"Verso l'infinito e oltre!": percorsi digitali a scuola
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“Verso l'infinito e oltre!”: percorsi digitali a scuola 1. RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO 1.1 Motivazioni estese del progetto “Verso l'infinito e oltre!” urlava Buzz Lightyear, uno dei celebri protagonisti di Toy Story, (lungometraggio che ha cambiato per sempre, attraverso la tecnologia digitale, il linguaggio dei cartoni d’animazione), tentando di spiccare il volo convinto, fino a scontrarsi con la realtà del suo limite di giocattolo per bambini. La parabola di Buzz Lightyear incarna in modo adeguato il rapporto tra il mondo delle tecnologie digitali e la scuola, continuamente in bilico tra entusiasmo, diffidenza e limiti formativi e strutturali. Se veramente le tecnologie digitali sono una rivoluzione copernicana nell’ambito della comunicazione e della conoscenza come lo fu l’invenzione della stampa da parte di Gutenberg, allora una della mission della scuola sarà di farle rientrare nel proprio progetto didattico ed educativo. Il progetto mira a innovare l’azione didattica attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali intese non soltanto come competenze tecniche personali, ma molto di più come strumenti e risorse del percorso didattico e curricolare. Analisi dei bisogni Il progetto muove da una serie di esigenze espresse dalla comunità scolastica sull’utilizzo delle nuove tecnologie, dal bisogno di unire diverse esperienze e buone prassi di didattica che si svolgono in modalità sperimentali e sporadiche nelle singole istituzioni della rete, per arrivare a costruire quadri didattici generali, metodologie e percorsi curricolari condivisi, innovativi ed efficaci. Un'esigenza culturale: sempre più nel mondo dei ragazzi le tecnologie digitali hanno un ruolo preponderante. L’utilizzo didattico però delle possibilità offerte dalla rete, dalle App e dai nuovi dispositivi tecnologici (Tablet ecc) è quasi sempre assai scarso in quanto le tecnologie digitali sono utilizzate dai ragazzi per divertimento e per interazione sociale leggera (vedi l’utilizzo di facebook). D’altro canto la scarsa conoscenza delle tecnologie che si muovono molto velocemente sia a livello di Applicazioni che di dispositivi ha finora impedito alla scuola in generale e ai singoli docenti in particolare di progettare percorsi didattici che considerino l’aspetto tecnologico parte integrante del processo di apprendimento e dello sviluppo delle competenze. Molto valore hanno avuto in questi anni esperienze pilota sia su input del Ministero sia su iniziative di singoli docenti, scuole, gruppi di scuole. Il progetto vuole rispondere all’esigenza di includere e trasformare le esperienze pilota in percorsi curricolari permanenti all’interno delle offerte didattiche delle singole Istituzioni scolastiche: può diventare almeno nella metodologia didattica una procedura standard della scuola. Un'esigenza formativa del corpo docente: i docenti assumono atteggiamenti controversi nei confronti delle tecnologie digitali, ma manifestano in genere la necessità di far emergere nel loro utilizzo a scuola l’aspetto educativo legato ai valori di maturazione, formazione, responsabilità, consapevolezza, dialogo, condivisione, apprendimento cooperativo, considerando le competenze tecnologiche bagaglio importante del futuro cittadino. Esiste l’urgenza di proposte formative che possano consentire di far propri questi mezzi usandoli in modo costruttivo, creativo e formativo. “…la Media Literacy si è progressivamente spostata verso i temi della cittadinanza fino a configurarsi come la nuova educazione alla cittadinanza del XXI secolo (anche se paradossalmente le politiche educative sembrano andare in un diversa direzione, molto centrata sugli strumenti e appiattita sull'Education Technology, cioè sul problema degli apprendimenti)”. (Pier Cesare Rivoltella) “Per l’adulto saranno fondamentali le sue conoscenze in merito (sapere come funziona un social media) e le abilità che realizzeranno, la loro applicazione attraverso un sistema di azioni (saper far funzionare un social media, saper distinguere e utilizzare al meglio le sue funzioni di base), per fare in modo che le competenze possano svilupparsi in modo naturale (padronanza progettuale, individuazione di nuove strategie, capacità riflessive, efficacia docimologica).” (Alberto Parola, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione Università di Torino) Un'esigenza didattica ed educativa nella relazione docente/allievo: nella scuola attuale è sempre più importante per il successo del percorso didattico mettere al centro il rapporto di relazione/apprendimento tra docente e allievo. Gli insegnanti orientati verso il cambiamento e l’innovazione chiedono di essere messi in condizione di avere padronanza delle modalità operative degli strumenti digitali - non necessariamente la conoscenza di tutti i dispositivi e di tutte le