ANATOMIA UMANA CDL IN TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA. A.A. 2017/2018 - DOCVADIS
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1 CdL in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia. A.A. 2017/2018 Corso di Anatomia umana e radiologica Anatomia umana Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Recapiti del docente: leonardo.diascenzo@unipd.it Lezione 7
3 Programma di lezione 1. Fegato e ritorni venosi dell’addome 2. Milza 3. Apparato urinario 4. Surreni 5. Pelvi vera e perineo 6. Utero ed annessi CdL in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia. Anatomia umana – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Il fegato - Generalità 5 È il II organo più grande dell’organismo (~ 1,4 Kg). È situato sotto al diaframma, riempiendo l’ipocondrio destro e attraversando l’epigastrio fino all’ipocondrio sinistro, specularmente allo stomaco. Una piega del peritoneo viscerale, legamento coronarico, collega la faccia superiore del fegato al diaframma. E’ considerato un organo parzialmente intraperitoneale. Si estende dal V spazio intercostale fino al margine inferiore delle coste. E’ di colore bruno rossastro e ben irrorato. E’ ricoperto da una capsula fibrosa connettivale: la glissoniana Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Tavola 6 Topografia del fegato Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Il fegato - Struttura 7 Un legamento falciforme, piega del peritoneo viscerale, separa il fegato in lobo destro e lobo sinistro e lega anteriormente il fegato alla parete addominale. Sulla faccia inferiore o viscerale si riconoscono altri due lobi minori: lobo quadrato accanto alla colecisti e il lobo caudato in prossimità della vena cava . L’ ilo epatico è l’area dove i 4 lobi si incontrano ed entrano o escono i vasi sanguigni e i dotti biliari. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Tavola 8 Segmenti e lobuli del fegato: distribuzione dei vasi e dei condotti Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Struttura del fegato – Lobulo epatico 9 Triade portale L’unità funzionale del fegato è il lobulo composto da cellule epiteliali specializzate dette epatociti, disposte attorno ad una vene centrale Il sangue proveniente dal tubo digerente, attraverso la vena porta epatica, trasporta ai sinusoidi epatici le sostanze nutritive assorbite; allo stesso tempo, sangue ossigenato dell’a. epatica si mescola liberamente con il sangue della porta nei sinusoidi. Il sangue viene infine riassorbito nella vena centrolobulare che poi confluiscono nelle vene sovraepatiche e quindi nella v. epatica. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Tavola 10 Sistemi vascolari e condotti intraepatici Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
La cistifellea 11 E’ un sacco a forma di pera posizionato in una depressione del fegato nella fossa cistica ed è collegata al dotto cistico che, a sua volta, confluisce nel dotto epatico comune. Capacità: 30-50 ml. Rivestita di cellule colonnari epiteliali ed è dotata di una robusta tonaca muscolare. Il dotto biliare o coledoco è formato dall’unione del dotto cistico con il dotto epatico comune. Lo sfintere muscolare epatopancreatico dell’Oddi ne controlla la secrezione nel duodeno. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
I ritorni venosi dei visceri addominali 12 Le vene trasportano il sangue direttamente agli atri cardiaci con l’eccezione delle vene che I vasi tributari della vena porta drenano i visceri addominali. Queste si originano epatica sono: nei reticoli capillari di stomaco, intestino, pancreas - le vene gastriche destra e sinistra, e milza e conducono sangue alla Vena porta, che provenienti dallo stomaco; entra nel fegato. - la vena mesenterica superiore, proveniente dall’intestino tenue, dal colon ascendente e dal colon trasverso; - la vena splenica, proveniente dalla confluenza di alcune vene che drenano la milza, il pancreas, e una porzione gastrica; come pure la sua vena tributaria maggiore, la vena mesenterica inferiore, proveniente dal colon discendente, dal colon sigmoideo e dal retto. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Il sistema portale e quello cavale 13 Il sangue che Altre vene entra nel fegato sboccano viene infine direttamente drenato dalla nella vena cava vene inferiore nella centrolobulari sua risalita che lungo confluiscono l’addome, tra nelle vene cui le vene epatiche, che a lombari, loro volta gonadiche, sfociano nella renali, surrenali, vena cava freniche. inferiore. Queste vene drenano le regioni irrorate dalle arterie che portano lo stesso nome. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Tavola 14 Vene dello stomaco, del duodeno e del pancreas Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
