Utilizzo di nuove tecnologie omiche per lo studio di patologie umane
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FOCUS_ Utilizzo di nuove tecnologie omiche per lo studio di patologie umane miRNoma e metabolomica: nuovi approcci per la comprensione dei meccanismi molecolari coinvolti nello sviluppo di tumori cerebrali DOI 10.12910/EAI2017-049 di Barbara Tanno, Simona Leonardi e Mariateresa Mancuso, ENEA; Antonella Rosi, Sveva Grande e Alessandra Palma, Istituto Superiore di Sanità N ell’ultimo ventennio, La diffusione delle discipline omi- Un settore di ricerca strategico è la capacità di studiare i che è stata resa possibile principal- quello rappresentato dall’applicazio- sistemi cellulari e mo- mente grazie allo sviluppo di tecni- ne delle tecnologie omiche per una lecolari è stata comple- che di indagine high-throughput in sempre più approfondita conoscen- tamente rivoluzionata attraverso lo grado di generare enormi quantita- za dei meccanismi molecolari che sviluppo delle scienze omiche [1]. tivi di dati relativi ai diversi livelli determinano l’insorgenza delle pa- Esse analizzano, nel loro insieme: gerarchici di complessità biologica tologie tumorali. Tra queste, quelle (DNA, mRNA, proteine, metaboliti cerebrali, per cui è nota la resistenza • i geni del DNA (genomica) e le loro ecc.), contribuendo a rivoluzionare alle terapie convenzionali e l’alta in- funzioni (genomica funzionale); l’approccio allo studio dei sistemi cidenza di recidive, rappresentano • i trascritti del DNA, cioè l’RNA complessi. A ciò si sono associate certamente la categoria di tumori (trascrittomica e analisi del miR- una molteplicità di piattaforme tec- per cui è urgente identificare nuove Noma); nologiche in grado di consentire li- strategie terapeutiche. • le proteine (proteomica); velli di produttività e costi di analisi • i metaboliti all’interno di un orga- inimmaginabili con le tecniche tra- Approcci omici innovativi: nismo (metabolomica); dizionali. Tutto questo ha portato a l’analisi del miRNoma • le reversibili modificazioni del una rivoluzione nel campo della ri- DNA o delle proteine associate al cerca biomedica, con un approccio Con l’avvento di un gran numero DNA (epigenomica). olistico al problema biologico. di studi di trascrittomica è stato ne- 56 Energia, ambiente e innovazione | 3/2017
cessario rivalutare il dogma centrale non tradotte (non-coding RNA, campioni – sangue, plasma, urine e della biologia che identificava l’R- microRNA, piwi-interacting RNA, tessuti fissati in formalina – misura- NA come una molecola interme- and small nuclear RNA) con ruoli bili con una maggiore sensibilità del- dia tra il DNA e le proteine. Dati essenziali in molti processi fisiolo- le proteine ci permettono di eseguire recenti hanno dimostrato che solo gici e patologici. una caratterizzazione molecolare circa il 3% del genoma codifica per I microRNA (miRNA) sono pic- accurata di diverse patologie. Queste proteine, mentre circa l’80% non è coli frammenti di RNA (di ~22 caratteristiche suscitano un conside- trascritto. Così se gli RNA messag- nucleotidi di lunghezza) non co- revole interesse nell’identificazione geri hanno il compito di traspor- dificanti che regolano l’espressione dei miRNA come biomarcatori per tare le informazioni contenute nei genica legandosi a specifici mRNA diverse applicazioni di diagnostica geni per la produzione delle pro- bersaglio promuovendone la loro molecolare e in applicazioni forensi, teine, la restante percentuale del degradazione e/o l’inibizione del- così come nel loro potenziale uti- genoma, che potrebbe sembrare la traduzione. Il genoma umano lizzo come molecole terapeutiche un insieme di "parole" senza senso, codifica per centinaia di miRNA per malattie con un elevato impatto svolge invece un importante ruolo che svolgono la loro attività di si- socio-economico (cancro, diabete, strutturale oltre ad avere il compito lenziamento su un’ampia gamma di patologie cardiovascolari e neuro- di modulare finemente e in modo trascritti derivanti dall’espressione degenerative). transitorio l’espressione genica. di migliaia di geni [2]. L’espressione La diffusione e il miglioramento aberrante dei miRNA è implicata Il miRNoma nel Medulloblastoma delle tecnologie di caratterizza- nell’insorgenza di numerose patolo- zione molecolare a cui abbiamo gie e per questo possono essere uti- Il medulloblastoma (MB), il più assistito in questi ultimi anni ci ha lizzati a scopi terapeutici. comune tumore pediatrico del si- permesso di identificare molte mi- Inoltre lo studio dei miRNA, ab- stema nervoso centrale, origina gliaia di piccole molecole di RNA bastanza stabili in differenti tipi di dalle cellule precursori dei granu- 3/2017 | Energia, ambiente e innovazione 57
