PROCEDURA GESTIONALE NUOVO CORONAVIRUS (2019-NCOV)

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PROCEDURA GESTIONALE NUOVO CORONAVIRUS
                                                 (2019-NCOV)
                                                                 –
           LINEE GUIDA PREVENTIVE CUI ALLA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SALUTE PROT. N. 0001997-
        22/01/2020-DGPRE-DGPRE-P DELLA DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA, UFFICIO 05 –
                   PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI E PROFILASSI INTERNAZIONALE

Procedura redatta ai sensi degli artt. 25 comma 1 e 278 del D. Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.

                                                                                        Il Medico Competente Coordinatore
1. PREMESSA E SCOPO

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato
all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite ad
eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. La maggior parte
dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud
della Cina, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi.

I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà
respiratorie: gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali
diffuse. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare
sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia. Una forma
inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con
condizioni   cliniche   croniche   pre-esistenti,   quali   ipertensione,   e   altri   problemi
cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie; anche le
persone anziane potrebbero essere più suscettibili alle forme gravi.

Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus
(2019- nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica. Il
nuovo coronavirus è strettamente correlato a quello della sindrome respiratoria acuta
grave (SARS). I coronavirus sono una grande famiglia di virus respiratori che possono
causare malattie che vanno dal comune raffreddore alla sindrome respiratoria
mediorientale (MERS) e alla (SARS).

Al 21 gennaio 2020, sono stati rilevati casi con storia di viaggi a Wuhan in altre aree
della Cina, come Pechino, Guangdong e Shanghai. Anche la Thailandia, il Giappone e la
Corea del Sud hanno segnalato casi. L’OMS ha convocato una riunione per valutare se
l’epidemia rappresenta una emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.
Recentemente le autorità cinesi e l’OMS hanno confermato che è stata dimostrata
trasmissione da persona a persona e si sono verificati casi fra il personale sanitario.
Le autorità cinesi hanno informato l’OMS di aver applicato le seguenti misure di sanità
pubblica:
   • sono stati identificati e sottoposti a follow up i contatti stretti, inclusi gli operatori
      sanitari;
• la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan ha effettuato una ricerca attiva
         dei casi ed è stata completata l’indagine retrospettive dell’attuale cluster di
         pazienti;
      • il mercato ittico all’ingrosso di Huanan è stato temporaneamente chiuso e sono
         state effettuate misure di sanificazione ambientale e di disinfezione;
      • sono state implementate attività di comunicazione del          rischio per aumentare
         la consapevolezza e l’adozione di misure di auto-protezione.
L'OMS sta monitorando attentamente la situazione ed è regolarmente in contatto con
le autorità nazionali cinesi per fornire il supporto necessario. È stata predisposta una
guida tecnica sul nuovo coronavirus, che sarà aggiornata quando saranno disponibili
ulteriori informazioni.
Attualmente, sono ancora in corso le indagini per valutare l'intera portata dell'epidemia.
La città di Wuhan è un importante snodo di trasporto nazionale e internazionale.
Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di
trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus. La fonte di questo nuovo
virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di
infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite (attualmente la
città di Wuhan):
      • vaccinandosi contro l’influenza almeno 2 settimane prima della partenza;
      • valutando la possibilità di posticipare viaggi a Wuhan non strettamente necessari;
      • evitando il contatto diretto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
      • lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo il contatto diretto con persone malate;
      • evitando di visitare mercati ittici o di animali vivi;
      • evitando il contatto diretto con animali da allevamento o selvatici vivi o morti;
      • i viaggiatori con sintomi di infezione respiratoria acuta dovrebbero rispettare
         l’igiene respiratoria: evitare contatti ravvicinati, coprire starnuti e colpi di tosse
         con un fazzoletto, preferibilmente, monouso e lavare le mani.
Attualmente il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC)
stima che il rischio di introduzione dell’infezione in Europa, attraverso casi importati,
sia                                                                                 moderato.
L’Italia (aeroporto di Roma Fiumicino) ha tre voli diretti con Wuhan, e numerosi voli
non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno
cinese. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso
l’aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall’USMAF SASN,
per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di
casi sospetti sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento
all’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma. Il 20 gennaio 2020 è
stata rafforzata la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro
volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV) che dovranno transitare nel canale
sanitario, attivando gli scanner termometrici. I casi eventualmente positivi saranno
sottoposti agli ulteriori controlli del caso ed eventualmente a isolamento, con
attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio.
La Direzione ha predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti per
informare i viaggiatori internazionali e pubblica gli aggiornamenti inerenti all’evento
sulla pagina “Eventi epidemici all’estero” del portale del Ministero della Salute
(http://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioContenutiMalattieInfettiv
e.jsp?lingua=ital iano&id=813&area=Malattie%20infettive&menu=emergenze).
In base al RSI, eventuali nuovi casi devono essere tempestivamente segnalati alle
autorità sanitarie nazionali e all’OMS specificando anche le relative informazioni su
esposizione e decorso clinico.
A tale fine, si forniscono di seguito i criteri e le modalità di segnalazione dei casi di
infezione da nCoV, condivisi con il DMI dell’Istituto Superiore di Sanità.

