"Un midollo per Matteo", che festa a Novellara!
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“Un midollo per Matteo”, che festa a Novellara! Primo compleanno dell’associazione: oltre 600 persone hanno voluto salutare il piccolo guerriero di Novellara Gran successo, sabato 20 maggio a San Giovanni di Novellara, per la festa del primo compleanno dell’associazione “Un midollo per Matteo”, appoggiata da vari gruppi, tra i quali ADMO Reggio Emilia, che per l’occasione ha fornito notizie sulla donazione e ha raccolto adesioni per diventare potenziali donatori. Tra gli ospiti della festa anche i campioni di motocross freestyle, i volontari della Croce rossa, i motociclisti del Porto e quelli del gruppo Svalvolati. Fino ai supereroi di EdiliziAcrobatica: Spiderman, Superman, Flash, Hulk e altri amatissimi personaggi dei fumetti si sono calati dal
terrazzo della palestra comunale di San Giovanni per poi raggiungere i bambini al suolo, per abbracci, saluti e foto ricordo. In serata, poi, l’affollata cena in palestra e il concerto dei Ma Noi No nel cortile esterno. (Il Resto del Carlino Reggio Emilia) Tanta la gioia, sulla pagina Facebook UnMidolloperMatteo , per il riuscitissimo evento: “Più di 600 persone hanno potuto apprezzare e gustare il lavoro di questi AMICI che hanno lavorato senza sosta dalla mattina a tarda sera, al caldo, nascosti, senza poter vedere nessuno spettacolo, senza un minuto di sosta. Senza la disponibilità di tutti questi AMICI silenziosi, non si andrebbe da nessuna parte. È difficile per noi trovare parole che possano esprimere la gratitudine, che possano dar loro i meriti che si guadagnano sul campo. Possiamo dire orgogliosamente che nessuno si è risparmiato. Possiamo dire di essere estremamente fortunati nel vivere in questa comunità (per l’occasione anche allargata) che ci sta accompagnando nel nostro cammino con una forza incredibile che solo l’unione di persone dai profondi valori possono esprimere”. INSIEME SI PUO’! Fonte: Il Resto del Carlino Reggio Emilia Gallery 10^ Magnalonga di Baiso – EVENTO ANNULLATO EVENTO ANNULLATO Domenica 22 maggio torna la tradizionale camminata ‘eno- gastronomica’ non competitiva di circa 8 km tra la natura promossa da Avis Baiso Avis Baiso vi invita a partecipare domenica 22 maggio alla decima edizione della Magnalonga, la passeggiata rilassante e non competitiva tra natura ed enogastronomia. Sarà una grande occasione per godersi una giornata all’insegna dei sapori e dei profumi delle nostre colline reggiane. L’itinerario a piedi di 8 km circa e comprende 6 tappe di degustazione eno-gastronomica, dislocate nei punti più suggestivi del territorio di Baiso. Adatta ai bambini. Di seguito:
– La locandina con tutte le informazioni utili dell’evento – Il regolamento – Il modulo di iscrizione Per ulteriori informazioni: tel: 3497604467 e-mail : mauriziomonzali@gmail.com La pagina facebook dell’evento 2° Giro della Castellana con Avis S. Ilario d’Enza Tutti i donatori (e non solo!) sono invitati alla corsa benefica Avis a Sant’ilario d’Enza Domenica 4 giugno si svolge il secondo Giro della Castellana, una corsa non competitiva nelle campagne emiliane, organizzata da Avis Sant’Ilario e da un gruppo di amici podisti assieme al GIS, Genitori per l’Inclusione Sociale, insieme a molte altre realtà fra Reggio e Parma, con il sostegno di Cassa Padana e Conad e di campioni olimpici come Stefano Baldini. Parteciperà all’evento il plurimaratoneta Antonio Tallarita. La gara è aperta anche a persone disabili. Il Giro della Castellana prevede due tipologie di percorso da 5 o 10 km ed è pensata per coinvolgere tutto il paese, nonché per focalizzare l’attenzione su diversi obiettivi condivisi, tra i quali: la promozione della salute, i sani