VINO, CONSORZIO VALPOLICELLA: SU 'TERREGIUNTE' INTERVENGANO ORGANISMI DI CONTROLLO - Agricolae

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VINO, CONSORZIO VALPOLICELLA: SU 'TERREGIUNTE' INTERVENGANO ORGANISMI DI CONTROLLO - Agricolae
VINO, CONSORZIO VALPOLICELLA:
SU ‘TERREGIUNTE’ INTERVENGANO
ORGANISMI DI CONTROLLO
Il Consorzio tutela vini della Valpolicella ritiene non
corretta e quindi irrispettosa delle regole la gestione della
comunicazione adottata dalle aziende Masi Agricola e Futura 14
in occasione del lancio, nei giorni scorsi, del vino da tavola
‘Terregiunte’. Secondo il Consorzio le norme comunitarie
vigenti vietano infatti di fare menzione a zone o prodotti a
denominazione di origine accostate a vini senza alcun
riferimento geografico, non solo in etichetta ma in tutti i
canali media utilizzati. Questa norma è stata ad avviso del
Consorzio ampiamente disattesa dalle aziende in questione
nelle comunicazioni ufficiali rilasciate a mezzo sito
(www.terregiunte.it), nelle schede tecniche e nei comunicati
stampa forniti ai media in occasione della presentazione del
prodotto, dove Amarone della Valpolicella Docg e Primitivo di
Manduria Doc appaiono puntuali – assieme alle zone di origine
– recando nei confronti degli utenti confusione e cattiva
informazione e conferendo al vino da tavola un’immagine
diversa dalla realtà. Nello stigmatizzare il fatto e
rimandando, come di dovere, l’esame agli organi competenti, il
Cda del Consorzio tiene inoltre a puntualizzare come tra
l’altro non si possa nemmeno parlare di Amarone per un
prodotto solamente vinificato, in quanto non ha concluso il
processo di certificazione come Docg. Sorprende infine come
questa comunicazione inopportuna sia stata pianificata e
realizzata da professionisti e imprenditori di comprovata
esperienza. Per tutto ciò si invitano gli organismi di
controllo del ministero delle Politiche Agricole a un
necessario approfondimento.

Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella
VINO, CONSORZIO VALPOLICELLA: SU 'TERREGIUNTE' INTERVENGANO ORGANISMI DI CONTROLLO - Agricolae
Nato nel 1924 è una realtà associativa che comprende
viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della zona di
produzione dei vini della Valpolicella, un territorio che
include 19 comuni della provincia di Verona. La
rappresentatività molto elevata (80% dei produttori che
utilizzano la denominazione) consente al Consorzio di
realizzare iniziative che valorizzano l’intero territorio: il
vino e la sua terra d’origine, la sua storia, le tradizioni e
le peculiarità che la rendono unica al mondo. Il Consorzio
annovera importanti ruoli istituzionali: si occupa della
promozione, valorizzazione, informazione dei vini e del
territorio della Valpolicella, della tutela del marchio e
della viticoltura nella zona di produzione dei vini
Valpolicella, della vigilanza, salvaguardia e difesa della
denominazione. L’area di produzione è molto ampia ed è
riconducibile a tre zone distinte: la zona Classica,
(Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane,
Marano e Negrar); la zona Valpantena, comprendente l’omonima
valle; la zona DOC Valpolicella, con Verona, Illasi, Tramigna
e Mezzane. Le varietà autoctone che danno vita ai vini delle
denominazioni vini Valpolicella sono: Corvina, Corvinone,
Rondinella e Molinara. I vini della denominazione sono il
Valpolicella doc, il Valpolicella Ripasso doc, l’Amarone della
Valpolicella e il Recioto della Valpolicella entrambi docg.

GOVERNO, DAMIANO SU NODO
ROUSSEAU:       PROCEDURE
VINO, CONSORZIO VALPOLICELLA: SU 'TERREGIUNTE' INTERVENGANO ORGANISMI DI CONTROLLO - Agricolae
COSTITUZIONE NON SUBORDINATE
A REGOLE INTERNE AI PARTITI.
SERVE BUONSENSO
                             “E’ evidente che ciascun partito
                             ha il diritto di decidere le
                             procedure      democratiche
                             attraverso le quali prende le
                             sue deliberazioni, piattaforma
                             Rousseau,       Primarie      o
                             convocazioni di organismi. Ma è
altresì evidente che le regole democratiche interne ai singoli
partiti non possono interferire con le procedure della
Costituzione”. Così ad AGRICOLAE Cesare Damiano in merito al
nodo Rousseau per l’accordo giallo rosso. “Non possiamo
subordinare l’ipotesi di una costruzione di un governo alle
regole interne di un partito. Anche in questa condizione
bisogna avere un grande buonsenso. La nostra Direzione ha dato
ampio mandato a Zingaretti e grande fiducia circa il suo
operato”, conclude poi.