tecnologie- in modo da poter indirizzare e guidare il percorso degli allievi per una loro crescita personale e culturale. “L’insegnante oggi deve essere anche un media educator? Sì… se la Media Education è un campo di teorie e pratiche all’incrocio tra discipline educative che assume il medium come risorsa formativa per tutti gli individui, allora il media educator è colui che è in grado di saper stare (e sostare) in quel campo (per conoscenze, abilità e competenze) e di concepire – per visione del mondo, punto di vista, passione, motivazione e formazione – tutti i mezzi di comunicazione come possibilità, opportunità e risorsa per la crescita dei bambini, ragazzi e di sé.” (Alberto Parola, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione Università di Torino)
Obiettivi del progetto ● Formare gli insegnanti sull’aspetto analitico delle tecnologie digitali, con le descrizioni delle possibilità oggi offerte, ma anche sulla possibilità del loro utilizzo in modo critico e sistematico nel percorso curricolare degli allievi. ● Trasformare le scuole in laboratori di sviluppo professionale e luoghi permanenti di ricerca ● Creare un laboratorio territoriale di formazione e autoformazione sull’uso delle tecnologie ● Condurre i ragazzi da un utilizzo passivo e ludico dei media ad un utilizzo culturale, critico e produttivo ● Superare la frammentazione contenutistica-temporale nell’utilizzo degli strumenti digitali. ● Costruire un “microcosmo digitale” in cui sia possibile interagire attraverso le tecnologie sulla conoscenza per arrivare a formare delle competenze non solo sulle tecnologie, ma anche sui contenuti disciplinari in senso stretto ● Offrire uno spazio digitale in cui i ricordi della propria esperienza scolastica nell’adolescenza possano essere conservati e condivisi in modo vivo, indelebile e consapevole. 1.2. Descrizione dettagliata delle attività previste e del programma di formazione degli insegnanti La formazione in presenza, nel primo anno del progetto, verrà articolata in otto moduli. Nei moduli previsti particolare attenzione verrà posta su attività che permettano ai docenti di progettare per gli alunni iniziative di collaborazione e cooperazione, con modalità che sottolineino però l'importanza della responsabilità individuale, favorendo l’acquisizione di competenze. Verranno proposte metodologie di personalizzazione e inclusione, che permettano a tutti gli alunni di partecipare alle attività. Ogni insegnante attraverso la formazione del primo anno del progetto avrà modo di approfondire una o più moduli formativi a scelta, dando vita alla progettazione di azioni didattiche proprie in collaborazione con gli altri docenti dell'Istituto e della rete di scuole. La sperimentazione dei percorsi nel secondo anno del progetto consentirà ai docenti di mettere alla prova la progettualità elaborata per maturare competenze docimologiche nuove con e attraverso le ITC. Nella scelta dei software, proposti nei vari moduli formativi, si privilegeranno quelli in libera distribuzione, dove possibile open-source. Verranno scelti soprattutto software che possano essere utilizzati con i sistemi operativi maggiormente diffusi (Microsoft Windows, Linux, Mac). Verranno anche utilizzati servizi che siano accessibili non solo da computer, ma anche tramite tablet e cellulari, strumenti molto noti ai ragazzi. Dopo la formazione del primo anno verrà quindi richiesto ai partecipanti di scegliere il percorso da attuare in classe. La sperimentazione in classe sarà accompagnata e facilitata da attività di formazione a distanza e tutoraggio su piattaforma on-line Moodle. Per ogni modulo i docenti formatori si impegneranno a fornire tutorial da inserire nella piattaforma del progetto,rimanendo aiuto/supporto nel secondo anno del progetto. Sulla piattaforma verrà implementato un unico corso: “Verso l’infinito e oltre!”, alla quale tutti i partecipanti alla formazione verranno iscritti. Finalità del corso on-line sarà l'accompagnare e facilitare i percorsi attuati in aula, approfondire quanto sperimentato durante il laboratorio in presenza, condividere le idee, ma anche i processi delle attività, confrontare l'utilizzo di strumenti similari in processi diversi e di strumenti diversi in processi similari. All'interno del corso verranno realizzate nove sezioni: una sezione per ogni argomento attinente ai moduli in presenza e una sezione di accoglienza/organizzazione/condivisione coordinata dall’Insegnante referente della scuola capofila della rete, Merlo Giancarlo e finalizzata all'organizzazione del corso e alla condivisione di nuove idee e riflessioni. I docenti si iscriveranno a uno-più percorsi (individuati dalle sezioni relative ai moduli). La docenza del corso on line verrà affidata agli esperti che curano la docenza nei moduli in presenza. In ogni modulo on line saranno presenti uno/più tutor (nel rapporto indicativo di uno a 20/25 corsisti), individuati tra i docenti del gruppo di lavoro