stili di vita e la solidarietà. Così pure la socializzazione, lo “stare insieme”, l’assaporare un percorso alla periferia del Paese che non tutti conoscono nella sua interezza, il valore del volontariato quale valore aggiunto del territorio. La corsa ha il patrocinio dell’amministrazione comunale di Sant’Ilario che ha condiviso gli obiettivi così espressi e il sostegno di vari sponsor. Agli iscritti verrà consegnato un premio di partecipazione al Giro fra cui la maglietta dell’evento. Il ricavato sarà devoluto al “Fondo Samuele L. Colacino” (GUARDA QUI I DETTAGLI) e al Reparto Oncologico del CORE di Reggio Emilia. Agli iscritti verrà consegnato un premio di partecipazione al Giro fra cui la maglietta dell’evento. L’iscrizione costa 3 euro per i minorenni, 5 euro per i maggiorenni. Ecco il link per scaricare il modulo e compilarlo. (la foto è di proprietà della pagina ufficiale dell’evento su facebook) INTERVISTA AD ANTONIO TALLARITA
Perché partecipi alla 2^ edizione del GIRO DELLA CASTELLANA? I motivi per partecipare alla seconda edizione del “Giro della Castellana” sono molteplici a partire dallo spirito e la motivazione che ha portato all’organizzazione di questo evento che si svolge nella campagna di Sant Ilario e lungo le sponde del fiume Enza. Il primo motivo è che vari gruppi “solidali” di un paese (Sant’ Ilario) si sono riuniti per diffondere la cultura della salute attraverso il movimento, la corretta alimentazione , il sano stile di vita e la solidarietà. Il secondo motivo è “il grande” gesto di generosità in quanto il ricavato dell’evento sarà devoluto al “Fondo Samuele L. Colacino” ed al Reparto Oncologico del CORE. Il terzo è lo spirito non competitivo dell’evento il che significa che è aperto a tutta la famiglia. E condividere questo momento in famiglia credo che sia veramente esaltante oltre che bellissimo. Perché è importante avere sani stili di vita? Avere sani stili di vita significa vivere meglio e come tale avere più tempo da dedicare alle persone che si amano e si vogliono bene ed alle proprie passioni senza dover dipendere dagli altri e/o vivere frustrazioni sentendosi gli “sfigati” di turno. Iscriversi ad AVIS , AIDO e ADMO è una buona proposta? Iscriversi in una Associazione di volontariato e dedicare parte del proprio tempo alle altre persone è sempre una bellissima cosa. Se poi si tratta di migliorare la vita di chi è stato più sfortunato di noi è ancora più bello. Quindi, non solo è una buona proposta ma è un buon proposito. Offrire oggi può significare ricevere domani con lo stesso spirito con cui abbiamo donato
Le foto della 42^ Assemblea Avis Provinciale Il Presidente Provinciale Stefano Pavesi e il Presidente Nazionale Vincenzo Saturni Il tavolo delle autorità
Il presidente Provinciale Stefano Pavesi La relazione del Presidente Il Referente Area Sanitaria dott. Salvatore De Franco
La Responsabile dell’Unità di Raccolta dott.ssa Annalisa Santachiara La Referente Area Scuola e Giovani Rosanna Giuffrida
Il Referente Area Comunicazione Matteo Bonori Il Referente Area Informatica Alberto Carpi Il Referente Area Terzo Settore Pietro Micucci
Roberto Baricchi Il Presidente AIDO dott. Enrico Spallanzani Una volontaria ADMO
Il Presidente Nazionale Vincenzo Staurni Il Presidente Nazionale Vincenzo Staurni, la Vice Presidente Regionale Sonia Manaresi e il Presidente Provinciale Stefano Pavesi
La figlia di Vivaldo Garavaldi Vivaldo Garavaldi
Intitolazione Sala Convegni a “Vivaldo Garavaldi” L’abbraccio La figlia di Vivaldo Garavaldi e il Presidente Avis Provinciale Stefano
Pavesi Il Presidente Nazionale e il Presidente Avis Provinciale Il tesoriere Angiolino Vecchi
La Segretaria Provinciale Paola Pizzetti Il Presidente Avis Castelnovo Ne’ Monti Pietro Ferrari
