VINO, CONSORZIO VALPOLICELLA: SU 'TERREGIUNTE' INTERVENGANO ORGANISMI DI CONTROLLO - Agricolae
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VINO, CONSORZIO VALPOLICELLA: SU ‘TERREGIUNTE’ INTERVENGANO ORGANISMI DI CONTROLLO Il Consorzio tutela vini della Valpolicella ritiene non corretta e quindi irrispettosa delle regole la gestione della comunicazione adottata dalle aziende Masi Agricola e Futura 14 in occasione del lancio, nei giorni scorsi, del vino da tavola ‘Terregiunte’. Secondo il Consorzio le norme comunitarie vigenti vietano infatti di fare menzione a zone o prodotti a denominazione di origine accostate a vini senza alcun riferimento geografico, non solo in etichetta ma in tutti i canali media utilizzati. Questa norma è stata ad avviso del Consorzio ampiamente disattesa dalle aziende in questione nelle comunicazioni ufficiali rilasciate a mezzo sito (www.terregiunte.it), nelle schede tecniche e nei comunicati stampa forniti ai media in occasione della presentazione del prodotto, dove Amarone della Valpolicella Docg e Primitivo di Manduria Doc appaiono puntuali – assieme alle zone di origine – recando nei confronti degli utenti confusione e cattiva informazione e conferendo al vino da tavola un’immagine diversa dalla realtà. Nello stigmatizzare il fatto e rimandando, come di dovere, l’esame agli organi competenti, il Cda del Consorzio tiene inoltre a puntualizzare come tra l’altro non si possa nemmeno parlare di Amarone per un prodotto solamente vinificato, in quanto non ha concluso il processo di certificazione come Docg. Sorprende infine come questa comunicazione inopportuna sia stata pianificata e realizzata da professionisti e imprenditori di comprovata esperienza. Per tutto ciò si invitano gli organismi di controllo del ministero delle Politiche Agricole a un necessario approfondimento. Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella
Nato nel 1924 è una realtà associativa che comprende viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della zona di produzione dei vini della Valpolicella, un territorio che include 19 comuni della provincia di Verona. La rappresentatività molto elevata (80% dei produttori che utilizzano la denominazione) consente al Consorzio di realizzare iniziative che valorizzano l’intero territorio: il vino e la sua terra d’origine, la sua storia, le tradizioni e le peculiarità che la rendono unica al mondo. Il Consorzio annovera importanti ruoli istituzionali: si occupa della promozione, valorizzazione, informazione dei vini e del territorio della Valpolicella, della tutela del marchio e della viticoltura nella zona di produzione dei vini Valpolicella, della vigilanza, salvaguardia e difesa della denominazione. L’area di produzione è molto ampia ed è riconducibile a tre zone distinte: la zona Classica, (Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar); la zona Valpantena, comprendente l’omonima valle; la zona DOC Valpolicella, con Verona, Illasi, Tramigna e Mezzane. Le varietà autoctone che danno vita ai vini delle denominazioni vini Valpolicella sono: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. I vini della denominazione sono il Valpolicella doc, il Valpolicella Ripasso doc, l’Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella entrambi docg. GOVERNO, DAMIANO SU NODO ROUSSEAU: PROCEDURE
