Vitamina D: aspetti clinici e di laboratorio - SIBioC

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RASSEGNE                                                                                                                        REVIEWS

     Vitamina D: aspetti clinici e di laboratorio

     Sabrina Pigozzo, Emine Meral Inelmen, Paola Lucato, Enzo Manzato, Giuseppe Sergi
     Clinica Geriatrica, Dipartimento di Medicina, Università degli Studi di Padova

     ABSTRACT
     Vitamin D: clinical and laboratory aspects. In addition to the known effects on bone metabolism, vitamin D has a
     role in many biological processes. Vitamin D is indeed involved in muscle function, cognitive impairment and in the
     onset of diabetes. The analysis and interpretation of results of clinical trials lead, however, to conclusions often
     contradictory and difficult to interpret and apply in clinical practice. In recent years, the increased attention to the
     hypovitaminosis D and its prevention has resulted in an increase in demand of laboratory determination of vitamin D.
     This has produced an evolution in the laboratory techniques and a demand for automated testing, with the
     development of analytical systems working in a short time and in complete automation. The establishment of EQAS
     and the availability of reference materials through which various assays can be evaluated seek to overcome the
     problem of inter-assay variability, with the aim to standardize the quantification of 25-hydroxyvitamin D and to improve
     its performance in terms of accuracy.

     FISIOLOGIA                                                        attività biologica molto simile e possono essere
                                                                       considerate come precursori della forma attiva della
         Tradizionalmente, la vitamina D è identificata con il         vitamina D. La vitamina D3 viene sintetizzata nella cute
     benessere dell’osso. Come un vero e proprio sistema               dalla conversione del 7-deidrocolesterolo a previtamina
     endocrino, essa svolge, in sinergia con il paratormone            D3 dopo l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV-B 290-315
     (PTH), il ruolo di regolatrice dell’omeostasi fosfocalcica,       nm) attraverso una reazione proteolitica non enzimatica.
     attraverso il riassorbimento intestinale del calcio e la          La previtamina D3 è un composto intermedio e instabile,
     modulazione dell’architettura ossea (1). Negli ultimi anni,       che subisce rapidamente il riarrangiamento del doppio
     grazie a una intensa attività di ricerca, è stata identificata    legame e si converte spontaneamente in un composto
     la presenza di recettori per la vitamina D in molti altri         termodinamicamente più stabile chiamato vitamina D3
     distretti corporei, come tessuto muscolare, fegato,               (Figura 1) (3, 4).
     pancreas, sistema immunitario e sistema nervoso                        Circa un terzo del fabbisogno quotidiano è introdotto
     centrale. Di conseguenza, si è evidenziata la crescente           attraverso la dieta come vitamina D2 e D3 che, essendo
     importanza del ruolo della vitamina D, coinvolta in               liposolubili, vengono rapidamente assorbite nel duodeno
     processi come differenziazione cellulare, funzione                e nel digiuno. Il trasporto nel torrente ematico avviene
     neuromuscolare, malattie cardiovascolari, neoplasie,              tramite un’α-globulina, la proteina legante la vitamina D
     diabete e nei processi di inibizione e regolazione del            (VDBP) e l’albumina. Successivamente, la vitamina
     sistema autoimmune (2).                                           viene distribuita quasi totalmente al tessuto adiposo
                                                                       attraverso la circolazione linfatica e da qui liberata in
     Biosintesi della forma attiva                                     piccole quantità rispetto alla quota immagazzinata. La
         Per vitamina D si intende un gruppo di proormoni              quota che si libera subisce due idrossilazioni: la prima
     liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: D1, D2, D3,        nel fegato, dove viene immediatamente convertita in 25-
     D4 e D5. Le due forme principali sono il colecalciferolo o        idrossicolecalciferolo [25(OH)D o calcifediolo] a opera
     vitamina D3, che deriva dal colesterolo ed è sintetizzato         dell’enzima 25-idrossilasi; la seconda nel rene, dove la
     dagli organismi animali, e l’ergocalciferolo o vitamina D2,       25(OH)D viene trasformata per azione dell’enzima 1-α-
     che deriva dall’ergosterolo, di origine vegetale e viene          idrossilasi nel metabolita attivo 1,25(OH)2D o calcitriolo
     assunto solo con l’alimentazione. Le due forme hanno              (5).

     Corrispondenza a: Sabrina Pigozzo, Clinica Geriatrica, Dipartimento di Medicina, Università degli Studi di Padova. Via Giustiniani
     2, 35128 Padova. Tel. 0498217919-0498212170, E-mail sabrina.pigozzo@unipd.it

     Ricevuto: 17.12.2015                              Revisionato: 15.03.2016                                   Accettato: 01.04.2016

     Pubblicato on-line: 09.02.2017                    DOI: 10.19186/BC_2017.001

12        biochimica clinica, 2017, vol. 41, n. 1
REVIEWS                                                                                                                    RASSEGNE

  Figura 1
  Sintesi della vitamina D3 a partire dal colesterolo.

