ADORAZIONE GIOVEDI SANTO 2021 - Parrocchia Sant'Enrico Pasqua 2021

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ADORAZIONE GIOVEDI SANTO 2021 - Parrocchia Sant'Enrico Pasqua 2021
Parrocchia
 Sant’Enrico
  Pasqua 2021

 ADORAZIONE
GIOVEDI SANTO
    2021

       1
Canto: Ti cerco Signore mia
speranza

Ti   cerco,    Signore, mia
speranza,
mia forza e giustizia,
buon pastore, mia guida e
salvezza,
mio Signore e mio Dio!

Il Signore è mia luce e salvezza
di chi avrò timore?
Il Signore è mia difesa
di chi avrò paura? Rit.

Eccoci, Gesù! In questa veglia
alla tua presenza, si riuniscono i
pensieri e le preghiere di queste
settimane, alcuni espressi e

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condivisi in questo testo, altri
silenziosi, nei nostri cuori.
E’ un dialogo d’amore con te,
questa sera…
Abbiamo       percorso      questo
cammino di quaresima con
fiducia, certi del tuo amore, col
desiderio di incontrarti e di
giungere ai giorni santi di questa
settimana con la sincerità nel
cuore, con le nostre forze e le
nostre fragilità, gioie e timori,
speranze e nodi irrisolti.
Mercoledì delle Ceneri ci hai
detto: "Ritornate a me con tutto
il cuore". E abbiamo compreso,
passo dopo passo, che questo
non è il comandamento di un
Dio che pretende, che ordina,
ma un invito ad amarti come tu
ci ami, non un consiglio saggio,
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ma un tuo desiderio, perché la
nostra gioia è in te, la tua gioia è
in noi.

Preghiera:
Signore della Vita,
per cui tutto esiste e nulla può
essere senza il tuo Soffio,
concedimi di vivere ogni istante
con       la     consapevolezza
dell'inestimabile dono ricevuto;
dammi la forza di amare l'Amore
perché possa vivere donandolo
e, donandolo, possa trovarlo
e, trovatolo, possa vivere, ogni
palpito del tempo,
come un anticipo d’Eternità.
Sostienimi con questa fiduciosa
certezza
nel lungo progredire dei miei
passi
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attraverso il sentiero della storia;
e qualora il vuoto di senso
dovesse assediare la mia vita,
l’amarezza del nulla
tentare di avvelenare la gioia
se l'arroganza del male
dovesse piegare la mia anima,
confondendola          con        la
menzogna che tutto è inutile,
dammi la speranza che vivifica il
mio spirito
e lo volge al cielo,
perché insieme a te, mio
Redentore,
possa ergermi su ogni polvere di
morte!
Signore della Vita,
non permettere che scorra
giorno
nel quale non possa dire:

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anche oggi, tutto è compiuto
e nulla perduto…
solo così potrò dire, con Te, di
aver vissuto
e, vivendo, di aver amato e,
amando, di esser fin d'ora
risorto!

In questi quaranta giorni, il
cammino       spirituale   si     è
intrecciato con la nostra vita
quotidiana, che, mai come in
questo ultimo anno, ci interroga.
Le difficoltà materiali e spirituali
di questi mesi ci provocano,
Signore, richiedono risposte,
forza, pazienza e una speranza
di cui spesso ci sentiamo privi.
Le prove che in modo diverso
ognuno di noi sta attraversando
ci scuotono nel profondo. Come
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quel padre di cui si racconta nel
Vangelo di Marco (9,24), ti
diciamo: "Credo; aiuta la mia
incredulità!", sono debole, sono
fragile, ma non voglio rinunciare
alla fiducia in te; donami il tuo
Spirito, perché non mi allontani
dalla tua presenza.

Canto: VIENI SANTO SPIRITO

Vieni santo spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio di luce,
un raggio di luce.