Devono essere considerati casi sospetti di nCoV le persone che rispondono ai criteri
indicati nella definizione di caso (Allegato 1).
I casi sospetti di nCoV vanno visitati in un’area separata dagli altri pazienti e
ospedalizzati in isolamento in un reparto di malattie infettive, possibilmente in una
stanza singola, facendo loro indossare una mascherina chirurgica, se riescono a
tollerarla. Il numero di operatori sanitari, di familiari e di visitatori ad un caso sospetto
deve essere ridotto, e deve essere registrato.
Il personale sanitario che accudisce tali casi dovrebbe, ove possibile, essere dedicato
esclusivamente a questi pazienti per ridurre il rischio di trasmissione.
Per motivi precauzionali, si raccomanda che il personale sanitario, oltre ad adottare le
misure standard di biosicurezza, applichi le precauzioni per prevenire la trasmissione
per             via              aerea              e                per           contatto.
In particolare, dovrebbe indossare:         mascherina e protezione     facciale, camice
impermeabile a maniche lunghe non sterile e guanti. Qualora siano necessarie
procedure che possono generare aerosol, la mascherina dovrebbe essere di tipo FFP2.
Dovrebbero essere utilizzati strumenti mono-uso e strumentazioni portatili (es. raggi
X) per evitare di muovere il paziente. Se è necessario trasportare il paziente fuori dalla
stanza di isolamento, usare percorsi predeterminati per minimizzare la possibile
esposizione di personale sanitario, altri pazienti e visitatori.
Qualora il paziente venga posto in isolamento domiciliare, sia il paziente che i familiari
devono essere istruiti per applicare le precauzioni standard di biosicurezza, quelle per
prevenire la trasmissione per aerosol e per contatto.
L’OMS raccomanda di utilizzare i seguenti disinfettanti:
   ▪ alcol etilico 70% per gli strumenti;
   ▪ acqua, detergente comune e sodio ipoclorito o altro disinfettante, per la pulizia
       degli ambienti e delle superfici.
Si raccomanda la raccolta di campioni clinici di secrezioni respiratorie dal paziente per
effettuare                      i                      test                   diagnostici.
2. EPIDEMIOLOGIA E CLINICA

La diagnosi molecolare può essere effettuata dai laboratori dei principali ospedali e/o
individuati dalle Regioni su campioni clinici respiratori secondo i protocolli specifici di
Real   Time   PCR   per   2019-nCoV     indicati   nel   link   https://www.who.int/health-
topics/coronavirus/laboratory-diagnostics-     for-novel-coronavirus      e   in   corso   di
validazione presso i laboratori internazionali di riferimento.

Si raccomanda inoltre l’invio di campioni clinici, per la conferma di diagnosi e
segnalazione all’OMS, al Laboratorio Nazionale di Riferimento dell’ISS (WHO National
Influenza Centre/NIC- ISS, Istituto Superiore di Sanità, viale Regina Elena 299 – 00161
Roma; tel. 06 49906135, flulab@iss.it), previo accordo e secondo le modalità riportate.
3. SEGNALAZIONE

Secondo quanto stabilito dal Regolamento Sanitario Internazionale, devono essere
segnalati tutti i casi che corrispondono alla definizione di caso sopra riportata entro 24
ore dalla rilevazione.
I casi devono essere segnalati a questo Ministero, Direzione Generale della Prevenzione
sanitaria, (Ufficio 5 – Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale)
e all’Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento di Malattie Infettive), tramite la loro
registrazione   sul   sito   web   https://www.iss.it/Site/FLUFF100/login.aspx     e    copia
dell’apposita    scheda      dovrà    essere    inviata    a    malinf@sanita.it       ed   a
sorveglianza.influenza@iss.it.

