Visual Arts at IUAV, Venezia - 2001-2O11 Cosa dovrebbe essere una scuola d'arte? What an Art School Should Be?
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Visual Arts at IUAV, Venezia 2001-2O11 Cosa dovrebbe essere una What an Art School scuola d’arte? Should Be?
Colophon/Imprint 2 Premessa/Preface 4 Cosa dovrebbe essere 26 una scuola d’arte?/ What an Art School Should Be? Day by Day 65 2001-2011
COLOPHON by the current dean, Medardo Garbolino). Sabrina Pedrini Margherita Palli (clasT) IMPRINT Chiapponi. From 2002 until 2008 the graduate Marina Pellanda Giulio Paolini FACOLTÁ The Department of Arts and Design programme in Visual and Performing Sergio Polano (clasVEM) Cesare Pietroiusti Visual Arts at IUAV 2001-2011 started with a undergraduate Arts (claVES) was headed by Marco Alessandro Polistina (clasVEM) Pierluigi Pizzi (clasT) L’Università IUAV di Venezia, courses in Design and with two De Michelis; Laura Corti became Andrea Porcheddu (clasT) Marjetica Potrč a cura di/edited by fondata come Istituto graduate programmes in Visual Arts director in 2008. Franco Rella Elisabetta Pozzi (clasT) Chiara Vecchiarelli Universitario di Architettura di (clasAV) and Theatre (clasT). Over Davide Riboli (clasVEM) Rob Pruitt con/with Venezia (I.U.A.V.) nel 1926, diviene the years it has expanded, adding Tra il 2001 e il 2011 hanno Raimonda Riccini (clasDIP) Tobias Rehberger Angela Vettese Università IUAV di Venezia nel three undergraduate programmes, insegnato presso il clasAV Giorgio Ricchelli (clasT) Davide Riboli 2001. In quest’anno è rettore namely in Visual and Performing e claVES/clasAV and claVES Dina Riccò (clasVEM) Lorenzo Romito published by: Mousse dell’ateno Marino Folin (in carica Arts (claVES), Industrial and professors 2001-2011: Davide Rocchesso (clasVEM) Remo Salvadori dal 1993), al quale succede Carlo Communication Design (claDIS), and Piercarlo Romagnoni (clasT) Nicolò Scibilia Magnani nel novembre del 2006. Fashion Design (claDEM), and – most CORSI TEORICI/CLASSES Pierre Rosenberg Leonardo Sonnoli (clasVEM) Nel novembre del 2009 a Magnani recently – graduate programmes Rosaria Ruffini Tim Stark succede Amerigo Restucci, attuale in Product Design (clasDIP), Visual Giorgio Agamben Pier Luigi Sacco Philip Tabor (clasVEM) rettore in carica. Communication and Multimedia Giulio Alessandri Tiziana Serena Rirkrit Tiravanija progetto grafico/graphic design: L’Università IUAV di Venezia è (clasVEM), and Fashion Design and Carmelo Alberti (clasT) Carlo Severi (clasT) Grazia Toderi Studio Mousse - Marco Fasolini, articolata nelle tre facoltà Theory (clasTEM). Several of these Franco Amendolagine Giorgio Tavano Blessi Ezio Toffolutti (clasT) Fausto Giliberti, Elena Mora, di Architettura, Design e Arti, programmes have gradually been Emanuele Arielli (clasVEM) Ezio Toffolutti Camillo Trevisan Francesco Valtolina Pianificazione del Territorio. grouped together to become part Lucia Barsotti Camillo Trevisan (clasVEM) Francesco Vezzoli La facoltà di Design e Arti viene of a single degree programme. Alberto Bassi (clasDIP) Angela Vettese Benjamin Weil coordinamento editoriale/editorial fondata nel 2000, anno in cui viene Marco Bertozzi Carlo Vinti (clasVEM) Miro Zagnoli (clasVEM) coordination: Carlotta Poli eletto preside Marco de Michelis, Il settore arti visive della Cinzia Bigliosi Edoardo Zanon (clasVEM) che rimane in carica sino al giugno facoltà di Design e Arti Irene Bignardi (clasT) CORSI LABORATORIALI/ Marco Zanta editing: Chiara Leoni 2008 quando gli succede Medardo Elisa Bizotto LABS & WORKSHOPS Gilberto Zorio Chiapponi, attuale preside in Il settore Arti Visive si compone Frank Boehm proofer: Stephen Piccolo carica. di due corsi di laurea: claVES Francesco Bonami Mario Airò Cosa dovrebbe essere una scuola Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte? La facoltà di Design e Arti, partita (undergraduate) e clasAV Fiorella Bulegato (clasVEM) Giovanni Anceschi (clasVEM) d’arte/What an Art School Should traduzioni/translation: Catherine con un diploma di Design e i due (graduate). Le attività didattiche Roberto Casati Csaba Antal (clasT) Be: Bolton, Stefano Asperti, Lucia corsi di Laurea Specialistica in della facoltà di Design e Arti Francesca Castellani Stefano Arienti Pietroiusti Monique Arnaud (clasT) Per la sezione “Cosa dovrebbe What an Art School Should Be? Progettazione e Produzione delle vengono inagugurate nel 2001 Andrea Cavalletti Arti Visive (clasAV) e in Scienze e con gli insegnamenti del corso di Medardo Chiapponi (clasDIP) Karina Arutyunyan essere una scuola d’arte?” sono stampa/printing: Artigianelli Spa Tecniche del Teatro (clasT), si è laurea magistrale in Produzione Massimiliano Ciammaichella (clasVEM) Mauro Avogadro state riportate le risposte dei articolata negli anni aggiungedo a e Progettazione delle Arti Visive Claudio Coloretti (clasT) Lewis Baltz soli docenti che hanno svolto Tutti i diritti dei testi sono questi tre corsi di laurea triennale (clasAV) di cui Angela Vettese è Laura Corti Carlos Basualdo un’attività di laboratorio nel riservati agli autori/ in Arti Visive e dello Spettacolo direttore dal 2001 a oggi. Giulio Daniele Del Giudice (clasT) Maja Bajevic settore delle Visual Arts o affini. All rights reserved by the authors (claVES), Disegno Industriale Alessandri è stato vicedirettore Marco Della Torre Valerio Binasco (clasT) Non sono state date indicazioni di of the texts (claDIS), Design della Moda (claDEM) dal 2003 al 2009. Dal 2010 clasAV e Marco De Michelis Francesco Bonami lunghezza, e ciascuno ha risposto e negli ulteriori corsi di laurea clasT costituiscono un unico corso Paolo Fabbri Nicolas Bourriaud con la massima libertà. Crediti fotografici/Photo credits: specialistica in Disegno Industriale di laurea magistrale in Visual and Roberto Favaro Tania Bruguera Mara Ambrožič, Riccardo Banfi, del Prodotto (clasDIP), Performing Arts, di cui sono co- Guido Ferilli Enrico Camplani (clasVEM) The section entitled “What an Art Cristina Barbiani, Marco Bertozzi, Comunicazioni Visive e Multimediali direttori Walter Le Moli e Angela Giacomo Festi Lawrence Carrol School Should Be?” contains only Michele Brunello, Eleonora Charans, (clasVEM), Design e Teoria della Vettese (vicedirettori: Claudio Luca Fontana (clasT) Roberto Cavosi (clasT) the answers of professors who Marco De Michelis, Donatello De Moda (clasTEM). Nel tempo alcuni di Longhi e Paolo Garbolino). Oberdan Forlenza (clasT) Sandro Chia conducted laboratory activities in Mattia, Chiara Di Stefano, Andrea questi corsi sono stati accorpati Dal 2002 al 2008 il corso di laurea Susanne Franco (clasT) Gillian Crampton Smith (clasVEM) the visual arts or related fields. Galiazzo, Paul Geurtz, Stefano diventando indirizzi di un medesimo in Arti Visive e dello Spettacolo Antonello Frongia Luigi Dall’Aglio They were not given any Graziani, Marguerite Kahrl, Cornelia corso di laurea. (claVES) è stato diretto dal Paolo Garbolino Enrico David requirements as to length and Lauf, Laura Lovatel, Elena Mazzi, preside Marco De Michelis. Dal 2008 Giulio Giorello (clasDIP) Paola Donati each one answered freely. Corinne Mazzoli, Laura Pante, FACULTIES è direttore del corso di laurea Vittorio Girotto (clasDIP) Jimmie Durham Andrea Pertoldeo, Marjetica Laura Corti. Carlo Grassi Rene Gabri Potrč, Caterina Rossato, Iacopo The IUAV University of Venice, Lino Guanciale Alberto Garutti Seri, Richard Saxton, Tommaso established as the Istituto The Visual Arts sector of the Jennifer Knaeble Guido Guidi Speretta, Diego Tonus, Nataša Universitario di Architettura di Department of Arts and