USTICA LINES Sabato, 01 ottobre 2016 - Liberty Lines
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
USTICA LINES Sabato, 01 ottobre 2016 Autorità portuali 01/10/2016 Gazzetta del Sud Pagina 20 Traffico passeggeri La Sicilia è quinta 1 01/10/2016 Gazzetta del Sud Pagina 33 ANDREA ITALIANO Decolla il Piano regolatore del porto 2 01/10/2016 Gazzetta del Sud Pagina 33 Valorizzazione del turismo, incentivazione del commercio 4 Porti 30/09/2016 Ansa Porti: Cognolato,con flessione crociere 2017 5 30/09/2016 Ansa Porti: a Palermo Authority vuole confermare... 6 Trasporti Marittimi 01/10/2016 L' Avvisatore Marittimo Alberto Ghiara Porti, la sfida dell'Alto Adriatico 7 01/10/2016 L' Avvisatore Marittimo Costa, team internazionale per gli interni delle nuove navi 9 01/10/2016 La Gazzetta Marittima Confetra, soluzione Hanjin 11 01/10/2016 La Gazzetta Marittima Per la nautica verso un accordo NI ed Ucina? 12 01/10/2016 La Gazzetta Marittima Il MIT richiama le Autorità portuali: niente scelte fino alle nuove... 13
1 ottobre 2016 Pagina 20 Gazzetta del Sud Autorità portuali Porti Traffico passeggeri La Sicilia è quinta Nel capoluogo dell' Isola sono sbarcati nel 2016 più di 500mila croceristi La Sicilia rimane saldamente al quinto posto per traffico passeggeri con 1,1 milioni (+1,7%), dopo Liguria, Lazio, Campania e Veneto; e al terzo per toccate nave (789), dopo Lazio e Campania. È emerso nel corso della sesta edizione dell' "Italian Cruise Day", che si tiene a La Spezia, tappa fissa per i professionisti dell' industria crocieristica nazionale, forum in cui si discute il presente e futuro delle crociere. Presente alla manifestazione, tra gli altri, il presidente dell' Autorità portuale d i Palermo, Vincenzo Cannatella. Le proiezioni aggiornate sulla chiusura del 2016 evidenziano, rispetto ai dati 2015, come reso noto nel corso della manifestazione, una variazione positiva del numero di passeggeri movimentati in Italia pari al +2,78% per un totale di 11.396.000 di crocieristi sbarcati nel nostro paese. In questo contesto il porto di Palermo, toccato da un circuito crocieristico che include alcune tra le più prestigiose compagnie di navigazione, si appresta a chiudere il 2016 con oltre mezzo milione di crocieristi: 510.000 passeggeri per l' esattezza, e 175 toccate di navi sempre più grandi. E arriva una conferma: lo scalo palermitano mantiene l' ottavo posto nella classifica italiana, e il primo tra i siciliani in termini di passeggeri movimentati. La Sicilia è inoltre al terzo posto per toccate nave (789, nei porti di Palermo, Messina, Catania, Trapani, Giardini Naxos, Lipari, Porto Empedocle, Milazzo, Siracusa, Licata e Pozzallo), dopo Lazio e Campania.3. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
1 ottobre 2016 Pagina 33 Gazzetta del Sud Autorità portuali Importante strumento per lo sviluppo delle attività imprenditoriali Decolla il Piano regolatore del porto Nuovo assetto urbanistico dello scalo mamertino e delle aree demaniali fino alla foce del Niceto MILAZZO Il Comitato portuale ha esitato nei giorni scorsi il piano regola toredel porto. Un passaggio importante nell' iter che dovrà portare alla regolamentazione urbanistica dello scalo mamertino e delle aree demaniali sino alla foce del torrente Niceto. A darne notizia è stato il comandante della Capitaneria di porto, Fabio Rottino, nel corso della seduta straordinaria promossa dal presidente del consiglio comunale, Gianfranco Na stasi, proprio per parlare di portualità e dei futuri assetti delbacino portuale milazzese. Una seduta che però ha fatto registrare l' assenza del commissario dell' Autorità portuale D e Simone. Quindi un confronto sostanzialmente inutile con un paio di ore di discussione che non hanno portato però ad alcuna conclusione, per cui lo stesso Nastasi ha già preannunciato un ulteriore incontro con la presenza del commissario straordinario, e con Antonino De Simone; sarà invitata pure la rappresentanza politica regionale. L' assenza dei vertici dell' Autorità portuale è stata stigmatizzata dalle forze politiche ed in particolare il consigliere Alessio Andaloro che l' ha definita «grave», mettendo poi al centro del dibattito una serie di problematiche attorno al porto di Milazzo. E tra queste ha posto sul tappeto lo