Oltre alle informazioni contenute nella scheda di notifica, devono essere raccolte anche
le seguenti informazioni, per permettere l’attivazione di tutte le misure di sanità
pubblica, incluso il rintraccio dei contatti:
   − data di partenza del caso sospetto da Wuhan o da altre zone infette secondo gli
       aggiornamenti epidemiologici più recenti;
   − volo di ritorno in Italia (o compagnia aerea e itinerario) e aeroporto arrivo;
   − contatto telefonico del paziente o del medico curante.

Informazioni sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni, gestione dei casi
clinici ed altri aspetti correlati al nCoV sono disponibili sul sito dell’OMS al seguente
link: https://www.who.int/health-topics/coronavirus
4. DEFINIZIONE DI CASO

Definizione di caso provvisoria per la segnalazione
1. Infezione respiratoria acuta grave (SARI) in una persona, con febbre e tosse che ha
  richiesto il ricovero in ospedale, senza un'altra eziologia che spieghi pienamente la
  presentazione clinica 1 (i medici dovrebbero prestare attenzione anche alla possibilità
  di presentazioni atipiche in pazienti immunocompromessi);

E uno qualsiasi dei seguenti:
    a. storia di viaggi a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, nei 14 giorni precedenti
       l'insorgenza della sintomatologia; oppure
    b. la malattia si verifica in un operatore sanitario che ha lavorato in un ambiente
       dove si stanno curando pazienti con infezioni respiratorie acute gravi, senza
       considerare il luogo di residenza o la storia di viaggi.

2. Una persona che manifesta un decorso clinico insolito o inaspettato, soprattutto un
  deterioramento improvviso nonostante un trattamento adeguato, senza tener conto
  del luogo di residenza o storia di viaggio, anche se è stata identificata un'altra
  eziologia che spiega pienamente la situazione clinica.

3. Una persona con malattia respiratoria acuta di qualsiasi grado di gravità che, nei 14
  giorni precedenti l'insorgenza della malattia, presenta una delle seguenti esposizioni:
     a. contatto stretto 2 con un caso confermato sintomatico di infezione da nCoV; oppure
     b. una struttura sanitaria in un paese in cui sono state segnalate infezioni
       nosocomiali da nCoV; oppure
     c. ha visitato o ha lavorato in un mercato di animali vivi a Wuhan, Cina
     d. [contatto stretto con animali (se la fonte animale viene identificata) nei paesi
       in cui il nCoV è noto che circoli nelle popolazioni animali o dove si sono verificate
       infezioni umane per presunta trasmissione zoonotica] 3

   1I test dovrebbero essere conformi alle linee guida locali per la gestione delle
   polmoniti acquisite in comunità. Esempi di altre eziologie includono Streptococcus
   pneumoniae, Haemophilus influenzae tipo B, Legionella pneumophila, altre
   polmoniti batteriche primarie riconosciute, virus influenzali e virus sinciziali
   respiratori.
2       Per "contatto stretto" si intende:
     −    Esposizione dovuta ad assistenza sanitaria, compresa assistenza diretta a
          pazienti affetti da nCoV, lavorare con operatori sanitari infettati da nCoV,
          visitare pazienti o permanere nello stesso ambiente di un paziente con
          nCoV.
     −    Lavorare a stretto contatto o condividere la stessa classe con un paziente con nCoV.
     −    Viaggiare con un paziente con nCoV, con qualsiasi mezzo di trasporto.
     −    Vivere nella stessa casa di un paziente con nCoV.
 Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni
 prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.
Da aggiungere una volta/se la fonte animale è identificata come fonte di infezione
Adozione di misura di barriera
      Mascherina, schermi facciali, occhiali protettivi, copricapo
      Usare una mascherina ed occhiali protettivi ( o uno schermo facciale ) per proteggere
      le mucose di occhi, naso, bocca durante le procedure e le attività di assistenza al
      paziente che possono generare schizzi o spruzzi di sangue, liquidi corporei, secreti o
      escreti.
      Devono avere marcatura CE e codifica EN in rapporto all’uso specifico (rischio biologico).
      I facciali filtranti FFP3 SL che rispetto a quelli indicati dall’OMS (tipo N95, con efficienza
      di filtrazione del 95%) offrono maggiore protezione al lavoratore in quanto presentano
      un’efficienza filtrante del 98%.
      L’uso corretto della mascherina prevede che sia manipolata solo per i lacci, che per la
      rimozione sia slacciato prima il laccio inferiore e poi quello superiore (per evitare la
      caduta sul collo e di conseguenza la contaminazione del camice), che sia usata una sola
      volta e poi gettata nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo.
      Visiere ed occhiali non monouso devono essere adeguatamente trattati per il
      riutilizzo. Gli occhiali subito dopo l’uso devono essere adeguatamente puliti.
      I dispositivi devono essere smaltiti, subito dopo l’uso, nel ciclo dei rifiuti sanitari (con
      la modalità impiegata per lo smaltimento dei DPI utilizzati – v. punto 5.2).