Design Marlene Klein Olafur Eliasson Vasiljević , Chiara Vecchiarelli, Venezia (I.U.A.V.) in 1926, acquired Agnes Kohlmeyer Frédéric Flamand (clasT) Angela Vettese its current name in 2001. At the The Visual Arts sector is composed Rosella Lauber Mona Hatoun time of this change, Marino Folin of two degree programmes: Paolo Legrenzi Runa Islam locandine IUAV a cura del/Poster was rector (holding this position claVES (undergraduate) and clasAV Claudio Longhi (clasT) Joseph Kosuth IUAV by: Servizio Comunicazione e since 1993) and in November (graduate). The teaching activities Mario Lupano (clasDIP) Marta Kuzma Stampa IUAV 2006 he was succeeded by Carlo of the Department of Arts and Patrizia Magli Cornelia Lauf Magnani. In November 2009 Magnani Design were inaugurated in 2001 Carlo Majer (clasT) Armin Linke Si ringraziano la Fondazione FASA was in turn succeeded by Amerigo with the graduate programme in Tomás Maldonado (clasDIP) Davide Livermore (clasT) e il suo direttore Paolo Legrenzi Restucci, who is rector today. Visual Arts (clasAV), which Angela Roberto Mancini Massimo Magrì per i finanziamenti dati a molti The IUAV University of Venice is Vettese has directed since Anthony Marasco Eva Marisaldi artisti e studiosi e per aver reso divided into three departments: 2001. Giulio Alessandri was vice Vera Marzot (clasT) Bjarne Melgaard possibile questo volume/We are Architecture, Arts and Design, and director from 2003 to 2009. As of Roberto Masiero Antoni Muntadas grateful to the FASA Foundation Urban and Regional Planning. 2010 clasAV and clasT have been Susanna Mati Gloria Moure and its director, Paolo Legrenzi, The Department of Arts and combined into a single graduate Stefano Mazzanti (clasVEM) Klaus Obermaier for funding many artists and Design was established in 2000 and programme in Visual and Performing Mario Messinis (clasT) Hans Ulrich Obrist scholars, and for making this book Marco de Michelis was chosen to Arts, co-directed by Walter Le Tiziana Migliore (clasVEM) Jorge Orta possible. head it; he held this position until Moli and Angela Vettese (vice Giulia Parovel (clasVEM) Adrian Paci June 2008, when he was succeeded directors: Claudio Longhi and Paolo Alberto Pasetti (clasVEM) Renato Padoan (clasT) 2 3
Se le arti visive debbano essere inse- Questo modello formativo era già sta- gnate all’interno delle università, è una to segnato, del resto, da esperienze in cui questione aperta: il modello americano le ha l’arte visiva era considerata un campo del inserite da tempo nei migliori atenei, dalla sapere e non una mera attività decorativa o UCLA di Los Angeles, al MIT di Boston, deputata al tempo libero. Tra queste, è stato mentre in Germania, in Francia e in Europa fondativo il breve volo del Bauhaus, quel in generale permane la consuetudine di for- politecnico capace di raccogliere uno spet- mare i futuri artisti e curatori nelle Accade- tro di discipline che andava dalla pittura di mie di Belle Arti. La principale differenza Paul Klee al design di Breuer all’archiet- tra le prime e queste ultime è che nelle tura di Gropius e di Mies Van der Rohe; università si prevede l’alternanza di molti centri come il Black Mountain College nel approcci e di diversi docenti anche per i North Carolina, dove l’artista Josef Albers laboratori di carattere pratico e progettuale, esercitò il suo magistero, hanno cercato di Una scuola d’arte dovrebbe essere una An art school should be a school with- consentendo allo studente una formazione raccoglierne l’eredità. Per quanto possibile, scuola libera da impicci, da gelosie accade- out hindrances, academic jealousy, petty assai diversificata; nelle Accademie, invece, anche a Venezia si è cercato di seguire la miche, da leggi meschine, da regolamenti laws, regulations drawn up by uninformed vige quasi sempre la presenza di un maestro stessa rotta, ricordando come in Laguna fatti da burocrati inconsapevoli, da procedu- bureaucrats, procedures imposed by arro- solo che segue gli studenti per tutti gli anni abbia sede l’unica Biennale d’arti che si sia re imposte da politici arroganti, da vincoli gant politicians, limitations demanded by della loro formazione, anche se coadiuvato data una struttura polidisciplinare abbrac- voluti da ministri che hanno fatto carriera ministers whose careers are built on inef- da altri per alcune materie specifiche. ciando arte, architettura e design, cinema, per meriti inconfessabili. fable merits. Un secondo interrogativo saliente danza, musica e teatro. Il territorio stesso Dovrebbe essere una scuola ricca ab- An art school should be rich enough not riguarda la rilevanza delle tecniche: ha ha chiamato e permesso la nascita di una Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte? bastanza da non considerare sprechi l’orga- to consider wasteful the organization of an importanza, per esempio, immaginare dei simile facoltà. nizzazione di una mostra dei suoi allievi, la exhibition for its students, the publication corsi di disegno? Ha senso non immaginare Ciò che si è cercato di fare in questi What an Art School Should Be? pubblicazione di un catalogo, l’acquisto di of a catalogue, the purchase of some simple alcuna formazione preliminare di carattere dieci anni è stato portare lo spirito dei ten- una semplice attrezzatura, la riparazione di apparatus, repair of photographic equip- tecnico, lasciando l’aspetto del “fare” alla tativi iniziati con il Bauhaus anche in Italia, un apparecchio fotografico, la firma di un ment, the offer of a teaching contract to one discrezione dei singoli docenti? La de- mettendo al contempo il nostro Paese al contratto d’insegnamento con uno dei grandi of our leading contemporary artists. materializzazione dell’arte dagli anni Ses- passo con le più recenti esperienze interna- artisti del nostro tempo. An art school should be the kind of santa in poi e il divaricarsi delle maniere di zionali del campo. Il sistema di norme che Dovrebbe essere il luogo in cui gli artisti place where artists and other representa- concepire un’opera rende queste domande regolano la vita universitaria mette parzial- condividono, con altri rappresentanti del tives of contemporary culture – philoso- molto simili a sfide, quasi scommesse su mente in discussione la rotta fin qui seguita, sapere contemporaneo – filosofi, sociologi, phers, sociologists, anthropologists, semi- cosa si debba o si possa intendere come in particolare per ciò che riguarda il contri- antropologi, semiologi, psicologi, storici... – ologists, psychologists, historians – share arte. Un quesito, peraltro, che molti teorici buto dei docenti a contratto, professionisti l’idea che all’arte del tempo moderno è affi- the idea that the art of today is entrusted ci hanno insegnato a lasciare aperto, come che IUAV ha saputo e voluto raccogliere per dato il compito di costruire forme originali with the task of constructing original forms aperta e sovente imprevedibile è stata la realizzare la propria scommessa: un unicum di conoscenza complessa del mondo; di met- of complex knowledge of the world and of storia dell’arte dall’inizio del Novecento in Italia che rischia di andare perso. Anche tere le cose del mondo in relazione tra loro. interrelating the aspects of the world. con le rivoluzioni tecniche, appunto, prima per questo, in vista di un rinnovamento Dovrebbe essere la scuola dove studenti, An art school should be where motivat- ancora che teoriche, iniziate da autori come che si pone come cesura, è necessario fare motivati ed entusiasti, provenienti da tutto ed, enthusiastic students from all over the Picasso, Kandinskij, Braque, Duchamp