispetto ai colleghi ame- laterali di farmaci antidolorifici e sul dolore neonatale hanno dimo- ricani (61%). Circa la metà ha rife- mancanza di fiducia negli strumen- strato adeguate conoscenze dei rito che il dolore nelle loro unità era ti. L'indagine ha comunque eviden- concetti generali del dolore, ma so- ben gestito (americani: 44,3%; cine- ziato la preoccupazione che il dolo- no emerse carenze su alcune tema- si: 55,7%), e meno della metà ritie- re non sia stato ben gestito in mol- tiche (per esempio, neonati prema- ne che i protocolli sul dolore siano te unità di terapia intensiva neona- turi e conseguenze a lungo termine basati sulla ricerca (americani: tale negli Stati Uniti e in Cina. 3 del dolore). La maggior parte ha 42,6%; cinesi: 34,9%). La percezio- confermato di usare regolarmente ne di una buona gestione del dolo- Sindrome dell'intestino irritabile e sistema immunitario Hughes PA, Moretta M, Lim A, Grasby DJ, Bird D, Brierley SM, Liebregts T, Adam B, Ashley Blackshaw L, Holtmann G, Bampton P, Hoffmann P, Andrews JM, Zola H, Krumbiegel D. Immune derived opioidergic inhibition of viscerosensory afferents is decreased in Irritable Bowel Syndrome patients. Brain Behav Immun. 2014;42:191-203 Diversi studi hanno posto l’atten- Questionnaire. Tutti i questionari vi pazienti non parlano del loro do- zione sull'impatto delle convinzio- compilati sono stati raccolti la se- lore", e il 36% riteneva che "l’anti- ni del paziente sul dolore post ope- ra o la mattina prima dell’interven- dolorifico deve essere usato nel ca- ratorio e hanno evidenziato che to. Dei 564 pazienti in attesa di in- so il dolore peggiori” (letteralmen- idee sbagliate complicano le possi- tervento chirurgico, 379 pazienti te: risparmiato per essere usato in bilità di un trattamento efficace. In (67,5%) hanno restituito i questio- caso di necessità). Si è riusciti a far questo studio tutti i pazienti in at- nari compilati. L'età media era di poco per ridurre o correggere i ma- tesa di sottoporsi a intervento car- 60,3 anni, il 66,0% era di sesso ma- lintesi relativi al trattamento del do- diaco di vari tipi sono stati contat- schile. I risultati del Barriers lore. Emerge quindi la forte neces- tati e invitati a compilare un que- Questionnaire hanno dimostrato sità di fornire una adeguata prepa- stionario anonimo che comprende- che il 31% dei pazienti era forte- razione e informazione sul dolore va le domande del Barriers mente convinto che "è facile diven- ai pazienti sottoposti a intervento Questionnaire e dello Screening tare dipendenti dai farmaci antido- cardiochirurgico.3 Tool for Addiction Risk (STAR) lorifici," il 20% conveniva che "i bra- 170 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
Pain Nursing Magazine Italian Online Journal Il controllo della neuroinfiammazione nel paziente anziano è dalla letteratura fondamentale per la gestione del dolore cronico e neuropatico Varrassi G, Fusco M, Coaccioli S, Paladini A. Chronic Pain and Neurodegenerative Processes in Elderly People. Pain Pract. 2014. doi: 10.1111/papr.12254. Il dolore cronico ha una elevata pre- ci prodotti in eccesso nelle stazioni affetto da malattie neurodegenera- valenza nella popolazione anziana. centrali del sistema somatosensoria- tive è fondamentale per la gestione Tra le condizioni neurologiche e psi- le possono influenzare notevolmen- del dolore cronico e neuropatico. La chiatriche è di gran lunga quella con te i processi del dolore. Molte cito- maggior parte delle terapie farma- un impatto sociale più gravoso, sia chine e fattori trofici possono agire cologiche disponibili per il dolore so- in termini economici che di qualità direttamente sui neuroni somatosen- no, invece, per lo più incentrate sul della vita dei pazienti. Il dolore cro- soriali di secondo e