stato di disagio in cui versano gli ex lavoratori portuali, da tempo disoccupati, «nell' assordante silenzio ha detto delle istituzioni». Criticata la chiusura prevista per l' area portuale e evidenziata l' assenza di un adeguato servizio di sorveglianza che pone problemi di sicurezza in un' area particolarmente sensibile. Sul piano regolatore ha invece puntato la sua attenzione Giuseppe Midili, facendo riferimento ad intese raggiunte sul nuovo assetto del porto con l' Autorità Portuale dagli amministratori di Pace del Mela e San Filippo del Mela, mentre da Milazzo nessuna intesa ha detto Midili, anche se ilnuovo assetto è stato approvato con il voto favorevole del Comune di Milazzo in sede di Comitato portuale. Poi, ancora richiamo alla normativa specifica per i controlli in ambito portuale, perché ha sostenuto le norme antiterrorismo non possono esistere soltanto per la recinzione, mentre all' interno del porto i controlli sono carenti. Per il consigliere è necessario che l' Autorità Portuale dica se ha intenzione di fare investimenti pure dal Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2
1 ottobre 2016 Pagina 33 Gazzetta del Sud Autorità portuali Strategie e linee guida Valorizzazione del turismo, incentivazione del commercio l Le indicazioni date dal progettista, ing. Giuseppe Mallandrino, sono quelle di un porto polifunzionale che dovrà assolve un insieme di servizi secondo una filosofia che prevede man mano che dall' interno del porto ci si sposta verso l' esterno, la previsione crescente dei mezzi da collo care. Ecco quindi che si inizierà con l' attuale porto turistico al molo Marullo per proseguire con gli aliscafi, i traghetti e quindi nella zona della vecchia stazione lo scalo commerciale e mercantile con le navi ro ro. Ciò fino ad Acqueviole dove pure potrebbe ampliarsi una piccola cantieristica. Un progetto che convince le forze politiche che però hanno ribadito la necessità di dare scadenze all' Authority nella consapevolezza che le scelte da attuare sono attese dagli operatori del porto e in virtù del fatto che il bacino mamertino deve svolgere nel migliore dei modi il proprio ruolo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
30 settembre 2016 Ansa Porti Porti: Cognolato,con flessione crociere 2017 Napoli soffrirà Ceo Terminal Napoli, occorre dare nuovi input agli armatori (ANSA) LA SPEZIA, 30 SET "Nella leggera flessione prevista per il 2017 nei numeri del settore crocieristico sappiamo che il porto d i Napoli soffrirà più di altri. L' obiettivo per il prossimo anno è quello di mantenere un livello qualitativo alto, a cominciare dai servizi a terra e dalle infrastrutture, con la sinergia dell' amministrazione e degli enti coinvolti. Non si può più stare fermi, la competizione è tale che non ci possiamo accontentare di pensare che le navi vengano a Napoli perché è bella e c' è il Vesuvio. Occorre dare nuovi input agli armatori". Lo ha detto Tomaso Cognolato, ceo di Terminal Napoli intervenendo alla Spezia all' Italian Cruise Day. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
30 settembre 2016 Ansa Porti Porti: a Palermo Authority vuole confermare trend positivo Ap presente a La Spezia all' Italian Cruise Day (ANSA) PALERMO, 30 SET L' obiettivo del 2 0 1 7 p e r i l porto di Palermo è quello di confermare il trend positivo: l' Autorità portuale continuerà a puntare molto sulle crociere come elemento di sviluppo dei traffici portuali e come opportunità di crescita economica dei territori di riferimento. Lo ha detto l' Authority presente a La Spezia all' Italian Cruise Day. Il turismo del mare fa da traino all' economia cittadina. "E' necessario prendere maggiore coscienza della straordinaria opportunità che il settore crocieristico riveste, opportunità legata ai movimenti che genera", sostiene il presidente dell' Autorità portuale, Vincenzo Cannatella. "Lavoriamo prosegue per l' ampliamento e il miglioramento dei servizi offerti alle compagnie e ai passeggeri, per fornire ancora maggiori certezze agli armatori che scelgono Palermo e per potenziare le strutture dedicate alle crociere: il molo Santa Lucia è stato di recente risagomato e prolungato per adeguare la lunghezza a quella, crescente, delle moderne navi; abbiamo adottato misure di sicurezza ancora più efficienti, e puntiamo alla tutela dell' ambiente. Ci sono problematiche da affrontare ma è necessario che cresca la collaborazione tra istituzioni: Palermo deve cogliere la ricchezza portata dai passeggeri delle crociere e fare di tutto per ottenere il massimo dal loro passaggio. E questo si realizza offrendo un porto e una città accoglienti, ma anche servizi di alto livello, con musei e negozi aperti, e strade pulite". (ANSA). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