e un bilancio del già fatto; nella speranza di il mondo, esercitano le proprie capacità world hone their critical and creative abili- tutti i maestri dada-surrealisti. poter mettere a frutto il cambiamento non critiche e progettuali, piuttosto che quelle ties, rather than their technical skills. La facoltà di Design e Arti dell’Univer- come la chiusura di un’esperienza, ma come tecniche. It should be like the teacher training sità IUAV di Venezia è nata dal presupposto un’opportunità per passi nuovi e per rispon- Dovrebbe essere come il corso di laurea degree in visual arts that the IUAV offered che l’arte visiva possa essere un momento dere meglio alle domande formulate sopra. magistrale in arti visive dello IUAV, quando, ten years ago, when this institute began its formativo importante negli atenei univer- dieci anni fa, ha incominciato la sua storia existence: short as yet short, but already sitari e che non sia necessario insegnare ancor breve, ma già straordinaria. amazing. tecniche specifiche, ma consapevolezza e Medardo Chiapponi capacità di progetto. Si è ritenuto che anche preside della facoltà di design e arti ciò che deriva, oggi, dalla storia della pit- università iuav di venezia dal 2008 Marco De Michelis Marco De Michelis tura e della scultura, e che si è andato ride- preside della facoltà di design dean of the faculty of arts finendo in modo tanto radicale dal secondo e arti università iuav di venezia and design iuav university of venice Novecento, possa e debba essere insegnato dal 2000 al 2008 from 2000 to 2008 in un contesto dove trovano posto anche il teatro, il design del prodotto, la comunica- zione e la moda. 4 5
Whether or not the visual arts must be art was considered a field of knowledge and A cosa serve una scuola d’arte? non richieda competenze. Paradossalmente, taught at universities is still an open ques- not a mere decorative or leisure activity. Forse una scuola per artisti non serve. ne chiede troppe perché una scuola possa tion. The American model has long included One of the most fundamental was the brief Molti tra i pittori e gli scultori più interes- insegnarle tutte. Dato un progetto di lavoro, them at the best universities, from UCLA to flight of the Bauhaus, the polytechnic insti- santi, come Van Gogh o Cézanne, non ne occorre spesso saper dipingere, fotografare, MIT in Boston, whereas in Germany, France tute that covered an array of fields ranging hanno volute frequentare o non sono riusciti filmare, montare, mettere in piedi un’opera and Europe it is still customary to train fu- from the painting of Paul Klee to Breuer’s a farlo. La formazione può essere fondata ambientale sfociando nel territorio architet- ture artists and curators at academies of the design and the architecture of Gropius and su presupposti così rigidi da non essere tonico o anche nella storia del paesaggio; fine arts. The main difference between the Mies van der Rohe; centres such as Black d’aiuto a chi intende portare parole nuove. occorre, a volte, sapere influenzare lo stato former and the latter is that at universities Mountain College in North Carolina, where D’altro canto, è raro che l’innovazione non d’animo degli spettatori, cosa che richiede there is an alternation of many approaches the artist Josef Albers taught, attempted to nasca come ribellione a una regola, e in un background psicologico e anche qual- and different professors also for practi- grasp his legacy. At Venice, too, the uni- nessun luogo si impara la regola più facil- che lettura sociologica. Occorre essere al cal and design workshops, offering the versity strives to follow this same path as mente che a scuola. corrente di quanto è già stato fatto, cioè student a rather diversified education. At much as possible, cognizant of the fact that Forse le scuole servono proprio perché di quanto è andato concretizzandosi come most academies, however, there is just one the city is home to the only art biennial quello che vi s’impara venga tradito dagli “tradizione del nuovo”, secondo una defi- teacher who follows the students throughout with a multidisciplinary structure embrac- studenti migliori: alcuni tra i momenti più nizione di Harold Rosenberg. Una scuola their entire education, although he/she may ing art, architecture and design, cinema, significativi che hanno cambiato la storia d’arte dovrebbe oggi insegnare – come si be assisted by others for certain specific dance, music and theatre. The territory dell’arte nel Novecento sono nati dentro a è già detto – sia la norma sia il modo per subjects. itself has convoked and permitted the estab- contesti formativi in cui qualche allievo ha ribaltarla. Nonché a fallire e a saper supe- Another key question involves the lishment of such a faculty. saputo superare i maestri, dall’Accademia rare prima di tutto le ferite dell’autostima: importance of techniques. For example, is The aim over this decade has been to di Monaco al Bauhaus, dal Black Mountain “Fail Again, Fail Better”, s’intitola un sag- it important to imagine drawing courses? bring to Italy the spirit of the attempts initi- College del North Carolina alla scuola di gio illuminante di Roland Jones sui metodi Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte? Does it make sense not to imagine any sort ated with the Bauhaus, while also ensur- Ulm, fino alla New School for Social Re- dell’insegnamento artistico 2. of preliminary training on a technical level, ing that our country is up to date with the search di New York; le giovani generazioni Il problema di quali metodi insegna- What an Art School Should Be? leaving the aspect of “doing” to the discre- most recent international experiences in di artisti si sono formate in centri quali re resta, comunque, appariscente. Che si tion of the individual teachers? The dema- this field. The system of rules regulating l’accademia di Düsseldorf, la Hochschule parli di smaterializzazione dell’opera o di terialization of art from the Sixties on and university life partially calls into question di Francoforte, la UCLA di Los Angeles, era postmediale, che s’insista sulle prati- the divergence of the ways of conceiving a the path followed so far, in particular re- la Cal Arts, l’Art Institute di Chicago, il che concettuali o performative, lo statuto work make these questions akin to a chal- garding the contribution of contract profes- Goldsmiths College e Central Saint Martin dell’opera d’arte ne risulta problematizzato lenge, wagers on what one should or may sors, professionals whom IUAV has chosen di Londra. e per questo difficile da inserire in un piano consider as art. Moreover, it is a question to welcome in order to achieve its aim: a Un tempo, l’Accademia di Belle Arti di formazione. Per di più, il ruolo della teo- that many theoreticians have taught us to unique scenario in Italy that runs the risk era un luogo chiaro: vi s’imparavano scul- ria diventa sempre più importante riguardo leave open, just as art history from the turn of falling by the wayside. For this as well, tura, pittura, decorazione e altre tecniche a cosa significhi essere un autore, a quali of the 20th century was open and often un- in view of a renewal that can emerge as a vagliate dal tempo, come l’illustrazione o siano i rapporti con altre discipline, a cosa predictable, with the theoretical and, above caesura, it is essential to take stock of what l’incisione. La ricerca non faceva parte del si intenda per “conoscenza” in questo speci- all, the technical revolutions launched by has already been done, in the hope of being bagaglio necessario dei