  Meccanismo d’azione                                                patologie ossee caratterizzate da un difetto di
                                                                     mineralizzazione, come il rachitismo nel bambino e
      Il calcitriolo si lega a uno specifico recettore (“vitamin
                                                                     l’osteomalacia nell’adulto. Inoltre vi è un aumentato
  D receptor”, VDR), appartenente alla classe dei recettori
                                                                     rischio di osteopenia, osteoporosi e di fratture vertebrali
  per gli steroidi. Sono stati identificati due tipi di recettori:
                                                                     e di femore soprattutto nei soggetti anziani (6).
  il primo, localizzato nel nucleo, è in grado di stimolare
                                                                         1,25(OH)2D stimola anche la produzione di proteine
  direttamente la trascrizione di geni e quindi la sintesi
                                                                     muscolari e attiva alcuni meccanismi di trasporto del
  ex novo di proteine (meccanismo genomico); il secondo,
                                                                     calcio nel reticolo sarcoplasmatico, che risultano
  localizzato sulla membrana cellulare, agisce inducendo
                                                                     essenziali per la contrazione muscolare. In condizioni di
  la formazione di secondi messaggeri (come l’adenosina
                                                                     ipovitaminosi D sono stati descritti quadri di miopatia
  monofosfato ciclico, il diacilglicerolo, l’inositolo trifosfato
                                                                     prossimale, di sarcopenia e di riduzione della forza
  e l’acido arachidonico) o fosforilando alcune proteine
                                                                     muscolare, con disturbi dell’equilibrio e con conseguente
  cellulari. Tale meccanismo d’azione non genomico è in
                                                                     aumento del rischio di cadute (7, 8). La carenza di
  grado di modulare in maniera rapida la risposta cellulare
                                                                     vitamina D, soprattutto se protratta nel tempo, può
  a vari stimoli. I recettori per la vitamina D attivata sono
                                                                     portare a quadri di vera e propria disabilità, soprattutto
  praticamente ubiquitari, a riprova del loro importante
                                                                     nei soggetti anziani.
  ruolo fisiologico, non solo nel metabolismo minerale, ma
  anche in numerose altre funzioni dell’organismo (5).
                                                                     Effetti extra-scheletrici
  Effetti su intestino, tessuto osseo e muscolo                          La presenza dei recettori per 1,25(OH)2D è stata
                                                                     osservata in vari tipi cellulari ed è stata documentata
       Nell’intestino, 1,25(OH)2D determina un aumento               l’espressione del 1-α-idrossilasi nei macrofagi attivati,
  dell’assorbimento di calcio attraverso l’induzione della           negli osteoblasti, nei cheratinociti e nella prostata, colon
  sintesi di una proteina espressa dalle cellule dell’epitelio       e mammella. La produzione locale di 1,25(OH)2D
  (“calcium binding protein”, CBP), che lega lo ione e lo            sembra implicata nei meccanismi di regolazione
  trasporta dal lume al citoplasma cellulare. Il calcitriolo         paracrina della crescita cellulare, compresa quella
  facilita anche l’assorbimento passivo del calcio,                  tumorale (9-11). Studi osservazionali hanno associato
  aumentando la permeabilità delle “tight junctions”                 l’ipovitaminosi D a un maggior rischio di cancro
  intercellulari.                                                    (principalmente colon-retto e mammella, ma anche
       L’effetto sul tessuto osseo si esplica attraverso             prostata, pancreas e polmone) (12, 13). E’ stato
  l’interazione con recettori VDR espressi dagli                     dimostrato come la 1,25(OH)2D stimoli l’apoptosi e la
  osteoblasti. Il calcitriolo promuove la sintesi di alcune          differenziazione verso un fenotipo benigno di varie
  proteine, soprattutto l’osteocalcina, fondamentali per             cellule tumorali e inibisca la proliferazione cellulare (14).
  l’omeostasi del tessuto osseo. Un deficit marcato di                   L’identificazione del VDR nel tessuto renale e la
  vitamina D e, di conseguenza, di calcitriolo può portare a         correlazione negativa rilevata tra concentrazioni di

                                                                                         biochimica clinica, 2017, vol. 41, n. 1     13
RASSEGNE                                                                                                                      REVIEWS