Vieni padre dei poveri,
vieni datore dei doni,
luce dei cuori,
luce dei cuori.
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Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica riposo,
nel calore riparo,
nel pianto conforto,
nel pianto conforto. Rit.

Luce beatissima
invadi i nostri cuori,
senza la tua forza nulla
nulla è nell’uomo.
Lava ciò che è sordido,
scalda ciò che è gelido,
rialza chi è caduto,
rialza chi è caduto. Rit.

Dona ai tuoi fedeli,
che in te confidano,
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i sette santi doni,
i sette santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona eterna gioia,
dona eterna gioia. Rit.

Vieni padre dei poveri,
vieni datore dei doni,
luce dei cuori,
luce dei cuori

È stato un cammino nel deserto
questa quaresima, ma un
deserto che, nella inospitalità
del suo paesaggio, ci ha fatto
rivolgere lo sguardo a te,
Signore. Non un deserto in cui
sperimentare l'angoscia della
solitudine, ma un deserto da
tutto ciò che ci distoglie da te. Ci
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hai teso la mano, con parole
d'amore.

Dal Libro del Profeta Osea
(2,16-18.20-25)
Perciò, ecco, io la sedurrò,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Le renderò le sue vigne
e trasformerò la valle di Acor
in porta di speranza.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua
giovinezza,
come quando uscì dal paese
d'Egitto.
E avverrà, in quel giorno
- oracolo del Signore -
mi chiamerai: «Marito mio»,
e non mi chiamerai più: «Baal,
mio padrone».
              10
Le toglierò dalla bocca
i nomi dei Baal
e non saranno più chiamati per
nome.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell'amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore.
E avverrà, in quel giorno
- oracolo del Signore -
io risponderò al cielo
ed esso risponderà alla terra;
la terra risponderà al grano,
al vino nuovo e all'olio
e questi risponderanno a Izreèl.
Io li seminerò di nuovo per me
nel paese
e amerò Non-amata,

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e a Non-popolo-mio dirò:
«Popolo mio»,
ed egli mi dirà: «Dio mio».

Gesù, come tu, nei tuoi quaranta
giorni nel deserto, stavi con fiere
ed angeli che ti servivano, così il
silenzio ci ha aiutato a fare verità
su noi stessi, a riconoscere i
nostri limiti e le nostre
debolezze, a vederci per come
siamo davanti a te, nella nostra
nudità,      senza       vergogna.
Abbiamo riscoperto la nostra
vocazione originaria: siamo
immagine e somiglianza di Dio.
Forse      siamo      riusciti   ad
abbandonare tutti i nostri "se", i
nostri "ma", i nostri sensi di
colpa, le nostre resistenze a
incontrare Dio Padre che ci
                 12
ama... e basta! Forse abbiamo
sperimentato        momenti        di
leggerezza e di libertà in questo
incontro personale.
E l’incontro con te, in verità e
carità, subito ci fa aprire gli occhi
su chi abbiamo accanto.
Dunque... il deserto, con te, non
è solitudine!

Riflessione:
Ricordare le Grazie            che
abbiamo ricevuto è un percorso
che fa bene al nostro cuore.
La mia guarigione avviene in un
cammino
e non è detto che Dio mi faccia
raggiungere       subito      quei
traguardi che io identifico con la
guarigione.

                 13
Allora, voglio provare a vedere
che è già guarigione il fatto che
non sono più fermo e sto
camminando!
I traguardi li lascio a Dio: il se, il
come e il quando li decide Lui!
Lode e Gloria a te, Signore
Gesù!

Come lo Spirito ti ha guidato nel
deserto, così noi, senza il tuo
Spirito a guidarci, non possiamo
fidarci e affidarci a te, Signore,
riconoscere quel nemico che ci
impedisce di vederti come
Padre che ci ama e di vivere
come figli tuoi, liberi e redenti.
Senza       il     tuo     Spirito,
mercanteggiamo con te, ti
offriamo parole e gesti vuoti, non
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il nostro cuore, non un amore
sincero. Ce l'hai detto ad alta
voce,        nel     tempio    di
Gerusalemme, mentre buttavi
all'aria le nostre bancarelle.

