Valutazione delle vulnerabilità sismica degli edifici strategici ai fini della protezione civile - Enea

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Valutazione delle vulnerabilità sismica degli edifici strategici ai fini della protezione civile - Enea
Vulnerabilità sismica e operatività strutturale degli edifici strategici ENEA Centro Ricerche Casaccia – 20 febbraio 2020

 Valutazione delle vulnerabilità sismica degli
 edifici strategici ai fini della protezione civile

Daniele Spina
Dipartimento della protezione Civile
Servizio Rischio Sismico
Valutazione delle vulnerabilità sismica degli edifici strategici ai fini della protezione civile - Enea
FUNZIONE DI FRAGILITA’

Una funzione
A fragility di fragilità
 function specifica
 specifies la probabilità
 a structure’s che una
 probability struttura superi
 of exceeding un
 a certain
certo state
limit stato of
 limite o un determinato
 interest, as a functionlivello di danno,
 a ground motionin funzione
 intensitydimeasure
 una misura
 IM
di intensità
(e.g. del moto
 PGA, Housner sismico
 Index, ASI)(IM) (e.g. PGA, Housner Index, ASI)
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FUNZIONE DI FRAGILITA’

Le Funzioni di Fragilità possono essere ottenute secondo approcci differenti,
come: i) osservazione dei danni causati da eventi sismici (Funzioni di Fragilità
empiriche); ii) giudizio esperto; iii) analisi dinamiche eseguite utilizzando
modelli numerici, in genere non lineari (funzioni di fragilità analitiche).

Un aspetto importante nella generazione delle Funzioni di Fragilità analitiche,
è la scelta dei livelli di IM in cui condurre le analisi e il numero di analisi
eseguite per ciascun livello.

I due metodi principali sono:
1) Analisi dinamica incrementale
2) Analisi «multi stripes»
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INCREMENTAL DYNAMIC ANALYSIS

Selezionato un insieme di N
accelerogrammi, ciascun di essi è scalato
fino a che non causa il superamento dello
Stato Limite.

Questo processo produce un insieme di
valori di IM associati, per ciascuno degli N
accelerogrammi, con il superamento dello
Stato Limite.

la probabilità di superamento dello Stato
Limite per IM=x può essere stimata come
la frazione n/N di accelerogrammi che,
producono il superamento dello Stato
Limite per IM=x.
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MULTIPLE STRIPES ANALYSIS

L’analisi dinamica è eseguita per un insieme
discreto di valori di IM, per ciascuno dei quali è
utilizzato un certo sotto-insieme di ni
accelerogrammi.

Per ciascun IM=xi, l’analisi dinamica produce un
certo numero di accelerogrammi che causano o
un superamento dello stato limite sugli Ni totali.

La probabilità di osservare zi superamentidello
Stato Limite sugli nj accelerogrammi del sotto-
insieme IM= xj è fornita dalla seguente
distribuzione binomiale

 FF lognormale
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MULTIPLE STRIPES ANALYSIS

1. Si assume una certa Funzione di Fragilità (cioè si assegnano i
valori di θ e β).

2. Si selezionano tre sotto-insiemi di accelerogrammi con valori di
IM= θ, IM= θ+ln(β) e IM= θ-ln(β).

3. Per ciascun sotto-insieme si esegue un’analisi dinamica Monte
Carlo ottenendo zi casi superamento dello Stato Limite su ni.

4. Utilizzando i dati generati al punto 3 si ottiene una nuova stima
di θ e β.

5. Si ripetono i passi 3 e 4 fino a che la variazione di θ e β è al di
sotto di una certa tolleranza, ottenendo la stima finale della
Funzione di Fragilità.
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Il MODELLO MATEMATICO UTILIZZATO PER
ESEGUIRE LE ANALISI STRUTTURALI DINAMICHE E’
 «SMAV»
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SMAV: Seismic Model from Ambient Vibrations

 COME NASCE «SMAV»?