referenti delle scuole della rete, che assumeranno le funzioni di facilitatori e moderatori (Calvani e Rotta - Fare formazione in internet, Trento, Erickson, 2000) In ogni sezione saranno presenti tutorial ed indicazioni tecniche relative alle attività, ma anche suggerimenti didattici ed operativi. Saranno presenti un forum di supporto gestito dal docente e un forum per ogni gruppo, gestito dal tutor. Il tutor favorirà e faciliterà gruppi di lavoro tra i partecipanti. Il materiale in piattaforma (tutorial, indicazioni, documenti,...) potrà essere utilizzato dai docenti partecipanti per attivare i laboratori di auto-formazione (vedi punto seguente). La formazione on-line impegnerà gli insegnanti nel secondo anno del progetto biennale ovvero l’anno scolastico 2014/2015. Dopo la chiusura il materiale rimarrà disponibile in sola lettura. Durante la formazione on-line i docenti delle 14 scuole formati attiveranno nei propri istituti incontri collegiali e laboratori di autoformazione in cui verranno portate, in piccoli e grandi gruppi, le esperienze vissute per lo sviluppo delle pratiche migliori e funzionali alla propria realtà scolastica. I docenti formati metteranno a disposizione dei colleghi, anche con adeguati supporti informatici, i materiali prodotti, la documentazione utilizzata, le conoscenze e le competenze acquisite. In questo modo il percorso compiuto dai docenti coinvolti potrà diventare risorsa importante per tutti, essere rielaborata per diventare sostegno alla progettualità dell’intero Istituto ed anche individuale. Si intende costruire una ricerca-azione per individuare soluzioni innovative, produrre cambiamenti attraverso un’intensa
circolazione di idee, informazioni che poi, coniugata con l’attività pratica, permette di apprendere dall’esperienza. I. Imparare ad … usare i media e la rete in modo consapevole e responsabile (Percorso formativo didattico coordinato dal centro Steadycam) I contenuti oggetto della formazione e delle attività in classe riguarderanno i media e il loro utilizzo critico e consapevole, con un focus particolare su Internet e social network. Oggi la scuola non può più prescindere da un approfondimento sull’utilizzo critico delle tecnologie da parte delle ultime generazioni. Utilizzo critico significa conoscere e mettere in discussione i meccanismi su cui si basano i media e i contenuti che veicolano: saper riconoscere le regole di un messaggio pubblicitario, selezionare le informazioni presenti sul web sulla base della loro attendibilità, gestire la propria privacy su un social network, conoscere rischi e potenzialità di cellulari e videogiochi. Significa anche, in maniera complementare, rafforzare due competenze necessarie alla crescita di ogni individuo: il senso critico e la consapevolezza di sé. Si tratta di life skills trasversali che ben si integrano in un percorso educativo in ambito scolastico Laboratorio in presenza Durante la formazione in presenza verranno fornite nozioni di base sulle teorie dei media e sulla media education; approfondimenti tematici verranno dedicati al funzionamento dei motori di ricerca e dei principali social network (Facebook, Twitter, Youtube), ai linguaggi della pubblicità e alle rappresentazioni sociali da esse veicolate, ai concetti di condivisione e privacy. Successivamente i docenti sperimenteranno in prima persona tutte le attività che dovranno condurre nelle rispettive classi. Il corso avrà una metodologia attiva con l’utilizzo di tecniche quali il brainstorming, la scelta individuale di immagini fisse, la risposta individuale a brevi quesiti, la costruzione di brevi storie per immagini, l’analisi di frammenti audiovisivi, soprattutto in piccolo gruppo. Le attività pratiche saranno seguite da confronti assembleari con rimandi dei formatori che si muovono su una traccia di intervento “elastica”, che privilegia i contributi portati dai partecipanti, nell’ottica di costruzione di significati comuni e condivisi. Formazione on-line e tutoraggio Successivamente alla formazione in presenza i docenti dovranno realizzare all’interno delle loro classi le unità didattiche sperimentate. In questa fase i formatori realizzeranno due incontri in videoconferenza e supporteranno a distanza la realizzazione delle attività e la compilazione della documentazione prevista (questionari, schede di valutazione, …). Al termine del lavoro in classe è previsto un incontro conclusivo di confronto e discussione dei risultati emersi. II. L’utilizzo didattico dei social network: prospettive, modalità e progetti (Percorso formativo didattico coordinato dal Dott. Alberto Parola) Il social network rappresenta l’ambiente digitale più ricco di implicazioni in questo periodo storico. Diario personale, svago, gioco, comunicazione, interazione, convergenza digitale, amicizia, e molto altro ancora rappresentano soltanto alcuni dei concetti pregnanti di questo luogo in cui ormai almeno un miliardo di persone si “incontrano” giornalmente