PROCEDURA GESTIONALE NUOVO CORONAVIRUS (2019-NCOV)
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PROCEDURA GESTIONALE NUOVO CORONAVIRUS (2019-NCOV) – LINEE GUIDA PREVENTIVE CUI ALLA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SALUTE PROT. N. 0001997- 22/01/2020-DGPRE-DGPRE-P DELLA DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA, UFFICIO 05 – PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI E PROFILASSI INTERNAZIONALE Procedura redatta ai sensi degli artt. 25 comma 1 e 278 del D. Lgs. 81/08 e ss.mm.ii. Il Medico Competente Coordinatore
1. PREMESSA E SCOPO Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi. I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie: gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali diffuse. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia. Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche pre-esistenti, quali ipertensione, e altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie; anche le persone anziane potrebbero essere più suscettibili alle forme gravi. Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019- nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica. Il nuovo coronavirus è strettamente correlato a quello della sindrome respiratoria acuta grave (SARS). I coronavirus sono una grande famiglia di virus respiratori che possono causare malattie che vanno dal comune raffreddore alla sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e alla (SARS). Al 21 gennaio 2020, sono stati rilevati casi con storia di viaggi a Wuhan in altre aree della Cina, come Pechino, Guangdong e Shanghai. Anche la Thailandia, il Giappone e la Corea del Sud hanno segnalato casi. L’OMS ha convocato una riunione per valutare se l’epidemia rappresenta una emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. Recentemente le autorità cinesi e l’OMS hanno confermato che è stata dimostrata trasmissione da persona a persona e si sono verificati casi fra il personale sanitario. Le autorità cinesi hanno informato l’OMS di aver applicato le seguenti misure di sanità pubblica: • sono stati identificati e sottoposti a follow up i contatti stretti, inclusi gli operatori sanitari;
• la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan ha effettuato una ricerca attiva dei casi ed è stata completata l’indagine retrospettive dell’attuale cluster di pazienti; • il mercato ittico all’ingrosso di Huanan è stato temporaneamente chiuso e sono state effettuate misure di sanificazione ambientale e di disinfezione; • sono state implementate attività di comunicazione del rischio per aumentare la consapevolezza e l’adozione di misure di auto-protezione. L'OMS sta monitorando attentamente la situazione ed è regolarmente in contatto con le autorità nazionali cinesi per fornire il supporto necessario. È stata predisposta una guida tecnica sul nuovo coronavirus, che sarà aggiornata quando saranno disponibili ulteriori informazioni. Attualmente, sono ancora in corso le indagini per valutare l'intera portata dell'epidemia. La città di Wuhan è un importante snodo di trasporto nazionale e internazionale. Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus. La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite (attualmente la città di Wuhan): • vaccinandosi contro l’influenza almeno 2 settimane prima della partenza; • valutando la possibilità di posticipare viaggi a Wuhan non strettamente necessari; • evitando il contatto diretto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; • lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo il contatto diretto con persone malate; • evitando di visitare mercati ittici o di animali vivi; • evitando il contatto diretto con animali da allevamento o selvatici vivi o morti; • i viaggiatori con sintomi di infezione respiratoria acuta dovrebbero rispettare l’igiene respiratoria: evitare contatti ravvicinati, coprire starnuti e colpi di tosse con un fazzoletto, preferibilmente, monouso e lavare le mani. Attualmente il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) stima che il rischio di introduzione dell’infezione in Europa, attraverso casi importati, sia moderato.