li, è fatale nel 40–70% dei casi e la (Ptch1+/-) irraggiati e non, è stato rapie personalizzate, in modo da sua radio-resistenza contribuisce possibile identificare per ciascun programmare interventi farmaco- sia alla prognosi sfavorevole che ai gruppo sperimentale più di 700 logici mirati ed essere in grado di casi di recidiva. Delle quattro di- miRNA. migliorare le capacità diagnosti- stinte varianti molecolari note di L’analisi bioinformatica, necessaria che e prognostiche. MB, quella riconducibile all’attiva- per analizzare l’enorme quantità di zione della via di segnale di Sonic dati generati, ha permesso di iden- Approcci omici innovativi: la Hedgehog (SHH), caratterizza circa tificare alcune importanti famiglie metabolomica il 25–30% di MB sporadici. di microRNA (let-7a, mir-17, mir- I topi eterozigoti per il gene Ptch1 34a, miR144 e mir-486, Figura 1), La Metabolomica si occupa di ana- (Ptch1+/-), sono uno dei più studiati responsabili a loro volta della de- lizzare alterazioni della funziona- e comunemente usati modelli mu- regolazione di processi biologici lità metabolica di sistemi biologici rini di MB. In questi topi, la per- alla base della tumorigenesi come come biofluidi o sistemi cellulari centuale di MB spontaneo (circa senescenza, proliferazione e riparo modello (cellule in coltura e neu- 8%) subisce un incremento pari a del DNA [3]. L’utilizzo di queste rosfere) per la caratterizzazione di 10 volte (circa 80%) in seguito a ir- metodologie per la caratterizza- patologie del sistema nervoso, di raggiamento in età neonatale, sug- zione e l’analisi dei diversi livelli patologie tumorali e cardiache e gerendo che la deregolazione della biologici consente di indirizzare all’identificazione di marker dia- via di segnale di Shh sia coinvolta meglio la conoscenza dei meccani- gnostici e prognostici che possano non solo nello sviluppo del MB ma smi patogenetici a livello moleco- permettere una personalizzazione anche nella risposta al danno in- lare. Ciò permette, dove possibile, dei trattamenti. Numerose sono le dotto dalle radiazioni. Poiché un di individuare dei sottogruppi di tecniche utilizzate per studi di me- approccio strategico per superare pazienti o biomarcatori che con- tabolomica: la Fourier transform la radio-resistenza del MB potreb- sentano di migliorare la diagnosi infrared spectroscopy (FT-IR), la be essere quello di capire i mecca- o addirittura pianificare delle te- Raman spectroscopy, la spettro- nismi molecolari che controllano la risposta alle radiazioni ionizzan- ti nelle cellule di origine del tumo- re, questo modello animale è uno strumento ideale per identificare miRNA potenzialmente utilizzabi- li per un trattamento terapeutico mirato che coadiuvi e implemen- ti quello radioterapico. L’utilizzo delle nuove tecnologie omiche, in particolare dei sequenziatori di seconda generazione come Next Generation Sequencing (NGS), ci ha permesso di eseguire un’analisi comparativa dell’intero miRNo- ma (l’insieme di microRNA) per studiare contemporaneamente i diversi livelli del flusso di informa- zione biologica nel nostro model- lo sperimentale. A partire, infatti, dalle cellule precursori dei granuli prelevate dai cervelletti di animali Fig. 1 Network ottenuto attraverso Ingenuity pathway analysis (IPA) utilizzando i datasets di geneticamente normali (wildtype, miRNA and mRNA: nel cerchio interno, le funzioni biologiche; cerchio esterno miRNA e mRNA. Il WT) e geneticamente modificati gradiente di colore riflette la predetta forza di attivazione (arancio) o inibizione (blu) 58 Energia, ambiente e innovazione | 3/2017
FOCUS_ metria di massa e la spettroscopia delle malattie, cioè stati descrivibili CSC) nell’iniziazione tumorale e di Risonanza Magnetica Nucleare da variabili dipendenti da altera- nelle recidive. Le CSC sono in grado (MRS). L’identificazione e caratte- zioni di origine genetica o ambien- di auto-rinnovarsi, proliferare, auto rizzazione dei profili metabolici è tale che concorrono ad aumentare differenziarsi in più linee e sono di essenziale per la descrizione det- o a diminuire la possibilità di in- solito radio- e chemoresistenti. tagliata delle interazioni tra me- sorgenza di malattie e la cui cono- Questo implica che la conoscenza taboliti e per la comprensione dei scenza può aiutare a mettere in atto dei meccanismi patogenetici a li- cammini metabolici e della loro piani di prevenzione. vello molecolare e metabolico delle alterazione come risposta a stimo- CSC potrebbe contribuire a fornire li esterni ed interni. Gli studi di La metabolomica nel nuove e più specifiche strategie te- metabolomica si applicano sia alla Glioblastoma Multiforme rapeutiche. Tra le patologie