     1,25(OH)2D e renina ne suggeriscono un possibile ruolo           ora solo nei Paesi del Nord Europa e, più diffusamente,
     nella regolazione della pressione arteriosa (15). Inoltre,       nel Nord America. Nelle popolazioni che assumono una
     dati ottenuti in topi “knockout” per il VDR mostrano che         dieta povera di colecalciferolo ed ergocalciferolo, lo stato
     1,25(OH)2D diminuisce l’espressione del gene che                 carenziale tra gli anziani può assumere dimensioni
     codifica per la renina.                                          epidemiche (6).
          È nota la capacità del calcitriolo di modulare l’attività        La sintesi cutanea di colecalciferolo può essere
     del sistema immunitario, attraverso azioni esercitate sui        influenzata dalla superficie e dallo spessore della cute
     linfociti B e T e sulle cellule della linea monocito-            esposta al sole, dal tempo di irradiazione e dall’uso di
     macrofagica. Il VDR è espresso in quasi tutte le cellule         creme solari. Se nei secoli scorsi esporsi al sole durante
     del sistema immunitario e, in alcune situazioni, i               i mesi estivi (quelli efficaci per la sintesi cutanea di
     macrofagi producono l’enzima che converte in situ la             colecalciferolo) era normale, oggi l’esposizione solare è
     25(OH)D a 1,25(OH)2D. Una correzione del deficit di              per lo più voluttuaria e limitata, soprattutto per la maggior
     vitamina D potrebbe in tal senso contribuire alla                parte degli anziani. La 25(OH)D è spesso presentata
     riduzione del rischio di numerose malattie autoimmuni,           come il legame che spiega la maggior parte delle
     compreso il diabete tipo 1 (16).                                 correlazioni osservate tra latitudine e stagionalità con
                                                                      complicazioni extrascheletriche (19), e la sua
     Fattori che influenzano la sintesi di vitamina D                 produzione diminuisce dall’equatore verso le regioni
                                                                      polari (20). I risultati di un recente studio hanno
          Numerosissimi sono i fattori che intervengono nella
                                                                      evidenziato un andamento stagionale dei fattori di rischio
     produzione e nell’attività biologica del calcitriolo.
                                                                      cardiovascolare       (indice      di   massa       corporea,
     L’assunzione di calcio è uno dei più importanti; a questo
                                                                      circonferenza vita, pressione arteriosa, colesterolo
     proposito, va ricordato come gli effetti positivi del
                                                                      totale, colesterolo HDL e LDL, trigliceridi e glucosio) e la
     calcitriolo siano meno evidenti se l’assunzione di calcio
                                                                      causa di ciò potrebbe essere spiegata, almeno in parte,
     è insufficiente. Le concentrazioni sieriche di vitamina D
                                                                      da una diminuita esposizione alla luce del sole e quindi
     dipendono dall’età [a parità di esposizione solare, il
                                                                      dalla differenza nelle concentrazioni di 25(OH)D (21).
     soggetto anziano ne produce il 30% in meno (17)], dal
     genere, dall’assunzione di farmaci e dall’etnia. Aspetti
     biologici e patologici che ne condizionano la sintesi            CONCETTO DI “NORMALITÀ” E
     sono la funzionalità renale, le concentrazioni di fosforo        CONCENTRAZIONI OTTIMALI DI 25(OH)D
     e magnesio, l’assorbimento intestinale e l’eventuale
     presenza di malassorbimento (malattia di Crohn, fibrosi              La concentrazione sierica di 25(OH)D è considerata
     cistica, celiachia), cause iatrogene, nefropatiche e             il migliore indice della riserva vitaminica, ma quale sia la
     genetiche.                                                       concentrazione ottimale è un aspetto tuttora
          L’eccesso di peso corporeo sembra ridurre la                controverso.
     biodisponibilità di vitamina, ma è anche possibile che una           I valori di riferimento di un analita sono generalmente
