Una firma di lusso - Veregra UP
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29a Domenica del T.O. - 18 ottobre 2020 Numero 14- Anno 7° Titolo Editoriale Una firma di lusso Noi siamo “immagine di Dio”, portiamo la Sua ta Isaia, per farsi conoscere come l’unico Signore immagine impressa nel cuore. Al centro della al di fuori del quale non c’è altro Dio, rendendoci Parola di oggi c’è questa verità. Il senso della pronti! Pronti a risplendere “come astri nel mon- risposta di Gesù, a chi vuole metterlo in difficol- do, tenendo salda la parola di vita”, animati dallo tà, è questo: dobbiamo “rendere a Cesare” Spirito Santo, che viene da Dio e tramite il quale quello che è suo, ma allo stesso tempo, con la Egli si è rivelato a noi. Lo Spirito ci dona la forza di nostra vita, “rendere a Dio” ciò che gli appartie- perseverare nella speranza, ci rende operosi nella ne, ovvero noi stessi. carità, facendoci restare Rendere, cioè ri-dare, in saldi nella fede. Abbiamo questo verbo sta la diffe- bisogno di riscoprire la no- renza del semplice “date stra appartenenza, perché a Cesare quello che è di la nostra vita possa essere Cesare e a Dio quello che un costante rendimento di è di Dio” che spesso usia- grazie al Signore che, nella mo nel gergo comune per nostra unicità, ci ha creati dire di agire secondo giu- proprio come ci vole- stizia, rispettando i ruoli e va...siamo figli amati di un le competenze di ognu- amore immenso! Se ci rico- no. Gesù ci chiede un nosciamo tali, allora sapre- passo in più, dicendo mo anche “rendere a Cesare “rendete a Dio ciò che è di Dio”; vuole che ci quello che è di Cesare”, ovvero vivere fino in fon- riconosciamo creature fatte ad immagine e so- do e con responsabilità anche le cose del mondo: miglianza del Creatore. Nel salmo 99 leggiamo: esercitando i nostri diritti e assolvendo ai nostri “riconoscete che il Signore è Dio; egli ci ha fatti doveri, affinché quanto il Signore ha creato e affi- e noi siamo suoi”; è Dio stesso ad essersi mo- dato alla nostra cura possa essere custodito e strato a noi, come è scritto nel brano del profe- “fatto fruttificare”. Don Sandro Dal Vangelo secondo Matteo Mt 22, 15-21 In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di' a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono?». Gli rispo- sero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
“Fratelli tutti”. enciclica di Papa Francesco / Prima parte Maurilio Pompei “Fratelli tutti” è il titolo della nuova Enciclica, tolo dalle “Ammonizioni” di San Francesco d'As- la terza dall'inizio del pontificato, di Papa Fran- sisi che usava quelle parole per “rivolgersi a cesco firmata dallo stesso il giorno 3 ottobre tutti i fratelli e lo sorelle e proporre loro una for- 2020 ad Assisi. Questa enciclica, definita anche ma di vita dal sapore di Vangelo”. Già il poverel- enciclica sociale, riveste una grande importan- lo di Assisi comunicando l'amore di Dio voleva za nella comprensione di alcuni aspetti del suscitare alle genti del suo tempo il sogno di mondo odierno andando ad approfondire alcu- una società fraterna. Papa Francesco ci insegna ne situazioni di particolare rilievo sociale. In a comprendere che tutti siamo sulla stessa bar- questo spazio a disposizione sul foglio di colle- ca, bisognosi di prendere coscienza che in un gamento pastorale si tenterà pertanto, in un mondo globalizzato e interconnesso ci si può lasso di tempo idoneo, con molta semplicità, di salvare solo insieme. La fraternità di cui tratta far conoscere la nuova Enciclica, partendo con l'enciclica è da promuovere non solo con le pa- l'analisi dell'introduzione e poi andando ad ap- role ma soprattutto