COSTITUZIONE NON SUBORDINATE A REGOLE INTERNE AI PARTITI. SERVE BUONSENSO “E’ evidente che ciascun partito ha il diritto di decidere le procedure democratiche attraverso le quali prende le sue deliberazioni, piattaforma Rousseau, Primarie o convocazioni di organismi. Ma è altresì evidente che le regole democratiche interne ai singoli partiti non possono interferire con le procedure della Costituzione”. Così ad AGRICOLAE Cesare Damiano in merito al nodo Rousseau per l’accordo giallo rosso. “Non possiamo subordinare l’ipotesi di una costruzione di un governo alle regole interne di un partito. Anche in questa condizione bisogna avere un grande buonsenso. La nostra Direzione ha dato ampio mandato a Zingaretti e grande fiducia circa il suo operato”, conclude poi. GOVERNO, ZINGARETTI PIENO MANDATO. RICHETTI COME RENZI 1 MESE FA. VIDEO. RESTA NODO ROUSSEAU. SE WEB DICE NO, SI
VA AL VOTO. M5S NON CEDE La direzione del Pd ha dato mandato al segretario Nicola Zingaretti di verificare la possibilità di un nuovo governo giallo-rosso oggi alle consultazioni con Sergio Mattarella. Quasi una standing ovation al Nazareno. Voce contraria solo quella di Matteo Richetti, ex fedelissimo di Matteo Renzi, che ha spiegato “resto ma non mi ritrovo più in questo partito”. Il senatore del Pd è stato l’unico ad aver votato no alla relazione del segretario. Lo stesso Matteo Renzi, il 23 luglio nel corso di un’intervista a Omnibus, diceva che “non vedeva i valori in comune i valori con il M5S”, “dopodichè se qualcuno vuole fare l’accordo con i 5S, lo faccia. Io ho vinto il mio collegio dicendo che non avrei fatto accordi ne con Salvini che con Di Maio. Oggi dico semplicemente che se ci fosse un governo con i CinqueStelle o con la Lega io voterei contro in Parlamento. Penso sia un atteggiamento molto serio”. https://www.la7.it/omnibus/video/lintervista-integrale-a-matte o-renzi-23-07-2019-277319 Graziano Delriu spiega invece che “stasera ci sarà il nome, ma la strada da fare è ancora lunga”. Tra i nodi da sciogliere quello relativo alla piattaforma Rousseau che il Partito Democrativo vorrebbe evitare. Se infatti gli iscritti al Movimento dicessero ‘no’, l’accordo rischierebbe di saltare all’ultimo lasciando ormai spazio solo alle elezioni. Che da quanto si apprende erano già fissate – nel caso di un mancato accordo PD-M5S – per il 10 novembre.
Sul sito 5Stelle si legge: “Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella domani completerà il secondo giro delle consultazioni e ascolterà le valutazioni dei gruppi parlamentari delle varie forze politiche. Il MoVimento 5 Stelle ha messo sul piatto dieci punti per l’Italia come base per qualsiasi discussione. Il confronto tra le forze politiche su questa base sarà portato avanti dal presidente del Consiglio che eventualmente domani potrebbe essere incaricato dal Presidente Mattarella. Alla fine di questo percorso ci sarà una proposta di progetto di governo che sarà stata condivisa tra le forze politiche che intendono entrare in maggioranza. Prima che venga sottoposta al Presidente della Repubblica, questa proposta sarà votata online su Rousseau dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle. Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle. Il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana. Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno e avranno sempre l’ultima parola”. GOVERNO, BUGANI: PIATTAFORMA ROUSSEAU HA LA PRIMA E L’ULTIMA PAROLA Posted by Redazione × Pubblicato il 28/08/2019 at 15:10 “La piattaforma Rousseau ha la prima e l’ultima parola”. Così entrando a Palazzo Chigi Massimo Bugani, vice capo segreteria di Luigi Di Maio e Socio Associazione Rousseau. Una posizione che confligge con quanto dichiarato da Andrea Orlando fuori dal Nazareno: L’eventuale ricorso del Movimento 5 Stelle alla piattaforma Rousseau per “convalidare” la scelta