     carenza vitaminica sia implicata nello sviluppo                  identificati sulla base di un campione rappresentativo
     dell’obesità stessa. Alcuni studi hanno suggerito come           della popolazione sana. Tuttavia, la 25(OH)D è un
     l’ipovitaminosi D sia direttamente implicata nello sviluppo      analita peculiare per la particolare modalità di
     e nella progressione dell’obesità, in quanto l’ormone            produzione, per la sua attività biologica e per l’azione
     interviene nei processi anabolici e catabolici delle cellule     degli ormoni correlati. Così i “valori di riferimento”
     adipose. Infatti, basse concentrazioni della vitamina            possono variare a seconda di numerosi fattori.
     correlano con l’accumulo di depositi adiposi nell’addome.            Il primo approccio per definire i criteri di “normalità” fu
     Studi sperimentali hanno dimostrato un effetto biologico         quello basato sui valori minimi di 25(OH)D necessari per
     indiretto della 1,25(OH)2D sui processi di lipogenesi,           garantire un ottimale assorbimento intestinale di calcio,
     lipolisi e sulla distribuzione del grasso corporeo. Nei          che è stato inizialmente riportato avvenire sopra 80
     soggetti che presentano basse concentrazioni                     nmol/L (32 μg/L, fattore di conversione per 25(OH)D: 1
     vitaminiche è comune l’iperparatiroidismo con presenza           μg/L=2,496 nmol/L) (22), mentre uno studio
     di concentrazioni elevati di ormone paratiroideo. Questa         relativamente più recente particolarmente accurato
     situazione sembra favorire indirettamente l’accumulo di          avrebbe dimostrato un “plateau” di assorbimento già a
     grasso corporeo e predisporre alla resistenza insulinica         20 nmol/L di 25(OH)D (23).
     inibendo la lipolisi (18).                                           La valutazione dei valori di 25(OH)D associati alla
          L’apporto dietetico di colecalciferolo e l’efficace         normalizzazione delle concentrazioni di PTH ha portato
     esposizione alla luce solare sono i principali fattori che       a risultati variabili (tra 32 e 78 nmol/L) a seconda del
     determinano la concentrazione sierica di 25(OH)D. Il             modello statistico utilizzato, della selezione della
     colecalciferolo è presente nei cibi in quantità limitate e la    casistica e dei metodi utilizzati per la determinazione dei
     fonte principale è costituita dai grassi animali contenuti       due parametri (24, 25). Inoltre, nell’iperparatiroidismo
     soprattutto nei pesci grassi (ad es., salmone, sgombro)          primario, il deficit di 25(OH)D è più elevato e il quadro
     e nei latticini. Al fine di garantirne un maggiore apporto       clinico di questi pazienti è più grave. L’approccio legato
     dietetico attraverso i prodotti lattiero-caseari, sarebbe        alle concentrazioni sieriche di PTH risente anche della
     necessario addizionare tali alimenti, come avviene per           durata dello stato carenziale (sino allo sviluppo di forme
                                                                      simili all’iperparatiroidismo terziario) e dell’apporto di

14        biochimica clinica, 2017, vol. 41, n. 1
REVIEWS                                                                                                                RASSEGNE

  calcio con la dieta, che può mascherare una condizione         25(OH)D (37), con oltre il 40% di uomini e donne
  di carenza vitaminica e vice-versa (26).                       americani ed europei (45).
       Negli studi che hanno associato la concentrazione di           La parziale incoerenza nei risultati dei vari studi può
  25(OH)D con il rischio di fratture si è sempre evidenziata     essere attribuita all’interazione tra valori di 25(OH)D e
  una correlazione inversa tra i due parametri (27, 28), ma      apporto di calcio con la dieta, poiché in presenza di un
  i valori di vitamina sopra i quali non si sono osservati       regime alimentare particolarmente ricco di calcio
  ulteriori miglioramenti sono estremamente variabili (40-       possono essere sufficienti concentrazioni di 25(OH)D più
  70 nmol/L) con un significativo incremento del rischio di      basse e vice-versa (46). Va anche ricordato che
  frattura osservato per valori
RASSEGNE                                                                                                                     REVIEWS