diplomati. Peral- fico ambito 3, che comunque continua a in- artists such as Picasso, Kandinsky, Braque, able to profit from change, not as the end of tro, dai tempi di Leonardo gli artisti hanno cludere il fare e dunque l’imprecisione della Duchamp and all the Dada-Surrealist mas- an experience but as an opportunity to take combattuto per sostenere che il loro lavoro techne rispetto alla sicurezza dell’episteme. ters. new steps and respond better to the ques- “è cosa mentale” e che la loro divinità non Non è un caso, quindi, che un secolo The Faculty of Arts and Design at the tions formulated here. è solo Mercurio, dio del fare e del comuni- dopo la maggiore rivoluzione della tec- IUAV University of Venice was established care, ma anche Saturno, dio del pensiero e nica, il tema dell’insegnamento artistico based on the assumption that visual art can del sapere 1. Anche se i loro luoghi di for- sia ancora e anzi sempre più discusso in be an important educational moment at Medardo Chiapponi mazione li hanno sempre relegati al mondo simposi e libri 4; tenendo conto per inciso universities and that it is not necessary to dean of the faculty of arts and design della decorazione, del bello e delle abilità come numerosi tra i critici e gli artisti più teach specific techniques but, rather, design iuav university of venice since 2008 manuali. È una concezione dura a morire. noti abbiano offerto alla scuola molto del awareness and abilities. The thinking was Oggi le pratiche correnti manifestano loro impegno, quasi che fosse un modo per that everything derived today from the his- un carattere multimediale tale per cui il dedicarsi veramente all’ambito intellettuale, tory of painting and sculpture, which was valore di un’opera non è legato al tipo di abbandonando i meccanismi promozionali radically redefined in the late 20th century, medium utilizzato, ma al dispositivo con- che connotano una carriera curatoriale fon- can be taught in a setting in which there is cettuale con il quale lo si utilizza. Ogni data su competitività, strategie, abilità or- also room for theatre, product design, com- insistenza dell’insegnamento su skill tec- ganizzative e di fund raising 5. L’attività di munication and fashion. niche è fuori luogo, quindi, che si tratti del sedi espositive collegate alle scuole d’arte, This educational model had already disegno o di abilità informatiche. in questo contesto, emerge come mai prima, been marked by experiences in which visual Ciò non significa che l’attività artistica perché queste ultime si dimostrano centri 6 7
slegati dalla necessità d’approvazione da è che una scuola d’arte non insegna cosa mostre, aste, mercato e scuole, dimostra quali Johannes Itten, Vasilij Kandinskij e parte di un mondo dell’arte vincolato a ri- sia l’arte: le peripezie di questo concetto e già di per sé la loro rilevanza, nonostan- Paul Klee. Del resto, lo IUAV era nato nel svolti di carattere mercificato. le pratiche che l’arte ha adottato nei secoli te continuino ad avere detrattori che non 1926 in parte “contro” i pittori, cioè da una Così, critici come Ute Meta Bauer, sono talmente cambiate che ogni periodo ne condividono o non ne comprendono o scissione rispetto all’Accademia di Belle Boris Groys, Daniel Birnbaum, Jens Hof- storico ha ridefinito il termine a posteriori, non desiderano capirne il linguaggio. Esse Arti. E questo spiega una parte delle resi- fmann, Hou Hanrou vi hanno trovato un sulle tracce di ciò che, in concreto, hanno comunicano il benessere, la liberalità, la stenze che gli architetti hanno continuato ad rifugio; molti artisti, da Joseph Kosuth a fatto gli artisti. Su questo punto, vale il democrazia vera o presunta raggiunta da un avere rispetto alla nuova ala dell’insegna- Jannis Kounellis a Rebecca Horn, hanno rasoio di Nigel Warburton, che ci ha invita- territorio e veicolano in maniera sintetica e mento universitario. portato a termine la loro carriera di docenti to a non perdere tempo sulle definizioni e a non verbale dei contenuti condivisi. In que- Nel 1998 venni dunque invitata da senza mai scinderla veramente da quella occuparci direttamente delle opere 9. Qual- sto senso, per inciso, poiché a diffondersi è Marino Folin a pensare un corso di laurea di “produttori”; altri, come Michelangelo siasi cosa essa sia, l’arte è un’entità scivo- stata una tradizione che nasce dal “canone innovativo; insieme a lui si trovarono a Pistoletto e Olafur Eliasson, hanno deciso losa, fatta per mettere nervosismo a chiun- occidentale” (secondo la dicitura discussa lavorare sul medesimo tema, in tempi di- di trasformare in una scuola il luogo stesso que cerchi di infilarla in una tassonomia e ma efficace di Harold Bloom), la sua espan- versi, Marco De Michelis, Germano Celant, dove vivono e lavorano, oppure, come Ma- in una catalogazione anelastica, un settore sione è stata forse un ultimo atto di colonia- Sergio Polano per il design, Walter Le Moli rina Abramović, hanno preso sulle proprie in cui la conoscenza certa non ha spazio. lismo culturale. per il teatro e alcuni altri; Lucia Barsotti spalle l’onere di creare una scuola ex novo: Dunque, di nuovo, davvero insegnarla ha Al giro di boa rappresentato dagli anni mise a disposizione la propria competen- esperimenti tanto più radicali quanto meno un senso? Dieci, sappiamo che sarà l’Asia a dominare za per dare un profilo legale alle idee. La protetti dal riconoscimento legale del titolo Nell’affermarlo ci aiuta il fatto che, in e che comunque la certezza delle potenze normativa vigente sembrava aprire spiragli di studio che possono rilasciare. Guardan- quasi tutti i centri di formazione più avan- già coloniali si è disfatta dopo un lungo verso nuovi corsi di laurea. In Italia la for- do la cosa dal punto di vista di un sistema zati, il design viene insegnato accanto alle periodo post-bellico, post-pace e post- mazione artistica avveniva allora all’esterno sempre più coercitivo, le scuole servono a cosiddette Fine Arts; come a dire che le capitalismo avanzato. Tuttavia, difficilmen- dell’Università, in Accademie, che cercava- Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte? liberarsi, almeno in parte, dei suoi lacci. soluzioni migliori per problemi di carattere te si potrà ritornare indietro rispetto agli no da anni di rinnovarsi, oppure nei DAMS, Probabilmente, comunque, la loro fun- pratico si trovano anche frequentando la investimenti fatti nel tentativo di rubare a corsi di laurea che davano una preparazione What an Art School Should Be? zione resta tramandare uno stile rodato, an- tradizione delle forme inutili, quelle che New York, Londra, Parigi la supremazia nel teorica ma che non includevano l’aspetto che quando lo si presenti come nuovo. Ciò hanno un carattere votivo o totemico, o di dettare legge non solo nell’arte, ma anche pratico e laboratoriale. che dovrebbe essere chiaro, a noi tutti che riconoscimento simbolico di una collettività riguardo al modo di vivere. Di conseguen- La proposta fu un corso di arti visive ne facciamo parte, è che le scuole possono culturalmente coesa. La storia delle forme, za, difficilmente si ritornerà indietro anche all’interno dell’Università, quindi con un nascere sperimentali nei metodi ma sono, finalizzate o meno alla vita corrente, dise- riguardo al modo di concepire cosa sia una pieno riconoscimento del settore come am- per definizione, luoghi in cui si tramanda gna una “forma del tempo” – secondo una scuola d’arte visiva: un luogo dove non si bito del sapere, ma in cui si congiungessero una tradizione, che sia solo quella sedimen- nota definizione di George Kubler 