      Facciale filtrante FFP3 SL - EN 149/2001
       Istruzioni per l’indossamento:
          • Impugnare il respiratore in modo che la parte esterna sia poggiata sul palmo
             della mano.
          • Posizionare il respiratore sotto il mento, con il ferretto stringi naso in alto.
          • Posizionare l’elastico inferiore sotto le orecchie e quello superiore sulla sommità
             del capo.
          • Modellare il ferretto stringi naso alla conformazione del naso stesso. Verificare la
             tenuta del respiratore prima di entrare nell’area di lavoro con la prova di tenuta,
             ispirando ed ispirando profondamente, tappando con il palmo della mano la
             valvola. Se si percepiscono fughe d’aria, riposizionare la maschera.
      Si sconsiglia l’uso in presenza di alcune caratteristiche fisiche (barba, basette lunghe)

      che non permettono il contatto diretto tra volto e bordi di tenuta del respiratore.
o     Igiene delle mani
E’ fortemente raccomandata la stretta adesione alle precauzioni standard per la
prevenzione di trasmissione di agenti infettivi ad opera di contatti con fluidi corporei,
goccioline di saliva, aerosol, oggetti contaminati, nell’assistenza sanitaria di pazienti con
sospetta o probabile SARS o CORONA VIRUS. Deve essere intesa non solo come misura
di controllo delle infezioni, ma anche come misura di protezione dell’operatore.
Il lavaggio frequente ed accurato delle mani, mediante l’utilizzo di acqua calda e sapone,
per almeno 20 secondi; da solo è la principale misura di igiene personale fondamentale
per la prevenzione dell’infezione. L’antisettico deve essere impiegato in precise circostanze
(prima di eseguire manovre invasive, interventi chirurgici, o controllo di episodi infettivi).
l'uso di un agente antisettico (clorexidina, povidone iodio es: v. relative schede in farmacia
interna) va considerato solo dopo il lavaggio con sapone e nei casi in cui ci sia stato
significativo contatto o contaminazione con liquidi o materiali di derivazione biologica
Il lavaggio delle mani va eseguito immediatamente ed accuratamente se si verifica un
accidentale contatto con il sangue o materiale organico potenzialmente infetto, dopo la
rimozione dei guanti, tra un paziente e l’altro e dopo procedure effettuate sullo stesso
paziente ma in sedi diverse. L’uso dei guanti e il lavaggio accurato delle mani rivestono
un ruolo fondamentale di prevenzione.
L’uso dei guanti non è sostitutivo del lavaggio accurato delle mani.
Durante l’attività lavorativa è importante evitare atteggiamenti rischiosi quali portarsi le
mani alla bocca o agli occhi, portare anelli, bracciali o altri monili.
non è certificata l'efficacia dell'uso di creme o schiume protettive.

Manipolazione di aghi od oggetti taglienti

Durante l’utilizzo è necessario adottare tutte le precauzioni
possibili. E’ fondamentale:
■    non reincappucciare gli aghi e non rimuoverli manualmente dalle siringhe;
■    non piegare o rompere aghi, lame o altri oggetti taglienti;
■    non rimuovere con le mani gli aghi usati dalle siringhe monouso;
■    eliminare gli aghi ed altri oggetti taglienti sempre nell’apposito contenitore per
prevenire l’esposizione accidentale;
■    non indirizzare la punta di aghi o altri oggetti taglienti verso parti del corpo;
■    non raccogliere strumenti taglienti o appuntiti se stanno cadendo;
■      tutti gli strumenti taglienti o appuntiti devono essere smaltiti nel circuito dei rifiuti
sanitari pericolosi, utilizzando gli appositi contenitori di sicurezza resistenti alla foratura,
che dovranno essere sistemati in vicinanza ed in posizione comoda del posto di lavoro;
■    i contenitori di sicurezza non vanno riempiti fino all'orlo ma al massimo per 3/4 (salvo
attenersi alle indicazioni di massimo livello presenti sugli stessi);
■    alla fine del riempimento vanno chiusi in maniera definitiva.
Strumenti per l'attività di laboratorio:
manipolare gli strumenti impiegati per l'attività di laboratorio sporchi di sangue, liquidi
corporei, secreti o escreti in modo da prevenire l'esposizione di cute e mucose, la
contaminazione di indumenti e il trasferimento di microorganismi ad altri pazienti o
all'ambiente.