terzo ordine cau- controllo della funzionalità neurona- nico è frequente tra i pazienti affet- sando uno stato di ipereccitabilità le. Forse per questa ragione risulta- ti da malattie neurodegenerative. In neuronale che favorisce la sensitiz- no scarsamente efficaci, poco sicu- questi pazienti, nelle aree interessa- zazione centrale. La produzione per- re e non idonee a terapie croniche. te da processi neurodegenerativi, so- sistente di citochine pro-infiamma- E’ pertanto necessario che nel futu- no intensi i processi di neuroinfiam- torie può anche danneggiare l’inte- ro la scelta terapeutica sia orientata mazione. Le cellule immunitarie ne- grità della sostanza bianca e l’ultra- verso strumenti innovativi che ten- gli anziani sono in generale più sen- struttura della guaina mielinica e del- gano conto della complessità del do- sibili agli stimoli nocivi e rispondo- le fibre neuronali, facilitando lo svi- lore cronico e dei meccanismi pato- no in modo più marcato e per perio- luppo del dolore neuropatico. Il con- genetici che amplificano e alterano di prolungati ad essi. Le citochine trollo della neuroinfiammazione nel la percezione, la trasmissione e l’e- pro-infiammatorie ed i fattori trofi- paziente anziano, in particolare se laborazione dei segnali dolorosi.3 Studio americano sul dolore cronico tra i militari al fronte Toblin RL, Quartana PJ, Riviere LA, Walper KC, Hoge CW. Chronic pain and opioid use in US soldiers after combat deployment. JAMA Intern Med. 2014;174(8):1400-1. Uno studio apparso su JAMA soldati devono affrontare a causa del- se alle attuali direttive militari statu- Internal Medicine ha cercato di ac- la guerra, un corretto uso della tera- nitensi per la gestione del dolore. Gli quisire una più approfondita com- pia con oppiacei è cruciale. autori auspicano quindi che questi prensione della portata del proble- Dei 2.597 soldati esaminati dalla risultati rendano più consapevoli i ma all'interno delle forze armate. Lo dottoressa Toblin e dai suoi colleghi, vertici militari che il trattamento del studio è stato condotto su 2.597 sol- il 45,4% ha riferito che soffriva per dolore va intensificato. dati che hanno prestato servito in le ferite da combattimento e il 44% Nello stesso numero di JAMA Intern Iraq o in Afghanistan nel 2011. ha riferito dolore cronico. Di que- Med è apparso anche un commen- Obiettivo era quello di scoprire la st'ultimo gruppo, il 48,3% ha riferi- to di due ufficiali medici (il tenente prevalenza del dolore cronico in que- to dolore che perdurava da almeno colonnello (Ret.) Wayne B. Jonas, sta popolazione e di valutare l'uso di un anno e il 55,6% ha dichiarato di MD, Samueli Insitute, Alexandria, oppiacei (sia appropriato che inap- avere costantemente dolore; per il Virginia ed E. Eric B. Schoomaker, propriato). 51,2% il dolore era da moderato a MD, PhD, Lt. Gen. (ret.) Secondo l'autrice, Robin L. Toblin, grave. Complessivamente, il 15,1% dell'Uniformed Services University PhD, psicologa presso il Walter Reed dei soldati intervistati ha detto di of the Health Sciences, Bethesda: "la Army Institute, Bethesda, il potenzia- aver ricevuto una terapia a base di difesa della nazione si basa sulla for- le di abuso e uso improprio associa- oppioidi; il 23,2% ha dichiarato di ma fisica globale del soldato, men- to ad oppioidi è stata una delle prin- aver utilizzato oppioidi nel mese pri- te, corpo e spirito. Il dolore cronico cipali considerazioni all’avvio del pro- ma di essere intervistati, a indicazio- e l'uso di oppioidi comportano un ri- getto di analisi. Data la combinazio- ne che molti di loro stavano usando schio di compromissione funziona- ne di danni fisici e problemi psichia- questi farmaci a lungo termine, an- le delle forze di combattimento USA” trici (ad esempio, disturbo da stress che se l’utilizzo a lungo termine di (JAMA Intern Med 2014; 174: post-traumatico) che molti di questi oppioidi non è raccomandato in ba- 1402-1403).3 171 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