     Vitamina D e osteoporosi                                        processo di invalidità è rappresentato da problemi di
                                                                     mobilità (72). Se la disabilità dovuta a fratture può essere
          Tra le diverse patologie cronico-degenerative che
                                                                     associata a basse concentrazioni di 25(OH)D, la sua
     affliggono la nostra società, l’osteoporosi è fra quelle con
                                                                     importanza sulla funzionalità muscolo-scheletrica è
     maggiore impatto. Viene definita una patologia sociale in
                                                                     invece ancora controversa. Vi è una crescente necessità
     quanto colpisce ~1/3 delle donne dopo la menopausa
                                                                     di identificare i fattori di rischio modificabili di
     (52). Numerosi studi hanno evidenziato che, in età
                                                                     compromissione della mobilità, al fine di prevenire o
     senile, il problema è rilevante in entrambi i sessi con un
                                                                     ritardare l’insorgenza della disabilità.
     aumento del rischio di fratture osteoporotiche anche
                                                                          E’ noto che l’attività fisica aumenta la capacità
     nell’uomo anziano (53). Oggi è una delle cause più
                                                                     aerobica, la resistenza e la forza muscolare, facilitando
     frequenti di morbilità, invalidità e mortalità, con un costo
                                                                     anche la perdita di peso con un globale miglioramento
     sociale elevato sia in termini sanitari che economici. I più
                                                                     dell’autonomia motoria, la diminuzione del rischio di
     importanti fattori di rischio sono l’età, fattore
                                                                     cadute, oltre al miglioramento del tono dell’umore e delle
     determinante e indipendente, ma anche la ridotta attività
                                                                     attività metaboliche, soprattutto nella popolazione
     fisica, le pregresse fratture da fragilità, una storia
                                                                     anziana.
     familiare di frattura osteoporotica, l’uso di corticosteroidi
                                                                          Studi sperimentali hanno rilevato la presenza dei
     e l’abuso di alcol (54).
                                                                     VDR nel muscolo scheletrico (73) ed è stato provato
          Le fratture da fragilità sono la principale complicanza
                                                                     come 1,25(OH)2D possa influenzare il metabolismo
     dell’osteoporosi. Basse concentrazioni sieriche di
                                                                     muscolare, stimolando de novo la sintesi proteica,
     25(OH)D sono comuni, predicono una ridotta BMD e un
                                                                     aumentando la percentuale di fibre muscolari di tipo II e
     rischio più elevato (55-57). Sono inoltre associate a un
                                                                     migliorando la funzione muscolare stessa (74, 75).
     aumento del rischio di invalidità (58), deficit cognitivo
                                                                     Alcuni studi clinici su persone anziane hanno dimostrato
     (59, 60) e, se non rilevate, potrebbero già esistere in
                                                                     che basse concentrazioni di 25(OH)D correlavano con
     precedenza rispetto all’età adulta, esacerbando così gli
                                                                     una diminuzione della forza muscolare degli arti (76, 77),
     effetti negativi dell'invecchiamento sulle ossa. Il
                                                                     mentre altri non hanno evidenziato alcuna associazione
     processo fondamentale nell'insorgenza della fragilità
                                                                     tra concentrazioni sieriche e prestazioni fisiche misurabili
     ossea in età avanzata, soprattutto nelle donne, è la
                                                                     (78, 79). Risultati controversi possono derivare da
     rarefazione delle trabecole con rottura delle connessioni
                                                                     differenze nel numero e nel tipo di esame di prestazioni
     trabecolari e uno sbilanciamento tra riassorbimento
                                                                     considerato e da un’inadeguata verifica sui potenziali
     endocorticale e apposizione periostiale (61-63). La
                                                                     fattori confondenti, che potrebbero compromettere le
     “dual-energy X-ray absorptiometry” (DXA) è utilizzata
                                                                     prestazioni fisiche (80). Un altro errore potrebbe essere
     frequentemente per valutare la BMD e predire il rischio
                                                                     applicare cut-off stabiliti di solito per definire il rischio di
     di frattura. In un gruppo di donne anziane è stata
                                                                     osteoporosi, che però non prevedono di definire anche il
     evidenziata       un’associazione        positiva   tra    le
                                                                     rischio di mobilità, o di non tener conto di altre cause
     concentrazioni di 25(OH)D e BMD (64). Un metodo più
                                                                     come depressione e deficit cognitivi, due condizioni
     affidabile per misurare la BMD volumetrica
                                                                     croniche con un impatto rilevante sulle prestazioni degli
     (massa/volume) è la tomografia quantitativa periferica
                                                                     anziani (81).
     computerizzata (pQCT). La pQCT distingue tra le
                                                                          Uno studio epidemiologico osservazionale condotto
     componenti corticali e trabecolari, che sono note
                                                                     su oltre 3000 ultrasessantacinquenni residenti in
     rispondere diversamente alla compromissione ossea, e
                                                                     comunità nella regione Veneto, il ProVA (PROgetto
     ha il vantaggio di rilevare la geometria ossea nei
                                                                     Veneto Anziani), ha analizzato l’associazione tra
     segmenti distali degli arti (65-67). I pochi studi condotti
                                                                     concentrazioni di 25(OH)D e mobilità su un campione di
     sino a oggi con l’utilizzo della pQCT hanno indicato una
                                                                     anziani apparentemente sani (82). L’obiettivo era di
     correlazione tra concentrazioni di 25(OH)D negli anziani
                                                                     individuare un’adeguata concentrazione sierica di
     e parametri ossei, ma con informazioni incomplete (68).
                                                                     25(OH)D che potesse essere correlata con le funzioni
     Una recente ricerca su soggetti apparentemente sani di
                                                                     muscolo-scheletriche in ambo i generi. I risultati hanno
     età >65 anni ha evidenziato un rapporto tra questi due
                                                                     evidenziato una relazione significativa tra le
     parametri (69). I risultati supportano l’idea che vi sia una
                                                                     concentrazioni di 25(OH)D e 4 delle 6 prove di
     reale associazione tra concentrazioni sieriche di
                                                                     prestazione abitualmente utilizzate per valutare i
     25(OH)D e parametri ossei nei soggetti anziani e ha
                                                                     problemi di mobilità, con differenze di genere. Questo
     chiarito gli effetti della massa magra (FFM) e della
                                                                     potrebbe essere spiegato dai valori di 25(OH)D
     massa grassa (FM) sui parametri ossei considerati. La
                                                                     significativamente più elevati e dalla “conservazione”
     FFM correlava soprattutto con l’osso corticale, mentre
                                                                     della forza fisica osservati negli uomini, oltre ai
     l’effetto della FM sull’osso sembrava derivare da un
                                                                     polimorfismi nel gene del recettore. Basse
     meccanismo diverso (70, 71). Infatti, il tessuto adiposo è
                                                                     concentrazioni sieriche si sono dimostrate essere
     una possibile fonte di estrogeni, che può aiutare a
                                                                     associate a una minor prestazione in entrambi i generi,
     prevenire la perdita minerale ossea.
                                                                     mentre valori elevati correlavano con una regolare
                                                                     attività fisica e frequenza più bassa di malattia e
     Vitamina D e funzionalità muscolare                             comorbidità. Concentrazioni sieriche di 25(OH)D vicino a
        Nella popolazione anziana, il primo passo verso il           100 nmol/L sembravano essere associate a un maggiore