15 Tavola Vene dell’intestino tenue Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Tavola 16 Vene dell’intestino tenue e dell’intestino crasso Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Tavola 17 Vene tributarie della vena porta: anastomosi porto-cavali Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
18 2. Milza
Milza 19 E’ un organo parenchimatoso (come il fegato e i polmoni), linfatico di maggiori dimensioni. Si trova nell’ipocondrio sinistro. Assomiglia ad un grnade linfonodo con una capsula connettivale che si approfonda nel parenchima a dividerlo in lobuli. Possiede un ilo da cui entrano vasi arteriosi e nervi e da cui escono vene. Il parenchima è attraversato da seni venosi ripieni di sangue anziché di linfa come nei linfonodi. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Milza: struttura parenchimale 20 I tessuti nei lobuli della milza sono di 2 tipi: Polpa bianca, distribuita in tuto l’organo in piccole isole; è composta da follicoli splenici, simili ai follicoli dei linfonodi, pieni di linfociti; Polpa rossa, occupa il restante spazio dei lobuli, include i seni venosi e lo spazio intorno ai seni; contiene abbondanti eritrociti che le conferiscono il colore, oltre a molti linfociti e macrofagi. Funzionamento: I seni della polpa rossa sono molto permeabili consentendo ai globuli rossi di attraversare gli stretti pori delle pareti dei seni e di passare nello spazio circostante. L’eventuale rottura dei globuli rossi e di altre cellule, nel passaggio, fa smaltire i residui cellulari dai macrofagi residenti. Analogo meccanismo per i batteri, che vengono inghiottiti dai macrofagi con l’aiuto dei linfociti. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
21 3. Apparato urinario
Apparato urinario – Visione generale 22 Include: Reni Ureteri Vescica Uretra Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Reni in situ 23 Visti anteriormente Il rene è un organo di colore marrone-rossiccio, a forma di fagiolo e con una superficie liscia. I reni sono organi retro- peritoneali come i grandi vasi addominali, giacciono di lato alla colonna vertebrale in una depressione (loggia renale) della parte alta. Si collocano tra l 2° vertebra toracica e la 3° vertebra lombare. Il rene sinistro è solitamente 1,5-2 cm più alto del destro Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Reni in situ 24 Visti posteriormente I reni sono posti contro i muscoli profondi della regione lombare e sono immersi in un tessuto adiposo (grasso perirenale), che contribuisce a mantenerli in situ (N.B. esiste la ptosi renale) Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Forma esterna 25 dei reni Sono circondati da un tessuto connettivo denso (la capsula). La superficie laterale è convessa mentre il lato mediale è profondamente concavo e la depressione mediale conduce in una cavità detta seno renale, la cui entrata è l’ ilo renale, che dà accesso/uscita a: a. renale, v. renale, uretere, nervi, vasi linfatici. L’estremità superiore dell’uretere si espande in un sacco a forma di imbuto detto pelvi renale, situato per lo più all’interno del seno renale, all’altezza di L1. La pelvi è formata dalla confluenza di più calici maggiori, a loro volta formati dalla confluenza di un n. variabile di calici minori.
I reni 26 INTERNAMENTE SONO DISTINGUIBILI 2 diverse regioni: 1. la CORTECCIA PIÙ ESTERNA, ha una struttura granulare, forma una capsula attorno alla midollare, inserendosi in questa fra una piramide renale e l’altra a formare le colonne renali. 2. La MIDOLLARE, PIÙ INTERNA, formata da masse coniche di tessuto chiamate piramidi renali con le basi verso la corteccia e gli apici a formare le papille renali che sfociano nei calici minori. Il tessuto della midollare appare striato poiché consiste di tubuli microscopici che si dirigono dalla corteccia verso le papille renali. Lobo renale: una piramide midollare con la sua corticale.