Pulizia e disinfezione ambientale

La modalità di esecuzione della pulizia e la frequenza deve variare in base alle diverse
aree, il tipo di materiale e la superficie da trattare.
Per la classificazione delle aree, la modalità, e la frequenza vedi Capitolato Pulizie.
Si ricorda che la disinfezione delle superfici va effettuata solo in aree ad alto rischio o in
presenza di contaminazioni o residui di materiale organico.
In caso di pazienti con malattie a trasmissione per via aerea NON è più necessario
ricorrere alla nebulizzazione dell’aria poiché ritenuta inefficace.
Nei locali di lavoro è proibito mangiare, bere, fumare, truccarsi, portare le mani alla bocca
o alle congiuntive.
Negli ambienti di lavoro deve essere apposta idonea cartellonistica relativa a quanto sopra.

Smaltimento rifiuti
Seguire le procedure già in atto per le varie tipologie di rifiuti sanitari prodotti.
PRECAUZIONI BASATE SULLE VIE DI TRASMISSIONE

     Le Precauzioni basate sulle vie di trasmissione (tabella 3) sono misure
     supplementari aggiunte, per ridurre il rischio di trasmissione dei microrganismi, per la
     trasmissione aerea, mediante goccioline e per contatto.

     Tabella 3: Misure addizionali
          Modalità di                                            Misure
         trasmissione                                       complementari
                  Aerosol         ■   Camera singola (se possibile con ventilazione a pressione
                                      negativa) con servizio igienico dedicato (o assieme ad altri
            Tubercolosi
              Morbillo                pazienti affetti dalla stessa patologia se non vi sono altre
              varicella               infezioni e non vi sono controindicazioni); porta della stanza
                                      deve rimanere chiusa. Se non disponibile stanza a pressione
                                      negativa far indossare al paziente una mascherina per
                                      diminuire il rischio di contaminazione ambientale.
                                  ■   Maschera protettiva con filtro per entrare nella camera
                                  ■   Ridurre al minimo il trasporto del paziente fuori dalla camera,
                                      qualora necessario il paziente deve indossare maschera di
                                      protezione delle vie aeree.
                                  ■   Il personale dell’U.O. dove viene inviato il degente, deve
                                      essere preventivamente informato del rischio biologico in
                                      essere, così come il personale addetto al trasporto .
                                  ■   Adeguata informazione su norme igieniche ai degenti.
            Goccioline            ■ Se non è possibile porre il paziente in una stanza singola
      Difterite Pertosse
        Polmonite da                mantenere una separazione spaziale di almeno un metro tra
     micoplasmi Parotite            il paziente infetto e altri pazienti o visitatori;
               Rosolia            ■ il personale di assistenza quando deve lavorare a meno di un
       Angina da strepto-           metro di distanza dal paziente deve indossare mascherina di
        cocchi gruppo A
       Inf. da meningococchi        protezione respiratoria di efficienza almeno FFP2;
                                  ■ limitare il movimento ed il trasporto del paziente ai soli motivi
                                    essenziali
                                  ■ qualora il paziente dovesse essere spostato dalla stanza fargli
                                    indossare, se possibile, una mascherina chirurgica
                 Contatto         ■ Paziente in stanza singola (o assieme ad altri pazienti affetti
             Infezioni da germi
       multiresistenti (MRSA;       dalla stessa patologia se non vi sono altre infezioni e non vi
      VRE; enterobatteriacee)       sono controindicazioni)
         Herpes Simplex
             disseminato
                                  ■ personale di assistenza deve indossare i guanti protettivi ed il
                                    camice protettivo quando entra nella stanza;
                                  ■ cambiarsi i guanti dopo operazioni con materiale infetto;
                                  ■ togliersi i guanti prima di lasciare l'ambiente del paziente e
                                    lavarsi le mani
                                  ■ rimuovere il camice prima di lasciare la stanza del paziente;
                                  ■ limitare il movimento ed il trasporto del paziente;
                                  ■ dispositivi di protezione individuale (maschere, occhiali,
                                    guanti, etc)
                                    dovranno essere provvisti della marchiatura CE e a
                                    norma delle corrispondenti norme EN.
5. DPI DA UTILIZZARE IN CASO DI CONTATTO CON PAZIENTE CON CORONA
       VIRUS SOSPETTA O PROBABILE