GOVERNO, ZINGARETTI PIENO
MANDATO. RICHETTI COME RENZI
1 MESE FA. VIDEO. RESTA NODO
ROUSSEAU. SE WEB DICE NO, SI
VINO, CONSORZIO VALPOLICELLA: SU 'TERREGIUNTE' INTERVENGANO ORGANISMI DI CONTROLLO - Agricolae
VA AL VOTO. M5S NON CEDE
                           La direzione del Pd ha dato mandato
                           al segretario Nicola Zingaretti di
                           verificare la possibilità di un
                           nuovo governo giallo-rosso oggi
                           alle consultazioni     con   Sergio
                           Mattarella.

Quasi una standing ovation al Nazareno. Voce contraria solo
quella di Matteo Richetti, ex fedelissimo di Matteo Renzi, che
ha spiegato “resto ma non mi ritrovo più in questo partito”.
Il senatore del Pd è stato l’unico ad aver votato no alla
relazione del segretario.

Lo stesso Matteo Renzi, il 23 luglio nel corso di
un’intervista a Omnibus, diceva che “non vedeva i valori in
comune i valori con il M5S”, “dopodichè se qualcuno vuole fare
l’accordo con i 5S, lo faccia. Io ho vinto il mio collegio
dicendo che non avrei fatto accordi ne con Salvini che con Di
Maio. Oggi dico semplicemente che se ci fosse un governo con i
CinqueStelle o con la Lega io voterei contro in Parlamento.
Penso sia un atteggiamento molto serio”.

https://www.la7.it/omnibus/video/lintervista-integrale-a-matte
o-renzi-23-07-2019-277319

Graziano Delriu spiega invece che “stasera ci sarà il nome, ma
la strada da fare è ancora lunga”.

Tra i nodi da sciogliere quello relativo alla piattaforma
Rousseau che il Partito Democrativo vorrebbe evitare.

Se infatti gli iscritti al Movimento dicessero ‘no’, l’accordo
rischierebbe di saltare all’ultimo lasciando ormai spazio solo
alle elezioni. Che da quanto si apprende erano già fissate –
nel caso di un mancato accordo PD-M5S – per il 10 novembre.
VINO, CONSORZIO VALPOLICELLA: SU 'TERREGIUNTE' INTERVENGANO ORGANISMI DI CONTROLLO - Agricolae
Sul sito 5Stelle si legge:

“Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella domani
completerà il secondo giro delle consultazioni e ascolterà le
valutazioni dei gruppi parlamentari delle varie forze
politiche.

Il MoVimento 5 Stelle ha messo sul piatto dieci punti per
l’Italia come base per qualsiasi discussione.

Il confronto tra le forze politiche su questa base sarà
portato avanti dal presidente del Consiglio che eventualmente
domani potrebbe essere incaricato dal Presidente Mattarella.

Alla fine di questo percorso ci sarà una proposta di progetto
di governo che sarà stata condivisa tra le forze politiche che
intendono entrare in maggioranza.

Prima che venga sottoposta al Presidente della Repubblica,
questa proposta sarà votata online su Rousseau dagli iscritti
del MoVimento 5 Stelle.

Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di
governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle. Il voto
dovrebbe avvenire entro la prossima settimana.

Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno e avranno sempre
l’ultima parola”.

GOVERNO, BUGANI: PIATTAFORMA ROUSSEAU HA LA PRIMA E L’ULTIMA
PAROLA

Posted by Redazione × Pubblicato il 28/08/2019 at 15:10
“La piattaforma Rousseau ha la prima e l’ultima parola”. Così
entrando a Palazzo Chigi Massimo Bugani, vice capo segreteria
di Luigi Di Maio e Socio Associazione Rousseau.