10 – e mai trasmette un mestiere ma un’attitudine men- finalmente pratica e teoria; il progetto fu tata nel Novecento o che si spinga più in- come in questo secolo accelerato è neces- tale, peraltro in opposizione a un sistema confortato da numerosi esempi anglosassoni dietro. Dietro ai centri in cui oggi si fa for- sario avere strumenti per seguire i cambia- scolastico che cerca di porsi sempre più e dal modello del Corso Superiore di Arti mazione artistica, non c’è alcuna volontà di menti maggiori. come professionalizzante e non meramente Visive della Fondazione Antonio Ratti, una provocare o stupire: come ha notato ancora A nessuno può sfuggire il ruolo che umanistico. summer school nata nel 1995, di solo 21 Rosenberg, il novero delle pratiche artisti- le immagini, cioè le forme che hanno un Date queste premesse, veniamo alla giorni ma che in nuce riassumeva alcune che che si seguono oggi è stato ampiamente legame particolare con la visualità, hanno storia e al perché della scuola di cui que- delle premesse su cui s’intendeva lavorare: definito prima del 1912 6. Non possiamo che assunto in questi decenni di galoppata tec- sto volume riassume dieci anni di attività. laboratori molto liberi nei metodi, affidati cercare di svolgere al meglio il compito di nologica e comunicativa: mai come ora, la Quando l’Università IUAV si chiamava a visiting professor esterni, congiunti a una trasmettere un sapere in modo onesto. Nelle maggior parte delle idee prende corpo sotto ancora Istituto Universitario di Architettura parte strutturata di lezioni frontali e confe- parole di Robert Storr, un altro critico che forma di figure per poi tradursi in parola, di Venezia, glorioso centro in cui avevano renze teoriche; nessun limite tecnico; nes- ha scelto l’insegnamento, “il genio non mentre un tempo sembrava naturale il per- insegnato Manfredo Tafuri, Carlo Scarpa, sun orientamento politico, tranne quello che manca di nulla” 7 ma i geni sono rari e quin- corso inverso. Ritenere che l’area dell’im- Aldo Rossi e molti altri, sembrò al rettore e si incarna nelle famose parole di Gertrude di “il proposito delle scuole d’arte è quello magine – anche di quelle in movimento o ad alcuni altri componenti del corpo docen- Stein: “Ciascuno di noi, a modo proprio, è di fornire agli studenti ciò che sanno essere tridimensionali o ambientali – non abbiso- te che, appunto, l’insegnamento di discipli- tenuto a esprimere cosa stia facendo il mon- loro mancante, e le modalità per capire le gni di una preparazione adeguata è quindi ne progettuali come l’architettura, la pia- do nel quale viviamo” 11. cose che non sanno essere loro mancanti” 8. un anacronismo: quando una civiltà inizia a nificazione urbanistica, il design potessero Il Corso di Laurea Specialistica in Pro- Inutile chiedersi che cosa manchi e cosa esprimersi secondo certi sistemi, non impa- e dovessero affiancarsi a una formazione gettazione e Produzione delle Arti Visive no a uno studente d’arte: deve scoprirlo da rare a comprenderli e a dominarli significa anche nel campo delle arti visive e perfor- venne inaugurato, insieme al suo gemello solo, anche se, di solito, il punto è dargli anche perdere il dominio dell’espressione mative. Era un processo a ritroso rispetto a dedicato al teatro, l’8 giugno 2001 con una base di conoscenze comuni da cui parti- medesima. quello compiuto dal Bauhaus, dove si giun- un’opera di Joseph Kosuth e una rappre- re, per non scoprire l’acqua calda ripercor- Tutto ciò vale anche per il campo delle se al primato dell’architettura, toccato con sentazione di teatro-danza con la regia di rendo esperienze di altri. arti visive, un sottoinsieme delle immagini la direzione di Mies van der Rohe, dopo che Frédéric Flamand e la scenografia di Zaha Un altro punto che deve essere ribadito senza finalità pratiche. Il successo di musei, i primi anni erano stati dominati da pittori Hadid. Il palco era sul fascinoso panora- 8 9
ma delle Zattere, laddove l’archeologia Le difficoltà incontrate sono state del anche di lavorare in una prospettiva in- Art di Oslo, fino alla Fondazione Sandretto industriale sembra mischiare Rotterdam a resto un segno chiaro che l’iniziativa è stata ternazionale. C’è bisogno di sconfinare in Re Rebaudengo di Torino e al Museo d’Arte Venezia. Gli edifici erano ancora in fase di alta visibilità, nonché figlia di una logica ogni senso, senza dogmi nella scelta della Contemporanea del Castello di Rivoli. E di restauro, ma l’entusiasmo fu tale da stringente: la Venezia della Biennale, terri- tipologia dei docenti e senza limiti geogra- alcune mancheranno senz’altro a questo ap- sospingerci avanti, nonostante i pavimenti torio dell’arte per eccellenza, non può non fici rispetto alla loro provenienza. Nei corsi pello. Le relazioni hanno portato relazioni non completati, l’ascensore mancante e la dotarsi di strutture formative che seguano d’arte IUAV si è sempre insegnato anche in e la possibilità, per gli studenti più volitivi, carenza di aule. Erano i primi mattoni di la sua vocazione primaria e che sappiano inglese. Si è sentita la necessità di tradurre di sfruttare la scuola per andarsi a formare una Facoltà di Design e Arti che si affianca- porsi al suo servizio, così come si è cer- il più raramente possibile. Si è avvertita anche altrove, è stata sempre incoraggiata. va a quelle di Pianificazione Urbanistica e cato di fare collaborando il più possibile l’opportunità di mettere in piedi una piat- Una sorta di miracolo italiano ci ha aiutato, di Architettura. Contestualmente, l’Istituto con altre entità dedicate alle arti contem- taforma capace di attrarre professionisti nonostante le ristrettezze in cui la scuola ha Universitario di Architettura di Venezia poranee. Ricordiamo la mostra presso la veri – tra i primi generosi che hanno cre- vissuto per la maggior parte dei suoi anni. diventava Università IUAV, chiudendo per Biennale svoltasi nel 2003, con studenti di duto nell’esperimento ci sono stati Lewis Così anche si dica per i convegni, organiz- sempre il suo acronimo e cambiando, con 13 scuole da tutto il mondo 13, i rapporti con Baltz, Guido Guidi, Joseph Kosuth, Giulio zati spesso al limite delle forze, ma quasi un concorso, il suo logo: il leone circolare la Fondazione Bevilacqua La Masa e con il Paolini, Grazia Toderi, Hans Ulrich Obrist tutti sfociati in pubblicazioni. All’interno di un tempo veniva sostituito da una scritta museo MAXXI 14 – che nel 2008 ha dedicato che insegnò in tandem con Stefano Boeri, della facoltà, iniziative condotte dal gruppo semplice, che gioca sulla simmetria di ogni al corso un suo primo resoconto pubblico Rirkrit Tiravanija che affittò una casa in di semiotici riuniti nel LISaV, capitanato da lettera e che consente flessibilità e un uti- a Roma –, le rassegne di studenti e docenti Campo Santa Margherita per potere ospi- Paolo Fabbri, così come quelle dei teorici lizzo versatile. presso la Fondazione Buziol, le lezioni del tare gli studenti la sera; l’anno dopo Mario dell’economia, guidati da Pierluigi Sacco Dapprima nacquero, dunque, i due corsi ciclo L’Opera Parla presso Palazzo Grassi, Airò, Stefano Arienti, Lawrence Carroll, e degli psicologi, organizzati da Paolo Le- di laurea specialistica, uno volto alle arti gli incontri al centro alternativo S.A.L.E. – Alberto Garutti; e poi ancora Maja Bajevic, grenzi, hanno generato ricerche significati- visive e l’altro al teatro; poi vennero i corsi nato, peraltro, anche da nostri allievi e da Carlos Basualdo, Nicolas Bourriaud, Jim- ve. Le relazioni con il gruppo dei docenti di Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte? di