e condividono emozioni, pensieri, opinioni, interessi, valori. La Scuola non può non occuparsene. Lo può fare in più modi: lo può scegliere come ambiente di apprendimento all’interno del quale è possibile creare gruppi di lavoro collaborativo che cercano, selezionano e organizzano informazioni e saperi nell’ottica di una dinamica interattiva e partecipativa straordinaria; lo può scegliere anche come oggetto di studio, nel senso di un medium che utilizza uno specifico linguaggio e dunque grammatiche, sintassi e semantiche tipiche che possono essere analizzate per la scrittura di nuovi linguaggi e per sviluppare una competenza critica, contribuendo a costruire una cittadinanza attiva, ricca e completa. Il top è inserire lo studio e l’utilizzo dei social media nel POF della scuola, sfruttando entrambe le possibilità prospettate, nel maggior numero di discipline possibili, anche in un’ottica interdisciplinare. La Scuola può usare uno strumento come questo in modo serio e motivante. Da un punto di vista della Scuola delle Competenze, questa sembrerebbe un’opportunità da non perdere, sia in ottica progettuale sia docimologica. Le competenze digitali sono chiaramente espresse nelle Indicazioni del 2012 e possono essere sviluppate anche con questi tipi di approcci, attraverso percorsi ben organizzati trasversali, mettendo in campo le personali abilità dei ragazzi e unendo lo studio e la passione per i differenti tipi di linguaggi che li accompagnano nella vita di tutti i giorni. In questo modulo formativo si aggiungeranno le cosiddette competenze mediali (di lettura, scrittura, autonomia critica, fruizione e cittadinanza) che potranno ben integrare e specificare al suo interno la competenza digitale. Capacità progettuale del docente, creatività, documentazione e valutazione delle competenze si intrecciano per dare vita a percorsi motivanti ed efficaci: il primo passo verso un reale cambiamento? III. Imparare ad apprendere e comunicare tramite video (Percorso formativo didattico coordinato dal Centro Steadycam) Sempre più sul mondo dei ragazzi l'immagine ha un ruolo preponderante. Basta una corsa veloce su youtube per vedere quanti filmati commerciali e amatoriali, dalle parodie alle repliche di trasmissioni televisive, ai filmati demenziali e così via attirino i clic dei ragazzi. La qualità valoriale di queste opere è quasi sempre assai scarsa e finalizzata per lo più al mero divertimento. Quando i ragazzi hanno occasione di avvicinare messaggi audiovisivi positivi e di un certo spessore? La scuola vuole diventare un ambito di sviluppo culturale delle competenze rispetto agli audiovisivi video digitali, un luogo dove si presenti la possibilità di veicolare messaggi educativi e culturali di valore elevato.
Laboratorio in presenza Il modulo prevede una formazione base per gli insegnanti su due livelli. A partire da materiali significativi già esistenti si analizzeranno alcuni elementi fondamentali del linguaggio audiovisivo: stile comunicativo, approccio alla tematica, scelte di genere, riferimenti e citazioni extratestuali, target di riferimento, possibili utilizzi in ambito educativo. Verranno analizzate le varie fasi di progettazione di un prodotto mediale: obiettivi dell’attività, definizione dei temi/argomenti di lavoro, scelte di tecniche e stili, destinatari del messaggio, soggetto e sceneggiatura, costruzione delle inquadrature, organizzazione delle riprese, suddivisione del lavoro. Successivamente gli insegnanti sperimenteranno le attività in classe con il supporto e la supervisione dei formatori del Centro Steadycam. Formazione on-line e tutoraggio I partecipanti saranno indirizzati a svolgere con la propria classe la realizzazione di un prodotto audiovisivo in modo da sperimentare concretamente i contenuti della formazione in presenza. Si prevede un costante monitoraggio a distanza ed incontri periodici on - line su piattaforma per seguire l’andamento del percorso. Al termine del lavoro in classe è previsto un incontro conclusivo di confronto e discussione dei risultati emersi. Le attività potrebbero seguire i seguenti percorsi: ● Lip dub; Un lip dub è un video musicale popolare che combina sincronizzazione e doppiaggio audio. È fatto normalmente da un gruppo durante la riproduzione della canzone originale. Il lip dub è diventato popolare con l'avvento di siti partecipativi come youtube. Tom Johnson, scrittore esperto degli effetti della comunicazione via Web 2.0, ha scritto che un buon 'lip dub' ha quattro caratteristiche: "spontaneità, autenticità, partecipazione e divertimento” (da Wikipedia) Questo tipo di percorso può sviluppare competenze creative nella presentazione del proprio ambiente scolastico, del proprio territorio, di attività scolastiche significative. ● cortometraggio; Spesso è difficile per i ragazzi passare dalla fase analitica del processo di conoscenza ad una fase sistematica in cui i contenuti appresi possano essere rielaborati in modo