di formare un nuovo governo con il Partito Democratico, “ci preoccupa se entra in contrasto con le procedure previste dalla nostra Costituzione”. “Se e’ un passaggio interno ad una forza politica come ce ne sono altri, sta a quella forza politica decidere come farli. L’importante è che questo non metta in discussione decisioni che sono scandite da una prassi consolidata da molto tempo. Ogni forza politica deve valutare se l’esito del lavoro del presidente del Consiglio è soddisfacente, poi sta al premier sciogliere o non sciogliere la riserva, ma e’ una questione interna alle forze politiche, se invece e’ una decisione che mette in discussione tutto l’iter, cosi’ come prevede la Costituzione, sarebbe una cosa sbagliata e da respingere”. Le consultazioni: GOVERNO, ZINGARETTI: ITALIA BELLA CHE SCONFIGGE LA PAURA CON LA SPERANZA. M5S DECIDE PREMIER MA NESSUNA STAFFETTA Posted by Redazione × Pubblicato il 28/08/2019 at 16:27 “Abbiamo detto al presidente della Repubblica che siamo disponibili a costruire un nuova governo. Abbiamo riferito di aver accettato da Movimento Cinque stelle l’individuazione del presidente del Consiglio”. Così Nicola Zingaretti dopo le consultazioni al Colle. “Abbiamo ribadito l’esigenza di costruire un governo di svolta e di discontinuità. Abbiamo definito un primo contributo politico da offrire al presidente incaricato. Deve essere chiaro che non c’è alcuna staffetta da proseguire o alcun testimone da cogliere. Inizio per l’Italia di una nuova stagione politica ed economica. Le diversità ci sono ma possono essere superate dall’ingegno di tutti. Un governo che investa nelle imprese per la crescita economica e un modello di sviluppo verde. Il coraggio di tentare è l’unica cosa che
come democratici non possiamo permetterci di non avere. E mettere fine al clima di odio. Un’Italia che sconfigge la paura con la speranza”. GOVERNO, BERLUSCONI: SCELTA M5S-PD PERICOLOSO SCENARIO. NO A INGENUITA SOVRANISTA E POPULISTA Posted by Redazione × Pubblicato il 28/08/2019 at 17:39 “Abbiamo manifestato al presidente della Repubblica ancora una volta la necessità di ridare la parola agli italiani. E abbiamo manifestato tutta la nostra preoccupazione per lo scenario che si sta delinenando”. Così Silvio Berlusconi a seguito delle consultazioni al Quirinale. “Secondo noi il governo al quale il Pd e M5S intendono dare vita è una soluzione politicamente sbagliata che consideriamo inadeguata ad affrontare i grandi problemi lasciati sul tappeto dall’esecutivo dimissionario. L’Italia ha urgenete bisogno di una svolta liberale e liberista sulle privazioni, sulla tutela famiglia, e sul cuneo fiscale Riforma della giustizia in senso garantista e sulla difesa della libertà dei cittadini. Gli italiani hanno bisogno di un governo amico che possa essere punto di riferimento”, prosegue. “I principali nemici da battere sono ancora l’oppressione fiscale, quella burocratica e quella giudiziaria. Solo Forza Italia può risolvere questi problemi, solo noi in Italia siamo i testimoni, i continuatori e i garanti della tradizione democratica liberale e garantista. I soli eredi della tradizione politica che fanno grande la nostra Italia. Forza Italia non può che essere all’opposizione che sarà ferma e decisa”. Parla poi di “destra europea” lontana “dall’ingenuità sovranista e populista”. E aggiunge che la Destra senza di noi non può vincere”. E “Forza Italia lavorerà per tornare ad
