Università degli Studi di Palermo - Il fashion show di Lady Gaga Facoltà di Lettere e Filosofia
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Università degli Studi di Palermo Facoltà di Lettere e Filosofia Il fashion show di Lady Gaga di Alessio Pedalà Relatore: Prof. Maria Angela D'Agostaro A. A. 2010-11
INTRODUZIONE La tradizione occidentale dell'icona, è quella di origine neoplatonica che è presente nei dialoghi di particolare spessore, quali il Timeo, il Fedone, e il Simposio. Nel solco di essa i teologi della Imagine hanno offerto un paradigma condiviso, secondo il quale: “L'icona è “somiglianza dissimile”, copia dell'ideale trascendente; è in primo luogo medium estetico rappresentativo in quanto consente di porre in relazione il senso dell'immagine e il senso dell'invisibile” 1 L'icona è nella sacralità della replica che da origine alla sua natura ; elemento da contemplare estaticamente o da interpretare per poi ritornare a mirare. Non si può avere icona che non sia in “throno sedens”, cioè gloriosa e da noi assunta come tale nel ricordo. Proprio quest'ultimo concetto è espresso nel terzo singolo estratto dall' album “Born this way”, “The Edge of Glory” cantato dalla nostra Lady Gaga. Proprio lei è la nuova icona del pop internazionale, ha venduto milioni di dischi, ha vinto più di 60 premi, e ha collaborato con i nomi del fashion-art-sistem più importanti del pianeta. I fatti parlano da sé, i dati sono chiari, non stiamo parlando di una sprovveduta! Ma qual'è stato il segreto della sua rapida ascesa al successo? Come è riuscita in soli 3 anni ad imporsi come nuova regina del pop? In qualsiasi intervista in cui le vengono poste queste domande risponde sempre “ essendo semplicemente me stessa, e grazie ai miei fan che mi supportano”. Non è un personaggio programmato per dare spettacolo, tutto ciò che vediamo è un'estensione di lei stessa. Ha spiegato: “ Io divido il mio lavoro in tre componenti: una parte di spettacolo pop, una di performance-art e una d'istallazione di moda”. Quando scrive una canzone sa già cosa ci dovrà essere sul palco e cosa dovrà indossare, ma le sue performance non si limitano al palcoscenico, infatti la sua arte è un'istallazione di moda permanente che invade il set privato confondendolo con il pubblico. Insomma questa star è in scena per 24 ore al giorno, è un'artista che vive il lavoro sulla propria pelle, quindi i confini tra queste due sfere sono davvero labili, o addirittura inesistenti. Nel seguente elaborato ho tratteggiato il ritratto dell'icona di Lady Gaga evidenziando il suo stretto rapporto con la moda; accessori, abiti e make-up si offrono come preziosi alleati per costruire un'immagine che è contemplata e venerata ogni qual volta appare. Questa Icona Pop fa dello stile un marchio venerabile; tutti coloro che gravitano nel mondo del fashion sono pronti a donare il proprio irripetibile operato affinché ella ne sappia fare un sapiente uso. Ama il glamour, il suo mondo effimero dispiega le ali avvolgendo i fans con un calore composto da musica e scintillio della forma. La sua personalità camaleontica assurge a segno e connota la società delle immagini del terzo millennio, fagocita e rielabora tutto quello che può presentare un mondo fatto di apparenze e splendenti illusioni per restituirlo con un significato altro, è un'elevazione del consumo che non è vuoto ma pieno di 1 R. Tomasino, The Rope 2/3, Neofigurativo, Falsopiano, 2009 1
meravigliosi sogni. Per la star l'abito è una seconda pelle che si rinnova all'infinito, ciò che indossa è accompagnato da una gestualità che esprime una personalità che sa sempre ciò che vuole e sa esprimerla. La trasgressione, il varcare soglie tabuiche è un mezzo di una creatività che attinge a linguaggi espressivi che giocano tra apparire ed essere. E' passata da uno scenografico Mcqueen i cui abiti somigliano a delle sculture a un Valentino dallo stile più composto. L'obiettivo di questo percorso è stato quello di evidenziare come lo stile musicale si fonde e confonde con la moda, questi due ambiti si influenzano vicendevolmente; i repentini cambiamenti del suo Look riflettono una società sempre in divenire ma lei come una potente amazzone tiene le redini e contribuisce al motus irripetibilmente dando forza alla sua aura. 2
CAPITOLO I LADY GAGA ASCESA DI UNA DIVA Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga nasce a New York nel 1986, e già da piccola era un prodigio della musica, infatti ha imparato a suonare il piano a 4 anni e a 11 scriveva canzoni. L'artista non è solo una brava musicista e cantante, in meno di un anno, grazie alla sua forte personalità e al suo originalissimo stile che fa moda si trasformata nell' icona pop planetaria, entrando nella lista delle cento personalità più influenti del 2010 stilata dal “TIME”. La stessa ha dichiarato alla CEO Global Touring: “Il mio obiettivo è quello di rivoluzionare la musica pop” L' ultima rivoluzione è stata iniziata da Madonna, 25 anni fa, ed è proprio da lei che Miss Germanotta prende spunto e ispirazione; non è l'unica ad influenzarla,accanto ad essa possono essere annoverati anche David Bowie, Mickael Jackson