creativo e personale e diventare così bagaglio di conoscenza. La produzione di un video tematico costringe l'allievo a sistematizzare i contenuti appresi per trasformarli in un prodotto culturale compiuto. Nella produzione video avviene il medesimo processo presente nell’l'elaborazione scritta, ma più approfondito perché utilizza maggiori linguaggi simbolici: testo (sceneggiatura, titoli e didascalie), immagini (foto e video), audio (voce e musica). ● digital story telling; Storytelling è una metodologia e disciplina che usando i principi della narrazione crea racconti in cui varie persone possano riconoscersi. “Lo storytelling è oggi massicciamente usato dal mondo dell'impresa, dal mondo politico, e da quello economico per promuovere e posizionare meglio valori, idee, iniziative, prodotti, consumi. Le applicazioni di questa disciplina sono molte, dall’ambito della letteratura a quello della politica, da quello aziendale a quello scolastico. Il successo di questa disciplina è determinato dal fatto che il racconto è una forma di comunicazione naturale ed intuitiva, capace di coinvolgere le persone.” (da wikipedia). Questo tipo di percorso, adatto a studenti di diversi ordini di scuola, nell’utilizzo didattico serve a promuovere la percezione di sé come membro di un gruppo, di una comunità e di un territorio. L’attività sviluppa competenze di sintesi in cui una realtà complessa viene condensata in una forma comunicativa semplice. ● video musicale. E’ la forma più collaudata di realizzazione video. Nata con l’intento di promuovere la diffusione di un brano musicale, si è trasformata in un prodotto narrativo complesso. In ambito didattico può essere utilizzata rovesciando il tradizionale rapporto di sudditanza della musica rispetto alle immagini per valorizzare il contenuto musicale attraverso il commento video realizzato con lavori originali dei ragazzi (tavole grafiche, fumetti, riprese amatoriali e materiali preesistenti) IV. Imparare a cooperare per comunicare: il libro digitale (Percorso formativo didattico coordinato da Ivana Sacchi) Laboratorio in presenza Le attività laboratoriali si divideranno in due momenti: il libro ‘per’ gli alunni, il libro ‘con’ gli alunni. Verranno in un primo momento realizzati dei testi in formato PDF multimediale (libri parlanti), realizzati dai docenti per gli alunni. Durante questa attività verrà sottolineato il concetto di multi-modale, non solo multi-mediale, in modo che il testo prodotto possa essere reale facilitatore per l’alunno. I PDF realizzati conterranno testi, immagini e testo parlato, sia con registrazione che con l’utilizzo di sintetizzatori vocali. I docenti dovranno costruire testi su problematiche di esempio (es. alcune frasi relative alla lingua2, un racconto, una spiegazione tramite immagini,...). Il prodotto sarà un libro multimediale, contenente testi, immagini, suoni, registrazioni e semplici attività interattive. Durante questa attività non si affronteranno solo le specifiche tecniche dei software utilizzati, ma anche modalità di organizzazione della classe per la realizzazione di un libro: libro di classe, libro di gruppo. Verranno anche analizzati alcuni esempi, non solo in base ai contenuti, ma anche alla finalità (libri per raccontare esperienze, libri per studiare, libri per....) e alla struttura collaborativa. Software utilizzati durante il laboratorio in presenza OpenOffice - http://www.openoffice.org/it/ - software OpenSource free PDF XChange Viewer - http://www.tracker-software.com/product/pdf-xchange-viewer Cuadernia - http://www.educa.jccm.es/educa-jccm/cm/temas/cuadernia - Software free / in alternativa
Didapages - versione italiana http://nilocram.altervista.org/spip/article.php3?id_article=119 - versione ormai obsoleta di un software commerciale, viene distribuita liberamente. Audacity - http://audacity.sourceforge.net - software opensource free - Microsoft Speech Platform http://www.microsoft.com/en-us/download/details.aspx?id=27225 - tecnologia di sintesi vocale che mette a disposizione buone voci gratuite in moltissime lingue. Formazione on-line Durante la formazione on line verranno approfondite le funzionalità dei software proposti. Verranno anche condivise le progettazioni relative sia ai contenuti dei libri che alle modalità organizzative della classe. Verranno proposti alcuni software che possono facilitare la preparazione del materiale (dimensionamento immagini, semplici animazioni, ecc..) Verrà anche affrontato il problema del reperimento di suoni, musiche, immagini liberamente utilizzabili (costruzione di sitografia comune di archivi di risorse on-line). Verranno presentate le tipologie più comuni di licenze di distribuzione. ● IrfanView - http://www.irfanview.com - Software free - ● Picpick - http://www.winpenpack.com/main/download.php?view.1239 ● Jamendo - http://www.jamendo.com/it - esempio di archivio V. Mappe per organizzare, mappe per apprendere, mappe per collaborare (Percorso