Il Presidente Avis Scandiano Giuseppe Cavalli L’ex Presidente Avis Montecchio Emilia Mario Salsi
La Vice Presiedente Regionale Sonia Manaresi
Rinnovo cariche sociali
Il banchetto conclusivo
Il Vice Presidente Provinciale Iller Reggiani La torta per i festeggiamenti
Il Presidente Provinciale Stefano Pavesi e la Responsabile dell’Unità di Raccolta dott.ssa Annalisa Santachiara L’ex Presidente Avis Montecchio Mario Salsi e la dott.ssa Francesca Seminara
5 buoni motivi per donare il plasma La donazione di plasma è spesso sottovalutata. In realtà è un elemento prezioso, con moltissimi campi di applicazione terapeutica. Adatto anche ai donatori con valori bassi di emoglobina, il plasma rappresenta una delle frontiere della medicina del futuro. Con il valore aggiunto dell’etica e della solidarietà. Di Giulia Agostini, Antonella Azzone, Nicholas Brachetta, Elisa Serracchioli.
1) Plasma: una donazione adatta a tutti La donazione di plasma da plasmaferesi consiste nella separazione della parte liquida del sangue. Quest’ultimo viene poi restituito all’organismo durante la stessa donazione. Perciò, spesso, si ritiene che la plasmaferesi sia destinata alle donne, che in genere presentano valori di emoglobina più bassi rispetto agli uomini. In realtà, non solo la plasmaferesi è rivolta ad ambo i sessi ma, anzi, il plasma maschile di gruppo universale AB può essere ricevuto da un target più ampio di persone in quanto privo di anticorpi che possano causare eventuali reazioni allergiche nel ricevente. Questo è il motivo per cui molti donatori maschi vengono invitati a donare il proprio plasma in alternativa al sangue. Se il medico che vi visita prima della donazione vi propone la plasmaferesi sappiate che state facendo un gesto di estremo valore: entrambe le donazioni sono indispensabili. 2) Dal plasma si ricavano farmaci salva-vita Il plasma è il liquido attraverso cui piastrine, globuli rossi e globuli bianchi vengono trasportati in tutto il corpo. Separando dal sangue intero queste tre componenti si ottiene un liquido giallo costituito in prevalenza da acqua e da altre sostanze, tra cui le proteine. Queste ultime vengono isolate attraverso un processo chiamato “frazionamento” e prendono il nome di plasmaderivati: Albumina: si tratta di una proteina indispensabile per le funzioni renali; Immunoglobuline: sono anticorpi che il sistema immunitario produce per difendersi da agenti esterni come virus e batteri; Antitrombina e fattori della coagulazione: essenziali per una corretta coagulazione del sangue. Queste proteine sono impiegate per produzione di farmaci salva-vita, indispensabili per la cura di
patologie come l’emofilia e alcuni disturbi del sistema immunitario. 3) Plasma: una nuova frontiera contro nuovi Virus Il nostro corpo produce gli anticorpi ogni qual volta si trova a contatto con virus o batteri sconosciuti. Il plasma dei portatori sani di virus può diventare una terapia per la cura di molte malattie come il West Nile Virus, un patogeno veicolato principalmente dalle zanzare. Un’intuizione, questa, elaborata per la prima volta da alcuni medici AVIS. Dopo una ricerca a tappeto nel plasma dei donatori sono stati individuati tutti quelli che avevano l’antigene del Virus: ce lo spiega in una sua intervista Florio Ghinelli (Infettivologo, Responsabile Area Sanitari AVIS Regionale E.R. e Presidente Avis Provinciale Ferrara), capofila di un innovativo approccio alla cura del West Nile Virus che è stata successivamente applicata anche al Virus Ebola. […] A Ferrara abbiamo testato per primi tutti i nostri donatori di plasma alla ricerca di immunoglobuline IgG, gli anticorpi del West Nile Virus. Coloro che hanno sviluppato gli anticorpi producono infatti un plasma che può essere somministrato per la cura dei soggetti che abbiano sviluppato la forma grave della malattia. […] Una ragione in più per donare e per non disdegnare di donare plasma: un farmaco salvavita le cui proprietà e le applicazioni sono in parte ancora da scoprire. 4) Plasma donato vs. plasma venduto In Italia i donatori di plasma sono anonimi e non remunerati, come i donatori di sangue. Ma non