16        biochimica clinica, 2017, vol. 41, n. 1
REVIEWS                                                                                                                  RASSEGNE

  beneficio per le funzioni muscolo-scheletriche in                fossero realmente associate a un qualsiasi aumento del
  entrambi i generi.                                               rischio di incidenza di diabete di tipo 2 nel corso del
                                                                   “follow-up” (4,4 anni) (96). I risultati hanno dimostrato
  Vitamina D e funzione cognitiva                                  che non vi erano differenze basali sui fattori noti per
                                                                   l’insorgenza di tale patologia tra i gruppi con diversi
      Recentemente, è stata suggerita l’importanza della
                                                                   valori di 25(OH)D (≤25, 25-50, 50-75 e ≥75 nmol/L). Nel
  vitamina D nel preservare la funzione cognitiva,
                                                                   campione studiato ~1/3 aveva concentrazioni 75 nmol/L. Nel corso del
  carenza e il rischio di demenza. Tra i meccanismi che
                                                                   “follow-up”, l’incidenza di diabete è stata di 28 eventi per
  possono spiegare questo legame vi sarebbero
                                                                   1000 persone/anno ed è risultata maggiore nel gruppo
  l’ubiquitarietà dei recettori VDR nel tessuto cerebrale
                                                                   con valori compresi tra 25 e 50 nmol/L. I soggetti che
  (comprese le aree coinvolte nei processi relativi alla
                                                                   erano diventati diabetici presentavano comunque
  funzione mnesica), nonchè il coinvolgimento di alcune
                                                                   concentrazioni basali di 25(OH)D simili rispetto a quelli
  aree cerebrali nella produzione di 1-α-idrossilasi,
                                                                   che non lo erano diventati. Lo studio quindi non ha
  l’enzima che idrossila la 25(OH)D nella sua forma attiva
                                                                   evidenziato alcuna relazione tra ipovitaminosi e
  1,25(OH)2D. 1,25(OH)2D, inoltre, sarebbe in grado di
                                                                   incidenza di diabete, coerentemente con i risultati di altri
  stimolare i macrofagi in vitro, con conseguente aumento
                                                                   due studi longitudinali (87, 97). I motivi potrebbero
  della “clearance” delle placche amiloidi, tratto distintivo
                                                                   essere diversi. Innanzitutto, bassi valori di 25(OH)D
  della malattia di Alzheimer (83) e di ridurre la citotossicità
                                                                   sono un fattore di mortalità indipendente soltanto negli
  e l’apoptosi dei neuroni corticali primari indotta dalla
                                                                   anziani. Le persone decedute nel campione oggetto di
  sostanza amiloide β (84, 60). Non è ancora chiaro
                                                                   studio non avevano solo valori più bassi rispetto agli altri
  comunque se esiste una correlazione tra 25(OH)D e
                                                                   partecipanti, ma anche condizioni associate a una più
  declino cognitivo o se questa associazione sia causale.
                                                                   alta mortalità (98). In secondo luogo, le concentrazioni di
      I risultati di un recente studio prospettico di coorte
                                                                   25(OH)D sono note differire tra persone anziane e
  hanno documentato una maggior suscettibilità a sviluppare
                                                                   soggetti più giovani, così anche se i valori basali dei più
  un deficit cognitivo nei soggetti con carenza vitaminica
                                                                   giovani dovessero aumentare notevolmente nel corso di
  (75 nmol/L), evidenziando un'associazione
                                                                   anziani (83, 84). Infine, dobbiamo considerare che
  indipendente tra basse concentrazioni e declino cognitivo
                                                                   l’espressione del recettore tissutale che determina la
  nei soggetti anziani (85). Nel campione con funzionalità
                                                                   sensibilità all’insulina diminuisce con l’età; ciò significa
  cognitiva fisiologica, valori 65 anni. Basse
  concentrazioni di 25(OH)D vengono considerate un                     La crescente evidenza scientifica degli effetti
  potenziale fattore di rischio per la sua insorgenza. E’          correlati a bassi livelli circolanti di vitamina D ha indotto
  stato suggerito un complesso collegamento tra diabete e          una crescita esponenziale delle richieste di
  valori sierici di 25(OH)D visto che i metaboliti della           determinazione        di     questo      biomarcatore.     Di
  vitamina D influenzano significativamente il metabolismo         conseguenza, è aumentata la necessità di esami
  del glucosio, migliorando la secrezione e la sensibilità         automatizzati sempre più efficienti, veloci, precisi e
  all'insulina (86, 87). Infatti, è stata dimostrata la presenza   sensibili. Si sono così sviluppati sistemi analitici che
  dei recettori VDR e di 1-α-idrossilasi nelle β-cellule           consentono di eseguire in breve tempo e in completa
  pancreatiche di topo (88).                                       automazione la determinazione.
       Studi longitudinali sulla popolazione generale hanno
  rilevato una sostanziale e statisticamente significativa         Appropriatezza della richiesta
  associazione tra basse concentrazioni sieriche di
  25(OH)D e insorgenza di diabete (89-92). Quelli che                  Nonostante 1,25(OH)2D sia il metabolita attivo della
  invece hanno coinvolto un’adeguata percentuale di                vitamina D, in ambito clinico il miglior indice dello stato
  anziani non hanno evidenziato alcuna associazione tra            vitaminico è rappresentato dalle concentrazioni di
  questi due parametri (93, 94). I motivi della differenza nei     25(OH)D, come raccomandato dalle linee guida della
  risultati tra persone anziane e più giovani non sono noti,       “Endocrine Society” (38). Le caratteristiche per le quali
  ma probabilmente si riferiscono a un calo fisiologico            viene utilizzato 25(OH)D sono le seguenti:
  dell'espressione di VDR nei tessuti periferici dovuto            • il suo dosaggio rappresenta il metodo più accurato
  all’invecchiamento (95).                                             per stimare lo stato di riserva vitaminica D disponibile
       Un importante studio osservazionale di coorte                   da reimmettere in circolo per un’ulteriore
  condotto su un gruppo di anziani non diabetici ha                    metabolizzazione, essendo anche l’unico metabolita
  valutato se le concentrazioni sieriche di 25(OH)D                    che può determinare lo stato vitaminico di