1 ottobre 2016 L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi Porti, la sfida dell'Alto Adriatico Si accende la corsa per la leadership portuale in Alto Adriatico: l'Autorità portuale di Venezia ha appena avuto il tempo di annunciare l'assegnazione della progettazione della sua piattaforma offshore per container e petrolio a un consorzio italocinese (valore 4 milioni di euro, ma l'importante è che il progetto va avanti), che dalla sponda opposta i concorrenti hanno replicato con importanti passi avanti per i rispettivi progetti di sviluppo nel settore portuale. A Trieste è stata montata al molo VII la prima di tre gru che potranno operare su navi da 18 mila teu. In Slovenia, il 29 settembre il governo ha approvato il piano nazionale per le infrastrutture di trasporto, che vale un miliardo all'anno per i prossimi quindici anni e che vede come opere prioritarie il porto di Capodistria e il raddoppio della linea ferroviaria da Capodistria a Divaccia. Il piano nazionale dei trasporti sloveni copre gli anni fino al 2030 ed è diviso in due tranche: una da 9 miliardi di euro fino fra 2016 e 2022, con la quota di investimento pubblico pari a 5,1 miliardi e il resto assegnato ai privati; e un'altra da 7,9 miliardi fino al 2030, per la maggior parte di finanziamenti pubblici. Il piano è basato sulla strategia infrastrutturale lanciata dal governo nel 2015. La strategia comprende 108 interventi nelle diverse modalità di trasporto, di cui 29 ferroviarie, 37 stradali, 22 di trasporto pubblico, 14 portuali e 6 aeroportuali, oltre a misure per la sicurezza e l'organizzazione del traffico. Ogni anno il governo investirà circa 600 o 700 milioni di euro, mentre i privati parteciperanno per 300 milioni di euro, per un totale complessivo di appunto un miliardo annuo circa. «Effetti positivi ha detto il ministro sloveno delle Infrastrutture, Peter Gaperi, al termine della riunione settimanale del governo del programma nazionale sono evidenti, nel costante investimento in infrastrutture, che a sua volta ha effetti positivi su economia, crescita economica, sicurezza stradale, impatto sull'ambiente». Il documento approvato cita diversi progetti strategici. Nel settore ferroviario, è prioritario il raddoppio della linea fra Capodistria e Divaccia, che si inserisce nel più ampio progetto di modernizzazione dell'infrastruttura ferroviaria per inserirla nella rete paneuropea. Il raddoppio, del costo di 1,4 miliardi di euro, è fortemente voluto dal governo, nonostante che il porto di Capodistria possa essere collegato alla rete europea con un raccordo di soli 12 chilometri e una spesa di 50 milioni di euro. Ma questo raccordo passerebbe per Trieste, rendendo Capodistria meno competitiva rispetto al concorrente italiano. Nel trasporto marittimo, la priorità è appunto lo sviluppo dell'unico porto commerciale del paese, quello di Capodistria. Sul fronte stradale, le opere principali sono il completamento dell'autostrada Draenci Grukovje, la costruzione della seconda galleria a karavanke, che collega Slovenia e Austria, e la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7
1 ottobre 2016 L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi Costa, team internazionale per gli interni delle nuove navi Costa Crociere ha selezionato quattro importanti studi di progettazione per la realizzazione delle aree interne delle sue due nuove navi da 180.000 tonnellate di stazza, la cui consegna è prevista per il 2019 e il 2021. Jeffrey Beers International, Dordoni Architetti, Partner Ship Design e Rockwell Group sono stati scelti per lavorare a un progetto davvero unico: creare un interior design all'avanguardia per una nave da crociera. Il layout delle navi rifletterà i commenti e i suggerimenti dei passeggeri di Costa e, nell'ottica di