e Freddy Mercury, infatti proprio dal singolo dei Queen del 1984 Radio Ga Ga deriva il suo nome. La “cattiva ragazza” ha tutte le carte in regola per essere definita la nuova icona del pop. Sin da ragazzina era più che determinata a fare spettacolo del suo stato di outsider e la moda è stato il mezzo principale che glie lo ha permesso. È sempre stata un' appassionata di “shock art , infatti già a 17 anni ai tempi della Gallatin School of 2 individualized Study dipartimento della New York University, scriveva eruditi articoli su Spencer Tunick , famoso per le sue fotografie di folle nude in luoghi pubblici. L'uso della nudità per provocare diede ispirazione a Stefani, e analizzare Tunick, Madonna e altri provocatori che usano la carne come materiale, l'hanno spinta a saltare sul palcoscenico per trasformarsi nella mitica creatura pop che non si poteva non notare. Ha iniziato ad esibirsi nel Lower East Side, come cubista e artista di Burlesque, spogliarsi sulla scena le ha fatto perdere la famiglia, (il padre non le ha più rivolto la parola) ma dal punto di vista creativo favoriva l'ispirazione. Così la passione per questo tipo di spettacolo l'ha portata a girare per strada unicamente vestita di body e scarpe con mega plateau. Ha un'iperattività orientata al commercio, infatti ha rinvestito nella sua arte gran parte dei guadagni della sua rapida scalata al successo, creando la Hause of Gaga, un team di stilisti, truccatori, parrucchieri e assistenti che gestiscono l'imponente opera di performance-art3 che è alla base della sua fama. Oltre ad avere collaborato con grandi nomi come Beyoncè, il fotografo David La Chapelle (suo amico) e Hedi 2 shock art: comprende inquietanti immagini, suoni o profumi per creare un'esperienza scioccante. La maggior parte dei critici la liquidano come “inquinamento culturale” o arte commerciale. 3 Performance art: è una forma artistica dove l'azione di un individuo o di un gruppo, in un luogo particolare e in un momento particolare costituiscono l'opera. Può avvenire in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, o per una durata di tempo qualsiasi. Nell'accezione normalmente utilizzata inizia ad essere identificata negli anni 60 con il lavoro di Allan Kaprow che coniò il termine “appening”,Vito Acconci, Hermann Nitsch e Joseph Beuys. I teorici della cultura occidentale spesso fanno risalire le attività della performance art agli inizi del XX secolo. 3
Slimane, stilista di Dior Homme e fotografo, la Haus of Gaga ha messo in piedi uno dei tour più ambiziosi e strampalati della storia, The Fame Ball, e ha rivoluzionato il video musicale inserendolo fra le colonne portanti della pop art. Di ciò ne sono grande testimonianza, i video di Just Dance , Paparazzi e Telephone in cui si possono vedere vignette fumettistiche, colori accesissimi, grandi marchi in bella vista, simbolo della cultura di massa e anche elementi cartoon satirici riprodotti all'infinito sugli attillati costumi della nostra Gaga. Il suo particolare fascino deriva da una combinazione programmata nel minimo dettaglio, tra musica, movimento e abbigliamento, sia sul palcoscenico sia nei videoclip. Nonostante Lady Germanotta svestendosi continui a mostrare il suo corpo, e la sua candida pelle, il vestito continua ad apparire un carattere necessario, una sorta di pelle simbolica, che rende il corpo del performer un “ corpo rivestito”. “Il trucco, la maschera, l'abito sono rimedi al vuoto che abita il soggetto, sono veli rispetto al reale, alla morte e alla castrazione.” Gaga contrariamente a tutti gli altri show business, non s'identifica mai con una determinata immagine, è in costante evoluzione, se un giorno ha dei lunghi capelli biondi, l'indomani avrà un caschettino verde acqua; l'assumere sempre nuovi e sorprendenti ruoli è il suo marchio. “Il corpo dell'icona assume così un alone simbolico, la sua figura si carica di eccesso di significazione, una potenzialità connotativa che diviene veicolo di seduzione irresistibile.” 4 Il processo di costruzione dell'immagine, con lei va oltre il videoclip, sfrutta la performance nel suo divenire, restituendola in una icona gloriosa che può essere adorata e venerata. Non è un personaggio, il suo universo è costituito da moda , musica, film, video, tutto ciò che vediamo è una sua sorprendente e scintillante estensione. Da sempre impegnata al fianco del movimento LGTB nella lotta per i diritti delle persone omosessuali, si è battuta per l'abrogazione del “don't ask don't tell” la norma che negli Stati Uniti obbligava i membri dell'esercito a non rendere pubblica la loro sessualità. L'11 giugno 2011 la cantante viene invitata all'europride di Roma dove ha fatto un discorso durato circa mezz'ora a sostegno della causa LGBT, e interpretato al pianoforte Born this way e The Edge of Glory, emozionando circa un Milione di persone che ha raccolto nell'enorme Circo Massimo. É stata proprio la gentile concessione di Donatella a permetterle di apparire, in tutto il suo splendore, in abito Gianni Versace Vintage 4 R. Tomasino, The Rope 2/3, Neofigurativo, Falsopiano, 2009 4
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