L’Italia (aeroporto di Roma Fiumicino) ha tre voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso l’aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall’USMAF SASN, per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma. Il 20 gennaio 2020 è stata rafforzata la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV) che dovranno transitare nel canale sanitario, attivando gli scanner termometrici. I casi eventualmente positivi saranno sottoposti agli ulteriori controlli del caso ed eventualmente a isolamento, con attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio. La Direzione ha predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali e pubblica gli aggiornamenti inerenti all’evento sulla pagina “Eventi epidemici all’estero” del portale del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioContenutiMalattieInfettiv e.jsp?lingua=ital iano&id=813&area=Malattie%20infettive&menu=emergenze). In base al RSI, eventuali nuovi casi devono essere tempestivamente segnalati alle autorità sanitarie nazionali e all’OMS specificando anche le relative informazioni su esposizione e decorso clinico. A tale fine, si forniscono di seguito i criteri e le modalità di segnalazione dei casi di infezione da nCoV, condivisi con il DMI dell’Istituto Superiore di Sanità. Devono essere considerati casi sospetti di nCoV le persone che rispondono ai criteri indicati nella definizione di caso (Allegato 1). I casi sospetti di nCoV vanno visitati in un’area separata dagli altri pazienti e ospedalizzati in isolamento in un reparto di malattie infettive, possibilmente in una stanza singola, facendo loro indossare una mascherina chirurgica, se riescono a tollerarla. Il numero di operatori sanitari, di familiari e di visitatori ad un caso sospetto deve essere ridotto, e deve essere registrato. Il personale sanitario che accudisce tali casi dovrebbe, ove possibile, essere dedicato esclusivamente a questi pazienti per ridurre il rischio di trasmissione. Per motivi precauzionali, si raccomanda che il personale sanitario, oltre ad adottare le misure standard di biosicurezza, applichi le precauzioni per prevenire la trasmissione per via aerea e per contatto.
In particolare, dovrebbe indossare: mascherina e protezione facciale, camice impermeabile a maniche lunghe non sterile e guanti. Qualora siano necessarie procedure che possono generare aerosol, la mascherina dovrebbe essere di tipo FFP2. Dovrebbero essere utilizzati strumenti mono-uso e strumentazioni portatili (es. raggi X) per evitare di muovere il paziente. Se è necessario trasportare il paziente fuori dalla stanza di isolamento, usare percorsi predeterminati per minimizzare la possibile esposizione di personale sanitario, altri pazienti e visitatori. Qualora il paziente venga posto in isolamento domiciliare, sia il paziente che i familiari devono essere istruiti per applicare le precauzioni standard di biosicurezza, quelle per prevenire la trasmissione per aerosol e per contatto. L’OMS raccomanda di utilizzare i seguenti disinfettanti: ▪ alcol etilico 70% per gli strumenti; ▪ acqua, detergente comune e sodio ipoclorito o altro disinfettante, per la pulizia degli ambienti e delle superfici. Si raccomanda la raccolta di campioni clinici di secrezioni respiratorie dal paziente per effettuare i test diagnostici.
2. EPIDEMIOLOGIA E CLINICA La diagnosi molecolare può essere effettuata dai laboratori dei principali ospedali e/o individuati dalle Regioni su campioni clinici respiratori secondo i protocolli specifici di Real Time PCR per 2019-nCoV indicati nel link https://www.who.int/health- topics/coronavirus/laboratory-diagnostics- for-novel-coronavirus e in corso di validazione presso i laboratori internazionali di riferimento. Si raccomanda inoltre l’invio di campioni clinici, per la conferma di diagnosi e segnalazione all’OMS, al Laboratorio Nazionale di Riferimento dell’ISS (WHO National Influenza Centre/NIC- ISS, Istituto Superiore di Sanità, viale Regina Elena 299 – 00161 Roma; tel. 06 49906135, flulab@iss.it), previo accordo e secondo le modalità riportate.