laurea triennali e, nel tempo, la piattafor- considerarsi uno dei risultati più tangibili mie Durham, Rene Gabri, Mona Hatoum, cinema – da Irene Bignardi a Paolo Costa a ma è arrivata a comprendere scuole di base della scuola stessa. Progetti europei come Runa Islam, Marta Kuzma, Armin Linke, Marco Bertozzi – come quelle con il gruppo What an Art School Should Be? e magistrali di design del prodotto, della Radar (2003) e Becoming Bologna (2009) Eva Marisaldi, Gloria Moure, Adrian Paci, di design della comunicazione – da Gior- moda e della comunicazione, fino a comple- insieme alla rete di scuole d’arte europee Cesare Pietroiusti, Marjetica Potrč, Tobias gio Camuffo a Wolfgang Sheppe a Sergio tare il progetto di una facoltà intera. Che in EARN, l’inserimento nella rete comuni- Rehberger, Remo Salvadori, Benjamin Weil Camplani – sono state fertili, soprattutto effetti non è mai stata accettata dalle altre taria SHARE, la partecipazione a progetti e molti altri, di cui si ritroveranno i nomi in nel ciclo di workshop intitolati Teach Me. due e che è stata tenuta in vita solo perché internazionali come Real Presence sono questo volume, con una permanenza che è E prego di non offendersi chi non sia stato a basso costo. Anche l’Accademia ci vide stati altrettanti momenti di riconoscimento andata, a loro scelta, da un semestre a molti nominato: questo testo diventerebbe un come un rivale e rifiutò all’inizio qualsiasi internazionale. anni. Accanto al loro contributo, si è avuto elenco. permeabilità tra i corsi di studio. Né le rivi- Gli ostacoli incontrati sulla via, del re- quello dei docenti di ruolo, scelti con una Ad alcuni docenti che hanno fatto par- ste d’arte, né il contesto istituzionale – che sto, sono un segno di cui andare orgogliosi grande attenzione alle discipline di matrice te del percorso è stato chiesto, per questo pure hanno assorbito molti dei nostri allievi dal punto di vista ideale: nonostante la loro filosofica, psicologica e comunque teorica: libro, “cosa dovrebbe essere una scuola in posizioni di rilievo, come artisti o cura- inedita popolarità e il fatto di essere diven- tra questi non possiamo non nominare alme- d’arte”, perseguendo le riflessioni impo- tori – hanno mostrato particolari tenerezze tate sempre più istituzionali, le arti visive no coloro – da Giorgio Agamben a Marco state sopra. Qualcuno non ha risposto. La per questo esperimento. sembrerebbero conservare un elemento De Michelis a Patrizia Magli – che hanno maggioranza ha offerto spunti brevi, ma Niente di cui stupirsi, comunque: in sovversivo capace d’infastidire; forse la spesso accompagnato i ragazzi, persino a profondi e sentiti, sulla base della propria tutto il mondo si registrano fenomeni simili, componente più inquietante sta proprio cena, e che si sono impegnati in programmi esperienza. La domanda vuole essere rivolta tra l’approvazione senza tentennamenti per nella difficoltà di definirle appieno, dando anche di dottorato. Alcuni dei docenti, da a una prospettiva futura e non a un racconto l’arte in generale e il distacco da essa quan- loro un preciso posto nel mondo. Non sono Carlos Basualdo a Antoni Muntadas, da dell’accaduto, perché comunque si fa sem- do si presenti come competitor nei finanzia- ambiti professionalizzanti, nel senso pieno Olafur Eliasson a Bjarne Melgaard, hanno pre troppo poco. menti. Quasi ovunque, come sostiene Brad del termine, e uno studente che esca da un coinvolto gli studenti nella realizzazione I loro statement, così come gli elenchi Buckley dal suo osservatorio australiano, il corso di Visual and Performing Arts non dei padiglioni nazionali che erano stati loro che seguono, vanno visti come un riassunto settore “non è riconosciuto come un cam- può, quasi per definizione, aspirare ad ave- affidati alla Biennale. In molti altri casi, è delle attività svolte e come una dichiarazio- po legittimo per la ricerca finanziata […] re un’occupazione stabile e subordinata: un stata la Biennale medesima a chiedere ai ne d’intenti per il futuro. Ci sono stati mille Dal tempo di Oscar Wilde, l’arte è stata artista o un independent curator non timbra nostri studenti di collaborare alla realizza- errori e indubbie mancanze: non avere un anche riconosciuta come uno strumento per il cartellino, se non quando è fallito. Un fat- zione delle opere di artisti vari. E ancora, bar, non avere tecnici di laboratorio suffi- criticare la società; questo precetto oggi to scomodo, ma sul quale riflettere. istituzioni diverse hanno aperto tirocini e cientemente numerosi, non potere tenere la è assiomatico nelle arti visive. La ricerca Di una cosa l’esperimento che, da al- bandi per i nostri studenti: dal Philadelphia scuola aperta la sera, non essere in grado di finanziata di livello universitario non do- lora, ha potuto vivere tra procelle diverse Museum of Art alla Serpentine Gallery di pagare gite collettive e nemmeno borse di vrebbe riflettere questo? In qualche modo, per dieci anni, parla con sicurezza: della Londra, dalla New York University alla studio, non avere potuto sviluppare un pro- il lessico di che cosa costituisca una ricerca necessità di essere legati a un territorio e Fondazione Spinola Banna, dal Pierogi a gramma di dottorato per artisti e, comun- valida esclude ancora tutto ciò” 12. alle domande che pone, ma al contempo New York all’Institute for Contemporary que, un vero terzo livello nel ciclo di studi; 10 11
alcune lacune sono state risolte dagli stessi NOTE What Is the Purpose of an Art School? This does not mean that artistic activity studenti, rivelatisi una forza motrice attivis- Perhaps a school for artists serves no does not require capabilities. Paradoxically, 1) Il riferimento è ovviamente a Raymond Klibansky, Fritz sima, capace di trovarsi la sera per lavorare, Saxl e Erwin Panofsky, Saturno e la Melanconia, trad. it. purpose at all. Many of the most interesting it needs so many that a school is unable to di organizzarsi per andare a vedere e a fare Einaudi, Torino 1986. painters and sculptors, such as Van Gogh teach them all. A given work project often mostre anche all’estero, di inventarsi occa- and Cézanne, did not want or manage to requires the ability to paint, photograph, 2) In Steven Henry Madoff (ed.), Art Schools (Proposi- sioni di confronto anche in luoghi impensati tions for the 21st century), MIT, Cambridge/London 2009, attend one. Training can be based on as- film, edit or set up an environmental work come case private, circoli per anziani, vec- pp. 151-164. sumptions so rigid they cannot be of help to that leads to the architectural territory or chi centri sociali, con un’invasione soffice those who intend to introduce new words. even the history of landscape; at times, one 3) Cfr. Jan Kaila, “The Artist As a Producer of Knowl- ma volitiva della città intera. Si darà atto edge”, in The Artist’s Knowledge 2, Research at the Finn- On the other hand, innovation rarely occurs must be able to influence the spectators’ a loro e ai docenti che hanno seguito i loro ish Academy of Fine Arts, Helsinki 2008, pp. 6-9. without being a rebellion against rules, and mood, and this requires a background in desideri, di avere agito assertivamente, del there is no easier place to learn rules than psychology as well as a smattering of soci- 4) Tra gli altri, cfr. Mary Jane Jacob and Jacquelynn Baas, tentativo di affidarsi a buone pratiche sor- Learning Mind – Experience into Art, School of the Art In- at school. ology. One must be familiar with what has rette da una visione teorica di fondo. stitute of Chicago, University