"Se il chicco di grano non muore
rimane solo, se muore porta
molto frutto" (Gv 12,24) Questa
è la vita pensata da te. Senza
calcolo,        non       basata
sull'obbedienza ai precetti, sulla
misura. Saremo beati se
sapremo vivere così, poveri in
spirito, con lo sguardo sollevato
dal nostro io e rivolto a te e ai
fratelli.

Preghiera:
Signore, in questo periodo di
preparazione   alla   Pasqua
                15
imparo a esserti riconoscente
per la vita che mi hai donato
sacrificandoti sulla croce.
A volte credo di essere sola,
sono debole nell'affrontare le
difficoltà,   dimenticando     di
quanto Tu sia stato forte
nell'affrontare la Tua Passione e
di quanto Tu ci sei sempre
vicino.
Prego affinché, come Maria,
possa ogni giorno, con piccoli
gesti, onorarti e lodarti,
Tu che sei sempre al centro
della mia vita.
Amen

Canto: O Signore guardami

O Signore guardami, nella fede
sono qui
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per toccare appena il lembo del
mantello;
e la forza che verrà sarà come
unguento che
mi risanerà e guarita io sarò.

Gesù,
Gesù,    vieni  in   me     e
guariscimi,
Gesù, vieni in me e nella tua
pace io vivrò.

O Signore guardaci, nella fede
siamo qui,
il tuo nome è potenza che
guarisce
e se il mondo finirà, la Parola
resterà
perché tu sei via, vita e verità.

Gesù,
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Gesù, vieni in noi e guariscici,
Gesù, vieni in noi e nella tua
pace noi vivremo.

Stasera riscopriamo che il
deserto conduce a un giardino di
ulivi. I nostri piedi sono pieni di
polvere, i vestiti sporchi e
stropicciati, siamo affaticati, sì,
ma sappiamo che tu sei qui e la
tua acqua ci disseta. La nostra
fatica incontra il tuo desiderio di
vegliare insieme.
Chi ha cercato chi? Sei tu,
Signore, che cerchi noi per
primo. Questa sera, lasciaci
poggiare il capo sul tuo petto,
come ha fatto Giovanni. Aiutaci
a mettere da parte i nostri

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pensieri e ad ascoltare il battito
del tuo cuore.
Lo sai, dentro di noi ci sono tutte
le persone di cui sentiamo
narrare     in    questi      giorni:
Giovanni, ma anche Giuda,
Pietro, i soldati, la folla,
Barabba, tua madre, le donne,
Simone di Cirene, i ladroni, un
centurione,             Nicodemo,
Giuseppe Di Arimatea, Maria...
lo sappiamo anche noi! Aiutaci
ad accettarlo perché, se tu lo sai
e ci ami comunque, non serve
fuggire da te!
Siamo qui. Nella pace di questo
giardino     che     immaginiamo
attorno a noi.
Pensieri e preghiere sono
scaturiti dai nostri cuori in questi
giorni…
                 19
Riflessione:
Signore, siamo qui davanti a
questo altare, vogliamo metterci
alla Tua presenza con amore, in
silenzio,     perché     possiamo
ascoltare la tua voce che parla
ai nostri cuori.
Fissiamo       lo sguardo        sul
Santissimo            Sacramento,
guardiamolo...
Santa Teresa di Gesù, diceva
“Guardiamo Lui che ci guarda”.
Proviamo a immaginare i tuoi
occhi nei nostri:
“Immagina lo stesso Signore
vicino a te e guarda con quale
amore ti sta guardando… Mai lo
Sposo distoglie i suoi occhi da te
e tu lo troverai nella misura in cui
lo desideri..."