3. SEGNALAZIONE Secondo quanto stabilito dal Regolamento Sanitario Internazionale, devono essere segnalati tutti i casi che corrispondono alla definizione di caso sopra riportata entro 24 ore dalla rilevazione. I casi devono essere segnalati a questo Ministero, Direzione Generale della Prevenzione sanitaria, (Ufficio 5 – Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale) e all’Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento di Malattie Infettive), tramite la loro registrazione sul sito web https://www.iss.it/Site/FLUFF100/login.aspx e copia dell’apposita scheda dovrà essere inviata a malinf@sanita.it ed a sorveglianza.influenza@iss.it. Oltre alle informazioni contenute nella scheda di notifica, devono essere raccolte anche le seguenti informazioni, per permettere l’attivazione di tutte le misure di sanità pubblica, incluso il rintraccio dei contatti: − data di partenza del caso sospetto da Wuhan o da altre zone infette secondo gli aggiornamenti epidemiologici più recenti; − volo di ritorno in Italia (o compagnia aerea e itinerario) e aeroporto arrivo; − contatto telefonico del paziente o del medico curante. Informazioni sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni, gestione dei casi clinici ed altri aspetti correlati al nCoV sono disponibili sul sito dell’OMS al seguente link: https://www.who.int/health-topics/coronavirus
4. DEFINIZIONE DI CASO Definizione di caso provvisoria per la segnalazione 1. Infezione respiratoria acuta grave (SARI) in una persona, con febbre e tosse che ha richiesto il ricovero in ospedale, senza un'altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica 1 (i medici dovrebbero prestare attenzione anche alla possibilità di presentazioni atipiche in pazienti immunocompromessi); E uno qualsiasi dei seguenti: a. storia di viaggi a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della sintomatologia; oppure b. la malattia si verifica in un operatore sanitario che ha lavorato in un ambiente dove si stanno curando pazienti con infezioni respiratorie acute gravi, senza considerare il luogo di residenza o la storia di viaggi. 2. Una persona che manifesta un decorso clinico insolito o inaspettato, soprattutto un deterioramento improvviso nonostante un trattamento adeguato, senza tener conto del luogo di residenza o storia di viaggio, anche se è stata identificata un'altra eziologia che spiega pienamente la situazione clinica. 3. Una persona con malattia respiratoria acuta di qualsiasi grado di gravità che, nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della malattia, presenta una delle seguenti esposizioni: a. contatto stretto 2 con un caso confermato sintomatico di infezione da nCoV; oppure b. una struttura sanitaria in un paese in cui sono state segnalate infezioni nosocomiali da nCoV; oppure c. ha visitato o ha lavorato in un mercato di animali vivi a Wuhan, Cina d. [contatto stretto con animali (se la fonte animale viene identificata) nei paesi in cui il nCoV è noto che circoli nelle popolazioni animali o dove si sono verificate infezioni umane per presunta trasmissione zoonotica] 3 1I test dovrebbero essere conformi alle linee guida locali per la gestione delle polmoniti acquisite in comunità. Esempi di altre eziologie includono Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae tipo B, Legionella pneumophila, altre polmoniti batteriche primarie riconosciute, virus influenzali e virus sinciziali respiratori.
