Il GIS nel controllo dell'agroalimentare italiano - Esri Italia
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Il GIS nel controllo dell’agroalimentare italiano Roberto Frescoa, Fabrizio Lupia, Marina Bonfantib a ICQRF Ministero delle politiche agricole, alimentari e Forestali, Ufficio di Pisa b Comune di Pisa: Ufficio SIT Email: r.fresco@politicheagricole.it Abstract L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) in qualità di organo tecnico del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) che si occupa di vigilanza, lotta alle frodi, contrasto degli illeciti e tutela dei prodotti agroalimentari “made in Italy” svolge la propria attività attraverso uffici e laboratori incardinati nel territorio con attività ispettive svolte lungo tutta la filiera: produzione, trasformazione, stoccaggio, trasporto e commercio. L'articolo pone in rilievo una sperimentazione in corso d'opera ed avviata con la collaborazione dell’Ufficio SIT del Comune di Pisa che si avvale di tecnologia ESRI, al fine di geolocalizzare l'attività di ispezione che viene effettuata sul territorio comunale di Pisa e della Toscana. Gli indirizzi degli stabilimenti oggetto di controllo vengono suddivisi per categorie (ad esempio carni, vitivinicolo, lattiero caseari) per individuare le aree territoriali, i settori e le attività dove il controllo è stato programmato e realizzato rispetto alle necessità di intervento che sono spesso più ampie, controllando dove e' possibile i flussi dell'intera filiera agroalimentare. L'applicazione che utilizza i dati del sistema informativo ministeriale e' realizzata con ESRI ArcGIS 8.2 con la fruizione e la navigabilità web tramite ESRI GEOportal server. Keyword: georeferenziazione, qualità agroalimentare, analisi spaziale Introduzione L'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari - ICQRF - è uno dei maggiori organismi europei di controllo dell'agroalimentare ed e' articolato nella struttura tecnica del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) [1]. E' incaricato di prevenire e reprimere le frodi relative ai prodotti agroalimentari e ai prodotti tecnici per l’agricoltura (come ad esempio mangimi e fertilizzanti) con eventuale irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie in materia agricola e agroalimentare [2]. La sua dislocazione territoriale sul territorio italiano consiste di 10 Uffici territoriali, 19 Uffici d’area e da 6 laboratori accreditati UE che svolgono controlli analitici su oltre 12000 campioni di prodotti agroalimentari all'anno [3]. La dimensione tipicamente spaziale dell'attività dell'ICQRF consente di avere un contatto istituzionale immediato e attivo con le aziende e i produttori, al fine di eseguire controlli di carattere essenzialmente merceologico sulla qualità, genuinità e identità dei prodotti agroalimentari e dei
mezzi tecnici di produzione agricola (sementi, mangimi, fertilizzanti e fitosanitari) finalizzati alla prevenzione e repressione delle frodi e degli illeciti. Particolare importanza riveste il controllo sulle produzioni di qualità registrata (DOP, IGP, Bio...), nonché la vigilanza sugli organismi di controllo che operano essi stessi nell’ambito delle produzioni di qualità regolamentata (ad esempio consorzi di tutela di un prodotto DOP). In particolare si evidenzia che da un lato l’organizzazione dell'ICQRF in uffici periferici garantisce un’attività più vicina all'utenza e agli stabilimenti da controllare sul territorio nazionale; dall'altro vi e' una forte componente spaziale che caratterizza il settore agroalimentare di per sé, non solo per le produzioni a denominazioni geografiche protette, ma anche per il percorso di filiera che caratterizza la produzione a partire dalle materie prime. La sperimentazione, oggetto di questo lavoro, e' ancora in atto e concerne propriamente a) il reperimento delle informazioni dal sistema agricolo nazionale (SIAN) caratterizzate per settore; b) la preparazione e normalizzazione dei dati in ottica GIS per il sistema ESRI ArcGIS; c) elaborazione ed analisi spaziale dei dati parametrizzandoli in relazione a ciò che è necessario analizzare (e.g. numero di controlli con sanzioni effettuati, numero di stabilimenti controllati per area geografica e così via); d) interfaccia utente tramite applicazione ArcGIS e web tramite l’ESRI Geoportal server. Reperimento dati e normalizzazione Il sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) rappresenta la banca dati del Mipaaf progettata per la gestione degli adempimenti previsti dalla PAC - Politica Agricola Comunitaria, con particolare riguardo ai regimi di intervento nei diversi settori produttivi e di certificazione dei prodotti regolamentati. Nello stesso sistema informativo sono presenti alcune categorie di dati, come ad esempio i vari tipi di produttori o prodotti DOP/IGP/di agricoltura biologica. Altri tipi di dati sono integrabili tramite l'aggancio ad altre banche dati, come l'anagrafe tributaria o quella delle Camere di Commercio. I servizi del SIAN sono disponibili a utenti con finalità e caratteristiche diverse, in particolare e' rivolto sia ad utenti istituzionali sia ad utenti esterni. Gli utenti istituzionali sono quei soggetti che, per conto dell'Amministrazione o di Enti a essa collegati (Regioni, Organismi Pagatori ecc.) sono chiamati a svolgere attività amministrative tramite gli strumenti informatici del SIAN. Gli utenti esterni sono invece soggetti privati che, personalmente o per delega, interagiscono con il SIAN al fine di accedere per ottenere informazioni sulla propria azienda e/o assolvere adempimenti normativi e amministrativi (per esempio come il registro dell'olio dove si annotano, per un dato produttore, i flussi economici generati dalla produzione stessa). Per l'ICQRF, il SIAN e' la primaria fonte di dati attraverso cui pianificare i tipi di controlli, in quanto tutti gli stakeholders del comparto, o almeno quelli aventi determinati requisiti dettati dalle norme del comparto