migliorare ulteriormente l'esperienza a bordo, prevedrà un uso più efficiente degli spazi della nave. «Siamo orgogliosi di aver riunito un gruppo di professionisti di così alto livello per le nostre nuove navi ha commentato Neil Palomba, Direttore Generale di Costa Crociere Le radici e l'identità di Costa Crociere risiedono nel concetto di Italy's finest, ovvero il meglio che il nostro Paese ha da offrire: passione, qualità, ospitalità e, naturalmente, stile. Siamo convinti di aver creato un mix senza pari di esperienze diverse, provenienti principalmente da un approccio non convenzionale allo ship design. Sono certo che i nostri designer riusciranno a dare un tocco di stile unico alle nostre navi, che contribuirà ad offrire ai nostri ospiti vacanze stupende ed indimenticabili ». Ognuno degli studi selezionati vanta una vasta esperienza nel settore dell'hospitality design, soprattutto nell'ambito della progettazione di hotel, ristoranti e spazi pubblici. L'obiettivo del team è quello di creare un design innovativo, che partendo dalla storia e dalla tradizione del brand, sia espressione concreta del concetto di Italy's finest. Entrambe le navi rappresenteranno dunque il meglio che l'Italia ha da offrire, obiettivo, questo, garantito anche da una forte presenza italiana nel team di progettazione. In qualità di Direttore Creativo, il famoso designer Adam D. Tihany sovrintenderà allo sviluppo del design e del branding delle nuove navi. Questo eccezionale gruppo di talenti porterà una visione del tutto innovativa nella progettazione degli interni, proponendo un'idea di nave da crociera senza precedenti. Il nuovo layout e gli interni di tutte le cabine della nave, oltre al design delle scale e dei corridoi, sarà sviluppato da Dordoni Architetti, che impreziosirà ognuno di questi elementi con un tocco di design italiano innovativo e sofisticato. Lo studio seguirà inoltre la progettazione della palestra e di un ristorante giapponese. Le nuove navi Costa (insieme alle due nuove navi commissionate per Aida Cruises, il marchio tedesco parte del gruppo Costa, e alle tre recentemente commissionate per Carnival Cruise Line due navi e P&O Cruises una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9
1 ottobre 2016 L' Avvisatore Marittimo
1 ottobre 2016 La Gazzetta Marittima Trasporti Marittimi Confetra, soluzione Hanjin ROMA In Spagna ed in Germania sottolinea una nota di Confetra le navi Hanjin potranno scaricare i contenitori protette da una procedura che evita il rischio del sequestro. Quella procedura risulta estendibile a tutti i Paesi dell'Unione Europea. Se l'Italia non instaurerà la stessa procedura, i circa 5.000 contenitori destinati ad operatori italiani saranno alla fine scaricati in porti stranieri con costi aggiuntivi stimati in oltre 20 milioni di euro in danno degli operatori logistici nonché industriali e commerciali del nostro Paese. E' semplice calcolare il danno finale sapendo che entro novembre i contenitori attesi sono circa 15.000. Confetra Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica apprezza le pressioni diplomatiche che il Governo Italiano, segnatamente il ministero delle Infrastrutture e Trasporti e il ministero dello Sviluppo Economico, hanno esercitato finora su quello coreano perché induca Hanjin ad impegnarsi per limitare gli enormi danni che sta provocando al sistema produttivo e commerciale italiano. Contando sulla fattiva collaborazione di quei due Dicasteri, Confetra, Fedespedi e Federagenti hanno sollecitato un loro ulteriore impegno affinché Hanjin depositi urgentemente presso la Corte d'Appello di Roma un ricorso per ottenere protezione legale che consenta alle navi coreane di attraccare nei porti italiani senza correre il rischio di essere sequestrate con tutto il loro carico. Ma il tempo stringe afferma Nereo Marcucci, presidente della Confetra e c'è il timore che in molti casi i danni diventino irreparabili. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11