                                                                                       biochimica clinica, 2017, vol. 41, n. 1     17
RASSEGNE                                                                                                                   REVIEWS

          insufficienza/ carenza o intossicazione;                   quantificare D2 e D3, sebbene le linee guida disponibili
     •    la misura di 1,25(OH)2D non è considerata                  suggeriscano di riportare comunque lo stato vitaminico
          appropriata né per la valutazione, né per lo screening     come valore di 25(OH)D totale (D2+D3). L’esigenza di
          di carenza vitaminica, non riflette lo stato vitaminico    una strumentazione costosa a elevata tecnologia, di
          e la sua concentrazione sierica è direttamente             personale qualificato e tempi analitici prolungati li
          influenzata dai valori di PTH, di calcio, dal fattore di   rendono comunque metodi scarsamente adatti a un
          crescita dei fibroblasti 23 (FGF23) e dai fosfati;         laboratorio clinico. Per questo motivo vengono preferiti
     • 25(OH)D è presente in circolo a concentrazioni più            saggi immunologici, che possono essere eseguiti su
          elevate, con valori 1000 volte superiori (nanogrammi)      piattaforme automatizzate che non richiedono personale
          rispetto alla forma attiva (picogrammi);                   specializzato, nessuna preparazione del campione
     • 25(OH)D ha una emivita più lunga (15 giorni)                  prima della determinazione e sembrano essere quindi i
          rispetto a 1,25(OH)2D (15 ore) (99) e sono disponibili     migliori in termini di convenienza e produttività. Tuttavia,
          diversi metodi analitici con un più elevato livello di     esistono delle differenze sostanziali tra i vari metodi
          automazione (100).                                         immunologici (104).
          La determinazione sierica di 25(OH)D risulta quindi
     appropriata in pazienti con condizioni associate a rischio      Problemi nella misura della vitamina D
     di carenza o insufficienza di vitamina D, ma non come
                                                                          Negli ultimi decenni sono stati fatti enormi progressi
     esame di screening in individui non a rischio. Inoltre, non
                                                                     nello sviluppo di metodi che potessero quantificare in
     ci sono indicazioni cliniche per una sua determinazione
                                                                     maniera accurata i livelli circolanti di 25(OH)D. Esistono
     in patologie extrascheletriche (38).
                                                                     tuttavia ancora discrepanze dovute a diversi fattori legati
          Le indicazioni per la determinazione di 1,25(OH)2D
                                                                     alle caratteristiche intrinseche della vitamina D (102).
     circolante sono molto limitate e risultano giustificate solo
                                                                          La 25(OH)D è altamente idrofobica e più vulnerabile
     nella valutazione o nel trattamento di condizioni
                                                                     agli effetti matrice; ciò può portare a risultati falsamente
     associate a difetti congeniti o acquisiti del metabolismo
                                                                     elevati. La natura lipofilica della vitamina D la rende
     della vitamina D e del fosfato. La sua misura è indicata
                                                                     suscettibile a interferenze non-specifiche da parte di altri
     nei pazienti con iperparatiroidismo primitivo e nei
                                                                     lipidi presenti nel siero o plasma, come le lipoproteine.
     pazienti con insufficienza renale cronica, dove la
                                                                     Questo cambia la capacità dell’agente legante di
     supplementazione, a differenza della maggior parte degli
                                                                     associarsi alla 25(OH)D del campione e del calibratore
     altri pazienti, viene fatta anche con la forma attiva della
                                                                     nei metodi immunologici.
     vitamina (calcitriolo) per la limitata funzione idrossilasica
                                                                          La forte affinità di legame di 25(OH)D con la VDBP
     renale. Questo tipo di supplementazione richiede una
                                                                     rende necessario un pretrattamento del campione per
     più attenta valutazione della posologia rispetto alla
                                                                     una determinazione accurata (105). Sono stati sviluppati
     somministrazione del precursore inattivo.
                                                                     sistemi analitici immunologici automatizzati nei quali la
                                                                     separazione della 25(OH)D dalla sua proteina di
     Metodi di misura
                                                                     trasporto è possibile utilizzando un denaturante in situ
          I primi metodi per la misurazione di 25(OH)D furono        con una variazione di pH. Le modalità di estrazione sono
     descritti negli anni ‘70 ed erano basati sul legame             comunque differenti nei vari metodi e non tutti utilizzano
     competitivo tra la VDBP utilizzato come ligando e la            la variazione di pH per la separazione dell’analita dalla
     25(OH)D triziata come tracciante (101, 102). Negli anni         VDBP. L’efficacia di questo approccio è stata
     ’80 fu sviluppato il primo metodo RIA, utilizzando un           recentemente messa in discussione dai risultati di studi
     anticorpo specifico per la 25(OH)D. Attualmente il              comparativi, che hanno evidenziato ampie differenze nei
     metodo RIA è stato in gran parte, ma non                        singoli campioni tra metodi diversi, soprattutto a basse
     completamente, sostituito per evitare problemi legati alla      concentrazioni (102). Nelle tecniche HPLC e LC-MS/MS
     gestione del materiale radioattivo, all’emivita del             l’eventuale perdita di campione dovuta al metodo di
     tracciante marcato e, soprattutto, per far fronte               estrazione manuale viene corretta con l’inclusione di uno
     all’aumentato numero di richieste. In seguito sono stati        standard interno e ciò in parte spiega le concentrazioni
     sviluppati e perfezionati sistemi immunoenzimatici              più elevate rispetto ai metodi immunologici. Le differenze
     manuali e automatizzati, con l’utilizzo di sostanze             tra i metodi di estrazione in questa fase analitica
     chemiluminescenti (CLIA) o enzimatiche (EIA), metodi            possono determinare anche una sensibilità variabile dei
     cromatografici in HPLC e metodi di spettrometria di             metodi stessi all’effetto matrice tra calibratori e campioni.
     massa tandem (LC/MS-MS). HPLC offre elevata                     Nei saggi immunologici l’agente legante può modificare
     accuratezza, ma la quantità di campione necessaria per          la capacità di associarsi allo stesso modo con la
     questo metodo può essere superiore a quella richiesta           25(OH)D del campione e dello standard, portando a
     per i metodi immunometrici (103). LC/MS-MS è un                 risultati falsamente elevati e a un’elevata imprecisione
     saggio che combina il potere di risoluzione della HPLC          del metodo stesso (101).
     con la specificità della spettrometria di massa e                    Gli standard rappresentano un altro punto critico,
     attualmente è considerata la metodica di riferimento per        perché possono contenere impurità o variare nella loro
     la determinazione quantitativa della 25(OH)D. HPLC e            composizione, portando un’importante variabilità dei
     LC/MS-MS sono entrambi capaci di separare e                     risultati sia all’interno dello stesso laboratorio per

18        biochimica clinica, 2017, vol. 41, n. 1
REVIEWS                                                                                                                     RASSEGNE