Una posizione che confligge con quanto dichiarato da Andrea
Orlando fuori dal Nazareno: L’eventuale ricorso del Movimento
5 Stelle alla piattaforma Rousseau per “convalidare” la scelta
VINO, CONSORZIO VALPOLICELLA: SU 'TERREGIUNTE' INTERVENGANO ORGANISMI DI CONTROLLO - Agricolae
di formare un nuovo governo con il Partito Democratico, “ci
preoccupa se entra in contrasto con le procedure previste
dalla nostra Costituzione”. “Se e’ un passaggio interno ad una
forza politica come ce ne sono altri, sta a quella forza
politica decidere come farli. L’importante è che questo non
metta in discussione decisioni che sono scandite da una prassi
consolidata da molto tempo. Ogni forza politica deve valutare
se l’esito del lavoro del presidente del Consiglio è
soddisfacente, poi sta al premier sciogliere o non sciogliere
la riserva, ma e’ una questione interna alle forze politiche,
se invece e’ una decisione che mette in discussione tutto
l’iter, cosi’ come prevede la Costituzione, sarebbe una cosa
sbagliata e da respingere”.

Le consultazioni:

GOVERNO, ZINGARETTI: ITALIA BELLA CHE SCONFIGGE LA PAURA CON
LA SPERANZA. M5S DECIDE PREMIER MA NESSUNA STAFFETTA

Posted by Redazione × Pubblicato il 28/08/2019 at 16:27
                              “Abbiamo detto al presidente
                              della Repubblica che siamo
                              disponibili a costruire un nuova
                              governo. Abbiamo riferito di
                              aver accettato da Movimento
                              Cinque stelle l’individuazione
                              del presidente del Consiglio”.
Così Nicola Zingaretti dopo le consultazioni al Colle.
“Abbiamo ribadito l’esigenza di costruire un governo di svolta
e di discontinuità. Abbiamo definito un primo contributo
politico da offrire al presidente incaricato. Deve essere
chiaro che non c’è alcuna staffetta da proseguire o alcun
testimone da cogliere. Inizio per l’Italia di una nuova
stagione politica ed economica. Le diversità ci sono ma
possono essere superate dall’ingegno di tutti. Un governo che
investa nelle imprese per la crescita economica e un modello
di sviluppo verde. Il coraggio di tentare è l’unica cosa che
come democratici non possiamo permetterci di non avere. E
mettere fine al clima di odio. Un’Italia che sconfigge la
paura con la speranza”.

GOVERNO, BERLUSCONI: SCELTA M5S-PD PERICOLOSO SCENARIO. NO A
INGENUITA SOVRANISTA E POPULISTA

Posted by Redazione × Pubblicato il 28/08/2019 at 17:39
                              “Abbiamo     manifestato     al
                             presidente della Repubblica
                             ancora una volta la necessità di
                             ridare la parola agli italiani.
                             E abbiamo manifestato tutta la
                             nostra preoccupazione per lo
                             scenario    che     si   sta
                              delinenando”.     Così   Silvio
Berlusconi a seguito delle consultazioni al Quirinale.
“Secondo noi il governo al quale il Pd e M5S intendono dare
vita è una soluzione politicamente sbagliata che consideriamo
inadeguata ad affrontare i grandi problemi lasciati sul
tappeto dall’esecutivo dimissionario. L’Italia ha urgenete
bisogno di una svolta liberale e liberista sulle privazioni,
sulla tutela famiglia, e sul cuneo fiscale Riforma della
giustizia in senso garantista e sulla difesa della libertà dei
cittadini. Gli italiani hanno bisogno di un governo amico che
possa essere punto di riferimento”, prosegue. “I principali
nemici da battere sono ancora l’oppressione fiscale, quella
burocratica e quella giudiziaria. Solo Forza Italia può
risolvere questi problemi, solo noi in Italia siamo i
testimoni, i continuatori e i garanti della tradizione
democratica liberale e garantista. I soli eredi della
tradizione politica che fanno grande la nostra Italia. Forza
Italia non può che essere all’opposizione che sarà ferma e
decisa”.

Parla poi di “destra europea” lontana “dall’ingenuità
sovranista e populista”. E aggiunge che la Destra senza di noi
non può vincere”. E “Forza Italia lavorerà per tornare ad
essere la prima forza politica”.