La circolazione renale 1 27 L’a. renale entra nel rene attraverso l’ilo e da qui si dirama in numerosi rami, chiamati aa. Interlobari, che decorrono tra le piramidi renali. Al limitare tra midollare e corticale le aa. interlobari si ramificano a formare una serie di archi incompleti, aa. arcuate, che avvolgono la base di ciascuna piramide renale. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
La circolazione renale 1 28 Al limitare tra midollare e corticale le aa. interlobari si ramificano a formare una serie di archi incompleti, aa. arcuate, che avvolgono la base di ciascuna piramide renale. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Circolazione renale 3 29 Le arterie arcuate, a loro volta, danno luogo alle aa. interlobulari, i cui rami terminali sono le arterie afferenti, che si dirigono ai glomeruli renali dei nefroni, le unità funzionali renali. Ritorno venoso: Il sangue venoso ritorna passando attraverso una serie di vasi che ripercorrono lo schema circolatorio delle arterie: ovvero, il sangue venoso passa attraverso le vene interlobulari, le vene arcuate, le vene interlobari e infine le vene renali. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 La vena renale drena direttamente nella v. cava inferiore. Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Il tubulo renale ed ureteri 30 IL TUBULO RENALE, ATTRAVERSO CUI PASSA IL FILTRATO GLOMERULARE, si suddivide in: 1. TUBULO CONVOLUTO PROSSIMALE 2. ANSA DI HENLE 3. TUBULO CONVOLUTO DISTALE. I tubuli convoluti distali di più nefroni riversano il loro contenuto in un dotto collettore comune; più di questi dotti, attraverso le aperture delle papille renali, drenano nei calici minori e quindi in quelli maggiori, i quali confluiscono nella pelvi o bacinetto renale da cui si diparte, verso il basso l’ uretere che raggiunge la vescica. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Ureteri 31 Organi tubulari pari, lunghi ~ 25 cm, retroperitoneali, decorrono parallelamente alla colonna vertebrale verso il basso. Giunti nella pelvi, passando al davanti delle aa. Iliache comuni, si anteriorizzano e medializzano per unirsi alla vescica urinaria entrando dal basso nelle sue pareti laterali a livello del meato ureterale (è una piega della mucosa vescicale, che funge da valvola). Il calibro dell’uretere non è uniforma ma presenta almeno 3 restringimenti: - a livello pelvico, - a livello della flessura marginale quando l’uretere oltrepassa le ali iliache per penetrare nello spazio pelvico, - prima di entrare nella vescica. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Vasi 32 L’irrorazione arteriosa degli ureteri dx e sin ha origini diverse. Sinistra: dall’aorta direttamente Destra: rami delle aa. Ovarica/spermatica e iliaca comune. NB ritorno venoso spermatico Sinistra : più lungo su fino alla vena renale sinistra Destra : Direttamente nella vena cava Ciò comporta maggior probabilità di varicocele sinistro. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tavola 33 Vescica urinaria Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Vescica urinaria 34 È un organo muscolare cavo, elastico, a forma di sacco, localizzato sul pavimento della cavità pelvica dietro la sinfisi pubica e inferiormente al peritoneo, nel punto più declive di quest’ultimo detto Cavo del Douglas. ♂ poggia posteriormente contro l’intestino retto e inferiormente sulla ghiandola prostatica ♀ è in rapporto postero-superiore con le pareti anteriori dell’utero e del canale vaginale. La sua forma è variabile a seconda del riempimento. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tavola 35 Diversità della vescica urinaria tra ♀ e ♂ Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Vescica urinaria nel sesso maschile 36 Il pavimento interno della vescica comprende un’area triangolare chiamata trigono vescicale, delimitato dall’apertura dei 2 ureteri (base del trigono) e dal meato uretrale (apice del trigono). In genere, il trigono vescicale mantiene sempre la stessa posizione sia che la vescica sia distesa si che si contragga. La parete vescicale si compone di un epitelio di transizione, di una tonaca sottomucosa di t. connettivo ricco di fibre elastiche e di tre strati di muscolatura liscia che insieme formano il muscolo detrusore, le cui fibre, a livello del collo della vescica, formano lo sfintere uretrale interno. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Uretra femminile 37 L’uretra è un condotto che convoglia l’urina dalla vescica all’esterno. Lunga circa 4 cm, scorrendo sotto la sinfisi pubica, si apre con l’orifizio uretrale esterno anteriormente all’orifizio vaginale, circa 2,5 cm posteriormente al clitoride, organo erettile dell’apparato genitale femminile. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Uretre maschile e femminile a confronto 38 Nel maschio l’uretra funge sia da canale urinario che come via di passaggio dello sperma. Può suddividersi in 3 sezioni: - u. prostatica, lunga ~ 2,5 cm, decorre dalla vescica attraverso la prostata. Il condotto escretore proveniente dalle vescichette seminali si unisce all’uretra a questo livello. - u. membranosa, lunga ~ 2 cm, origina dalla parte distale della prostata, passa attraverso il diaframma urogenitale del perineo ed è circondata dalle fibre del muscolo sfintere uretrale esterno. - u. spongiosa (peniena), lunga ~ 15 cm passa attraverso il corpo spongioso del pene all’interno del tessuto erettile. Termina con l’orifizio uretrale esterno all’apice del pene. Vista posteriore Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
39 4. Surreni
Surreni 40 Sono ghiandole endocrine, che sormontano i reni come un cappuccio, immerso nella massa di tessuto adiposo che racchiude i reni. Hanno forma piramidale e constano di: - midollare, possiede cellule cromaffini, che sono dei veri neuroni postgangliari connesse attraverso cellule nervose pregangliari direttamente al sit. Nervoso centrale, - corteccia, costituita di cellule epiteliali disposte su 3 strati zona glomerulare, z. fascicolata, z. reticolata. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Secrezioni surrenaliche 41 Midollare: secerne adrenalina e noradrenalina. Corteccia: secerne aldosterone, cortisolo, androgeni surrenalici una parte dei quali è convertita in estrogeni dai tessuti cutaneo, epatico e adiposo. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
42 5. Pelvi vera e perineo
Perineo 43 E’ quella regione anatomica costituita dai tessuti molli che chiudono il bacino nel suo distretto inferiore; se ne distingue una porzione anteriore (o regione urogenitale) e una porzione posteriore (o regione anale). Il p. è costituito da: - cute ricca di ghiandole sebacee e sudoripare, ♂ rivestita di peli; - tessuto connettivo sottocutaneo; - muscoli e aponeurosi. Dei muscoli, tra i principali sono: - lo sfintere esterno dell’uretra, - lo sfintere dell’ano, - l’elevatore dell’ano, - l’ischiococcigeo. Le aponeurosi, in numero di 3, avvolgono i muscoli, contribuendo alla chiusura dello stretto ♀ inferiore del bacino. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tavola 44 Diaframma pelvico nella femmina 1 . Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tavola 45 Diaframma pelvico nella femmina 2 . Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tavola 46 Diaframma pelvico nel maschio 1 . Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tavola 47 Diaframma pelvico nel maschio 2 . Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tavola 48 Visceri pelvici e perineo femminile . Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tavola 49 Visceri pelvici e perineo maschile . Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
50 6. Utero ed annessi