con i fatti. Occorre una profondire i capitoli in essa presenti. L'Enciclica “politica migliore” quella non sottomessa agli mira a promuovere interessi della finan- un'aspirazione za, ma al servizio del mondiale alla fra- bene comune, in gra- ternità e all'amicizia do di porre al centro sociale. Essa, dopo la dignità di ogni es- una breve introdu- sere umano e di assi- zione, è articolata in curare il lavoro a otto capitoli e si tutti, affinché ciascu- conclude con due no possa sviluppare preghiere la prima le proprie capacità. «Preghiera al Crea- Al contempo, Papa tore» e la seconda Francesco sottolinea «Preghiera cristiana Papa Francesco nel momento della firma dell’enciclica che un mondo più giu- “Fratelli tutti” sulla tomba di San Francesco ad Assisi ecumenica». Gli otto sto si raggiunge pro- capitoli che formano l'Enciclica sociale sono: muovendo la pace, che non è soltanto assenza Capitolo I - Le ombre di un mondo chiuso; Capi- di guerra, ma una vera e propria opera tolo II - Un estraneo sulla strada; Capitolo III - “artigianale” che coinvolge tutti. Di qui deriva la Pensare e generare un mondo aperto; Capitolo condanna che il Pontefice fa della guerra, IV - Un cuore aperto al mondo intero; Capitolo “negazione di tutti i diritti” e non più pensabile V - La migliore politica; Capitolo VI - Dialogo e neanche in una ipotetica forma “giusta”, perché amicizia sociale; Capitolo VII - Percorsi di un ormai le armi nucleari, chimiche e biologiche nuovo incontro; Capitolo VIII - Le religioni al hanno ricadute enormi sui civili innocenti. Forte servizio della fraternità nel mondo. Come so- anche il rifiuto della pena di morte, centrale il ri- pra accennato l'enciclica è incentrata sulla fra- chiamo al perdono. Sullo sfondo dell’Enciclica ternità e sull'amicizia sociale le quali sono i c’è la pandemia da Covid-19 che – rivela France- due grandi “ideali” ma anche le vie concreta- sco – “ha fatto irruzione in maniera inattesa mente percorribili, che il Pontefice indica quali proprio mentre stavo scrivendo questa lettera”. basi imprescindibili per costruire un mondo Ma l’emergenza sanitaria globale è servita a di- migliore, più giusto e pacifico, con l'impegno di mostrare che “nessuno si salva da solo” e che è tutti: popolo ed istituzioni. Il titolo stesso giunta davvero l’ora di “sognare come un’unica “Fratelli tutti” ha origini antiche e riprende il ti- umanità” in cui siamo “tutti fratelli”.
“Nel canto di fraternità mille voci si uniscono” L’esperienza dei cori di Montegranaro Giulia Lucentini “Nel canto di fraternità mille voci si uniscono: un fatti presenti gli uni per gli altri, lavorando sodo, cuor solo, un solo spirito, nulla ci separerà da Te.” studiando anche con mille difficoltà ma sempre Solo un anno fa tutti i componenti dei cori di Mon- sostenendoci, aiutandoci, prendendoci per ma- tegranaro che animano le nostre messe domeni- no per non smettere di camminare insieme. cali si sono riuniti in un unico grande coro. Unirsi e Stavolta parlo in prima persona perché ho avu- collaborare non è mai facile, eppure c’è sempre to la grazia di essere parte di tutto ciò. Ho visto qualcuno che immagina e vede la bellezza oltre la sorrisi, abbracci, così come ho visto momenti di fatica. Ci si unisce perché qualcuno sa che l’impe- sconforto, attimi in cui tutto sembrava inutile, gno e le ore piccole portano a un risultato che ti fa sconnesso, impossibile. Io stessa a momenti dimenticare di aver corso e dormito poco perché non ci ho creduto. A volte sono stata io quella le occhiaie sono coperte dal sorriso delle persone, che pensava fosse meglio lasciar perdere per- felici di essere parte di