GOVERNO, SALVINI: INCREDULO PER INDECOROSO SPETTACOLO PD SU
POLTRONE. NON ABBIAMO FRETTA DI VINCERE MA NO LUNGA AGONIA

Posted by Redazione × Pubblicato il 28/08/2019 at 18:37
                              “Secondo il rituale previsto
                             siamo stati rapidi, precisi,
                             diretti ed onesti fino in fondo
                             con   il  presidente  della
                             repubblica al quale abbiamo
                             espresso lo sconcerto non della
                             Lega ma di milioni di italiani a
                             fronte        dell’indecoroso
spettacolo delle poltrone cui si sta assistendo”. Così Matteo
Salvini a seguito delle consultazioni con Sergio Mattarella.
“Il capo dello Stato chiedeva una maggioranza ampia. Il
presidente del Consiglio lo hanno trovato a Biarritz, Monti
Bis. Probabilmente a qualcuno davamo fastidio. Dava fastidio
una manovra coraggiosa basata sulla flat tax. Dal pd ci si può
aspettare di tutto.

La minoranza è in Parlamento ma soprattutto è nel Paese. Tutte
le elezioni hanno visto perdere sistematicamente il Partito
Democratico. L’unico collante che ho intuito in questi giorni
è l’odio nei confronti della Lega, il primo partito in Italia,
che ha avuto l’onestà di rimettere i propri ministeri nelle
mani degli italiani.

Al di là di questo ci siamo riletti i programmi. Due mondi
diversi.

Mi soffermo sulla spudoratezza del Pd sulle poltrone. Noi non
abbiamo cambiato idea. Se stanno entrando dalla finestra
quelli che gli italiani avevano fatto uscire dalla porta, noi
siamo pronti.

Ancora prima di nascere ha giù iniziato a litigare. Non
sarebbe più giusto, più saggio, più onesto far votare gli
italiani? Questa la domanda che abbiamo fatto. Abbiamo
l’impressione, se non la certezza, che ci sia un progetto che
parte da lontano, non dall’Italia.

La verità vera sono cento parlamentari aggrappati alla
poltrona. Questa non è la democrazia. Poi ci si meraviglia sul
perché la gente non va a votare. Noi ci siamo, non vinciamo
tra due mesi, sei mesi, un anno. Non abbiamo fretta”.

“Mi auguro perà che nessuno regali agli italiani una lunga
agonia”.

GOVERNO, DI MAIO: GRAZIE LEGA PER AVERMI PROPOSTO PREMIER. MA
CONTE PER BENE DEL PAESE. POLTRONE SI DECIDERANNO IN BASE A
PROGRAMMA OMOGENEO

Posted by Redazione × Pubblicato il 28/08/2019 at 19:06
                              “Si è deciso di far saltare
                              tutto. In politica ci sono due
                              categoria di persone, quelle che
                              la fanno e quelli che ne
                              approfittano. Il M5S non si
                              sottrarrà agli impegni. Siamo
                              sempre stati un movimento POst
ideologico, non esistono soluzioni di destra o di sinistra ma
semplicemente soluzioni. Noi crediamo che questi schemi siano
ampiamente superati. Sono i programmi, le scelte i veri
protagonisti della politica. La politica è servizio, uno
spirito che ci ha portato ad essere la prima forza politica
del parlamento e del paese.

Di Maio all’uscita dalle consultazioni con Sergio Mattarella –
durate una manciata di minuti – parla di rimettere al centro
le persone. “C’è un accordo con il Partito Democratico per
rimettere al suo posto giuseppe Conte e provare a fare un
governo a lungo termine. Il nostro programma è sempre lo
stesso, quello che hanno votato 11 milioni di persone. Non
scapperemo, noi, dalle promesse fatte. In queste ore si sono
alimentate tante polemiche sulla mia persona. La Lega mi ha
informato in questi giorni di voler proporre me come premier.
E mi ha informato di averlo comunicato anche a livello
istituzionale. Li ringrazio ma a me interessa il meglio per il
Paese. Rifiuto l’offerta con serenità senza rinnegare il
lavoro fatto”.

Poi sulle poltrone: “gli italiani hanno assistito a uno
spettacolo poco decoroso. Chiederà che la formazione del nuovo
governo parta dal programma. Solo dopo aver bene definito
tutte le cose da fare insieme si potrà pensare a chi sarà a
farlo”.