formativo didattico coordinato da Ivana Sacchi) Laboratorio in presenza: Verrà proposto un percorso che, attraverso la ricerca di liste di parole disordinate (realizzate tramite il suggerimento di una parola, la visione di un'immagine, la lettura di un testo, l'ascolto di una spiegazione,...), porti all'organizzazione delle stesse tramite mappe mentali e schemi. Verranno proposte attività di coppia e di piccolo gruppo, con modalità di organizzazione che forniscano agli alunni le capacità di utilizzare mappe per rappresentare idee e conoscenze, ma anche per ampliare la conoscenza individuale. Durante la realizzazione di mappe mentali verranno ricercate alcune strategie che forniscano competenze utili alla realizzazione anche di mappe concettuali (abitudine ad esplicitare relazioni, differenza tra concetto e relazione) Verranno poi proposte attività finalizzate alla costruzione di mappe concettuali: l'immagine come facilitatore per far emergere i concetti, fornire agli alunni alcune modalità di auto-correzione tramite la lettura delle triadi. Realizzare una mappa in modalità collaborativa: modelli di organizzazione ri-proponibili La mappa realizzata dal docente come strumento facilitatore Software utilizzati durante il laboratorio in presenza ● OpenOffice Writer - http://www.openoffice.org/it/ ● Bluemind - http://blumind.org/ ● VUE - http://vue.tufts.edu/ Formazione on-line Verranno proposti percorsi paralleli (non obbligatori, ma come 'nuove risorse') utilizzando altri software e servizi on-line. Per quanto attiene ai servizi on-line particolare attenzione verrà posta sulla realizzazione di mappe condivise (obiettivo già presente durante l'utilizzo di software desktop) ● Freeplane - http://freeplane.sourceforge.net -software open-source free ● Popplet - http://popplet.com - servizio on-line ● Mind42 - http://mind42.com - servizio on-line ● Spiderscribe - www.spiderscribe.net - servizio on-line VI. Nuovi ambienti di ricerca (Percorso formativo didattico coordinato da Ivana Sacchi) Laboratorio in presenza Verranno sperimentate modalità di ricerca con attività di cooperazione e collaborazione: ● Google Earth come ambiente di ricerca (utilizzo di segnaposti e poligoni, condivisione su desktop delle ricerche) ● Google Maps - pubblicazione/condivisione on line - collaborare in rete ● Realizzare una linea del tempo ● Condividere Con Edmodo o Google Sites Formazione on-line Durante la formazione on-line verranno sperimentati ambienti di collaborazione finalizzati ad organizzare ricerche con modalità collaborative. Verranno condivise modalità di organizzazione della classe per la realizzazione di ricerche gestite dai gruppi ● Popplet - http://popplet.com ● Prezi - http://prezi.com/your
VII Imparare a... riflettere sui numeri (foglio di calcolo) (Percorso formativo didattico coordinato da Ivana Sacchi) Laboratorio in presenza Durante il laboratorio verranno proposte alcune attività realizzabili già nella scuola primaria utilizzando il foglio di calcolo. L'obiettivo è approcciarsi a questo strumento non per facilitare l'esecuzione di calcoli o la realizzazione di prodotti, ma come strumento del quale comprendere la logica ed alcune potenzialità, riflettendo contemporaneamente su concetti legati alla didattica curricolare. Le attività sono organizzate in un ipotetico percorso in verticale, ma ovviamente è compito dell'insegnante selezionare ed integrare le stesse nel proprio contesto, in relazione a competenze già possedute ed a competenze attese. In particolare il laboratorio prenderà avvio da alcuni semplici giochi di colori che possano aiutare gli alunni a comprendere alcune caratteristiche di base del foglio di calcolo: righe e colonne, ma anche la necessità di selezionare prima la cella e poi operare sulle proprietà. Agendo solo sul trascinamento verranno poi realizzate alcune tabelle che permettano di riflettere sulle regolarità dei numeri. Le attività verranno poste come problema da risolvere, in modo da sperimentare alcune delle modalità proponibili in aula. Si sperimenteranno poi alcune attività sui riferimenti alle celle, che permetteranno di realizzare tabelle dinamiche, sempre utilizzate in campi numerici non superiore al 1000. Le regolarità scoperte verranno sperimentate poi con i numeri decimali (decimi e centesimi). Software utilizzato durante il laboratorio in presenza OpenOffice Calc - http://www.openoffice.org/it - software OpenSource free - Formazione on-line Durante la formazione on line verranno approfondite le funzionalità del foglio di calcolo, soprattutto in relazione all’attività didattica. Verranno proposti altri ‘modelli’ di attività e condivise idee e realizzazioni, in modo da definire progetti di attività ri-usabili. Durante la formazione verranno suggeriti / ricercati / condivisi altri strumenti funzionali alle attività di matematica. Si favorirà la condivisione non del solo strumento, ma delle idee di attività. Si ricercheranno software che favoriscano