LA BUONA SCUOLA Processi di riforma e nuovi orientamenti scolastici nella DI - Una scuola che è, insieme
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LA BUONA SCUOLA Processi di riforma e nuovi orientamenti scolastici nella DI Una scuola che è, insieme, accogliente e competente è una scuola inclusiva Italo Fiorin LUMSA Roma
Dalla ‘Relazione Falcucci’ “Il superamento di qualsiasi forma di emarginazione degli handicappati passa attraverso un nuovo modo di concepire e di attuare la scuola, così da poter veramente accogliere ogni bambino ed ogni adolescente per favorirne lo sviluppo personale.” Italo Fiorin LUMSA Roma
Che cos’è l’inclusione? • INSERIMENTO Diritto alla scuola di tutti • INTEGRAZIONE La scuola si ristruttura • INCLUSIONE La scuola si prende cura di ogni fragilità (T. Booth, M. Ainscow) Italo Fiorin LUMSA Roma
Lo scenario internazionale: una scuola sempre più inclusiva • La progressiva estensione dell’attenzione dalla ‘disabilità’ ai BES segnala una crescita della cultura dell’inclusione • L’adozione dell’ ICF segnala un decisivo cambiamento di paradigma ITALO Italo Fiorin FIORINLUMSA UNIVERSITA' Roma LUMSA ROMA
Lo scenario internazionale: la classificazione dell’OMS BES disabilità D.S.A. svantaggio ITALO Italo Fiorin FIORINLUMSA UNIVERSITA' Roma LUMSA ROMA
Dalla “ Dichiarazione di Salamanca” (1994) “ Le persone che hanno bisogni educativi speciali devono poter accedere alle normali scuole che devono integrarle in un sistema pedagogico centrato sull’alunno (…) Le scuole normali che assumono questo orientamento di integrazione costituiscono il modo più efficace per combattere i comportamenti discriminatori, creando delle comunità accoglienti, costruendo una società di integrazione e raggiungendo l’obiettivo di un’educazione per tutti; inoltre garantiscono efficacemente l’educazione della maggioranza dei bambini, accrescono il profitto e, in fin dei conti, il rendimento complessivo del sistema educativo. ” Italo Fiorin LUMSA Roma
Lo scenario internazionale: convergenze nei principi e nelle pratiche • Buona preparazione di base in pedagogia e didattica speciale per tutti gli insegnanti • Formazione di insegnanti specialisti in BES • Approccio sistemico:politiche di inclusione scolastica correlate a politiche di sostegno alla famiglia, di abbattimento delle barriere architettoniche, di inserimento lavorativo ITALO Italo Fiorin FIORINLUMSA UNIVERSITA' Roma LUMSA ROMA
numeri e tipologie {A} alunni con disabilità certificate sono intorno ai 208.000 208.000 {B} alunni con DSA sono circa 350.000 {C}alunni con 350.000 svantaggi (soprattutto stranieri) si aggirano sui 750 mila (circa il 9% degli alunni della scuola dell’obbligo) 756.000 Italo Fiorin LUMSA Roma Fonti: per A e C Miur; per B ADI
Le tre dimensioni della scuola inclusiva ive Sv ilu lus pp nc ar ei ep ch ra liti tic po he re nci ur lu od si v Pr e Creare cultura inclusiva Italo Fiorin LUMSA Roma
Per apprendere, apprendono, ma … ITALO Italo Fiorin FIORINLUMSA UNIVERSITA' Roma LUMSA ROMA
B. PRODURRE POLITICHE INCLUSVE • SVILUPPARE LA SCUOLA PER TUTTI • ORGANIZZARE IL SOSTEGNO ALLA DIVERSITA’ Italo Fiorin LUMSA Roma
Dall’integrazione all’inclusione: un nuovo paradigma • Per rispondere efficacemente all’istanza dell’inclusione (una scuola veramente per tutti) è adeguato il modello dell’integrazione (una scuola nella quale l’alunno con disabilità è pienamente accolto e valorizzato), o si rende necessario un ripensamento? • E, almeno con riferimento al tema della disabilità, il modello che attualmente utilizziamo, è soddisfacente? Italo Fiorin LUMSA Roma
andamento e proiezioni degli alunni con disabilità nel sistema scolastico italiano Scuole statali e non statali, dall’infanzia alle secondarie di II grado Su totale alunni 2,32% alunni 3/18 anni Proiezioni 2013/2025 alunni variazione alunni con disabilità 6/13 anni dal 2001/02 al 2010/11 + 49,6 % * * Dati provvisori; fonte: Miur e Istat Italo Fiorin LUMSA Roma