agroalimentare, sono in grado di inserire nuovi dati sulle loro attività (come ad esempio la giacenza delle olive) per la tenuta dei registri richiesti dalle norme in vigore. Il personale ICQRF utilizza il sistema SIAN anche per documentare la propria attività ispettiva e di vigilanza che si svolge attraverso: a) ispezioni direttamente nelle aziende o negli stabilimenti attivi e validati; b) controlli in ufficio sui flussi documentali del comparto; c) controlli web e in particolare su alcune delle piattaforme di e-commerce più note come Ebay, Amazon ed Alibaba. Ogni attività così svolta (comprese quelle che producono una diffida, una contestazione e notizie di reato) determina l'inserimento sul SIAN stesso di quanto emerso. Sono documentati anche gli interventi eseguiti in collaborazione con altri organi di controllo (ad esempio NAS, GdF, Dogane ecc.)[4]. In tal modo la banca dati SIAN costituisce anche un utile strumento sia per l'organizzazione delle attività in corso in un determinato momento e per avere una documentazione dei controlli eseguiti nel corso del tempo. Il SIAN inoltre, tra le proprie funzionalità, lato utente istituzionale offre anche un sistema di reportistica abbastanza intuitivo che permette di selezionare i controlli effettuati ad una certa data (o intervallo di date) specificando il settore di controllo (es. vitivinicolo, oli, carni), eventuali presenze di sanzioni e così via, come evidenziato in Fig. 1. L'export può essere ottenuto in formato pdf o Microsoft Excel. Poiché la valenza spaziale dei dati e' intrinsecamente correlata all'attività territoriale svolta dal personale ICQRF, per la sperimentazione oggetto del presente lavoro e' indispensabile partire dai dati presenti sul SIAN stesso, al fine di estrarre ciò che e' utile per il lavoro ma soprattutto per valutare quanto il sistema stesso consenta l'accesso a dati in qualche modo predisposti per un'analisi e pianificazione spaziale. Poiché i dati relativi ai controlli effettuati sono inseriti manualmente e nel sistema SIAN non vi sono le toponomastiche di tutti i comuni, una fase di normalizzazione e di allineamento alla toponomastica ufficiale dei comuni si rende necessario a seguito dell'estrazione dei dati dal SIAN. Questo passaggio preliminare di preparazione dati consente anche di eliminare alcuni errori tipici dell'immissione dati, nonché di rendere riconoscibile in modo univoco, l'indirizzo e il numero civico associabile in tal modo in maniera univoca alle coordinate spaziali.
Fig. 1 Alcune funzioni e tipologie di dati presenti sul SIAN. La sperimentazione con i dati in tal modo individuati riguarda tre tipi di aspetti: 1. geolocalizzazione degli stabilimenti/attività oggetto di controllo sul territorio delle province e dei comuni 2. analisi spaziale tra i controlli effettuati per un settore agroalimentare e la distribuzione degli stabilimenti presenti sul territorio;
3. analisi della filiera o parte di essa in relazione alle movimentazioni in essere a partire da un certo sito produttivo (stabilimento). Importazione dati in ottica GIS oriented ed utilizzo in ESRI ArcGIS Le tre aree applicative sopra individuate sono rilevanti ai fini della pianificazione dell'attività ispettiva e la valutazione dell'efficacia dell'azione svolta, dando indicazioni importanti sulla qualità dei dati esistenti, nonché per l'ottimizzazione in ottica GIS del sistema SIAN, in particolare per la gestione delle attività di filiera agroalimentare. In questo ultimo caso, considerando che il monitoraggio della filiera da parte dell'ICQRF rappresenta un'attività essenzialmente multidimensionale, in quanto legata non solo ad un processo produttivo ma anche ad un processo di commercializzazione, la dimensione geografica richiede cooperazione e coordinazione a diversi livelli compresa la fase di logistica e trasporto. Questi aspetti portano a ritenere che sia rilevante dare meno focus al prodotto ma al tracciamento delle varie fasi o servizi che compongono il processo legato alla effettiva lavorazione, fino a giungere al monitoraggio della destinazione al consumatore finale. Ciò porta alla necessità di una orchestrazione coordinata dei flussi sull'intero network legato ad un certo tipo di categoria agroalimentare, e allo stesso tempo l'introduzione di meccanismi normativi come l'etichettatura certificata dei prodotti. Le tre tipologie di applicazione GIS individuate sono state precedute dall'importazione dei file ottenuti dalla banca dati SIAN in ESRI ArcGIS in uso presso l'ufficio SIT del Comune di Pisa (vers. 10.3.1). Non essendo possibile un collegamento diretto tra i due sistemi applicativi, il passaggio dati relativi all'indirizzo ha reso necessario il loro adeguamento al tipo dei metadati degli shapefile in uso dall'ufficio SIT [5] ed in alcuni la normalizzazione dei campi relativi all’indirizzo e alle città come in Fig. 2.