un’esperienza bella e for- ché troppo complicato, troppo impegnativo per mativa sotto tanti punti di vista. Per la prima volta le nostre forze. E invece siamo andati avanti ci sono stati dei maestri esterni (Gloria Strappa, perché qualcuno non ha mai smesso di crederci, Roberta Di Rosa, Thérèse Henderson e Alessandro neanche per un momento. I nostri maestri di Cappella) che ci hanno sempre, dalla testa dura preso per mano, non per e il cuore buono, hanno insegnarci a cantare, ma sempre ascoltato chi per dimostrarci che ognu- diceva che non ce l’a- no di noi è uno strumen- vremmo fatta, ma han- to prezioso, che realizza il no sempre saputo, in proprio potenziale all’in- qualche modo, che qua- terno di un contesto di lunque fosse stato il insieme, che non sarebbe risultato, non poteva lo stesso senza le singole non essere buono. Que- voci di ogni corista. In- sto tipo di speranza ora somma: un coro non esi- un po’ ci manca, perché ste senza le voci dei cori- Cori uniti di Montegranaro al termine di una celebrazione ci manca chi faceva di sti e ogni corista è unico e nel 2019. Riccardo (a destra) è l’autore della foto tutto per infondercela. indispensabile…insostituibile! A coloro che, un Riccardo, che aveva da sempre il desiderio di anno fa, hanno avuto modo di partecipare alla farci fare questa esperienza come cori uniti e celebrazione per la santa Cresima e alla celebra- che si è speso per realizzarla, ci lascia la grande zione per la festività di San Serafino, vorrei dire, responsabilità di portare avanti e far crescere che anche se all’apparenza saranno state celebra- questa realtà. Lui ci ha aiutato a vedere quella zioni come tutte le altre, magari un po’ più lunghe, bellezza oltre la fatica, ci ha dimostrato che quello che hanno visto e sentito è stato straordi- quello che sembrava irraggiungibile, in realtà nario e per chi ha vissuto quest’esperienza dall’in- era alla portata di tutti. La sua partenza ci lascia terno saranno momenti che difficilmente verran- tutti un po’ vuoti. Io spero solo che quello che no dimenticati. Forse per la prima volta ci siamo ha iniziato a costruire non resti “un cantiere”, sentiti parte di un qualcosa di più grande delle ma che troviamo la forza di portarlo avanti, con nostre piccole realtà. Forse per la prima volta ab- un po’ del suo spirito di iniziativa e, perché no, biamo visto che “…si può fare di più, perché è quel sognare un po’ troppo ad occhi aperti per dentro di noi”. Forse per la prima volta il seme cui spesso lo prendevamo bonariamente in giro. dell’unità ci ha mostrato i suoi frutti di bellezza, Spero che il nostro cuore si ricolmi di quella collaborazione, rispetto e stima reciproca. Abbia- “speranza che non tramonterà”, che ci fa essere mo stretto legami, capito che anche se in fondo certi che in fondo il suono della sua chitarra non abbiamo “solo cantato insieme”, in realtà ci siamo smetterà mai di accompagnarci.
Settimana dal 19 al 25 ottobre 2020 LUN Ore 21:15 - chiesa di Santa Maria: Adorazione Eucaristica ani- 19 mata dal gruppo del Rinnovamento nello Spirito MAR Ore 21:15 - chiesa di San Serafino: recita del S. Rosario 20 Domenica 18 ottobre 2020 Riposa in Cristo Onorina Scoppa Parroco: Don Sandro Salvucci - 348 5828392 - sandro.salvucci@gmail.com Abitazione e uffici: Corso Matteotti,1 Vice-Parroco: Don Lambert Ayissi - 342 5158804 - lambertayissi@gmail.com 63812 Montegranaro (FM) Vice– Parroco: Don Jacob Thundathil - 388 4648884 - jesuyaco@gmail.com 0734 88218 www.veregraup.org Periodico "pro manuscripto" ad uso interno delle Comunità Parrocchiali di Montegranaro - copia non vendibile.
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