of California Press, Berke- Perhaps we need art schools precisely already been done, i.e. with what has been Nata grazie alle pieghe di una riforma, ley/Los Angeles/London, 2009; Brad Buckley and John so that what is learned there will be be- implemented as the “tradition of the new”, Conomos (eds.), Rethinking the Contemporary Art School la scuola d’arti visive IUAV dovrà voltare – The Artist, the PhD, and the Academy, The Press of the trayed by the best students. Some of the according to Harold Rosenberg’s definition. pagina a causa di un’altra riforma, con la Nova Scotia College of Art and Design, Canada 2009. most significant moments that changed As we have already noted, an art school quale si diminuisce drasticamente il nu- art history in the 20th century occurred should teach the rule as well as how to 5) Cfr. Ute Meta Bauer, Zones of Activities, in Jacob and mero di ore consentite di insegnamento a Baas, op. cit., p. 137. in educational settings in which several overturn that rule. And it should also teach contratto – l’unica formula per avere buoni pupils surpassed their teachers, from the how to fail and how to overcome the ensu- professionisti – e con cui si limita anche la 6) Cfr. Harold Rosenberg, The Anxious Object: Art Today Munich Academy to the Bauhaus, from ing damage to self-esteem: “Fail Again, Fail and its Audience, Horizon Press, New York 1964, p. 20. possibilità di avere docenti stranieri. Così Black Mountain College in North Carolina Better” is the title of an enlightening essay Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte? facendo, almeno per quanto attiene alle arti 7) “Genius lacks nothings that it needs”, in “No problem to the Ulm School of Design and on to the by Roland Jones on the methods of artistic visive, la legge Gelmini restituisce l’Uni- but a problematic”, in Maddoff 2009, op. cit., p. 54-65, New School for Social Research in New teaching. 2 What an Art School Should Be? p. 65. versità a se stessa e torna quindi a conce- York. The young generations of artists were The problem of which methods to teach pirla come un mondo autoreferenziale. Fare 8) “The purpose of art schools is to provide students with trained at centres such as the Düsseldorf is still striking nonetheless. Regardless of un bilancio di dieci anni di attività significa the things they know they lack and ways of finding the Art Academy, the Hochschule in Frankfurt, whether we are talking about dematerializa- things they don’t know they lack”, ibidem. anche questo: non celebrare il già fatto ma UCLA, Cal Arts, the Art Institute of Chi- tion of the work or the post-media era, the capire il da farsi, vedendo con lucidità che 9) Cfr. Nigel Warburton, La questione dell’arte, trad. it. cago, and Goldsmiths College and Central statute of the work of art has been problem- difficilmente potrà ripetersi qui, nelle forme Einaudi, Torino 2004. Saint Martin in London. atized and is thus difficult to insert into an che ha avuto; sperando che l’esperienza 10) George Kubler, La Forma del tempo, trad. it Einaudi, The Academy of Fine Arts was once an educational programme. Moreover, the role fatta possa comunque aiutare altre scuole Torino 2002. obvious place where one could learn sculp- of theory becomes increasingly important in d’arte a trovare la loro strada. ture, painting, decoration and other tech- terms of what it means to be an author, the 11) “Each of us in our own way is bound to express what the world in which we are living is doing” (da “Portraits niques sanctioned by time, such as illustra- relations that exist with other disciplines, and repetitions”, citato da Ann Hamilton nel saggio “Mak- tion or engraving. Research was not part of what is meant by “knowledge” in this spe- Angela Vettese ing not Knowing” in Jacob and Baas 2009, op. cit., pp. the background required by graduates. At cific field, 3 which nevertheless continues 66-73, p. 69). direttore del corso di laurea magistrale the same time, since Leonardo’s era artists to include doing and thus the imprecision in teatro e arti visive 12) “[Art] is not recognized as a legitimate field for have battled to sustain that their work is of techne with respect to the certainty of indirizzo progettazione e produzione delle arti visive funded research. [...] Since Oscar Wilde’s time, art has “a mental thing” and that their deity is not episteme. also been acknowledged as a tool for criticizing society; this precept is axiomatic in the visual arts today. Shouldn’t only Mercury, the god of doing and commu- Therefore, it is no accident that a funded research at university level reflect this? Somehow, nicating, but also Saturn, the god of thought century after the greatest revolution of the lexicon of what constitutes valid research still ex- and knowledge. 1 And this despite the fact technique, the subject of teaching art cludes all this”, in Buckley and Conomos, “The Australian Research Council Funding Model Condemns Art Schools that the places where they have trained have continues to be discussed increasingly in to a Bleak Future”, in Conomos 2009, op. cit., p. 87-88. always been relegated to the world of deco- symposia and books, 4 incidentally bearing ration, beauty and manual skills. It is an in mind that many of the best-known crit- 13) Cfr. il catalogo Angela Vettese (a cura di), Recycling the Future. Vivere Venezia 2, Marsilio, Venezia 2003. enduring conception. ics and artists have devoted much of their Current practices now manifest a mul- time to schools, as if it were a way to give 14) Cfr. il catalogo a cura di Cornelia Lauf e Angela Vette- timedia character so that the value of a themselves fully to the intellectual milieu, se, IUAV al MAXXI, Venezia 2008. work is not tied to the type of medium that abandoning the promotional mechanisms is used, but to the conceptual device with that distinguish a curatorial career based which it is employed. Any insistence of on competitiveness, strategy, and or- teaching on technical skills is thus inap- ganizational and fundraising skills. 5 In this propriate, regardless of whether it has to do context, the activity of exhibition venues with drawing or computer abilities. connected with art schools has emerged as 12 13
never before, because the latter have proven ences of others. intrinsically demonstrates their relevance, the Academy of Fine Arts. And this helps themselves to be centres that are not limited Another point that must be emphasized despite the fact that they continue to have explain some of the hostility that architects by the need to be approved by an art world is that an art school does not teach what denigrators who do not share or understand continued to feel with respect to the new bound to commoditization. art is: the vicissitudes of this concept and or desire to understand their language. They wing of university teaching. Critics such as Meta Bauer, Boris the practices that art has adopted over the communicate the well-being, liberality and Thus, in 1998 Marino Folin asked Groys, Daniel Birnbaum, Jens Hoffmann centuries have changed so much that each real or presumed democracy achieved by a me to come up with an innovative degree and Hou Hanrou have thus found refuge historical period has redefined the term a territory, and they succinctly and nonver- programme; along with him, and at differ- there; many artists, from Joseph Kosuth to posteriori, in the wake of what artists have bally convey shared contents. Incidentally, ent times, other figures ended up working Jannis Kounellis and Rebecca Horn, have actually done. On this point, we can cite in this sense – because what circulated with him on the same concept: Marco De finished their career as teachers without the razor of Nigel Warburton, who asks us was a tradition that arose from the “West- Michelis, Germano Celant and Sergio Po- ever truly separating it from that of “pro- not to waste time on definitions and to deal ern canon” (according to Harold Bloom’s lano for design, Walter Le Moli for theatre, ducers”. Others, such as Michelangelo Pis- directly with the works. 