DALLA LETTERATURA Dolore in emergenza: linee guida intersocietarie dalla letteratura Siedlecki SL, Modic MB, Bernhofer E, Sorrell J, Strumble P, Kato Savoia G, Coluzzi F, Di Maria C, Ambrosio F, Della Corte F, Oggioni R, Messina A, Costantini A, Launo C, Mattia C, Paoletti F, Lo Presti C, Bertini L, Peduto A, De Iaco F, Schiraldi F, Bussani F, De Vito L, Giagnorio G, Marinangeli F, Coaccioli S, Aurilio C, Valenti F, Bonetti C, Piroli A, Paladini A, Ciccozzi A, Matarazzo T, Marraro G, Paolicchi A, Martino A, De Blasio E, Cerchiari E, Radeschi G. Italian Intersociety Recommendations (SIAARTI, SIMEU, SIS 118, AISD, SIARED, SICUT, IRC) on Pain Management in the Emergency Setting. Minerva Anestesiol. 2014 May 22. [Epub ahead of print] Il 70% degli accessi in pronto soc- pletano i percorsi ospedale-terri- con un’adeguata preparazione, tut- corso presentano dolore acuto che torio senza dolore auspicati dalla ti i medici specialisti dell’emergen- deve essere curato al più presto. legge 38 del 2010 sul dolore e sul- za debbono poter utilizzare libera- La Società italiana di anestesia le cure palliative. Tutti gli opera- mente e consapevolmente i farma- analgesia, rianimazione e terapia tori devono saper distinguere tra ci più efficaci, indipendentemente intensiva (SIAARTI) insieme alla dolore nocicettivo, neuropatico e dalla specialità d'appartenenza. Società italiana di medicina di misto e devono saper individuare Infine, nelle Raccomandazioni in- emergenza-urgenza (SIMEU), e ad i segni di allarme (bandierine ros- tersocietarie sono contenuti ele- altre cinque Società scientifiche: se) di sindromi gravi da un punto menti di grande modernità: dal ri- Italian Resuscitation Council (IRC), di vista diagnostico, anche se il lo- conoscimento della possibilità di Società italiana di anestesia riani- ro numero è veramente margina- somministrazione già al triage, da mazione emergenza e dolore (SIA- le (< 1/10000). parte dell’infermiere competente, RED), Società italiana sistema 118 Il paziente che arriva al pronto di alcuni analgesici come il para- (SIS 118), Associazione italiana per soccorso accusando forte dolore cetamolo, alla presa d’atto dell’ef- lo studio del dolore (AISD), Società viene trattao con farmaci da ban- ficacia di alcune vie alternative di italiana di chirurgia d’urgenza e co, come il paracetamolo, nel do- somministrazione come l’endona- del trauma (SICUT) hanno pubbli- lore lieve e moderato e con farma- sale, di grande utilità nella popo- cato le prime linee guida naziona- ci oppioidi nel dolore severo, - ma lazione pediatrica”. li sulla gestione del dolore in emer- non mancano le tecniche non far- Le Raccomandazioni sono uno genza. Le linee guida, o raccoman- macologiche come il ghiaccio, tu- strumento di lavoro finalmente dazioni, hanno lo scopo di dare tori, protossido d'azoto, tecniche condiviso con altre figure profes- una traccia per uniformare i per- psicologiche cognitivo comporta- sionali, che supporteranno gli ope- corsi terapeutici in tutte le strut- mentali e/o tecniche locoregiona- ratori della Medicina d’Emergenza ture di emergenza sanitaria in li di infiltrazione con anestetici lo- Urgenza che operano tutti i gior- Italia. cali o blocchi locoregionali ecogui- ni nei Pronto Soccorso italiani.3 Sul dolore dei pazienti bisogna in- dati. L’utilizzo dei nuovi protocol- tervenire presto e subito, fin dai li contribuirà anche a ridurre le at- primi soccorsi in ambulanza e in tuali disparità tra sesso e razza. A pronto soccorso, con procedure e livello internazionale e in Italia - farmaci adatti al