le attività collaborative e cooperative e lo sviluppo di competenze, tralasciando quelli esercitativi. VII. Imparare a..... riflettere sui poligoni (Percorso formativo didattico coordinato da Ivana Sacchi) Laboratorio in presenza Verrà sperimentato l’utilizzo di Geogebra per attività didattiche. Il software si presenta come un foglio di lavoro, sul quale è possibile disegnare gli elementi fondamentali della geometria (punti, rette, segmenti, circonferenze,..,. E’ possibile poi inserire oggetti che siano relativi ai fondamentali (perpendicolari, parallele, …). realizzare trasformazioni geometriche (rotazioni, traslazioni, omotetie), eseguire misurazioni e rappresentare funzioni nel piano cartesiano. Costruendo oggetti sul piano ed eseguendo trasformazioni è possibile riflettere sulla costruzione eseguita e sulle proprietà e relazioni che variano e che si mantengono. Nei laboratori gli studenti possono sperimentare attività di esplorazione, di ipotesi, di verifica, di dimostrazione. Verranno sperimentati gli strumenti di base del software ed un percorso sul disegno dei poligoni. ● Geogebra - www.geogebra.org - software libero Formazione on-line Durante la formazione on line verranno approfondite le funzionalità del software, sperimentando altre attività didattiche. Verranno condivise le varie costruzioni, in modo da ampliare le possibilità di utilizzo in aula. Verrà proposto anche un percorso (da seguire o meno, liberamente), sulla costruzione dei solidi (geometria 3D), utilizzando Google SketchUp ● Google SketchUp 8 - http://www.sketchup.com/intl/it/product/gsu.html - software gratuito 1.3 Gruppo di lavoro e elenco provvisorio degli insegnanti Il gruppo di lavoro che coordinerà lo svolgersi del progetto sarà composto dai 14 insegnanti referenti degli Istituti della rete. I referenti in particolare cureranno la partecipazione e l’iscrizione ai corsi di formazione, terranno i collegamenti con i formatori e gli enti coinvolti nel progetto. Inoltre gli insegnanti referenti saranno tutor nella formazione on-line attraverso la piattaforma Moodle, con ruolo di moderatori e facilitatori. Elenco provvisorio degli insegnanti che parteciperanno alla formazione: nel progetto sono coinvolti 264 insegnanti su un totale di 262 classi. (per il dettaglio di nominativi e disciplina di ogni insegnante vedi allegato n. 1, “Elenco docenti”) Attraverso i laboratori di autoformazione gli insegnanti coinvolti nella formazione in presenza potranno riversare input formativi e conoscenze apprese sul corpo docente degli Istituti coinvolti nel progetto, contagiando i colleghi nelle attività didattiche attraverso le TIC.
1.4 Piano di applicazione Vedi allegato n. 2 “Piano di Applicazione” 1.5 Attività di documentazione e diffusione La diffusione dei tutorial messi a disposizione dai formatori, dei materiali prodotti da docenti, classi e singoli allievi avverrà attraverso l’implementazione di una piattaforma con il software Moodle. “Moodle è un Open Source Course Management System (CMS), noto anche come Learning Management System (LMS) o Virtual Learning Environment (VLE). Moodle si è diffuso moltissimo tra i formatori di tutto il mondo come efficace strumento di creazione e conduzione di corsi on line.” (https://moodle.org/about) Attraverso la piattaforma sarà possibile effettuare, oltre la condivisione di materiali, anche attività di collaborazione interattiva nella stesura di progetti didattici a più mani, forum di analisi, commento e progettazione comune, a distanza. Tutto ciò permetterà di creare uno spazio digitale didattico che favorirà e accompagnerà lo svolgersi delle attività del progetto, terrà traccia delle esperienze vissute da docenti e allievi e, a fine progetto, potrà costituire un valido strumento di lavoro anche per altri Istituti. Sono previsti più livelli di documentazione ● documentazione relativa alla formazione in presenza: questa parte sarà a carico dei formatori e sarà prevalentemente costituita da indicazioni didattiche, suggerimenti per attività in aula e indicazioni tecniche relative ai vari software sperimentati durante i laboratori. Questo materiale verrà inserito sulla piattaforma Moodle e sarà a disposizione di tutti gli iscritti. Potrà anche essere utilizzato durante i laboratori di auto-formazione organizzati nelle scuole della rete, che lo renderanno disponibile tramite il sito scolastico. ● eventuale nuova documentazione tecnica e didattica, sempre a carico dei formatori, che si rendesse necessaria durante il periodo delle attività on-line. ● documentazione relativa alle attività svolte in aula: i tutor cureranno che i docenti del gruppo loro affidato mantengano traccia delle attività svolte in aula, dei punti di forza ed eventuali punti di attenzione. Si presterà attenzione alla documentazione del percorso didattico e non del solo prodotto. I docenti forniranno indicazione relativamente ai metodi di documentazione, in modo che questa risulti snella, facilmente