–

AGEA,   TAR   LAZIO  ANNULLA
AGGIUDICAZIONE LOTTO CONSIP 2
AD ALMAVIVA. TUTTO DA RIFARE,
PER ORA PROSEGUE SIN
                           Da quanto apprende AGRICOLAE il
                           Tar del Lazio ha accolto il
                           ricorso del RTI Agriconsulting
                           ed annullato l’aggiudicazione in
                           favore del RTI ALMAVIVA in
                           merito al lotto 2 (controlli
                           agronomici)      della     gara
                           Consip/Agea.
L’effetto della sentenza è quello di rimandare le carte a
CONSIP che dovrà procedere ad una nuova aggiudicazione,
tenendo conto delle prescrizioni del TAR, che sono stringenti.
I punteggi che il TAR ritiene assegnati in modo erroneo o
superficiali sono molteplici e la differenza fra i due RTI in
gara è inferiore ad un punto sicché qualunque minima modifica
sposterebbe l’aggiudicazione in favore del RTI Agriconsulting.
In ogni caso la contrattualizzazione della gara si sposta in
avanti di 6-8 mesi. Quindi per ora continua SIN.
La SIN è partecipata al 51% dall’ AGEA, Agenzia per le
Erogazioni in agricoltura, e al 49% dai soci privati
Agriconsulting S.p.A., Agrifuturo , Almaviva S.p.A., Green Aus
S.p.A. (subentrata alla Auselda AED Group in A.S. per effetto
della cessione di complesso aziendale avvenuta nel novembre
2015), Cooprogetti, IBM Italia S.p.A., Telespazio S.p.A. (a
seguito di fusione per incorporazione di ISAF srl) Sofiter
S.p.A, scelti a seguito dell’apposita procedura di gara
prevista dalla legge istitutiva.

Annullamenti del genere, per gare di questa importanza, sono
rari dato che il TAR tende sempre a “conservare” gli atti
dell’Amministrazione.

GOVERNO, M5S-PD IN RIUNIONE.
NODI DA SCIOGLIERE DI MAIO
VICE E ROUSSEAU. CENTINAIO:
“FINO A IERI DIALOGO CON M5S.
DI MAIO PREMIER ERA IPOTESI
SUL TAVOLO”
                                                                   R
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ra dei deputati le delegazioni del Partito democratico e M5s per
sciogliere i nodi sull’intesa giallorossa. Ancora non si sono
risolte tutte le questioni su di Maio vicepremier e la
piattaforma Rousseau che secondo il PD sarebbe uno sgarbo
istituzionale nei confronti di Mattarella è una perdita di
tempo. Che invece per il movimento cinque stelle e la base del
con cui gli elettori dicono la loro.

Passaggio che forse non sarebbe servito sei Movimento 5 Stelle
fosse tornato con la lega in quanto ci ha fatto
precedentemente

“Fino a ieri ho cercato di tenere i rapporti con i colleghi
del Movimento 5 stelle che credevano, e credono tutt’ora,
che un’alleanza con il Partito Democratico sia una sciagura
per il Paese. Fino a ieri mattina siamo andati avanti ad
interloquire per cercare di capire se c’erano margini di
manovra per fare incontrare i due leader. Nella mattinata
di ieri si sono interrotte le comunicazioni. Abbiamo capito
che da parte loro non c’era la volontà di andare avanti”.
Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari,
forestali e del turismo Gian Marco Centinaio a ‘Omnibus’ su
la7.
“In questi giorni abbiamo parlato della necessità di far
incontrare Salvini e Di Maio – rivela Centinaio – L’ipotesi
per noi Lega non prevedeva Giuseppe Conte. Di Maio premier
era una delle ipotesi che erano sul tavolo”.

Oggi le consultazioni dei Big da Mattarella a partire dalle
ore 16:00

GOVERNO, CENTINAIO: MENTRE PD
DELIRA SU POLTRONE FIRMO
ULTIMI DECRETI PER ITALIANI
“
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lle poltrone io firmo gli ultimi decreti per gli italiani.
Impegno massimo fino all’ultimo. Così su Twitter il ministro
delle Politiche agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio.