ovunque è così. In Germania il plasma può essere venduto direttamente alle aziende farmaceutiche che producono i farmaci plasmaderivati. Uno dei farmaci che si ricava dal plasma umano (il fattore VIII per la coagulazione) può essere sostituito da un prodotto ricombinante, ovvero prodotto in laboratorio. Prediligere la produzione di farmaci da plasma derivati di donatori non remunerati significa risparmio e sicurezza. Il plasma donato è infatti già disponibile per essere lavorato e diventare un farmaco salva-vita con un costo più contenuto per il Servizio sanitario nazionale. Inoltre la raccolta su base volontaristica offre maggiori garanzie di sicurezza per i riceventi: chi non riceve un compenso è probabilmente disincentivato a mentire sulla propria salute. La produzione dei farmaci emoderivati è coordinata, supervisionata e garantita dal Sistema sanitario nazionale attraverso il Centro Nazionale Sangue, e riconosce alle industrie specializzate (con contratti in conto-lavorazione) esclusivamente il costo della lavorazione. Il sistema regionale raccoglie il plasma e lo invia alle industrie che dopo la lavorazione lo restituiscono alle regioni sotto forma di prodotto finito: la titolarità della materia prima, quindi, rimane pubblica! 5) Il plasma come fattore di cooperazione nazionale e internazionale La distribuzione di farmaci plasmaderivati sul territorio italiano segue un principio di cooperazione virtuosa: dopo aver soddisfatto il fabbisogno a livello regionale, infatti, le eccedenze vengono destinate alle Regioni che ne sono carenti. Lo stesso principio viene poi applicato a livello internazionale: raggiunto il fabbisogno su scala nazionale, le scorte di farmaci plasmaderivati in eccedenza vengono esportate in Paesi come Afghanistan, India ed Egitto, e con esse il principio volontaristico che ha permesso la loro produzione. Ciò che viene esportato, dunque, non è unicamente il farmaco di cui il Paese destinatario è sprovvisto o è carente, ma è altresì un ideale di solidarietà e di cooperazione internazionale, un modello organizzativo che possa essere di sostegno e riferimento. Del resto, la solidarietà non ha confini, come spiega Claudio Velati, medico del SIMTI. “Sono progetti che prevedono di lavorare insieme alla struttura sanitaria di Paesi in via di sviluppo, avendo la garanzia che il nostro farmaco venga utilizzato per gli scopi dovuti e nella maniera dovuta, e di aiutare questi ultimi a sviluppare la stessa struttura sanitaria locale sui sistemi di monitoraggio, di cura, ecc..Da queste donazioni nascono
moltissimi altri aspetti di organizzazione e di solidarietà molto importanti. […] Questa è una regola, la regola che noi ci diamo sempre per qualunque tipo di donazione (per il plasma ma anche per il sangue): ottenere il massimo da ogni singola donazione.” Considerato il consumo nazionale e quello estero, il Piano Nazionale Sangue e Plasma 2016 – 2020 ha stimato un incremento del 43% del fabbisogno di plasma da soddisfare entro la fine del quadriennio: un motivo in più per venire a donare! 