9 Regardless of what controversial but effective term) – its ex- and several others; Lucia Barsotti offered toletto and Olafur Eliasson, have decided it may be, art is a slippery entity that aims pansion may well have been a final act of her expertise to outline these ideas from a to transform where they live and work to upend anyone who tries to pigeonhole cultural colonialism. legal standpoint. The regulations in force into a school, or, like Marina Abramović, it into a taxonomy or inelastic category, a At the turning point represented by the seemed to offer an opening towards new they have taken on the burden of creat- sector in which there is no room for sure 1910s, we know that Asia came to domi- degree programmes. At the time, artistic ing a brand-new school: the less they are knowledge. So, again, is there really any nate and that, regardless, the confidence of training in Italy took place outside the protected by the legal recognition of the point in teaching it? former colonial powers crumbled after a university, at academies that had tried to diploma they can issue, the more radical In stating this we are aided by the fact long post-war period, after peace and after modernize themselves for years, or within they are. Looking at this from the viewpoint that at nearly all of the most advanced edu- advanced capitalism. Nevertheless, it would the DAMS courses, degree programmes in of an increasingly coercive system, schools cational institutions design is taught along- be hard to go back with respect to the in- Arts, Music and Entertainment Studies that Cosa dovrebbe essere una scuola d’arte? serve the purpose of getting rid of their own side the so-called Fine Arts, as if to say that vestments made in the attempt to purloin examined theory but did not envisage prac- shackles, at least in part. the best solutions for practical problems the supremacy of New York, London and tical preparation and workshops. What an Art School Should Be? In any case, their function probably can also be found by examining the tradi- Paris in laying down the law not only in art, The proposal was a visual arts course continues to be that of handing down a tion of useless forms, those that are votive but also lifestyles. Consequently, it is un- within the university, and thus with full rec- well-oiled style, even when they are pre- or totemic in nature, or are the symbolic likely that we will also revert regarding the ognition of the sector as a field of knowl- sented as something new. What should recognition of a culturally cohesive commu- way of conceiving what a visual arts school edge, but in which theory and practice were be clear to all those who are part of them nity. The history of forms, whether aimed at is: a place where what is transmitted is not finally combined. The project was corrobo- is that schools may be experimental in current life or not, sketches out a “shape of a trade but a mental attitude, moreover in rated by numerous English and American method, but by definition they are places in time” – according to George Kubler’s well- opposition to a scholastic system that in- examples, and by the model of the Course which a tradition is handed down, be it sim- known definition 10 – and never as in this creasingly attempts to present itself as pro- of Higher Learning in Visual Arts of- ply the one that arose in the 20th century accelerated century has one needed instru- fessionalizing and not merely humanistic. fered by the Antonio Ratti Foundation, a but also those that go further back. The cen- ments to follow the biggest changes. Given these premises, we can get to the summer-school programme of just 21 days tres where artistic training takes place today Nevertheless, no one can fail to grasp history and reasons behind the school for established in 1995 that, in an embryonic are not distinguished by any desire to pro- the role that images, i.e. the forms that have which this book summarizes a decade of ac- form, encapsulated some of the premises on voke or astonish: as Rosenberg observed, a particular tie with visual quality, have tivity. When the IUAV University still went which the proposal intended to work: work- the category of artistic practices followed acquired in these decades of technological by the name of Istituto Universitario di Ar- shops that were very free in terms of meth- today was amply defined before 1912. 6 We and communicational haste: never before chitettura di Venezia, the glorious centre at ods, entrusted to visiting professors, along can only try to perform the task of convey- have most ideas materialized in the form of which Manfredo Tafuri, Carlo Scarpa, Aldo with a structured part offering face-to-face ing knowledge honestly and as best as we figures and then been translated into words, Rossi and many others taught, the rector lessons and lectures on theory. No techni- can. In the words of Robert Storr, another whereas the opposite process once seemed and several other faculty members felt that cal limitations were envisaged save the one critic who chose to teach, “genius lacks natural. Deeming that the area of images – the teaching of disciplines such as architec- embodied by the famous words of Gertrude nothings that it needs”, 7 but geniuses are even those in motion or three-dimensional ture, urban planning and design could – and Stein: “Each of us in our own way is bound rare and thus “the purpose of art schools or environmental – does not require ad- should – be flanked by classes in the visual to express what the world in which we are is to provide students with the things they equate preparation is thus an anachronism: and performing arts. It was a reverse proc- living is doing”. 11 know they lack and ways of finding the when a civilization starts to express itself ess with respect to the one conducted by the The Graduate Programme in Visual things they don’t know they lack”. 8 It would according to certain systems, not learning Bauhaus, where the primacy of architecture Arts was inaugurated – along with its twin be pointless to ask an art student what he and mastering them means losing command was achieved with Mies van der Rohe at dedicated to theatre – on 8 June 2001 with lacks and what he doesn’t: he must discover of the expression itself. the helm, after the early years dominated a work by Joseph Kosuth and a theatre/ this on his own, although as a rule the idea All of this also applies to the field of by painters such as Joannes Itten, Wassily dance performance directed by Frédéric is to provide him with a foundation of com- the visual arts, a subset of images without Kandinsky and Paul Klee. Indeed, the IUAV Flamand; Zaha Hadid designed the set. The mon knowledge as a starting point, to avoid practical aims. The success of museums, had originally been established in 1926 in stage overlooked the fascinating panorama reinventing the wheel by tracing the experi- exhibitions, auctions, markets and schools part “against” painters, when it split from of the Zattere, where industrial archaeol- 14 15
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