FIRMATI               DECRETI
PARTECIPAZIONE MIPAAFT A EXPO
DUBAI   2020   E   INCENTIVI
GIOVANI AGRICOLTORI”. E SU
TWITTER: “QUESTO MENTRE IL PD
DELIRA PER LE POLTRONE”.
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litiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian
Marco Centinaio ha firmato nelle scorse ore alcuni importanti
decreti che prevedono lo stanziamento di un milione di euro
per la partecipazione del Mipaaft all’evento ‘Expo 2020
Dubai’; le ‘disposizioni per la tutela e la valorizzazione
della biodiversità di interesse agricolo e alimentare’ e
l’aumento della percentuale da destinare al pagamento del
premio ai giovani agricoltori, adeguando l’ammissibilità ai
pagamenti diretti delle superfici a bosco cedo a rotazione
rapida per assicurare un maggior contrasto alla diffusione di
specie esotiche invasive.

“Confermiamo l’attenzione del Ministero per facilitare il
ricambio generazionale in agricoltura e per contrastare la
diffusione di specie esotiche   invasive alla tutela delle
specie autoctone e dell’equilibrio ambientale – sottolinea il
Ministro Centinaio – Il decreto aumenta al 2% la percentuale
del massimale nazionale dei pagamenti diretti da destinare al
finanziamento del premio per i giovani agricoltori,
assicurando così lo snellimento delle relative procedure
burocratiche da parte di Agea e degli organismi pagatori
regionali. Viene inoltre esclusa l’Acacia saligna dalle specie
comprese nella definizione di bosco ceduo a rotazione rapida,
adeguando tempestivamente la normativa nazionale all’elenco di
specie soggette a restrizione a livello europeo, a tutela
dell’equilibrio ambientale del nostro Paese. Si definiscono
poi le modalità di funzionamento del Fondo per la tutela della
biodiversità di interesse agricolo e alimentare e individuano
le azioni di tutela della biodiversità da sostenere; mentre
con lo stanziamento ad Expo 2020 Dubai – aggiunge – ci apriamo
all’agricoltura del futuro promuovendo il modello italiano in
campo agroalimentare. Si tratta di un appuntamento
fondamentale per valorizzare il comparto, che sempre più dovrà
andare nella direzione dello sviluppo tecnologico e della
sostenibilità. Lavoriamo fino alla fine per il bene del Paese
e per la valorizzazione del nostro made in Italy”, conclude
Centinaio.

GOVERNO, CENTINAIO: MENTRE PD DELIRA SU POLTRONE FIRMO ULTIMI
DECRETI PER ITALIANI

Posted by Redazione × Pubblicato il 27/08/2019 at 21:40

“Mentre il PD delira sulle poltrone io firmo gli ultimi
decreti per gli italiani. Impegno massimo fino all’ultimo.
Così su Twitter il ministro delle Politiche agricole e del
Turismo Gian Marco Centinaio
DIMISSIONI COMMISSARIO ARIF.
CONFAGRICOLTURA      PUGLIA:
SINTOMO   GESTIONE   SETTORE
AGRICOLO PRIVA DI STRATEGIA
L’annuncio delle dimissioni dall’incarico di Commissario
Straordinario dell’Arif Puglia, Oronzo Milillo, è giunto oggi
in serata, inaspettato.

Il dott. Milillo giustifica la sua scelta irrevocabile, sulla
base della impossibilità a esercitare il proprio ruolo, a
causa di atteggiamenti e azioni di alcuni settori della
Regione Puglia, e per la mancanza di interlocuzione, con i
vertici dell’Assessorato alle Politiche Agricole.

Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia, commenta
così la notizia. “Siamo di fronte all’ennesima crisi della
gestione del settore agricolo della Regione Puglia. Oggi è
inimmaginabile che l’azione dell’Arif si blocchi. Anche perché
l’Arif stava cominciando a camminare bene, dopo uno sforzo
riorganizzativo significativo da parte di Oronzo Milillo.
Questo stop potrà provocare soltanto rallentamenti agli
interventi di contrasto e monitoraggio alla Xylella

DE BONIS: “IL NUOVO GOVERNO
METTA AL CENTRO DELL’AGENDA
IL MEZZOGIORNO. SENZA IL SUD
NON CRESCE NEMMENO IL NORD”
Il nuovo governo abbia come sua priorità il Mezzogiorno:
l’ottica deve essere quella di colmare il colpevole divario
accumulato per troppo tempo, non come pietosa elargizione ma
per fare del Sud un volano di sviluppo dell’intero Paese. I
problemi, anche gravi, da risolvere sono diversi e antichi, ma
le regioni meridionali hanno le capacità, i talenti e le
risorse per dare un contributo decisivo al benessere di tutti
i cittadini”.