1 ottobre 2016 La Gazzetta Marittima Trasporti Marittimi Per la nautica verso un accordo NI ed Ucina? ROMA Si va verso una ripresa dei colloqui, e quindi verso una fase nuova tra le due associazioni della nautica da diporto italiana? Dopo il recente salone di Genova, che malgrado ogni sforzo di buona volontà ha confermato i limiti del mercato italiano mancavano persino le più significative marche di gommoni, oltre che i megayachts s i è svolto a Roma l'annunciato incontro al Ministero dello Sviluppo e Economico con il sottosegretario Ivan Scalfarotto degli esponenti di Ucina e di Nautica Italiana. Da parte di Nautica Italiana, la sensazione dice una nota è di una riunione costruttiva. Nel corso dell'incontro, in modo sereno e aperto, ha dichiarato il suo presidente Lamberto Tacoli, (l'associazione esprime come noto attraverso i propri soci l'80% del fatturato della costruzione di imbarcazioni) siamo partiti nell'analisi delle posizioni contrapposte. Ci auguriamo che il confronto possa continuare nel rispetto reciproco. In particolare Nautica Italiana lavorerà sugli aspetti più delicati quali location e governance, con la consapevolezza che l'obiettivo è quello di definire insieme una strategia di più Saloni Nautici nell'arco dell'anno, che sia vincente e competitiva a livello internazionale, volano di sviluppo per la nautica italiana e utile per il settore. All'incontro erano presenti per Nautica italiana il presidente Lamberto Tacoli e la sua vice Giovanna Vitelli. Altri incontri tra le due associazioni sono in fase di programmazione. Anche dall'Ucina sono arrivati toni concilianti, e si è ribadito che l'associazione, dall'interno di Confindustria, ha lavorato e continua a lavorare per ottenere dal governo una visione meno punitiva della nautica. Tra i successi dei giorni scorsi, la modifica della normativa per il visus relativo alle patenti nautiche, finalmente riportato a parametri più umani eliminando l'assurda discriminante che aveva condizionato il rilascio delle patenti stesse a un visus da pilota aeronautico Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12
1 ottobre 2016 La Gazzetta Marittima Trasporti Marittimi Il MIT richiama le Autorità portuali: niente scelte fino alle nuove Adsp Con una dura circolare inviata a tutti i porti italiani ROMA Per qualcuno, sembra il refrain di quello storico capolavoro cinematografico che fu Miracolo a Milano. Ve lo ricordate? Mancano Tot giorni al Diluvio Universale! recitavano a varie riprese, con tempi sempre più accorciati, i protagonisti. Così sulla Riforma Delrio della portualità. A briciole e bricioline, è saltato fuori prima un piccolo elenco di promossi (o graziati) con i nomi di D'Agostino, Giampieri e Prete rispettivamente in via di conferma a Trieste, Ancona e Taranto. Adesso, con una inattesa ma dura circolare ufficiale, il MIT (ovvero il ministero delle infrastrutture e trasporti) ha ricordato visto che già qualcuno se ne stava dimenticando che le Autorità di sistema portuale (Adsp) non possono diventare operative finché la loro costituzione non sarà perfezionata con l'istituzione dei nuovi organi. Ovvero non solo con i presidenti, ma anche con la strutturazione operativa nelle (eventuali) fusioni tra due o più Autorità portuali. In questa fase, fino a quando non ci sarà in chiave operativa la nuova struttura, le attuali Autorità portuali dice testualmente la circolare d e v o n o e v i t a r e a t t i c h e p e r i l contenuto o per la durata siano suscettibili di incidere sulle competenze relative alla programmazione e pianificazione dei nuovi enti. Un richiamo che sembra fatto apposta per stoppare tutte quelle iniziative che possono creare di fatto situazioni precostituite per gli assetti dei porti; ma che sembra anche voler congelare ogni progetto in atto, con l'inquietante prospettiva per molti di essere poi considerati solo velleità del passato. E con una prospettiva di ulteriore allungamento dei tempi del trapasso. Si ribadisce quindi, con la circolare in questione, che le Autorità portuali attuali devono limitarsi alla stretta ordinaria amministrazione, senza alcuna proiezione verso scelte strategiche che non siano coordinate o approvate dal MIT stesso. Ma delle scelte strategiche già in atto che avverrà? Tutto da chiarire, comprese le valutazioni se la tanto attesa Riforma sia davvero quello che i porti e il cluster marittimo attendono da anni. O se ci sia il rischio che la montagna stia partorendo un topolino (o peggio, una pantegana). A.F. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13
Puoi anche leggere