PREVEDERE L’EFFICIENZA DI UN SISTEMA DI GESTIONE
DELL’EMERGENZA DI UN INSEDIAMENTO URBANO DOPO
IL TERREMOTO

 Valutazione della vulnerabilità degli «EDIFICI STRATEGICI»:
 - Coordinamento degli interventi
 - Soccorso sanitario
 - Intervento operativo

 +
 ESPERIENZA NELL’AMBITO DEL MONITORAGGIO (OSS)
 =
 SMAV: Seismic Model from Ambient Vibrations
 Valutazione della risposta degli edifici strategici
 esistenti a partire dalle misure di vibrazioni
 ambientali
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SMAV: Seismic Model from Ambient Vibrations

 eccitazione=input

Sulla base della misurazione
delle vibrazioni dell’edificio in
condizioni di servizio, cioè per
vibrazioni di bassissima
ampiezza (es. 0.00001 g)
 PREVEDE LA RISPOSTA
 DELL’EDIFICIO IN CASO DI
 EVENTO SISMICO

 Sottoposto a vibrazioni di
 ampiezza elevata (es. 1 g)
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SMAV: Seismic Model from Ambient Vibrations

A cosa serve?

1. Classificare un insieme di edifici attraverso l’Indice di Operatività Strutturale e
 stabilire di conseguenza una priorità per l’esecuzione delle verifiche sismiche e
 gli interventi strutturali.

2. Contribuire alla valutazione globale del sistema per la gestione dell’emergenza
 di un contesto territoriale

3. Valutare lo stato di danneggiamento di un edificio durante un terremoto

Vantaggi

Si basa sulle caratteristiche dinamiche effettive dell’edificio, la
procedure è codificata per cui i risultati non dipendono da
 Avvertenze
scelte soggettive.
 Non sostituisce le verifiche
E’ completamente non invasivo: le misure sono totalmente
 sismiche di normativa.
non distruttive e possono essere eseguite senza interrompere
la funzionalità dell’edificio.
 Non considera meccanismi
 locali fuori piano (per la
Costi contenuti
 muratura).
STRUMENTI APPLICATIVI E PRODUZIONE SCIENTIFICA

Istruzioni metodologia SMAV Software VaSCO
 Valutazione Strutturale delle Condizioni di Operatività

 2015 2019

 2018
Drift di interpiano
 SMAV: Seismic Model from Ambient Vibrations
 1. Raccolta dei dati di base
 (Geometria, materiali)

4. Valutazione dell’ operatività strutturale 2. Misure sperimentali in situ
 (analisi lineare equivalente mediante ( vibrazioni ambientali
 modello SMAV) sull’edificio)

 "#$ limite di drift di interpiano per SLD

 %$ Max drift di interpiano da modello SMAV
 3. Analisi e modellazione
 (Dati per costruire il modello SMAV)
 ➢ Parametri modali dell’edificio attraverso
 Operationa Modal Analysis (OMA)
 ➢ Input sismico *
 (Spettro da RSL o se le condizioni *Ottenuto da analisi
 geologico-tecniche del sito lo condotte parallelamente
 ammettono spettro da normativa) sul terreno

Fasi della metodologia
SMAV: Seismic Model from Ambient Vibrations
 LE FASI DELLA METODOLOGIA SMAV

 2. Misure sperimentali in situ
Le caratteristiche proprie di un edificio possono essere determinate a partire dalla misura della
sua risposta a piccole vibrazioni ambientali. Note queste caratteristiche, è possibile costruire il
modello SMAV, capace di predire il comportamento dell’edificio anche sotto l’effetto di vibrazioni
maggiori, come quelle indotte da un sisma.

Come si eseguono?
Strumenti di misura: Punti di misura:
Accelerometri o velocimetri con E’ richiesta la misura di almeno due punti per
risoluzione e sensibilità idonea alla ciascun impalcato fuori terra. Il numero
misura delle vibrazioni ambientali. effettivo dei punti di misura è regolato dalla
 complessità dell’edificio.

 Accelerometro biassiale
2b. MISURA DELLE VIBRAZIONI AMBIENTALI
PROBLEMI:

l’Analisi Modale Operativa, che avviene senza la misura della
forzante dinamica applicata alla struttura, a differenza dell’analisi
modale classica, non fornisce le masse sismiche associate alle
forme modali sperimentali.

Le forme modali sperimentali forniscono la risposta della struttura
solo nei punti di misura.

SOLUZIONE:

Per superare queste limitazione è stato messo a punto il
cosiddetto Modello a Poligoni Rigidi (RPM) che permette di
stimare le masse sismiche (modali) e di calcolare la risposta
sismica in tutti i punti della struttura.
MODELLO A POLIGONI RIGIDI
I1, m1 I2, m2 Ogni impalcato dell’edificio è idealmente
 suddiviso in n poligoni per i quali si assume un
 comportamento rigido (secondo la giacitura
 orizzontale)

 Tutte le masse dell’edificio sono concentrate nel
 baricentro dei poligoni.