Il forte incremento di alunni con disturbi dello spettro autistico e pervasivi dello sviluppo Dal 2005/06 al 2011/12 il numero degli alunni con certificazioni di DPS nelle scuole dell’Emilia Romagna è cresciuto Negli Stati Uniti di oltre il 67% contro un incremento del i disturbi dello totale degli alunni con disabilità del 23%. spettro autistico diagnosticati nei numero di alunni con DPS nelle scuole bambini in soli 8 Del Piemonte e dell’Emilia Romagna anni, dal 2001 al 2009, sono 1/110 2097 passati da 1 su 1700 250 1/150 1160 a 1 su 110. 1/166 694 1/250 1/500 1/2500 1/5000 Italo Fiorin LUMSA Roma Fonti: Piemonte: elaborazioni su dati NPI.net; Emilia R: USR Fonte: Weintraub K, Nature 2011, “Autism count”
perché sono aumentati i bisogni educativi speciali? Migliori Mancanza di accertamenti standard ed diagnostici eccessiva discrezionalità Pressioni delle Minor resistenza da scuole per avere parte delle famiglie a più insegnanti? chiedere il sostegno Italo Fiorin LUMSA Roma
gli insegnanti di sostegno andamento e loro incidenza sul corpo docente Scuole statali, dall’infanzia alle secondarie di II grado docenti di sostegno. andamento 2000/2011 10,6% sugli ins. totali 12,1% 8% sugli ins. totali sugli ins. totali 9,7% sugli ins. totali Fonte: MiurL’integrazione scolastica degli alunni con disabilità – Anticipazione dei dati A.S. 2010/2011 Italo Fiorin LUMSA Roma
E’ ANCORA VALIDO IL SISTEMA NORMATIVO CHE REGOLA L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA? • La legge 104/92 che regola il riconoscimento della disabilità e i meccanismi della presa in carico è ancora attuale? • Le modalità di assegnazione degli insegnanti ‘di sostegno’ che stiamo utilizzando vanno bene? • Siamo soddisfatti della qualità della formazione iniziale e continua degli insegnanti – ‘specializzati’ e ‘curricolari’? • Siamo soddisfatti del livello di condivisione (co-progettazione, corresponsabilità didattica), all’interno delle classi e della scuola? • Il modello normativo previsto per l’integrazione degli alunni disabili può essere ‘adattato’ e utilizzato anche per far fronte alle esigenze degli alunni con DSA o con svantaggio socio- culturale? Italo Fiorin LUMSA Roma
Alcuni nodi critici: insegnanti di sostegno e insegnanti curricolari eccessiva mobilità degli insegnanti di sostegno: il 43% degli allievi con disabilità nella primaria e secondaria di 1° grado cambia insegnante di sostegno una o più volte all’anno posto di sostegno come percorso privilegiato per entrare più rapidamente in ruolo: ma dopo 5 anni si ha diritto a tornare su posto normale inadeguata formazione e specializzazione degli insegnanti di sostegno: il 32% delle scuole del primo ciclo non ha alcun insegnante con specializzazione per il sostegno Casualità della attribuzione dell’insegnante di sostegno alle situazioni: spesso non c’è corrispondenza tra tipo di competenza specialistica dell’insegnante e specifico bisogno dell’alunno insegnanti curricolari non coinvolti nel processo d’integrazione e privi di una formazione di base nella didattica speciale Italo Fiorin LUMSA Roma 18
Ritorno al passato ..? • L’esame dei dati disponibili ci presenta una sensibile moltiplicazione delle certificazioni, ed una crescita del numero degli insegnati assegnati per il ‘sostegno’, che risulta preoccupante non solo per la sostenibilità economica, ma – e soprattutto- per lo snaturamento della ‘funzione sostegno’ che è –dovrebbe essere- responsabilità dell’intera comunità professionale. • C’è il rischio che ritorni quel modello medico- assistenziale che si voleva decisamente superare. Non abbiamo le ‘classi speciali’, ma forse, in troppi casi, delle ‘coppie speciali’, uno strano tutoring che lega, come una protesi, l’insegnante di sostegno al ‘suo alunno. Italo Fiorin LUMSA Roma