essere la prima forza politica”. GOVERNO, SALVINI: INCREDULO PER INDECOROSO SPETTACOLO PD SU POLTRONE. NON ABBIAMO FRETTA DI VINCERE MA NO LUNGA AGONIA Posted by Redazione × Pubblicato il 28/08/2019 at 18:37 “Secondo il rituale previsto siamo stati rapidi, precisi, diretti ed onesti fino in fondo con il presidente della repubblica al quale abbiamo espresso lo sconcerto non della Lega ma di milioni di italiani a fronte dell’indecoroso spettacolo delle poltrone cui si sta assistendo”. Così Matteo Salvini a seguito delle consultazioni con Sergio Mattarella. “Il capo dello Stato chiedeva una maggioranza ampia. Il presidente del Consiglio lo hanno trovato a Biarritz, Monti Bis. Probabilmente a qualcuno davamo fastidio. Dava fastidio una manovra coraggiosa basata sulla flat tax. Dal pd ci si può aspettare di tutto. La minoranza è in Parlamento ma soprattutto è nel Paese. Tutte le elezioni hanno visto perdere sistematicamente il Partito Democratico. L’unico collante che ho intuito in questi giorni è l’odio nei confronti della Lega, il primo partito in Italia, che ha avuto l’onestà di rimettere i propri ministeri nelle mani degli italiani. Al di là di questo ci siamo riletti i programmi. Due mondi diversi. Mi soffermo sulla spudoratezza del Pd sulle poltrone. Noi non abbiamo cambiato idea. Se stanno entrando dalla finestra quelli che gli italiani avevano fatto uscire dalla porta, noi siamo pronti. Ancora prima di nascere ha giù iniziato a litigare. Non sarebbe più giusto, più saggio, più onesto far votare gli
italiani? Questa la domanda che abbiamo fatto. Abbiamo l’impressione, se non la certezza, che ci sia un progetto che parte da lontano, non dall’Italia. La verità vera sono cento parlamentari aggrappati alla poltrona. Questa non è la democrazia. Poi ci si meraviglia sul perché la gente non va a votare. Noi ci siamo, non vinciamo tra due mesi, sei mesi, un anno. Non abbiamo fretta”. “Mi auguro perà che nessuno regali agli italiani una lunga agonia”. GOVERNO, DI MAIO: GRAZIE LEGA PER AVERMI PROPOSTO PREMIER. MA CONTE PER BENE DEL PAESE. POLTRONE SI DECIDERANNO IN BASE A PROGRAMMA OMOGENEO Posted by Redazione × Pubblicato il 28/08/2019 at 19:06 “Si è deciso di far saltare tutto. In politica ci sono due categoria di persone, quelle che la fanno e quelli che ne approfittano. Il M5S non si sottrarrà agli impegni. Siamo sempre stati un movimento POst ideologico, non esistono soluzioni di destra o di sinistra ma semplicemente soluzioni. Noi crediamo che questi schemi siano ampiamente superati. Sono i programmi, le scelte i veri protagonisti della politica. La politica è servizio, uno spirito che ci ha portato ad essere la prima forza politica del parlamento e del paese. Di Maio all’uscita dalle consultazioni con Sergio Mattarella – durate una manciata di minuti – parla di rimettere al centro le persone. “C’è un accordo con il Partito Democratico per rimettere al suo posto giuseppe Conte e provare a fare un governo a lungo termine. Il nostro programma è sempre lo stesso, quello che hanno votato 11 milioni di persone. Non scapperemo, noi, dalle promesse fatte. In queste ore si sono
alimentate tante polemiche sulla mia persona. La Lega mi ha informato in questi giorni di voler proporre me come premier. E mi ha informato di averlo comunicato anche a livello istituzionale. Li ringrazio ma a me interessa il meglio per il Paese. Rifiuto l’offerta con serenità senza rinnegare il lavoro fatto”. Poi sulle poltrone: “gli italiani hanno assistito a uno spettacolo poco decoroso. Chiederà che la formazione del nuovo governo parta dal programma. Solo dopo aver bene definito tutte le cose da fare insieme si potrà pensare a chi sarà a farlo”. – AGEA, TAR LAZIO ANNULLA AGGIUDICAZIONE LOTTO CONSIP 2 AD ALMAVIVA. TUTTO DA RIFARE, PER ORA PROSEGUE SIN Da quanto apprende AGRICOLAE il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del RTI Agriconsulting ed annullato l’aggiudicazione in favore del RTI ALMAVIVA in merito al lotto 2 (controlli agronomici) della gara Consip/Agea. L’effetto della sentenza è quello di rimandare le carte a CONSIP che dovrà procedere ad una nuova aggiudicazione,