È quanto ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis (Gruppo
misto).

“Infrastrutture, attività produttive, lavoro, agricoltura,
turismo, sanità, ambiente: sono i nodi principali sui quali
bisogna intervenire con una visione chiara e di ampio respiro.
Potenziare le reti dei trasporti, supportare il sistema
imprenditoriale, aiutare seriamente gli agricoltori, risanare
i forti squilibri presenti nel sistema sanitario, risolvere
con decisione le troppe ferite ambientali, arginare per queste
vie l’emigrazione interna e fare in modo che le persone,
soprattutto i giovani, abbiano la possibilità di rimanere in
questi territori: sono alcuni dei passi indispensabili da
compiere per ricostruire una parte del paese che,
contrariamente alla vulgata che sembra aver preso piede negli
ultimi anni, è sempre stata vitale per l’Italia intera.
Parliamoci chiaro: o si agevola lo sviluppo sostenibile del
Sud o nemmeno il Nord è destinato a fare molta strada. Lo
insegna la storia, lo insegnano gli altri Paesi”.

“Che al Sud – continua De Bonis – ci si ammali di più è un
fatto su cui ormai vi sono numerose evidenze scientifiche.
Sono i danni provocati dalle industrie fossili, sono quelli
causati da prodotti come il grano al glifosate importato da
paesi che non rispettano i nostri stessi standard (questione
su cui la ministra Grillo ha deciso di soprassedere sul
principio di precauzione). La priorità non è ridurre il numero
dei parlamentari, ma affrontare una volta per tutte
un’emergenza sociale e ambientale che ferisce il Mezzogiorno e
che riverbera su tutto il Paese, in linea con un allarme
globale da cui non sono certo esclusi il Nord e l’Europa.
Utilizzare il Sud come discarica sociale e ambientale
distrugge il simbolo stesso del Made in Italy nel mondo, che
vede nella qualità dell’alimentazione e nella salute la sua
massima espressione”.

“Non si capisce proprio come pensare di far correre un corpo
malato: o si curano i mali alla radice, oppure tanto vale
gettare la spugna. Ricordiamo figure come lo statista
bresciano Giuseppe Zanardelli che, dopo il suo viaggio in
Basilicata nel 1902, si rese conto della necessità di avviare
una legislazione speciale per il Mezzogiorno. Oggi servono
politici di questa levatura, che si muovano con decisione e
lungimiranza, guidati veramente dal bene dell’Italia intera”.

Così conclude il senatore: “Oggi al Sud assistiamo a nuovi
fermenti, che riuniscono sempre più persone di buona volontà
attorno alla consapevolezza che è giunto il momento di
riprendere in mano il proprio destino. Le risorse e le
attività del Mezzogiorno hanno per troppo tempo costituito il
bacino da cui hanno attinto interessi esterni per costruire le
proprie ricchezze, lasciando le regioni meridionali a pagare
il conto, salatissimo, di questo sfruttamento. Associazioni,
movimenti, sindaci, singoli cittadini stanno facendo fronte
comune per imprimere una svolta concreta, senza più fare
sconti a nessuno sulla richiesta di equità e giustizia. Sono
fermenti ed energie che la politica può e deve ascoltare. E
proprio oggi, in questa fase delicata della vita del Paese, ha
l’occasione di farlo”.
GOVERNO, ACCORDO GIALLO-ROSSO
TROVATO. DI MAIO ALLA DIFESA.
SETTE MINISTERI AL PD. SI
LAVORA SUL RESTO
                              Da quanto apprende AGRICOLAE
                              l’accordo giallo-rosso sarebbe
                              stato trovato. Conte premier fa
                              il bis. Di Maio alla Difesa.
                              L’accordo     prevede     sette
                              ministeri       al      Partito
                              Democratico. Fino a ieri il
                              Mipaaft era in quota M5S. Alcuni
elementi sono ancora in fase di trattativa.

Al Nazareno è in corso la cabina di regia dei renziani e
contemporaneamente la riunione dei renziani. Mentre al Colle
il Gruppo Misto e la Bonino sonoda Mattarella.

Tra i nomi ‘decisi’ in area renziana ci sarebbero Guerini e
Rosato.

Agli Esteri Gentiloni, agli Interni Minniti, Grasso alla
Giustizia.
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