tra il dire e il fare … • Se vogliamo ridurre il gap tra i valori affermati e la realizzazione attuata è urgente ripensare profondamente il modello che stiamo utilizzando. • Se concentriamo i nostri sforzi nella difesa del modello tradizionale mettiamo a rischio non tanto il modello attuativo, quanto i valori che lo hanno ispirato e che chiedono di essere ricontestualizzati. • Il cambiamento auspicato esige una profonda revisione normativa, ma, prima ancora, una riforma del pensiero pedagogico. …. o siamo soddisfatti così? Italo Fiorin LUMSA Roma
Alcune ipotesi di lavoro • Rafforzare la formazione iniziale e in servizio, puntando al profilo di insegnante esperto in inclusione; • Garantire alle scuole un organico funzionale stabile. Questo è possibile attraverso una profonda revisione della legge 104/92, che porti a superare l’automatismo: certificazione/ins. sostegno; • Formare un contingente altamente specializzato, con riferimento alle disabilità più severe. Tale contingente rappresenta una risorsa per le istituzioni scolastiche all’interno di un bacino territoriale definito e una supporta i docenti nelle situazioni più difficili; • Rafforzare le competenze dei centri territoriali, trasformandoli in centri risorse per la pianificazione, l’allocazione delle risorse, la consulenza, la cooperazione inter-istituzionale, la relazione con le famiglie … Italo Fiorin LUMSA Roma
Manutenzione o cambio di paradigma? • Forse siamo veramente di fronte ad un bivio. • C’è chi, di fronte alle disfunzioni dell’attuale modello, guardando alle tante ‘buone pratiche’ che pure ci sono, ritiene che sia possibile agire attraverso la via del miglioramento operando una sorta di manutenzione delle disfunzioni. • C’è chi, al contrario, ritiene che non si possa procedere per aggiustamenti e considera in crisi l’attuale modello attuativo, inadeguato a fronteggiare la nuova sfida della piena inclusione. In questa visione si propone un cambiamento di paradigma:, la sostituzione del paradigma dell’ integrazione degli alunni con disabilità con quello dell’inclusione di tutti gli alunni, con la convinzione che-mentre il modello utilizzato per la disibabilità non può essere esteso anche alle nuove esigenze (BES), il modello pienamente inclusivo risulta più adeguato anche agli alunni con disabilità, fino ad oggi ‘tutelati’ malamente da una normativa invecchiata. Italo Fiorin LUMSA Roma
C. SVILUPPARE PRATICHE INCLUSIVE • COORDINARE L’APPRENDIMENTO • MOBILITARE RISORSE Italo Fiorin LUMSA Roma
Che cos’è il Sostegno? > (T. Booth, M. Ainscow) Italo Fiorin LUMSA Roma
dai ‘Bisogni Educativi agli ‘Ostacoli all’apprendimento Speciali e alla partecipazione’ Siamo ancora troppo Siamo dentro un approccio dentro un approccio medico sociale e partecipativo Italo Fiorin LUMSA Roma
L’INCLUSIONE E’ COMPATIBILE CON LA QUALITA’? • L’ inclusione è difficile, laboriosa, faticosa. Richiede tempo. • La cultura dell’efficienza, del “fare”, del produrre, è insofferente, non vuole “perdere tempo”, vede nella presenza di alunni con bisogni educativi speciali un freno alla qualità. • La diversità è un freno alla qualità? • Ma che cosa significa ‘qualità della scuola’? Italo Fiorin LUMSA Roma
La qualità della QUALITA’ Un insegnante può essere molto competente, una scuola può esprimere un’alta qualità professionale, senza che questo significhi prendersi veramente cura degli alunni. Inoltre, si può insegnare bene, ma al tempo stesso rinforzare l’individualismo competitivo. Si può, perfino, padroneggiare strategie inclusive, senza per questo provare empatia, essere esperti in tecniche di accoglienza, senza accogliere veramente. Si può essere insegnanti di qualità, senza queste qualità? Italo Fiorin LUMSA Roma
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