2 Per "contatto stretto" si intende: − Esposizione dovuta ad assistenza sanitaria, compresa assistenza diretta a pazienti affetti da nCoV, lavorare con operatori sanitari infettati da nCoV, visitare pazienti o permanere nello stesso ambiente di un paziente con nCoV. − Lavorare a stretto contatto o condividere la stessa classe con un paziente con nCoV. − Viaggiare con un paziente con nCoV, con qualsiasi mezzo di trasporto. − Vivere nella stessa casa di un paziente con nCoV. Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame. Da aggiungere una volta/se la fonte animale è identificata come fonte di infezione
Adozione di misura di barriera Mascherina, schermi facciali, occhiali protettivi, copricapo Usare una mascherina ed occhiali protettivi ( o uno schermo facciale ) per proteggere le mucose di occhi, naso, bocca durante le procedure e le attività di assistenza al paziente che possono generare schizzi o spruzzi di sangue, liquidi corporei, secreti o escreti. Devono avere marcatura CE e codifica EN in rapporto all’uso specifico (rischio biologico). I facciali filtranti FFP3 SL che rispetto a quelli indicati dall’OMS (tipo N95, con efficienza di filtrazione del 95%) offrono maggiore protezione al lavoratore in quanto presentano un’efficienza filtrante del 98%. L’uso corretto della mascherina prevede che sia manipolata solo per i lacci, che per la rimozione sia slacciato prima il laccio inferiore e poi quello superiore (per evitare la caduta sul collo e di conseguenza la contaminazione del camice), che sia usata una sola volta e poi gettata nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo. Visiere ed occhiali non monouso devono essere adeguatamente trattati per il riutilizzo. Gli occhiali subito dopo l’uso devono essere adeguatamente puliti. I dispositivi devono essere smaltiti, subito dopo l’uso, nel ciclo dei rifiuti sanitari (con la modalità impiegata per lo smaltimento dei DPI utilizzati – v. punto 5.2). Facciale filtrante FFP3 SL - EN 149/2001 Istruzioni per l’indossamento: • Impugnare il respiratore in modo che la parte esterna sia poggiata sul palmo della mano. • Posizionare il respiratore sotto il mento, con il ferretto stringi naso in alto. • Posizionare l’elastico inferiore sotto le orecchie e quello superiore sulla sommità del capo. • Modellare il ferretto stringi naso alla conformazione del naso stesso. Verificare la tenuta del respiratore prima di entrare nell’area di lavoro con la prova di tenuta, ispirando ed ispirando profondamente, tappando con il palmo della mano la valvola. Se si percepiscono fughe d’aria, riposizionare la maschera. Si sconsiglia l’uso in presenza di alcune caratteristiche fisiche (barba, basette lunghe) che non permettono il contatto diretto tra volto e bordi di tenuta del respiratore.
o Igiene delle mani E’ fortemente raccomandata la stretta adesione alle precauzioni standard per la prevenzione di trasmissione di agenti infettivi ad opera di contatti con fluidi corporei, goccioline di saliva, aerosol, oggetti contaminati, nell’assistenza sanitaria di pazienti con sospetta o probabile SARS o CORONA VIRUS. Deve essere intesa non solo come misura di controllo delle infezioni, ma anche come misura di protezione dell’operatore. Il lavaggio frequente ed accurato delle mani, mediante l’utilizzo di acqua calda e sapone, per almeno 20 secondi; da solo è la principale misura di igiene personale fondamentale per la prevenzione dell’infezione. L’antisettico deve essere impiegato in precise circostanze (prima di eseguire manovre invasive, interventi chirurgici, o controllo di episodi infettivi). l'uso di un agente antisettico (clorexidina, povidone iodio es: v. relative schede in farmacia interna) va considerato solo dopo il lavaggio con sapone e nei casi in cui ci sia stato significativo contatto o contaminazione con liquidi o materiali di derivazione biologica Il lavaggio delle mani va eseguito immediatamente ed accuratamente se si verifica un accidentale contatto con il sangue o materiale organico potenzialmente infetto, dopo la rimozione dei guanti, tra un paziente e l’altro e dopo procedure effettuate sullo stesso paziente ma in sedi diverse. L’uso dei guanti e il lavaggio accurato delle mani rivestono un ruolo fondamentale di prevenzione. L’uso dei guanti non è sostitutivo del lavaggio accurato delle mani. Durante l’attività lavorativa è importante evitare atteggiamenti rischiosi quali portarsi le mani alla bocca o agli occhi, portare anelli, bracciali o altri monili. non è certificata l'efficacia dell'uso di creme o schiume protettive. Manipolazione di aghi od oggetti taglienti Durante l’utilizzo è necessario adottare tutte le precauzioni possibili. E’ fondamentale: ■ non reincappucciare gli aghi e non rimuoverli manualmente dalle siringhe; ■ non piegare o rompere aghi, lame o altri oggetti taglienti; ■ non rimuovere con le mani gli aghi usati dalle siringhe monouso; ■ eliminare gli aghi ed altri oggetti taglienti sempre nell’apposito contenitore per prevenire l’esposizione accidentale; ■ non indirizzare la punta di aghi o altri oggetti taglienti verso parti del corpo; ■ non raccogliere strumenti taglienti o appuntiti se stanno cadendo; ■ tutti gli strumenti taglienti o appuntiti devono essere smaltiti nel circuito dei rifiuti sanitari pericolosi, utilizzando gli appositi contenitori di sicurezza resistenti alla foratura, che dovranno essere sistemati in vicinanza ed in posizione comoda del posto di lavoro; ■ i contenitori di sicurezza non vanno riempiti fino all'orlo ma al massimo per 3/4 (salvo attenersi alle indicazioni di massimo livello presenti sugli stessi); ■ alla fine del riempimento vanno chiusi in maniera definitiva.