tumo- descrizione di patologie in essere, rali, i gliomi maligni - in particolare sia all’identificazione di stadi pre- Vi è sempre una maggiore evidenza il glioblastoma multiforme (GBM)- patologici (non manifesti) collega- del ruolo svolto dalle cellule stami- sono molto difficili da trattare e la bili a fattori di rischio di insorgenza nali tumorali (Cancer Stem Cells, prognosi è quasi sempre infausta. L’identificazione di profili metabo- lici, nelle linee staminali da GBM (Glioblastoma Stem Cells, GSCs), può fornire importanti informazio- ni sulla vulnerabilità o resistenza di queste cellule consentendo di pia- nificare terapie personalizzate. La MRS è molto spesso usato in campo clinico per studi di metabolismo, in particolare per diagnosi e prognosi di patologie tumorali. In particolare la spettroscopia RM è spesso usata per identificare pro- fili metabolici in vitro, ex vivo ed in vivo anche in estratti e in tutti i fluidi biologici (urine, sangue e sue componenti, saliva ecc.) con un elevato grado di riproducibilità. Nel caso del GBM i tipici metaboli- ti analizzati sono: la creatina totale (tCr) e l’N-acetil aspartato (NAA) come marker di tessuto sano, com- posti contenenti la colina (tCho) che riflettono prodotti del processo di turnover della membrana pla- smatica per cellule in attiva prolife- razione, il lattato nella glicolisi ed i lipidi mobili come marker tumorali [4]. I nostri studi di spettroscopia 1D e 2D COSY 1H NMR, condotti su 17 linee cellulari provenienti da Fig. 2 (A) Analisi metabolica di 17 linee di GSCs. La Cluster analysis separa le GSCs in due cluster, cluster 1 e cluster 2. (B) La corrispondente analisi dell’espressione genica che suddivide le stesse pazienti affetti da GBM e basati su 17 linee in due cluster genomici, GSf-like e GSr-like. I cluster genomici e metabolomici sono un definito numero di metaboliti sovrapponibili con la sola eccezione della linea #112 (inclusi quelli sopra citati) hanno 3/2017 | Energia, ambiente e innovazione 59
FOCUS_ permesso di caratterizzarle e clas- sificarle, sulla base dei loro profili metabolici, in due cluster (Cluster 1 e 2) attraverso una unsupervised cluster analysis. I due cluster sono corrispondenti a due profili meta- bolici: uno di tipo neuronale/astro- citico e uno più simile ai veri e pro- pri gliomi (Figura 2A). È stato inoltre osservato che meta- bolismi differenti possono preva- lere in linee diverse di GBM e che le linee del cluster 1 provengono da pazienti con una sopravvivenza più lunga rispetto a quella di pazienti le cui linee appartengono al cluster 2. Un esempio di integrazione tra tec- niche omiche è presentato in un re- Fig. 3 Attraverso un approccio multidisciplinare ottenuto dall’integrazione di dati provenienti dalle diverse analisi omiche, è oggi potenzialmente possibile identificare lo schema molecolare cente studio [5] il cui obiettivo era (o il modello molecolare) caratteristico di una patologia (fenotipo) trovare una correlazione tra i risul- tati di metabolomica e quelli di ge- nomica sempre su linee GSC. I dati chimale (assenza di espressione Conclusioni di espressione genica ottenuti dalle del CD133, crescita in vitro come stesse 17 linee di GBM sono stati cellule aderenti e ridotta invasivi- L’integrazione di tutte le scienze e analizzati mediante cluster analysis tà in vivo) [6]. tecnologie omiche, definita “system e hanno evidenziato due cluster ge- Lo studio bioinformatico dell’a- biology” (Figura 3) ha avuto e avrà nomici ben distinti di GSC (Figura nalisi genomica suggerisce una un impatto sempre più rilevante nel- 2B) che indentificano anche essi, associazione delle linee GSf-like, la comprensione di come geni, pro- come i dati di metabolomica, due (subtipo proneurale), con il clu- teine e metaboliti intervengano nei sottoclassi di cellule tumorali. ster metabolico 1 di tipo neuro- meccanismi fisiologici e fisiopatolo- Il fenotipo GSf è caratterizzato da nale/astrocitico e delle linee GSr- gici che stanno alla base di molte pa- una signature di espressione geni- like (subtipo mesenchimale) con il tologie umane e la loro applicazione ca di tipo proneurale, (espressione cluster metabolico 2 più simile ai potrà certamente avere un impatto di CD133, crescita come neurosfe- veri e propri gliomi, conferman- strategico nella definizione di nuovi re ed elevata invasività in vitro), do il valore aggiunto di studi in- approcci terapeutici. mentre le GSC con un fenotipo tegrati tra tecniche omiche per la GSr mostrano una signature di comprensione di diverse patologie Per saperne di più: espressione genica di tipo mesen- umane. mariateresa.mancuso@enea.it 60 Energia, ambiente e innovazione | 3/2017
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