 Nell’esecuzione delle misure di rumore
 ambientale di dispongono due punti di misura
 per poligono.

 Normalizzazione forma modale rispetto alla matrice di massa

 Coefficiente di partecipazione sismico Trasformazione di coordinate
SMAV: Seismic Model from Ambient Vibrations
 LE FASI DELLA METODOLOGIA SMAV

 3. Analisi e modellazione
 Estrazione dei parametri modali

Segnali registrati

 TestLab OMA
 (Polymax)

 Parametri modali (frequenze, smorzamenti, forme modali)
PROBLEMA: Durante il terremoto l’insorgere di fenomeni non lineari
 nell’edificio porta a una riduzione delle frequenze
 proprie, che sono quindi inferiori a quelle determinate in
 fase 3.
 Frequenze e smorzamenti da OMA

 Frequenze e smorzamenti in condizioni di sisma

 * Gli smorzamenti si assumono
 * convenzionalmente (da Normative tecniche)
 pari al 5%

Le frequenze sono sicuramente inferiori a quelle stimate da OMA, in funzione
dell’entità del sisma, ma di quanto?
Per tener conto di ciò il modello utilizza delle curve di degrado che, per una certa deformazione
 raggiunta, associano la corrispondente frequenza ridotta, definite
 “Frequency Shift Curves” (FSCs)

 Curve caratteristica di decremento delle
 frequenze naturali con il drift medio:

 f/f0 rapporto tra la frequenza f durante il drift
 massimo e la frequenza f0 stimata da OMA
 & drift medio sulla struttura ( (%(() / ()( )
Campioni di punti ottenuti da modelli matematici

 &

 Le “Frequency Shift Curves” (FSCs)
 Blocchi lapidei squadrati Sono specifiche per ciascuna tipologia strutturale.

 Curve FSCs mediane per tutte le tipologie murarie

 Pietrame disordinato
SMAV: Seismic Model from Ambient Vibrations
 LE FASI DELLA METODOLOGIA SMAV
 Le “Frequency Shift Curves” (FSCs)
4. Valutazione dell’operatività strutturale

 Analisi Lineare Equivalente
 x

 fi Frequenze da fase 3.
 x
 x
 Drift di interpiano
 calcolo
 spostamenti
 &

 variazione
 frequenza

 NO (fi+1-fi)/fi
L’Indice di OPeratività Strutturale (IOPS)
 è definito come:

1 − 9? ( ) 9: ( )
Funzione di probabilità cumulata del Distribuzione di probabilità rappresentativa
limite di drift per lo Stato Limite di del massimo drift . calcolato da SMAV
 -
Danno

 IOPS

 6
 = ∫5 9: ( )[1 − 9? ] 
LE FASI DELLA METODOLOGIA SMAV
APPLICAZIONE AL CASO DEL MUNICIPIO DI RECANATI (MC)

 1. Raccolta dei dati di base
 (Geometria, materiali)
2a. PROGETTO DELLE MISURE
 2. Misure sperimentali in situ
 ( vibrazioni ambientali
 sull’edificio)

2b. ESECUZIONE MISURA DELLE VIBRAZIONI AMBIENTALI

 Strumentazione utilizzata
 30 accelerometri mono-assiali PCB 393B31 (±0.5g)
 5 LMS-SCADAS XS recorder a 6 canali
3. ESTRAZIONE DEI PARAMETRI MODALI

 TestLab OMA
 (Polymax)
4. VALUTAZIONE DELL’OPERATIVITA’ STRUTTURALE

 Input sismico: Ubicazione indagini
 Spettro di risposta elastico Geognostiche
 Masse modali (NTC e RSL - TR=100 anni)

Analisi con spettro da normativa (Categoria sottosuolo B -TR=100 anni)

 IOPS=4 %
EVENTO Epicentro: Norcia, Perugia
 ML: 6.5 2016-10-30 06:40:17 (UTC)

Non essendo presente un sistema di monitoraggio sull’edificio, non è
disponibile la registrazione dei canali a terra e della risposta strutturale
durante l’evento sismico
I risultati del modello SMAV • Tr = 100 anni
 NTC 2008
sono stati confrontati con il • Tr = 475 anni
reale stato dell’edificio
riscontrato dopo l’evento Akkar, Bommer
 Terremoto di
sismico ML: 6.5
 scenario
 RJB: 52 Km
Sisma del 30-10-2016: danni osservati
Dopo l’evento sismico del 30 ottobre l’edificio è inagibile e i danni
maggiori sono stati riscontrati nella zona dove era previsto il massimo
drift del modello SMAV
sisma del 30-10-2016:simulazione
 Risultati GMPE* : Akkar & Bommer (2010) Mw=6.5 Rjb=52 km
 0.4