Strumenti per l'attività di laboratorio: manipolare gli strumenti impiegati per l'attività di laboratorio sporchi di sangue, liquidi corporei, secreti o escreti in modo da prevenire l'esposizione di cute e mucose, la contaminazione di indumenti e il trasferimento di microorganismi ad altri pazienti o all'ambiente. Pulizia e disinfezione ambientale La modalità di esecuzione della pulizia e la frequenza deve variare in base alle diverse aree, il tipo di materiale e la superficie da trattare. Per la classificazione delle aree, la modalità, e la frequenza vedi Capitolato Pulizie. Si ricorda che la disinfezione delle superfici va effettuata solo in aree ad alto rischio o in presenza di contaminazioni o residui di materiale organico. In caso di pazienti con malattie a trasmissione per via aerea NON è più necessario ricorrere alla nebulizzazione dell’aria poiché ritenuta inefficace. Nei locali di lavoro è proibito mangiare, bere, fumare, truccarsi, portare le mani alla bocca o alle congiuntive. Negli ambienti di lavoro deve essere apposta idonea cartellonistica relativa a quanto sopra. Smaltimento rifiuti Seguire le procedure già in atto per le varie tipologie di rifiuti sanitari prodotti.
PRECAUZIONI BASATE SULLE VIE DI TRASMISSIONE Le Precauzioni basate sulle vie di trasmissione (tabella 3) sono misure supplementari aggiunte, per ridurre il rischio di trasmissione dei microrganismi, per la trasmissione aerea, mediante goccioline e per contatto. Tabella 3: Misure addizionali Modalità di Misure trasmissione complementari Aerosol ■ Camera singola (se possibile con ventilazione a pressione negativa) con servizio igienico dedicato (o assieme ad altri Tubercolosi Morbillo pazienti affetti dalla stessa patologia se non vi sono altre varicella infezioni e non vi sono controindicazioni); porta della stanza deve rimanere chiusa. Se non disponibile stanza a pressione negativa far indossare al paziente una mascherina per diminuire il rischio di contaminazione ambientale. ■ Maschera protettiva con filtro per entrare nella camera ■ Ridurre al minimo il trasporto del paziente fuori dalla camera, qualora necessario il paziente deve indossare maschera di protezione delle vie aeree. ■ Il personale dell’U.O. dove viene inviato il degente, deve essere preventivamente informato del rischio biologico in essere, così come il personale addetto al trasporto . ■ Adeguata informazione su norme igieniche ai degenti. Goccioline ■ Se non è possibile porre il paziente in una stanza singola Difterite Pertosse Polmonite da mantenere una separazione spaziale di almeno un metro tra micoplasmi Parotite il paziente infetto e altri pazienti o visitatori; Rosolia ■ il personale di assistenza quando deve lavorare a meno di un Angina da strepto- metro di distanza dal paziente deve indossare mascherina di cocchi gruppo A Inf. da meningococchi protezione respiratoria di efficienza almeno FFP2; ■ limitare il movimento ed il trasporto del paziente ai soli motivi essenziali ■ qualora il paziente dovesse essere spostato dalla stanza fargli indossare, se possibile, una mascherina chirurgica Contatto ■ Paziente in stanza singola (o assieme ad altri pazienti affetti Infezioni da germi multiresistenti (MRSA; dalla stessa patologia se non vi sono altre infezioni e non vi VRE; enterobatteriacee) sono controindicazioni) Herpes Simplex disseminato ■ personale di assistenza deve indossare i guanti protettivi ed il camice protettivo quando entra nella stanza; ■ cambiarsi i guanti dopo operazioni con materiale infetto; ■ togliersi i guanti prima di lasciare l'ambiente del paziente e lavarsi le mani ■ rimuovere il camice prima di lasciare la stanza del paziente; ■ limitare il movimento ed il trasporto del paziente; ■ dispositivi di protezione individuale (maschere, occhiali, guanti, etc) dovranno essere provvisti della marchiatura CE e a norma delle corrispondenti norme EN.