consultabile e ri-usabile (schede di attività) ● i tutor favoriranno il 'ri-uso' delle schede di attività realizzate anche tra i partecipanti di altri gruppi, in modo da verificare la reale esportabilità delle stesse ● al termine della formazione il materiale ri-usabile rimarrà on-line, visibile in sola lettura anche a chi non iscritto in piattaforma. ● tutto il materiale poi utilizzato nei laboratori di auto-formazione delle scuole verrà messo a disposizione sui siti delle scuole della rete. Sono previsti i seguenti eventi pubblici : - convegno finale di formazione allargato a tutte le realtà scolastiche - divulgazione delle iniziative sulla stampa locale - concorso relativo ai cortometraggi “Notte degli Oscar” 1.6 Procedura strutturata di valutazione La procedura di valutazione del progetto si sviluppa attraverso: - controllo della coerenza e della fattibilità in itinere, con punti di forza e di debolezza, opportunità e difficoltà, in vista della prosecuzione o della correzione delle azioni utilizzando le seguenti modalità: - riunioni periodiche di equipe e referenti di progetto -colloqui individuali del DS con i responsabili di progetto e funzioni strumentali -monitoraggio del percorso di formazione dei docenti – dati della piattaforma- frequenza della partecipazione dei docenti a riunioni e corsi di formazione -materiale costruito durante il percorso di formazione -verbali e documenti - controllo della tempistica -griglie di rilevazione degli obiettivi conseguiti in termini di competenze degli alunni -numero alunni e classi effettivamente coinvolti -valutazione di C.di Classe/sezione -eventuali prodotti -percezione che i soggetti attori hanno del progetto -livello di soddisfazione dei docenti, allievi e famiglie - verifica delle varie fasi del progetto secondo i seguenti criteri: .-di coerenza con gli obiettivi -di efficacia in termini di formazione docenti, di obiettivi raggiunti, di azioni compiute e di materiale prodotto -di efficienza in termini di costi unitari per Istituto, per docente e per alunno -di trasparenza in termini di esplicitazione delle attività e delle procedure utilizzate -di equità in termine di accesso a tutti gli alunni alle attività più adeguate all’età ed ai loro bisogni utilizzando le seguenti modalità: -questionari rivolti ad alunni, genitori -questionari di soddisfazione finale dei docenti -rilevazioni nelle riunioni collegiali -focus group -documenti agli atti delle singole scuole (verbali e relazioni) – dati della piattaforma per fini statistici e di studio- griglie di osservazione collegiale delle attività svolte e dei risultati gradualmente ottenuti in termine di competenze tecnologiche e didattiche da parte degli alunni -quantificazione dell’impiego razionale e funzionale al progetto di risorse professionali ed economiche -prodotti ottenuti -validazione finale secondo i seguenti aspetti: -grado di produttività dei gruppi e delle singole scuole -livello di coesione fra i docenti delle scuole in rete -continuità fra i due ordini di scuola -livello di coordinamento fra gruppi e commissioni coinvolti -cambiamenti di atteggiamenti e metodologie didattiche delle Istituzioni coinvolte (confronti fra il prima e il dopo) -estrapolazione degli elementi di trasferibilità: soluzioni innovative per le scelte didattiche e formative degli Istituti -partecipazione e coinvolgimento della scuola nelle iniziative locali -possibilità che il progetto divenga una procedura standard della scuola -sviluppo delle attività di formazione dei docenti -diffusione del materiale pubblicato - circolarità delle informazioni e delle buone pratiche -incremento delle sinergie territoriali
. 1.7 Descrizione delle collaborazioni con altri enti E’ prevista la collaborazione con il centro Steadycam. Il Centro di Documentazione Audiovisiva Steadycam è oggi un punto di riferimento nazionale per chi vuole utilizzare i media a scopo educativo. Attivato nel 2000 dalla Regione Piemonte, Assessorato alla tutela della Salute e Sanità, attraverso l'ASLCN2, il Centro si occupa del monitoraggio dei palinsesti televisivi e della schedatura e archiviazione di materiali audiovisivi (spot pubblicitari, servizi informativi, film, talk show…) inerenti ad un ampio parco tematico: mondo giovanile, scuola, sociale, ambiente, servizi sanitari, salute, prevenzione, educazione, famiglia. 1.8 Descrizione della rete Vedere allegato 3 “Descrizione della rete” 1.9 Budget del progetto Attività Voce di costo Importo Formazione Esperti esterni € 14.000 Noleggio sale per i corsi di formazione € 2.500 Insegnanti partecipanti alla € 55.000 formazione Progettazione Insegnanti € 6.500 Responsabile progetto € 2.500 Tutor on line € 6.500 Applicazione Insegnanti ore aggiuntive € 61.100 Ore aggiuntive personale € 1.900 amministrativo scuola – capofila Costo svolgimento progetto € 150.000 Cofinanziamento risultante € 28.000 Contributo massimo € 122.000 .
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