Apparato genitale femminile 51 Gli organi che lo compongono sono specializzati per produrre e conservare le cellule sessuali femminili, le cellule uovo (ovociti), per trasportare queste al sito di fecondazione, per creare un contesto favorevole per lo sviluppo della prole, per portare la prole all’esterno del corpo materno e per produrre ormoni sessuali femminili. Si compone pertanto di: 1. OVAIE 2. TUBE UTERINE 3. UTERO 4. VAGINA 5. GENITALI ESTERNI o VULVA. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Le ovaie 52 Le due ovaie sono strutture ovoidali di consistenza dura, di circa 3,5 cm di lunghezza, 2 cm di larghezza e 1 cm di spessore. Sono situate in depressioni poco profonde (fossette ovariche) presenti su ciascun lato della parete laterale della cavità pelvica. 2 Mezzi di fissità Diversi legamenti contribuiscono a tenere in posizione ciascun ovaio. Il più grande, formato da una piega del peritoneo, è il (1) legamento largo, che è collegato alle tube uterine e all’utero. Una piccola piega del peritoneo, chiamata (2) legamento sospensorio, fissa l’ovaio alla sua estremità superiore. Questo legamento contiene anche i vasi sanguigni e i nervi ovarici. 3 Alla sua estremità inferiore, l’ovaio è 1 collegato all’utero da un cordone rotondo derivato da un inspessimento del legamento largo chiamato (3) legamento ovarico. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Ovogenesi 53 LE OVAIE PRODUCONO OVOCITI SECONDARI E ORMONI (PROGESTERONE, ESTROGENI, INIBINA E RELAXINA). SONO RICOPERTE DALL’EPITELIO GERMINATIVO AL DI SOTTO DEL QUALE SI TROVA LA CORTICALE, UNA REGIONE DI TESSUTO CONNETTIVO DENSO CONTENENTE I FOLLICOLI OVARICI: ciascuno composto da un OVOCITA e da un numero variabile di CELLULE FOLLICOLARI che lo nutrono durante lo sviluppo. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tube ed Utero 54 AI LATI DELL’UTERO SI TROVANO DUE TUBE UTERINE (O TROMBE DI FALLOPPIO, lunghezza 10 cm, diametro 0,7 cm), CHE SERVONO PER GLI OVOCITI SECONDARI COME VIE DI TRANSITO DALLE OVAIE ALL’UTERO. L’ESTREMITÀ IMBUTIFORME DI CIASCUNA TUBA (INFUNDIBOLO), SI APRE PRESSO LE OVAIE NELLA CAVITÀ PELVICA E TERMINA IN PROIEZIONI DIGITIFORMI CHIAMATE FIMBRIE, una sola delle quali, la fimbria ovarica, si collega direttamente all’ovaio. Esternamente sono ricoperte di peritoneo. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Utero 55 È L’ORGANO cavo e muscolare sede DI IMPIANTO DI UN OVULO FECONDATO ED È LA FONTE DEL FLUSSO MESTRUALE SE NON È AVVENUTA LA FECONDAZIONE. Il legamento largo, che si attacca alle ovaie e alle tube uterine, si estende dalle pareti laterali dell’u. alle pareti e al pavimento della pelvi, creando una specie di drappo. Un cordone appiattito di tessuto presente all’interno del legamento largo, e chiamato legamento rotondo, collega l’estremità superiore dell’utero alla regione anteriore della parete pelvica. HA LA FORMA DI UNA PERA ROVESCIATA E CONSTA DI TRE PARTI: FONDO - LA PORZIONE SUPERIORE A FORMA DI CUPOLA; CORPO - LA PORZIONE CENTRALE PIÙ AFFUSOLATA; CERVICE (O COLLO) - UNA PORZIONE TERMINALE PIÙ RISTRETTA CHE SBOCCA NELLA VAGINA. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Vagina 56 La VAGINA È UN CANALE MUSCOLARE ELASTICO, lungo circa 9 cm, CHE SI ESTENDE DALL’ESTERNO DEL CORPO FEMMINILE FINO ALLA CERVICE UTERINA. HA IL COMPITO DI ACCOGLIERE IL PENE DURANTE I RAPPORTI SESSUALI, COSTITUISCE LA VIA DI USCITA DEL FLUSSO MESTRUALE ED È IL CONDOTTO ATTRAVERSO CUI TRANSITA IL BAMBINO DURANTE IL PARTO. Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Organi genitali esterni femminili 57 Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
58 Appendici iconografiche
Tavola 59 Legamenti della pelvi 1 Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tavola 60 Ossa e legamenti della pelvi 2 Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Tavola 61 Differenze della pelvi legate al sesso Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
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