5. DPI DA UTILIZZARE IN CASO DI CONTATTO CON PAZIENTE CON CORONA VIRUS SOSPETTA O PROBABILE L’uso dei DPI è raccomandato solo per il personale con diretta esposizione ad un soggetto ammalato, che presenti i sintomi e l’anamnesi che lo fanno rientrare nella definizione di caso sospetto fornita dall’OMS. ■ mascherine N95 (filtranti ad alta protezione respiratoria corrispondenti al tipo FFP3 SL EN 149, o se non disponibili almeno una mascherina chirurgica facciale); ■ occhiali (o visiera protettiva); ■ guanti ■ copricapo PROCEDURA PER IL LAVAGGIO MANI DOPO RIMOZIONE DEI DPI Antisettici indicati: soluzione schiumogena detergente a base di cloro derivati - soluzione schiumogena detergente a base di iodiopovidone al 7,5% - soluzione detergente a base di fenolo alogenato (* è consigliabile rotazione periodica dei principi attivi al fine di evitare sensibilizzazioni cutanee e resistenze batteriche). Procedura per lavaggio: • regolare il getto d'acqua del rubinetto; • bagnare uniformemente mani ed avambracci fino al di sopra della piega del gomito; • erogare sulle mani il prodotto antisettico, premendo con il gomito la leva del dispenser; • lavare le mani ed avambracci per circa due minuti; • risciacquare, avendo cura di evitare il ruscellamento di acque dagli avambracci alle mani. Rammentarsi di lavare bene gli spazi sotto ungueali, utilizzando possibilmente uno spazzolino preventivamente bagnato e cosparso di una dose di antisettico; • risciacquare mani ed avambracci come sopra indicato. Utilizzando un'altra dose di antisettico lavare nuovamente le mani, ogni dito e spazio interdigitale impiegando circa 1 m' per mano; • lavare ogni avambraccio con movimento circolare per 30 secondi. • Risciacquare le dita una alla volta lasciando scorrere l'acqua dall'estremità delle dita alla piega del gomito. • Asciugare quindi mani ed avambracci, con teli sterili, iniziando dalle singole dita, passando quindi alle restanti porzioni delle mani e quindi agli avambracci con movimenti circolari. • Chiudere il rubinetto, se non a comando non manuale, utilizzando il telo sterile utilizzato.