tenendo conto delle prescrizioni del TAR, che sono stringenti. I punteggi che il TAR ritiene assegnati in modo erroneo o superficiali sono molteplici e la differenza fra i due RTI in gara è inferiore ad un punto sicché qualunque minima modifica sposterebbe l’aggiudicazione in favore del RTI Agriconsulting. In ogni caso la contrattualizzazione della gara si sposta in avanti di 6-8 mesi. Quindi per ora continua SIN. La SIN è partecipata al 51% dall’ AGEA, Agenzia per le Erogazioni in agricoltura, e al 49% dai soci privati Agriconsulting S.p.A., Agrifuturo , Almaviva S.p.A., Green Aus S.p.A. (subentrata alla Auselda AED Group in A.S. per effetto della cessione di complesso aziendale avvenuta nel novembre 2015), Cooprogetti, IBM Italia S.p.A., Telespazio S.p.A. (a seguito di fusione per incorporazione di ISAF srl) Sofiter S.p.A, scelti a seguito dell’apposita procedura di gara prevista dalla legge istitutiva. Annullamenti del genere, per gare di questa importanza, sono rari dato che il TAR tende sempre a “conservare” gli atti dell’Amministrazione. GOVERNO, M5S-PD IN RIUNIONE. NODI DA SCIOGLIERE DI MAIO VICE E ROUSSEAU. CENTINAIO: “FINO A IERI DIALOGO CON M5S. DI MAIO PREMIER ERA IPOTESI
SUL TAVOLO” R i u n i t e a l l a C a m e ra dei deputati le delegazioni del Partito democratico e M5s per sciogliere i nodi sull’intesa giallorossa. Ancora non si sono risolte tutte le questioni su di Maio vicepremier e la piattaforma Rousseau che secondo il PD sarebbe uno sgarbo istituzionale nei confronti di Mattarella è una perdita di tempo. Che invece per il movimento cinque stelle e la base del con cui gli elettori dicono la loro. Passaggio che forse non sarebbe servito sei Movimento 5 Stelle fosse tornato con la lega in quanto ci ha fatto precedentemente “Fino a ieri ho cercato di tenere i rapporti con i colleghi del Movimento 5 stelle che credevano, e credono tutt’ora, che un’alleanza con il Partito Democratico sia una sciagura per il Paese. Fino a ieri mattina siamo andati avanti ad interloquire per cercare di capire se c’erano margini di manovra per fare incontrare i due leader. Nella mattinata di ieri si sono interrotte le comunicazioni. Abbiamo capito che da parte loro non c’era la volontà di andare avanti”.
Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio a ‘Omnibus’ su la7. “In questi giorni abbiamo parlato della necessità di far incontrare Salvini e Di Maio – rivela Centinaio – L’ipotesi per noi Lega non prevedeva Giuseppe Conte. Di Maio premier era una delle ipotesi che erano sul tavolo”. Oggi le consultazioni dei Big da Mattarella a partire dalle ore 16:00 GOVERNO, CENTINAIO: MENTRE PD DELIRA SU POLTRONE FIRMO ULTIMI DECRETI PER ITALIANI
“ M e n t r e i l P D d e l i r a s u lle poltrone io firmo gli ultimi decreti per gli italiani. Impegno massimo fino all’ultimo. Così su Twitter il ministro delle Politiche agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio. FIRMATI DECRETI PARTECIPAZIONE MIPAAFT A EXPO DUBAI 2020 E INCENTIVI GIOVANI AGRICOLTORI”. E SU
TWITTER: “QUESTO MENTRE IL PD DELIRA PER LE POLTRONE”. I l M i n i s t r o d e l l e P o litiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio ha firmato nelle scorse ore alcuni importanti decreti che prevedono lo stanziamento di un milione di euro per la partecipazione del Mipaaft all’evento ‘Expo 2020 Dubai’; le ‘disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare’ e l’aumento della percentuale da destinare al pagamento del premio ai giovani agricoltori, adeguando l’ammissibilità ai pagamenti diretti delle superfici a bosco cedo a rotazione rapida per assicurare un maggior contrasto alla diffusione di specie esotiche invasive. “Confermiamo l’attenzione del Ministero per facilitare il ricambio generazionale in agricoltura e per contrastare la diffusione di specie esotiche invasive alla tutela delle