0% AUMENTO DEL FABBISOGNO DI PLASMA PREVISTO PER GLI ANNI 2016-2020 Il presidente Saturni alla 42^ Assemblea provinciale Domenica 26 marzo si è svolta la prima assemblea dei soci nella nuova Casa del Dono. Sala gremita, tra i relatori il numero uno di Avis Nazionale In una sala gremita da delegati e volontari Avisini, invitati ed autorità si è tenuta la 42 ^ Assemblea Provinciale di Avis Reggio Emilia. Oltre al Presidente di Avis Provinciale, Stefano Pavesi, che ha aperto i lavori, erano presenti il Presidente di Avis Nazionale, Vincenzo Saturni; la Consigliera di Avis Regionale, Sonia Manaresi; il Presidente di AIDO Provinciale, Enrico Spallanzani; il Direttore Sanitario dell’Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia, Giorgio Mazzi e il Direttore di Medicina Trasfusionale di Reggio, Roberto Baricchi. L’Assemblea ha chiuso il mandato quadriennale dell’attuale Consiglio Provinciale eletto nel 2013. La relazione del Consiglio Direttivo Provinciale, presentata dal Presidente Pavesi, è stata quindi una rendicontazione delle attività dell’associazione dell’intero quadriennio 2013-2016 e di presentazione dei progetti futuri. Con 39 sedi sul territorio provinciale , l’AVIS di Reggio Emilia nel 2016 ha raccolto oltre 27.500 unità di sangue, confermando un trend di sostanziale tenuta di questi ultimi anni. Confrontando numericamente le unità di sangue intero raccolte con quelle utilizzate da Ospedali e Cliniche in provincia di Reggio Emilia , la relazione ha evidenziato come nella nostra Provincia la raccolta sia stata più che autosufficiente , rispettando pienamente la programmazione predisposta dal Centro Regionale Sangue e andando incontro talvolta alla carenza di raccolta di altre province nella nostra Regione. In sintesi la raccolta in provincia di RE rappresenta il 10% della complessiva regionale Avis per
quanto riguarda i globuli rossi e il 15 % per la raccolta in aferesi. Altro tema in evidenza nella Relazione è stato l’accreditamento istituzionale dei punti di raccolta, una procedura che certifica il rigore e la sicurezza della raccolta delle varie sedi Avis. Questa attività ha caratterizzato fortemente il lavoro dell’Associazione nel quadriennio: l’accreditamento di 24 punti di raccolta a livello provinciale, oltre a rappresentare un risultato importante ottenuto , va nella direzione di una sempre maggiore sicurezza a favore del malato e del donatore. Fra gli eventi più significativi del quadriennio si è ricordato l’inaugurazione della Casa del Dono, a settembre 2016 , come conclusione di un percorso, durato circa 2 anni, che ha visto il grosso impegno di tutta l’associazione, progetto condiviso con AVIS Comunale di RE, ma anche con la Direzione dell’Arcispedale SMN. La soddisfazione per la riuscita del progetto non è solo per le nuove sedi di AVIS, AIDO e ADMO , ma per la presenza in una stessa sede del Centro Trasfusionale e del Centro Diagnostico dell’Arcispedale SMN , integrazione che sta dando concrete risposte a tutta la cittadinanza reggiana. Promozione del volontariato e sensibilizzazione dei cittadini, programmazione della raccolta, ricerca di nuovi donatori puntando sui “progetti scuola e sport” e sulla promozione di sani stili di vita, insieme con l’auspicio all’unitarietà delle associazioni provinciali e alla solidarietà sono stati i temi principali degli interventi della giornata. Oltre alla presentazione del Bilancio, altro importante momento è stato quello del rinnovo delle cariche associative, con l’elezione dei nuovi Consiglieri per il mandato 2017-2020. Nella mattinata, infine, si è svolta la cerimonia di intitolazione della Sala Convegni a Vivaldo Garavaldi, primo presidente di AVIS provinciale , alla presenza della figlia Linda. Avis Comunale Reggio Emilia ti porta a Praga dal 22 al 25 giugno a Praga per scoprire le magie di questa splendida città e la sua affascinante storia! Avis Comunale Reggio Emilia ti porta a Praga. Dal 22 al 25 giugno per scoprire le magie di questa splendida città e la sua affascinante storia! PREZZO AGEVOLATO PER I SOCI AVIS PRENOTA SUBITO IL TUO POSTO! Contatta lo 0522451075 o l’indirizzo mail segreteria@avis.re.it In allegato il programma completo della gita. Avis Novellara, gita sociale a Monza