RIMOZIONE E SMALTIMENTO DEI DPI • lavare le mani guantate con soluzione di ipoclorito di sodio; • rimuovere sovrascarpe, copricapo e riporli in un sacco di plastica; casacca o tuta ed il primo paio di guanti andranno rimossi ciascuno con un unico movimento, ripiegandoli dall'interno verso l'esterno; • indossare un paio di guanti puliti e riporre gli indumenti protettivi nel sacco di plastica; • togliere la maschera, tamponarla con garze imbevute di ipoclorito di sodio e quindi immettere nel sacco di plastica; • rimuovere il secondo paio di guanti ed immetterli nel sacco che va immesso in un secondo sacco, chiudere e sigillare ed immettere quindi i sacchi in contenitore rigido che va subito chiuso ed etichettato; • lavare nuovamente le mani con l'ultimo paio di guanti, che vanno eliminati nel circuito dei rifiuti pericolosi; • eliminato l'ultimo paio di guanti, lavare ancora le mani. NB Nel caso di agenti biologici di classe III e IV il contenitore con i sacchi sigillati va portato nella zona sterilizzazione dedicata, ove i sacchi contenenti i materiali contaminati andranno trattati in autoclave a ricircolo interno. Ultimato il ciclo di autoclavaggio si smaltiranno in ogni modo nel ciclo dei rifiuti sanitari pericolosi.
DOMANDE UTILI e FREQUENTI 1. Che cos'è un coronavirus? I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). 2. Che cos'è un nuovo coronavirus? Un nuovo coronavirus (CoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. 3. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale? Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli uomini. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus. 4. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus? Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. 5. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona? Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario. 6. Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus? No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino. Possono essere necessari anche anni per sviluppare un nuovo vaccino. 7. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus? Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace. 8. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus? Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L'OMS raccomanda che gli operatori sanitari applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie, in particolare.
9. Cosa posso fare per proteggermi? Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell'igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti. Si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio. È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori. Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova a Wuhan, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Qualora una persona di ritorno da un viaggio a Wuhan sviluppi sintomi respiratori nei 14 giorni successivi al rientro, dovrebbe immediatamente rivolgersi ad un medico e informarlo del viaggio. 10. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus? Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L'OMS raccomanda che gli operatori sanitari applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie, in particolare. 11. Quali sono i rischi di propagazione in Europa? La probabilità di introduzione del virus nell'UE è considerata moderata, anche se non può essere esclusa. 12. Come si contrae questo coronavirus? Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus. La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite (attualmente Wuhan City). 13. Che fare se si è soggiornato di recente a Wuhan? Se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie, a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio
14. Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata? Il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente. I malati affetti da infezione da nuovo Coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti. Sinora non è stata segnalata alcuna infezione da nuovo coronavirus contratta in ospedale o altra struttura sanitaria. 15. Che fare se si presentano i sintomi del virus? In caso di sintomi riferiti a una malattia respiratoria, prima, durante o dopo il viaggio, i viaggiatori devono rivolgersi a un medico e informarlo del loro viaggio. 16. Quali raccomandazioni dell'OMS per i paesi? L'OMS incoraggia tutti i paesi a rafforzare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute acute (SARI), a rivedere attentamente eventuali casi insoliti di SARI o di polmonite e a comunicare all'OMS qualsiasi caso sospetto o confermato di infezione da nuovo coronavirus. I paesi sono incoraggiati a continuare a rafforzare la loro preparazione alle emergenze sanitarie in linea con il regolamento sanitario internazionale (2005). 17. Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello nazionale? In Italia, è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS). La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS e l’ECDC, e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale. 18. Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nel nostro paese? L’Italia (aeroporto di Roma Fiumicino) ha tre voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso l’aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall’USMAF SASN, per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma. È in corso di rafforzamento la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV). Nei prossimi giorni i passeggeri in arrivo con questi voli saranno sottoposti in aeroporto al controllo della temperatura corporea. I casi eventualmente positivi potranno subire ulteriori controlli ed eventualmente verranno posti in isolamento, con attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio. È stato predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali. (ALLEGATO)