Fig. 2 Geocodifica degli indirizzi. Ai fini di garantire la privacy degli stabilimenti controllati, in questa sede si e' reso opportuno visualizzare l'indirizzo a livello di centroide del territorio comunale, in quanto una visualizzazione del corretto indirizzo comporterebbe la possibile individuazione del tipo di azienda controllata. Più controlli nello stesso comune sono di fatto coincidenti con la medesima rappresentazione in mappa. Nel layout sottostante, Fig. 3, è rappresentato il layout dei controlli effettuati negli ultimi 6 mesi tra il 2017 e 2018 dall’ufficio ICQRF della Toscana in alcune province della Toscana (Pisa, Lucca, Massa Carrara e Firenze). Controlli geolocalizzati per Comune relativi alle province di Massa-Carrara, Arezzo, Pisa, e Firenze - 2017 Fig. 3 Geodifica di alcuni controlli effettuati suddivisi per settori produttivi corrispondenti ai dati del SIAN.
Per il secondo tipo di applicazione è stata predisposta una view sui controlli effettuati su Pisa città, utilizzando lo strato delle attività risultanti dalla Camera di Commercio di Pisa visualizzato come layer GIS (Fig. 4). Da questo layer sono state selezionate gli stabilimenti del comparto agroalimentare (Consorzi agrari, ortofrutticoli, lattiero caseari, aziende agricole specializzate per sementi e uso di mangimi). Le rivendite di prodotti alimentari (es. GDO) sono state indicate con uno strato GIS separato. Una struttura di analisi dati simile viene implementata (ancora in corso d’opera) per altre città con l’obiettivo di stabilire una corretta pianificazione delle attività ispettive correlandola all’efficacia dell’azione pregressa di ispezione stessa sul territorio. Fig. 4 Controlli e distribuzione delle attività sul territorio del Comune di Pisa. Per l’analisi della distribuzione spaziale di una parte di filiera, in particolare dell’olio, sono state prese in considerazione alcune aziende che effettuano il commercio e condizionamento 1 di olio in 1 per “condizionamento” si intende lo stoccaggio ed il confezionamento del prodotto.
tre comuni distinti della Toscana. Per ciascuna di queste sono state esaminate a livello spaziale le movimentazioni di vendita dell'olio (Fig. 5). Poiché il passaggio commerciale di olio può riguardare anche le rivendite di prodotti alimentari e gli esercizi di ristorazione, una tracciabilità spaziale di questi movimenti consente di effettuare controlli incrociati in altre regioni, al fine di monitorare i flussi dell’olio o anche di altri prodotti commercializzati (ad esempio il vino). La struttura dei dati della Fig. 5, insieme ad altri tipologie di movimenti, e' stata resa pubblica sull'ESRI Geoportal del Comune di Pisa al fine di consentire agli uffici dell'ICQRF un'analisi interna del fenomeno stesso. Geolocalizzazione delle movimentazioni di olio di tre operatori toscani - 2017 Fig. 5. Movimentazioni dell’olio condizionato da tre aziende toscane sul territorio nazionale. Futuri sviluppi e conclusioni La sperimentazione fin qui condotta ha permesso di valutare l’utilizzo del SIAN per il reperimento di informazioni utili all’individuazione geografica dei controlli eseguiti sulle attività agroalimentari in relazione alla loro distribuzione sul territorio. I registri dematerializzati accessibili dal SIAN consentono di monitorare a livello spaziale i flussi di alcuni prodotti di maggiore diffusione (come l’olio e il vino) usando apposite strategie di normalizzazione dati. Per quanto riguarda l'analisi spaziale della filiera agroalimentare si sta procedendo ad implementare sul SIAN la raccolta dati di diversi tipi di settori e con le relative procedure che tengano conto della multidimensionalità del processo. Bibliografia
1. Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari - Report Attività 2017: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/394 2. S. Vaccari: L'attività anticontraffazione dell'ICQRF - Mipaaf, Italia Oggi Guida Giuridica, pag. 15, n. 25, 17 giugno 2015. 3. https://vigneviniequalita.edagricole.it/mercato/online-numeri-dei-controlli-icqrf/ 4. Terzo rapporto sui Crimini Agroalimentari in Italia Eurispes, Coldiretti, Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, 2015 https://www.montagneinrete.it/uploads/tx_gorillary/agromafie-terzo-rapporto-sui-crimini- agroalimentari-in-italia_1487263222.pdf 5. R. della Maggiore, R. Fresco, M. Bonfanti: Rappresentazione spaziale ed evoluzione storica della numerazione civica, 5a conferenza Nazionale Rimini ASITA, 9-12 ottobre 2001, pp. 677-682.
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