specie autoctone e dell’equilibrio ambientale – sottolinea il Ministro Centinaio – Il decreto aumenta al 2% la percentuale del massimale nazionale dei pagamenti diretti da destinare al finanziamento del premio per i giovani agricoltori, assicurando così lo snellimento delle relative procedure burocratiche da parte di Agea e degli organismi pagatori regionali. Viene inoltre esclusa l’Acacia saligna dalle specie comprese nella definizione di bosco ceduo a rotazione rapida, adeguando tempestivamente la normativa nazionale all’elenco di specie soggette a restrizione a livello europeo, a tutela dell’equilibrio ambientale del nostro Paese. Si definiscono poi le modalità di funzionamento del Fondo per la tutela della biodiversità di interesse agricolo e alimentare e individuano le azioni di tutela della biodiversità da sostenere; mentre con lo stanziamento ad Expo 2020 Dubai – aggiunge – ci apriamo all’agricoltura del futuro promuovendo il modello italiano in campo agroalimentare. Si tratta di un appuntamento fondamentale per valorizzare il comparto, che sempre più dovrà andare nella direzione dello sviluppo tecnologico e della sostenibilità. Lavoriamo fino alla fine per il bene del Paese e per la valorizzazione del nostro made in Italy”, conclude Centinaio. GOVERNO, CENTINAIO: MENTRE PD DELIRA SU POLTRONE FIRMO ULTIMI DECRETI PER ITALIANI Posted by Redazione × Pubblicato il 27/08/2019 at 21:40 “Mentre il PD delira sulle poltrone io firmo gli ultimi decreti per gli italiani. Impegno massimo fino all’ultimo. Così su Twitter il ministro delle Politiche agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio
DIMISSIONI COMMISSARIO ARIF. CONFAGRICOLTURA PUGLIA: SINTOMO GESTIONE SETTORE AGRICOLO PRIVA DI STRATEGIA L’annuncio delle dimissioni dall’incarico di Commissario Straordinario dell’Arif Puglia, Oronzo Milillo, è giunto oggi in serata, inaspettato. Il dott. Milillo giustifica la sua scelta irrevocabile, sulla base della impossibilità a esercitare il proprio ruolo, a causa di atteggiamenti e azioni di alcuni settori della Regione Puglia, e per la mancanza di interlocuzione, con i vertici dell’Assessorato alle Politiche Agricole. Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia, commenta così la notizia. “Siamo di fronte all’ennesima crisi della gestione del settore agricolo della Regione Puglia. Oggi è inimmaginabile che l’azione dell’Arif si blocchi. Anche perché l’Arif stava cominciando a camminare bene, dopo uno sforzo riorganizzativo significativo da parte di Oronzo Milillo. Questo stop potrà provocare soltanto rallentamenti agli interventi di contrasto e monitoraggio alla Xylella DE BONIS: “IL NUOVO GOVERNO METTA AL CENTRO DELL’AGENDA
IL MEZZOGIORNO. SENZA IL SUD NON CRESCE NEMMENO IL NORD” Il nuovo governo abbia come sua priorità il Mezzogiorno: l’ottica deve essere quella di colmare il colpevole divario accumulato per troppo tempo, non come pietosa elargizione ma per fare del Sud un volano di sviluppo dell’intero Paese. I problemi, anche gravi, da risolvere sono diversi e antichi, ma le regioni meridionali hanno le capacità, i talenti e le risorse per dare un contributo decisivo al benessere di tutti i cittadini”. È quanto ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis (Gruppo misto). “Infrastrutture, attività produttive, lavoro, agricoltura, turismo, sanità, ambiente: sono i nodi principali sui quali