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria POLMONITE DA NUOVO CORONAVIRUS Consigli ai viaggiatori internazionali diretti a o di ritorno da Wuhan, Cina Nella città di Wuhan, Cina è in corso un’epidemia di polmonite. Attualmente - è stata identificata la causa in un nuovo coronavirus 2019-nCoV - non si conoscono le modalità di trasmissione - i sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà respiratorie PRIMA DI PARTIRE - consultate il vostro medico curante per essere informati sulle misure di igiene da applicare per prevenire le malattie respiratorie e vaccinatevi contro l’influenza almeno due settimane prima del viaggio - valutate l’opportunità di rimandare viaggi non necessari AL VOSTRO ARRIVO Applicate misure igieniche quali: - lavate frequentemente le mani con acqua e sapone - coprite la bocca e il naso con un fazzoletto quando starnutite o tossite (non con le mani) - Evitate il contatto con persone affette da malattie respiratorie - Evitate luoghi affollati, in particolare mercati del pesce e di animali vivi - Evitate di toccare animali e prodotti di origine animale non cotti - Rivolgetevi a un medico o a una struttura sanitaria qualora compaiano sintomi di infezione respiratoria (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) - Non mettetevi in viaggio se siete malati Per qualsiasi necessità contattare la Vostra Ambasciata o il Vostro Consolato AL VOSTRO RITORNO IN ITALIA - se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale - contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio Ulteriori raccomandazioni, informazioni e aggiornamenti saranno pubblicati sul portale del Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria POLMONITE DA NUOVO CORONAVIRUS Consigli ai viaggiatori internazionali diretti a o di ritorno da Wuhan, Cina Nella città di Wuhan, Cina è in corso un’epidemia di polmonite. Attualmente • è stata identificata la causa in un nuovo coronavirus 2019-nCoV • non si conoscono le modalità di trasmissione • i sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà respiratorie PRIMA DI PARTIRE • consultate il vostro medico curante per essere informati sulle misure di igiene da applicare per prevenire le malattie respiratorie e vaccinatevi contro l’influenza almeno due settimane prima del viaggio • valutate l’opportunità di rimandare viaggi non necessari AL VOSTRO ARRIVO • Applicate misure igieniche quali: • lavate frequentemente le mani con acqua e sapone • coprite la bocca e il naso con un fazzoletto quando starnutite o tossite (non con le mani) • Evitate il contatto con persone affette da malattie respiratorie • Evitate luoghi affollati, in particolare mercati del pesce e di animali vivi • Evitate di toccare animali e prodotti di origine animale non cotti • Rivolgetevi a un medico o a una struttura sanitaria qualora compaiano sintomi di infezione respiratoria (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) • Non mettetevi in viaggio se siete malati Per qualsiasi necessità contattare la Vostra Ambasciata o il Vostro Consolato AL VOSTRO RITORNO IN ITALIA se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio Ulteriori raccomandazioni, informazioni e aggiornamenti saranno pubblicati sul portale del Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/
Directorate General of Prevention PNEUMONIA associated with NOVEL CORONAVIRUS Travel advice for travellers going to or returning from Wuhan, China In Wuhan city (China) an outbreak of pneumonia is ongoing. At the moment: • a novel coronavirus 2019-nCoVwas detected as the causative agent • the mode of transmission is unknown • the most frequent symptoms are fever, coughing, sore throat and difficulty in breathing BEFORE TRAVELLING • Consult your physician to be informed on hygiene measure for preventing respiratory diseases and be vaccinated against seasonal influenza at least two weeks before travelling • Consider postponing nonessential travels AT YOUR ARRIVAL • Use hygiene measures such as: • wash your hands often with soap and water • cover your mouth and nose with a tissue (not your hands) when coughing or sneezing • Avoid contact with sick people with respiratory symptoms • Avoid crowded places, in particular seafood markets and markets of live animals • Avoid touching animals (alive or dead) and products of animal origin (such as uncooked meat). • Seek medical care if you develop respiratory symptoms • Don’t travel while sick For any need please contact your Embassy or your Consulate WHEN YOU COME BACK TO ITALY If you develop respiratory symptoms (fever, coughing, sore throat, difficulty in breathing) within two weeks of your return on a precaution basis seek the advice of your physician informing him/her about your recent travel Further recommendations, information and epidemiological updates will be published on the WHO website: https://www.who.int/
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