       L’uso dei DPI è raccomandato solo per il personale con diretta esposizione
ad un soggetto ammalato, che presenti i sintomi e l’anamnesi che lo fanno
rientrare nella definizione di caso sospetto fornita dall’OMS.
    ■ mascherine N95 (filtranti ad alta protezione respiratoria corrispondenti al tipo
    FFP3 SL EN 149, o se non disponibili almeno una mascherina chirurgica facciale);
    ■ occhiali (o visiera protettiva);
    ■ guanti
    ■ copricapo

PROCEDURA PER IL LAVAGGIO MANI DOPO RIMOZIONE DEI DPI

Antisettici indicati: soluzione schiumogena detergente a base di cloro derivati - soluzione
schiumogena detergente a base di iodiopovidone al 7,5% - soluzione detergente a base di
fenolo alogenato (* è consigliabile rotazione periodica dei principi attivi al fine di
evitare
sensibilizzazioni cutanee e resistenze batteriche).
Procedura per lavaggio:
   • regolare il getto d'acqua del rubinetto;
   • bagnare uniformemente mani ed avambracci fino al di sopra della piega del gomito;
   • erogare sulle mani il prodotto antisettico, premendo con il gomito la leva del
     dispenser;
   • lavare le mani ed avambracci per circa due minuti;
   •    risciacquare, avendo cura di evitare il ruscellamento di acque dagli avambracci alle
        mani. Rammentarsi di lavare bene gli spazi sotto ungueali, utilizzando possibilmente
        uno spazzolino preventivamente bagnato e cosparso di una dose di antisettico;
   •    risciacquare mani ed avambracci come sopra indicato. Utilizzando un'altra dose di
        antisettico lavare nuovamente le mani, ogni dito e spazio interdigitale impiegando
        circa 1 m' per mano;
   •    lavare ogni avambraccio con movimento circolare per 30 secondi.
   •    Risciacquare le dita una alla volta lasciando scorrere l'acqua dall'estremità delle dita
        alla piega del gomito.
   •    Asciugare quindi mani ed avambracci, con teli sterili, iniziando dalle singole dita,
        passando quindi alle restanti porzioni delle mani e quindi agli avambracci con
        movimenti circolari.
   •    Chiudere il rubinetto, se non a comando non manuale, utilizzando il telo sterile
        utilizzato.
RIMOZIONE E SMALTIMENTO DEI DPI

  •   lavare le mani guantate con soluzione di ipoclorito di sodio;
  •   rimuovere sovrascarpe, copricapo e riporli in un sacco di plastica; casacca o tuta
      ed il primo paio di guanti andranno rimossi ciascuno con un unico movimento,
      ripiegandoli dall'interno verso l'esterno;
  •   indossare un paio di guanti puliti e riporre gli indumenti protettivi nel sacco di
      plastica;
  •   togliere la maschera, tamponarla con garze imbevute di ipoclorito di sodio e
      quindi immettere nel sacco di plastica;
  •   rimuovere il secondo paio di guanti ed immetterli nel sacco che va immesso in
      un secondo sacco, chiudere e sigillare ed immettere quindi i sacchi in contenitore
      rigido che va subito chiuso ed etichettato;
  •   lavare nuovamente le mani con l'ultimo paio di guanti, che vanno eliminati nel
      circuito dei rifiuti pericolosi;
  •   eliminato l'ultimo paio di guanti, lavare ancora le mani.

NB Nel caso di agenti biologici di classe III e IV il contenitore con i sacchi sigillati va
    portato nella zona sterilizzazione dedicata, ove i sacchi contenenti i materiali
    contaminati andranno trattati in autoclave a ricircolo interno.
    Ultimato il ciclo di autoclavaggio si smaltiranno in ogni modo nel ciclo dei rifiuti
    sanitari pericolosi.
DOMANDE UTILI e FREQUENTI

  1. Che cos'è un coronavirus?

    I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal
    comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS)
    e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

  2. Che cos'è un nuovo coronavirus?

    Un nuovo coronavirus (CoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato
    precedentemente mai identificato nell'uomo.

  3. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale?

    Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli
    zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli uomini.
    Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani.
    Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati
    più coronavirus.

  4. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus?

    Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie.
    Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave,
    insufficienza renale e persino la morte.

  5. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?

    Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un
    contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.

  6. Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus?

    No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino. Possono essere necessari
    anche anni per sviluppare un nuovo vaccino.

  7. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus?

    Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il
    trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere
    molto efficace.

  8. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus?

    Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso
    di quanto non faccia la popolazione generale. L'OMS raccomanda che gli operatori sanitari
    applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in
    generale e delle infezioni respiratorie, in particolare.
9. Cosa posso fare per proteggermi?

  Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione di una serie di malattie
  respiratorie comprendono il mantenimento dell'igiene delle mani (lavare spesso le mani con
  acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un
  fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in
  un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure
  (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non
  imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri
  sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.

  Si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del
  viaggio.

  È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di
  origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi
  respiratori.

  Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie)
  mentre si trova a Wuhan, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico.

  Qualora una persona di ritorno da un viaggio a Wuhan sviluppi sintomi respiratori nei 14
  giorni successivi al rientro, dovrebbe immediatamente rivolgersi ad un medico e informarlo
  del viaggio.

10.     Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus?

  Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso
  di quanto non faccia la popolazione generale. L'OMS raccomanda che gli operatori sanitari
  applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in
  generale e delle infezioni respiratorie, in particolare.

11.     Quali sono i rischi di propagazione in Europa?

  La probabilità di introduzione del virus nell'UE è considerata moderata, anche se non può
  essere esclusa.

12.     Come si contrae questo coronavirus?

  Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e
  le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus. La fonte di questo nuovo virus non è ancora
  nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute
  durante i viaggi verso o dalle aree colpite (attualmente Wuhan City).

13.     Che fare se si è soggiornato di recente a Wuhan?

  Se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare febbre, tosse,
  mal di gola, difficoltà respiratorie, a scopo precauzionale contattate il vostro medico di
  fiducia, riferendo del vostro recente viaggio
14.     Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una
   persona malata?

  Il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il
  paziente. I malati affetti da infezione da nuovo Coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in
  ambienti separati dagli altri degenti. Sinora non è stata segnalata alcuna infezione da nuovo
  coronavirus contratta in ospedale o altra struttura sanitaria.

15.     Che fare se si presentano i sintomi del virus?

  In caso di sintomi riferiti a una malattia respiratoria, prima, durante o dopo il viaggio, i
  viaggiatori devono rivolgersi a un medico e informarlo del loro viaggio.

16.     Quali raccomandazioni dell'OMS per i paesi?

  L'OMS incoraggia tutti i paesi a rafforzare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute
  acute (SARI), a rivedere attentamente eventuali casi insoliti di SARI o di polmonite e a
  comunicare all'OMS qualsiasi caso sospetto o confermato di infezione da nuovo coronavirus.
  I paesi sono incoraggiati a continuare a rafforzare la loro preparazione alle emergenze
  sanitarie in linea con il regolamento sanitario internazionale (2005).

17.     Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello
   nazionale?

  In Italia, è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e
  delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS).

  La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con
  l’OMS e l’ECDC, e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale.

18.     Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nel nostro
   paese?

  L’Italia (aeroporto di Roma Fiumicino) ha tre voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non
  diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese.
  Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso l’aeroporto di
  Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall’USMAF SASN, per verificare
  l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti
  sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale
  Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma.
  È in corso di rafforzamento la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni
  altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV). Nei prossimi giorni i passeggeri in arrivo
  con questi voli saranno sottoposti in aeroporto al controllo della temperatura corporea. I casi
  eventualmente positivi potranno subire ulteriori controlli ed eventualmente verranno posti in
  isolamento, con attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio.
  È stato predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti per informare i
  viaggiatori internazionali. (ALLEGATO)
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria
             POLMONITE DA NUOVO CORONAVIRUS
 Consigli ai viaggiatori internazionali diretti a o di ritorno da
     Wuhan, Cina
Nella città di Wuhan, Cina è in corso un’epidemia di polmonite. Attualmente
   -    è stata identificata la causa in un nuovo coronavirus 2019-nCoV
   -    non si conoscono le modalità di trasmissione
   -    i sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà respiratorie
             PRIMA DI PARTIRE
   -    consultate il vostro medico curante per essere informati sulle misure di igiene da
        applicare per prevenire le malattie respiratorie e vaccinatevi contro l’influenza
        almeno due settimane prima del viaggio
   -    valutate l’opportunità di rimandare viaggi non necessari