Viaggio culturale per soci donatori, parenti e amici con visita alla Reggia (giardini e Villa Reale) e al Duomo (Cappella di Teodolinda” e la famosa “Corona Ferrea” Quest’ anno la “Gita Sociale” per Avis Novellara sarà di tipo “culturale”. In mattinata tutti alla Reggia di Monza con visita guidata ai giardini e alla Villa Reale ( 3 ore). Dopo il pranzo, con menù tipico monzese, visita al Duomo con la “Cappella di Teodolinda” dipinta dagli Zavattari e la famosa “Corona Ferrea” (2 ore), per un totale di ben 5 ore di visite con guide. La gita è aperta ai Soci Donatori di Novellara ai loro famigliari e amici/parenti. LA LOCANDINA DELL’EVENTO Il decalogo per le emergenze In tutte le situazioni di emergenza in cui si ipotizza si possa verificare un aumentato del fabbisogno trasfusionale o un rischio di calo di donazioni è fondamentale un coordinamento adeguato che faccia riferimento al Piano delle maxi emergenze. È importante quindi una corretta informazione sia all’interno delle Avis che verso l’esterno.
a cura di Filippo Cavazza Ufficio stampa AVIS nazionale Nelle emergenze è opportuno ricordare a donatori e non che: gli emocomponenti necessari nell’immediato sono quelli già disponibili nelle frigoemoteche dei Servizi Trasfusionali; il sangue raccolto deve rispettare i criteri di sicurezza e qualità previsti dalle normative, senza deroghe nella selezione del donatore; gli emocomponenti hanno una sopravvivenza di pochi giorni (piastrine), fino ad un massimo di 42 giorni (globuli rossi); le donazioni di massa, non coordinate ed in orari non usuali, potrebbero essere causa di lunghe code con disagi per i donatori un grande afflusso dei donatori in poche ore/giorni potrebbe sovraccaricare le frigoemoteche con rischio di eliminazione per scadenza degli emocomponenti non tutti gli eventi tragici comportano un reale aumento del fabbisogno trasfusionale (ad es. in caso di terremoto, talvolta, il problema si manifesta maggiormente in momenti successivi per la inagibilità delle sedi di raccolta). Per le Avis è necessario comunicare di: fare riferimento alla propria sede Regionale e Nazionale che a loro volta devono coordinarsi con le Strutture Regionali di Coordinamento ed il Centro Nazionale Sangue; non lanciare appelli generici invitando alla donazione, ma concordare con le strutture trasfusionali di riferimento la programmazione della chiamata dei donatori; dare informazioni, sia ai cittadini sia agli organi di informazione, puntuali e non discordanti con quelle ufficiali; non invitare alla donazione donatori occasionali; svolgere ruolo di mediatore valorizzando la straordinaria generosità dei donatori, facendo loro comprendere con ragionevolezza che di emocomponenti abbiamo grandi necessità quotidiane e che la programmazione della donazione è finalizzata ad un miglior utilizzo di questo prezioso dono.
Immagine relativa al “Progetto AVIS – Diventare Donatori”: progetto realizzato dalle Avis Comunali di Guastalla e Novellara e dall’Avis Provinciale di Reggio Emilia Il "Decalogo" per le AVIS 1 file(s) 122.04 KB Scarica Nuovo Centro prelievi Val d’Enza, dal 13 gennaio anche donazioni di plasma! Avis Montecchio, Avis Bibbiano e Avis Calerno, insieme alle altre Avis consorelle della Val D’Enza, unite per garantire l’intensa rinnovata attività del nuovo centro prelievi. Gli auguri di buone feste e i buoni propositi per l’anno nuovo in una lettera aperta del presidente di Avis Montecchio a tutti i donatori Leggi la lettera Avis Montecchio Emilia sul sito dell’associazione
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