  campioni misurati in tempi diversi, sia tra laboratori. A         ampiamente dimostrato che i campioni per la
  questo proposito, è stato dimostrato come l’uso di uno            determinazione di 25(OH)D sono stabili alle normali
  standard comune per LC-MS/MS possa migliorare                     condizioni di laboratorio e non richiedono nessun
  significativamente i dati provenienti da centri diversi           accorgimento speciale di trasporto o conservazione,
  (106, 107).                                                       perlomeno per tempi brevi (114, 115).
      La “Food and Drug Adiministration” stabilisce che i
  metodi per la determinazione della 25(OH)D debbano                CONFLITTO DI INTERESSI
  rilevare sia la vitamina D2 che la D3 ed è fondamentale
  che il metodo utilizzato le riconosca distintamente in            Nessuno.
  maniera equimolare. Gli agenti leganti (anticorpi o
  VDBP), utilizzati nella maggior parte dei metodi, di solito
                                                                    BIBLIOGRAFIA
  hanno una minor affinità verso la D2, portando a una
  sottostima della concentrazione totale di vitamina D nei          1.    Christiansen C. The functions and metabolites of vitamin
  pazienti che assumono D2 come integratore vitaminico                    D and their possible implications in osteoporosis. Scand J
  (108). E’ stato segnalato come alcune metodiche                         Clin Lab Invest 1988;48:86.
  possano sovrastimare D3 e sottostimare D2. Ciò                    2.    Chu MP, Alagiakrishnan K, Sadowski C. The cure of
  porterebbe a una sottostima dell’efficacia del trattamento              ageing: vitamin D - magic or myth? Postgrad Med J
                                                                          2010;86:608-16.
  in pazienti con deficit di vitamina D trattati con vitamina
                                                                    3.    Holick MF. The vitamin D epidemic and its health
  D2 (13).                                                                consequences. J Nutr 2005;135:2739-48S.
      La possibile cross-reattività dei reagenti utilizzati nel     4.    Pérez-López FR. Vitamin D, metabolism and
  metodo analitico con altri metaboliti della vitamina D può              cardiovascular risk factors in postmenopausal women.
  portare a una sovrastima della concentrazione totale,                   Maturitas 2009;62:248-62.
  soprattutto nelle metodiche immunologiche (109). In               5.    Herrmann M, Farrell CJL, Pusceddu I, et al. Assessment
  letteratura sono stati segnalati più di 50 diversi metaboliti           of vitamin D status - changing landscape. Clin Chem Lab
                                                                          Med 2017;55:3-26.
  della vitamina D che dimostrano una qualche attività              6.    Adami S, Romagnoli E, Carnevale V, et al. Linee guida su
  biologica, tra cui gli epimeri, molecole con identica                   prevenzione e trattamento dell’ipovitaminosi D con
  struttura ma diversa configurazione stereochimica (110).                colecalciferolo. Reumatismo 2011;63:129-47.
  La presenza di epimeri, biologicamente meno attivi, e in          7.    Zamboni M, Zoico E, Tosoni P, et al. Relation between
  particolare di 3-epi-25(OH)D3 e 3-epi-25(OH)D2,                         vitamin D, physical performance, and disability in elderly
  rappresentano quindi un altro potenziale fattore                        persons. J Gerontol A Biol Sci Med Sci 2002;57:M7-11.
                                                                    8.    Houston DK, Cesari M, Ferrucci L, et al. Association
  confondente. Il 3-epi-25(OH)D3 è la forma principale
                                                                          between vitamin D status and physical performance: the
  presente nel siero e, se sino a qualche anno fa                         InCHIANTI study. J Gerontol A Biol Sci Med Sci
  sembrava presente solo nei neonati, ora è chiaro che                    2007;62:440-6.
  può essere rilevato nel 99% dei soggetti adulti con               9.    Grant WB, Garland CF. A critical review of studies on
  concentrazioni medie di 3,8 nmol/L, che sembrano                        vitamin D in relation to colorectal cancer. Nutr Cancer
  relativamente stabili nel corso della vita, e un intervallo             2004;48:115-23.
  compreso tra 2,5-59,3 nmol/L (111). E’ stato osservato            10.   Holick MF. Sunlight and vitamin D for bone health and
                                                                          prevention of autoimmune diseases, cancers, and
  un leggero calo in età avanzata, sia come valore
                                                                          cardiovascular disease. Am J Clin Nutr 2004;80(6
  assoluto, sia in rapporto alla 25(OH)D totale, e la sua                 suppl):1678S-88S.
  concentrazione sembra correlare in modo non lineare               11.   Holick MF. Vitamin D: importance in the prevention of
  con 1,25(OH)2D3 (112).                                                  cancers, type 1 diabetes, heart disease, and osteoporosis.
      La presenza di anticorpi umani anti-animali può                     Am J Clin Nutr 2004;79:362-71.
  causare risultati errati nei metodi immunologici.                 12.   Giovannucci E, Liu Y, Rimm EB, et al. Prospective study
  L’interferenza da anticorpi eterofili è un problema che si              of predictors of vitamin D status and cancer incidence and
                                                                          motality in men. J Natl Cancer Inst 2006;98:451-9.
  presenta soprattutto nelle metodiche immunologiche non
                                                                    13.   Zhou W, Heist RS, Liu G, et al. Circulating 25-
  competitive di tipo “sandwich”. Per ovviare a tale                      hydroxyvitamin D levels predict survival in early-stage non
  problema si è resa necessaria la riprogettazione e la                   small-cell lung cancer patients. J Clin Oncol 2007;25:479-
  modifica di alcuni metodi (113).                                        85.
      I risultati dei metodi immunoenzimatici possono               14.   Fleet JC. Molecular actions of vitamin D contributing to
  essere influenzati da occasionali cambiamenti degli                     cancer prevention. Mol Aspects Med 2008;29:388-98.
  anticorpi riferiti alle variazioni lotto a lotto dei reagenti o   15.   Li Y, Kong J, Wei M, et al. 1,25-dihydroxyvitamin D3 is a
                                                                          negative endocrine regulator of the renin-angiotensin
  a piccole riformulazioni dei reagenti stessi. Questi
                                                                          system. J Clin Invest 2002;110:229-38.
  cambiamenti, benché spesso poco significativi da un               16.   Hypponen E, Laara E, Jarvelin MR, et al. Intake of vitamin
  punto di vista clinico, possono determinare problemi di                 D and risk of type 1 diabetes: a birth-cohort study. Lancet
  interpretazione in ampie serie di dati a lungo termine.                 2001;358:1500-3.
      Infine, sono ancora molti i laboratori che si basano su       17.   Holick MF, Matsuoka LY, Wortsman J. Age, vitamin D, and
  regole che suggeriscono stringenti procedure sul                        solar ultraviolet radiation. Lancet 1989;2:1104-5.
  mantenimento della catena del freddo, sulla protezione            18.   Mai XM, Yue Chen Y, Camargo CA, et al. Cross-sectional
                                                                          and prospective cohort study of serum 25-hydroxyvitamin
  dei campioni dalla luce e da ripetuti cicli di
                                                                          D level and obesity. Am J Epidemiol 2012;175:1029-36
  congelamento-scongelamento.              E’ stato       invece

                                                                                          biochimica clinica, 2017, vol. 41, n. 1       19
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RASSEGNE                                                                                                                         REVIEWS

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