AL VOSTRO ARRIVO
       Applicate misure igieniche quali:
   -    lavate frequentemente le mani con acqua e sapone
   -    coprite la bocca e il naso con un fazzoletto quando starnutite o tossite (non con le
        mani)
   - Evitate il contatto con persone affette da malattie respiratorie
   - Evitate luoghi affollati, in particolare mercati del pesce e di animali vivi
   - Evitate di toccare animali e prodotti di origine animale non cotti
   - Rivolgetevi a un medico o a una struttura sanitaria qualora compaiano sintomi di
      infezione respiratoria (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie)
   - Non mettetevi in viaggio se siete malati
 Per qualsiasi necessità contattare la Vostra Ambasciata o il Vostro Consolato

AL VOSTRO RITORNO IN ITALIA
         - se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi
                    respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie)
                                        a scopo precauzionale
   - contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio
 Ulteriori raccomandazioni, informazioni e aggiornamenti saranno pubblicati sul portale
                                     del Ministero della Salute:
                                    http://www.salute.gov.it/
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria
                    POLMONITE DA NUOVO CORONAVIRUS
    Consigli ai viaggiatori internazionali diretti a o di ritorno da
                                       Wuhan, Cina
      Nella città di Wuhan, Cina è in corso un’epidemia di polmonite. Attualmente
       •   è stata identificata la causa in un nuovo coronavirus 2019-nCoV
       •   non si conoscono le modalità di trasmissione
       •   i sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà
           respiratorie
                                    PRIMA DI PARTIRE
• consultate il vostro medico curante per essere informati sulle misure di
  igiene da applicare per prevenire le malattie respiratorie e vaccinatevi contro
  l’influenza almeno due settimane prima del viaggio
• valutate l’opportunità di rimandare viaggi non necessari

                                   AL VOSTRO ARRIVO
•  Applicate misure igieniche quali:
     • lavate frequentemente le mani con acqua e sapone
     • coprite la bocca e il naso con un fazzoletto quando starnutite o tossite
        (non con le mani)
• Evitate il contatto con persone affette da malattie respiratorie
• Evitate luoghi affollati, in particolare mercati del pesce e di animali vivi
• Evitate di toccare animali e prodotti di origine animale non cotti
• Rivolgetevi a un medico o a una struttura sanitaria qualora compaiano
   sintomi di infezione respiratoria (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà
   respiratorie)
• Non mettetevi in viaggio se siete malati
 Per qualsiasi necessità contattare la Vostra Ambasciata o il Vostro Consolato

                          AL VOSTRO RITORNO IN ITALIA
se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi
         respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie)
                        a scopo precauzionale
     contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro
                            recente viaggio
Ulteriori raccomandazioni, informazioni e aggiornamenti saranno pubblicati sul portale del Ministero
                                            della Salute:
                                     http://www.salute.gov.it/
Directorate General of Prevention
              PNEUMONIA associated with NOVEL CORONAVIRUS
                   Travel advice for travellers going to or returning from
                                         Wuhan, China
In Wuhan city (China) an outbreak of pneumonia is ongoing. At the moment:
     • a novel coronavirus 2019-nCoVwas detected as the causative agent
     • the mode of transmission is unknown
     • the most frequent symptoms are fever, coughing, sore throat and
        difficulty in breathing
                                     BEFORE TRAVELLING
•      Consult your physician to be informed on hygiene measure for preventing
       respiratory diseases and be vaccinated against seasonal influenza at least
       two weeks before travelling
•      Consider postponing nonessential travels
                                        AT YOUR ARRIVAL
•      Use hygiene measures such as:
         • wash your hands often with soap and water
         • cover your mouth and nose with a tissue (not your hands) when
            coughing or sneezing
•      Avoid contact with sick people with respiratory symptoms
•      Avoid crowded places, in particular seafood markets and markets of live
       animals
•      Avoid touching animals (alive or dead) and products of animal origin (such
       as uncooked meat).
•      Seek medical care if you develop respiratory symptoms
•      Don’t travel while sick
        For any need please contact your Embassy or your Consulate
                             WHEN YOU COME BACK TO ITALY
                              If you develop respiratory symptoms
                     (fever, coughing, sore throat, difficulty in breathing)
                                  within two weeks of your return
                       on a precaution basis
        seek the advice of your physician informing him/her
                      about your recent travel
    Further recommendations, information and epidemiological updates will be published on the WHO website:
                                         https://www.who.int/
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