singolo caso e a ricordano gli studiosi - c’è una ri- rapida azione. è questo il senso dotta somministrazione di analge- delle prime Raccomandazioni ita- sici nelle donne e nei pazienti non liane sulla gestione del dolore in italiani. emergenza risultato della collabo- Da un lato le raccomandazioni for- razione intersocietaria. Il dolore è niscono indicazioni scientificamen- un sintomo importante nei pazien- te inoppugnabili, basate sulle evi- ti dell'emergenza: il 70% degli ac- denze, e dall’altro pongono l’ac- cessi in pronto soccorso sono cor- cento sulla competenza degli ope- relati a problematiche di dolore ratori nella gestione di farmaci an- acuto. che particolarmente potenti: la co- Con le nuove linee guida si com- munità scientifica riconosce che, 172 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
dalla letteratura Special report sulle linee guida per la neurostimolazione Jason E Pope, Stanley Golovac, Simon Thomson, Timothy R Deer. Special Report - First Comprehensive Guidelines Published for Neurostimulation Therapy. US Neurology, 2014;10(2):122-4 Un comitato internazionale di con oppioidi a lungo termine. periferiche cronico e angina pec- esperti ha valutato le evidenze e le Indicazioni per prendere in consi- toris refrattaria. Criteri fondamen- linee guida esistenti sull'appropria- derazione la neurostimolazione in- tali per il successo dell’intervento to impiego della neurostimolazio- cludono: persistenza e/o ricorren- sono la selezione appropriata del ne. La neurostimolazione può pre- za di dolore o insorgenza di nuovo paziente, il corretto utilizzo di strut- sentare dei risparmi a lungo termi- dolore dopo intervento alla colon- ture sterili, attento follow-up da ne e un miglioramento dello stato na vertebrale, sindrome dolorosa parte del team di assistenza sanita- funzionale senza le complicazioni regionale complessa, dolore neuro- ria e la formazione dello speciali- che possono derivare dalla terapia patico periferico, dolore ischemico sta.3 Dolore nei bambini Iniziativa del ideata dal gruppo P.I.P.E.R. (Pain In Pediatric Emengecy Room) costituito da 19 Pronto Soccorso Pediatrici italiani, con il patrocinio del Ministero Della Salute. Nel video “Dolore? No Grazie!” (disponibile su YouTube. http://goo.gl/VW0O1g) si offrono delle spiegazioni semplici e chiare per sensibilizzare genitori, medici, e infermieri a valutare e trattare il dolore nei bambini. L’obiettivo di queste raccomandazioni è ridurre il tempo di attesa per il trattamento del dolore in Pronto Soccorso: secondo PIPER passano in media 50 minuti prima che i piccoli pazienti siano valutati dal medico di Pronto Soccorso. Un'altra interessante iniziativa è quella dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù con il sito le «Storie favolose», scritte dai piccoli pazienti del Bambin Gesù e recitate da attori www.storiefavolose.it Una raccolta di racconti dove i bambini sono autori e gli attori esecutori che interpretano il loro mondo immagi- nario. Un progetto nato per valorizzare le invenzioni infantili e dimostrare come, in un posto come l’ospedale, non abiti solo sofferenza, ma anche speranza e invenzione.3 Il dolore spiegato a bambini e adolescenti in 10 minuti di video con cartoni Un'iniziativa del centro per la cura del dolore pediatrico dell'Ospedale di Datteln Witten/Herdecke University, Germania: un video dedicato ai bambini e agli adolescenti che soffrono di dolore cronico. Il video è disponibile in 22 lingue, tra cui anche l'italiano. Si può anche scaricare un libretto di 40 pagine che spie- ga come è nata l'idea, come è stata realizzata e presenta degli approfondimenti.3 Link video http://goo.gl/2YyQpP 173 Pain Nursing Magazine - Italian Online Journal • Vol. 3 - N. 4 2014
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