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Canto: Mio rifugio

Mio rifugio sei tu,
in te io trovo riparo.
Soltanto a te, Signore Gesù,
la mia vita donerò.

Nella tua casa
io vivrò per sempre
e all’ombra delle ali tue al sicuro
sarò.
Mio rifugio sei tu,
soltanto a te mi affiderò.

Riflessione e preghiera
"E voi non avete ricevuto uno
spirito da schiavi per ricadere
nella paura, ma avete ricevuto
uno spirito da figli adottivi per

                21
mezzo del quale gridiamo:
"Abbà, Padre!" (Rm 8,15 )
Ora c'è solo silenzio, Signore,
sei nascosto ai nostri occhi. In
quest'anno               abbiamo
sperimentato      un      silenzio
assordante, che ha scatenato
pensieri      contrastanti:     di
speranza e disperazione, di
forza e abbattimento, ci siamo
trovati nudi e disarmati a
fronteggiare una realtà che mai
avremmo immaginato.
Oggi       il   silenzio      che
sperimentiamo è altro: ti sei
nascosto ai nostri occhi affinché
possiamo aprire gli occhi del
cuore, ci inviti al silenzio dei
sensi per aprire le orecchie del
cuore allo Spirito che dentro di
noi grida: "Abbà, Padre!".
                22
Fa',       o  Signore,      che
riconoscendoci come figli amati
possiamo     contemplare       e
riconoscere la grazia che
sempre opera in noi, soprattutto
nelle nostre debolezze e
fragilità.
Amen

La vittoria di Dio è nella croce:
delude chi seguiva un'immagine
di messia che non è il messia.
Oggi in tanti ammirano Gesù: ha
parlato bene, ha amato, ha
perdonato, il suo esempio ha
cambiato       la   storia...  lo
ammirano ma la loro vita non
cambia.
Come ci suggerisce papa
Francesco, ammirare Gesù non
basta. Occorre seguirlo sulla
               23
via,     lasciarsi      mettere       in
discussione da lui, passare
dall'ammirazione                    allo
STUPORE.             La          parola
STUPORE ci guida in alcuni
luoghi nella nostra quotidianità.
Il primo luogo è l'ALTRO: vedere
nel volto dell'altro il "figlio di Dio",
il     fratello      da         amare,
specialmente il più povero.
Il secondo luogo è quello della
STORIA. Quante volte ci
crediamo di vederla per il verso
giusto e invece rischiamo di
leggerla alla rovescia! Spesso ci
sentiamo sicuri, potenti nel
decidere i nostri progetti, mentre
la vita rende evidenti le nostre
debolezze e piccolezze. A volte
Dio scambia le carte. Come
canta Maria nel Magnificat: "Il
                   24
Signore rovescia i potenti dai
troni, innalza gli umili, ricolma di
bene gli affamati, rimanda i
ricchi a mani vuote." Questo è lo
STUPORE         della      STORIA,
RIVESTIRCI DI UMILTÀ.
Il terzo luogo dello STUPORE è
la CHIESA: guardarla con lo
stupore della FEDE, non
considerarla soltanto come
istituzione, che lo è già, ma
riconoscervi i molti segni di
amore fedele che Dio ci dona,
come madre che sempre ha le
porte spalancate e le braccia
aperte per accogliere tutti.

Aiutaci, Signore, a sentirci
fratelli e sorelle nelle nostre
case, nei luoghi di lavoro,
nella comunità. Fa' che
                 25
riusciamo      ad     incontrarti
nell'ALTRO che soffre, nella
STORIA delle nostre vite e
delle altre vite, nella CHIESA,
uniti in un solo corpo e una
sola anima. Amen

Padre Nostro

Canto: Nada te turbe

Nulla ti turbi nulla ti spaventi:
chi ha Dio, nulla gli manca!
Nulla ti turbi nulla ti spaventi:
solo Dio basta.

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