 AB10
 0.3
 Sa [g]

 0.2

 0.1

 0.
 0. 1. 2. 3. 4. 5.
 T [s]

(*)General Motion Prediction Equations
A seguito del terremoto è stata eseguita una
 campagna di misure in data 7 Dicembre 2016
 con il fine di caratterizzare il comportamento
 dinamico dell’edificio post sisma.
 FREQUENZE E MASSE PARTECIPANTI FREQUENZE E MASSE PARTECIPANTI
 PRE 24/08 DA IDENTIFICAZIONE RUMORE 7
Mode Frequency [Hz] Mx [%] My [%] DICEMBRE
 1 2.84 0 17 Mode Frequency [Hz] Mx [%] My [%]
 2 3.22 14 3 1 2.08 33 51
 3 3.57 9 75 2 2.26 14 0
 4 4.51 58 2 3 3.77 49 21
 81 98 96 72

IOPS = 4% (TR=100ANNI NTC08 CAT.B) IOPS = 0.03 % (TR=100ANNI NTC08 CAT.B)
Sistema modulare con sensori digitali in rete
Cenni sul modello SMAV (Seismic Model forum Ambient Vibrations)

 APPLICAZIONE DI SMAV IN ITALIA

Sperimentazione nazionale su 37 edifici in 15 regioni (2015-2016)

Collaborazione Univ. Trento-DPC: 5 scuole in provincia di Trento (2017)
Convenzione Regione Liguria-Unige: 7 edifici strategici o rilevanti (2017)
Convenzione CMRC-UniRoma3: 15 scuole a Roma e Provincia (2018-2019)
Progetto RISVAL (Regione Piemonte): 5 edifici strategici in Val di Susa (2019)

PON Governance: 30 edifici strategici fondamentali in 10 CT pilota in
Basilicata, Calabria, Campania, Calabria e Sicilia (2019-2020)
Progetto Urbisit 18 edifici strategici fondamentali in 6 CT in Toscana e
Liguria
PON SISMICO - FASE 4
OPERATIVITA’ DEGLI EDIFICI
PON SISMICO - FASE 4
OPERATIVITA’ DEGLI EDIFICI
PON SISMICO - FASE 4
 OPERATIVITA’ DEGLI EDIFICI

 CASI STUDIO

 T1 = 0.21 sec T2 = 0.20 sec T3 = 0.18 sec
 Mx = 0% M My = 28% M Mx = 0% M My = 64% M Mx = 91% M My = 0% M
Scuola primaria “Lorenzo de’ Medici”
Barberino di Mugello

 T1 = 0.67 sec T2 = 0.54 sec T3 = 0.39 sec
Ospedale “san Giovanni Battista”
Tivoli Mx = 0% M My = 80% M Mx = 74% M My = 2% M Mx = 3% M My = 0% M
PON SISMICO - FASE 4
 OPERATIVITA’ DEGLI EDIFICI

 CASI STUDIO

Scuola primaria “Lorenzo de’ Medici”
Barberino di Mugello
PON SISMICO - FASE 4
 OPERATIVITA’ DEGLI EDIFICI

 CASI STUDIO

Scuola primaria “Lorenzo de’ Medici”
Barberino di Mugello

 I punti a cui si ancorano le
 curve di fragilità risultano
 meno dispersi se si
 impiega il parametro
 integrale ASI0.1-0.5
PON SISMICO - FASE 4
 OPERATIVITA’ DEGLI EDIFICI

 CASI STUDIO

Ospedale “san Giovanni Battista”
Tivoli
PON SISMICO - FASE 4
 OPERATIVITA’ DEGLI EDIFICI

 CASI STUDIO

Scuola primaria “Lorenzo de’ Medici”
Barberino di Mugello

Ospedale “san Giovanni Battista”
Tivoli
PON SISMICO - FASE 4
 OPERATIVITA’ DEGLI EDIFICI

 CASI STUDIO

Scuola primaria “Lorenzo de’ Medici”
Barberino di Mugello

Ospedale “san Giovanni Battista”
Tivoli
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
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