bisogna intervenire con una visione chiara e di ampio respiro. Potenziare le reti dei trasporti, supportare il sistema imprenditoriale, aiutare seriamente gli agricoltori, risanare i forti squilibri presenti nel sistema sanitario, risolvere con decisione le troppe ferite ambientali, arginare per queste vie l’emigrazione interna e fare in modo che le persone, soprattutto i giovani, abbiano la possibilità di rimanere in questi territori: sono alcuni dei passi indispensabili da compiere per ricostruire una parte del paese che, contrariamente alla vulgata che sembra aver preso piede negli ultimi anni, è sempre stata vitale per l’Italia intera. Parliamoci chiaro: o si agevola lo sviluppo sostenibile del Sud o nemmeno il Nord è destinato a fare molta strada. Lo insegna la storia, lo insegnano gli altri Paesi”. “Che al Sud – continua De Bonis – ci si ammali di più è un fatto su cui ormai vi sono numerose evidenze scientifiche. Sono i danni provocati dalle industrie fossili, sono quelli causati da prodotti come il grano al glifosate importato da
paesi che non rispettano i nostri stessi standard (questione su cui la ministra Grillo ha deciso di soprassedere sul principio di precauzione). La priorità non è ridurre il numero dei parlamentari, ma affrontare una volta per tutte un’emergenza sociale e ambientale che ferisce il Mezzogiorno e che riverbera su tutto il Paese, in linea con un allarme globale da cui non sono certo esclusi il Nord e l’Europa. Utilizzare il Sud come discarica sociale e ambientale distrugge il simbolo stesso del Made in Italy nel mondo, che vede nella qualità dell’alimentazione e nella salute la sua massima espressione”. “Non si capisce proprio come pensare di far correre un corpo malato: o si curano i mali alla radice, oppure tanto vale gettare la spugna. Ricordiamo figure come lo statista bresciano Giuseppe Zanardelli che, dopo il suo viaggio in Basilicata nel 1902, si rese conto della necessità di avviare una legislazione speciale per il Mezzogiorno. Oggi servono politici di questa levatura, che si muovano con decisione e lungimiranza, guidati veramente dal bene dell’Italia intera”. Così conclude il senatore: “Oggi al Sud assistiamo a nuovi fermenti, che riuniscono sempre più persone di buona volontà attorno alla consapevolezza che è giunto il momento di riprendere in mano il proprio destino. Le risorse e le attività del Mezzogiorno hanno per troppo tempo costituito il bacino da cui hanno attinto interessi esterni per costruire le proprie ricchezze, lasciando le regioni meridionali a pagare il conto, salatissimo, di questo sfruttamento. Associazioni, movimenti, sindaci, singoli cittadini stanno facendo fronte comune per imprimere una svolta concreta, senza più fare sconti a nessuno sulla richiesta di equità e giustizia. Sono fermenti ed energie che la politica può e deve ascoltare. E proprio oggi, in questa fase delicata della vita del Paese, ha l’occasione di farlo”.
GOVERNO, ACCORDO GIALLO-ROSSO TROVATO. DI MAIO ALLA DIFESA. SETTE MINISTERI AL PD. SI LAVORA SUL RESTO Da quanto apprende AGRICOLAE l’accordo giallo-rosso sarebbe stato trovato. Conte premier fa il bis. Di Maio alla Difesa. L’accordo prevede sette ministeri al Partito Democratico. Fino a ieri il Mipaaft era in quota M5S. Alcuni elementi sono ancora in fase di trattativa. Al Nazareno è in corso la cabina di regia dei renziani e contemporaneamente la riunione dei renziani. Mentre al Colle il Gruppo Misto e la Bonino sonoda Mattarella. Tra i nomi ‘decisi’ in area renziana ci sarebbero Guerini e Rosato. Agli Esteri Gentiloni, agli Interni Minniti, Grasso alla Giustizia.
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